Regolamentazione e concorrenza nel settore delle telecomunicazioni

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Regolamentazione e concorrenza nel settore delle telecomunicazioni
GRUPPO TELECOM ITALIA
Roma, 8 maggio 2006
Regolamentazione e concorrenza
nel settore delle telecomunicazioni
| ANDREA GAVOSTO
Studi Economici|
GRUPPO TELECOM ITALIA
TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
Indice
1. L’apertura dei mercati delle telecomunicazioni
2. Le reti di telecomunicazioni e l’ipotesi di
separazione strutturale
3. Le direttive ONP
4. I risultati dal 1998 a oggi
5. Il nuovo quadro regolamentare
6. La revisione del quadro e le nuove sfide
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GRUPPO TELECOM ITALIA
TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
L’apertura dei mercati delle telecom
Regole
antitrust
Monopolio
pubblico
(diritti
esclusivi e
speciali) nella
telefonia
vocale
Obblighi per gli incumbent
Obblighi per tutti gli operatori
(interoperabilità, number portability)
Obblighi per gli Stati
(allocazione delle radiofrequenze)
1987
MONOPOLIO
Libro verde sulla
liberalizzazione
2003
1998
FASE II
FASE I
Liberalizzazione e
Direttive ONP
Nuovo Quadro
2
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La fine del monopolio pubblico
Rapido sviluppo
tecnologico
Forte crescita della
domanda
LIBERALIZZAZIONE delle
telecomunicazioni (le barriere all’entrata
diminuiscono→ viene meno la ratio del monopolio
pubblico → privatizzazione e liberalizzazione)
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L’informatizzazione nelle reti di telecomunicazioni
La legge di Moore
costo medio di un transistor
Le tecnologie informatiche
vengono applicate con grande
successo alle reti di
telecomunicazioni.
Fonte: Moore G., No exponential is forever
Vantaggi in termini di:
• minori costi di gestione e
sviluppo delle reti (benefici della
legge di Moore)
•lancio di nuovi servizi
•si allentano i confini tra
telecomunicazioni e settori attigui
•Aumenta la possibilità di usufruire di economie di scala
•Forte riduzione delle barriere all’entrata, eccetto per l’ultimo miglio
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Evoluzione del mercato delle telecomunicazioni in
Italia:un cambiamento strutturale guidato dal
mobile e da internet
CAGR
CAGR%
Miliardi di Euro, Percento
40
+5%
+9%
23,7
28,5
30,5
31,4
33,3
+7%
35,5
Internet
Trasmissione Dati
+2%
26,1
Mobile
(Voce+VAS)
20
Fisso
(Voce+VAS)
0
1998
+31%
1999
2000
2001
N.B.: Non include Prodotti e VAS dati
2002
2003
+18%
-3%
2004
Fonte: elaborazioni Telecom Italia su dati EITO
5
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BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
Indice
1. L’apertura dei mercati delle telecomunicazioni
2. Le reti di telecomunicazioni e l’ipotesi di
separazione strutturale
3. Le direttive ONP
4. I risultati dal 1998 a oggi
5. Il nuovo quadro regolamentare
6. La revisione del quadro e le nuove sfide
6
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La rete di Telecom Italia
Servizi all’ingrosso
(creati dalla regolamentazione)
•26 mil.ni di linee
•104 mil.ni di km
di coppie in rame
•415.789 di km di
fibra ottica
•10.400 “Stadi di
Linea” (SL)
nodo
concorrente
Il concorrente
acquista servizi
di unbundling del
local loop: affitta
da Telecom Italia
solo l’ultimo
miglio
L’interconnessione
L’interconnessione aa “livelli
“livelli bassi
bassi di
di rete”
rete” richiede
richiede una
una capillare
capillare
infrastruttura
infrastruttura di
di rete
rete dei
dei concorrenti
concorrenti
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La rete di telecomunicazioni italiana: la rete di
trasporto
La rete di Telecom Italia
• 650 SGU
• 66 SGT
• 2,9 mil.ni di
fibra ottica
lungo 88mila
km di cavi
• 1,5 Terabit/s
di capacità di
trasporto
Servizi di
interconnessione
rete di accesso
(creati dalla regolamentazione)
Rete di
giunzione
reti regionali e
locali,
realizzano i
collegamenti tra
le sedi Telecom
nelle reti
periferiche
nodo
concorrente
nodo
concorrente
Rete
dorsale
collegamenti ad
