Comune di Montebuono
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S P 20-10-2009 A Z I 9:33 O COMUNE notizie O T T O B R E 2 0 0 9 Pagina 1 Montebuono anno IV n. 2 Gabbia montebuono SPAZIO COMUNE • Periodico Monografico d’Informazione Istituzionale • Registrazione Tribunale Tr 5/2004 • Anno VI n° 8 • Editrice Punto Uno Srl Periodico quadrimestrale d’informazione comunale di Montebuono e Fianello e delle Associazioni socio-culturali del territorio Montebuono ai fratelli d’Abruzzo di Gianni Cristofani L a comunità di questo nostro piccolo borgo sabino si stringe con tutto il proprio calore umano alle popolazioni abruzzesi per il tremendo terremoto che ha sconvolto le loro esistenze e per significare tutta la solidarietà in termini materiali e spirituali che un evento del genere richiede. Siete così vicini a noi al punto che i vostri sussulti sono stati anche i nostri, avvertiti magari con una minore intensità, ma forieri della vostra stessa paura ed indicibile angoscia. Siamo sicuri che il vostro forte carattere, la vostra determinazione di autentici figli della terra vi porterà a superare tutte le contingenti difficoltà con la consapevolezza, ve lo diciamo con il cuore in mano, che non sarete soli perché la Sabina e tutta l’Italia sono con voi e per voi e si ingegneranno per riportare tutta la tranquillità di cui necessitano le vostre splendide anime di persone sincere, schiette e laboriose. Amici carissimi della terra di Abruzzo, Montebuono vi porta nel cuore in questo vostro grande momento di difficoltà e di angoscia perché siete parte della nostra storia paesana, quella dei nostri padri e dei nostri nonni. Nei primi anni del dopoguerra erano in molti a lasciare le vostre montagne nel periosegue a pag. 3 Riaperta la chiesa dell’Assunta R iaperta al culto la chiesa parrocchiale intitolata a Maria Assunta nel comune di Montebuono. Domenica 12 aprile 2009, ricorrenza della Santa Pasqua di Resurrezione, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Lino Fumagalli, Vescovo di Sabina Poggio Mirteto, alla presenza di autorità religiose, civili, militari e di un plaudente popolo della comunità montebuonese, ha benedetto il quattrocentesco luogo di culto fatto oggetto di un radicale intervento di restauro conservativo e di messa in sicurezza riguardante il tetto e tutte le facciate. Particolare attenzione è stata data alle parti marmoree dei portali ed alla struttura lignea di quello laterale, riportato con abile restauro all’antico splendore. La Sovrintendenza alle Belle Arti, nella persona dell’Architetto Claudio Blasetti, ha seguito tutto l’iter dei lavori il cui costo è stato finanziato dai fondi a disposizione della provincia di Rieti per i danni arrecati dagli eventi sismici di questi ultimi anni. Gli interni di questa splendida chiesa di Montebuono che evidenzia una volta con un affresco eseguito nel 1949 dal pittore ternano Mirimao, hanno ancora bisogno di un più mirato e radicale restauro Fianello verso il risanamento abitativo Terminati i lavori a “Portasmea” PAGINE .…… 4 - 5 - 6 E 7 A PAGINA .…… anche se - ad esempio - è già stato rimodernato tutto l’impianto tecnico di illuminazione e qualche manufatto rovinato dalle infiltrazioni esterne di acqua piovana, giovandosi anche della generosità di privati benefattori e del contributo del popolo di Montebuono. “Una Chiesa è bella se bella è la comunità che la vive”: così il Vescovo Fumagalli nell’indirizzo di plauso a Don Enzo Cerchi, parroco di Montebuono, che del restauro è stato l’anima realizzatrice. Una Pasqua diversa per la gente di Montebuono che ha potuto celebrare la festa nell’antico luogo di culto dopo oltre cinque anni di chiusura. “La riapertura al culto di questa chiesa è stata attesa con ansia da tutta la popolazione perché dentro queste mura, sotto questa splendida volta affrescata nel ‘49 del ternano Mirimao, sono racchiusi cinquecento anni di vita della nostra gente, c’è la memoria storica degli eventi di una comunità che segue a pag. 2 Le nuove poesie di Gianni Cristofani 10 Il Comune è anche on line all’indirizzo: www.comune.montebuono.ri.it A PAGINA .…… 11 Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 2 Montebuono SPAZIO COMUNE ❐ dalla prima pagina Riaperta la chiesa dell’Assunta ha vissuto e vive nel solco della dottrina cattolica sin dalle sue origini”. Così si è espresso il sindaco di Montebuono Dario Santori nell’indirizzo di saluto al Vescovo e nel ringraziare Don Enzo Cherchi, per poi proseguire: “Aver consolidato e messo in sicurezza questo splendido bene monumentale che è sì patrimonio della Chiesa, ma che anche parte integrante del nostro essere, significa la volontà dei pubblici amministratori di non disperdere la testimonianza che l’estro e l’arte dei nostri padri ci hanno tramandato”. La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa di Pa- Pagina 2 squa mentre tutta la manifestazione è stata allietata dalle note della Filarmonica Giuseppe Verdi, una delle L’intervento del Sindaco Dario Santori più antiche bande musicali della Sabina. Malepassu “E ccellenza Reverendissima, carissimo Don Enzo, concittadini tutti di Montebuono: è con tanta gioia, soddisfazione ed un pizzico di commozione che partecipo alla riapertura al culto di questa nostra splendida chiesa parrocchiale dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo. Ringrazio Don Enzo che ha voluto prendessi la parola in questa felice circostanza, ma il mio ringraziamento al nostro parroco gli giunga con tutto il cuore per quanto egli ha fatto e farà al fine di recuperare e promuovere il patrimonio storico, artistico e monumentale di questo nostro amato borgo della Sabina. Sono ormai trentatre anni che egli è stato chiamato ad essere il pastore di questa nostra comunità montebuonese, un periodo che lo ha visto sempre in prima linea per promuovere, insieme al benessere delle anime, anche tutto ciò che ruota intorno alle arti, spaziando dalla letteratura, alla musica ed al bel canto. La riapertura al culto di questa chiesa è stata attesa con ansia da tutta la popolazione perché dentro queste mura, sotto questa splendida volta affrescata nel 1949 del ternano Mirimao, sono racchiusi cinquecento anni di vita della nostra gente, c’è la memoria storica degli eventi di una comunità che ha vissuto e vive nel solco della dottrina cattolica sin dalle sue origini. Aver consolidato e messo in sicurezza questo splendido bene monumentale che è si patrimonio della Chiesa, ma che virtualmente è un bene che è proprio del nostro essere, significa la volontà dei pubblici amministratori di non disperdere la testimonianza che l’estro e l’arte dei nostri padri ci hanno tramandato. Significa che bisogna continuare a percorrere la strada indicata da Don Enzo anche da responsabili di questa amministrazione comunale che, in sinergia con l’ente Regione e Provincia, dovrà trovare le risorse necessarie per recuperare monumenti che stanno vivendo un deleterio abbandono. Penso in primis ad un più marcato restauro degli interni di questa stessa chiesa parrocchiale con tecniche che ne conservino il suo sapore di antico, penso alla chiesa di San Giovanni Battista ed a quella di Sant’Angelo, come pure alla Madonna dei Monti ed ai piccoli luoghi di culto di cui è disseminato tutto il nostro territorio, dal centro storico a tutte le frazioni. Don Enzo docet: egli è un grande esempio per noi. Speriamo che il Signore ce lo conservi a lungo in tutta la sua efficienza e che Sua Eccellenza Reverendissima sia il tramite per la realizzazione di questo nostro desiderio che nasce spontaneo dal cuore di tutto il popolo di Montebuono. Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 3 Montebuono SPAZIO COMUNE N onostante il concreto rischio di una sua definitiva chiusura per la quale è sul piede di guerra tutta la popolazione con in testa il sindaco Dario Santori, il plesso scolastico di Montebuono, scuola materna e primaria, ha concluso l’annualità 2008-2009 con un’interessante quanto educativa rappresentazione teatrale. Su un testo di Vincenzina Dorigo gli alunni delle elementari hanno interpretato “Pacifì - Il Marziano Giardiniere” avvalendosi della sapiente guida e regia delle loro insegnanti e con l’ausilio Scuole elementari a Montebuono, saggio teatrale di fine anno tecnico di Fiorenzo Francioli che ne ha curato le scene, le musiche, i suoni e gli effetti speciali. Con la spigliatezza della loro verde età i piccoli attori hanno allietato il folto pubblico presente rappresentando in maniera lucida e comprensibile il messaggio contenuto nel testo del lavoro teatrale: la pace e la concordia tra i popoli. La figura del marziano che getta sulla terra un seme dal quale nasce l’albero della pace è puramente allegorica, incarna pienamente l’altro, il diverso che si colloca in un nuovo ambiente sociale e culturale. Presente fra le autorità intervenute la professoressa Orietta Mariucci in qualità di Preside Vicaria dell’Istituto Omnicomprensivo “Sandro Pertini” di cui la scuola di Montebuono fa parte. Organetti e stornellatori a San Benedetto P rimo festival degli stornellatori a Montebuono: si è tenuto nel terzo finesettimana dello scorso mese di giugno 2009, in concomitanza con l’annuale celebrazione popolare di San Benedetto, venerato da secoli nell’eremo esistente sull’omonimo monte che sovrasta il borgo sabino di Montebuono. La manifestazione, organizzata dalla locale Pro Loco guidata da Fiorenzo Francioli, ha avuto il patrocinio dell’Assessorato al Turismo e Commercio della Regione Lazio, del Comune di Montebuono e della Parrocchia di Santa Maria Assunta tramite il parroco Don Enzo Cherchi. Nel tardo pomeriggio di sabato 13 giugno per le vie del centro storico si è esibito il gruppo degli “Organetti del Soratte”, cui hanno fatto seguito nel centro polivalente “Andrea Dati” i vari gruppi di stornellatori provenienti dalle province di Rieti e Roma. Il meeting musicale e canoro si è concluso nella giornata di domenica 14 giugno quando il popolo di Montebuono, seguendo l’esempio dei propri antenati, è andato in processione penitenziale all’Eremo di San Benedetto, dove si sono svolti i riti religiosi, ed una grande tavolata all’aperto per gustare ancora una volta la bravura canora dei canterini popolari. Una giornata, quella di domenica, che ha significato la forza della tradizione che può esprimere la comunità di un piccolo borgo agreste ed al contempo fare memoria di eventi storici che hanno segnato la vita della gente di Montebuono. Antiche tradizioni popolari e riproposizione di valori etici e religiosi sono stati quest’anno, a Montebuono, anche momenti di sano e colorito passatempo. Un poeta locale, Gianni Cristofani, così cantava in una sua lirica della chiesetta sul monte: “Splendida chiesetta restaurata / del santo che insegnò ora et labora / da sempre vegli questa terra amata / dove gente sabina vi dimora” La performance teatrale degli attori in erba montebuonesi ha fatto ascoltare parole semplici pronunciate da anime innocenti, ma comunque cariche di grandi significati umani, sociali e culturali. È stata rappresentata una storia fantastica tutta da ascoltare perché andava direttamente a toccare il cuore dei presenti, tra i quali il parroco Don Enzo Cherchi ed il Vice Sindaco Gianni Cristofani. Chiuso il sipario, resta la speranza che questa splendida realtà culturale, tipica del piccolo borgo sabino, sia uno dei motivi sufficienti per far sì che la Pubblica Istruzione preservi questo patrimonio educativo e di vera integrazione etnica e non lo disperda per presunte necessità finanziarie e di economia gestionale. ❐ dalla prima pagina Montebuono ai fratelli d’Abruzzo do invernale per portare i loro greggi nelle campagne della bassa sabina dove si consolidavano amicizie e nascevano anche matrimoni. Non c’era mai passaggio di denaro, era un continuo baratto. Formaggio e ricotta in cambio di erba verde e qualche - anzi molte - bottiglie di vino. Erano incontri costruttivi e proficui tra persone vere, semplici, autenticamente legate alla terra sia in qualità di contadini che di pastori. Erano scambi di natura economica, ma anche e soprattutto culturali in quanto si confrontavano tradizioni, usi e costumi diversi. Amici abruzzesi, nell’immaginario collettivo di noi ragazzi sabini del dopoguerra siete stati per anni i protagonisti autentici di quanto D’Annunzio ebbe a cantare nelle sue liriche. La strada romana, bianca e piena di buche che da Rieti porta a Montebuono era il vostro “tratturu”che ogni anno, al primo rigor dell’inverno, imboccavate per raggiungere le nostre campagne. Quando il terremoto assassino ha sconquassato i vostri paesi, la nostre gente si è sentita emotivamente coinvolta per quella comunanza di antiche radici che affondano nella stessa terra bagnata dal sudore, da cui trae il pane quotidiano. Montebuono, amici abruzzesi, vi porta nel cuore: è con voi e vuole condividere sia a livello ideale che materiale le sofferenze che vi hanno colpito e per le quali ancora oggi continuate a soffrire. Qualcosa di concreto l’abbiamo fatto, altro potremmo fare in questa catena di solidarietà che ha coinvolto l’Italia ed il mondo intero soprattutto per salvare il vostro patrimonio artistico e monumentale che è un bene di tutta l’umanità. Pagina 3 Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 4 Montebuono SPAZIO COMUNE V O C I D A F I A N E L L O Fianello verso il risanamento abitativo “C hiudere il plesso scolastico in uno dei piccoli comuni della nostra Sabina significherebbe voler uccidere il comune medesimo, dato che si ridurrebbero le sue potenziali capacità abitative e si mortificherebbero le sue possibilità economiche”. Così Fabio Melilli, Presidente della Provincia di Rieti, ha risposto ad una sollecitazione del sindaco di Montebuono Dario Santori in occasione della firma della convenzione tra il commissario per il terremoto del 1996 ed il presidente del consorzio “Borgo di Fianello” dott. Andreotto Gaetani. La presenza del Pre- sidente Melilli a Montebuono nella mattinata di domenica 17 maggio era attesa da tempo perché si ratificava l’accordo sul finanziamento per il recupero del complesso abitativo del centro medievale di Fianello. L’antico castello della sabina, già fatto oggetto di notevoli investimenti Il testo integrale dell’intervento del Sindaco Dario Santori “U n sincero e cordiale benvenuto a tutti voi, insieme ad un sentito grazie per la vostra presenza in un momento così significativo per questo nostro paese di Montebuono, per Fianello e - mi sia consentito - per l’intera compagine amministrativa che ho l’onore di presiedere. Oggi concretizziamo un progetto ambizioso nato all’indomani del nostro insediamento, grazie alla sensibilità del Presidente della Provincia di Rieti On.le Fabio Melilli che non mi stancherò mai di ringraziare, verso il problema del borgo di Fianello, per toglierlo