anno5 n. 1 aprile 2010
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anno5 n. 1 aprile 2010
P A Z I O COMUNE notizie A P R I L E 2 0 1 0 Montebuono anno V n. 1 S SPAZIO COMUNE • Periodico Monografico d’Informazione Istituzionale • Registrazione Tribunale Tr 5/2004 • Anno VII n° 2 • Editrice Punto Uno Srl Periodico quadrimestrale d’informazione comunale di Montebuono e Fianello e delle Associazioni socio-culturali del territorio “È proprio vero, il tempo vola. Sembra ieri eppure sono trascorsi già i cinque anni del mio mandato a Sindaco di Montebuono; alla fine del prossimo mese di marzo 2010 si dovrà tornare alle urne per una nuova scelta elettorale in ordine ai vertici amministrativi del comune e non solo. Cosa accadrà nei prossimi mesi mi è difficile preventivarlo; quello di cui mi sento sicuro è il poter affermare di aver assolto al compito assegnatomi con tutta la dedizione possibile e la dovuta professionalità, ottenendo anche lusinghieri risultati. Ciò si è potuto realizzare grazie all’impegno profuso, ma anche e soprattutto grazie ai componenti la mia compagine di maggioranza, ai dipendenti comunali, ai consulenti ed alla intelligente azione delle forze di opposizione che si sono mosse sempre in maniera costruttiva, senza mai creare difficoltà istituzionale nell’amministrazione della cosa pubblica anche se, come negarlo, qualche piccola frizione a volte è venuta alla ribalta. Colgo l’occasione di questa iniziativa editoriale per inviare a tutta la gente di Montebuono un caloroso abbraccio per avermi fatto trascorrere questi cinque anni da sindaco in piena tranquillità e facendomi sentire, nelle azioni intraprese, la sua vicinanza e la palese condivisione. Non è poco per un pubblico amministratore”. Un bilancio di cinque anni di Dario Santori* Apro queste mie riflessioni sul quinquennale bilancio della mia azione di governo riportando integralmente quanto ho già avuto modo di significare nella pagina del Corriere di Rieti dello scorso dicembre 2009. Da quelle colonne rinviavo alla pubblicazione del nostro organo di stampa per un’analisi dettagliata di quanto fatto dall’amministrazione che ho avuto modo di guidare dal 2005 al 2010. Questa è, infatti, la sede adatta per far conoscere al popolo di Montebuono quanto siamo riusciti a concludere in opere ed interventi sociali, sempre per l’esclusivo bene del paese e del suo intero territorio. In primo luogo si è operato cercando di ottimizzare gli uffici e i servizi, istituendo un nuovo ufficio alla persona “Servizi sociali” con la grossa novità, in via transitoria e sperimentale, dell’inserimento di un assessore come responsabile, ristabilendo in questo modo un equilibrio di compiti tra e negli uffici, in particolar modo anagrafe e tributi. Contestualmente abbiamo cercato di riorganizzare il patrimonio umano del Comune, con una più mirata gestione di tutti quegli aspetti economici e normativi derivanti da disposizioni di legge e o di contratto. Tutto ciò ci ha portato anche all’adozione di un sistema elettronico per la rilevazione delle presenze, in modo da tener sotto controllo tutti gli istituti contrattuali legati alla permanenza giornaliera in servizio. Proprio per continuare questa opera di razionalizzazione si è provveduto ad aumentare il parco mezzi con un furgone Piaggio e un’Ape 50, in modo da consentire l’autonomia segue a pag. 2 Dario Santori è stato rieletto Sindaco di Montebuono per il quinquennio 2010 - 2015 con circa il 58% dei voti utili S ul prossimo numero del giornale, tutti i dati scaturiti dalla consultazione elettorale e la composizione del nuovo Consiglio Comunale, nonché i componenti la Giunta, le deleghe e gli incarichi assegnati unitamente alle previsioni programmatiche stilate dal Sindaco e dai suoi collaboratori. Il Comune è anche on line all’indirizzo: www.comune.montebuono.ri.it Montebuono SPAZIO COMUNE ❐ dalla prima pagina Un bilancio di cinque anni degli addetti alle manutenzioni stradali, pulizie esterne e gestione dei cimiteri. Nel contempo, utilizzando dei fondi regionali destinati alla gestione associata dei servizi tra enti pubblici, abbiamo acquistato in convenzione con il Comune di Collevecchio una macchina operatrice destinata ai lavori più tecnici e pesanti, come l’apertura di scavi per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’acquedotto, la rimozione di frane e smottamenti di piccole dimensioni, l’imbrecciatura delle strade e altro ancora. Per dare continuità a obiettivi già definiti da un gruppo consolidato e derivanti da anni di esperienza in comune, abbiamo subito iniziato a lavorare per portare a compimento tutti i lavori imbastiti dalla compagine guidata da Fausto Morganti quali: interventi sulla Frazione di Fianello, il centro socio culturale di Montebuono etc. Parallelamente sono state attivate tutte le iniziative a livello locale, provinciale e regionale, con richieste di contributi mirati a opere specifiche tra cui la manutenzione straordinaria dell’edificio comunale e il secondo intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche nel centro socio-culturale. Per la scuola Don Ulisse Ubaldini ci siamo attivati con due interventi distinti: il primo per la sistemazione interna ed esterna dell’edificio, in particolare la sostituzione di porte, infissi e l’insonorizzazione dei locali destinati alla materna; esternamente con lavori di riqualificazione dello spazio verde Pagina 2 che collega l’edificio con la strada “Madonna dei Monti”. Il secondo intervento, in fase di attuazione, riguarda la messa in sicurezza della struttura dell’edificio in base alle recenti normative antisismiche. Per concludere è forse meglio riportare in dettaglio le opere realizzate nel quinquennio. - Potenziamento della rete di pubblica illuminazione nei tratti: P.zza Sapora, Collemoricaro, San Pietro, Colleberardo, Sant’Andrea. - Miglioramento della viabilità comunale con l’asfaltatura di nuovi tratti sia a Montebuono che a Fianello. - Completamento e inaugurazione del parcheggio in Via Roma “Belvedere : Mostocotto”. - Completamento dei lavori per il recupero del centro socio-culturale e abbattimento delle barriere architettoniche (ex scuola media centro storico) e ripristino dei sottoservizi e della pavimentazione del cortile esterno. - Completamento e ampliamento della metanizzazione zone Colleberardo, Sant’Andrea e ripristino dell’asfalto su tutta la carreggiata interessata. - Recupero e restauro dei fontanili Valle Salce, Sant’Andrea bacca (Concia). - Revisione dei contratti e degli affitti dei terreni ex ECA. - Predisposizione della variante al Piano Regolatore Comunale, terminata l’istruttoria è in fase di approvazione e pubblicazione. - Consolidamento e restauro della Chiesa, della prebenda Parrocchiale e della porta orientale (Portasmea) con fondi del terremoto, lavori gestiti direttamente dall’Intendenza ai beni culturali del Lazio e dalla Provincia di Rieti. - Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per l’edificio comunale, ripristino e impermeabilizzazione del tetto, piccola sopraelevazione, adeguamento del locale archivio, nuovo assetto interno, ottimizzazione degli uffici con opere termo-acustiche e condizionamento. Un gioiello architettonico per il socio-sanitario