alta velocità tra i
principali nodi
Telecom
Il concorrente
acquista
servizi
wholesale a
livello SGU
Il concorrente
acquista
servizi
wholesale a
livello SGT
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L’ipotesi della separazione strutturale
cosa è
l’alternativa
collocamento delle attività non competitive in una società separata
Regolamentazione dell’accesso alle attività non competitive dell’impresa
incumbent verticalmente integrata
Regolamentazione dell’accesso
attività
competitiva
attività
competitiva
clienti finali
attività
competitiva
incumbent
non competitivo
Separazione strutturale
non competitivo
attività
competitiva
attività
competitiva
attività
competitiva
clienti finali
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La separazione strutturale non è la soluzione nel
caso delle telecomunicazioni
Ad oggi, a parte il break up di AT&T del 1984, le Autorità di regolamentazione hanno
ritenuto preferibile ricorrere alla regolamentazione dell’accesso piuttosto che alla separazione
strutturale. Sono molteplici le ragioni di questa decisione:
costi di implementazione e difficoltà pratiche
coordinamento degli investimenti tra la parte competitiva e la parte non competitiva della rete
erosione degli incentivi al miglioramento e all’aggiornamento della rete
perdita di economie di scala e di scopo
la separazione non esclude la necessità di regolare i servizi offerti in condizioni non competitive
costi per i consumatori
Sulla base di un’analisi costi-benefici, l’OCSE conclude che “i benefici di una
separazione strutturale sono incerti, mentre i costi sono certi e potenzialmente rilevanti”
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Regolamentazione dell’accesso: la delibera parità
di trattamento interna/esterna
Costituzione nel dicembre 2001 di una Direzione Servizi Wholesale
Nazionali separata dalle attività commerciali al dettaglio
Separazione contabile per tipologie di servizio elementare
retail/wholesale (140 voci contabili)
Separazione di tutti i sistemi informativi a sostegno delle attività retail e
wholesale
Certificazione annuale della separazione informatica da parte di una
società indipendente
Service level agreements uguali per operazioni interne ed esterne con
caratteristiche simili e invio semestrale ad Agcom dei dati di consuntivo
Rispetto dei test di profittabilità e di replicabilità delle offerte commerciali
di Telecom Italia
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Indice
1. L’apertura dei mercati delle telecomunicazioni
2. Le reti di telecomunicazioni e l’ipotesi di
separazione strutturale
3. Le direttive ONP
4. I risultati dal 1998 a oggi
5. Il nuovo quadro regolamentare
6. La revisione del quadro e le nuove sfide
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Le Direttive Open Network Provision
Open Network Provision
Directives (ONP)
•Regolamentano la transizione dai vecchi monopoli
pubblici a mercati liberalizzati
•Obbligano gli incumbent ad aprire le loro
infrastrutture ai concorrenti, tipicamente al costo
•Prevedono interventi sui mercati retail orientati alla
tutela dei consumatori finali
I nuovi entranti adottano diversi modelli di business:
BUY
Rivendita (access-based
competition)
Local Loop Unbundling
•l’operatore compra servizi all’ingrosso dall’incumbent
• l’investimento richiesto è minimo
•non vi è possibilità di differenziare i servizi offerti da
quelli dell’incumbent
•l’operatore noleggia l’ultimo miglio (il local loop)
dall’incumbent
•Investimenti in infrastrutture proprie e rischi maggiori
•l’operatore porta la propria infrastruttura fino alla sede
Infrastrutture alternative
(infrastructure-based competition) dell’utene finale
MAKE
•gli investimenti e i rischi connessi sono simili a quelli
dell’incumbent
•possibilità di innovazione e di differenziazione dei servizi
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Condizioni economiche di accesso e di
interconnessione
Con le Direttive ONP, gli incumbent devono aprire le proprie le proprie
infrastrutture (in particolare, le essential facilities) ai concorrenti.
