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P E R I O D I C O
T R I M E S T R A L E
D E L L A
F O N D A Z I O N E
A V S I
Agosto 2009
anno IX n. 2
AVSI al G8:
la persona al centro
delle politiche
di sviluppo
SPECIALE MEETING DI RIMINI
La conoscenza è sempre
un avvenimento
ai come in questo ultimo periodo abbiamo
sentito finalmente parlare della necessità di
occuparci di Africa e di povertà. Il G8 allargato a presidenza italiana ha sancito un chiaro impegno
per le tematiche della povertà, dell’emergenza africana,
dell’accesso al cibo. L’enciclica di Benedetto XVI Caritas
in veritate ha ri-centrato, dopo la Populorum Progressio, il tema dello sviluppo come fondamentale per l’uomo contemporaneo.
M
Al dibattito sulla questione sviluppo, AVSI ha contribuito
con un evento inserito dal Ministro Frattini nell’agenda
del G8 ministeriale sviluppo, ribadendo già dal titolo
un concetto che poi è diventato parte del documento
finale dell’Aquila: la persona al centro delle politiche di
sviluppo. People first è diventato lo slogan.
Mentre molta parte del dibattito si concentra sull’entità degli aiuti, la questione che pare più urgente in
questo momento è la seguente: l’enorme macchina
degli aiuti serve allo scopo per cui è nata, cioè rendere
più umana la vita? Su questo punto, è utile ricordare
un episodio della vita di Churchill, che, il 31 marzo
1949, al termine di un viaggio trionfale negli Stati
Uniti d’America, salutato come colui che aveva salvato
l’Europa dalla barbarie nazista, fu ricevuto al MIT di
Boston. Il Decano delle Scienze Umaniste, presentandolo, esaltò la capacità raggiunta dalle Scienze umanistiche di un dominio completo delle attività umane,
di Arturo Alberti
ma anche del pensiero e del sentimento, e parlava della
prossima prospettiva che il mondo potesse essere come
una grande fabbrica perfetta. Allora Churchill scattò in
piedi e disse “Spero per allora di essere già morto”.
A fronte di molte delle decisioni che vengono assunte negli uffici delle agenzie di sviluppo viene da
scattare in piedi come Churchill.
Spesso prevalgono indici e modelli elaborati nella vana
speranza di creare un uomo e una società perfetta. È
nato una sorta di “scientismo umanitario”, una teoria sull’essere umano aderente a un modello e non alla
realtà, che detta la linea di come crescere, quanto crescere, quanti devono nascere, quanti si devono lasciar
morire. Così accade che le Agenzie di sviluppo e i loro
“think tank” di riferimento si concentrino in ponderosi
studi per definire il livello standard di povertà o denutrizione o educazione sotto il quale non finanziano interventi. Apparentemente si tratta di definire priorità,
ma concretamente si tratta di una selezione.
Il Fondo per le tre grandi malattie (malaria, tubercolosi,
Aids), uno dei grandi temi del G8, ha finora operato
perseguendo uno schema e non seguendo la realtà. Le
organizzazioni di base di ispirazione cristiana e religiosa
in genere che, specialmente in Africa, garantiscono il
50% dei servizi socio sanitari alle persone fino ai più remoti villaggi, ricevono dal Fondo il 3,6% delle risorse a
disposizione. Non può essere la Stato come lo abbiamo
noi esportato l’unico interlocutore, specie nelle realtà
dove le Istituzioni sono in corso di costituzione.
Nel lavoro operativo in tanti angoli sperduti del Pianeta, questa è l’esperienza della fondazione AVSI e
delle tantissime opere legate all’esperienza cristiana: la realtà è fatta di persone che hanno in sé quella tensione verso il bello, il vero, il bene, il giusto
che ci costituisce nel profondo del nostro essere.
L’aiuto allo sviluppo deve far leva su questa peculiarità
dell’essere umano, così come da lì ha preso le mosse lo
sviluppo della nostra civiltà europea.
La tensione della persona al bene, dice Luigi Giussani,
Giussani
“è come la scintilla con cui si accende il motore. Tutte
le mosse umane nascono da questo dinamismo costitutivo dell’uomo. E allora si mette a cercare il pane e
l’acqua, si mette a cercare il lavoro, una poltrona più
comoda e un alloggio più decente”.
Non abbiamo ricette. Ma ora che le grandi ideologie
del secolo scorso, l’economia pianificata e il liberismo sfrenato, hanno mostrato tutti i loro limiti,
c’è uno spazio di dialogo. L’auspicio è che questo
dialogo parta dall’esperienza reale e non solo dagli schemi, per raggiungere la persona concreta e
non un modello teorico di persona. La conoscenza è
sempre un avvenimento.
Poste Italiane SpA – Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27.02.2004, n°46) art.1, comma 2, DCB Milano – Editore: Fondazione AVSI, viale Carducci 85, 47521 Cesena (FC) – AVSI è una FONDAZIONE, ONLUS, ONG idonea DM n. 0347 del 5 luglio 1973 – cod. fisc.: 81017180407
incontri
da non perdere
ore 17.00 Africa: conflitti dimenticati
Un grande incontro sull’Africa con Franco Frattini, ministro
degli Affari Esteri Italiano, Mwai Kibaki, Presidente del Kenya,
Ernest Bai Koroma, Presidente della Sierra Leone
e Meles Zenawi, Primo Ministro dell’Etiopia. Introduce
Roberto Fontolan, Direttore Centro Internazionale
di Comunione e Liberazione e direttore di Buone Notizie.
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RIBEIRA AZUL: UN MODELLO DA IMITARE. INCONTRO 24 AGOSTO
Kenya: Nuove scuole
per nuove generazioni
Richiedi
il reportage
di Roberto Fontolan
sull’esperienza di AVSI a
Salvador de Bahia, realizzato
con fondi della DGCS
del Ministero degli Affari esteri Italiano.
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AVSI al G8 sviluppo
A PERSONA AL CENTRO DELLE POLITICHE DI SVILUPPO. Parole del Ministro Frattini, sottolineate al Side Event
di AVSI nell’ambito del G8 Sviluppo di giugno a Roma, al quale hanno partecipato Organismi Internazionali
e Ministri delegati alla cooperazione allo sviluppo. Cosa abbiamo imparato dalle esperienze nel mondo
e come rispolverare lo scopo ultimo della cooperazione allo sviluppo: la valorizzazione della dignità umana.
L
l G8 mette la persona al centro delle politiche di sviluppo. Il ministro
degli Affari Esteri Franco Frattini lo
ha annunciato all’apertura dei lavori del G8 Sviluppo, e lo ha ribadito al
Side Event che ha affidato ad AVSI l’11
giugno 2009, alla Farnesina: “la cooperazione allo sviluppo deve occuparsi
meno di procedure e più di persone”.
Lo spunto è stato suggerito dal Ribeira
Azul, l’intervento di miglioramento delle
condizioni di vita dei 135.000 abitanti
di Novos Alagados, una comunità povera
di Salvador Bahia in Brasile, fiore all’occhiello della cooperazione italiana e best
practice a livello internazionale. “Prima
ancora delle procedure – continua Frattini – dobbiamo occuparci dei destinatari, delle persone. E dobbiamo chiederci:
come facciamo a far sì che i finanzia-
I
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menti arrivino al destinatario? Questo è
l’obiettivo, basato sull’efficacia dei risultati. Il messaggio che vogliamo dare è di
un modello di sviluppo che deve partire
dalla persona, cioè dal basso. E questo si
Photo courtesy Fabio Cuttica
Kenya, 4 aprile
2008: AVSI
inaugura la
scuola secondaria Cardinal
Otunga nella
periferia di Nairobi che accoglie
250 studenti.
Un punto di
riferimento importante per l’educazione dei
giovani, nato grazie al sostegno di molti
donatori, tra i quali la fondazione Champions
for Children di Clarence Seedorf, Odiemme Opere del Mondo, la famiglia Bellatorre, Ida Moretti, Giacomo Manenti, Edil
Promotions e Coco’s.
Significativa la presenza di AVSI anche
in Kenya in ambito educativo con altre
due scuole. La Little Prince, che fa studiare gratuitamente 200 bambini col sostegno
a distanza, è una scuola situata a Nairobi,
in uno degli slum più grandi del mondo, ma
concepita come esempio di bellezza ed eccellenza, nonostante il contesto di profondo
degrado. L’istituto professionale St. Kizito, nato su suggerimento dell’arcivescovo
di Nairobi, il cardinale Maurice Michael
Otunga che vedeva il bisogno urgente di un
luogo di educazione nel settore tecnico, ha
festeggiato nel 2004 i suoi 10 anni con 350
studenti e 25 insegnanti e una media
eccellente di diplomati: 80%.
