anno5 n. 1 aprile 2010

Transcript

anno5 n. 1 aprile 2010
P
A
Z
I
O
COMUNE
notizie
A P R I L E
2 0 1 0
Montebuono
anno V n. 1
S
SPAZIO COMUNE • Periodico Monografico d’Informazione Istituzionale • Registrazione Tribunale Tr 5/2004 • Anno VII n° 2 • Editrice Punto Uno Srl
Periodico quadrimestrale d’informazione comunale di Montebuono e Fianello e delle Associazioni socio-culturali del territorio
“È
proprio vero, il
tempo vola. Sembra ieri eppure sono trascorsi già i cinque anni
del mio mandato a Sindaco di Montebuono; alla
fine del prossimo mese di
marzo 2010 si dovrà tornare alle urne per una
nuova scelta elettorale in
ordine ai vertici amministrativi del comune e non
solo.
Cosa accadrà nei prossimi mesi mi è difficile preventivarlo; quello di cui
mi sento sicuro è il poter
affermare di aver assolto
al compito assegnatomi
con tutta la dedizione possibile e la dovuta professionalità,
ottenendo
anche lusinghieri risultati.
Ciò si è potuto realizzare
grazie all’impegno profuso, ma anche e soprattutto
grazie ai componenti la
mia compagine di maggioranza, ai dipendenti
comunali, ai consulenti ed
alla intelligente azione
delle forze di opposizione
che si sono mosse sempre
in maniera costruttiva,
senza mai creare difficoltà
istituzionale
nell’amministrazione
della cosa pubblica anche
se, come negarlo, qualche
piccola frizione a volte è
venuta alla ribalta.
Colgo l’occasione di questa iniziativa editoriale
per inviare a tutta la
gente di Montebuono un
caloroso abbraccio per
avermi fatto trascorrere
questi cinque anni da sindaco in piena tranquillità
e facendomi sentire, nelle
azioni intraprese, la sua
vicinanza e la palese condivisione.
Non è poco per un pubblico amministratore”.
Un bilancio di cinque anni
di Dario Santori*
Apro queste mie riflessioni sul quinquennale bilancio della mia azione di governo riportando integralmente quanto ho già avuto
modo di significare nella
pagina del Corriere di
Rieti dello scorso dicembre 2009. Da quelle colonne rinviavo alla pubblicazione del nostro organo di stampa per
un’analisi dettagliata di
quanto fatto dall’amministrazione che ho avuto
modo di guidare dal 2005
al 2010.
Questa è, infatti, la sede
adatta per far conoscere al
popolo di Montebuono
quanto siamo riusciti a
concludere in opere ed interventi sociali, sempre
per l’esclusivo bene del
paese e del suo intero territorio. In primo luogo si è
operato cercando di ottimizzare gli uffici e i servizi, istituendo un nuovo ufficio alla persona “Servizi
sociali” con la grossa novità, in via transitoria e
sperimentale, dell’inserimento di un assessore
come responsabile, ristabilendo in questo modo un
equilibrio di compiti tra e
negli uffici, in particolar
modo anagrafe e tributi.
Contestualmente abbiamo
cercato di riorganizzare il
patrimonio umano del Comune, con una più mirata
gestione di tutti quegli
aspetti economici e normativi derivanti da disposizioni di legge e o di contratto.
Tutto ciò ci ha portato
anche all’adozione di un
sistema elettronico per la
rilevazione delle presenze, in modo da tener sotto
controllo tutti gli istituti
contrattuali legati alla
permanenza giornaliera in
servizio.
Proprio per continuare
questa opera di razionalizzazione si è provveduto ad
aumentare il parco mezzi
con un furgone Piaggio e
un’Ape 50, in modo da
consentire l’autonomia
segue a pag. 2
Dario Santori è stato rieletto
Sindaco di Montebuono per
il quinquennio 2010 - 2015
con circa il 58% dei voti utili
S
ul prossimo numero del giornale, tutti i dati scaturiti dalla consultazione elettorale e la composizione del nuovo Consiglio Comunale, nonché i componenti la Giunta, le deleghe e gli incarichi assegnati unitamente alle previsioni programmatiche stilate dal Sindaco e
dai suoi collaboratori.
Il Comune è anche on line all’indirizzo: www.comune.montebuono.ri.it
Montebuono
SPAZIO COMUNE
❐ dalla prima pagina
Un bilancio di cinque anni
degli addetti alle manutenzioni stradali, pulizie
esterne e gestione dei cimiteri.
Nel contempo, utilizzando
dei fondi regionali destinati alla gestione associata dei servizi tra enti pubblici, abbiamo acquistato
in convenzione con il Comune di Collevecchio una
macchina operatrice destinata ai lavori più tecnici e
pesanti, come l’apertura
di scavi per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’acquedotto, la
rimozione di frane e smottamenti di piccole dimensioni, l’imbrecciatura
delle strade e altro ancora.
Per dare continuità a
obiettivi già definiti da un
gruppo consolidato e derivanti da anni di esperienza in comune, abbiamo
subito iniziato a lavorare
per portare a compimento
tutti i lavori imbastiti
dalla compagine guidata
da Fausto Morganti quali:
interventi sulla Frazione
di Fianello, il centro socio
culturale di Montebuono
etc.
Parallelamente sono state
attivate tutte le iniziative a
livello locale, provinciale
e regionale, con richieste
di contributi mirati a
opere specifiche tra cui la
manutenzione straordinaria dell’edificio comunale
e il secondo intervento per
l’abbattimento delle barriere architettoniche nel
centro socio-culturale.
Per la scuola Don Ulisse
Ubaldini ci siamo attivati
con due interventi distinti:
il primo per la sistemazione interna ed esterna
dell’edificio, in particolare la sostituzione di porte,
infissi e l’insonorizzazione dei locali destinati alla
materna; esternamente
con lavori di riqualificazione dello spazio verde
Pagina 2
che collega l’edificio con
la strada “Madonna dei
Monti”.
Il secondo intervento, in
fase di attuazione, riguarda la messa in sicurezza
della struttura dell’edificio in base alle recenti
normative antisismiche.
Per concludere è forse
meglio riportare in dettaglio le opere realizzate nel
quinquennio.
- Potenziamento della rete
di pubblica illuminazione
nei tratti: P.zza Sapora,
Collemoricaro, San Pietro,
Colleberardo,
Sant’Andrea.
- Miglioramento della viabilità comunale con
l’asfaltatura di nuovi tratti
sia a Montebuono che a
Fianello.
- Completamento e inaugurazione del parcheggio
in Via Roma “Belvedere :
Mostocotto”.
- Completamento dei lavori per il recupero del
centro socio-culturale e
abbattimento delle barriere architettoniche (ex
scuola media centro storico) e ripristino dei sottoservizi e della pavimentazione del cortile esterno.
- Completamento e ampliamento della metanizzazione zone Colleberardo, Sant’Andrea e ripristino dell’asfalto su tutta la
carreggiata interessata.
- Recupero e restauro dei
fontanili Valle Salce,
Sant’Andrea bacca (Concia).
- Revisione dei contratti e
degli affitti dei terreni ex
ECA.
- Predisposizione della
variante al Piano Regolatore Comunale, terminata
l’istruttoria è in fase di approvazione e pubblicazione.
- Consolidamento e restauro della Chiesa, della
prebenda Parrocchiale e
della porta orientale (Portasmea) con fondi del terremoto, lavori gestiti direttamente dall’Intendenza ai beni culturali del
Lazio e dalla Provincia di
Rieti.
- Lavori di manutenzione
ordinaria e straordinaria
per l’edificio comunale,
ripristino e impermeabilizzazione del tetto, piccola sopraelevazione, adeguamento del locale archivio, nuovo assetto interno, ottimizzazione
degli uffici con opere
termo-acustiche e condizionamento.
