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P E R I O D I C O T R I M E S T R A L E D E L L A F O N D A Z I O N E A V S I Agosto 2009 anno IX n. 2 AVSI al G8: la persona al centro delle politiche di sviluppo SPECIALE MEETING DI RIMINI La conoscenza è sempre un avvenimento ai come in questo ultimo periodo abbiamo sentito finalmente parlare della necessità di occuparci di Africa e di povertà. Il G8 allargato a presidenza italiana ha sancito un chiaro impegno per le tematiche della povertà, dell’emergenza africana, dell’accesso al cibo. L’enciclica di Benedetto XVI Caritas in veritate ha ri-centrato, dopo la Populorum Progressio, il tema dello sviluppo come fondamentale per l’uomo contemporaneo. M Al dibattito sulla questione sviluppo, AVSI ha contribuito con un evento inserito dal Ministro Frattini nell’agenda del G8 ministeriale sviluppo, ribadendo già dal titolo un concetto che poi è diventato parte del documento finale dell’Aquila: la persona al centro delle politiche di sviluppo. People first è diventato lo slogan. Mentre molta parte del dibattito si concentra sull’entità degli aiuti, la questione che pare più urgente in questo momento è la seguente: l’enorme macchina degli aiuti serve allo scopo per cui è nata, cioè rendere più umana la vita? Su questo punto, è utile ricordare un episodio della vita di Churchill, che, il 31 marzo 1949, al termine di un viaggio trionfale negli Stati Uniti d’America, salutato come colui che aveva salvato l’Europa dalla barbarie nazista, fu ricevuto al MIT di Boston. Il Decano delle Scienze Umaniste, presentandolo, esaltò la capacità raggiunta dalle Scienze umanistiche di un dominio completo delle attività umane, di Arturo Alberti ma anche del pensiero e del sentimento, e parlava della prossima prospettiva che il mondo potesse essere come una grande fabbrica perfetta. Allora Churchill scattò in piedi e disse “Spero per allora di essere già morto”. A fronte di molte delle decisioni che vengono assunte negli uffici delle agenzie di sviluppo viene da scattare in piedi come Churchill. Spesso prevalgono indici e modelli elaborati nella vana speranza di creare un uomo e una società perfetta. È nato una sorta di “scientismo umanitario”, una teoria sull’essere umano aderente a un modello e non alla realtà, che detta la linea di come crescere, quanto crescere, quanti devono nascere, quanti si devono lasciar morire. Così accade che le Agenzie di sviluppo e i loro “think tank” di riferimento si concentrino in ponderosi studi per definire il livello standard di povertà o denutrizione o educazione sotto il quale non finanziano interventi. Apparentemente si tratta di definire priorità, ma concretamente si tratta di una selezione. Il Fondo per le tre grandi malattie (malaria, tubercolosi, Aids), uno dei grandi temi del G8, ha finora operato perseguendo uno schema e non seguendo la realtà. Le organizzazioni di base di ispirazione cristiana e religiosa in genere che, specialmente in Africa, garantiscono il 50% dei servizi socio sanitari alle persone fino ai più remoti villaggi, ricevono dal Fondo il 3,6% delle risorse a disposizione. Non può essere la Stato come lo abbiamo noi esportato l’unico interlocutore, specie nelle realtà dove le Istituzioni sono in corso di costituzione. Nel lavoro operativo in tanti angoli sperduti del Pianeta, questa è l’esperienza della fondazione AVSI e delle tantissime opere legate all’esperienza cristiana: la realtà è fatta di persone che hanno in sé quella tensione verso il bello, il vero, il bene, il giusto che ci costituisce nel profondo del nostro essere. L’aiuto allo sviluppo deve far leva su questa peculiarità dell’essere umano, così come da lì ha preso le mosse lo sviluppo della nostra civiltà europea. La tensione della persona al bene, dice Luigi Giussani, Giussani “è come la scintilla con cui si accende il motore. Tutte le mosse umane nascono da questo dinamismo costitutivo dell’uomo. E allora si mette a cercare il pane e l’acqua, si mette a cercare il lavoro, una poltrona più comoda e un alloggio più decente”. Non abbiamo ricette. Ma ora che le grandi ideologie del secolo scorso, l’economia pianificata e il liberismo sfrenato, hanno mostrato tutti i loro limiti, c’è uno spazio di dialogo. L’auspicio è che questo dialogo parta dall’esperienza reale e non solo dagli schemi, per raggiungere la persona concreta e non un modello teorico di persona. La conoscenza è sempre un avvenimento. Poste Italiane SpA – Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27.02.2004, n°46) art.1, comma 2, DCB Milano – Editore: Fondazione AVSI, viale Carducci 85, 47521 Cesena (FC) – AVSI è una FONDAZIONE, ONLUS, ONG idonea DM n. 0347 del 5 luglio 1973 – cod. fisc.: 81017180407 incontri da non perdere ore 17.00 Africa: conflitti dimenticati Un grande incontro sull’Africa con Franco Frattini, ministro degli Affari Esteri Italiano, Mwai Kibaki, Presidente del Kenya, Ernest Bai Koroma, Presidente della Sierra Leone e Meles Zenawi, Primo Ministro dell’Etiopia. Introduce Roberto Fontolan, Direttore Centro Internazionale di Comunione e Liberazione e direttore di Buone Notizie. agosto_domenica RIBEIRA AZUL: UN MODELLO DA IMITARE. INCONTRO 24 AGOSTO Kenya: Nuove scuole per nuove generazioni Richiedi il reportage di Roberto Fontolan sull’esperienza di AVSI a Salvador de Bahia, realizzato con fondi della DGCS del Ministero degli Affari esteri Italiano. 9ec[W_kjWh[7LI? 8DCID8DGG:CI:EDHI6A: Y%Yd+((*-* ^ciZhiVidVYÆ6KH>hda^YVg^Zi|Ç! K^VAZ\cdcZ!)"'%&*-B^aVcd AVSI al G8 sviluppo A PERSONA AL CENTRO DELLE POLITICHE DI SVILUPPO. Parole del Ministro Frattini, sottolineate al Side Event di AVSI nell’ambito del G8 Sviluppo di giugno a Roma, al quale hanno partecipato Organismi Internazionali e Ministri delegati alla cooperazione allo sviluppo. Cosa abbiamo imparato dalle esperienze nel mondo e come rispolverare lo scopo ultimo della cooperazione allo sviluppo: la valorizzazione della dignità umana. L l G8 mette la persona al centro delle politiche di sviluppo. Il ministro degli Affari Esteri Franco Frattini lo ha annunciato all’apertura dei lavori del G8 Sviluppo, e lo ha ribadito al Side Event che ha affidato ad AVSI l’11 giugno 2009, alla Farnesina: “la cooperazione allo sviluppo deve occuparsi meno di procedure e più di persone”. Lo spunto è stato suggerito dal Ribeira Azul, l’intervento di miglioramento delle condizioni di vita dei 135.000 abitanti di Novos Alagados, una comunità povera di Salvador Bahia in Brasile, fiore all’occhiello della cooperazione italiana e best practice a livello internazionale. “Prima ancora delle procedure – continua Frattini – dobbiamo occuparci dei destinatari, delle persone. E dobbiamo chiederci: come facciamo a far sì che i finanzia- I Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org menti arrivino al destinatario? Questo è l’obiettivo, basato sull’efficacia dei risultati. Il messaggio che vogliamo dare è di un modello di sviluppo che deve partire dalla persona, cioè dal basso. E questo si Photo courtesy Fabio Cuttica Kenya, 4 aprile 2008: AVSI inaugura la scuola secondaria Cardinal Otunga nella periferia di Nairobi che accoglie 250 studenti. Un punto di riferimento importante per l’educazione dei giovani, nato grazie al sostegno di molti donatori, tra i quali la fondazione Champions for Children di Clarence Seedorf, Odiemme Opere del Mondo, la famiglia Bellatorre, Ida Moretti, Giacomo Manenti, Edil Promotions e Coco’s. Significativa la presenza di AVSI anche in Kenya in ambito educativo con altre due scuole. La Little Prince, che fa studiare gratuitamente 200 bambini col sostegno a distanza, è una scuola situata a Nairobi, in uno degli slum più grandi del mondo, ma concepita come esempio di bellezza ed eccellenza, nonostante il contesto di profondo degrado. L’istituto professionale St. Kizito, nato su suggerimento dell’arcivescovo di Nairobi, il cardinale Maurice Michael Otunga che vedeva il bisogno urgente di un luogo di educazione nel settore tecnico, ha