BUONENOTIZIE
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AGOSTO2009
vede benissimo nel progetto Ribeira Azul
a cui la Cooperazione italiana è orgogliosa di partecipare.”
Un’esperienza che in 15 anni ha avuto un percorso “di eccellenza”: nata nei
primi anni ’90 da un piccolo asilo, si è
ampliata a un intervento di urbanizzazione che, per successivi passaggi di scala,
ha coinvolto 135.000 persone, con infrastrutture, case, risanamento ambientale,
ma soprattutto con educazione, formazione, lavoro e consolidamento della responsabilità personale. Uno straordinario
esempio di partnership tra Ministero degli
Esteri Italiano, Istituzioni locali, AVSI e il
suo partner locale CDM, World Bank, Cities Alliance e, soprattutto, 70 organizzazioni della società civile. “Questo intervento di urbanizzazione è un’esperienza
di reale condivisione quasi impensabile
incontri
da non perdere
ore 11.15 Lo sviluppo nasce dall’io
Dedicato al Brasile con la passione travolgente dei coniugi
Cleuza e Marco Zerbini, con Giuseppe Folloni, dell’Università
di Trento e direttore scientifico della Fondazione per la Sussidiarietà, e Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI,
per un approfondimento sulla cooperazione allo sviluppo.
agosto_lunedi
PARTNER
SAD
Tra le tante attività
tra i vari partner del progetto”, sottolinea
Lareyne Almeida di AVSI a Salvador.
Un filo rosso unisce questi “scale up”:
di fronte alla povertà, che è percepita da
chi la vive come un vincolo insormontabile, accade un incontro con persone
in cui si intravede una possibilità di vita
più interessante, uno sguardo che porta a percepire in un altro modo il proprio valore e la propria innata dignità.
Questo scatena una straordinaria capacità operativa che rende la persona
soggetto protagonista dello sviluppo.
È il percorso accaduto a Bahia.
Salvador de Bahia, fondata dai portoghesi nel 1549, oggi è la quarta città
brasiliana per numero di abitanti, 3,5
milioni, di cui il 45% abita in aree povere. Favelas. L’Università Federale di
Bahia ne ha individuate più di 400 e
Novos Alagados è una di queste. Qui le
case erano costruite su palafitte. Senza
servizi, fatte di pezzi di legno, cartone
e avanzi. Il primo tentativo di recupero dell’area risale agli anni Settanta, ma
l’esperimento fallisce e la gente torna ad
abitare le palafitte. Li chiamano i “nuovi allagati”. Nel 1987 diventa arcivescovo di Salvador di Bahia il futuro cardinale Moreira Neves. Colpito dal degrado
degli alagados chiede soccorso ad AVSI,
che da anni sta collaborando con la pastorale delle favelas di Belo Horizonte.
Il Centro orientamento per la famiglia di AVSI a Salvador.
è passato dal 36,6% al 70,7% e il fognario, da quasi inesistente all’84,4%.
L’ambasciatore brasiliano presso la Fao,
José Antonio Marcondes, capodelegazione del Brasile al G8 ha sottolineato come queste iniziative “permettono al
Brasile di avere una competenza spendibile anche nei contesti internazionali
in cui sta diventando protagonista”. “Io
credo che noi dovremmo far conoscere
esperienze come questa – continua Frattini – anche perché la garanzia di avere la persona umana protagonista della
realizzazione del progetto è la garanzia
che ci rende più soddisfatti sul buon uso
delle risorse. Ribeira Azul è un progetto
innovativo tra Italia e Brasile che si sta
pensando di esportare anche in Mozambico. Alberto Piatti, Segretario Generale di
AVSI ha letto nel progetto un’esperienza
di cosa sia la persona umana, che spesso
i grandi piani, anche quelli scritti “a fin
I primi volontari guidati da don Giancarlo Petrini, oggi vescovo ausiliare di
Salvador, entrano nella vita delle famiglie, individuandone bisogni ed esigenze, favorendo lo sviluppo dei “corpi intermedi”, secondo un principio di
sussidiarietà. Da lì a poco, sorge un
asilo destinato ad ampliarsi nel centro educativo Giovanni Paolo II, anche
con la collaborazione della Fondazione
Umano Progresso, che nel 2008 donerà alla comunità una chiesa. Il 1993 è
la data di inaugurazione del progetto
pilota, quello che i tecnici chiamano di
urban upgrading, riqualificazione urbana. Un piano per 500 famiglie, ma
che in realtà ha coinvolto tutta la comunità di Novos Alagados: 3.713 nuovi
nuclei abitativi per 14.415 abitanti.
di bene”, rischiano di schiacciare secondo
schemi teoricamente perfetti ma non vivi,
privi della dimensione dell’io. “La persona è tensione al bello, al vero e al bene,
che si esprime in forme diverse e che ha
bisogno di compagnia ed educazione per
finalizzarsi verso un reale compimento.
Non di briglie o indicatori, ma di amicizia e di un incontro che faccia riscoprire
nell’individuo quella che Benedetto XVI
ha chiamato l’innata dignità.
“Gli abitanti del quartiere e le loro associazioni sono stati i veri protagonisti
e le chiavi essenziali del progresso. – ha
detto William Cobbett di Cities Alliance – L’aiuto dei governi, soprattutto
quello italiano, la flessibilità e le abilità
dispiegate sul campo dalle autorità locali, la presenza di AVSI nella comunità
e una maturazione della politica hanno
mostrato come sia stato fondamentale
unire le forze per sostenere i bisogni delle persone.”
Coinvolto anche il moderatore, il professor Roberto Cauda, direttore del Centro
di Ateneo per la Solidarietà Internazionale dell’Università Cattolica Roma, specie
quando ha annunciato l’omaggio per le
signore presenti delle collane di “Rose”,
prodotte da donne ugandesi sieropositive che si sono organizzate nel Meeting
Point International di Kampala.
messe in piedi dagli amici
Zerbini, ci sono anche due asili
a San Paolo che accolgono
bambini sostenuti a distanza
anche da AVSI coinvolgendo
l’associazione Aprocima, fondata
da un altro grande amico, padre
Vando Valentini. La Creche Sol
Nascente accoglie 100 bambini
e la Creche Morada do Sol 120,
da zero a 4 anni, permettendo ai
genitori di andare a lavorare.
Tra le attività realizzate, dei
piccoli orti per introdurre i bambini
al contatto e alla cura della natura,
la biblioteca infantile e il racconto
di favole per favorire il piacere della
lettura e gli incontri con i genitori,
come momento di dialogo e di
scambio. In totale sono 87
i bambini sostenuti con AVSI.
AVSI AL G8
guarda gli interventi in video
dal sito www.avsi.org
Photo courtesy Paolo Pelle
Su questa esperienza, nel 1999, nasce
il più ampio programma Ribeira Azul:
4kmq per 135 mila abitanti. Risultati importanti: oltre 70 organizzazioni comunitarie rafforzate; 13 le strutture (come
asili, scuole, centri educativi) costruite o
ristrutturate; 78 i progetti sociali realizzati nell’ambito di educazione, famiglia e
salute; 7 le cooperative di lavoro costituite; 1.268 palafitte sono state rimosse;
373 le nuove case costruite e 221 quelle
migliorate. Il collegamento alla rete idrica
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Maria de Lourdes da Conceição, con i bambini del suo asilo, è partner di AVSI a Salvador
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AGOSTO2009
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grin
incontri
da non perdere
ore 11.15
L’io rinasce in un incontro
Amparito Espinoza e Stefania Famlonga
di AVSI in Ecuador, dove lavorano con i bambini
e le famiglie povere di Quito con attività socio
educative, realizzate grazie a tutti coloro
che partecipano al sostegno a distanza.
agosto_martedì
Photo courtesy Giorgio Salvatori
ECUADOR – SOSTEGNO A DISTANZA. INCONTRO 25 AGOSTO
Il sostegno a questi bambini è per
noi il modo più bello per declinare
il concetto di responsabilità sociale
d’impresa. Sapere che il nostro lavoro
va a soccorrere bisogni che hanno tanti
piccoli volti
ci dà una
motivazione
in più. Il
fatto, poi, che
ogni bambino
sia stato
“adottato”
da un
collaboratore
aziendale,
divenuto amico di penna, dà al sostegno
economico una valenza educativa e di
partecipazione molto importante. È bello
per noi pensare che dal 2004 tanti fogli
bianchi sorvolano gli oceani, portando
affetto da una parte all’altra del mondo.