Un gioiello architettonico per il
socio-sanitario della Sabina
Pronta a funzionare la residenza sanitaria assistenziale di Montebuono
segue a pag. 12
Montebuono
SPAZIO COMUNE
S.O.S. ambiente
di Anaide Concezzi
G
ià da parecchi anni e
con quei pochi mezzi
che ho a disposizione
(pubblicazioni, lezioni
scolastiche agli alunni
della scuola Primaria) sto
cercando di sensibilizzare
le persone a tutela
dell’ambiente. Le mie parole non sono che una
goccia nel mare e non mi
faccio illusioni se penso
che nemmeno i grandi
della Terra (al vertice internazionale sul clima tenutosi a Copenhagen) sono
riusciti a dare risposte
esaurienti per rallentare il
surriscaldamento della
Terra.
Lo so, il presente articolo
sembra cadere a sproposito in mezzo a questo inverno così rigido, ma è
proprio l’aumento numerico degli estremi termici
che mi preoccupa: esso è
senz’altro presagio di
un’estate altrettanto strana. Le correnti sono già
impazzite a tal punto da
far perdere le rotte, durante le migrazioni, anche ai
più grandi animali come i
cetacei (le balene vanno a
spiaggiarsi, e quindi a
morire, in Puglia). I cambiamenti climatici sono
sotto gli occhi di tutti e un
quarto della popolazione
mondiale è a rischio perché vive lungo le coste che
andranno presto sommerse a motivo dello scioglimento dei ghiacci polari; i
primi atolli in mezzo
all’oceano sono già stati
inghiottiti dall’acqua costringendo all’evacuazione quegli abitanti (ignari e
senza colpa) che vi risiedevano da sempre.
Le cause dei grandi mutamenti vanno ricercate tutte
nel progresso, nell’incuria
nella manutenzione dei
canali di scolo e dei tombini sempre pieni di residui
di plastica (ciò non riguarda Montebuono che ha
un’amministrazione sensibile al problema e lo stesso territorio è idrogeologicamente favorito). A livello politico internazionale
si vanno facendo scelte
accattivanti: macchine a
idrogeno, fusione fredda,
etanolo derivato dal mais
negli USA, biodiesel ottenuto dall’olio di palma,
dalla colza e dalla soia in
Europa. Io credo che queste soluzioni non risolvano il problema del surriscaldamento del pianeta
o, se lo faranno, ciò avverrà troppo tardi. Ritengo sia urgente, oltre ad
una rivoluzione delle tecnologie di cui parla Mi-
chael Grunwald, anche un
decremento delle emissioni come dice l’americano
Al Gore e ciò sarà possibile solo grazie all’efficienza
degli impianti ed al risparmio. In breve: è urgente
cambiare il nostro stile di
vita.
Bisognerebbe azzerare la
nostra dipendenza dal petrolio ma ciò non è possibile; cerchiamo almeno di
ridurre drasticamente, al
più presto ed il più possibile, le emissioni inquinanti
coniugando l’efficienza
col risparmio. La popolazione mondiale aumenta, i
paesi in via di sviluppo
crescono ed hanno pienamente diritto di provare i
frutti del progresso, perciò
sarà veramente difficile ridurre le emissioni se non
taglieremo i consumi con
regole intelligenti e rigorose che costringano al consumo di energia solare,
geotermica ed eolica.
Suggerirei, tra l’altro, di
abbassare il termostato
del riscaldamento e di indossare un maglione in
segue a pag. 4
più.
Un’iniziativa di cui se ne parlava da anni è oggi
concreta realtà. Ecco la targa che ricorda l’eroico
impegno di Andrea Pagangriso a favore della comunità di Montebuono durante il ritiro delle truppe
tedesche alla fine della seconda guerra mondiale.
L’Amministrazione Comunale di Montebuono, Sindaco Dario Santori, in sinergia con l’Associazione
Combattenti e Reduci e la Pro Loco, pone questo
cippo in pietra locale per far memoria del concittadino
ANDREA PAGANGRISO
“U’ Veronese”
Montorio Veronese (VR)
02.02.1902
Montebuono (RI)
24.07.1975
per essere stato, durante il ritiro delle truppe tedesche nel secondo conflitto mondiale, l’illuminato mediatore con il comando di quell’esercito allo sbando, grazie anche alla conoscenza della lingua degli invasori, per preservare il territorio
di Montebuono ed i suoi abitanti da ogni forma di cruenta rappresaglia e di devastanti razzie come purtroppo accaduto
nei paesi limitrofi.
Grande esempio di altruismo e di amore civico, seppe muoversi con coraggio, scaltrezza e diplomazia, rischiando la vita
nonostante avesse una famiglia cui pensare.
Il popolo di Montebuono grato lo ricorda alle generazioni a venire
Pagina 3
Montebuono
SPAZIO COMUNE
Pubblicato il primo numero
di “Montebuono in divisa”
La presentazione del Sindaco Dario Santori
D
urante la scorsa estate,
rovistando tra le numerose carte che inesorabilmente invadono l’ufficio di
un sindaco, nel fondo di un
cassetto di un vecchio mobile di legno ho ritrovato
due pubblicazioni realizzate da due miei predecessori,
Mario Cristofani e Sergio
Botti, in sinergia con la Pro
Loco e l’Associazione
Combattenti e Reduci, sui
soldati di Montebuono che
furono protagonisti dei conflitti bellici dal 1915 al
1945. Da quelle iniziative
editoriali, realizzate con
semplicità ma con lo stile
splendido della memoria
del cuore, sono passati
molti anni e il mio pensiero
è subito andato ai giovani di
questa ultima generazione,
quelli del terzo millennio
che certamente non hanno
potuto assaporare i suoni e
le immagini contenuti in
quei due volumi e quindi
conoscere un pezzo importante della storia del nostro
paese. Da questa semplice
considerazione nasce l’iniziativa di riproporre, con
una nuova veste editoriale,
quella galleria di personaggi immortalati nel bianco e
nero della celluloide che
chiamati dal dovere patrio
seppero rispondere in maniera del tutto positiva, mettendo a rischio la loro vita
tanto che molti dei loro
nomi spiccano a lettere cubitali sul cippo marmoreo
dei caduti di tutte le guerre
sulla Via Maglianese.
I due fascicoli pubblicati
dalle amministrazioni che
facevano capo ai sindaci
Cristofani e Botti riguardavano esclusivamente i giovani delle due generazioni
di inizio secolo scorso che,
Pagina 4
segue da pag. 3
S.O.S. ambiente
Oltretutto, diminuendo gli sbalzi termici, ci guadagneremmo anche in salute: molti raffreddori in meno
all’uscita degli ambienti surriscaldati in inverno, molte
meno malattie bronco-polmonari d’estate quando
all’esterno ci sono 40° e negli ambienti chiusi i condizionatori la fanno da padroni con temperature da
cappotto. Che dire poi della raccolta differenziata dei
rifiuti? Ma che sia differenziata davvero! Con la separazione della plastica dal vetro e dell’umido dalla
carta: in tutti quei paesi che hanno adottato questo
tipo di raccolta, gli stessi cittadini ne sono risultati avvantaggiati con la riduzione delle tasse sui rifiuti solidi. Sarà una realtà scomoda per qualcuno, lo so, ma
c’è poco da scegliere, ne va di mezzo la sopravvivenza dell’intero pianeta.
Proteggere l’ambiente è dovere di ogni persona: garantire aria respirabile ed acqua potabile a tutti vuol
dire costruire un mondo di pace e consegnare alle
nuove generazioni un mondo vivibile.
Pertanto mi approprio della frase detta dal Santo
Padre il 1° gennaio 2010 in occasione della Giornata
della Pace e, con tono accorato, ripeto al singolo lettore: “Se vuoi coltivare la Pace, custodisci il Creato”.
VIA ACUTO, 8 - ROMA
Tel. 06.41.31.229 / 30
Fax 06.41.31.228
• CONTROSOFFITTI
• RIVESTIMENTI
show room:
Via M. Chiri 29/31/33 - ROMA
06.64.82.93.80
• PARETI MOBILI Tel. e Faxwww.saitsrl.biz
[email protected]
• CARTONGESSO
in divisa militare, parteciparono ai due conflitti mondiali ed alle campagne
d’Africa per motivi a volte
nobili ed altre volte molto
discutibili, almeno questo
ci insegna la storia.