festeggiato nel 2004 i suoi 10 anni con 350 studenti e 25 insegnanti e una media eccellente di diplomati: 80%. BUONENOTIZIE 2 AGOSTO2009 vede benissimo nel progetto Ribeira Azul a cui la Cooperazione italiana è orgogliosa di partecipare.” Un’esperienza che in 15 anni ha avuto un percorso “di eccellenza”: nata nei primi anni ’90 da un piccolo asilo, si è ampliata a un intervento di urbanizzazione che, per successivi passaggi di scala, ha coinvolto 135.000 persone, con infrastrutture, case, risanamento ambientale, ma soprattutto con educazione, formazione, lavoro e consolidamento della responsabilità personale. Uno straordinario esempio di partnership tra Ministero degli Esteri Italiano, Istituzioni locali, AVSI e il suo partner locale CDM, World Bank, Cities Alliance e, soprattutto, 70 organizzazioni della società civile. “Questo intervento di urbanizzazione è un’esperienza di reale condivisione quasi impensabile incontri da non perdere ore 11.15 Lo sviluppo nasce dall’io Dedicato al Brasile con la passione travolgente dei coniugi Cleuza e Marco Zerbini, con Giuseppe Folloni, dell’Università di Trento e direttore scientifico della Fondazione per la Sussidiarietà, e Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI, per un approfondimento sulla cooperazione allo sviluppo. agosto_lunedi PARTNER SAD Tra le tante attività tra i vari partner del progetto”, sottolinea Lareyne Almeida di AVSI a Salvador. Un filo rosso unisce questi “scale up”: di fronte alla povertà, che è percepita da chi la vive come un vincolo insormontabile, accade un incontro con persone in cui si intravede una possibilità di vita più interessante, uno sguardo che porta a percepire in un altro modo il proprio valore e la propria innata dignità. Questo scatena una straordinaria capacità operativa che rende la persona soggetto protagonista dello sviluppo. È il percorso accaduto a Bahia. Salvador de Bahia, fondata dai portoghesi nel 1549, oggi è la quarta città brasiliana per numero di abitanti, 3,5 milioni, di cui il 45% abita in aree povere. Favelas. L’Università Federale di Bahia ne ha individuate più di 400 e Novos Alagados è una di queste. Qui le case erano costruite su palafitte. Senza servizi, fatte di pezzi di legno, cartone e avanzi. Il primo tentativo di recupero dell’area risale agli anni Settanta, ma l’esperimento fallisce e la gente torna ad abitare le palafitte. Li chiamano i “nuovi allagati”. Nel 1987 diventa arcivescovo di Salvador di Bahia il futuro cardinale Moreira Neves. Colpito dal degrado degli alagados chiede soccorso ad AVSI, che da anni sta collaborando con la pastorale delle favelas di Belo Horizonte. Il Centro orientamento per la famiglia di AVSI a Salvador. è passato dal 36,6% al 70,7% e il fognario, da quasi inesistente all’84,4%. L’ambasciatore brasiliano presso la Fao, José Antonio Marcondes, capodelegazione del Brasile al G8 ha sottolineato come queste iniziative “permettono al Brasile di avere una competenza spendibile anche nei contesti internazionali in cui sta diventando protagonista”. “Io credo che noi dovremmo far conoscere esperienze come questa – continua Frattini – anche perché la garanzia di avere la persona umana protagonista della realizzazione del progetto è la garanzia che ci rende più soddisfatti sul buon uso delle risorse. Ribeira Azul è un progetto innovativo tra Italia e Brasile che si sta pensando di esportare anche in Mozambico. Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI ha letto nel progetto un’esperienza di cosa sia la persona umana, che spesso i grandi piani, anche quelli scritti “a fin I primi volontari guidati da don Giancarlo Petrini, oggi vescovo ausiliare di Salvador, entrano nella vita delle famiglie, individuandone bisogni ed esigenze, favorendo lo sviluppo dei “corpi intermedi”, secondo un principio di sussidiarietà. Da lì a poco, sorge un asilo destinato ad ampliarsi nel centro educativo Giovanni Paolo II, anche con la collaborazione della Fondazione Umano Progresso, che nel 2008 donerà alla comunità una chiesa. Il 1993 è la data di inaugurazione del progetto pilota, quello che i tecnici chiamano di urban upgrading, riqualificazione urbana. Un piano per 500 famiglie, ma che in realtà ha coinvolto tutta la comunità di Novos Alagados: 3.713 nuovi nuclei abitativi per 14.415 abitanti. di bene”, rischiano di schiacciare secondo schemi teoricamente perfetti ma non vivi, privi della dimensione dell’io. “La persona è tensione al bello, al vero e al bene, che si esprime in forme diverse e che ha bisogno di compagnia ed educazione per finalizzarsi verso un reale compimento. Non di briglie o indicatori, ma di amicizia e di un incontro che faccia riscoprire nell’individuo quella che Benedetto XVI ha chiamato l’innata dignità. “Gli abitanti del quartiere e le loro associazioni sono stati i veri protagonisti e le chiavi essenziali del progresso. – ha detto William Cobbett di Cities Alliance – L’aiuto dei governi, soprattutto quello italiano, la flessibilità e le abilità dispiegate sul campo dalle autorità locali, la presenza di AVSI nella comunità e una maturazione della politica hanno mostrato come sia stato fondamentale unire le forze per sostenere i bisogni delle persone.” Coinvolto anche il moderatore, il professor Roberto Cauda, direttore del Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale dell’Università Cattolica Roma, specie quando ha annunciato l’omaggio per le signore presenti delle collane di “Rose”, prodotte da donne ugandesi sieropositive che si sono organizzate nel Meeting Point International di Kampala. messe in piedi dagli amici Zerbini, ci sono anche due asili a San Paolo che accolgono bambini sostenuti a distanza anche da AVSI coinvolgendo l’associazione Aprocima, fondata da un altro grande amico, padre Vando Valentini. La Creche Sol Nascente accoglie 100 bambini e la Creche Morada do Sol 120, da zero a 4 anni, permettendo ai genitori di andare a lavorare. Tra le attività realizzate, dei piccoli orti per introdurre i bambini al contatto e alla cura della natura, la biblioteca infantile e il racconto di favole per favorire il piacere della lettura e gli incontri con i genitori, come momento di dialogo e di scambio. In totale sono 87 i bambini sostenuti con AVSI. AVSI AL G8 guarda gli interventi in video dal sito www.avsi.org Photo courtesy Paolo Pelle Su questa esperienza, nel 1999, nasce il più ampio programma Ribeira Azul: 4kmq per 135 mila abitanti. Risultati importanti: oltre 70 organizzazioni comunitarie rafforzate; 13 le strutture (come asili, scuole, centri educativi) costruite o ristrutturate; 78 i progetti sociali realizzati nell’ambito di educazione, famiglia e salute; 7 le cooperative di lavoro costituite; 1.268 palafitte sono state rimosse; 373 le nuove case costruite e 221 quelle migliorate. Il collegamento alla rete idrica 9ec[W_kjWh[7LI? 8DCID8DGG:CI:76C86G>D 8WdYWFefebWh[Z_C_bWde6\Zco^Vc%'+ >76C/>I+&8%**-)%&+'+%%%%%%%&.