dal secolare abbandono e riportarlo alla sua dignità di castello medievale, salvaguardando tutto il suo patrimonio monumentale, sia esso laico che religioso. L’accordo che sottoscriviamo oggi fra l’ente provinciale ed il consorzio costituitosi tra i proprietari delle Pagina 4 abitazioni del centro storico fianellese è l’esempio di come pubblico e privato, quando c’è chiarezza nei rapporti e volontà politica, possono trovare le giuste soluzioni per risolvere anche i problemi abitativi del territorio sabino, con la contestuale salvaguardia del proprio patrimonio artistico e culturale. Da questa mattina il progetto Fianello passa dalle parole ai fatti per diventare concretamente operativo, aggiungendosi ai già significativi interventi operati in quel presidio, tanto da avere tra poco tempo la piena fruibilità di un gioiello architettonico, bene inestimabile di questa nostra comunità agreste. Grazie, Presidente Melilli, grazie a voi proprietari degli immobili del centro storico per aver aderito anche con mezzi finanziari a questa importante iniziativa di recupero conservativo del borgo di Fianello. Sono sicuro che a lavori terminati, quando cioè saranno giunti in porto tutti i progetti che insistono su quel sito, Montebuono avrà un altro valore aggiunto per essere collocato nei circuiti turistici italiani, tanto da creare ricchezza per la nostra popolazione. Sarà illuminato compito degli amministratori, quelli di oggi e quelli di domani, saper sfruttare questo recuperato centro medioevale attraverso iniziative promozionali, collegandosi con le province e i comuni limitrofi, in piena sinergia e condivisione di intenti con le realtà della Chiesa locale. Grazie a Fabio Melilli si può dire che Montebuono con Fianello ha ‘colto l’attimo’. Nostro dovere istituzionale è far sì che l’intelligenza del contingente sia nuovo e costruttivo futuro per le generazioni a venire. Grazie”. per la messa in sicurezza dei suoi versanti e la realizzazione dei sottoservizi, beneficerà dei fondi del terremoto per un milione e seicentosettantamila euro cui si aggiungeranno fondi a carico dei privati, tanto da ridare al complesso abitativo la piena funzionalità con la contestuale messa in sicurezza anche ai fini di futuri eventi sismici. Il Presidente Melilli ha incontrato la popolazione di Montebuono solo ed esclusivamente per gli aspetti istituzionali legati all’accordo firmato con il consorzio di Fianello e si è complimentato con i proprietari degli immobili per aver compreso che un’iniziativa di tale portata sia finanziaria che gestionale, poteva realizzarsi solo in presenza di un progetto condiviso e non parcellizzato fra i vari soggetti interessati. Hanno presenziato alla firma il sindaco di Montebuono Dario Santori, il parroco Don Enzo Cherchi, i tecnici comunali Walter Agostinelli ed Angelo Pace ed il rappresentante della sovrintendenza ai beni culturali architetto Blasetti. Il sindaco Santori nel ringraziare il Presidente/Commissario Fabio Melilli si è detto sicuro che: “a lavori terminati, quando cioè saranno giunti in porto tutti i progetti che insistono su quel sito, Montebuono avrà un altro valore aggiunto per essere collocato nei circuiti turistici italiani tanto da creare ricchezza per la nostra popolazione”. Ed ha proseguito: “sarà illuminato compito degli amministratori, quelli di oggi e quelli di domani, saper sfruttare questo recuperato centro medievale attraverso iniziative promozionali, collegandosi con le province e i comuni limitrofi, in piena sinergia e condivisione di intenti con le realtà della Chiesa locale”. E concludendo: “grazie a Fabio Melilli si può dire che Montebuono con Fianello ha ‘colto l’attimo’. Nostro dovere istituzionale è far sì che l’intelligenza del contingente sia nuovo e costruttivo futuro per le generazioni a venire”. Gianluca Perfetti 338 2658050 - 393 9170497 Voc. S. Andrea 29, Montebuono (RI) Tel.: 06 45421610 - [email protected] www.lospiritolibero.it Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 5 Montebuono SPAZIO COMUNE V O C I D A F I A N E L L O Intervista ad Andreotto Gaetani, Presidente del Consorzio “Il Borgo di Fianello” I l Comune di Montebuono, d’intesa con la presidenza della Provincia di Rieti, si è fatto promotore della costituzione del Consorzio “Il Borgo di Fianello” tra i proprietari di Fianello, per il miglioramento sismico dell’area. Il Commissariato al sisma, dopo aver effettuato indagini formali e adeguati sopralluoghi tecnici, ha stipulato recentemente una Convenzione con il Consorzio al fine di far progettare e svolgere ai proprietari degli immobili i necessari lavori di miglioramento sismico, mantenendo la responsabilità e gestione amministrativa al Comune di Montebuono. Per saperne di più abbiamo intervistato il presidente del Consorzio “Il Borgo di Fianello” Andreotto Gaetani. Presidente, perché avete costituito il Consorzio “Il Borgo di Fianello”? “Vorrei prima di tutto ringraziare il Sindaco Santori e l’On. Melilli che hanno promosso questa opportunità e salutare i miei associati che con i loro immobili compongono la maggioranza della superficie delle proprietà di Fianello e che hanno creduto in questa iniziativa. Il Consorzio è stato costituito dai proprietari con la partecipazione formale del Comune per poter creare uno strumento che potesse effettuare opere di miglioramento sismico per tutta Fianello nel suo complesso”. Ma la partecipazione è gratuita? “Assolutamente no. I con- sorziati che hanno costituito dal notaio il Consorzio hanno versato ciascuno una prima quota di adesione di 1000 euro a testa. Inoltre i progettisti calcolano che prima di iniziare i lavori, la quota complessiva che i privati dovranno versare in contanti di tasca loro ammonterà a circa mezzo milione di euro, a fronte di circa un milione e mezzo di contributo”. Quali sono i lavori in programma? “Guardi, il consorzio opererà sugli immobili dei privati che hanno aderito, non perdendo di vista l’interesse pubblico, tant’è vero che si prevede una progettazione complessiva sul borgo che va vista come un’unica unità progettuale. Occorrerà quindi mediare tra gli interessi dei singoli e quelli generali. Abbiamo già avviato i lavori di progettazione iniziando con una ricognizione tecnica effettuata dagli ingegneri della Protezione civile di Rieti ed è continuata con le risorse messe a disposizione dal Comune. Contiamo a breve di avere uno schedario tecnico ragionato per cia- scun immobile di Fianello per poter decidere fra progettisti, Comune, Provincia e proprietari con quali lavori iniziare, quali priorità e quali emergenze”. Cosa succederà in pratica e quali saranno le fasi di lavoro? “Siamo a buon punto: il Consorzio è stato formalmente costituito ed ha i requisiti di legge per operare e dispone delle prime risorse per lavorare. Come Presidente ho siglato recentemente la Convenzione con l’On Melilli, Commissario al Sisma per la provincia di Rieti, che ha deliberato l’assegnazione dei fondi. Sono già iniziate le fasi pre-progettuali e a breve, dopo un’assemblea del Consorzio che dovrà ratificare le decisioni, si assegneranno gli incarichi di progetto. I lavori inizieranno subito dopo aver espletato un bando di gara”. Ma i terremoti degli anni scorsi che danni concreti hanno causato a Fianello? “Guardi, sono a Fianello dal 2003 e non conosco di persona le vicende degli anni passati. Mi devo quindi attenere al parere dei tecnici della Protezione Civile