Gli obblighi cui sono soggetti gli operatori dominanti riguardano:
•Obblighi di accesso e uso di specifiche network facilities
•Obblighi di trasparenza e non discriminazione
•Obblighi di separazione contabile
•Orientamento al costo e obblighi di cost accounting
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Misure di controllo dei prezzi al dettaglio e
processo di consolidamento del settore
L’incumbent è oggetto di una doppia regolamentazione:
All’ingrosso è obbligato a cedere i prodotti wholesale a
prezzi orientati ai costi
Al dettaglio un sistema di price cap obbliga l’incumbent a
ridurre i prezzi finali
La doppia regolazione comprime i margini di profitto potenziali per gli operatori che rivendono i
servizi all’ingrosso acquistati dall’incumbent; di conseguenza, il settore delle telecomunicazioni
subisce nel tempo un processo di consolidamento.
Gli attori nel mercato delle TLC
168
130
O p e r a t o r i lic e n z ia t a r i
O p e r a t o r i c o n in t e r c o n n e s s io n e
a t t iv a
2
2
1997
Fonte: Telecom Italia
35
74
6
1998
23
1999
53
2000
163
160
72
74
2001
2002
54
2003
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Indice
1. L’apertura dei mercati delle telecomunicazioni
2. Le reti di telecomunicazioni e l’ipotesi di
separazione strutturale
3. Le direttive ONP
4. I risultati dal 1998 a oggi
5. Il nuovo quadro regolamentare
6. La revisione del quadro e le nuove sfide
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I risultati sul livello di concorrenza
A sette anni dall’inizio del processo di liberalizzazione, il mercato delle
telecomunicazioni italiano sembra ben avviato sulla strada della
concorrenza. In particolare le analisi di mercato dimostrano:
concorrenza effettiva sui mercati dei servizi al dettaglio, testimoniata dal
rapido aumento delle quote di mercato dei concorrenti e dall’abbattimento
dei prezzi finali
rapidi progressi della concorrenza nell’accesso favoriti dalla presenza di
infrastrutture alternative e dallo sviluppo dell’unbundling del local loop
con la continua innovazione tecnologica, piattaforme e infrastrutture
alternative in grado di offrire servizi comuni aumentano la pressione
concorrenziale su tutti gli attori del mercato
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Concorrenza nei servizi retail di telefonia:
aumentano le quote di mercato dei concorrenti
%
Quote di mercato espresse in ricavi
50
45
40
35
30
25
20
15
2001
L o c a le
2002
N a z io n a le
2003
F is s o - m o b ile
2004
2005*
In t e r n a z io n a le
*I valori si riferiscono a settembre 2005
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Quote di mercato degli operatori storici nei Big Five UE
5 9 ,7 %
BT