STORIE
Insieme faremo crescere suo figlio
N GRANDE PROGETTO EDUCATIVO in Ecuador, anche grazie al sostegno a distanza. Forme
diverse, come asili, doposcuola, incontri con le famiglie, ma sempre un punto fermo: i genitori,
il loro coinvolgimento e il loro impegno. Al Meeting con Amparito e Stefania, i bambini sostenuti
a distanza sono più vicini che mai. Di Dania Tondini
U
Mario Frigerio
Responsabile per la Sacchi del progetto.
Dal 2004 la Sacchi Giuseppe S.p.A. sostiene a distanza 160 bambini
in tutto il mondo con AVSI: 27 in Sierra Leone, 29 Ecuador; 15 Albania; 31 Congo; 16 Giordania; 15 Kosovo; 27 Rwanda.
Consideriamo
l’impegno alla
solidarietà
verso i più
bisognosi
del mondo un
preciso dovere
del nostro
franchising,
MondoBambino,
che è interamente
dedicato ai bambini e che non può fare
a meno di pensare anche a quelli meno
fortunati. Il nostro aiuto è una piccola
goccia per aiutare nel concreto le
popolazioni più indigenti ma che può far
maturare responsabilità e impegno civile e
sociale in noi e nei nostri clienti.
Mauro Conte
Mondo Bambino
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mparito Espinoza è una di loro,
vive a Pisullì, quartiere marginale
di Quito, è stata una delle prime
a cominciare come orientatrice del progetto Pelca (Prescolar en la Casa) e oggi
lavora come educatrice. Abbandonata
dal marito con due figli, uno dei quali
morto nel 2003, racconterà al Meeting
di Rimini la storia del suo incontro con
Stefania Famlonga, responsabile di
AVSI in Ecuador, che le ha proposto di
lavorare nel sostegno a distanza, e con
tanti altri amici. Un esempio di vero
sviluppo, dove una persona cambiata
dalla scoperta del proprio valore infinito si affeziona a sé e rinasce nel desiderio del giusto e del bene, nell’amore al
A
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prossimo, nell’impegno per contribuire
a un mondo migliore, a cominciare dalla sua vita e di quella delle persone che
ora la incontrano, primi fra tutti i bambini sostenuti e le loro famiglie.
Una delle chiavi del successo di questo
progetto, che si è ampliato anche grazie
agli amici di AVSI con le Tende di Natale 2005 e a un finanziamento prima della Conferenza Episcopale Italiana e successivamente del Ministero degli Affari
Esteri, è che chi lavora nei centri educativi e tiene i rapporti con le famiglie sono
persone che vivono lì insieme a loro, o
addirittura le stesse mamme dei bambini
sostenuti che hanno cominciato a lavora-
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re negli asili. Delle persone che lavorano attualmente nel programma a Quito
(molte ragazze madri, l’80% della zona)
quello che più colpisce è la semplicità e
l’adesione incondizionata al valore profondo del lavoro che si fa, che è molto più
un condividere la vita ed il suo significato
che solo dare o insegnare. In questi anni è
stato evidente che essendo tutte persone
che hanno sofferto e hanno mantenuto
una apertura positiva ed un desiderio di
vivere (caratteristica non facile da trovare tra la gente per cui le difficoltà della
vita potrebbero avere spento la speranza),
sono più di altri nella condizione per
imparare e accompagnare uomini e donne nelle stesse situazioni.
martedì 25 agosto
ore 19.00 Piazza della CdO, padiglione C1. Accanto allo stand AVSI.
L’avventura del sostegno a distanza.
Un’amicizia dell’altro mondo.
incontri
da non perdere
Amparito e Stefania dall’Ecuador, Ernest dalla Sierra Leone, Lydia dal Brasile, l’amica Rose
dall’Uganda e altri ancora, danno vita a un incontro particolare al quale sono invitati
tutti gli amici e le famiglie italiane che partecipano all’avventura del sostegno a distanza.
AVSI approda in Ecuador nel 2000, per
avviare il sostegno a distanza con le attività educative di un sacerdote italiano,
don Dario Maggi, oggi vescovo ausiliare
di Guayaquil, missionario in America Latina da molti anni. Il progetto comincia
con l’educazione prescolastica di bambini di famiglie molto povere nelle aree rurali della provincia di Manabì. È un lavoro importante perché riguarda un’età
decisiva, dove si compiono i primi passi per lo sviluppo completo della persona. Si pensi alla rilevanza che l’educazione prescolastica sta assumendo nel
mondo e in particolare nei paesi più poveri, grazie anche alle iniziative legate
agli obiettivi del Millennio e all’enfasi
che i più importanti enti internazionali,
come l’Unesco, hanno iniziato a dare a
questo segmento educativo.
Il punto fondamentale è il riconoscimento che la famiglia è il principale
ambito educativo del bambino : il progetto mira perciò non a sostituire ciò
che manca, ma a sostenere la famiglia
nel proprio compito, intervenendo nelle
tre dimensioni fondamentali della crescita (educazione, salute e nutrizione). In
pratica significa insegnare alle mamme
cosa dar da mangiare ai propri bambini, come riconoscere e curare le malattie, come passare il tempo con loro aiutandoli nell’apprendimento. Le mamme
si incontrano ogni due settimane con
l’orientatrice, dotate di schede, quaderni, strumenti di lavoro, verificano com’è
andato il periodo, ricevono il “compito”
per il periodo successivo.
Amparito e Stefania con amici in Ecuador
gli asili,le riunioni delle mamme, gli orti,
le cisterne per l’acqua, le cure mediche. A
Quito sono stati avviati una decina di
micro-asili familiari, dove una mamma
si occupa di 5 o 6 bambini, permettendo alle altre mamme di lavorare ed avendo lei stessa una fonte di ricavo; è stato aperto l’asilo “Ojos de Cielo” che fa
da punto di riferimento sia per le mamme che per gli altri asili dell’area; c’è un
doposcuola per i ragazzini che dopo la
fase prescolare hanno iniziato le scuole, e
per alcuni adolescenti espulsi dal percorso scolastico formale si è avviato anche il
recupero e reinserimento.
da rendere più caldo il suo cuore nei
momenti più difficili della vita, cosa con
cui tutti dobbiamo fare i conti. Continui
a lavorare Signor Patricio, insieme faremo crescere suo figlio nel miglior modo.
Che Dio la benedica. (…) Con affetto, la
sua amica italiana Laura”. È quello che
scrive una sostenitrice italiana al padre
del bambino da lei sostenuto a distanza.
Padre che lavora tutto il giorno per mantenere la famiglia e che è solo perché la
mamma non c’è più, per questo le educatrici di AVSI cercano di sostenerlo perché segua suo figlio Edwin nella sua vita
scolastica, e anche la sostenitrice italiana fa la sua parte. È una delle 1.500 storie che si potrebbero raccontare, storie di
bambini e delle loro famiglie, che partecipano – parola più adatta, più completa
del solito “sono aiutati” – nel sostegno a
distanza in Ecuador. Storie da incontrare
e conoscere quest’anno al Meeting di
Rimini di agosto, con le testimonianze di Amparito e Stefania, martedì 25
agosto, mattina e pomeriggio.
Da non perdere!
Sono 1.500 bambini con migliaia di
amici italiani che li seguono da lontano : “Gentile Signor Patricio, grazie per
la sua lettera e le notizie su Edwin, è
difficile seguire i propri figli e allo stesso
tempo lavorare molto in modo che non
manchi loro niente, però suo figlio è così
buono e ha tanta voglia di crescere ed
imparare che non ci potrà essere nessuno sforzo così pesante da ricompensarla.
Le mando un forte abbraccio in modo
AMICI DELLE TENDE
Importante il contributo della rete dei
volontari AVSI Point, soprattutto durante le Tende. Per la campagna 2005-2006
uno dei progetti ha sostenuto l’educazione
di mille bambini in Ecuador, contribuendo
alla costruzione dell’asilo Ojos de Cielo
(Occhi del cielo) “L’asilo ha rappresentato la
prima e più importante tappa di un lavoro
iniziato negli stessi quartieri marginali di
Quito 2 anni fa.” Scriveva Stefania Famlonga
nel suo report d’inaugurazione a dicembre
2006. La generosità delle donazioni è
stata veramente importante, come per
esempio Costanza Giatti, la Zurich con i
suoi dipendenti e collaboratori, capitanati da Ornella Berenzi, e la Fondazione
Cassa Risparmio Cesena in occasione
della tradizionale asta benefica cittadina.