che, dopo attenti sopralluoghi, hanno espresso viva preoccupazione sulle condizioni complessive del borgo, anche in considerazione che tutto il territorio del Comune di Montebuono è stato dichiarato per legge zona sismica”. Allora andate avanti? “Naturalmente. Le dirò di più: per ogni problema interpretativo, di procedura e operativo, sono in stretto contatto con il Comune, con la Provincia e con la Sovrintendenza ai quali spesso pongo quesiti scritti e formali. Inoltre mi fa piacere rendere noto che il Presidente Melilli, nel rispetto della trasparenza e delle procedure, per tutti i chiarimenti necessari intende coinvolgere l’Avvocatura di Stato che con i suoi pareri ci darà ancora maggior conforto”. Come sono i rapporti tra il Consorzio e tutti i fianellesi? “Calcolando i nuclei familiari dei consorziati nella loro interezza, si può valutare una composizione di 40/50 persone - compresa la grande maggioranza della superficie degli immobili - e quindi la quasi totalità della popolazione di Fianello è rappresenta all’interno del Consorzio. Con loro e con i pochi cittadini del borgo che liberamente hanno scelto di non partecipare al Consorzio c’è un rapporto di simpatia e reciproca collaborazione. Inoltre, a garanzia degli interessi di tutti, il Comune di Montebuono ha delegato a partecipare ai lavori del Consorzio il dinamico assessore Mariella Mariani, molto attivo e coinvolto nella sorte del borgo”. Sta disegnando una situazione idilliaca, ci saranno pure voci critiche? “Per la verità no. Se lei intende comunicazioni dirette al Consorzio, se in futuro verranno saranno bene accette ed esaminate. Se lei si riferisce invece ad altro, ovvero a interventi indirizzati a organismi terzi, lettere, delazioni, esposti o maldicenze in generale, non le so rispondere. Di solito queste riguardano vicende da piccolo pettegolezzo dovute a poca cultura e scarso approfondimento dei fatti, di nessun interesse per i più”. Allora come riuscirà a comporre gli eventuali interessi diversi con i quali si dovrà confrontare? “È vero, il Consorzio si segue a pag. 6 TABACCHERIA - LOTT O SUPERENALOTT O Andrea Schiaretta Profumeria - Ar ticoli da regalo Via Maglianese 1/A Montebuono (RI) Tel. e Fax 0765/607283 Pagina 5 Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 6 Montebuono SPAZIO COMUNE segue da pag. 5 Intervista ad Andreotto Gaetani, Presidente del Consorzio “Il Borgo di Fianello” confronterà con interessi pubblici e privati piccoli, medi e grandi e dovrà sempre trovare momenti di equilibrio condivisi il più possibile da tutti. Se questo non dovesse avvenire, ricordo che la Legge riconosce al Consorzio l’obbligatorietà da parte dei non aderenti al Consorzio di adempiere, seguire ed attuare le sue decisioni, prese dall’assemblea d’intesa con il Comune in forza della Convenzione con la Protezione civile. È però mia intenzione stabilire preventivamente un dialogo diretto e civile con tutti”. Il Consorzio potrà essere aperto ad altri? “Il Consorzio, per statuto, sarà sempre aperto a tutti gli abitanti di Fianello. Informo che quando il Consorzio venne costituito, furono convocati tutti i fianellesi e ne aderì la larga maggioranza. Se qualcuno dei meno interessati di allora ci ripenserà, la cosa non potrà farci che piacere. L’unico obbligo per i nuovi candidati è quello di sottoporsi per l’ammissione all’approvazione preventiva dell’assemblea”. Ma il Consorzio si occuperà solo di progetti e opere o anche di cultura? “Il Consorzio si deve principalmente occupare di quanto previsto dallo Statuto e dalla Convenzione siglata con il Commissariato al Sisma della Protezione Civile di Rieti. Personalmente penso che contribuire a risanare un paese tenendo conto di tutti i valori storici, paesaggistici e architettonici sia un’operazione d’im- Pagina 6 portante spessore culturale e come tale va impostata. Certamente nessuno potrà vietare, una volta esauriti i compiti principali, di trasformare Statuto e Consorzio in quello strumento di cultura, di promozione o altro che i fianellesi, d’intesa con il Comune, si vorranno dare”. Ma il Consorzio è interessato agli immobili pubblici presenti in paese? “No. Il Consorzio non è interessato perché per Statuto si può solo occupare degli immobili privati dei consorziati. Certamente il problema degli immobili pubblici sarà in ogni caso affrontato d’intesa con il Comune in sede di progettazione generale. Per quanto mi riguarda, non posso fare a meno di ringraziare chi a titolo volontario si è occupato in passato del minuto mantenimento, delle pulizie e dei locali igienici di parte del patrimonio pubblico e storico del borgo. Auspico nel contempo però che si sciolgano velocemente lacci e laccioli che sembrano impedirne di fatto un utilizzo realmente quotidiano e una gestione corale nell’interesse di tutti i cittadini di Montebuono e di Fianello, inaugurando per il futuro una nuova stagione ‘delle porte aperte’”. I cittadini di Fianello, se tutto andrà in porto, riceveranno un importante aiuto, sia pure compartecipato. Come potranno a loro volta sdebitarsi con la pubblica amministrazione? “L’aiuto è pubblico e previsto dalla legge. In ogni caso mi sono posto il problema di cercare di dare una forma di destinazione del tutto volontaria, ma aperta al popolo, di alcuni beni privati. Un’idea su cui lavorare, naturalmente con il consenso di tutti gli interessati, è quella di trovare un sistema (una specifica Convenzione con il Comune) dove per esempio i proprietari del Palazzo, maggiori beneficati dal contributo, possano mettere a disposi- zione della comunità qualche spazio per occasioni pubbliche, convegni, concerti, mostre, solo per determinati giorni all’anno”. Come potrà il Consorzio intervenire sui monumenti presenti come la Torre Longobarda? “Come ho già avuto modo di spiegare, non potremo intervenire sui monumenti anche se il tema sarà affrontato in sede di progettazione complessiva. Poiché anche io credo che la radice storica delle comunità sia determinante (vorrei in merito complimentarmi per il bel libro su Montebuono e Fianello promosso da Don Enzo Cherchi e dal Comune), ho chiesto alle Università della Tuscia e della Sapienza di approfondire le origini storiche della Torre affidando delle tesi di ricerca che, non appena terminate, faremo pubblicare. Purtroppo sta emergendo che la torre pentagonale non presenta sufficienti elementi per validarne le origini longobarde, bensì a detta degli esperti presenta chiara derivazione alto-medioevale. In linea generale gli storici interpellati ritengono che i longobardi, nelle loro scorrerie nelle nostre terre, fossero più interessati a fare danni e razzie che opere nell’interesse delle comunità. Ne sapremo di più quando gli studi saranno resi disponibili”. Presidente, vedo che il Consorzio “Il Borgo di Fianello” parte con le idee chiare. La ringrazio e le auguro buon lavoro. “Sono io che la ringrazio per avermi dato modo di spiegare in che cosa consisterà l’opera del nostro Consorzio e come, in qualità di Presidente, intendo portare avanti il mio lavoro. La informo anche che se le farà piacere, sono disponibile sin da ora ad aprire un rapporto periodico con il suo giornale per informare i lettori dei passi che volta per volta andremo a fare e per esaminare suggerimenti, idee e critiche. Grazie”. Via Sargnano, 2 02040 Montebuono (RI) Tel. 0765 60.70.59 - Fax 0765 60.90.21 www.frantoiominicucci.com e-mail: [email