%%% Maria de Lourdes da Conceição, con i bambini del suo asilo, è partner di AVSI a Salvador BUONENOTIZIE 3 AGOSTO2009 Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org grin incontri da non perdere ore 11.15 L’io rinasce in un incontro Amparito Espinoza e Stefania Famlonga di AVSI in Ecuador, dove lavorano con i bambini e le famiglie povere di Quito con attività socio educative, realizzate grazie a tutti coloro che partecipano al sostegno a distanza. agosto_martedì Photo courtesy Giorgio Salvatori ECUADOR – SOSTEGNO A DISTANZA. INCONTRO 25 AGOSTO Il sostegno a questi bambini è per noi il modo più bello per declinare il concetto di responsabilità sociale d’impresa. Sapere che il nostro lavoro va a soccorrere bisogni che hanno tanti piccoli volti ci dà una motivazione in più. Il fatto, poi, che ogni bambino sia stato “adottato” da un collaboratore aziendale, divenuto amico di penna, dà al sostegno economico una valenza educativa e di partecipazione molto importante. È bello per noi pensare che dal 2004 tanti fogli bianchi sorvolano gli oceani, portando affetto da una parte all’altra del mondo. STORIE Insieme faremo crescere suo figlio N GRANDE PROGETTO EDUCATIVO in Ecuador, anche grazie al sostegno a distanza. Forme diverse, come asili, doposcuola, incontri con le famiglie, ma sempre un punto fermo: i genitori, il loro coinvolgimento e il loro impegno. Al Meeting con Amparito e Stefania, i bambini sostenuti a distanza sono più vicini che mai. Di Dania Tondini U Mario Frigerio Responsabile per la Sacchi del progetto. Dal 2004 la Sacchi Giuseppe S.p.A. sostiene a distanza 160 bambini in tutto il mondo con AVSI: 27 in Sierra Leone, 29 Ecuador; 15 Albania; 31 Congo; 16 Giordania; 15 Kosovo; 27 Rwanda. Consideriamo l’impegno alla solidarietà verso i più bisognosi del mondo un preciso dovere del nostro franchising, MondoBambino, che è interamente dedicato ai bambini e che non può fare a meno di pensare anche a quelli meno fortunati. Il nostro aiuto è una piccola goccia per aiutare nel concreto le popolazioni più indigenti ma che può far maturare responsabilità e impegno civile e sociale in noi e nei nostri clienti. Mauro Conte Mondo Bambino 9ec[W_kjWh[7LI? 8DCID8DGG:CI:EDHI6A: Y%Yd+((*-* ^ciZhiVidVYÆ6KH>hda^YVg^Zi|Ç! K^VAZ\cdcZ!)"'%&*-B^aVcd mparito Espinoza è una di loro, vive a Pisullì, quartiere marginale di Quito, è stata una delle prime a cominciare come orientatrice del progetto Pelca (Prescolar en la Casa) e oggi lavora come educatrice. Abbandonata dal marito con due figli, uno dei quali morto nel 2003, racconterà al Meeting di Rimini la storia del suo incontro con Stefania Famlonga, responsabile di AVSI in Ecuador, che le ha proposto di lavorare nel sostegno a distanza, e con tanti altri amici. Un esempio di vero sviluppo, dove una persona cambiata dalla scoperta del proprio valore infinito si affeziona a sé e rinasce nel desiderio del giusto e del bene, nell’amore al A Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org prossimo, nell’impegno per contribuire a un mondo migliore, a cominciare dalla sua vita e di quella delle persone che ora la incontrano, primi fra tutti i bambini sostenuti e le loro famiglie. Una delle chiavi del successo di questo progetto, che si è ampliato anche grazie agli amici di AVSI con le Tende di Natale 2005 e a un finanziamento prima della Conferenza Episcopale Italiana e successivamente del Ministero degli Affari Esteri, è che chi lavora nei centri educativi e tiene i rapporti con le famiglie sono persone che vivono lì insieme a loro, o addirittura le stesse mamme dei bambini sostenuti che hanno cominciato a lavora- BUONENOTIZIE 4 AGOSTO2009 re negli asili. Delle persone che lavorano attualmente nel programma a Quito (molte ragazze madri, l’80% della zona) quello che più colpisce è la semplicità e l’adesione incondizionata al valore profondo del lavoro che si fa, che è molto più un condividere la vita ed il suo significato che solo dare o insegnare. In questi anni è stato evidente che essendo tutte persone che hanno sofferto e hanno mantenuto una apertura positiva ed un desiderio di vivere (caratteristica non facile da trovare tra la gente per cui le difficoltà della vita potrebbero avere spento la speranza), sono più di altri nella condizione per imparare e accompagnare uomini e donne nelle stesse situazioni. martedì 25 agosto ore 19.00 Piazza della CdO, padiglione C1. Accanto allo stand AVSI. L’avventura del sostegno a distanza. Un’amicizia dell’altro mondo. incontri da non perdere Amparito e Stefania dall’Ecuador, Ernest dalla Sierra Leone, Lydia dal Brasile, l’amica Rose dall’Uganda e altri ancora, danno vita a un incontro particolare al quale sono invitati tutti gli amici e le famiglie italiane che partecipano all’avventura del sostegno a distanza. AVSI approda in Ecuador nel 2000, per avviare il sostegno a distanza con le attività educative di un sacerdote italiano, don Dario Maggi, oggi vescovo ausiliare di Guayaquil, missionario in America Latina da molti anni. Il progetto comincia con l’educazione prescolastica di bambini di famiglie molto povere nelle aree rurali della provincia di Manabì. È un lavoro importante perché riguarda un’età decisiva, dove si compiono i primi passi per lo sviluppo completo della persona. Si pensi alla rilevanza che l’educazione prescolastica sta assumendo nel mondo e in particolare nei paesi più poveri, grazie anche alle iniziative legate agli obiettivi del Millennio e all’enfasi che i più importanti enti internazionali, come l’Unesco, hanno iniziato a dare a questo segmento educativo. Il punto fondamentale è il riconoscimento che la famiglia è il principale ambito educativo del bambino : il progetto mira perciò non a sostituire ciò che manca, ma a sostenere la famiglia nel proprio compito, intervenendo nelle tre dimensioni fondamentali della crescita (educazione, salute e nutrizione). In pratica significa insegnare alle mamme cosa dar da mangiare ai propri bambini, come riconoscere e curare le malattie, come passare il tempo con loro aiutandoli nell’apprendimento. Le mamme si incontrano ogni due settimane con l’orientatrice, dotate di schede, quaderni, strumenti di lavoro, verificano com’è andato il periodo, ricevono il “compito” per il periodo successivo. Amparito e Stefania con amici in Ecuador gli asili,le riunioni delle mamme, gli orti, le cisterne per l’acqua, le cure mediche. A Quito sono stati avviati una decina di micro-asili familiari, dove una mamma si occupa di 5 o 6 bambini, permettendo alle altre mamme di lavorare ed avendo lei stessa una fonte di ricavo; è stato aperto l’asilo “Ojos de Cielo” che fa da punto di riferimento sia per le mamme che per gli altri asili dell’area; c’è un doposcuola per i ragazzini che dopo la fase prescolare hanno iniziato le scuole, e per alcuni adolescenti espulsi dal percorso scolastico formale si è avviato anche il recupero e reinserimento. da rendere più caldo il suo cuore nei momenti più difficili della vita, cosa con cui tutti dobbiamo fare i conti. Continui a lavorare Signor Patricio, insieme faremo crescere suo figlio nel miglior modo. Che Dio la benedica. (…) Con affetto, la sua amica italiana Laura”. È quello che scrive una sostenitrice italiana al padre del bambino da lei sostenuto a distanza. Padre che lavora tutto il giorno per mantenere la famiglia e che è solo perché la mamma non c’è più, per questo le educatrici di AVSI cercano di sostenerlo perché segua suo figlio Edwin nella sua vita scolastica, e anche la sostenitrice italiana fa la sua parte. È una delle 1.500 storie che si potrebbero raccontare, storie di bambini e delle loro famiglie, che partecipano – parola più adatta, più completa del solito “sono aiutati” – nel sostegno a distanza in Ecuador. Storie da incontrare e conoscere quest’anno al Meeting di Rimini di agosto, con le testimonianze di Amparito e Stefania, martedì 25 agosto, mattina e pomeriggio. Da non perdere! Sono 1.500 bambini con migliaia di amici italiani che li seguono da lontano : “Gentile Signor Patricio, grazie per la sua lettera e le notizie su Edwin, è difficile seguire i propri figli e allo stesso tempo lavorare molto in modo che non manchi loro niente, però suo figlio è così buono e ha tanta voglia di crescere ed imparare che non ci potrà essere nessuno sforzo così pesante da ricompensarla. Le mando un forte abbraccio in modo AMICI DELLE TENDE Importante il contributo della rete dei volontari AVSI Point, soprattutto durante le Tende. Per la campagna 2005-2006 uno dei progetti ha sostenuto l’educazione di mille bambini in Ecuador, contribuendo alla costruzione dell’asilo Ojos de Cielo (Occhi del cielo) “L’asilo ha rappresentato la prima e più importante tappa di un lavoro iniziato negli stessi quartieri marginali di Quito 2 anni fa.” Scriveva Stefania Famlonga nel suo report d’inaugurazione a dicembre 2006. La generosità delle donazioni è stata veramente importante, come per esempio Costanza Giatti, la Zurich con i suoi dipendenti e collaboratori, capitanati da Ornella Berenzi, e la Fondazione Cassa Risparmio Cesena in occasione della tradizionale asta benefica cittadina. Iniziato come PELCA , che significa “asilo in casa”, si è gradualmente esteso anche alla fascia di età scolare e ha preso il nome di AEDI (Azione Educativa Integrata) coinvolgendo oggi complessivamente quasi 1.500 bambini, ciascuno dei quali è seguito personalmente nelle aree rurali o nelle periferie degradate della capitale. Da una intuizione, confrontandosi continuamente con la realtà, sono nate tante forme anche fantasiose, con un obiettivo comune: aiutare questi bambini in un percorso educativo coinvolgendo le loro famiglie, che sono e rimangono il primo soggetto responsabile. Nell’area di Portoviejo sono state rivitalizzate due scuole pubbliche rurali, dove le famiglie hanno ricominciato a portare i propri figli perché sia l’ambiente che la qualità dell’insegnamento è migliorato; dove per via delle distanze non si riesce ad organizzare un doposcuola, ci sono gli educatori itineranti che visitano settimanalmente gruppi di bambini e li aiutano nei compiti e nei doveri scolastici; poi ci sono 9ec[W_kjWh[7LI? 8DCID8DGG:CI:76C86G>D 8WdYWFefebWh[Z_C_bWde6\Zco^Vc%'+ >76C/>I+&8%**-)%&+'+%%%%%%%&.