Iniziato come PELCA , che significa
“asilo in casa”, si è gradualmente esteso anche alla fascia di età scolare e ha
preso il nome di AEDI (Azione Educativa Integrata) coinvolgendo oggi complessivamente quasi 1.500 bambini,
ciascuno dei quali è seguito personalmente nelle aree rurali o nelle periferie
degradate della capitale.
Da una intuizione, confrontandosi continuamente con la realtà, sono nate tante forme anche fantasiose, con un obiettivo comune: aiutare questi bambini in
un percorso educativo coinvolgendo le
loro famiglie, che sono e rimangono il
primo soggetto responsabile. Nell’area di
Portoviejo sono state rivitalizzate due
scuole pubbliche rurali, dove le famiglie
hanno ricominciato a portare i propri figli perché sia l’ambiente che la qualità
dell’insegnamento è migliorato; dove per
via delle distanze non si riesce ad organizzare un doposcuola, ci sono gli educatori itineranti che visitano settimanalmente gruppi di bambini e li aiutano nei
compiti e nei doveri scolastici; poi ci sono
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Nella foto
Amparito
Espinoza
Suor Daniela Tasca e Dario
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AGOSTO2009
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Maggi, vescovo ausiliare
di Guayaquil
Noi lo chiamiamo “il nostro grido di liberta”.
Sono gli AVSI Point (257), i gruppi di sostegno (1.205) che,
organizzando eventi (oltre 600 in un anno!), aiutano a diffondere il sapere
e le attività di AVSI nel mondo e raccolgo fondi con la grande Campagna
annuale delle Tende. Gesti di carità fondamentali per la costruzione di
spazi di vita più umani. Un patrimonio prezioso di cui andiamo fieri.
Il
11 dicembre
Natale con le aziende
Barletta,
Firenze,
Messina e
numerose
altre località
organizzano
ogni anno mercatini, spettacoli, concerti e
incontri per sostenere AVSI nel mondo.
15 novembre
Senigallia
Via Skype
Come ogni anno i sostenitori
del sostegno a distanza della zona
sono stati invitati dal gruppo dell’AVSI
Point locale, capitanato dall’amico
Francesco Conigli, per approfondire
la conoscenza del metodo AVSI.
Quest’anno l’occasione è stata una
merenda e un collegamento skype da
Freetown con Alessandro Galimberti,
responsabile AVSI in Sierra Leone.
Quello di Senigallia è solo uno dei
tanti eventi realizzati in Italia
per il popolo dei sostenitori
a distanza, anche a Brescia
l’incontro con le persone
che hanno un SAD nella
zona, organizzato dagli amici
dell’AVSI Point, è ormai
un appuntamento
fisso irrinunciabile!
9 dicembre
Rimini In città
A Rimini, come ogni
anno, si è svolta
la presentazione
pubblica della nuova
Campagna delle Tende.
Un evento realizzato
dagli amici
dell’AVSI Point
locale, in
particolare
Luca Cevoli, e che ha visto la
partecipazione di Stefania Famlonga,
responsabile di AVSI Ecuador, insieme
alla commovente testimonianza di
Amparito Espinoza, educatrice. Anche le
città di Varese, Bologna, Imola, Forlì, Firenze,
Livorno, Pesaro, Ascoli Piceno, Messina,
Ragusa, Catania e Siracusa hanno lanciato
con un grande evento pubblico la Campagna.
Asta di beneficenza
Asta di beneficenza a favore di AVSI,
tradizionale evento di Imola e di Cesena.
Manifestazione che coinvolge imprenditori
amici e sostenitori in una gara di solidarietà.
Porto Viro
Con gli studenti
nelle scuole
Barbara Bergamini incontra
i ragazzi delle scuole
elementari e medie di
Porto Viro (RO), nell’ambito del 3°
concorso nazionale, promosso da
Diesse e i Giochi del Mediteranno, per
sensibilizzare gli alunni delle scuole
primarie e secondarie sul tema della
carità (Sport: pegno di fraternità e
di pace fra i popoli). Da dicembre a
febbraio, in tutta Italia, sono stati quasi
una settantina quest’anno gli incontri e le
iniziative di raccolta fondi per AVSI nelle
scuole. Alunni e insegnanti delle scuole di
Porto Viro, Napoli, Lecco, Bari, Livorno,
12 dicembre
10 dicembre
d e lle
18 dicembre
Milano, Polo Fieristico
Sud Malpensa
Invito a cena
Quasi 1000 persone hanno partecipato
quest’anno alla consueta cena di
beneficenza offerta dalla Compagnia
delle Opere Alto Milanese. Sono un centinaio
le cene di beneficenza infatti che si ripetono ogni
anno, grazie al sostegno
concreto e alla creatività
degli amici degli AVSI
Point. Piacenza, Zibello,
Salsomaggiore, Rimini,
Rapallo, Barletta e
Prato, sono solo alcuni
esempi.
Padova Santa Lucia
20 dicembre
Rho (MI) Presepe vivente
Anche quest’anno, la tradizionale cena
di S. Lucia, realizzata per sostenere i progetti
della Campagna Tende di AVSI, ha messo a
tavola più di mille persone: imprenditori, il
ministro delle Politiche agricole Luca
Zaia, il governatore del Veneto Gianluca
Galan, dal primo cittadino di Padova
Flavio Zanonato e tanti altri amici.
1 dicembre
4 dicembre
AVSI entra anche nelle aziende da
diversi anni, documentando le attività
e i progetti della Campagna Tende,
coinvolgendo amici e colleghi in
iniziative di solidarietà. Tradizionale
l’appuntamento in ABB, coordinato da
Gianluigi Valerin, ma segnaliamo anche le
iniziative svolte in Lombardia in Kraft, Unilever,
Telecom, Cesi, Eni, Humana, e Unicredit. Italtel
e in diversi ospedali della città di Milano: al
Sacco, alla clinica Mangiagalli, all’ospedale
San Giuseppe e in molti altri della Lombardia.
cale
Attesa ripagata da una grande
partecipazione a Rho, dove il
tradizionale avvenimento del Presepe
vivente è ormai un evento cittadino. Oltre
una decina le manifestazioni di questo tipo
organizzate in tutta Italia nel mese di dicembre.
Quello del Presepe vivente è ormai un vero e
proprio appuntamento nelle città di Lugo, vicino
a Ravenna, Rho, Roma, Ferrara, Novara, Gudo,
Saronno, Como, Milano, Ancona.
12 dicembre
Palermo Workshop
Roma Caput mundi
A Roma la Campagna Tende di
AVSI è stata presentata al Centro
Internazionale di Comunione e
Liberazione di Roma. Insieme ad
Alberto Piatti, Segretario Generale di
AVSI, e il direttore del Centro, Roberto
Fontolan, c’era il Ministro degli Esteri,
Franco Frattini. Circa ottanta i presenti,
tra i quali dirigenti del ministero
come il direttore della Cooperazione
Elisabetta Belloni.
20 dicembre
Legnano
Banchetto in piazza
Una Tenda particolare, organizzata dall’AVSI
Point di Palermo con Valerio Montalbano,
per raccontare in un workshop
l’esperienza di AVSI a Salvador
con la testimonianza di Benedetta
Fontana. L’incontro si inserisce nell’ambito
di un’iniziativa di Educazione allo Sviluppo
promossa dalla Direzione Generale
Cooperazione allo Sviluppo del Ministero
degli Affari Esteri Italiano.
Banchetto con vendita di vischio
dalla Svezia, organizzato dagli amici
di Legnano per raccogliere fondi a
sostegno dei progetti. Anche la provincia
di Lodi, dove non ci si dimentica mai che la
prima Tenda per AVSI è stata un banchetto,
come ogni anno ha visto un proliferare di
iniziative simili con prodotti tipici e vin brulé.
e n dar io
e Te n d e
20 08/09
27 gennaio
Roma, Scuderie
del Quirinale
Lo stato dell’arte
Grazie alla collaborazione dell’AVSI
Point di Roma, una serata particolare,
dedicata ad AVSI e ai suoi amici, per
una visita riservata ai capolavori creati
dai maestri del futurismo.