Ricavi
Ricavida
datraffico
trafficovoce
vocelocale*
locale*
7 7 ,2 %
7 4 ,5 %
6
8
,8
%
6 5 ,5 %
5 1 ,3 %
DT
TI
TE
FT
DT
5 3 ,6 %
5 4 ,2 %
TI
BT
7 4 ,4 %
4 7 ,3 %
3 6 ,0 %
DT
BT
TE
*I valori si riferiscono a settembre 2005
FT
TI
FT
TE
Ricavi
Ricavida
datraffico
trafficovoce
vocefissofisso-mobile*
mobile*
Ricavi
Ricavida
datraffico
trafficovoce
voceinternazionale*
internazionale*
6 8 ,0 %
Ricavi
Ricavida
datraffico
trafficovoce
vocenazionale*
nazionale*
7 4 ,7 %
7 0 ,3 %
6 8 ,3 %
5 3 ,9 %
UK
5 5 ,9 %
DT
6 6 ,0 %
6 6 ,3 %
TI
TE
7 3 ,2 %
FT
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Diffusione delle linee in Full Unbundling
Valori al 30 settembre 2005
9 ,0 %
8 ,0 %
7 ,9 %
3 .0 0 0 .0 0 0
2 .9 3 6 .0 0 0
2 .5 0 0 .0 0 0
7 ,0 %
7 ,0 %
6 ,0 %
2 .0 0 0 .0 0 0
5 ,1 0 %
5 ,0 %
1 .5 0 0 .0 0 0
3 ,9 %
0 ,0 %
D
F IN
I
A
DK
P
0 ,7 %
1 .0 0 0 .0 0 0
0 ,1 %
2 .1 8 6
0 ,1 %
3 .8 8 3
0 ,2 %
6 1 .4 6 6
0 ,2 %
6 .9 0 3
0 ,8 %
4 5 .1 8 5
1 ,0 %
1 3 2 .4 1 5
1 ,1 %
6 8 .8 8 0
5 7 .2 8 3
1 0 8 .5 6 2
1 ,0 %
1 .1 6 3 .1 9 5
2 2 1 .5 7 8
2 ,0 %
1 ,3 %
3 6 0 .7 8 8
2 ,0 %
3 ,0 %
4 3 .1 2 7
4 ,0 %
5 0 0 .0 0 0
0
F
NL
E
P e n e tr a z i o n e L i n e e i n F u l l U L L s u l to ta l e L i n e e In c u m b e n t
S
B
UK
EL
IR L
N u m e ro d i L in e e in F u ll U L L
Fonte: Elaborazioni su ECTA DSL Scorecard Q3 2005
20
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Il mercato italiano della banda larga è un
mercato emergente, in rapida crescita…
milioni
Fonte: elaborazioni Telecom Italia
8
7
6
7 ,0
Numero di accessi broadband (tutte le piattaforme)
4 ,7
5
4
3
2
1
0
0 ,7 0 ,8
0 ,5 0 ,6
Q 4 2001
Q2 2002
1 ,1
1 ,4
Q 4 2002
1 ,7 1 ,9
Q2 2003
2 ,5
3 ,1
Q 4 2003
3 ,6
5 ,2
5 ,6
5 ,9
3 ,9
Q2 2004
Q 4 2004
Q2 2005
Q 4 2005
Secondo il nuovo quadro, mercati emergenti non devono essere oggetto di regolamentazione:
l’innovazione e il costante progresso tecnologico generano una “pressione concorrenziale”
sufficiente a superare nel tempo eventuali ostacoli all’ingresso
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Penetrazione degli accessi broadband
F IN
P
E
F
S
IR L
2 ,0 %
B
9 ,9 %
D
1 8 ,8 %
2 5 ,3 %
I
2 3 ,4 %
2 5 ,6 %
A
2 3 ,5 %
2 5 ,8 %
NL
2 3 ,6 %
2 7 ,8 %
UK
2 4 ,5 %
2 8 ,1 %
DK
2 4 ,6 %
2 8 ,6 %
Valori in % del totale delle linee fisse di accesso potenziali sulle piattaforme in rame, CATV e fibra
30 settembre 2005
EL
Fonte: ECTA DSL Scorecard Q3 2005, Analysys, Ovum.
La penetrazione degli accessi broadband è stata calcolata rispetto al numero di linee di accesso a larga banda potenziali, dato dalla somma
delle linee fisse in rame dell’incumbent (incluse quelle in unbundling), le linee di CATV utilizzabili per il broadband e gli accessi in fibra.