%%% Nella foto Amparito Espinoza Suor Daniela Tasca e Dario BUONENOTIZIE 5 AGOSTO2009 Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org Maggi, vescovo ausiliare di Guayaquil Noi lo chiamiamo “il nostro grido di liberta”. Sono gli AVSI Point (257), i gruppi di sostegno (1.205) che, organizzando eventi (oltre 600 in un anno!), aiutano a diffondere il sapere e le attività di AVSI nel mondo e raccolgo fondi con la grande Campagna annuale delle Tende. Gesti di carità fondamentali per la costruzione di spazi di vita più umani. Un patrimonio prezioso di cui andiamo fieri. Il 11 dicembre Natale con le aziende Barletta, Firenze, Messina e numerose altre località organizzano ogni anno mercatini, spettacoli, concerti e incontri per sostenere AVSI nel mondo. 15 novembre Senigallia Via Skype Come ogni anno i sostenitori del sostegno a distanza della zona sono stati invitati dal gruppo dell’AVSI Point locale, capitanato dall’amico Francesco Conigli, per approfondire la conoscenza del metodo AVSI. Quest’anno l’occasione è stata una merenda e un collegamento skype da Freetown con Alessandro Galimberti, responsabile AVSI in Sierra Leone. Quello di Senigallia è solo uno dei tanti eventi realizzati in Italia per il popolo dei sostenitori a distanza, anche a Brescia l’incontro con le persone che hanno un SAD nella zona, organizzato dagli amici dell’AVSI Point, è ormai un appuntamento fisso irrinunciabile! 9 dicembre Rimini In città A Rimini, come ogni anno, si è svolta la presentazione pubblica della nuova Campagna delle Tende. Un evento realizzato dagli amici dell’AVSI Point locale, in particolare Luca Cevoli, e che ha visto la partecipazione di Stefania Famlonga, responsabile di AVSI Ecuador, insieme alla commovente testimonianza di Amparito Espinoza, educatrice. Anche le città di Varese, Bologna, Imola, Forlì, Firenze, Livorno, Pesaro, Ascoli Piceno, Messina, Ragusa, Catania e Siracusa hanno lanciato con un grande evento pubblico la Campagna. Asta di beneficenza Asta di beneficenza a favore di AVSI, tradizionale evento di Imola e di Cesena. Manifestazione che coinvolge imprenditori amici e sostenitori in una gara di solidarietà. Porto Viro Con gli studenti nelle scuole Barbara Bergamini incontra i ragazzi delle scuole elementari e medie di Porto Viro (RO), nell’ambito del 3° concorso nazionale, promosso da Diesse e i Giochi del Mediteranno, per sensibilizzare gli alunni delle scuole primarie e secondarie sul tema della carità (Sport: pegno di fraternità e di pace fra i popoli). Da dicembre a febbraio, in tutta Italia, sono stati quasi una settantina quest’anno gli incontri e le iniziative di raccolta fondi per AVSI nelle scuole. Alunni e insegnanti delle scuole di Porto Viro, Napoli, Lecco, Bari, Livorno, 12 dicembre 10 dicembre d e lle 18 dicembre Milano, Polo Fieristico Sud Malpensa Invito a cena Quasi 1000 persone hanno partecipato quest’anno alla consueta cena di beneficenza offerta dalla Compagnia delle Opere Alto Milanese. Sono un centinaio le cene di beneficenza infatti che si ripetono ogni anno, grazie al sostegno concreto e alla creatività degli amici degli AVSI Point. Piacenza, Zibello, Salsomaggiore, Rimini, Rapallo, Barletta e Prato, sono solo alcuni esempi. Padova Santa Lucia 20 dicembre Rho (MI) Presepe vivente Anche quest’anno, la tradizionale cena di S. Lucia, realizzata per sostenere i progetti della Campagna Tende di AVSI, ha messo a tavola più di mille persone: imprenditori, il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, il governatore del Veneto Gianluca Galan, dal primo cittadino di Padova Flavio Zanonato e tanti altri amici. 1 dicembre 4 dicembre AVSI entra anche nelle aziende da diversi anni, documentando le attività e i progetti della Campagna Tende, coinvolgendo amici e colleghi in iniziative di solidarietà. Tradizionale l’appuntamento in ABB, coordinato da Gianluigi Valerin, ma segnaliamo anche le iniziative svolte in Lombardia in Kraft, Unilever, Telecom, Cesi, Eni, Humana, e Unicredit. Italtel e in diversi ospedali della città di Milano: al Sacco, alla clinica Mangiagalli, all’ospedale San Giuseppe e in molti altri della Lombardia. cale Attesa ripagata da una grande partecipazione a Rho, dove il tradizionale avvenimento del Presepe vivente è ormai un evento cittadino. Oltre una decina le manifestazioni di questo tipo organizzate in tutta Italia nel mese di dicembre. Quello del Presepe vivente è ormai un vero e proprio appuntamento nelle città di Lugo, vicino a Ravenna, Rho, Roma, Ferrara, Novara, Gudo, Saronno, Como, Milano, Ancona. 12 dicembre Palermo Workshop Roma Caput mundi A Roma la Campagna Tende di AVSI è stata presentata al Centro Internazionale di Comunione e Liberazione di Roma. Insieme ad Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI, e il direttore del Centro, Roberto Fontolan, c’era il Ministro degli Esteri, Franco Frattini. Circa ottanta i presenti, tra i quali dirigenti del ministero come il direttore della Cooperazione Elisabetta Belloni. 20 dicembre Legnano Banchetto in piazza Una Tenda particolare, organizzata dall’AVSI Point di Palermo con Valerio Montalbano, per raccontare in un workshop l’esperienza di AVSI a Salvador con la testimonianza di Benedetta Fontana. L’incontro si inserisce nell’ambito di un’iniziativa di Educazione allo Sviluppo promossa dalla Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri Italiano. Banchetto con vendita di vischio dalla Svezia, organizzato dagli amici di Legnano per raccogliere fondi a sostegno dei progetti. Anche la provincia di Lodi, dove non ci si dimentica mai che la prima Tenda per AVSI è stata un banchetto, come ogni anno ha visto un proliferare di iniziative simili con prodotti tipici e vin brulé. e n dar io e Te n d e 20 08/09 27 gennaio Roma, Scuderie del Quirinale Lo stato dell’arte Grazie alla collaborazione dell’AVSI Point di Roma, una serata particolare, dedicata ad AVSI e ai suoi amici, per una visita riservata ai capolavori creati dai maestri del futurismo. Firenze, Teatro Verdi In concerto coi solisti fiorentini Tutto esaurito, oltre 1500 spettatori all’evento, dedicato a Graziano Grazzini, con l’orchestra sinfonica dei Solisti Fiorentini, organizzato dall’AVSI Point Firenze, CDO Toscana, il Banco Alimentare e l’Associazione culturale Nel segno di Graziano e il patrocinio del Comune, Provincia di Firenze e della Regione Toscana. 7 maggio 6 febbraio Frosinone Con le autorità Tradizione rispettata anche quest’anno a Frosinone: alla cena organizzata da Sandro Martufi e dagli amici dell’AVSI Point hanno partecipato oltre seicento persone. Anche le istituzioni non hanno voluto mancare, presenti il Vescovo, il Prefetto e il sindaco della città. 1 luglio S. Donà di Piave, Palazzetto dello sport Che spettacolo! Spettacolo di cabaret con il comico Paolo Cevoli, patrocinato dall’Amministrazione Comunale di San Donà di Piave a sostegno del progetto di AVSI per le scuole della Custodia di Terra Santa. 