Comune di Anzola dell`Emilia
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Comune di Anzola dell`Emilia
COMUNE DI ANZOLA Sabato, 23 novembre 2013 Sabato, 23 novembre 2013 Cronaca «Manca un centro ricreativo E la viabilità è a... Da Il Resto del Carlino del 20131123T04:04:00 Webe software per le imprese, Nolimits apre i battenti «Allarghiamo... Da Il Resto del Carlino del 20131123T04:04:00 Il ponte sul Lavino la unisce a Bologna Da Il Resto del Carlino del 20131123T04:04:00 Una piazza per Enzo Biagi «Lavorò qui per il Carlino» Da Il Resto del Carlino del 20131123T04:04:00 1 3 4 5 Politica locale Tutti sul palco a fianco delle donne Da Il Resto del Carlino del 20131123T04:04:00 Ecco chi era Giancarlo Borghesani Da Il Resto del Carlino del 20131123T04:04:00 Un premio per ricordare Gian Carlo Borghesani Da Il Resto del Carlino del 20131123T04:04:00 Via Sverginesca, l’antico percorso dei servi agresti Da Il Resto del Carlino del 20131123T04:04:00 6 8 9 10 Pubblica amministrazione Al tagliatasse 667 mln Accise e bolli rincarano Da Italia Oggi del 20131123T05:40:00 Governo, colpo di mano sui rifiuti Da Italia Oggi del 20131123T05:40:00 L' avviso Inps lo porta il messo Da Italia Oggi del 20131123T05:40:00 La legge di stabilità non si tocca Da Italia Oggi del 20131123T05:39:00 Rete Imprese: dal governo incertezze su Ires e Imu Da Italia Oggi del 20131123T05:40:00 Sindaci veneti contro la Regione Da Italia Oggi del 20131123T05:40:00 Tributaristi assicurati Da Italia Oggi del 20131123T05:40:00 «Più coraggio per uscire dallo stallo» Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 «Superato un test importante» Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Aree postExpo, attesi investimenti da 1,2 miliardi Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Bilancio frenato dal costo del lavoro Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Giovannini, altolà sui tagli al welfare Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 La stabilità si dia una mossa Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Olbia, la lettera senza risposta Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Polo delle garanzie diviso in tre fondi Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 PrezzoPerf CatFondoData (1)Gior 8a+ Investimenti tel.0332251411 AAE8a+... Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Privatizzazioni e tagli di spesa, la battaglia del ministro a Bruxelles Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Test a risposta multipla anonimi Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Un ritardo che ora si può colmare Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 Welfare, Giovannini frena Cottarelli Da Il Sole 24 Ore del 20131123T07:01:00 11 13 15 17 20 21 23 25 27 29 31 33 34 36 38 40 51 53 55 57 23 novembre 2013 Pagina 124 Il Resto del Carlino Cronaca «Manca un centro ricreativo E la viabilità è a singhiozzo» Pier Luigi Trombetta PROBLEMI di viabilità interna in alcune vie e la mancanza di un centro ricreativo. Sono probabilmente queste le due questioni principali che si registrano a Lavino d i Mezzo, frazione del comune di Anzola dell' Emilia, divisa appunto tra il territorio anzolese e quello di Bologna. Per quanto riguarda le strade si registra un fenomeno pericoloso su via De Rosa. Via a senso unico ma che per comodità non pochi automobilisti ne fanno qualche metro in contromano per immettersi sulla via Emilia. «Se ci fosse un vigile ? sentenzia Gino Muzzarini, un residente del luogo ? in questo punto si stancherebbe di fare le multe». Sempre sul tema viabilità è cambiata la segnaletica in via Matteotti. «UNA SITUAZIONE ? spiega Alberto Magnani ? che ha causato caos nel traffico interno. Tra parcheggi e sensi di marci si creano ingolfamenti di automobili. Poi sono stati ridotti i parcheggi sulla via Emilia. Quindi se uno va via la sera rischia poi di tornare a casa e non trovare un posto per la propria automobile vicino all' abitazione». Venendo al centro ricreativo il barbiere Antonio Francia intende sottolineare che: «Si potrerebbe nel centro civico creare un circolo ricreativo per gli anziani ? che oggi non esiste ? vicino ai giardini pubblici. In maniera tale da attirare i giovani che sono soliti sostare in quello spazio verde». SE SI PRENDE poi in considerazione il commercio i negozianti tutto sommato non si lamentano e cercano di adeguarsi alla vita che è cambiata. Come il barista Stefano Giangreco: «Volere o potere il bar si è adattato a quello che la clientela può spendere. E allora affrontiamo le giornate con un sorriso che non guasta mai». Sulla stesso tono la parrucchiera Marika Finelli: «Il lavoro procede abbastanza bene. Sono tanti anni che ho il negozio qui a Lavino e le signore mie clienti si sono affezionate a me e alla mia professionalità». Soddisfatta pure la fioraia Valentina De Bellis: «L' unica difficoltà ? afferma la negoziante ? è la sagomatura del ponte. Prima quando era tutto libero era più facile accedere ai negozi». INFINE una bella notizia, sempre riguardante il commercio, è l' apertura recente del negozio di alimentari a ridosso del ponte. «Stiamo ingranando ? assicura a riguardo Raffaele Buldrini, che conduce l' attività con la moglie Gabriella ?. Abbiamo molta concorrenza dalla grande distribuzione ma noi puntiamo alla qualità tenendo contenuti i prezzi. E i clienti sono molto contenti». Infine una nota di cronaca: sempre dal marzo del 2009, a Lavino di Mezzo, ha preso il via il mercatino Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 23 novembre 2013 Pagina 124 < Segue Il Resto del Carlino Cronaca che si teneva la prima domenica mattina di ogni mese. Ora invece il mercatino si svolge il mercoledì. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 23 novembre 2013 Pagina 129 Il Resto del Carlino Cronaca Webe software per le imprese, Nolimits apre i battenti «Allarghiamo gli orizzonti» Marcello Carrabba e Giada Rimondi, i due titolari di Nolimits che hanno deciso di investire nel futuro: Carrabba ha anche lasciato un lavoro con un buono stipendio in una grande azienda. ANCHE se l' inaugurazione avverrà giovedì, la nuova attività che ha sede in via Emilia 130/a, ha già aperto i battenti. Si chiama Nolimits e si occupa di telefonia, internet e servizi. Ma per capire meglio di cosa si tratta e cosa ha spinto i titolari, Marcello Carrabba e Giada Rimondi, ad aprire un' azienda nuova in tempi di crisi come questo, siamo entrati direttamente in negozio. «Abbiamo deciso di buttarci in questa avventura ? spiegano Carrabba e Rimondi ? per tentare di aumentare il volume di affari e vendite, investendo e calcolando tutti i rischi possibili». Ma come mai proprio ad Anzola dell' Emilia? «Siamo arrivati qui ? proseguono ? in quanto a Crespellano (la zona da cui provengono i titolari, ndr ) non riuscivamo a trovare uno spazio giusto, adatto alle nostre esigenze, poi ? sottolineano ? Anzola, e la via Emilia, sono da sempre un grande punto di passaggio e hanno al loro fianco una realtà industriale di piccole e medie imprese. Insomma un bacino interessante che riguarda buona parte della Bologna ovest. Quindi avendo trovato tutte queste condizioni abbiamo deciso di partire impiantando qui la sede di Nolimits». Ma quest' attività non è che la figlia di un' azienda, che porta il nome più generale di Area Sonica, nata sei anni fa. All' inizio si occupava solo di internet e web, in seguito, Carrabba, ha deciso di allargare i propri orizzonti. Così è cresciuta anche la Area Sonica Records, un' etichetta discografica indipendente che prende in considerazione artisti emergenti. Infine, con l' apertura di Nolimits ad Anzola, la svolta. «L' etichetta discografica ? specificano ? vive di vita propria e continua nella sua attività, ma il lavoro sul web, i software gestionali dedicati alle imprese, l' attività di assistenza per personal computer e, da oggi, anche la telefonia mobile, oltre ai contratti per l' energia, sono andati a fondersi in questa nuova attività». La preparazione del personale di Nolimits, poi, è molto attenta a come si trattano i contratti e la clientela. «Stiamo svolgendo ? spiega Giada Rimondi ? corsi di formazioni specifici per la gestione dei contratti e su come seguire i clienti». Continuando a parlare di Rimondi, comunque, bisogna dire che la sua scelta di rientrare in questa avventura, che ribadiamo, parte da zero, è stata coraggiosa: «Prima di arrivare qui mi occupavo, per una grande azienda nazionale, di packaging. Poi ho deciso di cambiare, nonostante nel luogo in cui mi trovavo avessi uno stipendio sicuro. Nonostante il periodo negativo ci abbiamo provato... tentare, di sicuro, non nuoce». Luca Scarcelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 23 novembre 2013 Pagina 125 Il Resto del Carlino Cronaca Il ponte sul Lavino la unisce a Bologna LA STORIA di Lavino d i Mezzo, frazione di confine tra i comuni di Bologna e Anzola, è certamente legata a quella del suo ponte sul torrente Lavino. Manufatto, simbolo di unione fra due territori, è anche uno dei luoghi storici e affettivi più importanti. Bello, ma fragile, è stato per secoli il passaggio di frontiera tra Anzola e B o l o g n a . I l ponte, ristrutturato e rammodernato, rappresenta un pezzo importante della storia bolognese e si trova molto nelle cronache sia per gli avvenimenti storici e culturali, sia per i numerosi allagamenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 23 novembre 2013 Pagina 125 Il Resto del Carlino Cronaca Una piazza per Enzo Biagi «Lavorò qui per il Carlino» ERANO i primi di marzo del 2009 quando fu intitolata la piazza di Lavino d i Mezzo a l giornalista Enzo Biagi, scomparso nel novembre del 2007. Cerimonia che si svolse alla presenza del sindaco di Anzola Loris Ropa, dell' assessore alle attività produttive Mirna Cocchi e di Bice Biagi e Lucia Massarotti, rispettivamente figlia e nipote di Biagi. «Questo omaggio ? disse nell' occasione Bice Biagi ? che l' amministrazione comunale di Anzola ha voluto fare a mio padre, mi ha fatto molto piacere. Anche perché da queste parti papà, quando era al Resto del Carlino, era solito venire. Poiché c' era una tipografia che collaborava con il quotidiano bolognese». L' INTITOLAZIONE della piazza la propose Loris Marchesini, capogruppo di maggioranza nel consiglio comunale di Anzola che oggi ricorda: «Enzo Biagi è stato probabilmente il migliore dei giornalisti italiani. Un uomo che ha cominciato da ragazzo a fare le domande che tutti vorremmo fare ai potenti, alla gente comune, ma che pochissimi giornalisti ormai fanno. Domande semplici, senza che contengano le risposte, brucianti, antipatiche, non ammiccanti all' intervistato». E prosegue: «E a fine del 1944 i bombardamenti su Bologna causarono anche disagi al Resto del Carlino, quotidiano con cui collaborava Biagi. Un distaccamento del giornale fu spostato provvisoriamente a Lavino di Mezzo, probabilmente nei locali dell' attuale scuola primaria ?Arcobaleno'. Quindi Enzo Biagi veniva a lavorare a Lavino d i Mezzo, in quel periodo. E per questi motivi l' amministrazione comunale ha voluto rendere omaggio alla memoria di Biagi ricordando anche quel periodo lavinese intitolando oltre quattro anni fa a lui la nuova piazzetta della frazione». E MARCHESINI aggiunge: «L' abc del giornalismo (le cinque domande ?obbligatorie' del fare giornalismo all' inglese: when, where, who, what, why) Biagi ha cominciato a praticarlo mentre faceva la Resistenza sulle sue montagne durante la Seconda Guerra Mondiale. Un giornalista che da Pianaccio è andato in tutto il mondo, il giornalista più semplice, più caro a noi bolognesi. Ma che è diventato anche il giornalista ?americano' della migliore tradizione della stampa degli States». Pier Luigi Trombetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 23 novembre 2013 Pagina 143 Il Resto del Carlino Politica locale Tutti sul palco a fianco delle donne ?NON DA SOLA' : così è intitolata la serie di appuntamenti promossi dalla sezione di San Giovanni di Amnesty International e patrocinata dal Comune in collaborazione con Udi (Unione Donne in Italia) sezione di Persiceto, Circolo Arci Accatà, Casa delle Donne, Federazione Italiana Go Ju Italia, Percorso di scultura Suria Chandra e Centro Porta Marcolfa, in occasione della ?Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne' che ricorre il 25 novembre. La rassegna, che si svolgerà a Persiceto da oggi sino a mercoledì 4 dicembre, prende il via questo pomeriggio alle 16 nel centro commerciale Porta Marcolfa dove sarà inaugurata l' installazione artistica ?Nel vento', realizzata dagli allievi del percorso scultura Suria Chandra. Presenzierà Christine Weise, past president Sezione Italia di Amnesty International e il Centro Porta Marcolfa donerà alle donne presenti un fiore, simbolo di dignità e diritti. Lunedì alle 21 si terrà, al teatro comunale di Corso Italia, lo spettacolo ?O me m' ama: mosaici di donna tra denuncia, consapevolezza, riscatto', realizzato dal Gruppo 260 di Amnesty International, Circolo Accatà, Udi e Cuciparole, per la regia di Andrea Cortesi. Lo spettacolo, indicato per un pubblico adulto, sarà preceduto dal saluto del sindaco Renato Mazzuca. L' INGRESSO è a offerta libera e il ricavato sarà devoluto alla ?Casa delle Donne per non subire violenza'. Sempre in occasione della ?Giornata contro la violenza sulle Donne', la Federazione Italiana Go Ju Italia terrà il ?Corso introduttivo di difesa personale' martedì alle 20 nella palestra di San Matteo della Decima e mercoledì, sempre alle 20, alla palestra di Persiceto in via Pio IX 5. Il corso, gratuito, affronterà vari temi: dagli aspetti psicologici a quelli fisici come, per esempio, reazione, difesa, come e dove colpire e come cadere. Giovedì alle 20.30, presso Palazzo SS. Salvatore, si parlerà di violenza domestica in tutti i suoi aspetti, da quelli psicologi a quelli fisici ma anche di come riconoscerla, del perché e di come chiedere aiuto, con la conferenza ?Violenza domestica: parliamone insieme'. Interverranno tra gli altri, Sonia Camprini, assessore alle Politiche sociali, Maria Luisa Viciani del consultorio, Barbara Varesani, operatore dei servizi sociali, Simonetta Corradini di Amnesty, che coordinerà l' incontro, e Sandro Bellassai di ?Maschile plurale'. Sabato prossimo si terrà in Municipio, alle 15, la tavola rotonda ?Non da sola: come si previene e contrasta la violenza contro le donne nel nostro territorio' mentre domenica 1 dicembre è in programma, alle 16 in piazza del Popolo, la manifestazione, tra tamburi, flas mob, balli e volo finale di lanterne, ?In Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 23 novembre 2013 Pagina 143 < Segue Il Resto del Carlino Politica locale piazza insieme alle donne' in collaborazione con Amnesty. ?Non da sola' si concluderà il 4 dicembre al Circolo Arci Accatà con la serata di autoconsapevolezza ?La colpa è solo nostra: parole libere per migliora re insieme'. Elisabetta Bacchi Lazzari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 23 novembre 2013 Pagina 142 Il Resto del Carlino Politica locale Ecco chi era Giancarlo Borghesani GENTILE redazione, per motivi professionali frequento San Giovanni in Persiceto e questa cittadina mi attrae per le sue tradizioni e per la sua cultura. E ho sentito in diverse occasioni che sono state organizzate delle iniziative, mi pare una anche collegata alla scuola, a un personaggio persicetano: Giancarlo Borghesani. Visto che non lo conosco, sono a chiedere pertanto maggiori informazioni su di lui e come mai gli sono stati dedicati eventi culturali. Ringraziando per l' attenzione vi saluto cordialmente. Giorgio Dattilo, San Giovanni in Persiceto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 23 novembre 2013 Pagina 127 Il Resto del Carlino Politica locale Un premio per ricordare Gian Carlo Borghesani GIAN CARLO Borghesani. Basta pronunciare questo nome a San Giovanni per fare tornare alla memoria un personaggio importante, che ha fatto qualcosa per Persiceto fino all' ultimo giorno della sua vita. Ed ecco che il Lions Club d i Persiceto, l' Ainpe (Associazione italiana nella pediatria) e la signora Ivonne Borghesani, vedova del geometra Borghesani, hanno deciso, ogni anno, di attribuire una borsa di studio del valore di mille euro, a un ragazzo, o una ragazza, meritevoli. Quest' anno il premio se lo è aggiudicato l' alunno Federico Leonelli, diplomatosi con 100/100 all' Isis Archimede di San Giovanni, indirizzo geometra, nell' anno scolastico 2012 2013. LA CERIMONIA di premiazione, per questa quinta edizione, è stata introdotta dai presidenti Italo Martini e F a b r i z i o R i g h i , rispettivamente in rappresentanza del Lions C l u b S a n Giovanni i n Persiceto e d A i n p e (Associazione italiana nella pediatria). Il pomeriggio è poi proseguito con la consegna del premio ?Gian Carlo Borghesani', alla presenza del sindaco Renato Mazzuca, di Irene Priolo sindaco del Comune di Calderara, di Angelo Cioci, medico pediatra di fama internazionale all' interno di Ainpe. Alla cerimonia hanno inoltre partecipato il dirigente scolastico dell' Isis Archimede, Giuseppe Riccardo, e gli insegnanti, oltre agli studenti, dell' ultimo anno dell' indirizzo geometri, dal quale usciranno i potenziali futuri premiati. «L' obiettivo del Lions Club San Giovanni in Persiceto e di Ainpe ? dichiarano gli organizzatori ? è quello di potere coinvolgere direttamente nell' iniziativa i ragazzi premiati affinché siano di esempio agli studenti più giovani». «L' idea di questo riconoscimento ? commenta Fabrizio Righi ? è nata dopo la scomparsa di Gian Carlo Borghesani, con il fine di ricordare la sua figura». Riguardo invece Federico Leonelli, il vincitore della borsa di studio, si sa che è nato e risiede a Calderara e ha fatto un percorso brillante incassando così la valutazione più alta alla maturità. Il giovane e già bravissimo Federico, ha deciso di iniziare subito il praticantato per essere ammesso all' esame di Stato che gli consentirà l' entrata nell' Albo dei Geometri. Luca Scarcelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 23 novembre 2013 Pagina 143 Il Resto del Carlino Politica locale STRADA & STORIA di Gabriele Gallerani. Via Sverginesca, l’antico percorso dei servi agresti VIA SVERGINESCA è una delle più antiche strade di Crevalcore. Ricostruendo la storia dell' abbazia di san Silvestro di Nonantola (1784), Girolamo Tiraboschi parla del castel vecchio di Fultignano, distrutto o abbandonato prima del 1017. E scrive che il castello di Crevalcore fu costruito verso il 1130 non lontano dalle rovine di Fultignano. Lo storico persicetano Giovanni F o r n i ( 1 8 4 9 1 9 2 4 ) riteneva che quest' ultimo fosse collegato a Persiceto da una strada che proseguiva verso il monastero di Nonantola e Verona, congiungendosi ai percorsi che portavano alle Alpi e in Germania. Erano, probabilmente, i percorsi tracciati durante le invasioni barbariche tedesche dal V secolo in poi. Quell' antichissima strada fu detta Guercinesca o Sverginesca, e una parte del tracciato è l' attuale via Sverginesca che da Crevalcore porta al confine con Sant' Agata. Nel suo itinerario, in direzione di ponente, entra a Nonantola e l' attraversa con il toponimo di via Guercinesca, che è identico a quello riportato nei documenti crevalcoresi del XVI secolo. Il toponimo è probabilmente di origine longobarda e si presume sia collegato alla fondazione dell' abbazia di Nonantola. L' ipotesi più accredita è che derivi dal tedesco longobardo warcinii che significa ?servi agresti' e ? da qui ? l' indicazione warcinisca. I warcinii erano i servi della gleba che lavoravano nei campi e nelle stalle. (Ha collaborato Roberto Tommasini) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 23 novembre 2013 Pagina 23 Italia Oggi Pubblica amministrazione Al tagliatasse 667 mln Accise e bolli rincarano Oltre 600 milioni per tagliare le tasse, aumento delle accise alle viste, così come per il bollo sui depositi esteri, election day e una manciata di finanziamenti ai policlinici privati, Equitalia ed enti locali a braccetto fino a tutto il 2014, spending review per Bankitalia, Antitrust e authority varie. Sono solo alcune delle misure contenute in un pacchetto di emendamenti al ddl Stabilità presentato ieri sera dal governo nelle commissioni bilanciofinanze al Senato, che puntano a chiudere entro domani i lavori per passare il testo all' aula. Per altre misure, invece, si preannuncia qualche dietrofront. Depositi all' estero Sale dall' 1,5 per mille al 2 per mille la patrimoniale sui risparmi depositati all' estero. Stadi Marcia indietro del governo sulla questione stadi (si veda ItaliaOggi del 21 novembre 2013). Nel corso dei lavori nelle commissioni l' esecutivo, tramite il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanni Legnini (Pd), ha fatto sapere che «dopo le polemiche sulla possibilità che si aprisse la strada a speculazioni immobiliari il governo ha deciso di ritirare l' emendamento presentato lasciando, però, aperta la possibilità di una sua riformulazione da parte dei relatori». Riduzione dell' imposizione fiscale Il fondo per gli interventi strutturali di politica economica, che è destinato anche ad interventi per la riduzione fiscale, è incrementato di 312,3 mln di euro per il 2014, di 290 mln per il 2015 e di 65 mln dal 2016. Cartelle esattoriali e spiagge Di nuovo in ballo la questione rottamazione cartelle esattoriali che potrebbe riuscire a trovare spazio all' interno del ddl Stabilità e non più nella delega fiscale. Quest' ultima, però, potrebbe dare asilo al problema del demanio marittimo se il nodo non riuscisse ad essere sciolto nemmeno alla Camera. Fondi Aumentato di 25 mln di euro il fondo per le non autosufficienze che riguarda anche i malati di Sla. In totale vengono, quindi, destinati 275 mln di euro. A favore dei policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali arriveranno 50 mln di euro per il 2014 e 35 mln annui per ciascun anno dal 2015 al 2024. Per l' ospedale Bambino Gesù stanziati 30 mln di euro nel 2014. Stanziati 110 mln di euro nel 2014 per i lavoratori socialmente utili calabresi, napoletani e palermitani. Ridotto da 107 a 27 mln il fondo per le esigenze indifferibili, cioè destinato a una serie di finalità (misure antitratta, Comitato italiano paralimpico, Unione italiana ciechi, policlinici universitari e strutture ospedaliere, Fiera di Verona, vittime del terrorismo). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 23 novembre 2013 Pagina 23 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione Accise Dal 2017 alla fine del 2018 prevista la possibilità di aumentare l' aliquota delle accise sulla benzina sul gasolio usato come carburante. L' obiettivo è quello di avere un gettito di 220 mln di euro per il 2017 e di 199 mln per 2018. Altre misure Tra emendamenti da parte del governo e modifiche proposte dai relatori, Antonio D' Ali (Ncd) e Giorgio Santini (Pd), si profilano ulteriori interventi aventi ad oggetto la proroga della riscossione a Equitalia, nuovi finanziamenti per Lampedusa e per le fondazioni liriche, oltre a 326 mln di euro per l' autotrasporto e una norma fiscale sui leasing. Fumata nera, invece, sulle questione casa. Il nodo, però, dovrà essere sciolto entro domani al fine di rispettare il programma in base al quale, come detto, le votazioni in aula al Senato dovrebbero iniziare il pomeriggio di lunedì 25. @ Riproduzione riservata. BEATRICE MIGLIORINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 23 novembre 2013 Pagina 11 Italia Oggi Pubblica amministrazione Poche righe nella legge di stabilità toglierebbero alle Regioni i poteri sull' immondizia. Governo, colpo di mano sui rifiuti Gli enti locali sono in rivolta e dicono: «Non passerà» Allarme rifiuti. Per poche righe inserite nella legge di stabilità che non avevano dato nell' occhio. Ad accorgersene sono stati i sindaci dell' EmiliaRomagna, che hanno deciso la rivolta. Primo passo: una lettera indirizzata al presidente del consiglio e ai ministri allo Sviluppo economico e all' Ambiente. Secondo passo: la sollecitazione a Vasco Errani, presidente della Regione EmiliaRomagna ma anche a capo della Conferenza StatoRegioni, affinchè affronti il problema con l' urgenza imposta dalla discussione in parlamento, già avviata, della legge di stabilità. Ancora: la chiamata alle armi degli altri sindaci italiani. Infine, se non si otterranno attenzione e risultati, una marcia sul parlamento perché «quel provvedimento non deve passare», affermano i sindaci, i quali aggiungono che si tratta di una rivoluzione della monnezza, quindi qualcosa di assai rilevante che non può essere approvata sottobanco e senza coinvolgimento di Regioni e Comuni. In pratica oggi ogni Regione, raccordandosi coi Comuni, emana le direttive sullo smaltimento dei rifiuti nel proprio territorio, ovvero decide sulle discariche, sugli inceneritori, sulla raccolta differenziata ma anche , come spesso avviene, delibera di trattare solo i rifiuti prodotti entro i propri confini. L' articolo 20 del collegato ambientale alla legge di stabilità, approvato dal consiglio dei ministri e all' esame del parlamento cancella tutto questo, toglie il potere decisionale alle Regioni per centralizzarlo in capo allo Stato e consente la libera circolazione dei rifiuti. Ovvero una multiutility o un imprenditore privato potrà accogliere (e bruciare) tutti i rifiuti che vuole, provenienti da qualsiasi regione e magari anche dall' estero, senza che la Regione e il Comune in cui l' impianto si trova possano intervenire. Spiega il sindaco di Misano Adriatico, Stefano Giannini: «in questo modo chi è virtuoso nella raccolta differenziata e ha realizzato impianti di smaltimento diversi dalle discariche, come nella maggior parte dei Comuni della nostra zona, dovrà farsi carico, pro quota, del rifiuto di chi virtuoso non è». Giannini è uno dei firmatari della lettera al veleno inviata ai ministri ma anche al presidente del consiglio. Insieme ai suoi colleghi assicura che impedirà che passi questo strappo sull' immondizia. E ha un diavolo per capello perché la sottrazione della sovranità locale è impacchettata in un concetto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 23 novembre 2013 Pagina 11 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione altisonante: «la realizzazione di una rete integrata di inceneritori». «Questa rete scrivono i sindaci che prevede flussi di rifiuti sovraregionali appare improponibile, se non la si riferisce a situazioni di emergenza o a fasi transitorie, non per protezionismo o mancanza di solidarietà nazionale, ma perché romperebbero il delicato equilibrio tra responsabilità e premialità, che sostiene i risultati e i comportamenti dei cittadini». Continua la letteradenuncia: «Una programmazione nazionale degli inceneritori richiederebbe una gestione pubblica degli impianti (mentre ora sono per lo più delle multiutility, ndr) per evitare che gli utili derivanti da investimenti pubblici siano a beneficio di capitali privati». I primi cittadini propongono l' alternativa di un piano nazionale di finanziamento di impianti di recupero, in grado di rappresentare anche un business per l' economia. «Un caso emblematico è quello della carta sottolinea la lettera. Le aziende italiane acquistano 1.3 milioni di tonnellate di carta riciclata dall' estero, inoltre 1.6 milioni di tonnellate di carta raccolta in forma differenziata, su un totale di 6.2 milioni, vengono inviate all' estero per trattamento e recupero». Un primo risultato i sindaci l' hanno ottenuto. Alcuni parlamentari si stanno muovendo, per esempio il deputato Pd (stesso partito del ministro all' Ambiente) riminese Tiziano Arlotti: «le preoccupazioni espresse dai sindaci richiedono una risposta adeguata da parte del governo. Il piano nazionale non potrà prescindere dal riconoscere ambiti regionali di politiche dei rifiuti e del loro trattamento e dall' incentivare e sostenere i territori virtuosi affinché abbiano un adeguato riconoscimento dei risultati raggiunti, diversamente dalle realtà territoriali e regioni che non rispettano i tempi e le norme». L' iniziativa dei sindaci sta mobilitando le associazioni ambientaliste e stanno sorgendo pure comitati antispazzatura. «Una montagna di rifiuti proveniente da ogni parte d' Italia», dice Liana Barbati, presidente del gruppo Idv alla Regione EmiliaRomagna, «è in partenza per gli inceneritori emiliani, pronta a riempire le tasche delle multiutility Hera e Iren. In pratica il ministro all' Ambiente dice: usiamo e potenziamo gli impianti di incenerimento esistenti. Ancora una volta chi ha fatto il proprio dovere viene punito, in questo caso diossinificato» La querelle cementa a livello locale le larghe intese. Concorda Marco Lombardi, consigliere regionale Pdl: «la norma prevede un nuovo e più ampio utilizzo degli inceneritori presenti sul territorio nazionale, penalizzando la virtuosità dei cittadini dei comuni vicini agli inceneritori i quali, anziché incentivati verrebbero ripagati con maggiori rifiuti provenienti da altre parti d' Italia senza alcun vantaggio tariffario o ambientale». L' affaireimmondizia fa passare, per un attimo, in secondo piano il caos delle tariffe dei rifiuti, coi Comuni che non sanno che pesci pigliare tra Tarsu, Tares, Tasi, Tari, Tuc. Ognuno va per la sua strada, Roma ha deciso per la Tares, così come Milano che però chiede il conguaglio rispetto alla vecchia tassa, al Sud invece prevale la Tarsu. In ogni caso il Codacons stima che, indipendentemente dal nome, ogni famiglia dovrà pagare 77 euro in più. Davvero un rebus. Se poi si aggiungerà la guerriglia tra Stato e Comuni sulle norme per lo smaltimento, apriti cielo, la monnezza diventerà un' emergenza nazionale. Conclude Gabriele Folli, assessore grillino all' Ambiente del Comune di Parma: «per il nostro territorio quanto previsto nella legge di stabilità sarebbe deleterio perché porterebbe ad ingessare gli impianti di incenerimento ancora per decine di anni proprio mentre si sta avviando una proficua discussione che va verso il progressivo spegnimento. Le pare sia possibile accettare una cosa del genere?». © Riproduzione riservata. GIORGIO PONZIANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 23 novembre 2013 Pagina 29 Italia Oggi Pubblica amministrazione Le indicazioni dell' Istituto sulle modalità alternative di comunicazione degli addebiti. L' avviso Inps lo porta il messo Comuni in campo se la raccomandata non va a buon fine. L' Inps arruola i comuni per notificare gli avvisi di addebito. In caso di mancata consegna tramite Postel, infatti, l' istituto previdenziale tenterà la notifica tramite Pec e, se non risulta disponibile un indirizzo di posta elettronica certificata, si rivolgerà agli enti locali affinché procedano alla notifica tramite messo comunale. Lo stabilisce l' Istituto nel msg. n. 18947 di ieri, disciplinando modalità alternative di notifica degli avvisi di addebito che finora sono stati inviati esclusivamente tramite il canale postale (raccomandata a/r). L' avviso di addebito. L' avviso di addebito è utilizzato dall' Inps per richiedere il pagamento sia di somme dovute a titolo di contributi non versati alla scadenza mensile o periodica (omissione), sia di quelle accertate come dovute da uffici od organi di vigilanza anche di altri enti (evasione). L' avviso dà tempo 60 giorni dalla notifica per pagare, trascorsi i quali l' agente della riscossione può avviare le procedure di espropriazione forzata, con i poteri, le facoltà e le modalità che disciplinano la riscossione a mezzo ruolo. La notifica. Quali strumenti per la notifica degli avvisi la normativa (art. 30 del dl n. 78/2010) individua «in via prioritaria» la posta elettronica certificata, Pec, all' indirizzo risultante dagli elenchi previsti dalla legge; ovvero «messi comunali o agenti della polizia municipale», senza escludere la raccomandata con avviso di ricevimento. In attesa del completamento del sistema di notificazione tramite Pec, l' Inps ha scelto la modalità dell' invio di raccomandata a/r procedendo alla postalizzazione massiva degli avvisi di addebito. In caso di mancata notifica postale generalmente l' Inps verifica gli indirizzi dei destinatari sulle diverse banche dati cui ha accesso (tributarie, fiscali ecc. ), quindi procede ad annullare l' avviso per emetterne uno nuovo con le informazioni aggiornate. Alcune sedi dell' Inps, tuttavia, hanno sollevato la questione circa la possibilità di utilizzare modalità di notifica alternative a quella postale, qualora uno o più tentativi di invio a mezzo raccomandata a/r non siano risultati a buon fine o qualora, già dopo il primo inesito, risulti impossibile reperire un indirizzo utile per una seconda emissione dell' avviso, diverso da quello indicato in anagrafe tributaria. L' Inps risponde affermativamente e detta le nuove istruzioni operative che, peraltro, consentono di non procedere all' annullamento all' avviso risultato inesitato. Le nuove modalità. Per le imprese individuali o costituite in forma societaria che non siano cessate e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 23 novembre 2013 Pagina 29 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione che, ai sensi delle vigenti norme (art. 16 dl n. 185/2008 e art. 5 dl n. 179/2012) abbiano assolto l' obbligo di dotarsi di una casella di Pec, l' Inps ammette, a fronte di un avviso di addebito inesitato, di reinviare l' avviso originario tramite Pec e, dunque, senza procedere al previo annullamento per inesito. L' indirizzo Pec, spiega l' Inps, va ricercato su «anagrafica unica» Inps oppure sulle banche dati della Cciaa o sul sito www.inipec.gov.it. Nei casi in cui non è possibile utilizzare la Pec, invece, diventa possibile far ricorso alla notifica per il tramite del messo comunale, previa specifica richiesta (modello allegato al messaggio) da inoltrarsi all' ufficio messi del comune interessato (quello di residenza dei contribuenti destinatari degli avvisi). DANIELE CIRIOLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 23 novembre 2013 Pagina 3 Italia Oggi Pubblica amministrazione Letta e Saccomanni a muso duro con l' Europa. Il premier: no agli ayatollah del rigore. La legge di stabilità non si tocca Decadenza Berlusconi, si vota il 27. Ligresti inguaia La Russa. Italia a muso duro con l' Europa. La legga di stabilità non si tocca. L' Italia dice stop al rigore. Ed è pronta a dare battaglia in Europa per ottenere gli spazi e i margini di manovra necessari per dedicare risorse non soltanto alla riduzione del debito, ma anche alla crescita. La presa di posizione del ministro dell' Economia Fabrizio Saccomanni, a Bruxelles per la riunione straordinaria dell' Eurogruppo, è netta. Enrico Letta, aveva già espresso un no deciso «agli ayatollah del rigore». La legge di stabilità non è stata bocciata e non cambierà. Il ministro dell' Economia ha spiegato che i rilievi del commissario Ue per gli affari economici e monetari Olli Rehn erano basati su «un testo del 15 ottobre scorso, da allora è passato un mese e ci sono state nuove cose: le misure sulle privatizzazioni, la spending review, il progetto per le quote della Banca d' Italia e altre cose che secondo noi rispondono ai rilievi della Commissione». Saccomanni ha poi fatto riferimento a una dichiarazione del presidente dell' Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, che aveva puntualizzato come la commissione non abbia «rispedito indietro» nessuna delle bozze di bilancio presentate dagli stati membri. «A nessun paese è stato richiesto di presentare un piano di bilancio alternativo a quello presentato, come ha detto Dijsselbloem, quindi», ha puntualizzato il ministro, «si tratta di capire bene le misure già prese. Mi dispiace per il 'partito della bocciatura'». Il ministro ha poi aggiunto che, con il piano di privatizzazioni, per un incasso previsto di 12 miliardi, «si apre una nuova stagione in cui l' Italia diventa di nuovo aperta per gli investimenti internazionali» e quindi si tratta di «una misura che ha, anche questa, una sua caratteristica strutturale, dopo un periodo in cui sembrava che fossimo nuovamente chiusi o emarginati dal flusso dei grandi investitori