È mia intenzione, con questa nuova pubblicazione,
gettare le basi per un’iniziativa editoriale del comune
di Montebuono che prosegua nel tempo a venire, integrando quelle tante immagini del passato con altre
più vicine ai nostri giorni.
Prendendo spunto dalla
realtà del nostro concittadino Simone Conti, paracadutista impegnato all’estero in
una delicata missione di
pace, mi sono chiesto: perché non dare risalto ai tanti
montebuonesi, sia per nascita che per residenza, che
hanno scelto la strada della
carriera militare come lavo-
ro e condizione di vita?
Supportato dalla mia compagine governativa ecco
dunque il primo numero di
“Montebuono in divisa”
che vuol far sposare i ricordi del passato con la realtà
del nostro presente e rendere un concreto omaggio e
ringraziamento a tutti i nostri concittadini che ieri
come oggi hanno scelto di
dedicare la loro esistenza al
servizio della comunità, ponendosi a guardiani delle
istituzioni repubblicane e
delle norme costituzionali
al di sopra di qualsivoglia
ideologia o interesse di
parte.
Sono passati più di sessant’anni dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale e il
nostro Paese ha vissuto un
lunghissimo periodo di
pace, anche se ci sono italiani - militari e civili - che
• ISOLANTI
• PANNELLI E SISTEMI
PER FACCIATE VENTILATE
• PAVIMENTI RIALZATI
continuano a morire per difendere la pace e la democrazia fuori dai confini nazionali. Ricordando i militari di oggi, vogliamo chinare il capo davanti a quelle, purtroppo, sempre tante
giovani vittime e farci partecipi del dolore delle loro
famiglie. La speranza è
sempre quella di un domani
migliore. Che Dio lo voglia
e che la nostra umanità sia
in grado di realizzarlo.
Montebuono
SPAZIO COMUNE
F
inalmente riesco ad
“imbarcarmi” anch’io
sul torpedone che dal nostro borgo sabino ogni due
anni, risale verso l’Europa,
destinazione Piegut Pluvier,
in Francia.
A bordo un gruppo eterogeneo di persone, con alcuni sono cresciuto insieme, con altri in tanti anni
non ho scambiato che un
cordiale saluto, alcuni li conosco oggi per a prima
volta. I catalizzatori di questo microcosmo che si appresta a vivere insieme per
una settimana, sono sostanzialmente tre: Saverio
e Mariella, che dovranno
occuparsi dei nostri “bisogni” psicofisici (ancora Terenzio, mi riferisco al suo
monumento in una piazza
di Rieti ed in particolare
alla postura del personaggio di cui si può vedere la
foto a margine di queste
note, non è entrato minimamente nei nostri pensieri) e Don Enzo che provvederà alle nostre anime distratte e alla nostra alimentazione cerebrale, anche
se abbiamo corso il rischio
di perderlo subito tra le
bancarelle della Fiera di
Sagnago (ricordo a tutti
che in questa occasione “se
spizzica ‘u vagu”, per cui
grazie alla cultura contadina riuscirete ad inquadrare
temporalmente in che periodo dell’anno ci troviamo). All’interno del pullman intanto la disposizione si è formata in base ai
canoni cui si accennava
poc’anzi; sorrido, con un
pizzico di nostalgia, guardando i posti in fondo, già
occupati dal gruppetto dei
ragazzi… così tra una
chiacchiera e l’altra, la lettura di qualche pagina di
un buon libro (personalmente ho sbagliato lettura,
non per il contenuto, anzi
consiglio a tutti di leggere
“Un cappello pieno di ciliegie” della Fallaci, ma per le
dimensioni del tomo che ha
aumentato notevolmente il
Terenzio, il cane e la lepre
(appunti semiseri di un pellegrino dei giorni nostri)
di Marco Abati
peso del mio bagaglio) risaliamo la nostra bella Italia e verso il tramonto, attraverso i quasi 13 kilometri del tunnel del Frejus, tutti
attenti al rilevamento virtuale del confine, ci ritroviamo in Francia!
La nostra prima tappa è
Chambery, nel cuore della
Savoia, dove pernotteremo; la sosta è importante
soprattutto per la chimica
di gruppo. Infatti, come
spesso accade, a tavola ci
si conosce meglio e si cominciano a gettare le basi
per la buona riuscita della
nostra trasferta. Cominciamo anche ad apprezzare
le capacità organizzative
dei due nostri maghi/alchimisti (no, non Harry Potter
ed Hermione Granger,
sempre Saverio e Mariella). Viaggiamo oggi verso
il cuore della Francia e l’armonia regna all’interno del
tranquillo mezzo di trasporto ma, ahimè, si materializza un piccolo problema: il copilota vuole ergersi a protagonista e mette a
dura prova l’equilibrio
della compagnia. “Facciamo il massiccio centrale” è
il suo slogan, ma il nostro
condottiero ufficiale resiste
stoicamente e sorretto da
un manipolo di coraggiosi
sventa la minaccia… Si
prosegue per la retta via e
al limitar della sera, tra pacifici branchi di Limousine
e avvistamenti di caprioli,
giungiamo a Piegut!
Grande accoglienza nella
piazza principale dove tutti
attendono l’arrivo de Les
Italiennes. Ognuno viene
“affidato” alla famiglia che
lo ospiterà e personalmente, con grande emozione,
riabbraccio i miei cari
amici, la famiglia Poisson
che mi ospiterà nel soggiorno Francese.
È bellissimo constatare
come le difficoltà nelle conversazioni telefoniche, per
via del fatto che nonostante
questa occasione del gemellaggio ci ostiniamo a
non imparare bene la lingua, di colpo svaniscono:
la gestualità, gli sguardi
riescono a farci intendere!
(l’ausilio di Facebook
nell’ultimo anno è stato
fantastico).
I giorni susseguenti sono
piacevolmente riempiti
dalle diverse e interessanti
escursioni organizzate dai
nostri amici francesi: le
Torbiere, Aubeterre sur
Dronne con la Chiesa scavata nella roccia, Angouleme con i suoi fumetti, Cognac (serve che descriva
l’interesse suscitato in tutti
noi dall’evocazione di questo nome?) e soprattutto la
splendida giornata trascorsa ad Ile de Rè con irrinunciabile bagno nell’Oceano
Atlantico.
Indubbiamente un programma intenso e interessante, niente però a paragone con ciò che questo
viaggio mi ha lasciato negli
occhi e soprattutto nel
cuore. La semplicità, l’affetto, la sincerità nei gesti
quotidiani, è questo il vero
tesoro che ho riportato con
me. Contrariamente a tanti
oggetti, piccoli souvenir
che magari possono prendere polvere in un angolo
delle nostre case, che ci
strappano un sorriso guardandoli distrattamente,
questo tesoro lo ritrovo in
ogni momento, bello, lucido e splendente dentro di
me. Gli appunti erano “semiseri” quindi mi sembra
giusto tornare alle cose
serie… come le partite a
briscola e tressette - il
mazzo di carte è come la
coperta di Linus che ci portiamo dovunque - nel corso
delle quali sono uscite perle
di saggezza e disquisizioni
filosofiche appunto sull’opportunità di essere a volte
cani a volte lepri, ma
l’unica certezza scaturita è
che non si è mai vista tornare la lepre “cò u cane lla
bocca”!
Naturalmente potrò dare,
a quanti si fossero incuriositi, anche maggiori informazioni su Terenzio, diventata la mascotte del
viaggio unitamente a indicazioni terapeutiche adeguate! Intanto i giorni da
trascorrere nel Perigord
Vert sono giunti, ahimè, al
termine ed è il momento di
congedarci dai nostri
amici: adesso sono serio, è
stato il momento più brutto
e al tempo stesso più dolce,
tra i baci, gli abbracci, gli
arrivederci… Vi aspettiamo il prossimo anno a
Montebuono! Senti scendere qualche lacrima, tiri su
con il naso però ti senti
bene e scappi sul pullman
acceso pronto a mangiare
di nuovo chilometri di
asfalto, questa volta in discesa!