11 maggio Milano, Bicocca degli Arcimboldi Novità 6 febbraio Concorezzo (MI) Le donne di S. Agata Per una sera i mariti rimangono a casa! 1 febbraio Bergamo,Teatro Donizetti Gran teatro “Grande musica per un grande scopo”, concerto blues a Bergamo. Numerosi i partecipanti e le aziende che hanno sostenuto con una donazione l’evento organizzato come ogni anno dagli amici dell’AVSI Point locale, con Giulio Galbiati in testa. Sono oltre cento i concerti realizzati quest’anno in Italia e all’estero in favore di AVSI. La tradizionale cena di S. Agata, appuntamento per sole donne, realizzata a Concorezzo, ha avuto quest’anno come testimonial Paola Galafassi, per raccontare dei progetti di AVSI in Brasile e della quotidiana sfida educativa. La cena di S. Agata non è una tradizione solo al Nord. Tuttaltro! L’usanza è molto diffusa in Italia. Nella stessa settimana, da Milano a Brindisi, sono almeno una decina le cene di sole donne che ogni anno si ripetono in Italia. 28 marzo Pavia In aula magna Appuntamento che si ripete. Cena di raccolta fondi per AVSI nell’aula magna dell’Università di Pavia, con testimonianza di Alberto Repossi, rappresentante di AVSI in Terra Santa, organizzata dagli amici dell’AVSI Point della città. Cena con imprenditori e manager a sostegno dei progetti di AVSI nel mondo. Alberto Piatti, invitato d’eccezione, per raccontare le attività di AVSI nella splendida cornice della Bicocca degli Arcimboldi, foresteria della Pirelli a Milano. 22 maggio Roma, Villa Spada Cena di solidarietà Ancora Roma. Grande successo per la terza cena di Solidarietà, organizzata dagli amici dell’AVSI Point della capitale. Oltre 450 persone, imprenditori, giornalisti, dirigenti, volontari, hanno ascoltato nella cornice di Villa Spada, circolo sportivo della Guardia di Finanza, la testimonianza di Padre Aldo Trento, missionario in Paraguay da circa 20 anni. Brunico (BZ), Ritiro della Roma I Campioni per L’africa Capitan Totti e compagni di squadra hanno messo all’asta le loro magliette per l’ospedale missionario St. Joseph di Kitgum grazie all’iniziativa “La solidarietà non è mai fuori gioco” organizzata da AVSI Alto Adige – Sudtirol. incontri da non perdere ore 11.15 La nostra Africa Testimonianza di Ernest Sesay dalla Sierra Leone, dove una scuola di AVSI garantisce un futuro educativo a oltre mille ragazzi. Con lui anche Cesare Mazzolari, Vescovo di Rumbek (Sudan) e Franco Nembrini, insegnante e coordinatore educativo della scuola in Sierra Leone. agosto_mercoledì SIERRA LEONE – SOSTEGNO A DISTANZA. INCONTRO 26 AGOSTO L’idea di ODIEMME è di una compagnia di amici imprenditori e professionisti che sente una responsabilità verso situazioni di bisogno nel mondo e attraverso una trama di rapporti partecipa all’avventura. Tutto è iniziato nel 2004 durante la visita in una favela di Rio de Janeiro. In un panorama apparentemente dominato solo da sporcizia e violenza, abbiamo trovato un punto di bellezza: un asilo per 250 bambini gestito da amici che hanno deciso di dedicare la loro vita per costruire ambiti di vita più umani. Commossi dalla loro presenza, ha preso forma in noi il desiderio di aiutarli e sostenere le loro opere. TESTIMONIANZA La scuola più bella www.odiemme.org Sono contento dell’importante traguardo raggiunto grazie alle nostre sinergie e della possibilità che molti bambini della Sierra Leone possano vedere un orizzonte più sereno per il futuro. La loro terra ha davvero sofferto troppo in passato, e loro con essa, ed è un dovere morale e civile per noi dare una mano agli amici più fragili di quel Paese sfortunato. Gianfranco Bonacina presidente BCC Treviglio 9ec[W_kjWh[7LI? 8DCID8DGG:CI:EDHI6A: Padre Berton e Antonello Venditti Y%Yd+((*-* ^ciZhiVidVYÆ6KH>hda^YVg^Zi|Ç! K^VAZ\cdcZ!)"'%&*-B^aVcd Da Freetown Nicoletta Arcangeli, AVSI Sierra Leone alaba Town, Mayenkineh. Estrema periferia est di Freetown. Ore 7:00 del mattino. Padre Bepi Berton, a bordo del pulmino giallo regalatogli da un comune italiano, inizia il suo giro del quartiere per raccogliere tutti gli insegnanti della Holy Family School. In questo modo è certo che tutti siano puntuali ad aspettare i circa 1400 bambini e ragazzi che frequentano la scuola: dalla materna alle superiori. Un serpentone di uniformi color rosso mattone e crema che ogni mattina si snoda lungo la strada sterrata della collina di Mayenkineh e che si allunga mano mano che ci si avvicina alla meta. I bambini spuntano da ogni angolo, da ogni baracca di lamiera e, tra giochi e schiamazzi, raggiungono lentamente il centro scolastico. Ad accoglierli c’è una statua della Ma- donna ed una scritta: “Educare ut Liberare”. Il panorama è meraviglioso e fa’ da degna cornice a quella che, senza presunzione, possiamo considerare la scuola più bella della Sierra Leone. In lontananza si osserva il mare e la natura verdissima che vi si infrange. C Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org Alessandro Galimberti Nicoletta Arcangeli BUONENOTIZIE 8 AGOSTO2009 La città di Freetown con il suo degrado, le sue baraccopoli, le sue fogne a cielo aperto è invece nascosta. Calaba Town è tra le zone più povere della capitale. La maggior parte delle famiglie vive di espedienti. Il lavoro più comune è quello di venditore ambulante ed i bambini che non vanno a scuola sono costretti ad aiutare i loro genitori a vendere in strada o, se non hanno nulla da fare, gironzolano tutto il giorno senza meta, in mezzo ai pericoli, senza che nessuno si curi di loro. Ne incontri da non perdere agosto_Martedì è passato di tempo da quando Padre Berton è arrivato qui 10 anni fa e circa trecento bambini erano costretti a fare lezione, stipati, in una baracca di lamiera al caldo cocente della stagione secca e sotto i devastanti temporali della stagione delle piogge. Aiutato da AVSI il missionario saveriano ha cominciato a costruire la scuola elementare. È poi arrivata la scuola media e infine quella superiore. Solo un paio di mesi fa, anno 2009, è stato ultimato il campo da pallavolo e basket mentre ben presto inizieranno i lavori per poter dare possibilità di svago e divertimeno anche ai più piccolini con un campo da gioco ed una serie di altalene, scivoli e dondoli. I bambini che frequentano la Holy Family dispongono di un ambiente bello, ordinato ed accogliente. All’interno delle classi ognuno ha il proprio banco e la propria sedia: un autentico privilegio in un paese in cui i bambini sono abituati a seguire le lezioni in classi affollatissime (centinaia) dove non c’è posto per tutti o addirittura seduti per terra in aule con il tetto di paglia. Un lungo percorso reso possibile fino ad oggi grazie a finanziamenti di tanti amici, istituzioni e organismi internazionali : Ministero degli Esteri italiano, Banca Mondiale, il sostegno a distanza, Edus e la Cassa Rurale del Trentino, BCC di Treviglio, Associazione Odiemme, Fondazione BNL, Mondo Bambino, Coop Reggio Emilia, Associazione amici di B. Cereda, e ACRI. In Sierra Leone, il paese più povero del mondo secondo le Nazioni Unite , un bimbo su quattro non raggiunge i 5 anni di vita. “Nella nostra scuola materna, invece, il tasso di mortalità è addirittura prossimo a quello dei paesi occidentali. – afferma Ernest Sesay, responsabile Family Homes Movement, partner locale di AVSI – Questo miracolo è possibile grazie ai corsi di prevenzione delle malattie più diffuse (malaria, tifo e vermi) ed alle cure mediche gratuite. Ma soprattutto alla cultura nuova che si respira: gli insegnanti hanno a cuore il destino di ogni bambino. Così anche i genitori si adeguano e si coinvolgono sempre di più nelle varie attività che la scuola propone. Tra queste lo sport e le gite che permettono ai bambini di scoprire cose della loro città e del loro paese che altrimenti non avrebbero la possibilità di vedere. “Grandissima attenzione è data alla formazione dei settanta insegnanti attraveso