Firenze, Teatro Verdi
In concerto coi solisti
fiorentini
Tutto esaurito, oltre 1500 spettatori
all’evento, dedicato a Graziano
Grazzini, con l’orchestra sinfonica dei
Solisti Fiorentini, organizzato dall’AVSI
Point Firenze, CDO Toscana, il Banco
Alimentare e l’Associazione culturale
Nel segno di Graziano e il patrocinio
del Comune, Provincia di Firenze e
della Regione Toscana.
7 maggio
6 febbraio
Frosinone Con le autorità
Tradizione rispettata anche quest’anno
a Frosinone: alla cena organizzata da
Sandro Martufi e dagli amici dell’AVSI
Point hanno partecipato oltre seicento
persone. Anche le istituzioni non hanno
voluto mancare, presenti il Vescovo, il
Prefetto e il sindaco della città.
1 luglio
S. Donà di Piave,
Palazzetto dello sport
Che spettacolo!
Spettacolo di cabaret con il
comico Paolo Cevoli, patrocinato
dall’Amministrazione Comunale
di San Donà di Piave a sostegno
del progetto di AVSI per
le scuole della Custodia
di Terra Santa.
11 maggio
Milano, Bicocca degli
Arcimboldi Novità
6 febbraio
Concorezzo (MI)
Le donne di S. Agata
Per una sera i mariti rimangono
a casa!
1 febbraio
Bergamo,Teatro
Donizetti Gran teatro
“Grande musica per un grande scopo”,
concerto blues a Bergamo. Numerosi
i partecipanti e le aziende che hanno
sostenuto con una donazione l’evento
organizzato come ogni anno dagli
amici dell’AVSI Point locale, con Giulio
Galbiati in testa. Sono oltre cento i concerti
realizzati quest’anno in Italia e all’estero in
favore di AVSI.
La tradizionale cena di S. Agata,
appuntamento per sole donne,
realizzata a Concorezzo, ha avuto
quest’anno come testimonial Paola
Galafassi, per raccontare dei progetti di
AVSI in Brasile e della quotidiana sfida
educativa. La cena di S. Agata non è una
tradizione solo al Nord. Tuttaltro! L’usanza è
molto diffusa in Italia. Nella stessa settimana,
da Milano a Brindisi, sono almeno una decina
le cene di sole donne che ogni anno si
ripetono in Italia.
28 marzo
Pavia In aula magna
Appuntamento che si ripete. Cena
di raccolta fondi per AVSI nell’aula
magna dell’Università di Pavia, con
testimonianza di Alberto Repossi,
rappresentante di AVSI in Terra Santa,
organizzata dagli amici
dell’AVSI Point
della città.
Cena con imprenditori e manager
a sostegno dei progetti di AVSI
nel mondo. Alberto Piatti, invitato
d’eccezione, per raccontare le attività
di AVSI nella splendida cornice della
Bicocca degli Arcimboldi, foresteria
della Pirelli a Milano.
22 maggio
Roma, Villa Spada
Cena di solidarietà
Ancora Roma. Grande successo
per la terza cena di Solidarietà,
organizzata dagli amici dell’AVSI
Point della capitale. Oltre 450 persone,
imprenditori, giornalisti, dirigenti,
volontari, hanno ascoltato nella cornice
di Villa Spada, circolo sportivo della
Guardia di Finanza, la testimonianza
di Padre Aldo Trento, missionario in
Paraguay da circa 20 anni.
Brunico (BZ), Ritiro
della Roma
I Campioni per L’africa
Capitan Totti e compagni di squadra
hanno messo all’asta le loro
magliette per l’ospedale missionario
St. Joseph di Kitgum grazie
all’iniziativa “La solidarietà
non è mai fuori gioco” organizzata
da AVSI Alto Adige – Sudtirol.
incontri
da non perdere
ore 11.15 La nostra Africa
Testimonianza di Ernest Sesay dalla Sierra Leone,
dove una scuola di AVSI garantisce un futuro educativo
a oltre mille ragazzi. Con lui anche Cesare Mazzolari,
Vescovo di Rumbek (Sudan) e Franco Nembrini, insegnante
e coordinatore educativo della scuola in Sierra Leone.
agosto_mercoledì
SIERRA LEONE – SOSTEGNO A DISTANZA. INCONTRO 26 AGOSTO
L’idea di ODIEMME è di una compagnia
di amici imprenditori e professionisti
che sente una responsabilità verso
situazioni di bisogno nel mondo e
attraverso una trama di rapporti
partecipa
all’avventura.
Tutto è iniziato
nel 2004 durante
la visita in
una favela di
Rio de Janeiro.
In un panorama
apparentemente
dominato solo
da sporcizia e
violenza, abbiamo trovato un punto di
bellezza: un asilo per 250 bambini gestito
da amici che hanno deciso di dedicare la
loro vita per costruire ambiti di vita
più umani. Commossi dalla loro presenza,
ha preso forma in noi il desiderio di
aiutarli e sostenere le loro opere.
TESTIMONIANZA
La scuola più bella
www.odiemme.org
Sono contento dell’importante traguardo
raggiunto grazie alle nostre sinergie
e della possibilità che molti bambini
della Sierra Leone possano vedere un
orizzonte più sereno
per il futuro. La loro
terra ha davvero sofferto
troppo in passato, e loro
con essa, ed è un dovere
morale e civile per noi
dare una mano agli amici
più fragili di quel Paese
sfortunato.
Gianfranco Bonacina
presidente BCC Treviglio
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Padre Berton e Antonello Venditti
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Da Freetown Nicoletta Arcangeli, AVSI Sierra Leone
alaba Town, Mayenkineh. Estrema periferia est di Freetown. Ore
7:00 del mattino. Padre Bepi
Berton, a bordo del pulmino giallo regalatogli da un comune italiano, inizia
il suo giro del quartiere per raccogliere tutti gli insegnanti della Holy Family School. In questo modo è certo
che tutti siano puntuali ad aspettare i
circa 1400 bambini e ragazzi che frequentano la scuola: dalla materna alle
superiori. Un serpentone di uniformi
color rosso mattone e crema che ogni
mattina si snoda lungo la strada sterrata della collina di Mayenkineh e che
si allunga mano mano che ci si avvicina alla meta. I bambini spuntano da
ogni angolo, da ogni baracca di lamiera e, tra giochi e schiamazzi, raggiungono lentamente il centro scolastico.
Ad accoglierli c’è una statua della Ma-
donna ed una scritta: “Educare ut Liberare”. Il panorama è meraviglioso e
fa’ da degna cornice a quella che, senza presunzione, possiamo considerare
la scuola più bella della Sierra Leone.
In lontananza si osserva il mare e la
natura verdissima che vi si infrange.
C
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Alessandro Galimberti
Nicoletta Arcangeli
BUONENOTIZIE
8
AGOSTO2009
La città di Freetown con il suo degrado, le sue baraccopoli, le sue fogne a
cielo aperto è invece nascosta. Calaba Town è tra le zone più povere della
capitale. La maggior parte delle famiglie vive di espedienti. Il lavoro più comune è quello di venditore ambulante
ed i bambini che non vanno a scuola
sono costretti ad aiutare i loro genitori a vendere in strada o, se non hanno
nulla da fare, gironzolano tutto il giorno senza meta, in mezzo ai pericoli,
senza che nessuno si curi di loro. Ne
incontri
da non perdere
agosto_Martedì
è passato di tempo da quando Padre
Berton è arrivato qui 10 anni fa e circa trecento bambini erano costretti a
fare lezione, stipati, in una baracca di
lamiera al caldo cocente della stagione secca e sotto i devastanti temporali
della stagione delle piogge.
Aiutato da AVSI il missionario saveriano ha cominciato a costruire la scuola elementare. È poi arrivata la scuola
media e infine quella superiore. Solo un
paio di mesi fa, anno 2009, è stato ultimato il campo da pallavolo e basket
mentre ben presto inizieranno i lavori per poter dare possibilità di svago e
divertimeno anche ai più piccolini con
un campo da gioco ed una serie di altalene, scivoli e dondoli. I bambini che
frequentano la Holy Family dispongono di un ambiente bello, ordinato
ed accogliente. All’interno delle classi
ognuno ha il proprio banco e la propria sedia: un autentico privilegio in un
paese in cui i bambini sono abituati a
seguire le lezioni in classi affollatissime
(centinaia) dove non c’è posto per tutti o addirittura seduti per terra in aule
con il tetto di paglia.