protected] Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 7 Montebuono SPAZIO COMUNE N el precedente numero del periodico di Montebuono è stato pubblicato con il dovuto risalto un articolo dall’accattivante titolo “Fianello utopia o realtà”. L’articolo si soffermava sulla necessità e opportunità di intervenire su Fianello, sottolineandone, in modo del tutto condivisibile, le ragioni storiche, culturali e sociali. Continuava però affermando che pur mancando entusiasmo e partecipazione dei giovani, si deve provvedere alla rivitalizzazione del centro storico e alla costituzione di un nucleo organizzatore aperto alla collaborazione di tutti, anche nella ricerca di contenuti umani, sociali e spirituali. Fa piacere leggere sul nostro giornale questo invito di alta responsabilizzazione, ma al contempo fa ancora più piacere informare i cittadini di Montebuono e di Fianello che in qualità di Sindaco mi sono adoperato, sin dai miei primi atti istituzionali, perchè questo nobile auspicio fosse formalmente raccolto e trasformato in fatti concreti. Diverse infatti sono le iniziative pubbliche e private iniziate a sostegno e supporto dello sviluppo di Fianello, come il consolidamento dei versanti, la sistemazione dei sottoservizi, il prossimo impianto di fitodepurazione, nonché la bella nuova pavimentazione che preghiamo tutti di andare ad ammirare. Una delle iniziative più interessanti di carattere misto - privato e pubblico - che è stata messa in cantiere, è quella della recente costituzione del Consorzio “Il Borgo di Fianello” che, attraverso una convenzione con il Commissario al Sisma di Rieti per la quale ci siamo fortemente adoperati, dispone complessivamente di oltre 2.300.000 euro tra finanziamento pubblico e compartecipazione privata per il miglioramento Fianello: il vecchio e il nuovo di Dario Santori* di Fianello e la riduzione del rischio sismico, attraverso la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle abitazioni del centro storico. Si sottolinea inoltre, con soddisfazione, che non si può fare opera di miglioramento senza un forte coinvolgimento culturale, storico e paesaggistico. E anche in questo senso il Consorzio, con il concorso dell’Amministrazione comunale, sta recependo i suggerimenti che da più parti provengono. Per maggiore chiarezza forse un appello all’unità e al buonsenso si potrebbe rivolgere direttamente al nostro articolista, per chiedergli di intervenire sui vertici di quell’associazione locale, della quale in passato è stato acceso promotore, che ora sembra remare contro questa bella iniziativa. Per dovere di cronaca occorre infatti informare che continuano ad arrivare lettere non solo di critica, ma anche di denuncia ad organismi terzi da parte di un’associazione del borgo, forse benemerita in passato e che ha già pubblicamente dichiarato la sua intenzione a sciogliersi e della quale non si conoscono né programmi futuri, né bilancio, né reale rappresentatività. La giovane presidente neoeletta, prima ancora di preoccuparsi di formulare un piano di rilancio, di cercare risorse, nuovi associati e di presentare a favore della comunità un credibile piano di gestione degli immobili pubblici a suo tempo affidati, si impegna esternamente in modo malevolo, capzioso, non per criticare costruttivamente, ma per distruggere quanto altri, nell’interesse del Borgo e di Montebuono, stanno pubblicamente portando avanti con professionalità e completa dedizione. La giovane presidente dell’associazione del borgo muove infatti critiche relative ai reali danni del terremoto del 2001, che per la verità dovrebbe conoscere poco perché all’epoca dei fatti portava il grembiule delle scuole elementari. Il Commissario al sisma, giustamente, non sottovalutando lettere ed esposti così circostanziati che sembrano essere stati scritti da un esperto professionista rotto a tutte le astuzie, interessato più alla distruzione dell’esistente che alla collaborazione e realizzazione del nuovo, ha semplicemente trasmesso i documenti ricevuti all’Avvocatura di Stato. Intanto il lavori del Consorzio non si sono interrotti e vanno avanti serenamente. Sapendo di fare cosa gradita e contando sul senso di equilibrio e responsabilità dell’estensore del bell’articolo “Fianello utopia o realtà”, gli chiederei di riconsiderare quanto scritto e di adoperarsi concretamente per la coesione e la concordia tra tutti, magari proponendo alla giovane e forse inesperta presidente di cercare di lavorare tendendo al nuovo, per costruire e non per distruggere, nell’interesse di tutti i cittadini del comune, nessuno escluso. Che gli scritti rispecchino i reali comportamenti degli autori nella quotidianità della loro azione. È ciò che mi auguro da primo cittadino di questo paese per il nostro futuro, rivolgendomi a tutti indistintamente. Sindaco di Montebuono SPAZIO COMUNE PERIODICO MONOGRAFICO D’INFORMAZIONE ISTITUZIONALE Registrazione Tribunale di Terni 5/2004 - Anno VI- n. 8 euro 2,00 Montebuono - Ottobre 2009 Direttore Responsabile: M. Petronio Hanno collaborato per il Comune di Montebuono: Gianni CRISTOFANI (coordinatore), Dario SANTORI, Fiorenzo FRANCIOLI, Mariella MARIANI, Rita RENZI Editore: Editrice Punto Uno Srl - 05100 Terni Largo E. R. Passavanti, 13 - Tel. e Fax 0744 1920763 - 0744 1920764 e-mail: [email protected] Stampato per Editrice Punto Uno Srl da: Tipografia Ceccarelli - Grotte di Castro (VT) editricepuntouno E D I T O R I A E C O M • CONTROSOFFITTI U N I C A Z I O N E VIA ACUTO, 8 - ROMA Tel. 06.41.31.229 / 30 Fax 06.41.31.228 • RIVESTIMENTI show room: Via M. Chiri 29/31/33 - ROMA 06.64.82.93.80 • PARETI MOBILI Tel. e Faxwww.saitsrl.biz [email protected] • CARTONGESSO • ISOLANTI • PANNELLI E SISTEMI PER FACCIATE VENTILATE • PAVIMENTI RIALZATI STAZIONE DI SERVIZIO ® Self Service 24h Lucarini Claudio Via Maglianese snc MONTEBUONO (RI) Pagina 7 Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 8 Montebuono SPAZIO COMUNE Percorso tra le memorie culturali e religiose del reatino. Prima evangelizzazione cristiana nell’Agro Foronovano. Itinerario sulla “Via del sale” nella zona di Rieti. Sulle orme di Pietro in Sabina di Don Enzo Cherchi È notorio che il Cristianesimo nelle vicinanze di Roma si diffondesse molto rapidamente anche per l’azione diretta degli Apostoli Pietro e Paolo come afferma Eusebio (vedi Angelo Mai “Nova Patrum Bibliotheca” n.121), grande padre della Chiesa. Da Roma gli Apostoli inviavano Lettere e spesso andavano a visitare le vicine Comunità come avevano fatto in Oriente secondo la documentazione degli Atti degli Apostoli. Ora, in mancanza di documenti espliciti, si deve ricorrere alle interpretazioni dei fatti e delle memorie locali, oltre che a tradizioni secolari attestanti devozioni e riti antichissimi specialmente quando le memorie dei Padri non sono contraddette da monumenti o valide ragioni, perché a fianco della storia scritta, vi è anche la storia parlata e questa è la Tradizione, che integra la storia scritta. Ora la Tradizione che i Santi Pietro e Paolo, così instancabili in Oriente (vedi Atti degli Apostoli), venuti a Roma non si siano dati all’ozio, ma pur restando nella capitale come centro, si siano spesso inoltrati lungo le vie consolari a portare il Messaggio e la Luce della Fede nelle antiche Città: ciò non solo è contrario ma è una conferma della dinamica vita dei due Principi degli Apostoli. Pertanto, a ragione, possiamo ritenere che il cristianesimo si sia