corsi di aggiornamento sulle tecniche didattiche, sul Rischio educativo, informatica ed inglese. I nuovi docenti si sorprendono del fatto che non possono usare la bac- ore 15.00 AIDS, un problema culturale Testimonianze con l’amica Rose del Meeting Point di Kampala, Filippo Ciantia, medico in Uganda per trent’anni per AVSI, Edward Green, Direttore dell’Aids Prevention Research della Harvard School of Public Health e Marco Bregni, presidente Associazione Medicina e Persona. Grazie alla collaborazione di tanti amici, come Fondazione ACRI, ABB, NessPRO Italy, Acqua Humana, Rotary Milano Giardini e Designer Club, AVSI in Uganda sostiene opere come il Meeting Point di Rose o l’ospedale St. Joseph di Kitgum, che si prendono cura ogni anno di migliaia di persone malate di Aids. Nell’AVSI abbiamo individuato un soggetto affidabile, con un’ampia esperienza di cooperazione internazionale cui corrisponde un’approfondita conoscenza dei bisogni delle aree più povere del mondo, e che ci dà la garanzia che le risorse che mettiamo a disposizione saranno utilizzate nel migliore dei modi e che la gestione dei progetti realizzati verrà poi seguita nel tempo. Antonio Miglio, Vice Presidente ACRI Questa collaborazione ha già contribuito alla costruzione della scuola in Sierra Leone, alla realizzazione di un programma educativo e di alfabetizzazione in Sud Sudan e di un grande sostegno scolastico ai bambini dell’Uganda. chetta per punire i bambini, ma soprattutto rimangono colpiti dall’attenzione nei loro confronti. – spiega Alessandro Galimberti, rappresentante di AVSI nel Paese – Dopo un primo periodo di smarrimento capiscono di essere parte in un modo diverso di educare e si fanno trascinare nell’avventura.” Guardando, la scuola, commuove pensare che dietro tutto quello che oggi c’è ci sono tante persone che in un modo o nell’altro hanno permesso e stanno permettendo tutto ciò. Walter BUONENOTIZIE 9 AGOSTO2009 e Francesca, ad esempio, che, quando si sono sposati, invece delle bomboniere hanno voluto “regalare” ai loro invitati un caterpillar da inviare a Mayenkineh per sistemare la strada che raggiunge la scuola fino ad allora impercorribile! Come loro tanti altri. Dei 1.400 bambini e ragazzi che frequentano la scuola 700 sono inseriti nel progetto Sostegno a distanza di AVSI che paga le loro tasse scolastiche, uniformi, libri, quaderni, scarpe, spese mediche. Ovvero settecento famiglie, singoli, aziende, gruppi di amici o colleghi che hanno cambiato la vita ai “loro” bambini sierra leonesi. Un rapporto che non è solo economico, perchè i sostenitori si coinvolgono e inviano loro lettere, cartoline o piccoli regali. Come la Sacchi Giuseppe Spa che sostiene 27 bambini qui e altri 133 in diversi paesi del mondo, e le loro foto e letterine sono appese nei vari reparti dell’azienda. Insomma, gesti di affetto e di presenza. Settecento persone con il loro volto, le loro esperienze, la loro storia. La signora Carla dalla Romagna scriveva il mese scorso alla sua Binta: “... Sono contenta che tu stia bene e che la scuola ti piaccia. Per la nostra famiglia non è un momento semplice. Mio marito ha perso il lavoro. Ma spesso i problemi si risolvono ancora prima di accorgersi di averli. Per cui andiamo avanti con serenità. Mi raccomando, continua a studiare perchè l’educazione è la cosa più importante nella vita!”. O Alessia e Riccardo di Milano che si sono appena sposati e hanno pensato che il “loro primo bambino” dovesse essere della Sierra Leone: “Ciao Mohamed! Abbiamo appena ricevuto la tua foto e siamo stati contentissimi di conoscerti! Siamo felici che ti piaccia disegnare, ma Riccardo spera che ti piaccia anche giocare a calcio perchè è il suo sport preferito...” Quest’anno abbiamo anche ricevuto tante visite di donatori che hanno voluto conoscere la realtà in cui i loro bambini vivono. Tra loro, don Gabriele, il parroco di un paesino delle Marche che, rientrato in Italia, ci ha scritto: “Da quando ho saputo che sareste partiti non ho perso tempo, nella parrocchia, a racimolare soldi per sostenere a distanza dei bambini della Holy Family School. Ad oggi sono cinque, ma spero, insieme ai miei parocchiani, di poter continuare questa bella storia di amore. Quando siamo arrivati a scuola per conoscerli erano lì ad aspettarci insieme alle loro mamme. È stato bello vedere che, rispetto alle foto che avevo ricevuto all’inizio del sostegno, erano cresciuti!” Tanti altri sono passati da Freetown. Mossi dalla bellezza di ciò che tutti insieme stiamo facendo ci stanno aiutando. Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org Un po’ di tempo fa erano venuti alcuni giornalisti per fare un reportage sull’attività del Meeting Point – ricorda Rose – Videro la condizione delle donne sieropositive che sono qui, e rimasero commossi. Decisero allora di rendersi utili, facendo un piccolo gesto per loro: regalarono alcune scatole di preservativi. Vedendo questo, una delle nostre donne, Jovine, li guardò e disse: «Mio marito sta morendo, e ho sei figli che tra poco saranno orfani: a cosa mi servono queste scatole che voi mi date?». L’emergenza di quella donna, e di tantissime altre come lei, è avere qualcuno che la guardi e le dica: «donna, non piangere!». È assurdo pensare di rispondere al suo bisogno con una scatola di preservativi, e l’assurdità è nel non vedere che l’uomo è amore, è affettività. Nel mondo degli affari il pensiero è rivolto quasi esclusivamente al potere, al denaro e al successo, dimenticando molte volte l’essere umano in quanto tale e i valori fondamentali che regolano la vita. Sostenendo AVSI vogliamo cercare di riappropriarci del valore della condivisione, dell’aiuto verso il prossimo e tendere virtualmente una mano a chi ha più bisogno. Emilio Cremonesi Managing Director NessPRO Italy 9ec[W_kjWh[7LI? 8DCID8DGG:CI:76C86G>D 8WdYWFefebWh[Z_C_bWde6\Zco^Vc%'+ >76C/>I+&8%**-)%&+'+%%%%%%%&.%%% incontri da non perdere ore 11.15 Povertà Un appuntamento per fare il punto sulla crisi alimentare che ha investito il mondo, con l’esperta alimentarista Ana Lydia Sawaya, direttore del CREN, il centro di AVSI che cura bambini denutriti a San Paolo, in Brasile, e collabora con il governo di Lula alla lotta contro la fame; Luca Zaia, Ministro Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Introduce Marco Lucchini, Direttore del Banco Alimentare. agosto_venerdì PARTNERSHIP PUBBLICO PRIVATO Dal 2004 a inizio 2009, nel progetto Árvore da Vida sono stati già coinvolti nel percorso educativo 5.200 adolescenti; 1.200 giovani hanno raggiunto una qualifica professionale e il 70% ha trovato un’occupazione stabile nel mondo del lavoro; 400 ragazzi ad alto rischio sociale sono stati coinvolti in attività socio educative; 40 giovani hanno dato vita a cooperative di lavoro; 600 famiglie sono state seguite dagli assistenti sociali di AVSI e 3.000 adulti hanno frequentato corsi di alfabetizzazione; sono stati coinvolti 160 educatori delle scuole del quartiere, 35 associazioni locali e 29 imprese. BRASILE L’industria, la favela e un nuovo albero Árvore da Vida è stato inserito da UNDP, l’Agenzia per lo sviluppo delle Nazioni Unite, come best SVILUPPARE UNA COLLABORAZIONE practice relativa al GLOBALE PER LO SVILUPPO raggiungimento dell’ottavo obiettivo del millennio, che si prefigge di “sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo” RVORE DA VIDA È UN PROGRAMMA che sta migliorando la vita a migliaia di adolescenti e le loro famiglie nella favela di Betim a Belo Horizonte. Attraverso una proposta educativa e nuovo lavoro, valorizza il capitale umano. I risultati sono eccellenti: una partnership straordinaria tra pubblico e privato riconosciuta come modello di sviluppo anche dalle Nazioni Unite. Á Lo sviluppo ha un volto. Prenota la nuova mostra di AVSI tratta dall’omonimo libro a cura di Roberto Fontolan, edito da Guerini, la mostra scandisce le esperienze più mature di AVSI nel mondo, lungo un percorso formato da 17 colorati pannelli ricchi di belle fotografie (80x200 cm – roll up autoportanti). Una mostra curata da Franco Vittadini che ben racconta il fare e il pensare di AVSI. “Lo sviluppo ha un volto” racconta come “le forze che cambiano il mondo sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo” (L. Giussani). PRENOTA la mostra [email protected] Fallo già al Meeting, nello stand di AVSI. Ordina il libro, che diventa il catalogo della mostra: www.itacalibri.it 9ec[W_kjWh[7LI? 8DCID8DGG:CI:EDHI6A: Y%Yd+((*-* ^ciZhiVidVYÆ6KH>hda^YVg^Zi|Ç! K^VAZ\cdcZ!)"'