Sottratta nuovamente al
genio del volante la possibilità di percorsi alternativi,
nei pochi attimi di distrazione ci ritroviamo in un
inatteso tour di Grenoble e
una volta rientrati in patria
ad un’interessante visita
della periferia torinese…
Finalmente troviamo l’albergo dopo essere stati
tranquillizzati che a guidarci nel viaggio non
erano stati dei farmacisti!
Siamo ancora in contatto
con la direzione dell’albergo e sono state organizzate squadre di soccorso per
ritrovare i dispersi
nell’ascensore che, dalle
ultime notizie, ricevono
all’apertura delle porte
cibo e generi di conforto!!
Dopo un sonno ristoratore
e aver ripreso confidenza
con abitudini quotidiane a proposito: “Terenzio è
sceso a Bardonecchia” - riprendiamo la strada e fra
“Sogni di Rock’Roll” e parole crociate di gruppo, eccoci a Montebuono!
Grazie Saverio, grazie
Mariella, grazie Don Enzo:
è stata una settimana indimenticabile e credo che
oltre a quello ormai indissolubile con i nostri cugini
d’oltralpe, un bellissimo
gemellaggio si sia concretizzato tra noi, a volte
basta poco per conoscersi
meglio!
Grazie a tutti!
Pagina 5
Montebuono
SPAZIO COMUNE
Ottobre 2009: IV edizione della festa dei
Nonni: la liscivia e il gelso
sono stati i protagonisti indiscussi della manifestazione che, anche quest’anno,
ha coinvolto i bambini e le
insegnanti della scuola elementare, a cui va il mio ringraziamento più sincero.
Sono stati coadiuvati da
qualche nonna che ha
messo a disposizione dei
piccoli allievi il suo sapere
antico.
È stato un breve e suggestivo soggiorno nella “Casa
del Passato” dove ricordi
cari ed emozioni forti
hanno accompagnato la
realizzazione di quella
“faccenna” domestica che
a suo tempo richiedeva alle
nostre nonne tanta fatica e,
soprattutto, dove Internet,
Nintendo e Nintendo Wii
non hanno mai soggiornato
e la globalizzazione era ancora tutta da inventare. Il
Circolo Anziani quest’anno, come avrete capito, per
festeggiare i nonni ha deciso di riproporre ai bambini
la realizzazione della “liscivia”, elemento indispensabile per effettuare il bucato, quando ancora la lavatrice e il suo sapone non
esistevano e i panni si lavavano nel lavatoio pubblico
e si stendevano sui cespugli di biancospino che
spesso li circondavano. Se
L’annuale festa dei Nonni
S
La Pro Loco e il Comune:
un proficuo rapporto istituzionale
2
i sta chiudendo il
quinquennio di legislatura amministrativa e
mi è sembrato opportuno
tracciare un bilancio
esclusivamente dal punto
di vista dei rapporti istituzionali fra l’Associazione
Pro Loco e il Comune di
Montebuono. Come tutti
sappiamo nei giorni 28 e
29 marzo 2010 i cittadini
di Montebuono saranno
chiamati ad eleggere il
Sindaco e il Consiglio
Comunale.
Credo sia doveroso fare
un’analisi oggettiva e
obiettiva su quanto abPagina 6
di Rita Renzi*
era bel tempo, a fine bucato si riportavano a casa già
asciutti.
Perché questo tuffo nel
passato in un momento in
cui tutto ciò che ci circonda ci induce ad guardare
avanti? Bella domanda e
quanta emozione nel rispondere! Comunque, perché la “liscivia” fa parte
della storia della vita quotidiana della nostra comunità, quando la grande e
spietata maestra di vita per
i nostri nonni era la “Signora penuria”, quella cosa
che imponeva alle nonne,
tra l’altro, di caricarsi sulla
testa la “canestra” dei
panni per andare alla fontana a risciacquarli.
Povere nonne quanta fatica! Ma a sentire i loro racconti, quanta spensieratezza e serenità. Gioivano di
poco e con poco ed erano
sempre serene e felici.
Ogni loro frase termina
sempre con “sarà perché
eravamo giovani….”.
Oggi sono coscienti del benessere che li circonda e
permette loro di vivere una
vecchiaia più felice e sicura, ma lo sono altrettanto di
non avere più il piacere di
vedere un seme di canapa
che si trasforma in filato
per realizzare il proprio
corredo e un chicco di
grano trasformarsi in quel
bel filo di pane croccante
che accompagnava i loro
pasti.
Nei loro racconti c’è tanta
nostalgia che scaturisce dal
rimpianto per il tempo trascorso inesorabile, portandosi via tutto ciò di cui allora hanno goduto. E proprio per evitare che questo
patrimonio culturale, parte
integrante della storia del
nostro costume, si perda
per sempre, da parte nostra
c’è la ferma volontà di riproporlo ai nostri figli e nipoti affinché resti impresso
nelle loro menti e gli permetta di comprendere da
dove provengono, chi sono
e perché sono così.
Qualche persona dotta oggi
direbbe “Epigenetica”.
Anche quest’anno il giardino della scuola elementare
ha aumentato il numero
degli ospiti. È stato messo
a dimora un albero di
gelso, pianta che anticamente si trovava nelle
adiacenze delle case di
campagna o lungo le strade
provinciali. Se potato adeguatamente, in estate, era il
punto di ristoro per i contadini che tornavano dai
campi. È dotato di un legno
molto resistente e ancora
oggi nella nostra comunità
esistono dei portoni di ingresso realizzati nella notte
dei tempi. Ma, comunque,
il ruolo più importante
consisteva nell’utilizzo del
fogliame per nutrire i bachi
da seta che fornivano agli
allevatori una rendita economica indispensabile per
il sostentamento della famiglia. Arrivederci alla
prossima edizione con
nuove emozioni.
*Presidente centro anziani
di Fiorenzo Francioli*
biamo fatto come Associazione in questi ultimi 5
anni, anche e soprattutto
in collaborazione con
l’Amministrazione Comunale.
Scrivo queste poche righe
prima di conoscere quali
saranno i candidati alla
carica di Sindaco e le
compagini che si presen-
teranno al cospetto degli
elettori per chiederne la
fiducia.
Scrivo ora, proprio per
sottrarre la Pro Loco da
qualunque tentazione di
tirarla dentro a beghe
e/o polemiche di schieramento.
Ribadiamo ancora una
volta che il nostro unico
obiettivo è la promozione
del nostro territorio, la
crescita della qualità
della vita e del tempo libero per chi vive nel nostro paese e la valorizzazione delle opportunità
turistiche attraverso la
programmazione di
eventi di grande spessore
culturale e di forte richia-
mo per potenziali visitatori.
Negli ultimi anni il nome
di Montebuono è salito
alla ribalta della stampa
e
dell’informazione
anche a livello nazionale
per la qualità di alcuni
eventi proposti. Eventi
segue a pag. 7
Montebuono
SPAZIO COMUNE
segue da pag. 6
che già per il solo fatto di
essere stati realizzati
hanno comunque permesso una ricaduta
sull’economia locale stimabile in circa 15.000
euro l’anno, e credo che
non siano moltissime le
realtà così “produttive” in
un periodo di crisi. È nostra intenzione continuare su questa linea perché
siamo convinti che la promozione territoriale e turistica rappresenti un volano di crescita civile ed
economica per tutta la
comunità. Crediamo che
si possa ottenere anche
per questa via uno sviluppo occupazionale a partire dalle realtà imprenditoriali e commerciali locali.
Voglio ricordare alcuni di
questi eventi realizzati:
- le feste di S. Maria Assunta che negli ultimi
anni hanno proposto
anche spettacoli ed artisti.
Nell’ambito di queste
feste sono state destinate
risorse economiche per
sostenere la meritoria
opera della Filarmonica
“G.Verdi”.