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Indice
1. L’apertura dei mercati delle telecomunicazioni
2. Le reti di telecomunicazioni e l’ipotesi di
separazione strutturale
3. Le direttive ONP
4. I risultati dal 1998 a oggi
5. Il nuovo quadro regolamentare
6. La revisione del quadro e le nuove sfide
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Il Quadro Regolamentare 2003
Il nuovo Quadro Regolamentare Europeo (2003) è stato concepito per governare
una seconda fase del processo di liberalizzazione: fissate le premesse per la
concorrenza, è necessario riallineare le regole alle mutate condizioni competitive che
caratterizzano il settore
È stato previsto un graduale passaggio dalla regolamentazione ex-ante alla
disciplina antitrust, in base al grado di concorrenza raggiunta nei singoli segmenti
del mercato
Misure regolatorie ex ante (remedies) possono applicarsi solo a soggetti con
notevole potere di mercato, a valle di un’analisi economica delle condizioni
concorrenziali (market analyses)
Le misure regolatorie ex ante devono in ogni caso essere proporzionali all’entità del
danno procurato al benessere collettivo
Poiché l’innovazione e il costante progresso tecnologico generano una “pressione
concorrenziale” sufficiente a superare nel tempo eventuali ostacoli all’ingresso, i
mercati nuovi ed emergenti non vanno regolamentati
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TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
Lista dei mercati
ACCESSO
3. Servizi
telefonici
locali e/o
nazionali
disponibili
al pubblico
forniti in
postazione
fissa per
clienti
residenziali
2. Accesso
alla rete
telefonica
pubblica da
postazione
fissa per
clienti non
residenziali
5. Servizi
telefonici
locali e/o
nazionali
disponibili
al pubblico
forniti in
postazione
fissa per
clienti non
residenziali
6. Servizi
telefonici
internazionali
disponibili al
pubblico
forniti in
postazione
fissa per
clienti non
residenziali
10. Servizi di transito nella rete telefonica pubblica
fissa
8. Raccolta delle chiamate nella rete telefonica
pubblica in una postazione fissa
11. Accesso disaggregato all’ingrosso
(ivi compreso l’accesso condiviso) alle
reti e sottoreti metalliche, ai fini della
fornitura di servizi a banda larga e vocali
9. Terminazione delle chiamate su singole reti
telefoniche pubbliche in postazione fissa
7. Insieme
minino di
linee affittate
14. Fornitura
all’ingrosso di
segmenti di
linee affittate su
circuiti
interurbani
13. Fornitura
all’ingrosso
di segmenti
terminali di
linee affittate
15.
Accesso
e raccolta
delle
chiamate
nelle reti
telefonich
e
pubbliche
mobili
17. Mercato
nazionale
all’ingrosso
per servizi
internaziona
li di roaming
per le reti
telefoniche
pubbliche
mobili
16.
Terminazione
di chiamate
vocali su
singoie reti
mobili
25
Servizi all’ingrosso
12.
Accesso a
banda
larga
all’ingrosso
4. Servizi
telefonici
internazionali
disponibili al
pubblico
forniti in
postazione
fissa per
clienti
residenziali
MOBILE
Servizi al dettaglio
1. Accesso
alla rete
telefonica
pubblica da
postazione
fissa per
clienti
residenziali
LINEE
AFFITTATE
SERVIZI TELEFONICI
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TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
Le analisi di mercato come strumento per definire
correttivi regolamentari
criteri per identificare i
mercati rilevanti
MERCATI
RILEVANTI
ANALISI DI MERCATO
MERCATI
COMPETITIVI (non
esistono operatori
dominanti)
competition law
(ex post)
REMEDIES
MERCATI NON
COMPETITIVI
(designazione di
operatori dominanti)
regolazione ex ante
(proporzionalità dei
remedies)
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TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
Lo svolgimento delle analisi di mercato
Commissione Europea
lista mercati rilevanti
Autorità nazionale
questionari agli operatori di mercato
al
fine di reperire informazioni utili per valutare il grado di concorrenza nei diciotto
mercati
Autorità nazionale
consultazione pubblica relativa ai
risultati relativi alla definizione dei mercati, al grado di
concorrenza e ai correttivi (remedies)
Autorità nazionale
notifica i risultati alla CE
CE
1 mese di tempo per commentare i risultati dell’autorità
nazionale relativi alla definizione dei mercati e al grado diconcorrenza
NO CONCERN
L’Autorità Nazionale adotta le
decisioni finali risultanti dalle analisi
di mercato
CONCERN
Nessun veto della CE:
L’Autorità Nazionale adotta le
decisioni finali risultanti dalle
analisi di mercato
Veto della Commissione
Europea
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TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
La decisione sui remedies
Le nuove Direttive comunitarie devono soddisfare alcuni prinicipi
generali. Di conseguenza, le regole (remedies) che scaturiranno
dall’applicazione del nuovo quadro devono:
essere orientate a controlli ex post (competition law) piuttosto che ad
obblighi di natura ex ante (regulation)
delineare una cornice generale di regole a favore del benessere dei
consumatori piuttosto che misure intrusive
essere appropriate allo specifico problema competitivo individuato
essere proporzionate al fallimento del mercato
essere armonizzate tra i paesi dell’Unione Europea, in linea con il nuovo
modello pan-Europeo di concorrenza
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Stato dell’arte delle analisi di mercato
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BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
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1. L’apertura dei mercati delle telecomunicazioni
2. Le reti di telecomunicazioni e l’ipotesi di
separazione strutturale
3. Le direttive ONP
4. I risultati dal 1998 a oggi
5. Il nuovo quadro regolamentare
6. La revisione del quadro e le nuove sfide
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Review 2006
TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
È opportuno ricordare in questa sede che la Commissione europea
è tenuta verificare entro il 25 luglio 2006 il corretto funzionamento
del nuovo quadro regolamentare del 2003. A tal proposito, la
Commissione ha pubblicato in data 25/11/05 un call for input on the
forthcoming review of the EU regulatory framework for electronic
communications
and
services including review of the
recommendation on relevant markets
In particolare, per ciò che concerne la Raccomandazione CE n.