diffuso nella Sabina ai primordi dell’era volgare come testimoniano Tertulliano (Adversus iudices), San Cipriano (Ep. XXX,8), Eusebio (Ist. Eccles. VI,34) e ben presto si siano costituite, nei pressi di Roma, Diocesi organizzate, come Cures, Nomentum, Forum Novum. Poiché con l’arrivo di Paolo a Pagina 8 Roma, cessano le notizie bibliche dei suoi viaggi, è assurdo ritenere che Pietro e Paolo, non abbiano voluto risalire le vie consolari per giungere alle Città poste sulle immediate vicinanze di Roma. Il Cardinale De Lai così afferma nel 1917 sul Bollettino Diocesano Ufficiale a pagina 14: “È tradizione veneranda, sebbene non si possiedono documenti irrefragabili che sia stato l’Apostolo Pietro a portare la fiaccola delle Fede nella Sabina, venendo alla Città di Forum Novum, di cui al presente non restano che pochi ruderi… chi risale il torrente chiamato la Laia di Torri, l’antico Imelle cantata da Virgilio, che sbuca nel Tevere poco più in su di Stimigliano, a metà del corso si imbatte in una larga e pittoresca valle, nella quale spicca un residuo delle antiche grandezze, il Santuario detto di Vescovio: e là intorno, nel piano, tratto di mura cadenti, un torrione e sull’adiacente collina, un grandioso convento in rovina… Il Principe degli Apostoli dunque, nelle sue peregrinazioni sarebbe venuto a Foro Nuovo ed ospitato dalla nobile famiglia Ursacea, presso di lei avrebbe consacrato un altare a nostro Signore, gettando così le fondamenta della primitiva Chiesa e di una Sede Episcopale: per tale motivo col nome di Ursaciana si indicava anticamente la Cattedra di Sabina”. Così afferma anche il Manoscritto di Cerchiara ed altri autori come lo Sperandio (Sabina Sagra e Profana, 1790), il Piazza (La gerarchia Cardinalizia, 1703), il Moroni (Dizionario di erudizione, voce Sabina), il Bernasconi (Storia dei Santuari della Beata Vergine, 1905), il Melchiori (Storia dell’antico municipio romano di Forum Novum, 1904), lo Schuster (Antica agiografia sabina, 1917), Apolloni-Ghetti (Archeologia cristiana, 1947), Stevenson (Bul. Arch. Crist., 1880). Delle venute di San Paolo a Forum Novum abbiamo poche notizie, tranne della sua breve permanenza a San Polo di Forum Novum, che ha la Chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo in memoria dell’Apostolo delle genti. A conferma di quanto abbiamo affermato circa la permanenza dei due Apostoli a Forum Novum, è utile notare che le Chiese e gli altari dedicati ai Santi Apostoli nelle vicinanze di Forum Novum, odierna Vescovio, sono numerosi: • San Polo: a un miglio da Forum Novum vi è la Chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo; • Cicignano: a cinque miglia da Forum Novum la Chiesa parrocchiale è dedicata ai Santi Pietro e Paolo; • Foglia: qui esisteva, citata dal Piazza, una Chiesa di San Pietro (Moroni, Ant. Sabina, pag. 52); • Forano: vi era la Chiesa di San Pietro: “Il popolo tiene per tradizione che qui vi passasse San Pietro nel recarsi a Foro Novo e devotamente baciava una sedia di pietra che è dietro all’altare” (Moroni, Ant. Sabina, pag. 54); • Montasola: vi è la chiesa di San Pietro con cinque altari (Moroni, op.cit., pag. 55); • Montebuono: vi è un’antichissima Chiesa di San Pietro con belle pitture di Jacopo di Roccantica, sulle rovine delle Terme di Agrippa di recente restaurata a cura della Soprintendenza ai Monumenti; • Magliano Sabina: vi è la Chiesa di San Pietro in bello stile romanico puro ed intensamente emotivo. Ed altri paesi inoltre nella Sabina conservano memorie di San Pietro e San Paolo: Toffia, Poggio Mirteto, Castel San Pietro, Ponticelli… Via del Sale e San Pietro Uscendo da Roma e percorrendo la Via Salaria, giunti a Passo Corese (l’antica Cures), la Salaria si biforca in direzione Rieti (Salaria Quintia, dal Console Quinzio) ed in direzione Terni. Per il nostro itinerario culturale e religioso in Sabina, è fondamentale sapere che l’odierna S.S. 313 è in gran parte l’antica Via del Sale che risaliva fino al Municipium Forum Novum (Vescovio) passando dietro al Santuario (quella che attualmente si chiama “Via Romana Vecchia”) e procedendo per il bivio di Vacone attraversa il territorio di Configni-Lugnola per giungere fino a Terni dalla parte di San Valentino: si noti che al passaggio a livello, prima di entrare in città, la strada per un breve tratto viene chiamata Via Salaria. Spicca in questo circuito di cultura e religione l’area di Montebuono che, oltre a conservare una pregiata memoria di San Pietro in una bellissima Chiesa del XII sec., restaurata ad arte dalla Soprintendenza ai Monumenti del Lazio, presenta un pacchetto eccellente di vivibilità climatica, altitudinale, monumentale, turistica ed igienico-sanitaria. Montebuono si trova a 300 mt. s.l.m. con un clima dolce che allontana i rigidi freddi invernali come le afose calure estive, scongiura grandinate ed altre intemperie dannose per l’agricoltura che per questi motivi fornisce prodotti di primaria qualità come vino, olio, frutta e quant’altro; garantisce altresì segue a pag. 9 Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 9 Montebuono SPAZIO COMUNE segue da pag. 8 fiorenti pascoli erbosi sia per gli ovini che per i bovini. Possiede due monumenti di alto spessore artistico del secolo XII: la già citata Chiesa di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria in Fianello, caratteristico borgo medievale restaurato di recente nella sua pavimentazione, che attira turisti da ogni parte favorendo un grande interesse di studio e di arte. A tutto ciò si aggiunga la realizzazione di una nuova R.S.A. (Residenza Socio-Sanitaria Assistita per Anziani) di 60 posti letto che costituisce un punto di riferimento essenziale per le necessità di ordine sociale che assillano gli uomini del nostro tempo. Montebuono si trova in un punto molto favorevole per la viabilità che gli permette di raggiungere con facilità le stazioni di Stimigliano (per Roma) e di Borghetto (per Firenze) come pure i caselli autostradali di Ponzano-Soratte e Magliano Sabina: inoltre, è circondato da una corona sanitaria che permette di raggiungere in circa 40 minuti i poli ospedalieri di Rieti, Terni, Narni, Magliano Sabina, Civita Castellana e Viterbo, mettendo così l’utenza in grande tranquillità. Pertanto ne deriva che il Borgo di Fianello, nel Comune di Montebuono, è idoneo a fungere come punto di raccordo sia logistico per l’accoglienza dei pellegrini, sia informatico per acquisire tutte le notizie riguardanti l’itinerario culturale e religioso di quest’area sabina, lembo ameno, tranquillo e raccolto che si trova al confluire della inossidabile tradizione culturale, morale, sociale, civile e religiosa sabino-umbra. Motolasagna, IV Memorial “Andrea Dati” “S iamo ormai giunti alla quarta edizione del Memorial Andrea Dati - Motolasagna in Sabina, e sulla base delle esperienze fatte, contiamo per il prossimo 1° maggio una presenza a Montebuono di circa quattrocento motociclisti con a bordo le cosiddette ‘zavorrine’ (nel gergo motociclistico sono le passeggere)”. Era questa la rosea previsione che azzardava Fiorenzo Francioli, Presidente della Proloco di Montebuono, che insieme al Motoclub “Andrea Dati” di Montebuono è il promotore ed organizzatore del raduno mototuristico che ha visto protagonista il piccolo centro della sabina nel giorno della festa del lavoro dello scorso 1° maggio 2009. “Quest’anno ci sarà un motivo in più per essere orgogliosi - aggiungeva