della Sabina Pronta a funzionare la residenza sanitaria assistenziale di Montebuono segue a pag. 12 Montebuono SPAZIO COMUNE S.O.S. ambiente di Anaide Concezzi G ià da parecchi anni e con quei pochi mezzi che ho a disposizione (pubblicazioni, lezioni scolastiche agli alunni della scuola Primaria) sto cercando di sensibilizzare le persone a tutela dell’ambiente. Le mie parole non sono che una goccia nel mare e non mi faccio illusioni se penso che nemmeno i grandi della Terra (al vertice internazionale sul clima tenutosi a Copenhagen) sono riusciti a dare risposte esaurienti per rallentare il surriscaldamento della Terra. Lo so, il presente articolo sembra cadere a sproposito in mezzo a questo inverno così rigido, ma è proprio l’aumento numerico degli estremi termici che mi preoccupa: esso è senz’altro presagio di un’estate altrettanto strana. Le correnti sono già impazzite a tal punto da far perdere le rotte, durante le migrazioni, anche ai più grandi animali come i cetacei (le balene vanno a spiaggiarsi, e quindi a morire, in Puglia). I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e un quarto della popolazione mondiale è a rischio perché vive lungo le coste che andranno presto sommerse a motivo dello scioglimento dei ghiacci polari; i primi atolli in mezzo all’oceano sono già stati inghiottiti dall’acqua costringendo all’evacuazione quegli abitanti (ignari e senza colpa) che vi risiedevano da sempre. Le cause dei grandi mutamenti vanno ricercate tutte nel progresso, nell’incuria nella manutenzione dei canali di scolo e dei tombini sempre pieni di residui di plastica (ciò non riguarda Montebuono che ha un’amministrazione sensibile al problema e lo stesso territorio è idrogeologicamente favorito). A livello politico internazionale si vanno facendo scelte accattivanti: macchine a idrogeno, fusione fredda, etanolo derivato dal mais negli USA, biodiesel ottenuto dall’olio di palma, dalla colza e dalla soia in Europa. Io credo che queste soluzioni non risolvano il problema del surriscaldamento del pianeta o, se lo faranno, ciò avverrà troppo tardi. Ritengo sia urgente, oltre ad una rivoluzione delle tecnologie di cui parla Mi- chael Grunwald, anche un decremento delle emissioni come dice l’americano Al Gore e ciò sarà possibile solo grazie all’efficienza degli impianti ed al risparmio. In breve: è urgente cambiare il nostro stile di vita. Bisognerebbe azzerare la nostra dipendenza dal petrolio ma ciò non è possibile; cerchiamo almeno di ridurre drasticamente, al più presto ed il più possibile, le emissioni inquinanti coniugando l’efficienza col risparmio. La popolazione mondiale aumenta, i paesi in via di sviluppo crescono ed hanno pienamente diritto di provare i frutti del progresso, perciò sarà veramente difficile ridurre le emissioni se non taglieremo i consumi con regole intelligenti e rigorose che costringano al consumo di energia solare, geotermica ed eolica. Suggerirei, tra l’altro, di abbassare il termostato del riscaldamento e di indossare un maglione in segue a pag. 4 più. Un’iniziativa di cui se ne parlava da anni è oggi concreta realtà. Ecco la targa che ricorda l’eroico impegno di Andrea Pagangriso a favore della comunità di Montebuono durante il ritiro delle truppe tedesche alla fine della seconda guerra mondiale. L’Amministrazione Comunale di Montebuono, Sindaco Dario Santori, in sinergia con l’Associazione Combattenti e Reduci e la Pro Loco, pone questo cippo in pietra locale per far memoria del concittadino ANDREA PAGANGRISO “U’ Veronese” Montorio Veronese (VR) 02.02.1902 Montebuono (RI) 24.07.1975 per essere stato, durante il ritiro delle truppe tedesche nel secondo conflitto mondiale, l’illuminato mediatore con il comando di quell’esercito allo sbando, grazie anche alla conoscenza della lingua degli invasori, per preservare il territorio di Montebuono ed i suoi abitanti da ogni forma di cruenta rappresaglia e di devastanti razzie come purtroppo accaduto nei paesi limitrofi. Grande esempio di altruismo e di amore civico, seppe muoversi con coraggio, scaltrezza e diplomazia, rischiando la vita nonostante avesse una famiglia cui pensare. Il popolo di Montebuono grato lo ricorda alle generazioni a venire Pagina 3 Montebuono SPAZIO COMUNE Pubblicato il primo numero di “Montebuono in divisa” La presentazione del Sindaco Dario Santori D urante la scorsa estate, rovistando tra le numerose carte che inesorabilmente invadono l’ufficio di un sindaco, nel fondo di un cassetto di un vecchio mobile di legno ho ritrovato due pubblicazioni realizzate da due miei predecessori, Mario Cristofani e Sergio Botti, in sinergia con la Pro Loco e l’Associazione Combattenti e Reduci, sui soldati di Montebuono che furono protagonisti dei conflitti bellici dal 1915 al 1945. Da quelle iniziative editoriali, realizzate con semplicità ma con lo stile splendido della memoria del cuore, sono passati molti anni e il mio pensiero è subito andato ai giovani di questa ultima generazione, quelli del terzo millennio che certamente non hanno potuto assaporare i suoni e le immagini contenuti in quei due volumi e quindi conoscere un pezzo importante della storia del nostro paese. Da questa semplice considerazione nasce l’iniziativa di riproporre, con una nuova veste editoriale, quella galleria di personaggi immortalati nel bianco e nero della celluloide che chiamati dal dovere patrio seppero rispondere in maniera del tutto positiva, mettendo a rischio la loro vita tanto che molti dei loro nomi spiccano a lettere cubitali sul cippo marmoreo dei caduti di tutte le guerre sulla Via Maglianese. I due fascicoli pubblicati dalle amministrazioni che facevano capo ai sindaci Cristofani e Botti riguardavano esclusivamente i giovani delle due generazioni di inizio secolo scorso che, Pagina 4 segue da pag. 3 S.O.S. ambiente Oltretutto, diminuendo gli sbalzi termici, ci guadagneremmo anche in salute: molti raffreddori in meno all’uscita degli ambienti surriscaldati in inverno, molte meno malattie bronco-polmonari d’estate quando all’esterno ci sono 40° e negli ambienti chiusi i condizionatori la fanno da padroni con temperature da cappotto. Che dire poi della raccolta differenziata dei rifiuti? Ma che sia differenziata davvero! Con la separazione della plastica dal vetro e dell’umido dalla carta: in tutti quei paesi che hanno adottato questo tipo di raccolta, gli stessi cittadini ne sono risultati avvantaggiati con la riduzione delle tasse sui rifiuti solidi. Sarà una realtà scomoda per qualcuno, lo so, ma c’è poco da scegliere, ne va di mezzo la sopravvivenza dell’intero pianeta. Proteggere l’ambiente è dovere di ogni persona: garantire aria respirabile ed acqua potabile a tutti vuol dire costruire un mondo di pace e consegnare alle nuove generazioni un mondo vivibile. Pertanto mi approprio della frase detta dal Santo Padre il 1° gennaio 2010 in occasione della Giornata della Pace e, con tono accorato, ripeto al singolo lettore: “Se vuoi coltivare la Pace, custodisci il Creato”. VIA ACUTO, 8 - ROMA Tel. 06.41.31.229 / 30 Fax 06.41.31.228 • CONTROSOFFITTI • RIVESTIMENTI show room: Via M. Chiri 29/31/33 - ROMA 06.64.82.93.80 • PARETI MOBILI Tel. e Faxwww.saitsrl.biz [email protected] • CARTONGESSO in divisa