Abbiamo anche contribuito al sostegno della
Parrocchia e, con risorse
di un certo rilievo, alla sistemazione del nuovo impianto di illuminazione
della Chiesa di S. Maria
Assunta in Montebuono;
- il motoraduno e memorial “A. Dati” che è cresciuto con la Pro Loco e
che ha anche fatto sì che
si costituisse il Motoclub
“A. Dati”;
- il mantenimento della
consolidata tradizione
del Carnevale;
- le feste “Per vicoli e cantine riscopriamo il centro
storico”;
- l’ormai consolidata
Sagra degli gnocchi;
- l’altrettanto consolidato
appuntamento con la
“Corrida Strapaesana”;
- la splendida mostra fotografica di Livia Monami
su Mongolia e Siberia;
- la presentazione della
raccolta di poesie “Le finestre dell’anima” di
Gianni Cristofani;
- la mostra fotografica e
l’indimenticabile sfilata
“Cent’anni di Matrimoni”;
- la sfilata sugli anni del
dopoguerra fino al boom
economico;
- i nuovi appuntamenti
della Festa della Repubblica con la Sagra dei
frascarelli;
- il Festival degli Stornellatori abbinato alla secolare tradizione della
Festa di S. Benedetto;
- la proposta turistica
“andar per olio e per cultura in motocicletta” che
già alla sua prima edizione ha raccolto un
ampio consenso, facendo
conoscere le nostre eccellenze produttive di olio e
latticini, il borgo di Fianello e i nostri meravigliosi monumenti.
Tutto ciò è stato fatto con
la vicinanza e il rapporto
con il Comune in un quadro di sinergia positiva e
propositiva.
È pertanto per me doveroso esprimere un ringraziamento al Sindaco
uscente Dario Santori, al
Vice Sindaco Dott. Gianni Cristofani, all’Assessore ai servizi sociali e culturali Mariella Mariani,
agli Assessori Massimo
Galluzzi e Claudio Antonelli, al Consigliere Roberto Munzi che ha rappresentato il Comune in
seno alla Pro Loco e viceversa.
Un ringraziamento lo rivolgiamo anche a tutti i
Consiglieri Comunali, di
maggioranza e di minoranza, che hanno rappresentato i Cittadini di
Montebuono.
Non ho dubbio alcuno
nel dire che è anche merito di ognuno dei Consiglieri Comunali uscenti se
nei confronti della Pro
Loco c’è sempre stato uno
spirito di autentica collaborazione.
Abbiamo di fronte a noi
un percorso e intendiamo
percorrerlo con serenità e
forza: serenità perché
abbiamo la coscienza a
posto e forza perché crediamo in ciò che facciamo.
Speriamo che la sinergia
fra Pro Loco e Comune
possa trovare sempre
nuovi stimoli e obiettivi
comuni.
Confidiamo che il futuro
possa far aumentare le risorse destinate alle attività di promozione che la
Pro Loco porta avanti.
Certamente non dipenderà soltanto dalla
“buona volontà” degli
Amministratori Locali ma
anche dalle possibilità di
interventi derivanti da risorse statali e degli Enti
sovracomunali (Regione
e Provincia) destinate ai
Comuni.
Infine una riflessione:
sappiamo bene che non
si può avere il consenso
generalizzato di tutti, così
come sappiamo bene di
non essere immuni da errori, ma sappiamo anche
che ci ispira nient’altro
che l’Amore per Montebuono.
*Presidente Associazione
Pro Loco Montebuono
TABACCHERIA - LOTTO
SUPERENALOTTO
Andrea Schiaretta
Profumeria - Articoli da regalo
Via Maglianese 1/A
Montebuono (RI)
Tel. e Fax 0765/607283
AFFILIATO:
STUDIO IN SABINA S.r.l.
Via Lambruschina, 62 - 02040 Stimigliano Scalo (RI)
Tel. 0765.576760 - Fax 0765.576758
iscrizione ruolo società n. 93/Prov. CCIAA Rieti
OGNI AGENZIA HA UN PROPRIO TITOLARE ED È AUTONOMA
http://www.tecnocasa.it - www.caseinsabina.com
e-mail: [email protected]
Pagina 7
Montebuono
SPAZIO COMUNE
C
i perdonino i nostri
padri latini se prendiamo in prestito questa
loro massima, ma ci è
sorta spontanea dopo
aver letto il complesso
documento sottoscritto
tra lo Stato e le Regioni
agli inizi dello scorso
mese di dicembre, meglio conosciuto come
Patto per la Salute per il
triennio 2010-2012. Il
rinvio alla massima latina è l’auspicio che quanto sottoscritto si traduca
in pratiche realtà gestionali, ma al contempo è
una sorta di perplessità
scaramantica sull’effettiva applicazione dei patti
sottoscritti, come purtroppo ci testimonia in
materia sanitaria il nostro recente passato. Se
poi pensiamo al federalismo che ormai non bussa
più alla porta ma è entrato già prepotentemente in casa, i dubbi su
quest’ultimo patto si moltiplicano anche se non
poteva essere sottoscritto
un provvedimento più ragionevole di quello che
hanno licenziato Stato e
Regioni.
Si è giunti alla quantificazione del fondo sanitario nazionale per il triennio in questione dopo laboriose trattative e alla
fine, dopo i previsti stanziamenti iniziali, si sono
concretizzate cifre che
prevedono ben 106,214
miliardi di euro per il
2010, 108,653 per il
2011 e un incremento su
questo anno per l’anno
successivo pari al 2,8%,
portando l’entità del
fondo per il 2012 a
111,695 miliardi di
euro, il tutto ovviamente
dopo aver contabilizzato
le risorse aggiuntive,
previste in euro 1,600
miliardi per il 2010 e
1,719 miliardi per il
2011. Alla previsione
per la spesa corrente va
aggiunto un rifinanzia-
Pagina 8
Concrete speranze di una nuova sanità
per il triennio 2010 - 2012
Pacta servanda sunt
di Malepassu
mento dell’art. 20 della
legge 67/88 che prevede quasi cinque miliardi
di euro oltre quelli già
stabiliti per l’esercizio
2009 quale preciso impegno dello Stato di garantire nel bilancio triennale nuove risorse finanziare per l’edilizia sanitaria. Grandi cifre, grandi e pesanti numeri che
ancora oggi stanno a testimoniare come la spesa
sanitaria italiana continui ad essere il classico
pozzo senza fondo che
inghiotte tutto e tutti,
dando un’acqua non
sempre buona da bere.
Comunque la stima per
adeguare il finanziamento del costo della sanità
continua a restare un
problema alquanto delicato e complesso e non
ancora del tutto risolto,
visto che alla fine spetterà alle singole realtà
regionali coprire lo sbilancio che inevitabilmente si determinerà tra il riparto del fondo nazionale e l’effettiva spesa sostenuta.
I temi fatti oggetto del
Patto per la Salute dello
scorso 3 dicembre 2009
sono stati sanciti in un’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
e si dislocano in ben
venti articoli contenenti
normative chiare e ben
definite che se “I Pacta
Serranda Sunt” dovrebbero essere il giusto viatico per una gestione
triennale del servizio sanitario nazionale all’insegna della razionalizzazione della spesa e
dell’efficienza ed efficacia dei servizi prestati.
Certo, la cosa non può
essere sottaciuta, alcuni
provvedimenti sono chiaramente emergenziali, le
classiche pezze figlie del
compromesso fra le parti
e che a lungo andare faranno riemergere tutta la
grandezza dei buchi che
si è cercato di coprire.
Tra questo mare magnum di norme, cifre e
codicilli ci conforta il
contenuto dell’articolo
sette del patto in questione che ha come titolo
“accreditamento e remunerazione”. Si compone
di tre commi che va le la
pena di riportare integralmente per la loro
chiarezza redazionale e
l’importanza dei contenuti:
1) Si conviene, nel rispetto degli obiettivi programmati di finanza
pubblica, di stipulare
un’intesa ai sensi dell’art.