internazionali». L' impegno del ministro è tutto per la riduzione dello «stock del debito e tutto è utile perché una volta che scende, se le politiche sono virtuose, non sale». Per quanto riguarda le disposizioni per il rientro dei capitali all' estero, Saccomanni ribadisce che non rappresentano «un condono e neppure uno scudo» spiegando che si tratta di un intervento strutturale perché incide nelle relazioni dello Stato con il contribuente «distinguendo tra il contribuente onesto e collaborativo e quello che non collabora». «Sul fronte europeo siamo tirati da alcuni ayatollah del rigore per i quali non sembra mai abbastanza, e sul fronte italiano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 23 novembre 2013 Pagina 3 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione siamo tirati dai troppi che pensano che basta semplicemente mettersi a fare debito e deficit, e dare soldi, pensando così che il nostro debito ce la farà», ha detto Letta. «La stagione del solo rigore va lasciata alle spalle, ma la crescita deve essere basata su conti in ordine, sulla solidità dei conti.Dobbiamo rifuggire dalla logica del debito», ha ripetuto Letta. «Siamo stati scolari discoli sul terreno del debito pubblico, ma molto accorti sul terreno del debito privato, ora proprio su questo dobbiamo cercare il rilancio», conclude Letta. Il premier ha detto che entro il 2013 sarà necessario completare l' unione bancaria e ha osservato che strumento decisivo per la crescita sarà la Banca europea per gli investimenti. È sbagliato, secondo Letta, «dare tutto il peso a un unico strumento, la Bce, anche se grazie alla guida autorevole di un italiano, Mario Draghi, ha consentito di calmare la crisi», ha detto, spiegando come la Bce non può fare sviluppo e bisogna «rafforzare la Bei che può favorire le imprese con la possibilità di lavorare insieme alle tre grosse casse deposito e prestito, italiana, francese e tedesca che possono essere strumenti di garanzia per le Pmi. Se non riusciamo a fare questa battaglia a livello europeo possiamo fare piccole battaglie nazionali, ma è tutto più difficile». Fra le coperture per la cancellazione della seconda rata Imu c' è l' aumento al 128% per il 2013 (al 127% nel 2014) dell' acconto Ires per banche e assicurazioni, oltre all' aumento delle accise su carburanti a partire dal 2015. Tornando alle beghe interne, la politica deve ancora una volta occuparsi di Silvio Berlusconi. Il presidente del Senato, Piero Grasso, ha ribadito che il voto in Senato sulla decadenza di Berlusconi resta fissato per il 27 novembre. Dunque, il presidente Grasso dice no ad una nuova convocazione dell' ufficio di presidenza sulle pregiudiziali del centrodestra: «Questione formalmente chiusa il 6 novembre, non risulta che componenti della Giunta abbiano rivelato elementi riferibili alla Camera di consiglio». «Non si ravvisano gli estremi per una nuova convocazione del Consiglio di Presidenza», scrive Grasso in risposta ai senatori ex Pdl che avevano chiesto una nuova riunione e un rinvio del voto sulla decadenza di Berlusconi. Scontato l' attacco di Sandro Bondi a Grasso: partigiano, non ha mai smesso le vesti di magistrato. La replica: «Ai posteri l' ardua sentenza». La decisione di Grasso ricompatta Forza Italia e Ncd di Angelino Alfano che, all' ipotesi del governo di blindare il voto alla legge di stabilità con la fiducia per poi «sfogarsi» votando la decadenza di berlusconi, regisce. Ci vuole il tempo che ci vuole, la legge di stabilità riguarda milioni di italiani e non si può mettere la fiducia e votarla in due giorni perché mercoledì il Pd vuole far decadere Berlusconi da senatore. È questa la linea che il vicepremier avrebbe dettato ad alcuni senatori del Nuovo centrodestra in un incontro che si è svolto proprio a Palazzo Madama. Fonsai ha versato quasi 452mila euro a Ignazio La Russa a titolo di «parcelle spese sinistri» e «altre prestazioni di servizi» nel 2009 e nel 2010. È quanto emerge dagli atti depositati con la chiusura delle indagini a carico dell' ex numero uno dell' Isvap Giancarlo Giannini e di Salvatore Ligresti. È il servizio ispettorato dell' Isvap nel 2011 a chiedere chiarimenti a Fondiaria su una serie di «operazioni significative e di operazioni con parti correlate». Tra queste, ci sono le operazioni con Ignazio La Russa, Vincenzo La Russa (consigliere di Fonsai) e Antonino Geronimo La Russa. In particolare, dai documenti agli atti dell' inchiesta milanese risulta che Milano Assicurazioni ha corrisposto all' ex Ministro e attuale parlamentare di Fratelli d' Italia nel 2009 circa 199mila euro per «altre prestazioni di servizi»; nello stesso anno Fondiaria Sai gli ha versato 98mila euro per «parcelle di spese e sinistri»; nel 2010 Fondiaria Sai ha versato circa 76mila euro per «parcelle spese sinistri» e Milano Assicurazioni 77mila euro per altre prestazioni di servizi. «Eventuali parcelle incassate nel 2009 e 2010 e comunque mentre ero ministro», replica l' ex ministro della Difesa, «si riferiscono a pratiche acquisite e svolte negli anni precedenti. Si tratta in ogni caso di parcelle relative al legittimo lavoro professionale». Matteo Renzi, sindaco di Firenze e aspirante segretario del Pd pensa in grande. «Pensavo di avere un po' meno consensi tra gli iscritti, l' 8 dicembre punto almeno al 50 per cento» del partito. Ma chi teme uno sgambetto al governo, invece, deve appuntarsi queste parole: «Io non sono contro Letta, sono per l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 23 novembre 2013 Pagina 3 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione Italia e sono disponibile a fare un passo indietro sulle mie ambizioni personali per il bene del Paese. Il governo può andare avanti fino al 2018, basta che faccia le cose e non giochi solo a bandierine con l' Imu». «Non voglio fare il controcanto a Letta: ho solo espresso un concetto banale, le privatizzazioni come sono state fatte non vanno bene. Prima di privatizzare serve una prova di maturità della politica dimezzando i costi e i posti in Parlamento», una delle ricette fornite dal «rottamator». La procura di Genova ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per interruzione di pubblico servizio a seguito dello sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico che prosegue da quattro giorni senza il rispetto delle fasce orarie di garanzia. ieri alla protesta si è unito Beppe Grillo: «Dobbiamo alzare la testa, questa è una battaglia epocale che deve partire da qui e deve essere seguita da tutte le città italiane. © Riproduzione riservata. EMILIO GIOVENTÙ E FRANCO ADRIANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 23 novembre 2013 Pagina 25 Italia Oggi Pubblica amministrazione Rete Imprese: dal governo incertezze su Ires e Imu «Il governo sta lasciando le imprese e i cittadini senza indicazioni sulle modalità di versamento dell' acconto Ires del 2 dicembre e del saldo Imu in scadenza il 16 dicembre. Ci sembra un modo quanto meno superficiale di venire incontro ai problemi concreti dei contribuenti». La denuncia è di Rete Imprese Italia che, in una nota, rincara la dose: «Non si può attendere il 9 dicembre per la predisposizione dei modelli di versamento del saldo Imu, per avere certezza sulle aliquote e sulle detrazioni stabilite dai comuni. Appare cervellotico l' obbligo di dover accedere ai siti Internet di tutti gli enti locali per ottenere le informazioni necessarie. Ancora più grave risulta essere l' incertezza per gli acconti Ires, le cui deleghe sono state già predisposte e consegnate ai contribuenti». L' associazione unitaria delle cinque principali organizzazioni di rappresentanza delle pmi e dell' impresa diffusa (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) avanza quindi una richiesta in merito all' Imu: «Gli intermediari che assistono i contribuenti devono concludere le procedure entro i primi giorni della prossima settimana e ancora non sanno come comportarsi. Per assolvere l' adempimento al 16 dicembre senza rischi per le imprese e per i contribuenti chiediamo che si consenta l`utilizzo delle aliquote approvate per il 2012. Il conguaglio potrà essere versato in seguito, senza alcuna maggiorazione, nel mese di giugno 2014 in occasione del versamento dell' acconto Imu del 2014». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 23 novembre 2013 Pagina 12 Italia Oggi Pubblica amministrazione Che intende togliere loro la possibilità di veto in materia di programmazione urbanistica. Sindaci veneti contro la Regione Dietro lo scontro, c' è pure la rivalità fra Tosi e Zaia. Avvitamenti federalisti in Veneto. Leghisti della Regione, guidata dal padanissimo Luca Zaia, contestati, e duramente, dai dirigenti del Carroccio nazionale e cioè veneto, che fa capo a Flavio Tosi, sindaco di Verona. Materia del contendere il potere di veto dei sindaci in tema urbanistico, che la precedente legislazione permetteva: la norma approvata in commissione regionale nei giorni scorsi lo abolisce, lasciando a Venezia, sede del governo regionale, tutto il potere decisionale. Un dettaglio che i sindaci, l' ultima frontiera leghista dinnanzi a un partito sfarinato dopo le varie traversie bossiane, non hanno gradito per niente. Il federalismo che si ferma a Palazzo FerroFini a Venezia, sede del parlamentino regionale, ai borgomastri padani non piace per niente e lo hanno detto con un comunicato stampa, ripreso dal Corriere Veneto. Ivano Faoro, responsabile enti locali, e il suo vice Franco Zorzo, dichiarando di parlare a nome dei sindaci padanoveneti, hanno detto chiaro e tondo che il piano approvato toglie ai primi cittadini qualsiasi possibilità di programmazione urbanistica e contestato che, pur essendo nominalmente riferito alla casa, consenta anche interventi in area industriale, permettendo la costruzione di nuovi capannoni. «É chiaro l' intento di estromettere i sindaci dal controllo del territorio», hanno scritto i due. La vicenda si riaggancia a posizioni già assunte nel passato da singoli sindaci leghisti contro la costruzione di centri commerciali o mega insediamenti produttivi nei loro territori. Era accaduto per esempio nel Trevigiano, dove il partito a livello locale s' era opposto alle decisioni della Regione e della Provincia. Stavolta però l' opposizione all' eventuale nuova espansione edilizia s' è organizzata fino ad arrivare al partito «nathional» come dicono da queste parti. Di qui la perentoria presa di posizione che, tra l' altro, non sembra lasciare margini di trattativa per il voto d' aula del provvedimento approvato in commissione: «Diamo indicazione ai consiglieri della Lega», hanno intimato i due, «di votare secondo il chiaro indirizzo politico del partito». Ora, inevitabilmente, l' uscita sarà letta come l' ennesimo episodio dello scontro fra Tosi e Zaia per il controllo del partito, soprattutto in vista delle prossime regionali del 2015. Secondo alcuni osservatori, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 23 novembre 2013 Pagina 12 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione infatti, malgrado il sindaco scaligero sia impegnato nel suo progetto «similrenziano» che va «oltre la Lega» e col quale spera di partecipare alle primarie eventuali del centrodestra, non avrebbe abbandonato il desiderio di guidare il Veneto, cui ambisce ovviamente anche l' uscente Zaia. Anzi, il vero obiettivo della grande mobilitazione tosiana sarebbe quello di poter legittimamente organizzare la sua macchina di leader nazionale, con l' imprimatur del leader Roberto Maroni, per poi scontare tutto il lavoro fatto e le posizioni conquistate sul rinnovo veneto. Insomma se la Lega, anche in Veneto, dovesse avere un suo leader candidato alla premiership, Tosi appunto, come potrebbe, quello stesso candidato, non essere l' ideale per le regionali? Infatti, se Faoro, sindaco di Arsié (Belluno) passa per uomo di Zaia (ma nominato di recente da Tosi commissario della federazione trevigiana), Zorzo, l' altro firmatario, sindaco di Tombolo (Padova), è un uomo che gode della stima del veronese, che l' aveva anche candidato al