militare, parteciparono ai due conflitti mondiali ed alle campagne d’Africa per motivi a volte nobili ed altre volte molto discutibili, almeno questo ci insegna la storia. È mia intenzione, con questa nuova pubblicazione, gettare le basi per un’iniziativa editoriale del comune di Montebuono che prosegua nel tempo a venire, integrando quelle tante immagini del passato con altre più vicine ai nostri giorni. Prendendo spunto dalla realtà del nostro concittadino Simone Conti, paracadutista impegnato all’estero in una delicata missione di pace, mi sono chiesto: perché non dare risalto ai tanti montebuonesi, sia per nascita che per residenza, che hanno scelto la strada della carriera militare come lavo- ro e condizione di vita? Supportato dalla mia compagine governativa ecco dunque il primo numero di “Montebuono in divisa” che vuol far sposare i ricordi del passato con la realtà del nostro presente e rendere un concreto omaggio e ringraziamento a tutti i nostri concittadini che ieri come oggi hanno scelto di dedicare la loro esistenza al servizio della comunità, ponendosi a guardiani delle istituzioni repubblicane e delle norme costituzionali al di sopra di qualsivoglia ideologia o interesse di parte. Sono passati più di sessant’anni dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale e il nostro Paese ha vissuto un lunghissimo periodo di pace, anche se ci sono italiani - militari e civili - che • ISOLANTI • PANNELLI E SISTEMI PER FACCIATE VENTILATE • PAVIMENTI RIALZATI continuano a morire per difendere la pace e la democrazia fuori dai confini nazionali. Ricordando i militari di oggi, vogliamo chinare il capo davanti a quelle, purtroppo, sempre tante giovani vittime e farci partecipi del dolore delle loro famiglie. La speranza è sempre quella di un domani migliore. Che Dio lo voglia e che la nostra umanità sia in grado di realizzarlo. Montebuono SPAZIO COMUNE F inalmente riesco ad “imbarcarmi” anch’io sul torpedone che dal nostro borgo sabino ogni due anni, risale verso l’Europa, destinazione Piegut Pluvier, in Francia. A bordo un gruppo eterogeneo di persone, con alcuni sono cresciuto insieme, con altri in tanti anni non ho scambiato che un cordiale saluto, alcuni li conosco oggi per a prima volta. I catalizzatori di questo microcosmo che si appresta a vivere insieme per una settimana, sono sostanzialmente tre: Saverio e Mariella, che dovranno occuparsi dei nostri “bisogni” psicofisici (ancora Terenzio, mi riferisco al suo monumento in una piazza di Rieti ed in particolare alla postura del personaggio di cui si può vedere la foto a margine di queste note, non è entrato minimamente nei nostri pensieri) e Don Enzo che provvederà alle nostre anime distratte e alla nostra alimentazione cerebrale, anche se abbiamo corso il rischio di perderlo subito tra le bancarelle della Fiera di Sagnago (ricordo a tutti che in questa occasione “se spizzica ‘u vagu”, per cui grazie alla cultura contadina riuscirete ad inquadrare temporalmente in che periodo dell’anno ci troviamo). All’interno del pullman intanto la disposizione si è formata in base ai canoni cui si accennava poc’anzi; sorrido, con un pizzico di nostalgia, guardando i posti in fondo, già occupati dal gruppetto dei ragazzi… così tra una chiacchiera e l’altra, la lettura di qualche pagina di un buon libro (personalmente ho sbagliato lettura, non per il contenuto, anzi consiglio a tutti di leggere “Un cappello pieno di ciliegie” della Fallaci, ma per le dimensioni del tomo che ha aumentato notevolmente il Terenzio, il cane e la lepre (appunti semiseri di un pellegrino dei giorni nostri) di Marco Abati peso del mio bagaglio) risaliamo la nostra bella Italia e verso il tramonto, attraverso i quasi 13 kilometri del tunnel del Frejus, tutti attenti al rilevamento virtuale del confine, ci ritroviamo in Francia! La nostra prima tappa è Chambery, nel cuore della Savoia, dove pernotteremo; la sosta è importante soprattutto per la chimica di gruppo. Infatti, come spesso accade, a tavola ci si conosce meglio e si cominciano a gettare le basi per la buona riuscita della nostra trasferta. Cominciamo anche ad apprezzare le capacità organizzative dei due nostri maghi/alchimisti (no, non Harry Potter ed Hermione Granger, sempre Saverio e Mariella). Viaggiamo oggi verso il cuore della Francia e l’armonia regna all’interno del tranquillo mezzo di trasporto ma, ahimè, si materializza un piccolo problema: il copilota vuole ergersi a protagonista e mette a dura prova l’equilibrio della compagnia. “Facciamo il massiccio centrale” è il suo slogan, ma il nostro condottiero ufficiale resiste stoicamente e sorretto da un manipolo di coraggiosi sventa la minaccia… Si prosegue per la retta via e al limitar della sera, tra pacifici branchi di Limousine e avvistamenti di caprioli, giungiamo a Piegut! Grande accoglienza nella piazza principale dove tutti attendono l’arrivo de Les Italiennes. Ognuno viene “affidato” alla famiglia che lo ospiterà e personalmente, con grande emozione, riabbraccio i miei cari amici, la famiglia Poisson che mi ospiterà nel soggiorno Francese. È bellissimo constatare come le difficoltà nelle conversazioni telefoniche, per via del fatto che nonostante questa occasione del gemellaggio ci ostiniamo a non imparare bene la lingua, di colpo svaniscono: la gestualità, gli sguardi riescono a farci intendere! (l’ausilio di Facebook nell’ultimo anno è stato fantastico). I giorni susseguenti sono piacevolmente riempiti dalle diverse e interessanti escursioni organizzate dai nostri amici francesi: le Torbiere, Aubeterre sur Dronne con la Chiesa scavata nella roccia, Angouleme con i suoi fumetti, Cognac (serve che descriva l’interesse suscitato in tutti noi dall’evocazione di questo nome?) e soprattutto la splendida giornata trascorsa ad Ile de Rè con irrinunciabile bagno nell’Oceano Atlantico. Indubbiamente un programma intenso e interessante, niente però a paragone con ciò che questo viaggio mi ha lasciato negli occhi e soprattutto nel cuore. La semplicità, l’affetto, la sincerità nei gesti quotidiani, è questo il vero tesoro che ho riportato con me. Contrariamente a tanti oggetti, piccoli souvenir che magari possono prendere polvere in un angolo delle nostre case, che ci strappano un sorriso guardandoli distrattamente, questo tesoro lo ritrovo in ogni momento, bello, lucido e splendente dentro di me. Gli appunti erano “semiseri” quindi mi sembra giusto tornare alle cose serie… come le partite a briscola e tressette - il mazzo di carte è come la coperta di Linus che ci portiamo dovunque - nel corso delle quali sono uscite perle di saggezza e disquisizioni filosofiche appunto sull’opportunità di essere a volte cani a volte lepri, ma l’unica certezza scaturita è che non si è mai vista tornare la lepre “cò u cane lla bocca”! Naturalmente potrò dare, a quanti si fossero incuriositi, anche maggiori informazioni su Terenzio, diventata la mascotte del viaggio unitamente a indicazioni terapeutiche adeguate! Intanto i giorni da trascorrere nel Perigord Vert sono giunti, ahimè, al termine ed è il momento di congedarci dai nostri amici: adesso sono serio, è stato il momento più brutto e al tempo stesso più dolce, tra i baci, gli abbracci, gli arrivederci… Vi