Un lungo percorso reso possibile fino
ad oggi grazie a finanziamenti di tanti
amici, istituzioni e organismi internazionali : Ministero degli Esteri italiano,
Banca Mondiale, il sostegno a distanza, Edus e la Cassa Rurale del Trentino,
BCC di Treviglio, Associazione Odiemme, Fondazione BNL, Mondo Bambino,
Coop Reggio Emilia, Associazione amici di B. Cereda, e ACRI.
In Sierra Leone, il paese più povero
del mondo secondo le Nazioni Unite , un bimbo su quattro non raggiunge i 5 anni di vita. “Nella nostra scuola
materna, invece, il tasso di mortalità è
addirittura prossimo a quello dei paesi occidentali. – afferma Ernest Sesay,
responsabile Family Homes Movement,
partner locale di AVSI – Questo miracolo
è possibile grazie ai corsi di prevenzione
delle malattie più diffuse (malaria, tifo
e vermi) ed alle cure mediche gratuite.
Ma soprattutto alla cultura nuova che
si respira: gli insegnanti hanno a cuore
il destino di ogni bambino. Così anche
i genitori si adeguano e si coinvolgono sempre di più nelle varie attività che
la scuola propone. Tra queste lo sport
e le gite che permettono ai bambini di
scoprire cose della loro città e del loro
paese che altrimenti non avrebbero la
possibilità di vedere. “Grandissima attenzione è data alla formazione dei settanta insegnanti attraveso corsi di aggiornamento sulle tecniche didattiche,
sul Rischio educativo, informatica ed
inglese. I nuovi docenti si sorprendono
del fatto che non possono usare la bac-
ore 15.00 AIDS, un problema culturale
Testimonianze con l’amica Rose del Meeting Point di Kampala, Filippo Ciantia, medico in Uganda per trent’anni per AVSI, Edward Green, Direttore dell’Aids Prevention
Research della Harvard School of Public Health e Marco Bregni, presidente Associazione Medicina e Persona. Grazie alla collaborazione di tanti amici, come Fondazione
ACRI, ABB, NessPRO Italy, Acqua Humana, Rotary Milano Giardini e Designer Club, AVSI
in Uganda sostiene opere come il Meeting Point di Rose o l’ospedale St. Joseph
di Kitgum, che si prendono cura ogni anno di migliaia di persone malate di Aids.
Nell’AVSI abbiamo individuato un
soggetto affidabile, con un’ampia
esperienza di cooperazione
internazionale cui corrisponde
un’approfondita conoscenza dei
bisogni delle aree più povere del
mondo, e che ci dà la garanzia
che le risorse che mettiamo a
disposizione saranno utilizzate
nel migliore dei modi e che la
gestione dei progetti realizzati
verrà poi seguita nel tempo.
Antonio Miglio, Vice Presidente ACRI
Questa collaborazione ha già contribuito alla costruzione della
scuola in Sierra Leone, alla realizzazione di un programma
educativo e di alfabetizzazione in Sud Sudan e di un grande
sostegno scolastico ai bambini dell’Uganda.
chetta per punire i bambini, ma soprattutto rimangono colpiti dall’attenzione
nei loro confronti. – spiega Alessandro Galimberti, rappresentante di AVSI
nel Paese – Dopo un primo periodo di
smarrimento capiscono di essere parte
in un modo diverso di educare e si fanno trascinare nell’avventura.”
Guardando, la scuola, commuove pensare che dietro tutto quello che oggi
c’è ci sono tante persone che in un
modo o nell’altro hanno permesso e
stanno permettendo tutto ciò. Walter
BUONENOTIZIE
9
AGOSTO2009
e Francesca, ad esempio, che, quando
si sono sposati, invece delle bomboniere hanno voluto “regalare” ai loro
invitati un caterpillar da inviare a Mayenkineh per sistemare la strada che
raggiunge la scuola fino ad allora impercorribile! Come loro tanti altri. Dei
1.400 bambini e ragazzi che frequentano la scuola 700 sono inseriti nel progetto Sostegno a distanza di AVSI che
paga le loro tasse scolastiche, uniformi, libri, quaderni, scarpe, spese mediche. Ovvero settecento famiglie, singoli,
aziende, gruppi di amici o colleghi che
hanno cambiato la vita ai “loro” bambini sierra leonesi. Un rapporto che non
è solo economico, perchè i sostenitori si
coinvolgono e inviano loro lettere, cartoline o piccoli regali. Come la Sacchi
Giuseppe Spa che sostiene 27 bambini qui e altri 133 in diversi paesi del
mondo, e le loro foto e letterine sono
appese nei vari reparti dell’azienda. Insomma, gesti di affetto e di presenza.
Settecento persone con il loro volto,
le loro esperienze, la loro storia.
La signora Carla dalla Romagna scriveva il mese scorso alla sua Binta: “...
Sono contenta che tu stia bene e che
la scuola ti piaccia. Per la nostra famiglia non è un momento semplice. Mio
marito ha perso il lavoro. Ma spesso i
problemi si risolvono ancora prima di
accorgersi di averli. Per cui andiamo
avanti con serenità. Mi raccomando,
continua a studiare perchè l’educazione è la cosa più importante nella vita!”.
O Alessia e Riccardo di Milano che si
sono appena sposati e hanno pensato che il “loro primo bambino” dovesse
essere della Sierra Leone: “Ciao Mohamed! Abbiamo appena ricevuto la tua
foto e siamo stati contentissimi di conoscerti! Siamo felici che ti piaccia disegnare, ma Riccardo spera che ti piaccia anche giocare a calcio perchè è il
suo sport preferito...” Quest’anno abbiamo anche ricevuto tante visite di
donatori che hanno voluto conoscere
la realtà in cui i loro bambini vivono.
Tra loro, don Gabriele, il parroco di un
paesino delle Marche che, rientrato in
Italia, ci ha scritto: “Da quando ho saputo che sareste partiti non ho perso
tempo, nella parrocchia, a racimolare
soldi per sostenere a distanza dei bambini della Holy Family School. Ad oggi
sono cinque, ma spero, insieme ai miei
parocchiani, di poter continuare questa
bella storia di amore. Quando siamo arrivati a scuola per conoscerli erano lì ad
aspettarci insieme alle loro mamme. È
stato bello vedere che, rispetto alle foto
che avevo ricevuto all’inizio del sostegno, erano cresciuti!” Tanti altri sono
passati da Freetown. Mossi dalla bellezza di ciò che tutti insieme stiamo facendo ci stanno aiutando.
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Un po’ di tempo fa erano venuti
alcuni giornalisti per fare
un reportage sull’attività del
Meeting Point – ricorda Rose
– Videro la condizione delle
donne sieropositive che sono qui,
e rimasero commossi. Decisero
allora di rendersi utili, facendo
un piccolo gesto per loro:
regalarono alcune scatole di
preservativi. Vedendo questo, una
delle nostre donne, Jovine, li
guardò e disse: «Mio marito sta
morendo, e ho sei figli che tra
poco saranno orfani: a cosa mi
servono queste scatole che voi
mi date?». L’emergenza di quella
donna, e di tantissime altre
come lei, è avere qualcuno che
la guardi e le dica: «donna, non
piangere!». È assurdo pensare di
rispondere al suo bisogno con
una scatola di preservativi, e
l’assurdità è nel non vedere che
l’uomo è amore, è affettività.
Nel mondo degli affari il
pensiero è rivolto quasi
esclusivamente al potere,
al denaro e al successo, dimenticando
molte volte l’essere umano in quanto tale
e i valori fondamentali che regolano la
vita. Sostenendo AVSI vogliamo cercare di
riappropriarci
del valore della
condivisione,
dell’aiuto verso il
prossimo e tendere
virtualmente una
mano a chi ha più
bisogno.
Emilio Cremonesi
Managing Director
NessPRO Italy
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incontri
da non perdere
ore 11.15 Povertà
Un appuntamento per fare il punto sulla crisi alimentare che ha
investito il mondo, con l’esperta alimentarista Ana Lydia Sawaya,
direttore del CREN, il centro di AVSI che cura bambini denutriti
a San Paolo, in Brasile, e collabora con il governo di Lula alla lotta
contro la fame; Luca Zaia, Ministro Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali. Introduce Marco Lucchini, Direttore del Banco Alimentare.
agosto_venerdì
PARTNERSHIP PUBBLICO PRIVATO
Dal 2004 a inizio 2009,
nel progetto Árvore
da Vida sono stati
già coinvolti nel
percorso educativo
5.200 adolescenti; 1.200
giovani hanno raggiunto una qualifica
professionale e il 70% ha trovato
un’occupazione stabile nel mondo del
lavoro; 400 ragazzi ad alto rischio
sociale sono stati coinvolti in attività
socio educative; 40 giovani hanno dato
vita a cooperative di lavoro; 600 famiglie
sono state seguite dagli assistenti
sociali di AVSI e 3.000 adulti hanno
frequentato corsi di alfabetizzazione;
sono stati coinvolti 160 educatori delle
scuole del quartiere, 35 associazioni
locali e 29 imprese.