8, comma 6, della legge
131 del 2003 in sede di
Conferenza Stato-Regioni finalizzata a promuovere una revisione normativa in materia di accreditamento e di remunerazione delle prestazioni sanitarie, anche al
fine di tenere conto della
particolare funzione
degli ospedali religiosi
classificati.
2) Si conviene sulla necessità di prorogare al
31 dicembre 2010 il termine entro il quale concludere il processo per
l’accreditamento definitivo delle strutture private
operanti per conto del
Servizio sanitario nazionale.
3) Nelle more della revisione normativa, per assicurare che l’integrazione tra erogatori pubblici
e erogatori privati sia
ancorata alla prioritaria
esigenza di garantire
qualità nei processi di
diagnosi, cura e riabilitazione, con intesa StatoRegioni, ai sensi dell’art.
8, comma 6, della legge
5 giugno 2003, n. 131,
vengono definiti gli indirizzi per l’applicazione
di principi e norme fondamentali previste dalla
vigente legislazione nazionale e regionale in
materia di relazioni con
le istituzioni sanitarie private, favorendo strategie
di coinvolgimento delle
medesime negli obiettivi
programmatici, nella
partecipazione alle politiche di qualità ed appropriatezza, e nel controllo
della spesa.
Finalmente Stato e Regioni prendono coscienza
della necessità di valutare la particolare funzione
e collocazione istituzionale dell’ospedalità religiosa non profit equiparata che in questi ultimi
quindici anni è stata immolata sull’altare del più
becero dei menefreghismi, quando una legge
nazionale la colloca sullo
stesso piano dell’azienda
ospedaliera pubblica sia
per quanto concerne le
dotazioni organiche, con
tutto ciò che questo comporta, sia per quanto riguarda la copertura
della spesa. Non indifferente, altresì, l’impegno
a che si proceda entro
fine corrente anno all’accreditamento delle strutture sanitarie non pubbliche ed al contempo coinvolgendo le medesime
nella programmazione
regionale e nel controllo
delle risorse finanziarie a
disposizione per la copertura dei costi.
Che stia veramente cambiando qualcosa nel pianeta sanitario italiano?
Che stia instaurandosi
una mobilitazione trasversale a difesa del servizio sanitario nazionale? Le premesse programmatiche ci sono
tutte, aspettiamo i nostri
governanti alla prova dei
fatti con la speranza che
il domani non sia caratterizzato dal solito caos
dell’oggi e di ieri. La speranza è sempre l’ultima a
morire. Comunque l’importante è seguire gli sviluppi pratici dell’accordo
che, non dimentichiamolo, necessita dei dovuti
provvedimenti legislativi
di attuazione.
Montebuono
SPAZIO COMUNE
L
e vitamine fanno parte di un
gruppo di sostanze organiche
necessarie per la vita. Il nostro organismo ne ha bisogno, sia per il
corretto funzionamento che per le
azioni intrinseche di difesa che
possiedono. La nostra dieta è sufficientemente ricca e varia, tanto
da rendere improbabili significative carenze di vitamine. Un apporto inadeguato può però verificarsi
nelle persone che consumano
poca frutta e verdura e questa situazione può essere aggravata
dalla diffusa abitudine di consumare pasti veloci con cibi precotti.
L’organismo umano ha la necessità di ricavare le vitamine dagli
alimenti, in quanto siamo in grado
di produrre autonomamente solo
la vitamina D, che viene elaborata
dalla cute con l’azione dei raggi
solari, e la vitamina K, prodotta
dall’attività dei batteri intestinali.
Ora riassumiamo le caratteristiche
delle 13 vitamine:
- Vitamina A: necessaria alla
vista, soprattutto notturna e per la
rigenerazione cutanea.
- Vitamina D: necessaria per fissare il calcio e il fosforo alle ossa ed
ai denti.
- Vitamina E: è la vitamina antiossidante per eccellenza, un’antitrombina altamente efficace nella
corrente sanguigna, poiché inibisce la coagulazione del sangue e
così previene la formazione di
trombi ed in grado di migliorare la
messa a fuoco della vista nelle
persone di mezza età.
- Vitamina K: fattore importante
per la coagulazione del sangue.
- Vitamine del gruppo B (B1, B2,
B3, B5, B6, B12): favoriscono il
corretto funzionamento del sistema nervoso, dei muscoli, del
cuore e della cute.
Importantissime per i processi di
crescita e sviluppo.
- Vitamina C: indispensabile per
una pronta risposta immunitaria e
per la rimarginazione delle ferite.
Essenziale nella sintesi del collagene, proteina necessaria per crescita ed integrità dello scheletro,
denti e gengive.
- Vitamina H: necessaria per capelli e pelle sana.
- Acido Folico: importante nelle
fasi di accrescimento, produzione
di globuli rossi e sistema nervoso
centrale.
Le vitamine, necessarie per la vita
di Michele Malafoglia*
Precisiamo comunque che dosi
eccessive di vitamine possono
avere effetti negativi sull’organismo. Spesso l’assunzione di vita-
mine in concomitanza con le medicine può essere dannosa. È il
caso della vitamina B6 che riduce
l’effetto terapeutico della levodo
pa, farmaco antiparkinson, o della
vitamina K che riduce l’azione del
warfarin, un anticoagulante orale.
Accade spesso anche il contrario,
cioè che molti farmaci possono
essere causa di malassorbimento
di vitamine. L’elenco è lungo e
comprende alcuni diuretici, antibiotici, farmaci per il colesterolo e
antidiabetici orali. Comunque fa
bene assumere adeguati quantitativi di tutte le vitamine. Ogni vitamina, necessaria in quantità molto
piccole, ha un ruolo ben preciso e
insostituibile.
Ma ricordate: non forniscono, a
chi le volesse utilizzare per pratiche sportive, alcun apporto energetico ma sono necessarie per il
buon funzionamento di tutto l’apparato metabolico dell’organismo.
Il fabbisogno vitaminico varia a
seconda dello stato fisiologico e/o
patologico dell’individuo: età e
sesso, ma anche in gravidanza e
durante l’allattamento per esempio, è necessario aumentarne l’assunzione. Le carenze di vitamine e
le malattie ad esse associate, tra
tutte pellagra e rachitismo, sono
un problema importante nei paesi
sottosviluppati sia per la malnutrizione sia per alcuni tabù alimentari che possono sussistere in alcune
aree del mondo.
*Farmacista
in Montebuono
Con decorrenza 1° dicembre 2009 il Comune di Montebuono, sia pur a tempo parziale, ha un nuovo segretario
comunale. Si tratta del Dottor Francesco Valente nato a
Francavilla Fontana (BR) il 12 gennaio 1948 e residente
a Magliano Sabina in Via S. Eugenia.
A Montebuono il dottor Valente è presente un giorno alla
settimana (il mercoledì) in quanto ricopre l’incarico di
segretario comunale anche nei comuni di Cantalupo (due
giorni), Pescorocchiano (due giorni) e Collevecchio (un
giorno). Il Sindaco Dario Santori con tutto il suo Consiglio formula al Dottor Francesco Valente i migliori auguri di buon lavoro per una gestione della cosa pubblica
all’insegna dell’efficienza e della piena legalità.
Pagina 9
Montebuono
SPAZIO COMUNE
Sanità Lazio, la guerra dei posti letto
di Gianni Cristofani
È
stato un autunno veramente caldo quello
che si è vissuto nella sanità laziale, specialmente
per quanto concerne gli
assetti ospedalieri delle
province di Rieti, Viterbo
e Frosinone. Seguendo le
linee del piano sanitario
regionale per il triennio
2008 - 2010, la Giunta
Marrazzo con il sub-commissario alla sanità Morlacco ha intenzione di azzerare posti letto ospedalieri nei distretti sanitari
del reatino, del viterbese e
del frusinate. Due presidi
ospedalieri della Sabina,
il Marzio Marini di Magliano ed il Grifoni di
Amatrice, dovrebbero assumere esclusivamente il
ruolo di poliambulatori
pur operando in territori
dove l’emergenza sanitaria e ospedaliera è all’ordine del giorno.