Senato. Dai banchi della maggioranza, Federico Caner, capogruppo e fedelissimo maroniano, ha gettato però acqua sul fuoco, anche se non ce l' ha fatta a dissimulare un po' di inquietudine, visto che aveva personalmente incontrato i sindaci leghisti alcuni giorni prima, per recepire le loro esigenze. «Non capisco questa puntualizzazione a mezzo stampa», s' è lasciato scappare col CorrVeneto, aggiungendo, piatto, che «le esigenze dei sindaci sono sempre state tra le nostre proprietà ma deve essere chiaro che non sono loro a dettare la linea ai consiglieri». © Riproduzione riservata. GOFFREDO PISTELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 23 novembre 2013 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica amministrazione L' obbligo è in vigore ben prima che entrasse in vigore la legge. Tributaristi assicurati Falcone: tutti gli associati Lapet in regola. Il tributarista Lapet è un professionista assicurato. Assicurati Lapet sono anche gli studi associati e le società professionali iscritte all' associazione. A tre mesi dall' introduzione dell' obbligo per i professionisti di stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall' esercizio della loro attività ai sensi della legge n. 27/2012, continuano a serpeggiare dubbi e incomprensibili difficoltà applicative. La polizza Rc professionale è, per l' associazione, prima di tutto un obbligo morale. «Anticipando notevolmente i tempi normativi, abbiamo introdotto un sistema che possa garantire che tutti i tributaristi Lapet sono coperti da polizza professionale», ha spiegato il presidente nazionale Roberto Falcone che ha aggiunto. «La tutela dell' utenza è il principio che ci ha portati, fin dagli anni 80, a stipulare le prime polizze Rc professionali. Dal 2000 abbiamo addirittura disposto l' obbligatorietà da statuto, pena la decadenza dalla qualifica di associato, in caso di mancata copertura. Il massimo della sanzione che l' associazione possa comminare. Allora esercitavamo continui e costanti controlli per verificare la puntuale sottoscrizione e la regolarità delle sue condizioni. Pertanto, per velocizzare e semplificare questo processo di accertamento, dal 2008 abbiamo sviluppato un progetto che rende automatica e soprattutto gratuita la copertura del rischio professionale all' atto dell' iscrizione. Oggi possiamo garantire all' utenza e alla Pubblica amministrazione che un tributarista qualificato Lapet è sempre un professionista assicurato". I clienti dei tributaristi Lapet non dovranno preoccuparsi nemmeno di verificare le condizioni di copertura, in quanto la polizza è pubblica e verificabile direttamente online sul sito www. iltributarista.it. Non solo, dal mandato professionale, è altresì possibile riscontrare anche il numero della polizza. «La nostra polizza ha una copertura ad ampio raggio. Investe, solo per citarne alcune, l' attività di tributarista, incluse attività di mediazione, di revisore in enti privati e pubblici, di sindaco in società di capitali o enti. Senza considerare che i massimali garantiti raggiungono ben 1 milione di euro», ha specificato il presidente. «Tra le garanzie aggiuntive poi, l' assicurazione copre la responsabilità civile che possa derivare per fatto commesso da contitolari, collaboratori o dipendenti; la perdita, lo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 23 novembre 2013 Pagina 31 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione smarrimento, il danneggiamento o la distruzione per qualunque causa di documenti e anche la responsabilità civile a cagione di ingiuria o diffamazione commesse nell' esercizio dell' attività professionale». Tra gli altri punti di forza: la previsione di una commissione paritetica in casi di divergenza tra le parti, ovvero assicuratore e iscritto, sulla natura dell' errore professionale e delle sue conseguenze, formata esclusivamente da iscritti Lapet. Altro aspetto interessante è la rinuncia dell' assicuratore alla possibilità di disdettare la polizza in caso di sinistro verificatosi durante l' anno. «Sgombra la mente da ogni dubbio», ha proposto Falcone, «la nostra polizza è l' esempio lampante di come si possa realmente garantire la tutela dell' utenza e al tempo stesso assicurare un livello adeguato di copertura al professionista». LUCIA BASILE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 23 novembre 2013 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Le vie della ripresa LE PRIORITÀ DELLE IMPRESE. «Più coraggio per uscire dallo stallo» Squinzi: come ho scritto nella lettera al premier, dobbiamo superare lo status quo Nicoletta Picchio ROMA Un intervento più deciso sul cuneo fiscale e l' impegno ad uscire dallo status quo. Giorgio Squinzi ieri è tornato ad incalzare il governo sulla legge di stabilità. «L' Italia ha bisogno di coraggio e di determinazione per uscire dallo stallo in cui si trova», ha detto il presidente di Confindustria a margine della presentazione del Rapporto 2013 sull' imprenditoria del progetto, alla Triennale di Milano. «E questo ha precisato l' ho scritto in una lettera che ho inviato al presidente del Consiglio». Nella lettera, ha aggiunto ancora Squinzi, c' è scritto che «dobbiamo uscire dallo status quo in cui ci siamo immersi negli ultimi decenni. Dobbiamo ritrovare la via della crescita che può venire solo da lavoro e occupazione, su cui si deve concentrare l' attenzione dei governanti». Serve un cambio di passo, è ciò che chiede da mesi. «Dobbiamo cominciare a giocare d' attacco, con coraggio e senza paura della concorrenza, soprattutto se è quella leale e giocata sul piano della capacità e delle competenze». Commentando il rinvio da parte del governo dell' approvazione del decreto legge che abolisce la seconda rata dell' Imu, il presidente di Confindustria ha sottolineato: «Continuiamo a pensare che le priorità siano altre, sono quelle che stiamo indicando da molto tempo, in particolare un intervento serio e deciso sul cuneo fiscale». Squinzi si è soffermato anche sul piano di privatizzazioni del governo: «Si possono e si debbono fare, noi siamo sempre a favore del libero mercato». Ma, ha anche aggiunto, «ci vogliono piani complessivi che diano la dimensione e ci permettano di capire la direzione che si vuole prendere nel medio e lungo termine». Per il presidente di Confindustria, come ha ripetuto in questi giorni, l' impostazione delle misure del governo è condivisibile, mancano però le risorse adeguate che vanno trovate con una seria e decisa spending review, cioè un taglio alla spesa pubblica improduttiva. La legge di stabilità è un' occasione da non perdere per rilanciare il paese e ritrovare la crescita: se si aspetteranno solo gli effetti della ripresa a livello mondiale, il nostro paese, ha ripetuto Squinzi in queste settimane, si fermerà a numeri da prefisso telefonico. Invece occorre una crescita di almeno il 2% per creare occupazione, un' emergenza in una situazione in cui il tasso dei disoccupati è arrivato a livello record e la disoccupazione giovanile è oltre il 40 per cento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 23 novembre 2013 Pagina 7 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione Squinzi, dopo l' alluvione che ha colpito la Sardegna, ha affermato che «dobbiamo avviare una nuova politica di uso responsabile e di salvaguardia del territorio». La tragedia della Sardegna «non ci può lasciare indifferenti, visto che ancora una volta abbiamo davanti uno scenario di dolore e sofferenza». Il territorio, secondo Squinzi, «va messo in salvo con un' attenzione non solo alla progettazione pura, ma a tutta l' architettura, l' ingegneria che richiedono competenze specifiche ed eccezionali». E per mettere in sicurezza il territorio, scongiurando il rischio di nuovi dissesti idrogeologici, «ci vogliono risorse dedicate anche ricorrendo ai programmi europei». © RIPRODUZIONE RISERVATA. PICCHIO NICOLETTA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 23 novembre 2013 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Il giudizio dell' Europa LA STRATEGIA DEL GOVERNO. «Superato un test importante» Emilia Patta ROMA «Complessivamente il risultato della riunione dell' Eurogruppo è del tutto positivo per l' Italia. Il nostro Paese ha passato un test importante, ed è stata riconosciuta l' importanza delle nuove misure prese in parallelo con la legge di bilancio, che nessuno ci ha chiesto di modificare». È molto soddisfatto il ministro dell' Economia Fabrizio Saccomanni al termine dell' Eurogruppo di Bruxelles che ha promosso la Legge di stabilità e le misure aggiuntive annunciate dal governo sul fronte privatizzazioni, spending review, quote di Bankitalia. «È un ulteriore test che abbiamo passato nell' ambito di queste procedure più severe di coordinamento delle politiche fiscali spiega Saccomanni in conferenza stampa a Bruxelles . Quanto alle misure aggiuntive, hanno pienamente capito che le abbiamo già pianificate e che non sono una cosa che abbiamo fatto perché ce l' hanno ordinata loro». Del resto, spiega Saccomanni, i rilievi si sono basati su una bozza presentata il 15 ottobre, che quindi non teneva conto di privatizzazioni, spending review, il progetto quote Bankitalia, che secondo il governo rispondono ed esauriscono le richieste Ue. Saccomanni si dice poi convinto che la ripresa è dietro l' angolo e che l' Italia la aggancerà a fine anno o inizio del prossimo: «L' unica cosa che ce lo può impedire è che ci sia incertezza politica permanente». La soddisfazione del ministro dell' Economia è naturalmente condivisa dal premier Enrico Letta, che vede nel via libera di ieri una sorta di rivincita dopo le critiche alla Legge di stabilità del commissario Ue Olli Rehn dopo il varo in Consiglio dei ministri a metà ottobre, critiche che l' Italia ad avviso del premier non meritava. «I membri dei governi si nota a Palazzo Chigi si sono dimostrati molto meno notarili della Commissione». Compiti a casa fatti, dunque, ora si può lavorare alla riforma delle istituzioni europee e a una politica comune meno rigorista e più vicina alle esigenze dei cittadini. «L' Italia ha chiaramente fatto i compiti a casa, e adesso siamo pronti a presentare le nostre idee per l' Europa, perché pensiamo che l' Ue stia perdendo un mucchio di soldi per i ritardi sulle riforme delle sue istituzioni», dice Letta parlando in serata a Berlino a una cena organizzata dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung (si veda l' articolo sotto). Un' occasione per spiegare all' opinione pubblica tedesca «che non sono soltanto i tedeschi a salvare l' Europa e l' euro, ma che la salviamo tutti insieme e che c' è bisogno di un' Europa più solidale». Già in mattinata, partecipando a Roma all' assemblea di Federcasse, Letta aveva lanciato l' allarme contro gli «Ayatollah del rigore». «Stiamo battagliando su due fronti si era sfogato il premier . Da una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27 23 novembre 2013 Pagina 3 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione parte, sul fronte europeo, ci sono alcuni ayatollah del rigore, ma di troppo rigore si muore; dall' altra, sul fronte interno, molti pensano che basti fare spesa e deficit. Noi siamo in mezzo». In mezzo, ma senza nessuna voglia di restare stritolati. Una situazione in cui servono «spalle solide» per reggere due fronti opposti ed «alleati, sia dentro che fuori, in Europa». Sul fronte Ue il capo del governo sa di poter contare su diversi capitali, da Parigi a Madrid. Ma sa anche che Hollande difficilmente metterà in discussione l' asse francotedesco. «Se si continua con tasse e tagli Grillo arriva al 51%», dice Letta riferendosi all' avanzata populista. Il premier è convinto che se il governo riuscirà a superare indenne l' anno nel 2014 il tema dominante sarà proprio l' Europa. Non solo per le urne che dovranno eleggere il nuovo Europarlamento, ma anche per il semestre italiano di presidenza dell' Ue. È probabile che Berlusconi si unisca a Grillo nel fronte dell' euroscetticismo: un' alleanza molto pericolosa che può essere sconfitta solo se l' Europa cambierà strada. Il 2014 deve dunque essere la «legislatura della crescita e non della sola austerità». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 23 novembre 2013 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Grandi eventi. Ieri il Cda di Arexpo LOMBARDIA. Aree postExpo, attesi investimenti da 1,2 miliardi Sara Monaci MILANO Verso il dopoExpo, con un investimento di almeno 1,2 miliardi. Questa la cifra che si attende ufficiosamente Arexpo, proprietaria delle aree su cui sorgerà il sito espositivo dell' evento universale del 2015, partecipata da Regione Lombardia, Comune di Milano e Fondazione Fiera e, in proporzione minore, da Comune di Rho e Provincia di Milano. Ieri il cda della società si è riunito per valutare le manifestazioni di interesse per i possibili futuri progetti da costruire una volta chiusi i battenti di Expo. Sono circa quindici, e fra questi spiccano la proposta di uno stadio realizzato dal Milan, "Idee per il post Expo" di Bnp Paribas e Metrogramma, il parco dell' eccellenza italiana di Prelios Integra e Bain, il Progetto Nexpo di Assolombarda. Per ora dall' Inter nessun interessamento formale, solo contatti avvenuti nei giorni scorsi tra il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, il presidente onorario Massimo Moratti e il nuovo azionista di maggioranza indonesiano Thohir. Arexpo si attende tuttavia nelle prossime settimane una proposta anche dall' Inter, visto che quella del Milan, dicono i vertici della società dei terreni, per il momento è priva di un business plan ed è molto vincolante per tempi e richieste. Quindi si vedrà. Fatto sta che per gli enti locali interessati, in particolare per il Pirellone, l' idea di un nuovo stadio, e quindi di una città dello sport con strutture ricettive e commerciali annesse, sarebbe il progetto pilota. La nota ufficiale di ieri di Arexpo sottolinea che «vi è stato accordo unanime dell' assemblea sull' opportunità di confermare l' interesse a proseguire, nelle prossime settimane, gli approfondimenti analitici e di metodo su tale proposta e su altre che pervenissero». Si tratterà tuttavia di un masterplan composito, che metterà insieme più proposte, non solo quella dello stadio, e magari spezzettandole e rielaborandole. L' idea, ad oggi, è appunto quella di avere prima di tutto una nuova struttura sportiva, ma poi creare anche dei percorsi da dedicare alle eccellenze italiane, anche relative al cibo e all' alimentazione, tema centrale dell' Expo. Inoltre si dovrà tenere conto del vincolo del mantenimento di aree verdi voluto dal Comune di Milano, che si era prefissato di lasciare non cementificato quasi il 60% dell' area. La prima ipotesi di masterplan sarà presentato il 28 novembre al Palazzo Reale di Milano. Poi si studierà il progetto vero e proprio, per arrivare ad aprire un bando nel marzo 2014. La società Arexpo dovrà recuperare con questa operazione i circa 300 milioni di investimenti realizzati per l' Expo, principalmente per l' acquisto delle aree, poi per la costruzione di infrastrutture e manufatti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 23 novembre 2013 Pagina 17 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione MONACI SARA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 23 novembre 2013 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione I conti. Su 190 milioni di spese dell' azienda genovese di trasporto 109 sono per gli stipendi I ricavi dalla vendita dei biglietti ammontano a 60 milioni. Bilancio frenato dal costo del lavoro Fabio Pavesi Far funzionare a Genova bus, filobus e quel metrò di infinita realizzazione costa alla città oltre 180 milioni di euro l' anno. Sono le cifre del bilancio dell' Amt, l' Azienda mobilità e trasporti del capoluogo ligure. Tanti, pochi? Dipende. Sta di fatto che come nella gran parte delle aziende di trasporto pubblico locale la voce che incide di più è quella del personale. I 2.400 dipendenti di Amt sono costati, nel 2012, 109 milioni di euro e 116 milioni di euro l' anno prima. Da solo il costo per stipendi e salari vale quasi 2 volte i ricavi dalla vendita dei biglietti che portano in cassa circa 60 milioni di euro l' anno. Il resto del bilancio è fatto dai sussidi pubblici. Il solo contributo per il servizio reso è di 72 milioni; altri 40 milioni sono coperture per il contratto e contributi tariffari. Su un fatturato che sfiora i 190 milioni di euro la vendita di biglietti (i ricavi da mercato) vale poco meno del 30%, tutto il resto è fatto da sussidi. Non è un caso isolato. Pressoché tutte le aziende municipalizzate in Italia hanno questo squilibrio. La vendita dei biglietti è solo una quota residua del fatturato. E così il peso dei costi fissi (il personale innanzittutto) finisce per portare i bilanci in rosso. L' ultimo bilancio, quello del 2012, ha visto una perdita per 10 milioni. Ma è solo l' ultimo bilancio in rosso di una lunga teoria. Tra il 2005 e il 2012 l' Amt di Genova ha cumulato perdite per 25 milioni. E le poche volte che ha chiuso in utile l' ha fatto per importi trascurabili. Un' altra azienda di bus, tra le tante che in Italia vivono in profonda crisi, sempre in bilico tra sopravvivenza e fallimento. Ma un' azienda pubblica di trasporti non può fallire. Finisce che ci pensa il Comune a rimpinguare il capitale. È successo a Roma con la disastrata Atac che ha visto un' operazione di ripatrimonializzazione nel 2011 per il valore di 1 miliardo. È in scena lo stesso film in questi giorni a Genova. Il Comune deve immettere denaro nella società per farla stare in piedi. Nel 2012 il sindaco Marco Doria ha aperto il portafoglio per 12 milioni e altri 13 milioni sono stati stanziati per il 2013. D' altra parte c' è un vincolo: il costo del biglietto ha un valore sociale. Non si può alzare sopra una certa soglia. Ma così per coprire costi sempre elevati si finisce per avere il Comune come banca. E il circolo vizioso è che alla fine il conto viene pagato comunque. L' iniezione di denaro continua da parte dell' ente locale viene compensato da un aumento della fiscalità comunale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 23 novembre 2013 Pagina 14 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione La situazione di Roma (con Atac che ha cumulato la bellezza di 1,6 miliardi di perdite in 10 anni) e quella di questi giorni di Genova non sono casi isolati. Da sempre sono strutturalmente in rosso o sul filo del rasoio perenne aziende come la Cotral (l' azienda regionale del Lazio), l' Anm di Napoli, la Ctp che opera sul territorio della provincia di Napoli. E quando riescono a stare in piedi senza buchi strutturali profondi, come nel caso della holding GTT di Torino, c' è il Comune che tenta di metterle sul mercato per fare cassa e fronteggiare l' alto debito del capoluogo piemontese. E che le cose non vadano affatto bene lo dicono i dati. Un' azienda su due operanti nel servizio di trasporto locale chiude da anni in perdita strutturale e le cose non possono che peggiorare nei prossimi anni in tempi di taglio delle risorse ai Comuni. Un rapporto dell' agenzia di rating Fitch prevede che le perdite aggregate del settore del trasporto pubblico locale raggiungeranno i 300 milioni di euro nel 2014, da una media di circa 100 milioni di euro negli ultimi cinque anni. È ovvio che si può tentare di agire sulla leva del prezzo del biglietto. Sia a Milano (dove l' Atm chiude in utile) sia a Roma (dove l' Atac è strutturalmente in pesante deficit) il biglietto è stato portato da 1 a 1,50 euro. Un aumento secco del 50% che avrebbe dovuto beneficiare i ricavi da mercato delle aziende. A Roma per l' Atac l' impatto è stato nullo. Colpa della pesante evasione tariffaria che, complice l' inefficienza dell' azienda, si è mangiata ogni possibilità di veder salire le entrate. Il nodo alla fine rimane sempre quello degli ingenti costi fissi. In particolare quelli del personale che spesso finiscono per valere anche il 6070% del totale dei ricavi. Non che i dipendenti costino troppo a livello unitario. Ma spesso sono tanti, troppi. A Roma sono 12mila. Un piccolo esercito. © RIPRODUZIONE RISERVATA. PAVESI FABIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 23 novembre 2013 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione SPENDING REVIEW. Giovannini, altolà sui tagli al welfare «Gli interventi di revisione della spesa saranno a tutto campo. Ma sulle prestazioni previdenziali e assistenziali, le politiche attive e passive per il mercato del lavoro bisogna tener conto che si tratta di terreni sensibili su cui a esprimersi devono essere governo e parlamento». Così il ministro del Lavoro Enrico Giovannini al commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli. Davide Colombo u pagina 4. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 23 novembre 2013 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione ITALIA/EUROPA. La stabilità si dia una mossa Fabrizio Forquet Quando Quintino Sella nel marzo 1862 divenne per la prima volta ministro delle Finanze aveva 35 anni. Per Benedetto Croce «fin quasi dal suo affacciarsi alla vita pubblica, ne intese l' importanza capitale, ne divenne quasi ossesso come accade agli uomini che debbono adempiere una missione, e v' impegnò tutte le sue forze, con tenacia pari solo al coraggio di superare ogni sorta di ostacoli». Sella non fu solo il ministro del pareggio di bilancio. La sua azione come ricorda Fernando Salsano nel suo saggio uscito per il Mulino puntò a promuovere i fattori che riteneva necessari alla crescita economica: manifattura prima di tutto (era lui stesso un industriale, eccezione in una classe dirigente sabauda fatta di proprietari terrieri), infrastrutture, risparmio, credito, istruzione e cultura scientifica. Sembrano i capitoli del programma di sviluppo che oggi, in un momento di ricostruzione non meno urgente, qualunque forza politica che abbia a cuore il futuro del Paese dovrebbe sostenere. Qualunque governo, di larghe o strette intese che sia. E, poiché le difficoltà oggi non sono minori di allora, a Enrico Letta, che ha dalla sua la gioventù di Sella, è richiesta analoga «tenacia pari solo al coraggio di superare ogni sorta di ostacoli». Non è il coraggio che sta dimostrando il governo. Quello di giovedì sull' Imu è l' ultimo di una serie infinita di rinvii. Poco male, si direbbe, perché l' abolizione della tassa sulla prima casa non è una vera priorità per la ripresa dell' economia. Ma è almeno da giugno che l' attività degli uffici legislativi del ministero delle Finanze sono impegnati su questa "non priorità". E dovranno esserlo ancora nei prossimi giorni, proprio mentre ogni attenzione dovrebbe essere concentrata s u u n a l e g g e d i stabilità che finora è assolutamente deludente. Una legge asfittica e misera sul piano delle misure per lo sviluppo, così come asfittiche e misere sono le misure di copertura che il governo ha individuato. È significativo che ieri all' Eurogruppo il ministro Saccomanni abbia dovuto osservare che «i rilievi di Bruxelles sono sulla bozza presentata il 15 ottobre, mentre da allora ci sono state nuove misure come privatizzazioni, spending review, il progetto quote Bankitalia, che rispon dono alle richieste Ue». La domanda è d' obbligo: ma proprio non era possibile individua Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 23 novembre 2013 Pagina 1 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione rle prima quelle misure? Sembra quasi che sia servito il richiamo europeo per scuotere il Tesoro da una sorta di torpore che ne ha frenato l' attività in questi mesi. Finalmente si parla di una spending review per 32 miliardi, di privatizzazioni per 12, di vendita di immobili pubblici, di rivalutazioni delle quote di Bankitalia, di rientro dei capitali dalla Svizzera. Sono queste alcune delle misure che potevano, e forse ancora possono, dare respiro alla legge di stabilità, liberando quelle risorse necessarie a più consistenti riduzioni fiscali e ince ntivi agli investimenti. Tutto questo però è rimasto fuori, riducendo il lavoro del Parlamento a una