BRASILE
L’industria, la favela
e un nuovo albero
Árvore da Vida è stato
inserito da UNDP, l’Agenzia
per lo sviluppo delle
Nazioni Unite, come best
SVILUPPARE
UNA COLLABORAZIONE
practice relativa al
GLOBALE PER LO SVILUPPO
raggiungimento dell’ottavo
obiettivo del millennio, che si prefigge
di “sviluppare una collaborazione
globale per lo sviluppo”
RVORE DA VIDA È UN PROGRAMMA che sta migliorando la vita a migliaia di adolescenti e le loro
famiglie nella favela di Betim a Belo Horizonte. Attraverso una proposta educativa e nuovo lavoro,
valorizza il capitale umano. I risultati sono eccellenti: una partnership straordinaria tra pubblico
e privato riconosciuta come modello di sviluppo anche dalle Nazioni Unite.
Á
Lo sviluppo ha un volto.
Prenota la nuova mostra di AVSI
tratta dall’omonimo libro a cura di Roberto
Fontolan, edito da Guerini, la mostra scandisce
le esperienze più mature di AVSI nel mondo,
lungo un percorso formato da 17 colorati
pannelli ricchi di belle fotografie
(80x200 cm – roll up autoportanti).
Una mostra curata da Franco Vittadini che ben
racconta il fare e il pensare di AVSI.
“Lo sviluppo ha un volto” racconta come “le
forze che cambiano il mondo sono le stesse che
cambiano il cuore dell’uomo” (L. Giussani).
PRENOTA la mostra
[email protected]
Fallo già al Meeting, nello stand di AVSI.
Ordina il libro, che diventa il catalogo
della mostra: www.itacalibri.it
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a Fiat è orgogliosa di avere dato
vita al progetto “Árvore da Vida”
caratterizzato da una configurazione ricca di idee, azioni, domande, abilità, in modo particolare della
Fondazione AVSI, CDM e altre imprese
dell’indotto Fiat. Grande il coinvolgimento del principale partner: la comunità, composta dalle persone residenti
nel territorio. Un rapporto fondato su
una relazione di rispetto, di vero partenariato e di dialogo, dove alla base c’è
la promozione della persona e non l’assistenzialismo.”
L
Belo Horizonte, giugno 2009. Il presidente del Gruppo Fiat Brasile Cledorvino Belini sta presentando in un workshop i risultati raggiunti col progetto
Árvore da Vida (Albero della Vita) per la
riduzione della povertà nelle comunità dell’insediamento a basso reddito di
Terezópolis. Un programma cofinanziato
Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org
dalla Cooperazione Italiana a sostegno
dell’iniziativa avviata nel 2004/2005 tra
la Fiat Brasile, AVSI e le autorità pubbliche locali con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della popolazione
che vive nei quartieri poveri di Belo Horizonte/Betim nelle vicinanze degli stabilimenti della casa automobilistica. Col
presidente Fiat – nell’incontro pubblico
coordinato da Gianfranco Commodaro,
rappresentante di AVSI a Belo Horizonte – anche Agostinho Patrus Filho, Segretario di sviluppo Sociale del governo
del Minas Gerais, Marco Antonio Lage,
direttore Comunicazione Fiat, Maria do
Carmo, sindaco di Betim, Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI e l’ambasciatore italiano Michele Valensise che
ha sottolineato l’eccellenza dei risultati
ottenuti grazie alla partnership tra “due
campioni del mondo, Fiat e AVSI”.
“In questi cinque anni il programma è
diventato un’opportunità per molte per-
10
BUONENOTIZIE
AGOSTO2009
sone, proponendo una nuova prospettiva
di vita. I numeri sono significativi: 8.000
persone beneficiarie. – Continua Belini –
E’ aumenta la frequenza e il rendimento
scolastico degli studenti ed è diminuita così la violenza nel quartiere. Si sono
valorizzate le iniziative già esistenti e i
leader comunitari sono diventati protagonisti dello sviluppo. Árvore da Vida
valorizza ciò che è necessario: il capitale
umano e sociale”.
“Si trattava di incanalare l’energia sprigionata dalla speranza di un maggiore
benessere in una forma educativa ampia
– spiega Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI, in un’intervista a Business
People – per permettere alle persone di
prendere coscienza della propria dignità,
prima, e di mettersi a studiare e seguire
corsi professionali, poi. A chi è cresciuto tra droga e violenza spesso non basta
imparare un lavoro, deve trovare anche
una ragione per lavorare”.
Il CREN, nato 16 anni fa, accoglie oltre 2000 bambini all’anno. Secondo
UNICEF il Centro è un riferimento nazionale per la cura della denutrizione
infantile. Il 29 ottobre 2008 il presidente Lula ha consegnato al CREN
il premio ODM Brasile per il suo contributo al raggiungimento degli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio e anche il fondo etico di investimento
del Banco Itaù di Eccellenza Sociale, destinato ad iniziative di responsabilità
sociale, lo ha segnalato tra le migliori iniziative.
Il comune di Betim si trova nell’area metropolitana di Belo Horizonte in Brasile.
Qui Fiat Automobili dà lavoro direttamente a 15.000 persone e indirettamente ad altre 8.000. La presenza di questa
zona industriale ha riacceso la speranza
di trovare lavoro e fortuna e, nel corso
degli anni, nell’area è sorta una favela di
35.000 abitanti: Jardim Terezopolis.
Nel 2004 Fiat si orienta verso un’azione organica e integrata sul territorio :
un’intuizione di Marco Lage, direttore
della comunicazione Fiat Brasile, di entrare con la propria specificità d’impresa nel Paese. Nel frattempo, il presidente
Belini mette a disposizione le proprie capacità per favorire la riduzione della violenza nella zona. È in questo momento
che Fiat e AVSI entrano in contatto grazie
all’allora ambasciatore italiano in Brasile,
Vincenzo Petrone: “AVSI era già presente a Belo Horizonte da vent’anni, risultava un partner solido e affidabile”. Nasce il
progetto che coinvolge 5.200 adolescen-
GIUGNO 2009 un seminario AVSI con Fiat
per raccontare l’esperienza
Da destra: Cledorvino Bellini, Presidente Fiat; Alberto
Piatti, Segretario Generale AVSI; Agostinho Patrus Filho,
Segretario di sviluppo sociale governo Minas Gerais;
Michele Valensise, ambasciatore d’Italia
ti, migliaia di adulti e realtà locali, proponendo un percorso educativo, attività
complementari come musica, sport, danza in nesso con la scuola dell’obbligo,
formazione professionale e stage presso
la Fiat e l’indotto, fino alla contrattazione
definitiva nelle varie imprese.
L’origine del successo va ricercata nella forma di collaborazione e nel metodo
di lavoro in cui è stato possibile costruire negli anni una vera partnership globale, dove ogni partecipante ha contribuito mettendo a disposizione le proprie
competenze al servizio del bene comune,
senza sovrapporsi. La Fiat e il suo indotto, oltre a risorse finanziarie, ha messo a
disposizioni la sua professionalità, assorbendo mano d’opera, acquistando prodotti e servizi offerti dalla cooperativa di
giovani. La Fondazione AVSI con CDM,
suo partner locale, hanno coordinato l’intervento e messo a disposizione la propria
esperienza valorizzando la persona. Il governo locale ha messo a disposizione gli
spazi e ha adeguato programmi municipali alla realtà di Terezopolis. Gli attori locali (asili, scuole, centri socio educativi) si
sono coinvolti favorendo la sostenibilità
dell’intervento. Il mondo accademico ha
offerto supporto tecnico e pedagogico.
Il progetto Árvore da Vida prende il bel
nome dal fatto che la crescita è lenta e
progressiva e richiede cura e nutrimento,
attraverso un lavoro con le persone.