Chi amministra la Regione Lazio si è convinto che
il famoso rientro dei debiti sanitari cumulati in questi ultimi anni si risolve
solo con un indiscriminato taglio dei posti letto,
senza rendersi minimamente conto che prima di
tagliare o addirittura di
chiudere presidi ospedalieri si debbono attivare
tutti quei servizi alternativi che lo stesso piano sanitario prevede. Siamo
alle solite e la legge Basaglia ce lo insegna. Chiusero i manicomi perché inumani e i malati di mente
furono affidati alle famiglie o messi letteralmente
per la strada. Non è certamente questa la via da seguire se si vuole veramente razionalizzare la spesa
sanitaria e in particolare
quella ospedaliera, dove
la stortura non è l’esubero
dei posti letto ma la catti-
Pagina 10
stato previsto sulla riorganizzazione dei servizi
ospedalieri in rapporto
alle esigenze delle popolazione e del territorio
dove queste vivono.
Prima di annullare l’esistente per costruire il
nuovo, si provveda a garantire la continuità assistenziale intervenendo in
maniera mirata e razionale senza annullare la garanzia di un servizio essenziale come quello sanitario e ospedaliero.
va
amministrazione
nell’impiego delle risorse
finanziarie messe a disposizione che, guarda caso,
negli ultimi dieci anni
sono più che raddoppiate
senza che ci sia stato un
consistente balzo in avanti
della qualità, dell’efficacia e della efficienza nelle
prestazioni ospedaliere
fornite.
Trent’anni fa, quando
entrò in vigore la prima
grande riforma sanitaria,
la dotazione dei posti letto
ospedalieri faceva riferimento a un parametro pari
ad otto posti letto per
mille abitanti. Qualcuno
all’epoca scriveva che era
un parametro da terzo
mondo. Forse quel qualcuno esagerava, ma cosa
si dovrebbe scrivere oggi
che siamo scesi al quattro
per mille e che nella provincia di Rieti, con i tagli
in itinere, ci si dovrebbe
attestare intorno al due
per mille? Paese da decimo mondo? Ma non
scherziamo. L’esperienza
insegna che la presenza di
un presidio ospedaliero,
sia pur di piccole dimensioni, è essenziale per la
tutela della salute dei cittadini, per salvare vite
umane, specialmente
quando la morfologia del
territorio non consente rapidi spostamenti verso
centri più qualificati o di
maggiore dotazione strutturale. Ecco allora che la
chiusura di presidi come
l’Andosilla di Civita Castellana, del Marini di
Magliano Sabina e del
Grifoni di Amatrice sarebbe un vero schiaffo
alle ragioni sacrosante del
malato di quei territori,
uno schiaffo alla persona
umana e ai suoi problemi
esistenziali.
Lo hanno ben compresi i
sindaci e la popolazione
di quei comuni che già
dall’inizio dell’estate si
sono mobilitati per bloccare la mannaia d Marrazzo e di Morlacco, per far
rispettare gli impegni
presi dalla Regione Lazio
sul finire del 2008, quando si prevedevano aggiustamenti razionali nelle
dotazioni organiche dei
posti e non indiscriminati
ed ingiustificati azzeramenti.
Per far sì che il piano sanitario regionale non resti il
classico libro dei sogni e
si provveda a dare attuazione a quanto in esso è
Decisioni affrettate rischiano di smentire quanto lo stesso documento di
piano sanitario prevede:
“Una qualificata assistenza sul territorio è oggi un
obiettivo irrinunciabile
per il nuovo assetto sanitario previsto dal presente
Piano. La centralità della
persona e non della patologia - come se non ci fossero i famigerati LEA (livelli essenziali di assi-
stenza) - la trasformazione di bisogni di salute con
la maggior importanza
assunta dall’assistenza
continuativa alle persone,
la necessità di spostare
pezzi dell’assistenza fuori
dell’ospedale fanno del
territorio il luogo principale dell’assistenza ai cittadini. Occorre quindi
rendere il territorio in
grado di svolgere tale
ruolo, ma ciò presume
una radicale trasformazione del quadro attuale,
con modifiche organizzative e culturali e la creazione di percorsi assistenziali di continuità”.
Ecco allora che la guerra
dei posti letto è solo una
schizofrenia politico-gestionale messa in cantiere
per nascondere più gravi e
corposi problemi legati ai
paurosi buchi di bilancio
che caratterizzano l’assistenza sanitaria e ospedaliera della Regione Lazio.
TUTTI I RAMI ASSICURATIVI E INVESTIMENTI
A RENDIMENTO FISSO E VARIABILE
REFERENTE: Angelici Anna Maria
cellulare 338/9246854
CANTALUPO: Corso del Popolo, 20 - Tel. 0765.514546
CONFIGNI: Piazza del Comune - Tel. 0746.672136
dal 1970 al servizio della clientela
STAZIONE DI SERVIZIO
®
Self Service 24h
Lucarini Claudio
Via Maglianese snc
MONTEBUONO (RI)
Montebuono
SPAZIO COMUNE
P
er la gente di Montebuono è stato semplicemente Vilia per tutto il
periodo che ha vissuto in
questo piccolo ma splendido borgo della Sabina
ed anche negli anni successivi, in occasione dei
suoi sempre coloriti e
commoventi ritorni.
William Righi, in un triste
giorno di questo inizio
d’anno 2010, nella sua
San Marino ha concluso il
suo percorso terreno lasciando in tutti noi un
vuoto incolmabile perché,
Quando San Marino “abitava” in Sabina
Memoria di William Righi
Fabio Righi e famiglia
nella sua permanenza
montebuonese, seppe
farsi apprezzare, stimare
e amare da tutti.
Viveva nella sua San Marino dove vi aveva fatto ritorno più di cinquant’anni
fa e dove si era costruito
una splendida famiglia
che era motivo di orgoglio
verso i suoi vecchi paesani, del suo Montebuono
che custodiva nel più intimo spazio del suo cuore
perché luogo della fanciullezza, dell’adolescen-
za e della prima giovinezza.
Gioviale, ironico, compagnone, generoso in ogni
suo atteggiamento di vita,
Vilia ha segnato per un
ventennio la storia di
Montebuono tanto da me-
ritarne, per mano del sindaco Dario Santori, la cittadinanza onoraria. Di
questa splendida anima
di galantuomo lavoratore
ne va orgogliosa la sua
famiglia e il popolo di
Montebuono, così come
ne saranno felici dall’alto
del Regno dei Giusti i
nonni Marino e Rosa e i
genitori Armando e Teresa.
Ma ecco in una corrispondenza del figlio Fabio una
sintesi della storia di vita
di William Righi.
Righi William - Un paese nel cuore
(1937 - 2010)
A
soli tre anni mio padre William emigrò con i genitori Armando e Teresa
ed i nonni dalla Repubblica di San Marino
a Montebuono Sabina.
A determinare questa scelta fu la nonna
materna, Loreti Rosa, nata a Montebuono
quando era ancora Provincia di Perugia,
ma da sempre residente a Roma, dove gestiva con la famiglia una confetteria e un
servizio di piazza.
Nella Capitale conobbe Marino, trasferitosi per motivi di lavoro.
Si sposarono nel 1909, successivamente
emigrarono in Argentina, poi a Genova,
per poi sistemarsi definitivamente a San
Marino.
La situazione economica allora era difficilissima, scarseggiava il lavoro, inoltre si
stava avvicinando lo spettro del secondo
conflitto mondiale.
La bisnonna Rosa nel 1940 pensò bene di
portare tutta la sua famiglia in Sabina, vicino alla sua famiglia d’origine che
l’avrebbe certamente aiutata. Mio padre
trascorse a Montebuono la sua indimenticabile infanzia e la sua giovinezza. Andò
a scuola, fece parte della Banda suonando
la tromba, imparò il mestiere di meccanico
nella bottega del sig. Edmondo Celestini,
ma soprattutto amò in maniera sincera
questo Paese e i suoi abitanti.
