rnoNoo FErnmiNILE - culturaservizi.it
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= = FEDE /PC ALLEGORIA Vidi fluttuar pel cielo e cupo stendersi, come funereo ammanto, cieco fantasma, e dalla landa inospite udii levarsi un canto. Non della gioia l'irrompente fremito per l'aura si spandea ; non Palpiti d'amor, ma schianti e lagrime il tetro ritmo avea. Salian le noie dolorando lugubri sù dal deserto immane ; salian dai tronchi scheletriti e rigidi languide voci umane, Poi, lo spettro gravò sopra gli squallidi sterpi e le livide acque ; corse d'angoscia sulle cime un brivido, e il mesto canto tacque. Sorsero allor, come da mille tumuli di un vasto cimitero, pallide torme di vaganti sbirili in atto di mistero. Gemelle un rivo : — Qui nell'aria gelida regna sovrano il duolo ; sfronda gli arbusti, agghiaccia l'acque, i nisterilisce il suolo. — [sanguina, Disser gli spiriti: — Qui nell'aria gelida regna il dolor sovrano ; spezza le vile, flette e schianta l'anime lo spettro disumano. Ed il vento disperse i fiochi gemiti, fischiando fra le piante; abbandonate e sole, l'ombre piansero da grave doglia affrante. Ma di repente sulla landa un vivido baglior come d'amore blando rifulse ed armonioso il cantico levassi dell,amore. S'uniron l'ombre al prepotente fascino di quella voce arcana e, audaci, incontro al reo fantasma mossero con gioia sovrumana. tepida E il rivo gorgogliò : regna sovrano amore : crescono rose e gigli sovra i triboli ed ogni arbusto è in fiore. Dissero l'onzbre: — Ora che i'aria tepida irradia e allieta amore, tutta' è sorriso e fra sì lieti palpiti è dolce anche il dolore i Napoli giugno 1924. Eduardo Scotti rnoNoo FErnmiNILE FEMMINISMO E FE]VIIVIINILITA' E' possibile discutere, oggi, in Italia, o quanto meno parlare di femminismo, senza essere relegati fra i misoneisti, ricreduti per un miracolo, che può anche essere... l'effetto d'un luogo comune, o, peggio, senza essere collocati fra i tardigradi, in panciolle e pipa lunga? Infatti, è risaputo come da noi il problema della, donna sia considerato, non così impor. tante come in altri luoghi, in ogni caso, come un problema da impostare e da trattare in modo sostanzialmente diverso che ,negli altri paesi. Il femminismo delle suffragette ossute ed angolose; o delle e grecchens » raggrinzite ed occhialute non è per le donne latine, impetuose e forti, ardite e dolci. In Italia specialmente, si aggriange, il vivace movimento straniero per l'emancipa. IH::1! i 111;11.1111111a1111111171111111711111111f171111111M11111111111111111IT1111111f I I !l I I I RIVISTA D'ARTE E DI CULTURA ii111111111 1 11M i ioli il••■••■•■■■■••••••••■■•••••• rione della donna non ha mai avuto vigore imporente di consensi e, se -pure un risveglio si è conseguito e s'è notato, questo ha caratteri peculiari, cosi che si può parlare d'un femminismo italiano, Lucy Re - Bartlett, la squisita intellettuale, rispondeva a Scipio Slghele che nel nostro paese il femminismo è stato, si, un piccolo, ma vibrante frammento della vita italiana, i cui frutti non potevano nè possono essere disconosciuti. E noi non li disconosciamo ; però, da queste colonne è stato già detto che il femminismo, oggi più che mai, in Italia, ha due faccie, due forme ben distinguibili e distinte. V'è l'aspirazione giusta e santa di emancipare la donna e quindi di elevarla moralmente e materialmente, ma v'è inoltre purtroppo la deviazione della donna dalla dirittura indefettibile dei propri cl)veri, che culmina nella contrapposizione dei due sessi, sino alla equivoca, assurda, disumana lotta di queste due forze, per il predominio dell'una sull'altra, o, quanto meno, per la sostituzione d'una con l'altra. Tale aberrazione, non solo ha occupato una certa categoria di studiosi, ma ha spinto qualcuno sino all'apologia, dal Notari al Margueritte. Quale che si sia il valore dei racconti del Notari, essi hanno il fine di mettere a nudo le cause prime ed ultime della perdizione di tante donne ! E' vera che quei libri sono molto conosciuti in grazia dei tamburini, addirittura d'eccezione, raccolti a fare il pubblico: i magistrati d'un tribunale; ma non è meno vero che quelle letture invitano a meditare su tanto dolore insultato e profanato. Nel recentissimo romanzo dello scrittore francese, « la Garconnelli » la protagonista, Monica Lerbiez, incarna e rivive, con forte • spavalderia, pervasa di sOtile, amarasino, tutti gli stadt -della lotta fra i due sessi, da quando la rompe con la società per giungere a ricavare dal proprio la,voro, fra gli altri, un utile nuovo : la possibilità di scegliersi e Variare il suo maschio. L'eco dello scandolo perdura run/orosa-na5 lo sdegno giunse all'esagerazione .se. biSognu-, convincersi che è sempre male andare cbritzo-, la verità. Giustamente s'è detto -2chc scrittore ha molti torti, ma pur ;nondimeno merita rispetto perchè, entro determinati miti ed in un certo senso, s'è sforzato didire la verità e di presentare la realtà viva di questa degenerazione nella società mo, derna. Tant'è, bisogna riconoscerlo, perseguito': ed attuato il succennato piano di lotta! -Dalle officine agli uffici, dalla scnóta•mé, dia all'università, la donna invade da nemica con questo sordo, aberrante proposito di lotta! Non si dica che ciò possa essere 'una-. più vasta applicazione della legge di divi sione del lavoro, o, comunque, un incre-; mento alla vita ed alle potenzialità sociali, apparenze codeste care a certi falsi eConcimisti, od a sociologi insufficienti, in quanto snaturano la vita, obnubilati da certa teo'' retica capziosa, che sforma, svuota, istetili-sce una grande realtà ed un divino sogno: l'autonomia originaria dell'individuò volta alla conquista del più alto fra i valori umani=;" la libertà! A. F. Marigióne Fra i nuovi redattori della nostra Rivista, annoveriamo, con sincera soddisfazione, l'autore-di questo articolo. Nutrito d'amore, di sapienza e di virtude. egli porterà nel campo del pubblicismo la stessa fede operosa, che lo 'rese eroico combattente negli anni della dura guerra, e che lo fa oggi professionista ammirato nell'arringo del foro e1. della scuola. A tutti coloro, cui mandiamo il presente numero di saggio, volgiamo calda preghiera di respingerlo, ove non amino ritenersi abbonati della rivista. La vita civile, se anche non può essere fatta di reciprocità feconda, abbia almeno per base la considerazione dell'altri sacrificio, 11. 1