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Intersinergy
Per ricevere i biglietti a casa tua o inviarli a chi vuoi tu scrivi a
Inter Sinergy Soc. Coop. di Solidarietà – Via I. Rancati 33 – 20127 MILANO
Tel.: 02-28970004 – Fax: 02-99981272 – e-mail: [email protected]
Modalità di pagamento: rimessa diretta tramite bonifico bancario
su Banca Popolare di Milano – Agenzia 30 – IBAN: IT65 C 05584 01630 000000015333
intestato a INTER SINERGY Soc. Coop. di Solidarietà a r.l.
A tutti gli ordini, completi di eventuale personalizzazione,
pervenuti entro il giorno 11 ottobre
VERRÀ APPLICATO UNO SCONTO DEL 6%
SUL PREZZO DEI BIGLIETTI AUGURALI
RENDICONTO 2008
Biglietti venduti: 227.537 _ Aziende e persone sostenitrici: 578
Contributo complessivo devoluto alla Fondazione AVSI
e alla Fondazione Banco Alimentare Onlus: Euro 56.917
Progetti delle Tende della Fondazione AVSI
La cittadella dell’amore in Paraguay: sostegno alla clinica per malati terminali
della Fondazione San Rafael ad Asuncion _ Una scuola per la vita in Uganda: aiuto
ai ragazzi e insegnanti a studiare nel Centro Educativo Permanente di Kampala _ Sui banchi
della convivenza in Terra Santa: sostegno alle scuole della Custodia per i bambini
di Gerusalemme e Betlemme _ Un luogo sicuro per studiare in India: proteggere
il futuro dei bambini con il nuovo edificio scolastico a Pudukkottay
Attività Fondazione Banco Alimentare Onlus
Distribuzione di 59.358 tonnellate di alimenti per l’assistenza
di 1.517.498 persone povere in Italia. Sostegno a 8.667 enti
i, Presidente
Fabio Schinell
AVSI è una FONDAZIONE ONLUS - ONG
idonea DM n. 0347 del 5 luglio 1973
Codice Fiscale 81017180407
La sua missione è promuovere la dignità
della persona attraverso attività di cooperazione
allo sviluppo con particolare attenzione
all’educazione, nel solco dell’insegnamento
della Dottrina Sociale Cattolica.
BUONENOTIZIE
è il periodico della Fondazione AVSI, ONG – Onlus,
inviato in abbonamento postale gratuito ai donatori.
Direttore: Roberto Fontolan
Redazione: Elisabetta Ponzone
([email protected])
con la collaborazione di tutto il personale AVSI.
Segreteria: Jasna Draça ([email protected])
Grafica: Accent on Design, Milano
Redazione:
Fondazione AVSI, via Legnone, 4
20158 Milano – Tel. 02.6749.881
ARRETRATI
L’archivio completo è scaricabile dal sito www.avsi.org
nella sezione “stampa e pubblicazioni”
PER NON RICEVERLO PIÙ
scrivere all’indirizzo della redazione.
INFORMATIVA DATI
I Suoi dati sono registrati e custoditi con i più corretti criteri
di riservatezza dalla Fondazione AVSI mediante procedimenti elettronici
e utilizzati esclusivamente per informarLa sulle attività di AVSI
in corso in Italia e nel mondo. In conformità al D. Lgs 30/06/2003
n. 196 sulla tutela dei dati personali, Lei potrà consultare i dati che
La riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione
e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice richiesta
scritta indirizzata al Responsabile Dati Fondazione AVSI,
Via Legnone 4 - 20158 Milano.
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Altre tipologie di biglietti sono disponibili sul sito www.avsi.org e www.bancoalimentare.it
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È possibile scegliere l’interno del biglietto tra le versioni: B - BIANCOBUONENOTIZIE
- biglietto privo di scritte
augurali _ P - PERSONALIZZATO
- biglietto
logo/scritta
augurale da
Voi forniti
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AGOSTO2009
Kenya, scuola Little Prince di Nairobi - Photo by Silvia Morara.
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UN CAFFÈ AL GIORNO, DUE LETTERE ALL’ANNO
E UN SORRISO PER SEMPRE
cos’è
Grazie a un piccolo contributo
economico (meno di un caffè al giorno!)
un bambino in condizioni difficili
difficili riceve
un sostegno personalizzato, può andare
a scuola, avere alimenti, vestiario, cure mediche,
e aiuti per la sua famiglia e la sua comunità.
Insieme agli aiuti materiali assicuriamo
la presenza di adulti che accompagnano il
bambino nel suo percorso educativo e sostengono
la famiglia, naturale o affidataria, nella propria
responsabilità. Un’altra cosa molto importante: la
possibilità di sentirsi accompagnato gratuitamente
da un amico che lo sostiene a distanza.
l’impegno
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La quota annuale
è di 312 Euro, puoi versare il tuo contributo
bonifico
con bollettino MAV, bonifi
co bancario
continuativo, addebito RID o carta di credito,
con cadenza trimestrale, semestrale
o annuale. Insieme alla documentazione
iniziale del bambino riceverai anche
le indicazioni per effettuare il versamento.
AVSI trattiene in Italia il 10% per costi
di gestione. Il sostegno continua nel tempo,
se ritieni di interromperlo è sufficiente
che ce lo comunichi e noi troveremo
per il bambino un nuovo sostenitore.
come funziona I bambini
come aderire
sono seguiti in loco da operatori
AVSI o di organizzazioni partner,
che individuano i bambini da sostenere,
organizzano la gestione dei contributi,
lo svolgimento delle attività, la formazione
degli educatori e la preparazione
degli aggiornamenti che riceverai
due volte all’anno. Quando il bambino
conclude il suo percorso, ne verrai
informato, insieme alla proposta
di continuare il tuo impegno a favore
di un nuovo bambino.
Compila il modulo qui sotto e spediscilo a:
AVSI Sostegno a distanza, viale Carducci
85, 47521 Cesena (FC) oppure al fax
0547.611290; su Internet trovi il modulo
sul sito www.avsi.org (cliccando sulla
sezione “Sostegno a distanza”); via email
scrivi a [email protected];
telefona a AVSI Sostegno a distanza
tel. 0547.360811. Dopo aver inviato
il modulo, riceverai la scheda anagrafica
del bambino, una fotografia e
la presentazione del progetto.
ALTRE INFORMAZIONI E RISPOSTE ALLE DOMANDE PIÙ FREQUENTI sul sito www.avsi.org nella sezione Sostegno a distanza alla voce: FAQ
BUONENOTIZIE agosto 2009
modulo di adesione
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SOSTEGNO
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Nome
Via
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CAP
Comune
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Telefono
Cellulare
e-mail
Cod. Fisc o P. IVA
Effettuerò i versamenti
secondo la modalità e la
frequenza da me qui indicata
O BOLLETTINO MAV
Desidero sostenere un bambino
O AFRICA
nella seguente area geografica
Sono anche disponibile a sostenere un ragazzo/a che desideri frequentare una scuola secondaria o professionale (quota annuale invariata di euro 312,00)
O ANNUALE
O BONIFICO BANCARIO
(1 quota di euro 312,00)
O SEMESTRALE
O AMERICA LATINA
O ADDEBITO RID
(2 quote di euro 156,00)
O MEDIO ORIENTE
O CARTA DI CREDITO
O TRIMESTRALE
(4 quote di euro 78,00)
O EST EUROPA
O ASIA
O SI O NO
Annotazioni
Data
FACOLTATIVO
Come ho conosciuto AVSI
O amici o colleghi di lavoro
O giornali o riviste
O radio o tv
O iniziative nella mia città
O internet
Tipo di sostenitore
O Singolo
O Famiglia
O Gruppo
O Azienda
O Associazione
O Parrocchia
O Scuola
O Ente locale
Consenso privacy D.Lgs 196/03 Consenso al trattamento dei dati per le finalità indicate
nell’informativa Privacy in calce al presente modulo. Il/la sottoscritto/a dichiara di aver preso
visione dell’informativa Privacy, ed esprime libero ed informato consenso al trattamento dei suoi
dati personali per le finalità di cui all’informativa ed in particolare per:
Invio del periodico Buone Notizie e di altro materiale informativo di AVSI O SI O NO
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(D.Lgs 196/03) I Suoi dati sono registrati e custoditi con i più corrretti criteri di riservatezza
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La riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione
dietro semplice richiesta scritta indirizzata al
Data
Firma leggibile dell’interessato
Responsabile Dati – Fondazione AVSI, Via Legnone 4 - 20158 Milano.