un po' umiliante redistribuzione di risorse che non ci sono. Ma non è solo il ministero dell' Economia: il torpore sembra essersi diffuso tra i ministri di Letta in questi mesi. Ha fatto bene il premier a prendersela ieri con gli «ayatollah» europei del rigore, ma sul fronte delle riforme lo score del gov erno langue miseramente. Giustizia: zero. Sicurezza e immigrazione: zero. Scuola: uno. Semplificazioni attuate: zerovirgolacinque. Mercato del lavoro: uno. Oggi il ministro Giovannini frena Cottarelli sui tagli alla spesa sociale. Ma le sue annunciate misure sul lavoro hanno prodot to il classico topolino. Anche la semplificazione contrattuale sollecitata in via straordinaria per i lavori dell' Expo è fin ita su un binario morto. La stabilità di governo resta un valore, ma è tempo che la sta bilità si dia una mossa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. FORQUET FABRIZIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 23 novembre 2013 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Emergenza Sardegna. Nel 2011 il sindaco chiede a governo e regione la possibilità di utilizzare i soldi in cassa per la prevenzione SARDEGNA. Olbia, la lettera senza risposta Due anni fa bastavano 27 milioni, dopo Cleopatra ne serviranno dieci volte tanti I PASSAGGI CHIAVE Scriveva il primo cittadino: «Pongo alla vostra attenzione la grave situazione relativa al significativo rischio idrogeologico del territorio» Mariano Maugeri OLBIA. Dal nostro inviato L' oggetto della missiva mette subito le cose in chiaro: «Attività volta a prevenire e fronteggiare emergenze di natura idrogeologica». I destinatari sono l' onorevole Presidente del Consiglio dei ministri, il prefetto di Sassari, il dipartimento nazionale della Protezione civile e il governatore della Giunta regionale sarda. La lettera reca la data dell' otto novembre 2011, quattro giorni dopo la catastrofica alluvione che ha sommerso Genova. L' inquilino di Palazzo Chigi è Silvio Berlusconi e a villa Devoto, la sede cagliaritana del presidente della Giunta sarda, siede il suo pupillo ed ex commercialista Ugo Cappellacci. A scrivere è il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, succeduto all' altro amico e medico di Berlusconi, Settimo Nizzi, dal 1997 al 2007 ininterrottamente primo cittadino del capoluogo, con Tempio Pausania, del Nord Est della Sardegna. Che dice Giovannelli alla massima autorità dell' Esecutivo e al capo della Regione? «Pongo alla vostra attenzione la grave situazione relativa al significativo rischio idrogeologico del territorio che rappresento, verificata con apposite ricognizioni dalla Protezione civile nazionale, regionale e dal genio civile». I tecnici attestano «le criticità che impediscono un adeguato deflusso delle acque in presenza di intense precipitazioni». Né più né meno la situazione che si è ripresentata agli olbiesi e agli italiani domenica 17 e lunedì 18 novembre 2013. Giovannelli cita due eventi alluvionali che hanno travolto la città in passato: il quattro novembre 2008 e il 2 e 3 marzo del 2011. E stima in 27 milioni gli interventi per «la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio stesso». Ma dice di più. E mette nero su bianco che né la Protezione civile nazionale e regionale né la Regione hanno alzato un sopracciglio sulla eventualità di finanziare le opere che ben prima del novembre del 2011 appaiono improcrastinabili. Sono termini forse un po' pomposi e burocratici, che però hanno il pregio di descrivere la drammaticità di una realtà che in questi giorni è stata più o meno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 23 novembre 2013 Pagina 18 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione dettagliatamente raccontata dai giornali di mezzo mondo. Il sindaco di Olbia, immaginando l' idem sentire di istituzioni che solitamente drizzano le antenne, con cordoglio incorporato, solo quando i chiodi sono stati piantati sulle bare, veste i panni della Cassandra. E profetizza: «Al fine di evitare la perdita di vite umane, come accaduto in altre località italiane, si chiede l' intervento della presidenza del Consiglio». Il sindaco non bussa a quattrini. I soldi in cassa ci sono. All' epoca 32 milioni depositati nei forzieri della Banca d' Italia e otto nelle casseforti degli istituti di credito locali, quattrini che il patto di stabilità impedisce di investire anche per opere di riequilibrio idrogeologico di un territorio negligentemente antropizzato. In coda alla missiva 12 allegati con gli atti, le relazioni, le note di tutti gli organi statuali e locali che avevano deliberato in materia. Chi lo spiega ai familiari delle vittime di questa sciagura che lo sterile dibattito sul debito pubblico, il rapporto deficit Pil, la Merkel, Bruxelles e la moneta unica sono tra le cause primarie di una catastrofe climatica? E che per riparare la devastazione di Cleopatra quei 27 milioni contabilizzati due anni fa dovranno essere moltiplicati per dieci? Con la postilla di uno Stato e una Regione speciale avari di potere decisionale prima di una tragedia ma munifici e in guanti bianchi dopo i funerali. I 191 sfollati che non hanno trovato ospitalità tra parenti e amici sono stati giustamente accolti in hotel a quattro stelle di Olbia dove una camera costa 110 euro a notte e un "branzino con purè e verdure" 20 euro. Calcolato che negli stessi alberghi sono scesi alcuni rappresentati delle istituzioni e ufficiali delle forze armate accorsi in questi giorni sul luogo del disastro e inevitabilmente a carico del bilancio pubblico, c' è di che riflettere su patti di stabilità e zavorra del debito sospesi sine die causa catastrofe naturale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MAUGERI MARIANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 23 novembre 2013 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Incentivi. Finanziamenti a imprese e famiglie. Polo delle garanzie diviso in tre fondi Carmine Fotina ROMA Mini rivoluzione per il sistema delle garanzie al credito. La commissione Bilancio del Senato ha approvato l' emendamento dei relatori che istituisce il «Sistema nazionale di garanzia» nel quale sono ricompresi tre fondi: quello già esistente per le Pmi, uno dedicato ai grandi progetti di ricerca e innovazione e un terzo per la prima casa (quest' ultimo sostituisce il Fondo creato con la manovra d' estate del 2008). Al tempo stesso, viene prevista la garanzia dello Stato sull' acquisto da parte della Cassa depositi e prestiti di pacchetti di crediti delle Pmi. I tre fondi Già nella versione approvata dal governo, il disegno di legge di stabilità conteneva un rifinanziamento del Fondo centrale di garanzia di 280 milioni per il 2014 e 750 milioni sia per il 2015 sia per il 2016 (per chiarezza, lo stanziamento di risorse pubbliche a favore del Fondo transita nell' indebitamento netto della Pa solo nel momento in cui la garanzia viene effettivamente escussa). L' emendamento dei relatori in parte utilizza questo stanziamento e in parte attinge, come dote ulteriore, al Fondo sviluppo e coesione (l' ex Fas). Vediamo come. Duecento milioni per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, attualmente assegnati al Fondo Pmi, verranno "girati" al Fondo di garanzia per la prima casa. Quest' ultimo fondo copre, con garanzia massima del 50% della quota capitale, finanziamenti per l' acquisto prima casa e interventi di ristrutturazione ed efficienza energetica, con priorità per l' accesso al credito da parte delle giovani coppie, di nuclei con un solo genitore e un figlio minorenne, di giovani under 35 con lavoro atipico. Per "ripianare" i 600 milioni in tre anni stornati dal Fondo Pmi, si attinge al Fondo sviluppo e coesione (Fsc). In più, si liberano ulteriori 600 milioni dello stesso Fsc ma vincolandoli a Pmi del Mezzogiorno, tanto che per usare questa risorse sarà necessaria una delibera del Cipe. Infine, sempre dalla dotazione già prevista del Fondo Pmi, arrivano 100 milioni per creare una sezione distaccata destinata a "progetti di ricerca e innovazione". In particolare, saranno concesse, a titolo oneroso, garanzie a copertura delle prime perdite su portafogli di un insieme di progetti, di ammontare minimo pari a 500 milioni, costituiti da finanziamenti concessi dalla Bei per la realizzazione di grandi progetti di ricerca «posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione», con un' attenzione particolare alle reti di imprese. Cdp e confidi Appare più controversa la norma sulla Cdp. La Cassa potrà acquistare titoli emessi nell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 23 novembre 2013 Pagina 7 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione ambito di operazioni di cartolarizzazione con oggetto crediti verso le Pmi e questi acquisti di titoli possono essere "garantiti" dallo Stato. L' obiettivo, secondo la relazione all' emendamento, è "alleggerire" la posizione di Cdp liberando il capitale necessario a ulteriori investimenti sempre per le Pmi. Preoccupa le imprese però il fatto che, nell' ultima versione, la norma preveda che per gli oneri derivanti da eventuali escussioni delle garanzie si attinga proprio al Fondo di garanzia Pmi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. FOTINA CARMINE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione PrezzoPerf CatFondoData (1)Gior 8a+ Investimenti tel.0332251411 AAE8a+ Eiger21. PrezzoPerf CatFondoData (1)Gior 8a+ Investimenti tel.0332251411 AAE8a+ Eiger21.115,7650,50 FLE8a+ Gran Paradiso21.115,2150,19 FLE8a+ Latemar21.115,6840,02 tel.800893989 AAMAcomeA America A121.1115,6710,78 AAMAcomeA America A221.1116,0830,79 APAAcomeA Asia Pac. A221.114,3540,11 APAAcomeA Asia Pacifico A121.114,2570,12 OEBAcomeA Breve Term. A121.1114,1600,01 OEBAcomeA Breve Term. A221.1114,2920,01 FLEAcomeA Etf Attivo A121.114,4310,14 FLEAcomeA Etf Attivo A221.114,5210,13 OEMAcomeA Eurobb. A121.1116,4390,02 OEMAcomeA Eurobb. A221.1116,5940,02 AEUAcomeA Europa A121.1112,0860,25 AEUAcomeA Europa A221.1112,3470,24 AINAcomeA Globale A121.1110,7390,37 AINAcomeA Globale A221.1111,0890,37 AITAcomeA Italia A121.1117,3130,82 AITAcomeA Italia A221.1117,6930,82 MAEAcomeA Liquidita' A121.118,838 MAEAcomeA Liquidita' A221.118,839 OECAcomeA Obblig.Corp. A121.117,7520,36 OECAcomeA Obblig.Corp. A221.117,8410,34 AEMAcomeA Paesi Em. A121.116,3780,89 AEMAcomeA Paesi Em. A221.116,5270,88 FLEAcomeA Patr. Aggr. A221.113,8720,13 FLEAcomeA Patr. Aggr.A121.113,7780,16 FLEAcomeA Patr. Dinam.A121.115,0490,26 FLEAcomeA Patr. Dinam.A221.115,1330,25 FLEAcomeA Patr. Prud. A121.115,9340,32 FLEAcomeA Patr. Prud. A221.116,0480,33 OMIAcomeA Perform. A121.1120,8520,34 OMIAcomeA Perform. A221.1121,106 0,34 ADVAM SGR S.p.A. tel.02620808 FLEAlarico Re21.114,5730,07 FLEMacro F.o.21.114,0840,07 FLERaiffeisen Strat. Fonds21.115,0860,02 OFLRitorni Reali21.116,0100,03 tel.0668809919 FLEAgora 4 Invest21.115,0310,04 MAEAgora Cash21.115,826 AAEAgora Equity21.114,0770,12 OEMAgora Income21.115,499 FLEAgora Pegasus21.115,0640,18 FLEAgora Selection #21.114,1640,31 FLEAgora Valore Protetto21.116,8240,09 FLEAgoraflex Q 21.117,2190,37 FLEAgoraflex R21.117,119 0,38 tel.800337602 FLEGestielle Absolute R21.1114,968 ODMGestielle Bond Dollars Cl.A21.1110,0170,02 ODMGestielle Bond Dollars Cl.B21.1110,4330,03 OEBGestielle BT Cedola Cl.A21.116,249 OEBGestielle BT Cedola Cl.B 21.116,338 OFLGestielle Ced Fissa II A21.115,3540,04 OFLGestielle Ced Fissa II B 21.115,4640,05 FLEGestielle Ced.EuroItalia21.115,3630,22 OMIGestielle Ced.Multi Tar221.115,000 OMIGestielle Ced.Multi Tar21.115,1820,04 OFLGestielle Cedola Fissa21.115,5180,02 OFLGestielle Cedola O.B.E.21.115,3970,02 OFLGestielle Cedola O.G.E.21.115,4970,09 OMIGestielle Cedola Più Ita21.115,3400,36 OFLGestielle Cedola Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 40 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione Più21.115,3480,02 FLEGestielle D Opp.2015 FAF 19.115,9450,02 OPEGestielle Em Mkts Bo Cl.A21.1112,0370,18 OPEGestielle Em Mkts Bo Cl.B21.1112,6850,18 FLEGestielle Harmonia Dinam. #21.115,632 FLEGestielle Harmonia Mod. #21.115,538 