2003/497 sui 18 mercati rilevanti, la Commissione richiede di
verificare l’opportunità di modificare la lista dei mercati (elimindando
quelli più competitivi), di aggiungere nuovi mercati e di modificare i
tre criteri per l’individuazione di un mercato rilevante
31
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PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
Convergent Offer Evolution TITOLO
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
Convergence is one of Telecom Italia’s distinctive features, strengthening effectiveness
in customer retention and allowing for better management of fixed mobile substition32
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TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
La rete di telecomunicazioni oggi
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TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
La rete di telecomunicazioni domani: NGN
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Next Generation Network
TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
Servizi
Contenuti
Telefonia
fissa
Telefonia
mobile
Internet Messaging Music on line Video on line IPTV
Softswitch and
application Services
Strato delle
applicazioni
Rete di trasporto IP
Trasporto
Accesso
Softswitch and
application Services
Videochiam
…
Fisso
Mobile
Altro
Strato della
connettività
Le reti NGN, a differenza delle reti esistenti, permettono di fornire
differenti tipologie di servizi (voce, dati, TV) sfruttando la medesima
piattaforma di rete
Nel seguito si concentrerà l’analisi sugli aspetti regolamentari connessi
all’introduzione delle NGN di accesso
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GRUPPO TELECOM ITALIA
TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
Temi regolamentari (strato della connettività)
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
Obiettivi del regolatore: rimuovere eventuali posizioni di vantaggio
dell’operatore storico che possano precludere lo sviluppo di un mercato
competitivo:
Rimuovere vantaggi derivanti dalla rete legacy (creare le condizioni
affinché gli OLO avviino la costruzione di proprie infrastrutture di rete)
Rimuovere vantaggi derivanti dal controllo di una base di utenza iniziale
molto estesa (grazie a tale base di utenza l’operatore storico potrebbe
raggiungere significative economie di rete prima dei concorrenti)
Novità: regolamentare reti ancora da costruire
L’imposizione di obblighi identici a quelli imposti per le reti legacy
determinerebbe:
•Minori incentivi agli investimenti per l’operatore storico
incertezza sul recupero dei costi
•Minori incentivi agli investimenti per gli OLO
sulle reti dell’operatore storico
maggiore
possibilità di free riding
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GRUPPO TELECOM ITALIA
TITOLO PRESENTAZIONE, ALLINEATO IN
Temi regolamentari (strato delle applicazioni)
BASSO E A DESTRA, MASSIMO 2 RIGHE
ASP (Application service provider):
•Dotazioni infrastrutture di rete minime o assenti e assenza di vincoli regolamentari
•Già oggi utilizzano le reti degli operatori tlc per offrire servizi quali il VoIP
•Con le reti NGN saranno in grado di offrire servizi sempre più evoluti
PARADOSSO
Quanto più gli operatori investono in NGN,
tanto più consentono ai propri concorrenti
(gli ASP) di offrire servizi evoluti
Possibili risposte degli operatori tlc
• Blocco da parte degli operatori tlc dei servizi ASP (tentativo di foreclosure
– non praticabile)
• Richiesta pagamento supplementare agli ASP (praticabile solo se i servizi
erogati richiedono QoS non compatibili con accesso a internet in modalità
best-effort)
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