aspettiamo il prossimo anno a Montebuono! Senti scendere qualche lacrima, tiri su con il naso però ti senti bene e scappi sul pullman acceso pronto a mangiare di nuovo chilometri di asfalto, questa volta in discesa! Sottratta nuovamente al genio del volante la possibilità di percorsi alternativi, nei pochi attimi di distrazione ci ritroviamo in un inatteso tour di Grenoble e una volta rientrati in patria ad un’interessante visita della periferia torinese… Finalmente troviamo l’albergo dopo essere stati tranquillizzati che a guidarci nel viaggio non erano stati dei farmacisti! Siamo ancora in contatto con la direzione dell’albergo e sono state organizzate squadre di soccorso per ritrovare i dispersi nell’ascensore che, dalle ultime notizie, ricevono all’apertura delle porte cibo e generi di conforto!! Dopo un sonno ristoratore e aver ripreso confidenza con abitudini quotidiane a proposito: “Terenzio è sceso a Bardonecchia” - riprendiamo la strada e fra “Sogni di Rock’Roll” e parole crociate di gruppo, eccoci a Montebuono! Grazie Saverio, grazie Mariella, grazie Don Enzo: è stata una settimana indimenticabile e credo che oltre a quello ormai indissolubile con i nostri cugini d’oltralpe, un bellissimo gemellaggio si sia concretizzato tra noi, a volte basta poco per conoscersi meglio! Grazie a tutti! Pagina 5 Montebuono SPAZIO COMUNE Ottobre 2009: IV edizione della festa dei Nonni: la liscivia e il gelso sono stati i protagonisti indiscussi della manifestazione che, anche quest’anno, ha coinvolto i bambini e le insegnanti della scuola elementare, a cui va il mio ringraziamento più sincero. Sono stati coadiuvati da qualche nonna che ha messo a disposizione dei piccoli allievi il suo sapere antico. È stato un breve e suggestivo soggiorno nella “Casa del Passato” dove ricordi cari ed emozioni forti hanno accompagnato la realizzazione di quella “faccenna” domestica che a suo tempo richiedeva alle nostre nonne tanta fatica e, soprattutto, dove Internet, Nintendo e Nintendo Wii non hanno mai soggiornato e la globalizzazione era ancora tutta da inventare. Il Circolo Anziani quest’anno, come avrete capito, per festeggiare i nonni ha deciso di riproporre ai bambini la realizzazione della “liscivia”, elemento indispensabile per effettuare il bucato, quando ancora la lavatrice e il suo sapone non esistevano e i panni si lavavano nel lavatoio pubblico e si stendevano sui cespugli di biancospino che spesso li circondavano. Se L’annuale festa dei Nonni S La Pro Loco e il Comune: un proficuo rapporto istituzionale 2 i sta chiudendo il quinquennio di legislatura amministrativa e mi è sembrato opportuno tracciare un bilancio esclusivamente dal punto di vista dei rapporti istituzionali fra l’Associazione Pro Loco e il Comune di Montebuono. Come tutti sappiamo nei giorni 28 e 29 marzo 2010 i cittadini di Montebuono saranno chiamati ad eleggere il Sindaco e il Consiglio Comunale. Credo sia doveroso fare un’analisi oggettiva e obiettiva su quanto abPagina 6 di Rita Renzi* era bel tempo, a fine bucato si riportavano a casa già asciutti. Perché questo tuffo nel passato in un momento in cui tutto ciò che ci circonda ci induce ad guardare avanti? Bella domanda e quanta emozione nel rispondere! Comunque, perché la “liscivia” fa parte della storia della vita quotidiana della nostra comunità, quando la grande e spietata maestra di vita per i nostri nonni era la “Signora penuria”, quella cosa che imponeva alle nonne, tra l’altro, di caricarsi sulla testa la “canestra” dei panni per andare alla fontana a risciacquarli. Povere nonne quanta fatica! Ma a sentire i loro racconti, quanta spensieratezza e serenità. Gioivano di poco e con poco ed erano sempre serene e felici. Ogni loro frase termina sempre con “sarà perché eravamo giovani….”. Oggi sono coscienti del benessere che li circonda e permette loro di vivere una vecchiaia più felice e sicura, ma lo sono altrettanto di non avere più il piacere di vedere un seme di canapa che si trasforma in filato per realizzare il proprio corredo e un chicco di grano trasformarsi in quel bel filo di pane croccante che accompagnava i loro pasti. Nei loro racconti c’è tanta nostalgia che scaturisce dal rimpianto per il tempo trascorso inesorabile, portandosi via tutto ciò di cui allora hanno goduto. E proprio per evitare che questo patrimonio culturale, parte integrante della storia del nostro costume, si perda per sempre, da parte nostra c’è la ferma volontà di riproporlo ai nostri figli e nipoti affinché resti impresso nelle loro menti e gli permetta di comprendere da dove provengono, chi sono e perché sono così. Qualche persona dotta oggi direbbe “Epigenetica”. Anche quest’anno il giardino della scuola elementare ha aumentato il numero degli ospiti. È stato messo a dimora un albero di gelso, pianta che anticamente si trovava nelle adiacenze delle case di campagna o lungo le strade provinciali. Se potato adeguatamente, in estate, era il punto di ristoro per i contadini che tornavano dai campi. È dotato di un legno molto resistente e ancora oggi nella nostra comunità esistono dei portoni di ingresso realizzati nella notte dei tempi. Ma, comunque, il ruolo più importante consisteva nell’utilizzo del fogliame per nutrire i bachi da seta che fornivano agli allevatori una rendita economica indispensabile per il sostentamento della famiglia. Arrivederci alla prossima edizione con nuove emozioni. *Presidente centro anziani di Fiorenzo Francioli* biamo fatto come Associazione in questi ultimi 5 anni, anche e soprattutto in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Scrivo queste poche righe prima di conoscere quali saranno i candidati alla carica di Sindaco e le compagini che si presen- teranno al cospetto degli elettori per chiederne la fiducia. Scrivo ora, proprio per sottrarre la Pro Loco da qualunque tentazione di tirarla dentro a beghe e/o polemiche di schieramento. Ribadiamo ancora una volta che il nostro unico obiettivo è la promozione del nostro territorio, la crescita della qualità della vita e del tempo libero per chi vive nel nostro paese e la valorizzazione delle opportunità turistiche attraverso la programmazione di eventi di grande spessore culturale e di forte richia- mo per potenziali visitatori. Negli ultimi anni il nome di Montebuono è salito alla ribalta della stampa e dell’informazione anche a livello nazionale per la qualità di alcuni eventi proposti. Eventi segue a pag. 7 Montebuono SPAZIO COMUNE segue da pag. 6 che già per il solo fatto di essere stati realizzati hanno comunque permesso una ricaduta sull’economia locale stimabile in circa 15.000 euro l’anno, e credo che non siano moltissime le realtà così “produttive” in un periodo di crisi. È nostra intenzione continuare su questa linea perché siamo convinti che la promozione territoriale e turistica rappresenti un volano di crescita civile ed economica per tutta la comunità. Crediamo che si possa ottenere anche per questa via uno sviluppo occupazionale a partire dalle realtà imprenditoriali e commerciali locali. Voglio ricordare alcuni di questi eventi realizzati: - le feste di S. Maria Assunta che negli ultimi anni hanno proposto anche spettacoli ed artisti. Nell’ambito di queste feste sono state destinate