%&*-B^aVcd a Fiat è orgogliosa di avere dato vita al progetto “Árvore da Vida” caratterizzato da una configurazione ricca di idee, azioni, domande, abilità, in modo particolare della Fondazione AVSI, CDM e altre imprese dell’indotto Fiat. Grande il coinvolgimento del principale partner: la comunità, composta dalle persone residenti nel territorio. Un rapporto fondato su una relazione di rispetto, di vero partenariato e di dialogo, dove alla base c’è la promozione della persona e non l’assistenzialismo.” L Belo Horizonte, giugno 2009. Il presidente del Gruppo Fiat Brasile Cledorvino Belini sta presentando in un workshop i risultati raggiunti col progetto Árvore da Vida (Albero della Vita) per la riduzione della povertà nelle comunità dell’insediamento a basso reddito di Terezópolis. Un programma cofinanziato Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org dalla Cooperazione Italiana a sostegno dell’iniziativa avviata nel 2004/2005 tra la Fiat Brasile, AVSI e le autorità pubbliche locali con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della popolazione che vive nei quartieri poveri di Belo Horizonte/Betim nelle vicinanze degli stabilimenti della casa automobilistica. Col presidente Fiat – nell’incontro pubblico coordinato da Gianfranco Commodaro, rappresentante di AVSI a Belo Horizonte – anche Agostinho Patrus Filho, Segretario di sviluppo Sociale del governo del Minas Gerais, Marco Antonio Lage, direttore Comunicazione Fiat, Maria do Carmo, sindaco di Betim, Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI e l’ambasciatore italiano Michele Valensise che ha sottolineato l’eccellenza dei risultati ottenuti grazie alla partnership tra “due campioni del mondo, Fiat e AVSI”. “In questi cinque anni il programma è diventato un’opportunità per molte per- 10 BUONENOTIZIE AGOSTO2009 sone, proponendo una nuova prospettiva di vita. I numeri sono significativi: 8.000 persone beneficiarie. – Continua Belini – E’ aumenta la frequenza e il rendimento scolastico degli studenti ed è diminuita così la violenza nel quartiere. Si sono valorizzate le iniziative già esistenti e i leader comunitari sono diventati protagonisti dello sviluppo. Árvore da Vida valorizza ciò che è necessario: il capitale umano e sociale”. “Si trattava di incanalare l’energia sprigionata dalla speranza di un maggiore benessere in una forma educativa ampia – spiega Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI, in un’intervista a Business People – per permettere alle persone di prendere coscienza della propria dignità, prima, e di mettersi a studiare e seguire corsi professionali, poi. A chi è cresciuto tra droga e violenza spesso non basta imparare un lavoro, deve trovare anche una ragione per lavorare”. Il CREN, nato 16 anni fa, accoglie oltre 2000 bambini all’anno. Secondo UNICEF il Centro è un riferimento nazionale per la cura della denutrizione infantile. Il 29 ottobre 2008 il presidente Lula ha consegnato al CREN il premio ODM Brasile per il suo contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e anche il fondo etico di investimento del Banco Itaù di Eccellenza Sociale, destinato ad iniziative di responsabilità sociale, lo ha segnalato tra le migliori iniziative. Il comune di Betim si trova nell’area metropolitana di Belo Horizonte in Brasile. Qui Fiat Automobili dà lavoro direttamente a 15.000 persone e indirettamente ad altre 8.000. La presenza di questa zona industriale ha riacceso la speranza di trovare lavoro e fortuna e, nel corso degli anni, nell’area è sorta una favela di 35.000 abitanti: Jardim Terezopolis. Nel 2004 Fiat si orienta verso un’azione organica e integrata sul territorio : un’intuizione di Marco Lage, direttore della comunicazione Fiat Brasile, di entrare con la propria specificità d’impresa nel Paese. Nel frattempo, il presidente Belini mette a disposizione le proprie capacità per favorire la riduzione della violenza nella zona. È in questo momento che Fiat e AVSI entrano in contatto grazie all’allora ambasciatore italiano in Brasile, Vincenzo Petrone: “AVSI era già presente a Belo Horizonte da vent’anni, risultava un partner solido e affidabile”. Nasce il progetto che coinvolge 5.200 adolescen- GIUGNO 2009 un seminario AVSI con Fiat per raccontare l’esperienza Da destra: Cledorvino Bellini, Presidente Fiat; Alberto Piatti, Segretario Generale AVSI; Agostinho Patrus Filho, Segretario di sviluppo sociale governo Minas Gerais; Michele Valensise, ambasciatore d’Italia ti, migliaia di adulti e realtà locali, proponendo un percorso educativo, attività complementari come musica, sport, danza in nesso con la scuola dell’obbligo, formazione professionale e stage presso la Fiat e l’indotto, fino alla contrattazione definitiva nelle varie imprese. L’origine del successo va ricercata nella forma di collaborazione e nel metodo di lavoro in cui è stato possibile costruire negli anni una vera partnership globale, dove ogni partecipante ha contribuito mettendo a disposizione le proprie competenze al servizio del bene comune, senza sovrapporsi. La Fiat e il suo indotto, oltre a risorse finanziarie, ha messo a disposizioni la sua professionalità, assorbendo mano d’opera, acquistando prodotti e servizi offerti dalla cooperativa di giovani. La Fondazione AVSI con CDM, suo partner locale, hanno coordinato l’intervento e messo a disposizione la propria esperienza valorizzando la persona. Il governo locale ha messo a disposizione gli spazi e ha adeguato programmi municipali alla realtà di Terezopolis. Gli attori locali (asili, scuole, centri socio educativi) si sono coinvolti favorendo la sostenibilità dell’intervento. Il mondo accademico ha offerto supporto tecnico e pedagogico. Il progetto Árvore da Vida prende il bel nome dal fatto che la crescita è lenta e progressiva e richiede cura e nutrimento, attraverso un lavoro con le persone. Biglietti augurali Intersinergy a, Signor Gentile Signor e ità delle festiv che, in vista un informarLa realizzato ha y erg Sono lieto di Sin Inter AVSI e per la cooperativa Fondazione natalizie, la rali per la lietti augu big di go catalo si in tare Onlus. za in 39 Pae Banco Alimen la sua presen Fondazione us, che zione AVSI, con mentare Onl Sia la Fonda ne Banco Ali zio da Ali Fon Banco po, sia la nizzazioni via di svilup azioni/Orga osi anni e di 19 Associ nale, da numer zio na o ori guida una ret territ Italia e nel tribuite sul ai poveri, in mentare, dis erle era di aiuto pone di sosten ate in un’op sono impegn Sinergy si pro er Int va perati gurali. au tti lie mondo. La coo riportadei big to sintetico l’iniziativa attraverso to nel rendicon e indicato e hanno aderi son per e Nel 2008, com de e singol chi riceasi 600 azien portando a li, ra gu to sotto, qu au nza lietti di una coscie gna dei big timonianza alla campa lietti, la tes o di aiuto. big ogn i bis str o no nn i verà auguoro che ha a verso col dei biglietti immagini e sempre apert e il stiche delle enti, così com Le caratteri nitori e cli for , dalla ici am I zare per zione AVS e da liz Fon uti da lla rali, svolte da te nel catale attività sono illustra dettaglio del tare Onlus, e Banco Alimen www.avsi.org et Fondazione ern int i to e sui sit logo allega con il entare.it. alizzabili i sono person www.bancoalim visto tti augural colare è pre i Tutti biglie sconto parti o un obre. ed ott a Aziend ssimo 11 Sua pro la il ro del o n log no ent ai felice no che perverran i auguri: far tuo i o per gli ordini per tuo contribut i biglietti Scegli