ancora il Presidente Francioli - perché il nostro appuntamento è stato scelto dal Honda Deauville Club Italia come prima tappa del Raduno Nazionale annuale di questo Club ufficiale, diretta emanazione di Honda Italia SpA. Raduno che è proseguito poi nei giorni 2 e 3 maggio a Rieti con visita alla città ed al suo patrimonio storico e artistico, oltre a motogiri su percorsi di alto pregio paesaggistico nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e nella Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia”. Con il patrocinio del Comune di Montebuono con il sindaco Dario Santori che ha salutato e ringraziato da subito quanti hanno aderito a questa giornata dei centauri - e del Motoclub Andrea Dati, la manifestazione si è articolata in varie iniziative nel corso dell’intera giornata festiva. Santa Messa in memoria e suffragio del giovane Andrea, iscrizione dei partecipanti, presentazione del libro di Luciano Milanese, Edizioni Sabinae: “Moto, strade, mondi. La motocicletta come strumento di esperienza” (presentazione replicata a Rieti il giorno 2 maggio alle ore 18, nella sala della Sabina Universitas - Palazzo Vecchierelli), poi partenza per le strade della Bassa Sabina per un percorso di circa settanta chilometri con tappa a Stimigliano, dove l’Associazione “Andrea Sansoni Onlus” ha offerto un rinfresco/aperitivo. Il ritorno a Montebuono, avvenuto intorno alle 13.30, ha concluso le manifestazioni del mattino accompagnate da un succulento pranzo messo in opera dall’organizzazione a prezzi speciali, dove ha fatto da padrone il piatto che dà il nome alla manifestazione: la lasagna, confezionata dalle volenterose donne del paese avvalendosi esclusivamente di uova fresche di galline ruspanti. Nel pomeriggio si è tenuto il 1° Ape Trophy, raduno/esibizione di apette, ed infine c’è stata la conclusione con una grande abbuffata di fave e pecorino offerti dalla ProLoco di Montebuono con, a seguire, la consegna di premi e riconoscimenti. “Il raduno motoristico di Montebuono - ha precisato il Sindaco Dario Santori - è stato anche in questo primo maggio 2009 un momento di aggregazione sociale e culturale e l’occasione per far conoscere e valorizzare il territorio sabino con il suo ineguagliabile patrimonio paesaggistico e monumentale”. Pagina 9 Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 10 Montebuono SPAZIO COMUNE Terminati i lavori a “Portasmea” I ntervento dagli alti contenuti storici, monumentali, culturali ed artistici nel borgo sabino di Montebuono. La medioevale Portasmea, quella che interessa il lato sud del paese, è stata fatta oggetto di un restauro conservativo e di messa in sicurezza eseguito con perizia ed intelligenza operativa, al fine di salvaguardare tutta la storicità monumentale del manufatto. L’intervento murario, eseguito dalle maestranze della ditta Minicucci Cairo, è stato gestito direttamente dai tecnici della Provincia di Rieti, ente che già da qualche anno aveva destinato a Montebuono una parte dei fondi a disposizione per ri- parare i danni causati dagli eventi sismici. La porta, struttura muraria in sassi e malta arenaria, si compone di un arco che poggia sull’antico palazzo della famiglia Genuini, ben protetta da un tetto anch’esso ristrutturato e messo in sicurezza. La sensibilità dell’ente Provincia nei confronti di Montebuono si è concretizzata in questi ultimi anni con interventi sulla Chiesa dell’Assunta tramite la Sovrintendenza delle Belle Arti e con progetti di recupero dell’antica frazione di Fianello, in cui spicca una suggestiva torre pentagonale d’epoca longobarda. I lavori di Portasmea hanno richiesto un impegno finanziario di oltre ottantamila euro che, a giudizio dei tecnici e degli esperti d’arte, sono stati ben spesi visto il risultato ottenuto. Quando si conserva l’antico senza far apparire il moderno dell’intervento, si dà testimonianza di amore verso l’arte e il patrimonio storico monumentale di una comunità che ne può beneficiare in piena sicurezza logistica. L’attuale sindaco di Montebuono Dario Santori, così come il suo predecessore Fausto Morganti, manifestano tutta la loro soddisfazione per la realizzazione dell’opera e ringraziano tutti coloro che ne hanno reso possibile il suo compimento. L’evento si è tenuto a Montebuono il 29 e 30 agosto 2009 XIII Edizione Mostra Equina “Cavallo Agricolo Italiano da TPR” di Annalisa Parisi G rande affluenza alla 13° edizione della Mostra Interregionale tutta a base di “Cavallo Agricolo Italiano da Pagina 10 Tiro Pesante Rapido”, svoltasi nell’ultimo weekend di agosto, grazie alla preziosa sinergia tra il Comune di Montebuo- no e l’Associazione Provinciale Allevatori di Rieti, al supporto tecnico dell’AnacaiTpr e alla collaborazione con la Regione Lazio, la Provincia di Rieti, nonché la Camera di Commercio e l’Associazione ProLoco di Montebuono. I lavori hanno preso il via nella giornata di sabato 29 agosto con un intenso programma che ha visto protagonisti una decina di soggetti impegnati con i rispettivi “attacchi” in una sfilata per i vicoli del centro storico, dando prova concreta di maneggevolezza tra le viuzze del “castrum” risalente al periodo della dominazione romana. La sfilata si è conclusa nella piazza princi- pale con la benedizione dei cavalli. Al rientro nel campo Mostra i signori Cavezza, Gentili, De Fazi, Lotto e Remoli si sono cimentati con i rispettivi “attacchi singoli” trainati da Oscar I, Tatiana Sab, Tempesta, Vanessa e Pasqualina nella consueta “prova di maneggevolezza” prevista dall’LG. Due le manches disputate quest’anno per la prima volta in notturna, ed una finale ad oltranza tra Giuseppe Lotto e Sandro Gentili che ha visto alla fine il sig. Lotto conquistare il primo posto con un percorso netto. Al termine della gara le attività son proseguite fino a tardi con il “Prova anche Tu”, (esperimento peraltro ben riuscito considerata l’affluenza) onde consentire a curiosi ed appassionati segue a pag. 11 Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 11 Montebuono SPAZIO COMUNE segue da pag. 12 XIII Edizione Mostra Equina la possibilità di conduzione di un attacco affiancati da un esperto. La giornata di domenica 30 agosto ha invece rappresentato l’evento propriamente morfologico, con la XIII Mostra Interregionale che ha visto protagonisti bel oltre 70 soggetti di pregio, suddivisi nelle categorie ufficiali e valutati nel ring d’onore dai due giudici nazionali, Fulvio Rossignoli e Marco Corbucci. La cospicua partecipazione all’evento da parte degli allevatori locali è la dimostrazione che l’opera di sensibilizzazione operata dall’APA di Rieti nel comprensorio dell’agroreatino sul CAITPR ha portato ad ottimi risultati in termini di consistenza totale, con i suoi 1400 capi iscritti. Durante la mattinata è stato garan- tito un caratteristico ed efficiente servizio navetta con tre rotabili che hanno condotto i visitatori in prossimità del campo mostra. All’evento erano presenti i rappresentanti degli Enti che hanno patrocinato l’evento, il consiglio direttivo dell’AnacaiTpr con il presidente Dott. Andrea Alieri, il vicepresidente Enrico Scipioni ed il direttore Dott. Giuseppe Pigozzi. Il pomeriggio della domenica, ancora denso di appuntamenti con il “Palio dei Somari”, il doppio spettacolo equestre a cura di Roberto Concezzi, “Meraviglie di fuoco” e “Rocon Western Show”, si è concluso con l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria organizzata