risorse economiche per sostenere la meritoria opera della Filarmonica “G.Verdi”. Abbiamo anche contribuito al sostegno della Parrocchia e, con risorse di un certo rilievo, alla sistemazione del nuovo impianto di illuminazione della Chiesa di S. Maria Assunta in Montebuono; - il motoraduno e memorial “A. Dati” che è cresciuto con la Pro Loco e che ha anche fatto sì che si costituisse il Motoclub “A. Dati”; - il mantenimento della consolidata tradizione del Carnevale; - le feste “Per vicoli e cantine riscopriamo il centro storico”; - l’ormai consolidata Sagra degli gnocchi; - l’altrettanto consolidato appuntamento con la “Corrida Strapaesana”; - la splendida mostra fotografica di Livia Monami su Mongolia e Siberia; - la presentazione della raccolta di poesie “Le finestre dell’anima” di Gianni Cristofani; - la mostra fotografica e l’indimenticabile sfilata “Cent’anni di Matrimoni”; - la sfilata sugli anni del dopoguerra fino al boom economico; - i nuovi appuntamenti della Festa della Repubblica con la Sagra dei frascarelli; - il Festival degli Stornellatori abbinato alla secolare tradizione della Festa di S. Benedetto; - la proposta turistica “andar per olio e per cultura in motocicletta” che già alla sua prima edizione ha raccolto un ampio consenso, facendo conoscere le nostre eccellenze produttive di olio e latticini, il borgo di Fianello e i nostri meravigliosi monumenti. Tutto ciò è stato fatto con la vicinanza e il rapporto con il Comune in un quadro di sinergia positiva e propositiva. È pertanto per me doveroso esprimere un ringraziamento al Sindaco uscente Dario Santori, al Vice Sindaco Dott. Gianni Cristofani, all’Assessore ai servizi sociali e culturali Mariella Mariani, agli Assessori Massimo Galluzzi e Claudio Antonelli, al Consigliere Roberto Munzi che ha rappresentato il Comune in seno alla Pro Loco e viceversa. Un ringraziamento lo rivolgiamo anche a tutti i Consiglieri Comunali, di maggioranza e di minoranza, che hanno rappresentato i Cittadini di Montebuono. Non ho dubbio alcuno nel dire che è anche merito di ognuno dei Consiglieri Comunali uscenti se nei confronti della Pro Loco c’è sempre stato uno spirito di autentica collaborazione. Abbiamo di fronte a noi un percorso e intendiamo percorrerlo con serenità e forza: serenità perché abbiamo la coscienza a posto e forza perché crediamo in ciò che facciamo. Speriamo che la sinergia fra Pro Loco e Comune possa trovare sempre nuovi stimoli e obiettivi comuni. Confidiamo che il futuro possa far aumentare le risorse destinate alle attività di promozione che la Pro Loco porta avanti. Certamente non dipenderà soltanto dalla “buona volontà” degli Amministratori Locali ma anche dalle possibilità di interventi derivanti da risorse statali e degli Enti sovracomunali (Regione e Provincia) destinate ai Comuni. Infine una riflessione: sappiamo bene che non si può avere il consenso generalizzato di tutti, così come sappiamo bene di non essere immuni da errori, ma sappiamo anche che ci ispira nient’altro che l’Amore per Montebuono. *Presidente Associazione Pro Loco Montebuono TABACCHERIA - LOTTO SUPERENALOTTO Andrea Schiaretta Profumeria - Articoli da regalo Via Maglianese 1/A Montebuono (RI) Tel. e Fax 0765/607283 AFFILIATO: STUDIO IN SABINA S.r.l. Via Lambruschina, 62 - 02040 Stimigliano Scalo (RI) Tel. 0765.576760 - Fax 0765.576758 iscrizione ruolo società n. 93/Prov. CCIAA Rieti OGNI AGENZIA HA UN PROPRIO TITOLARE ED È AUTONOMA http://www.tecnocasa.it - www.caseinsabina.com e-mail: [email protected] Pagina 7 Montebuono SPAZIO COMUNE C i perdonino i nostri padri latini se prendiamo in prestito questa loro massima, ma ci è sorta spontanea dopo aver letto il complesso documento sottoscritto tra lo Stato e le Regioni agli inizi dello scorso mese di dicembre, meglio conosciuto come Patto per la Salute per il triennio 2010-2012. Il rinvio alla massima latina è l’auspicio che quanto sottoscritto si traduca in pratiche realtà gestionali, ma al contempo è una sorta di perplessità scaramantica sull’effettiva applicazione dei patti sottoscritti, come purtroppo ci testimonia in materia sanitaria il nostro recente passato. Se poi pensiamo al federalismo che ormai non bussa più alla porta ma è entrato già prepotentemente in casa, i dubbi su quest’ultimo patto si moltiplicano anche se non poteva essere sottoscritto un provvedimento più ragionevole di quello che hanno licenziato Stato e Regioni. Si è giunti alla quantificazione del fondo sanitario nazionale per il triennio in questione dopo laboriose trattative e alla fine, dopo i previsti stanziamenti iniziali, si sono concretizzate cifre che prevedono ben 106,214 miliardi di euro per il 2010, 108,653 per il 2011 e un incremento su questo anno per l’anno successivo pari al 2,8%, portando l’entità del fondo per il 2012 a 111,695 miliardi di euro, il tutto ovviamente dopo aver contabilizzato le risorse aggiuntive, previste in euro 1,600 miliardi per il 2010 e 1,719 miliardi per il 2011. Alla previsione per la spesa corrente va aggiunto un rifinanzia- Pagina 8 Concrete speranze di una nuova sanità per il triennio 2010 - 2012 Pacta servanda sunt di Malepassu mento dell’art. 20 della legge 67/88 che prevede quasi cinque miliardi di euro oltre quelli già stabiliti per l’esercizio 2009 quale preciso impegno dello Stato di garantire nel bilancio triennale nuove risorse finanziare per l’edilizia sanitaria. Grandi cifre, grandi e pesanti numeri che ancora oggi stanno a testimoniare come la spesa sanitaria italiana continui ad essere il classico pozzo senza fondo che inghiotte tutto e tutti, dando un’acqua non sempre buona da bere. Comunque la stima per adeguare il finanziamento del costo della sanità continua a restare un problema alquanto delicato e complesso e non ancora del tutto risolto, visto che alla fine spetterà alle singole realtà regionali coprire lo sbilancio che inevitabilmente si determinerà tra il riparto del fondo nazionale e l’effettiva spesa sostenuta. I temi fatti oggetto del Patto per la Salute dello scorso 3 dicembre 2009 sono stati sanciti in un’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e si dislocano in ben venti articoli contenenti normative chiare e ben definite che se “I Pacta Serranda Sunt” dovrebbero essere il giusto viatico per una gestione triennale del servizio sanitario nazionale all’insegna della razionalizzazione della spesa e dell’efficienza ed efficacia dei servizi prestati. Certo, la cosa non può essere sottaciuta, alcuni provvedimenti sono chiaramente emergenziali, le classiche pezze figlie del compromesso fra le parti e che a lungo andare faranno riemergere tutta la grandezza dei buchi che si è cercato di coprire. Tra questo mare magnum di norme, cifre e codicilli ci conforta il contenuto dell’articolo sette del patto in questione che ha come titolo “accreditamento e remunerazione”. Si compone di tre commi che va le la pena di riportare integralmente per la loro chiarezza redazionale e l’importanza dei contenuti: 1) Si conviene, nel rispetto degli obiettivi programmati di finanza pubblica, di stipulare un’intesa ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 131 del 2003 in sede di Conferenza Stato-Regioni finalizzata a promuovere una revisione normativa in materia di accreditamento e di remunerazione delle prestazioni sanitarie, anche al fine di tenere conto della particolare funzione degli ospedali religiosi classificati. 