quest o beneficerà del sol chi un che con an riceve ma Due felicità solo chi li ute e futuro. a, scuola, sal per avere cas . uista subito biglietto! Acq Intersinergy Per ricevere i biglietti a casa tua o inviarli a chi vuoi tu scrivi a Inter Sinergy Soc. Coop. di Solidarietà – Via I. Rancati 33 – 20127 MILANO Tel.: 02-28970004 – Fax: 02-99981272 – e-mail: [email protected] Modalità di pagamento: rimessa diretta tramite bonifico bancario su Banca Popolare di Milano – Agenzia 30 – IBAN: IT65 C 05584 01630 000000015333 intestato a INTER SINERGY Soc. Coop. di Solidarietà a r.l. A tutti gli ordini, completi di eventuale personalizzazione, pervenuti entro il giorno 11 ottobre VERRÀ APPLICATO UNO SCONTO DEL 6% SUL PREZZO DEI BIGLIETTI AUGURALI RENDICONTO 2008 Biglietti venduti: 227.537 _ Aziende e persone sostenitrici: 578 Contributo complessivo devoluto alla Fondazione AVSI e alla Fondazione Banco Alimentare Onlus: Euro 56.917 Progetti delle Tende della Fondazione AVSI La cittadella dell’amore in Paraguay: sostegno alla clinica per malati terminali della Fondazione San Rafael ad Asuncion _ Una scuola per la vita in Uganda: aiuto ai ragazzi e insegnanti a studiare nel Centro Educativo Permanente di Kampala _ Sui banchi della convivenza in Terra Santa: sostegno alle scuole della Custodia per i bambini di Gerusalemme e Betlemme _ Un luogo sicuro per studiare in India: proteggere il futuro dei bambini con il nuovo edificio scolastico a Pudukkottay Attività Fondazione Banco Alimentare Onlus Distribuzione di 59.358 tonnellate di alimenti per l’assistenza di 1.517.498 persone povere in Italia. Sostegno a 8.667 enti i, Presidente Fabio Schinell AVSI è una FONDAZIONE ONLUS - ONG idonea DM n. 0347 del 5 luglio 1973 Codice Fiscale 81017180407 La sua missione è promuovere la dignità della persona attraverso attività di cooperazione allo sviluppo con particolare attenzione all’educazione, nel solco dell’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica. BUONENOTIZIE è il periodico della Fondazione AVSI, ONG – Onlus, inviato in abbonamento postale gratuito ai donatori. Direttore: Roberto Fontolan Redazione: Elisabetta Ponzone ([email protected]) con la collaborazione di tutto il personale AVSI. Segreteria: Jasna Draça ([email protected]) Grafica: Accent on Design, Milano Redazione: Fondazione AVSI, via Legnone, 4 20158 Milano – Tel. 02.6749.881 ARRETRATI L’archivio completo è scaricabile dal sito www.avsi.org nella sezione “stampa e pubblicazioni” PER NON RICEVERLO PIÙ scrivere all’indirizzo della redazione. INFORMATIVA DATI I Suoi dati sono registrati e custoditi con i più corretti criteri di riservatezza dalla Fondazione AVSI mediante procedimenti elettronici e utilizzati esclusivamente per informarLa sulle attività di AVSI in corso in Italia e nel mondo. In conformità al D. Lgs 30/06/2003 n. 196 sulla tutela dei dati personali, Lei potrà consultare i dati che La riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice richiesta scritta indirizzata al Responsabile Dati Fondazione AVSI, Via Legnone 4 - 20158 Milano. NOVITÀ 20 09 8 bigliett ia direttame ugurali misti nte a a soli 10 casa tua Un regalo Euro. che sarà di Natale anche da apprezzato amici e p arenti. 9ec[W_kjWh[7LI? 8DCID8DGG:CI:76C86G>D 8WdYWFefebWh[Z_C_bWde6\Zco^Vc%'+ >76C/>I+&8%**-)%&+'+%%%%%%%&.%%% Altre tipologie di biglietti sono disponibili sul sito www.avsi.org e www.bancoalimentare.it 11 È possibile scegliere l’interno del biglietto tra le versioni: B - BIANCOBUONENOTIZIE - biglietto privo di scritte augurali _ P - PERSONALIZZATO - biglietto logo/scritta augurale da Voi forniti Iscriviti allaconnostra newsletter: www.avsi.org AGOSTO2009 Kenya, scuola Little Prince di Nairobi - Photo by Silvia Morara. he tu Sostieni anc ! a distanza un bambino questa Partecipa a gliosa meravig avventura. Nella foto Amp Am p oa oz Amparito Espinoza Sesayy EErnest Er r SOSTEGNO a DISTANZA UN CAFFÈ AL GIORNO, DUE LETTERE ALL’ANNO E UN SORRISO PER SEMPRE cos’è Grazie a un piccolo contributo economico (meno di un caffè al giorno!) un bambino in condizioni difficili difficili riceve un sostegno personalizzato, può andare a scuola, avere alimenti, vestiario, cure mediche, e aiuti per la sua famiglia e la sua comunità. Insieme agli aiuti materiali assicuriamo la presenza di adulti che accompagnano il bambino nel suo percorso educativo e sostengono la famiglia, naturale o affidataria, nella propria responsabilità. Un’altra cosa molto importante: la possibilità di sentirsi accompagnato gratuitamente da un amico che lo sostiene a distanza. l’impegno p g La quota annuale è di 312 Euro, puoi versare il tuo contributo bonifico con bollettino MAV, bonifi co bancario continuativo, addebito RID o carta di credito, con cadenza trimestrale, semestrale o annuale. Insieme alla documentazione iniziale del bambino riceverai anche le indicazioni per effettuare il versamento. AVSI trattiene in Italia il 10% per costi di gestione. Il sostegno continua nel tempo, se ritieni di interromperlo è sufficiente che ce lo comunichi e noi troveremo per il bambino un nuovo sostenitore. come funziona I bambini come aderire sono seguiti in loco da operatori AVSI o di organizzazioni partner, che individuano i bambini da sostenere, organizzano la gestione dei contributi, lo svolgimento delle attività, la formazione degli educatori e la preparazione degli aggiornamenti che riceverai due volte all’anno. Quando il bambino conclude il suo percorso, ne verrai informato, insieme alla proposta di continuare il tuo impegno a favore di un nuovo bambino. Compila il modulo qui sotto e spediscilo a: AVSI Sostegno a distanza, viale Carducci 85, 47521 Cesena (FC) oppure al fax 0547.611290; su Internet trovi il modulo sul sito www.avsi.org (cliccando sulla sezione “Sostegno a distanza”); via email scrivi a [email protected]; telefona a AVSI Sostegno a distanza tel. 0547.360811. Dopo aver inviato il modulo, riceverai la scheda anagrafica del bambino, una fotografia e la presentazione del progetto. ALTRE INFORMAZIONI E RISPOSTE ALLE DOMANDE PIÙ FREQUENTI sul sito www.avsi.org nella sezione Sostegno a distanza alla voce: FAQ BUONENOTIZIE agosto 2009 modulo di adesione Cognome (o Nome Azienda) SOSTEGNO A DISTANZA Nome Via n° CAP Comune PROV Telefono Cellulare e-mail Cod. Fisc o P. IVA Effettuerò i versamenti secondo la modalità e la frequenza da me qui indicata O BOLLETTINO MAV Desidero sostenere un bambino O AFRICA nella seguente area geografica Sono anche disponibile a sostenere un ragazzo/a che desideri frequentare una scuola secondaria o professionale (quota annuale invariata di euro 312,00) O ANNUALE O BONIFICO BANCARIO (1 quota di euro 312,00) O SEMESTRALE O AMERICA LATINA O ADDEBITO RID (2 quote di euro 156,00) O MEDIO ORIENTE O CARTA DI CREDITO O TRIMESTRALE (4 quote di euro 78,00) O EST EUROPA O ASIA O SI O NO Annotazioni Data FACOLTATIVO Come ho conosciuto AVSI O amici o colleghi di lavoro O giornali o riviste O radio o tv O iniziative nella mia città O internet Tipo di sostenitore O Singolo O Famiglia O Gruppo O Azienda O Associazione O Parrocchia O Scuola O Ente locale Consenso privacy D.Lgs 196/03 Consenso al trattamento dei dati per le finalità indicate nell’informativa Privacy in calce al presente modulo. Il/la sottoscritto/a dichiara di aver preso visione dell’informativa Privacy, ed esprime libero ed informato consenso al trattamento dei suoi dati personali per le finalità di cui all’informativa ed in particolare per: Invio del periodico Buone Notizie e di altro materiale informativo di AVSI O SI O NO Inviti ad eventi AVSI O SI O NO Firma Informativa ai sensi del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs 196/03) I Suoi dati sono registrati e custoditi con i più corrretti criteri di riservatezza dalla Fondazione AVSI mediante procedimenti elettronici e utilizzati esclusivamente per informarLa sulle attività di AVSI in corso in Italia e nel mondo. In conformità al D. 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