dalla ProLoco di Montebuono. Le nuove poesie di Gianni Cristofani (Malepassu) C on “Le finestre dell’anima” pensieri e parole dal profondo - Gianni Cristofani (Malepassu), giornalista e prolifico scrittore sabino, porta all’attenzione dei suoi numerosi lettori ed estimatori, l’ultima raccolta di componimenti poetici cui fa d’appendice un racconto biografico del Prof. Rino Cavalieri, dermatologo e genetista di fama mondiale, recentemente scomparso. Il volume, in elegante veste tipografica, pubblicato dalla casa editrice Bandiera & Bandiera di Roma, si avvale dell’interessante prefazione della nota giornalista RAI Marina Como e presenta in copertina una splendida opera pittorica a tecnica mista su tela dell’artista Vittorio Fava che opera da anni a Poggio Nativo. Le Finestre dell’Anima è la sesta raccolta di poesie messa in cantiere da Gianni Cristofani (Malepassu) per le quali, in oltre venti anni di attività letteraria, ha ricevuto lusinghieri riconoscimenti, premi ed attestati speciali. Dalla produzione letteraria di Gianni Cristofani, sia in prosa che in poesia, emerge chiaramente il suo dirompente amore per la vita, la sua profonda e vissuta religiosità, il quasi morboso attaccamento alla sua terra di origine: Montebuono nella Sabina, di cui spesso si fa interprete e cantore con una nota di struggente nostalgia. Gianni Cristofani (Malepassu) canta e narra la vita, l’amicizia, gli amori e gli affetti ma, a volte, il suo canto si fa lamento disperante quando affronta i temi lega-ti alla malvagità e alla ipocrisia dell’uomo. Con il suo ultimo romanzo “La fontana di Valle Salce”, Gianni Cristofani ha vinto la 14° edizione dell’Europremio letterario Città di Corato “Oscar Antonietta Di Bari Bruno”. Primo classificato su venti fina-listi scelti tra sessanta opere presenta-te, Cristofani ha ricevuto anche lo spe-ciale premio assegnato al vincitore dal Presidente della Repubblica. Uscito dal servizio attivo a metà del 2006, Gianni Cristofani si dedica a tempo pieno ad amministrare il comune di nascita: Montebuono. Dopo essere stato consigliere di maggioranza con il sindaco Fausto Morgan- ti, dal maggio 2005 collabora con il nuovo sindaco Dario Santori in qualità di Vice, di Assessore al personale e di Capo Ufficio Stampa. In qualità di responsabile della comunicazione comunale, sovrintende la pubblicazione del quadrimestrale “Montebuono” giunto ormai alla sua nona pubblicazione a cura della Editrice Punto Uno di Terni. È consigliere dell’Unione dei comuni “Nova Sabina” che raggruppa i municipi di Montebuono, Torri, Selci, Casperia, Roccantica e Poggio Catino. Conserva la residenza nella capitale, ma Montebuono è tornato ad essere l’alcova della sua anima e della sua mente, il rifugio ideale dove, nel silenzio e nella panoramicità della sua casa, trova sempre la più autentica e genuina delle ispirazioni. Pagina 11 Gabbia montebuono 20-10-2009 9:33 Pagina 12 Montebuono SPAZIO COMUNE Riflessioni sul XX secolo di Alberto Longobardi I l XX secolo d.C., che si è da poco concluso, è stato caratterizzato negli ultimi cinquant’anni da una rapida e progressiva “velocizzazione”: nelle comunicazioni audiovisive, nei trasporti, nelle scoperte scientifiche e nello stesso ritmo di vita dei singoli. Il progresso è stato enorme ed i suoi benefici si sono concretizzati in un più alto tenore di vita igienico-sanitario e di confort. D’altra parte, però, la qualità di vita è stata fortemente penalizzata. La società, nel suo insieme, sembra essere la risultante “casuale” di intrecci e contrapposizioni di interessi delle diverse categorie e dei poteri economici e politici in senso lato. Il denaro ed il potere, nelle più graduate sfumature, costituiscono le molle prevalenti, che in diversa misura spingono i singoli e le masse all’azione quotidiana di vita. Dal più piccolo al più affermato professionista o artista, dall’operaio all’artigiano, dal parroco al cardinale, dal più modesto imprenditore al grande industriale: siamo tutti spinti a gestire ciascuno il proprio “orticello”, seguendo le leggi della società, delle gerarchie e del mercato, che in un modo o nell’altro tendono a soffocare la libertà dello spirito. Da tutto ciò ne è derivato un nuovo e diverso modo di vivere; e per quanto riguarda i rapporti umani, l’uomo, il singolo individuo, non è più al Pagina 12 centro dei valori e dell’interesse della civiltà. Non c'è più il tempo da dedicare a noi stessi: a me, a te, a noi due, a noi tre, a noi quattro, cinque, sei, dieci... Si è perso il senso della piccola dimensione, culla dei più intensi rapporti umani. La società, sempre più artificialmente organizzata, in concreto ci lascia sempre più soli. L’organizzazione socio-economica ha “mercificato” ogni cosa, perfino la religione, la cultura e l’arte. Il nostro prossimo non è il soggetto con il quale rapportarci personalmente ed individualmente, al quale dare e dal quale ricevere; ma “oggetto” delle nostre attività, cioè del nostro egoismo o altruismo che sia. Il risultato più appariscente di questo processo è la perdita della capacità di introspezione. Il che ha comportato, conseguentemente, il distacco della persona dalla natura a noi più vicina (terra, piante, animali) e dal cosmo nella sua globalità. Ed anche se la scienza atomica e subatomica ha dimostrato la totale interrelazione tra ciascuno di noi, il cosmo e la natura energetica di tutto ciò che lo compone, la società moderna o postmoderna che dir si vo- glia, sembra ignorare le conseguenze filosofiche di tale scoperta. Gesù ha detto: “Il Tutto esce da me e il Tutto ritorna in me. Tagliate il legno: io sono lì. Sollevate una pietra, mi troverete lì”. Abbiamo dentro di noi la risposta a tutte le domande, ma la cerchiamo altrove. Eppure non dovremmo far altro che “ascoltare in silenzio” e “sentire” le vibrazioni del cosmo intero. Ma come sottrarci all’assordante rumore della società in cui viviamo? Non certo fuggendo da essa per rifugiarci sulla montagna, ma cominciando a renderci consapevoli di tutto ciò che ci spinge ad essere “spettatori passivi”. Con la televisione, il cinema, le conferenze, il teatro, le mostre - anche se spesso si tratta di momenti di piacevole arricchimento - noi siamo pur sempre in una posizione di “ricezione”. Non per questo dobbiamo cessare di fruirne; dobbiamo però assumerne la consapevolezza e dedicare altrettanto spazio alla nostra introspezione, attraverso quegli strumenti che ci vedono “protagonisti” come auto-massaggio, respirazione, concentrazione, rilassamento, meditazione, alimentazione consapevole... Anche la musica può divenire un sublime strumento di introspezione e così la filosofia. È un processo a piccoli passi, che non richiede alcuna “fede”, perché tutto si fonda sulla verifica che tu stesso effettuerai. Pian piano, e non attraverso un processo intellettivo, riusciremo a raggiungere un vero equilibrio, a sentirci parte del Tutto ed a ricondurre ad Uno la dualità. “Quando saprete trasformare il due in Uno, diventerete “figli dell’Uomo” e se direte: montagna allontanati, quella si allontanerà” (dal cosiddetto vangelo secondo Tommaso). L’ANTICA FATTORIA SABINA s.r.l. Rag. ROBERTO SASSI mob. 338.4712049 Sede legale: Via Filippo Corridoni, 15 - 00198 Roma Sede Operativa: Loc. Piano, 1 - 02040 Fianello - Montebuono (RI) Punti Vendita Carni e formaggi Via Manlio, 16 - Magliano Sabina (RI) Supermercato Brio Discount - Otricoli (TR) Tel./Fax: 0765.607191