2) Si conviene sulla necessità di prorogare al 31 dicembre 2010 il termine entro il quale concludere il processo per l’accreditamento definitivo delle strutture private operanti per conto del Servizio sanitario nazionale. 3) Nelle more della revisione normativa, per assicurare che l’integrazione tra erogatori pubblici e erogatori privati sia ancorata alla prioritaria esigenza di garantire qualità nei processi di diagnosi, cura e riabilitazione, con intesa StatoRegioni, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, vengono definiti gli indirizzi per l’applicazione di principi e norme fondamentali previste dalla vigente legislazione nazionale e regionale in materia di relazioni con le istituzioni sanitarie private, favorendo strategie di coinvolgimento delle medesime negli obiettivi programmatici, nella partecipazione alle politiche di qualità ed appropriatezza, e nel controllo della spesa. Finalmente Stato e Regioni prendono coscienza della necessità di valutare la particolare funzione e collocazione istituzionale dell’ospedalità religiosa non profit equiparata che in questi ultimi quindici anni è stata immolata sull’altare del più becero dei menefreghismi, quando una legge nazionale la colloca sullo stesso piano dell’azienda ospedaliera pubblica sia per quanto concerne le dotazioni organiche, con tutto ciò che questo comporta, sia per quanto riguarda la copertura della spesa. Non indifferente, altresì, l’impegno a che si proceda entro fine corrente anno all’accreditamento delle strutture sanitarie non pubbliche ed al contempo coinvolgendo le medesime nella programmazione regionale e nel controllo delle risorse finanziarie a disposizione per la copertura dei costi. Che stia veramente cambiando qualcosa nel pianeta sanitario italiano? Che stia instaurandosi una mobilitazione trasversale a difesa del servizio sanitario nazionale? Le premesse programmatiche ci sono tutte, aspettiamo i nostri governanti alla prova dei fatti con la speranza che il domani non sia caratterizzato dal solito caos dell’oggi e di ieri. La speranza è sempre l’ultima a morire. Comunque l’importante è seguire gli sviluppi pratici dell’accordo che, non dimentichiamolo, necessita dei dovuti provvedimenti legislativi di attuazione. Montebuono SPAZIO COMUNE L e vitamine fanno parte di un gruppo di sostanze organiche necessarie per la vita. Il nostro organismo ne ha bisogno, sia per il corretto funzionamento che per le azioni intrinseche di difesa che possiedono. La nostra dieta è sufficientemente ricca e varia, tanto da rendere improbabili significative carenze di vitamine. Un apporto inadeguato può però verificarsi nelle persone che consumano poca frutta e verdura e questa situazione può essere aggravata dalla diffusa abitudine di consumare pasti veloci con cibi precotti. L’organismo umano ha la necessità di ricavare le vitamine dagli alimenti, in quanto siamo in grado di produrre autonomamente solo la vitamina D, che viene elaborata dalla cute con l’azione dei raggi solari, e la vitamina K, prodotta dall’attività dei batteri intestinali. Ora riassumiamo le caratteristiche delle 13 vitamine: - Vitamina A: necessaria alla vista, soprattutto notturna e per la rigenerazione cutanea. - Vitamina D: necessaria per fissare il calcio e il fosforo alle ossa ed ai denti. - Vitamina E: è la vitamina antiossidante per eccellenza, un’antitrombina altamente efficace nella corrente sanguigna, poiché inibisce la coagulazione del sangue e così previene la formazione di trombi ed in grado di migliorare la messa a fuoco della vista nelle persone di mezza età. - Vitamina K: fattore importante per la coagulazione del sangue. - Vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6, B12): favoriscono il corretto funzionamento del sistema nervoso, dei muscoli, del cuore e della cute. Importantissime per i processi di crescita e sviluppo. - Vitamina C: indispensabile per una pronta risposta immunitaria e per la rimarginazione delle ferite. Essenziale nella sintesi del collagene, proteina necessaria per crescita ed integrità dello scheletro, denti e gengive. - Vitamina H: necessaria per capelli e pelle sana. - Acido Folico: importante nelle fasi di accrescimento, produzione di globuli rossi e sistema nervoso centrale. Le vitamine, necessarie per la vita di Michele Malafoglia* Precisiamo comunque che dosi eccessive di vitamine possono avere effetti negativi sull’organismo. Spesso l’assunzione di vita- mine in concomitanza con le medicine può essere dannosa. È il caso della vitamina B6 che riduce l’effetto terapeutico della levodo pa, farmaco antiparkinson, o della vitamina K che riduce l’azione del warfarin, un anticoagulante orale. Accade spesso anche il contrario, cioè che molti farmaci possono essere causa di malassorbimento di vitamine. L’elenco è lungo e comprende alcuni diuretici, antibiotici, farmaci per il colesterolo e antidiabetici orali. Comunque fa bene assumere adeguati quantitativi di tutte le vitamine. Ogni vitamina, necessaria in quantità molto piccole, ha un ruolo ben preciso e insostituibile. Ma ricordate: non forniscono, a chi le volesse utilizzare per pratiche sportive, alcun apporto energetico ma sono necessarie per il buon funzionamento di tutto l’apparato metabolico dell’organismo. Il fabbisogno vitaminico varia a seconda dello stato fisiologico e/o patologico dell’individuo: età e sesso, ma anche in gravidanza e durante l’allattamento per esempio, è necessario aumentarne l’assunzione. Le carenze di vitamine e le malattie ad esse associate, tra tutte pellagra e rachitismo, sono un problema importante nei paesi sottosviluppati sia per la malnutrizione sia per alcuni tabù alimentari che possono sussistere in alcune aree del mondo. *Farmacista in Montebuono Con decorrenza 1° dicembre 2009 il Comune di Montebuono, sia pur a tempo parziale, ha un nuovo segretario comunale. Si tratta del Dottor Francesco Valente nato a Francavilla Fontana (BR) il 12 gennaio 1948 e residente a Magliano Sabina in Via S. Eugenia. A Montebuono il dottor Valente è presente un giorno alla settimana (il mercoledì) in quanto ricopre l’incarico di segretario comunale anche nei comuni di Cantalupo (due giorni), Pescorocchiano (due giorni) e Collevecchio (un giorno). Il Sindaco Dario Santori con tutto il suo Consiglio formula al Dottor Francesco Valente i migliori auguri di buon lavoro per una gestione della cosa pubblica all’insegna dell’efficienza e della piena legalità. Pagina 9 Montebuono SPAZIO COMUNE Sanità Lazio, la guerra dei posti letto di Gianni Cristofani È stato un autunno veramente caldo quello che si è vissuto nella sanità laziale, specialmente per quanto concerne gli assetti ospedalieri delle province di Rieti, Viterbo e Frosinone. Seguendo le linee del piano sanitario regionale per il triennio 2008 - 2010, la Giunta Marrazzo con il sub-commissario alla sanità Morlacco ha intenzione di azzerare posti letto ospedalieri nei distretti sanitari del reatino, del viterbese e del frusinate. Due presidi ospedalieri della Sabina, il Marzio Marini di Magliano ed il