Trovò un lavoro da elettricista al Vaticano,
ma una febbre sopraggiunta la sera antecedente al giorno di inizio gli fece perdere
la preziosa occasione, ma il destino gli
stava riservando un’altra svolta.
Al compimento della maggior età ricevette
la chiamata alla leva, ma essendo sammarinese sapeva di essere esente.
Si trattava di un errore burocratico che
però suscitò in lui il forte desiderio di tornare in Repubblica, dove nel frattempo si
era sviluppato il turismo legato alla riviera
adriatica e all’industria.
Il 6 maggio 1958, con il camion “Leoncino
OM” del signor Vincenzo Sassi, la famiglia ritornò nella sua terra.
Il distacco non fu per niente facile.
Mio padre lasciava una terra generosa,
amicizie vere e autentiche che resteranno
per tutta la vita e oltre.
Mi ha trasmesso l’amore per questo Paese,
oltre alle storie e ai racconti di un’esistenza vissuta con grande dignità, rispetto e
solidarietà.
Il periodo della guerra non fu certamente
facile, ma in paese ci si aiutava.
A nessuno è mai mancato una fetta di
pane e olio.
Non è passato giorno che la sua mente
non tornasse con nostalgia allo Spiazzetto, al Monumento, alle caramelle che la
Contessa donava ai bambini dell’asilo il
giorno del suo onomastico, alla processione di Ferragosto, al compianto Don Ulisse,
ai giochi “fuor de mura”, ai pangialli e
altri mille ricordi legati a persone che nella
sua vita hanno lasciato una traccia indelebile e significativa.
Molti li considerava i fratelli e le sorelle
che non aveva avuto.
Durante la sofferenza della malattia questi
ricordi si sono fatti più nitidi, più presenti.
Viveva ancora fra i vicoli e le case di pietra e tufo del paese, con l’emozione e il
trasporto di un “monello”.
Penso che mio padre abbia lasciato una
parte di sé a Montebuono e forse una
parte di Montebuono ha continuato a vivere in lui.
Mi ha tramandalo - e ne sono orgoglioso questo attaccamento e oggi la mia famiglia è profondamente riconoscente a tutti
gli amici che in questa triste circostanza
non ci hanno fatto sentire soli.
Le visite e le telefonale degli amici di sempre hanno contribuito a rendere meno dolorosa la malattia, a regalargli un sorriso,
istanti di serenità.
A loro un grazie di cuore. (Fabio Rghi)
Pagina 11
Montebuono
SPAZIO COMUNE
Compleanni e ricorrenze Nota redazionale
I
n questo anno 2010 che
ha visto la riconferma a
Sindaco di Dario Santori, ci
piace ricordare dalle colonne
di questo organo di stampa
comunale quei montebuonesi che festeggiano il loro
compleanno al di sopra del
novantesimo anno di età,
con l’aggiunta di qualche ricorrenza particolarmente significativa.
L’Amministrazione del Comune di Montebuono formula i più sinceri auguri agli
ultranovantenni:
Edvige Tocci
97
Iris Benedetti
97
Adolfo Morganti 95
Angelica Presciutti 95
Agostina Munzi
94
Tullio Benedetti 92
Per Tullio, Vicesindaco per
dieci anni con Fausto Mor-
ganti, Presidente della sezione dell’Associazione
Combattenti e Reduci, gli
auguri si raddoppiano.
Quest’anno, insieme alla
sua dolce signora Anna
Abati, festeggia i sessanta
anni di matrimonio.
Per tutti in alto i calici per
un brindisi virtuale in
onore degli ultra novantenni!
I
contenuti di questo numero del
giornale di Montebuono fatti
oggi oggetto di pubblicazione,
sono stati confezionati alla fine
dello scorso mese di febbraio 2010
e non dati alle stampe per opportunità rispetto alla scadenza elettorale di fine marzo.
segue da pag. 2
Un bilancio di cinque anni
- Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio scolastico Don Ulisse Ubaldini con rifacimento degli infissi esterni ed interni, insonorizzazione della
scuola materna.
- Sistemazione dell’area esterna dell’edificio scolastico, con l’apertura di una strada
pedonale attrezzata che collega Via IV Novembre con la strada della Madonna dei
Monti.
- Riapertura di alcune strade vicinali ad interesse pubblico.
- Manutenzione ordinaria della viabilità rurale.
- Organizzazione della Festa della Terza età e della rassegna equina TPR.
- Rifacimento tratti acquedotto loc. San Vito, Sargnano, San Valentino e sostituzione dei tratti fatiscenti.
- Primo stralcio dei lavori di recupero della Chiesa S.G. Battista e accordi sommari
con i proprietari dei fabbricati fatiscenti per la bonifica dell’area circostante.
- Sistemazione strada Panzanella con drenaggio a monte, asfaltatura del tratto Sargnano - fontana Sant’Angelo, riapertura e imbrecciatura del tratto rimanente e della
strada che collega la fontana alla Provinciale.
- Arredo esterno e interno dei cimiteri comunali con edificazione di nuovi loculi.
- Consolidamento idrogeologico di alcuni tratti dei versanti del centro storico di
Fianello con opere di ingegneria naturalistica e contestuale realizzazione di percorsi
pedonali esterni alle mura.
- Realizzazione dei sottoservizi nel Borgo Storico di Fianello (fognatura, acquedotto e predisposizione impianto elettrico).
- Pavimentazione in acciottolato del Borgo di Fianello secondo le direttive dalla soprintendenza delle Belle Arti, intervento previsto nel progetto ”Fianello, Città delle
stelle”.
- Acquisizione delle aree destinate agli impianti di fitodepurazione.
- Realizzazione di un campo di calcio in erba sintetica, in regola con le normative
federali, e relativi spogliatoi.
- Istituzione di un ufficio indirizzato ai servizi sociali e alle attività produttive per
consentire un contatto stretto e costante con le varie fasce della popolazione, anche
attraverso uno Sportello Sociale e l’organizzazione di vari servizi (centri estivi per
minori, soggiorno marino per anziani, centro termale per anziani, progetti di inserimento lavorativo per le fasce più deboli, contributo alle famiglie per la partecipazione ai corsi di nuoto, servizio scuolabus gratuito, mensa scolastica autogestita,
promozione delle attività culturali).
- Adesione e presentazione di progetti per i vari bandi emessi da Ministeri, Regione
Lazio, Provincia di Rieti, Comunità Europea.
Sindaco di Montebuono
di Sciarrini Alida
Oreficeria - Argenteria
Bomboniere - Articoli da regalo
Pelletteria - Valigeria - Profumeria
LISTE NOZZE
S. Maria in Neve - Calvi dell’Umbria (TR)
Tel. 0744 718268
L’ANTICA FATTORIA SABINA s.r.l.
Rag. ROBERTO SASSI
mob. 338.4712049
Sede legale:
Via Filippo Corridoni, 15 - 00198 Roma
Sede Operativa:
Loc. Piano, 1 - 02040 Fianello - Montebuono (RI)
Punti Vendita Carni e formaggi
Via Manlio, 16 - Magliano Sabina (RI)
Supermercato Emporio della Tradizione - Via del Colle
Otricoli (TR) Tel./Fax: 0765.607191
SPAZIO COMUNE
PERIODICO MONOGRAFICO D’INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
Registrazione Tribunale di Terni 5/2004 - Anno VII- n. 2 euro 2,00
Montebuono - Aprile 2010
Direttore Responsabile: M. Petronio
Hanno collaborato per il Comune di Montebuono: Gianni CRISTOFANI
(coordinatore), Dario SANTORI, Fiorenzo FRANCIOLI, Mariella
MARIANI, Rita RENZI
Editore: Editrice Punto Uno Srl - 05100 Terni
Corso Vecchio, 124 - Tel. e Fax 0744 085100
e-mail: [email protected]
Stampato per Editrice Punto Uno Srl da:
Tipografia Ceccarelli - Grotte di Castro (VT)
editricepuntouno
E
Pagina 12
D
I
T
O
R
I
A
E
C
O
M
U
N
I
C
A
Z
I
O
N
E