Grifoni di Amatrice, dovrebbero assumere esclusivamente il ruolo di poliambulatori pur operando in territori dove l’emergenza sanitaria e ospedaliera è all’ordine del giorno. Chi amministra la Regione Lazio si è convinto che il famoso rientro dei debiti sanitari cumulati in questi ultimi anni si risolve solo con un indiscriminato taglio dei posti letto, senza rendersi minimamente conto che prima di tagliare o addirittura di chiudere presidi ospedalieri si debbono attivare tutti quei servizi alternativi che lo stesso piano sanitario prevede. Siamo alle solite e la legge Basaglia ce lo insegna. Chiusero i manicomi perché inumani e i malati di mente furono affidati alle famiglie o messi letteralmente per la strada. Non è certamente questa la via da seguire se si vuole veramente razionalizzare la spesa sanitaria e in particolare quella ospedaliera, dove la stortura non è l’esubero dei posti letto ma la catti- Pagina 10 stato previsto sulla riorganizzazione dei servizi ospedalieri in rapporto alle esigenze delle popolazione e del territorio dove queste vivono. Prima di annullare l’esistente per costruire il nuovo, si provveda a garantire la continuità assistenziale intervenendo in maniera mirata e razionale senza annullare la garanzia di un servizio essenziale come quello sanitario e ospedaliero. va amministrazione nell’impiego delle risorse finanziarie messe a disposizione che, guarda caso, negli ultimi dieci anni sono più che raddoppiate senza che ci sia stato un consistente balzo in avanti della qualità, dell’efficacia e della efficienza nelle prestazioni ospedaliere fornite. Trent’anni fa, quando entrò in vigore la prima grande riforma sanitaria, la dotazione dei posti letto ospedalieri faceva riferimento a un parametro pari ad otto posti letto per mille abitanti. Qualcuno all’epoca scriveva che era un parametro da terzo mondo. Forse quel qualcuno esagerava, ma cosa si dovrebbe scrivere oggi che siamo scesi al quattro per mille e che nella provincia di Rieti, con i tagli in itinere, ci si dovrebbe attestare intorno al due per mille? Paese da decimo mondo? Ma non scherziamo. L’esperienza insegna che la presenza di un presidio ospedaliero, sia pur di piccole dimensioni, è essenziale per la tutela della salute dei cittadini, per salvare vite umane, specialmente quando la morfologia del territorio non consente rapidi spostamenti verso centri più qualificati o di maggiore dotazione strutturale. Ecco allora che la chiusura di presidi come l’Andosilla di Civita Castellana, del Marini di Magliano Sabina e del Grifoni di Amatrice sarebbe un vero schiaffo alle ragioni sacrosante del malato di quei territori, uno schiaffo alla persona umana e ai suoi problemi esistenziali. Lo hanno ben compresi i sindaci e la popolazione di quei comuni che già dall’inizio dell’estate si sono mobilitati per bloccare la mannaia d Marrazzo e di Morlacco, per far rispettare gli impegni presi dalla Regione Lazio sul finire del 2008, quando si prevedevano aggiustamenti razionali nelle dotazioni organiche dei posti e non indiscriminati ed ingiustificati azzeramenti. Per far sì che il piano sanitario regionale non resti il classico libro dei sogni e si provveda a dare attuazione a quanto in esso è Decisioni affrettate rischiano di smentire quanto lo stesso documento di piano sanitario prevede: “Una qualificata assistenza sul territorio è oggi un obiettivo irrinunciabile per il nuovo assetto sanitario previsto dal presente Piano. La centralità della persona e non della patologia - come se non ci fossero i famigerati LEA (livelli essenziali di assi- stenza) - la trasformazione di bisogni di salute con la maggior importanza assunta dall’assistenza continuativa alle persone, la necessità di spostare pezzi dell’assistenza fuori dell’ospedale fanno del territorio il luogo principale dell’assistenza ai cittadini. Occorre quindi rendere il territorio in grado di svolgere tale ruolo, ma ciò presume una radicale trasformazione del quadro attuale, con modifiche organizzative e culturali e la creazione di percorsi assistenziali di continuità”. Ecco allora che la guerra dei posti letto è solo una schizofrenia politico-gestionale messa in cantiere per nascondere più gravi e corposi problemi legati ai paurosi buchi di bilancio che caratterizzano l’assistenza sanitaria e ospedaliera della Regione Lazio. TUTTI I RAMI ASSICURATIVI E INVESTIMENTI A RENDIMENTO FISSO E VARIABILE REFERENTE: Angelici Anna Maria cellulare 338/9246854 CANTALUPO: Corso del Popolo, 20 - Tel. 0765.514546 CONFIGNI: Piazza del Comune - Tel. 0746.672136 dal 1970 al servizio della clientela STAZIONE DI SERVIZIO ® Self Service 24h Lucarini Claudio Via Maglianese snc MONTEBUONO (RI) Montebuono SPAZIO COMUNE P er la gente di Montebuono è stato semplicemente Vilia per tutto il periodo che ha vissuto in questo piccolo ma splendido borgo della Sabina ed anche negli anni successivi, in occasione dei suoi sempre coloriti e commoventi ritorni. William Righi, in un triste giorno di questo inizio d’anno 2010, nella sua San Marino ha concluso il suo percorso terreno lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile perché, Quando San Marino “abitava” in Sabina Memoria di William Righi Fabio Righi e famiglia nella sua permanenza montebuonese, seppe farsi apprezzare, stimare e amare da tutti. Viveva nella sua San Marino dove vi aveva fatto ritorno più di cinquant’anni fa e dove si era costruito una splendida famiglia che era motivo di orgoglio verso i suoi vecchi paesani, del suo Montebuono che custodiva nel più intimo spazio del suo cuore perché luogo della fanciullezza, dell’adolescen- za e della prima giovinezza. Gioviale, ironico, compagnone, generoso in ogni suo atteggiamento di vita, Vilia ha segnato per un ventennio la storia di Montebuono tanto da me- ritarne, per mano del sindaco Dario Santori, la cittadinanza onoraria. Di questa splendida anima di galantuomo lavoratore ne va orgogliosa la sua famiglia e il popolo di Montebuono, così come ne saranno felici dall’alto del Regno dei Giusti i nonni Marino e Rosa e i genitori Armando e Teresa. Ma ecco in una corrispondenza del figlio Fabio una sintesi della storia di vita di William Righi. Righi William - Un paese nel cuore (1937 - 2010) A soli tre anni mio padre William emigrò con i genitori Armando e Teresa ed i nonni dalla Repubblica di San Marino a Montebuono Sabina. A determinare questa scelta fu la nonna materna, Loreti Rosa, nata a Montebuono quando era ancora Provincia di Perugia, ma da sempre residente a Roma, dove gestiva con la famiglia una confetteria e un servizio di piazza. Nella Capitale conobbe Marino, trasferitosi per motivi di lavoro. Si sposarono nel 1909, successivamente emigrarono in Argentina, poi a Genova, per poi sistemarsi definitivamente a San Marino. La situazione economica allora era difficilissima, scarseggiava il lavoro, inoltre si stava avvicinando lo spettro del secondo conflitto mondiale. La bisnonna Rosa nel 1940 pensò bene di portare tutta la sua famiglia in Sabina, vicino alla sua famiglia d’origine che l’avrebbe certamente aiutata. Mio padre trascorse a Montebuono la sua indimenticabile infanzia e la sua giovinezza. Andò a scuola, fece parte della Banda suonando la tromba, imparò il mestiere di meccanico nella bottega del sig. Edmondo Celestini, ma soprattutto amò in maniera sincera questo Paese e i suoi abitanti. Trovò un lavoro da elettricista al Vaticano, ma una febbre sopraggiunta la sera antecedente al giorno di inizio gli fece perdere la preziosa occasione, ma il destino gli stava riservando un’altra svolta. Al compimento della maggior età ricevette la chiamata alla leva, ma essendo sammarinese sapeva di essere esente. Si trattava di un errore burocratico che però suscitò in lui il forte desiderio di tornare in Repubblica, dove nel frattempo si era sviluppato il turismo legato alla riviera adriatica e all’industria. Il 6 maggio 1958, con il camion “Leoncino OM” del signor Vincenzo Sassi, la famiglia ritornò nella sua terra. Il distacco non fu per niente facile. Mio padre lasciava una terra generosa, amicizie vere e autentiche che resteranno per tutta la vita e oltre. Mi ha trasmesso l’amore per questo Paese, oltre alle storie e ai racconti di un’esistenza vissuta con grande dignità, rispetto e solidarietà. Il periodo della guerra non fu certamente facile, ma in paese ci si aiutava. A nessuno è mai mancato una fetta di pane e olio. Non è passato giorno che la sua mente non tornasse con nostalgia allo Spiazzetto, al Monumento, alle caramelle che la Contessa donava ai bambini dell’asilo il giorno del suo onomastico, alla processione di Ferragosto, al compianto Don Ulisse, ai giochi “fuor de mura”, ai pangialli e altri mille ricordi legati a persone che nella sua vita hanno lasciato una traccia indelebile e significativa. Molti li considerava i fratelli e le sorelle che non aveva avuto. Durante la sofferenza della malattia questi ricordi si sono fatti più nitidi, più presenti. Viveva ancora fra i vicoli e le case di pietra e tufo del paese, con l’emozione e il trasporto di un “monello”. Penso che mio padre abbia lasciato una parte di sé a Montebuono e forse una parte di Montebuono ha continuato a vivere in lui. Mi ha tramandalo - e ne sono orgoglioso questo attaccamento e oggi la mia famiglia è profondamente riconoscente a tutti gli amici che in questa triste circostanza non ci hanno fatto sentire soli. Le visite e le telefonale degli amici di sempre hanno contribuito a rendere meno dolorosa la malattia, a regalargli un sorriso, istanti di serenità. A loro un grazie di cuore. (Fabio Rghi) Pagina 11 Montebuono SPAZIO COMUNE Compleanni e ricorrenze Nota redazionale I n questo anno 2010 che ha visto la riconferma a Sindaco di Dario Santori, ci piace ricordare dalle colonne di questo organo di stampa comunale quei montebuonesi che festeggiano il loro compleanno al di sopra del novantesimo anno di età, con l’aggiunta di qualche ricorrenza particolarmente significativa. L’Amministrazione del Comune di Montebuono formula i più sinceri auguri agli ultranovantenni: Edvige Tocci 97 Iris Benedetti 97 Adolfo Morganti 95 Angelica Presciutti 95 Agostina Munzi 94 Tullio Benedetti 92 Per Tullio, Vicesindaco per dieci anni con Fausto Mor- ganti, Presidente della sezione dell’Associazione Combattenti e Reduci, gli auguri si raddoppiano. Quest’anno, insieme alla sua dolce signora Anna Abati, festeggia i sessanta anni di matrimonio. Per tutti in alto i calici per un brindisi virtuale in onore degli ultra novantenni! I contenuti di questo numero del giornale di Montebuono fatti oggi oggetto di pubblicazione, sono stati confezionati alla fine dello scorso mese di febbraio 2010 e non dati alle stampe per opportunità rispetto alla scadenza elettorale di fine marzo. segue da pag. 2 Un bilancio di cinque anni - Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio scolastico Don Ulisse Ubaldini con rifacimento degli infissi esterni ed interni, insonorizzazione della scuola materna. - Sistemazione dell’area esterna dell’edificio scolastico, con l’apertura di una strada pedonale attrezzata che collega Via IV Novembre con la strada della Madonna dei Monti. - Riapertura di alcune strade vicinali ad interesse pubblico. - Manutenzione ordinaria della viabilità rurale. - Organizzazione della Festa della Terza età e della rassegna equina TPR. - Rifacimento tratti acquedotto loc. San Vito, Sargnano, San Valentino e sostituzione dei tratti fatiscenti. - Primo stralcio dei lavori di recupero della Chiesa S.G. Battista e accordi sommari con i proprietari dei fabbricati fatiscenti per la bonifica dell’area circostante. - Sistemazione strada Panzanella con drenaggio a monte, asfaltatura del tratto Sargnano - fontana Sant’Angelo, riapertura e imbrecciatura del tratto rimanente e della strada che collega la fontana alla Provinciale. - Arredo esterno e interno dei cimiteri comunali con edificazione di nuovi loculi. - Consolidamento idrogeologico di alcuni tratti dei versanti del centro storico di Fianello con opere di ingegneria naturalistica e contestuale realizzazione di percorsi pedonali esterni alle mura. - Realizzazione dei sottoservizi nel Borgo Storico di Fianello (fognatura, acquedotto e predisposizione impianto elettrico). - Pavimentazione in acciottolato del Borgo di Fianello secondo le direttive dalla soprintendenza delle Belle Arti, intervento previsto nel progetto ”Fianello, Città delle stelle”. - Acquisizione delle aree destinate agli impianti di fitodepurazione. - Realizzazione di un campo di calcio in erba sintetica, in regola con le normative federali, e relativi spogliatoi. - Istituzione di un ufficio indirizzato ai servizi sociali e alle attività produttive per consentire un contatto stretto e costante con le varie fasce della popolazione, anche attraverso uno Sportello Sociale e l’organizzazione di vari servizi (centri estivi per minori, soggiorno marino per anziani, centro termale per anziani, progetti di inserimento lavorativo per le fasce più deboli, contributo alle famiglie per la partecipazione ai corsi di nuoto, servizio scuolabus gratuito, mensa scolastica autogestita, promozione delle attività culturali). - Adesione e presentazione di progetti per i vari bandi emessi da Ministeri, Regione Lazio, Provincia di Rieti, Comunità Europea. Sindaco di Montebuono di Sciarrini Alida Oreficeria - Argenteria Bomboniere - Articoli da regalo Pelletteria - Valigeria - Profumeria LISTE NOZZE S. Maria in Neve - Calvi dell’Umbria (TR) Tel. 0744 718268 L’ANTICA FATTORIA SABINA s.r.l. Rag. ROBERTO SASSI mob. 338.4712049 Sede legale: Via Filippo Corridoni, 15 - 00198 Roma Sede Operativa: Loc. Piano, 1 - 02040 Fianello - Montebuono (RI) Punti Vendita Carni e formaggi Via Manlio, 16 - Magliano Sabina (RI) Supermercato Emporio della Tradizione - Via del Colle Otricoli (TR) Tel./Fax: 0765.607191 SPAZIO COMUNE PERIODICO MONOGRAFICO D’INFORMAZIONE ISTITUZIONALE Registrazione Tribunale di Terni 5/2004 - Anno VII- n. 2 euro 2,00 Montebuono - Aprile 2010 Direttore Responsabile: M. Petronio Hanno collaborato per il Comune di Montebuono: Gianni CRISTOFANI (coordinatore), Dario SANTORI, Fiorenzo FRANCIOLI, Mariella MARIANI, Rita RENZI Editore: Editrice Punto Uno Srl - 05100 Terni Corso Vecchio, 124 - Tel. e Fax 0744 085100 e-mail: [email protected] Stampato per Editrice Punto Uno Srl da: Tipografia Ceccarelli - Grotte di Castro (VT) editricepuntouno E Pagina 12 D I T O R I A E C O M U N I C A Z I O N E