OEMGestielle MT Euro Cl.A21.1115,9850,04 OEMGestielle MT Euro Cl.B21.1116,4320,04 FLEGestielle Mult.A.R. Plus #15.115,6140,34 FLEGestielle Mult.Ab.Ret #15.115,3370,24 FLEGestielle Ob America21.119,2700,04 FLEGestielle Ob Brasile21.114,1120,65 FLEGestielle Ob Cina21.1110,2120,03 FLEGestielle Ob East Europe21.1114,4950,30 FLEGestielle Ob India21.115,5670,80 FLEGestielle Ob Internaz.21.1119,6030,04 FLEGestielle Ob Piu' II 21.115,7990,02 FLEGestielle Ob Piu' 21.115,5890,11 FLEGestielle Ob Risp A21.118,0330,01 FLEGestielle Ob Risp B21.118,1840,01 FLEGestielle Ob. Cedola 21.115,3580,04 FLEGestielle Ob. Em. Mkt21.1114,8190,91 FLEGestielle Ob. Europa21.117,6700,05 FLEGestielle Ob.Italia21.1112,8210,11 OASGestielle Obbl. Corp. A21.119,134 0,01 OASGestielle Obbl. Corp. B21.119,342 OIGGestielle Obbl. Intern. Cl.A21.116,5510,38 OIGGestielle Obbl. Intern. Cl.B21.116,8550,38 FLEVolterra Absolute R21.115,7620,03 FLEVolterra Dinamico21.115,597 FLEVolterra Moderato21.115,2230,02 Alkimis SGR SpA tel.0230370513 FLEAlkimis Cap Ucits Acc.15.115,6940,18 FLEAlkimis Cap Ucits Coup.15.115,2740,19 tel.800100800 AEMAllianz Az Paesi Emer21.119,9721,35 AITAllianz Az. Ita. All Stars21.114,6680,54 AAMAllianz Azioni America21.1117,8020,56 AEUAllianz Azioni Europa21.1122,3530,16 APAAllianz Azioni Pacifico21.116,0020,33 FLEAllianz Global Strategy 1521.115,7360,05 FLEAllianz Global Strategy 3021.115,6220,11 FLEAllianz Global Strategy 7021.1131,4290,21 MAEAllianz Liquidita' A21.115,745 MAEAllianz Liquidita' B21.115,937 BOBAllianz Multi20 #21.116,7370,04 BBIAllianz Multi50 #21.115,7500,07 AINAllianz Multi90 #21.114,6490,13 AEUAllianz MultiEuropa #21.118,5200,13 OFLAllianz Obbligaz. Flessibile21.1116,7300,07 OEMAllianz Reddito Euro21.1136,7710,04 OIGAllianz Reddito Glob21.1116,3380,38 Alpi Fondi tel.0154508235 BOBAlpi Bilanciato21.115,7180,14 OASAlpi Bond21.117,4070,03 tel.0200651 FLEAmundi Absolute #19.115,2630,06 OEBAmundi Breve Termine21.118,0320,09 OECAmundi Corporate 3 anni 19.1187,270 OFLAmundi Div.Attiva 18 421.115,0000,02 OFLAmundi Div.Attiva 18 Due21.115,0080,08 OFLAmundi Div.Attiva 18 Tre21.114,9900,10 OFLAmundi Div.Attiva 1821.115,0130,10 FLEAmundi Equipe 1 #21.115,323 FLEAmundi Equipe 2 #21.115,3430,06 FLEAmundi Equipe 3 #21.115,3590,13 FLEAmundi Equipe 4 #21.114,9870,14 FLEAmundi Eu Brasile 2016 19.114,2252,40 FLEAmundi Eu Bric 2017 19.114,8782,54 Amundi Eu Cina Ripr 201519.115,6721,52 FLEAmundi Eu Cr.Ar.Euro 19 15.115,4980,29 FLEAmundi Eu Cr.Az 2017 15.115,7130,46 FLEAmundi Eu Cr.Az II 2017 15.116,2550,34 FLEAmundi Eu Cr.Fin 2015 19.115,2970,58 FLEAmundi Eu Cr.Fin 2017 15.116,3360,09 FLEAmundi Eu Cr.Ita 2015 19.115,4280,46 FLEAmundi Eu Cr.Ita 2018 15.116,0870,20 FLEAmundi Eu Cr.Set.Imm17 15.116,1700,15 FLEAmundi Eu Cr.Tai 2018 15.116,0230,26 FLEAmundi Eu CV 17 15.115,9000,49 FLEAmundi Eu CV 18 15.116,0740,38 Amundi Eu Dop Opp 201419.115,6280,12 Amundi Eu Double Call 19.116,1490,64 FLEAmundi Eu EuEmRip17 19.115,0881,82 FLEAmundi Eu Italia DopOp18 15.115,3600,33 FLEAmundi Eu Ma.In.DpOp18 15.115,1161,16 FLEAmundi Eu Mat Pr 2015 19.115,6470,02 FLEAmundi Eu Merc. Em. 18 15.115,1350,67 FLEAmundi Eu P IV 2017 15.115,9370,07 FLEAmundi Eu Sv M P 2016 15.115,1230,59 FLEAmundi Eu Sv.ItFrSp18 15.115,7100,65 FLEAmundi Eu Svi. Russia18 15.115,0670,26 FLEAmundi Eu Svi.Germa18 15.115,8230,54 FLEAmundi Eu Svil.En. 2016 15.115,1530,23 FLEAmundi Eu Svil.Merc.Em17 15.115,3561,13 FLEAmundi Eu Utilit.DopOp18 15.115,5530,02 FLEAmundi Eu.Cr.Cina 2017 15.115,3654,54 FLEAmundi Eu.En.DpOp18 15.115,4880,38 FLEAmundi Eu.Sv.Gr.Cina18 15.115,0491,45 FLEAmundi Eur. BRICT Pr17 15.115,2400,31 FLEAmundi Eur.Svil.USA 2016 15.116,3470,60 FLEAmundi Eur.Svil.USA 2018 15.115,8370,26 FLEAmundi Eureka Cina 2015 19.115,2705,02 Amundi Eureka Dragon 19.117,0820,01 OECAmundi Eureka Or 2015 19.115,5963,36 Amundi Eureka Rip. 201419.116,3190,30 FLEAmundi Eureka Rip. 2016 19.116,2360,02 Amundi Eureka Rip.2 201419.115,7390,24 FLEAmundi Eureka Sett.2016 19.115,1650,04 AEUAmundi Europe Equity Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione #21.115,2700,04 Amundi FoGaEMEqRe 201419.115,1540,02 Amundi FoGaEMEqRe201319.115,0840,02 Amundi FoGaEqRe2 201319.115,0880,02 Amundi ForGaEqRe 1319.115,1520,02 Amundi ForGaEqRe 1419.115,6060,45 Amundi ForGarHiDiv 1419.115,0710,02 AEMAmundi Global Emerg. Eq #21.115,1250,89 AINAmundi Global Equity #21.115,3840,07 Amundi Liquidita' (L)21.119,214 OFLAmundi Meta 2018 Due19.115,1560,33 OFLAmundi Meta 2018 Premium21.115,105 OFLAmundi Meta 2018 TRE19.115,0910,32 OFLAmundi Meta 201819.115,2700,29 OFLAmundi Meta 2019 Premium19.115,1640,43 OFLAmundi Meta Plus 19 AE Due19.115,1400,45 OFLAmundi Meta Plus 19 AE TRE5,000 OFLAmundi Meta Plus 19 Usa19.115,0390,42 OFLAmundi Meta Plus 2019 AE19.115,2220,46 OASAmundi Obbligaz. Euro21.115,9790,02 OFLAmundi Oriz.19 Ced e Div 219.115,1100,41 OFLAmundi Oriz.19 Ced e Div19.115,0970,43 FLEAmundi Piu' #21.115,7920,07 OFLAmundi Traguardo 3%19.115,2940,28 FLEAmundiOriz2019MarcGlLus5,000 tel.800388876 FLEActive Discovery Flex 21.114,8670,10 FLEActive Global Flex 21.114,8670,10 FLEActive Income Flex 21.115,0620,14 FLEActive Opport. Flex 21.114,8670,10 OASAnima Fix Emergenti A #21.1114,7040,44 OASAnima Fix Emergenti Y #21.1115,5310,44 OEBAnima Fix Euro A21.118,7400,01 OEBAnima Fix Euro I21.118,9080,01 OEBAnima Fix Euro Y 21.118,916 OEHAnima Fix High Yeld Y21.1110,719 OEHAnima Fix High Yield A21.1110,169 OECAnima Fix Imprese A21.117,7660,05 OECAnima Fix Imprese Y21.118,0400,05 OEBAnima Fix Obbl. BT A21.1110,6780,01 OEBAnima Fix Obbl. BT Y21.1110,8560,01 OIGAnima Fix Obbl. Glob A21.119,2050,40 OIGAnima Fix Obbl. Glob Y21.119,4800,40 OEMAnima Fix Obbl. MLT A21.116,4180,03 OEMAnima Fix Obbl. MLT Y21.116,5710,08 OASAnima Forza 1 A21.115,500 OASAnima Forza 1 B21.115,501 OASAnima Forza 1 Y21.115,601 OASAnima Forza 2 A21.115,191 OASAnima Forza 2 B21.115,1940,02 OASAnima Forza 2 Y21.115,3160,02 BOBAnima Forza 3 A #21.115,637 BOBAnima Forza 3 B #21.115,638 BOBAnima Forza 3 Y #21.115,841 BBIAnima Forza 4 A #21.115,3170,13 BBIAnima Forza 4 B #21.115,3160,13 BBIAnima Forza 4 Y #21.115,5400,14 BAZAnima Forza 5 A #21.114,8350,17 BAZAnima Forza 5 B #21.114,8350,17 BAZAnima Forza 5 Y #21.115,0710,18 AAMAnima Geo America A21.116,1171,01 AAMAnima Geo America Y21.116,6251,02 APAAnima Geo Asia A #21.117,1810,83 APAAnima Geo Asia Y #21.117,8120,84 AEUAnima Geo Euro Pmi A21.1129,6290,10 AEUAnima Geo Euro Pmi Y21.1132,1120,10 AEUAnima Geo Europa A21.1114,4970,03 AEUAnima Geo Europa Y21.1115,7240,03 AINAnima Geo Globale A21.1134,1480,37 AINAnima Geo Globale Y21.1137,0470,37 AITAnima Geo Italia A21.1115,3610,35 AITAnima Geo Italia Y21.1116,6090,36 AEMAnima Geo PaesiEm. A #21.115,5481,39 AEMAnima Geo PaesiEm. Y #21.116,0291,37 OFLAnima Rend.Ass.Obbligaz. A21.115,4450,02 OFLAnima Rend.Ass.Obbligaz. Y21.115,5690,02 FLEAnima Star Eu AltoPot A21.112,6440,08 FLEAnima Star Eu AltoPot Y21.112,7450,07 FLEAnima Star It AltoPot A21.115,7490,03 FLEAnima Star It AltoPot Y21.115,9330,03 OMIAnima Tr. 18 It.Al.Pot.II15.115,2130,13 OMIAnima Tr.18 Eu.Al.Pot.III15.115,1880,08 OMIAnima Tr.18 Eu.Al.Pot.II15.115,1380,06 OMIAnima Tr.18 It.Al.Pot.III15.115,1980,13 OMIAnima Tr.19 Cre.Sost. II15.115,1440,31 OMIAnima Tr.19 Cre.Sost.15.115,1640,31 OMIAnima Trag 18 Alto Pot.15.115,0990,22 OMIAnima Trag 18 Eu.Al.Pot.15.115,1020,04 OMIAnima Trag 18 It.Al.Pot.15.115,2240,13 OFLAnima Trag 2017 Ced4 II15.115,6670,11 OMIAnima Trag 2019 Glob5,000 OMIAnima Trag. 19 Flex II15.115,0290,26 OMIAnima Trag. 19 Plus II15.115,1320,25 OMIAnima Trag. 19 Plus15.115,1460,25 OMIAnima Trag. 2019 Flex15.115,0910,28 OMIAnima Trag. Dinamico15.115,0270,22 FLEANM Anima Alto Pot.Gl. A21.1115,5990,34 FLEANM Anima Alto Pot.Gl. F21.1115,5770,33 AAMANM Anima America A21.1113,1241,01 AAMANM Anima America F21.1113,2101,01 OMIANM Anima Cap. Più 15 N #21.115,732 BOBANM Anima Cap. Più 30 N #21.115,567 BAZANM Anima Cap. Più 70 F #21.115,890 0,17 BAZANM Anima Cap. Più 70 N #21.115,8310,17 OEMANM ANIMA Cap. Più Ob. N #21.115,782 0,02 BOBANM Anima Cap.Più 15 A #21.115,732 BOBANM Anima Cap.Più 15 F #21.115,770 BOBANM Anima Cap.Più 30 A #21.115,5650,02 BOBANM Anima Cap.Più 30 F #21.115,616 BAZANM Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione Anima Capi Più 70 A #21.115,8330,17 AEMANM Anima Emergenti A21.119,9791,36 AEMANM Anima Emergenti F21.1110,0531,37 AEUANM Anima Europa A21.114,9830,06 AEUANM Anima Europa F21.115,0150,08 FLEANM Anima Fondo Trading A21.1115,1190,47 FLEANM Anima Fondo Trading F21.1115,2380,47 AEUANM Anima Iniziativa Eu A21.119,0500,09 AEUANM Anima Iniziativa Eu F21.119,1010,09 AITANM Anima Italia A21.1116,3650,40 AITANM Anima Italia F21.1116,4530,38 MAEANM Anima Liq. Euro A21.116,9090,01 MAEANM Anima Liq. Euro F21.116,9240,01 MAEANM Anima Liq. Euro I21.116,9220,01 OEHANM Anima Ob Hi Yield AD21.1120,0950,03 OEHANM Anima Ob Hi Yield A21.1120,0730,03 OEHANM Anima Ob Hi Yield F21.1120,2370,03 OECANM Anima Obb. Corpor. A21.118,4500,02 OECANM Anima Obb. Corpor. F21.118,4920,02 OPEANM Anima Obb. Emerg A21.117,0360,41 OPEANM Anima Obb. Emerg F21.117,0630,41 OEMANM Anima Obbl.Euro A21.117,3640,03 OEMANM Anima Obbl.Euro F21.117,3830,03 APAANM Anima Pacifico A21.115,7940,79 APAANM Anima Pacifico F21.115,8350,77 OIGANM Anima Pianeta A21.1110,069 0,40 OIGANM Anima Pianeta F21.1110,1110,39 OASANM Anima Riserva Emer. A21.114,8520,88 OASANM Anima Riserva Emer. F21.114,8660,90 OASANM Anima Riserva Glob. A21.114,8690,27 OASANM Anima Riserva Glob. F21.114,8830,29 OFLANM Anima Risparmio A21.117,4490,01 OFLANM Anima Risparmio F21.117,4430,01 OEBANM Anima Salvadanaio A21.1112,1080,01 OEBANM Anima Salvadanaio F21.1112,1380,02 OMIANM Anima Sforzesco A21.1111,2570,06 OMIANM Anima Sforzesco F21.1111,3090,05 OFLANM Anima Tr. 18 M.CedII15.115,1410,19 OFLANM Anima Trag 17 Ced4 315.115,3770,11 OFLANM Anima Trag 17 Ced415.115,3570,06 OFLANM Anima Trag 2016 Ced315.115,9240,10 OFLANM Anima Trag 2017 M.Ced15.115,3500,07 OFLANM Anima Trag 2018 C.Sem15.115,0720,16 OFLANM Anima Trag 2018 T.Ced15.115,2860,15 OFLANM Anima Trag II 201615.115,7430,10 OFLANM Anima Traguardo 201615.115,5350,02 OFLANM Anima Traguardo 201815.115,7990,16 OBIANM Anima Tricolore A21.115,7720,03 OBIANM Anima Tricolore F21.115,7850,03 AINANM Anima Valore Glob. A21.1127,7530,35 AINANM Anima Valore Glob. F21.1127,7850,36 BOBANM Anima Visconteo A21.1139,6190,11 BOBANM Anima Visconteo F21.1139,7680,10 OEMANM Capitale Più Obbl. A #21.115,7840,02 OEMANM Capitale Più Obbl. F #21.115,8150,02 Anthilia Capital Part Sgr tel.0297386101 FLEAnthilia Orange #21.116,1200,07 FLEAnthilia Yellow21.116,1330,02 tel.02480971 AINArca 27 az. estere21.1115,1500,42 AAMArca Azioni America21.1123,7990,81 AEUArca Azioni Europa21.1111,8720,15 APAArca Azioni Far East21.116,6770,73 AITArca Azioni Italia21.1121,6840,52 AEMArca Azioni Paesi Emerg.21.119,434 1,46 BBIArca BB21.1137,3590,02 OPEArca Bo Paesi Em Val.Loc21.115,2280,91 OECArca Bond Corporate21.118,4400,02 OIGArca Bond G.21.1113,7780,47 OPEArca Bond Paesi Em.21.1115,782 0,30 FLEArca Cap. Gar. Dic 2013 21.115,4520,06 FLEArca Cash Plus21.119,5680,03 OFLArca Ced Bond Glob Eur21.115,428 OFLArca Ced.18 Ob.Att.III P21.115,0960,04 OFLArca Ced.18 Ob.Att.III R21.115,0960,04 OFLArca Ced.18 Ob.Att.IV P21.115,000 OFLArca Ced.18 Ob.Att.IV R21.115,000 OFLArca Ced.18 Ob.Attiva II21.115,1850,04 OFLArca Ced.18 Obb.Attiva21.115,1880,04 OFLArca Ced.18 Paesi Em.VL P21.114,7970,87 OFLArca Ced.18 Paesi Em.VL R21.114,7970,89 OFLArca Ced.18 Paesi Em.VL2 P21.114,9920,74 OFLArca Ced.18 Paesi Em.VL2 R21.114,9920,76 OFLArca Ced.18 Paesi Em.VL3 P21.115,000 OFLArca Ced.18 Paesi Em.VL3 R21.115,000 OFLArca Ced.Bo.2015 Alto Pot.221.115,6130,02 OFLArca Ced.Bo.2015 Alto Pot21.115,4960,05 OFLArca Ced.Bo.2016 Alto Pot.321.115,9910,05 OFLArca Ced.Bo.2017 Alto Pot.421.115,5560,05 OFLArca Ced.Bo.2017 Alto Pot.521.115,5310,04 OFLArca Ced.Bo.2017 Alto Pot.621.115,1890,04 OFLArca Ced.Bond Glob.Eu III21.115,4570,04 OFLArca Ced.Bond Glob.Eu II21.115,5380,02 OFLArca Ced.Bond Paesi Em.21.115,2380,15 OFLArca Ced.Corp.Bond III21.115,229 OFLArca Ced.Corp.Bond II21.115,2170,02 OFLArca Ced.Corp.Bond IV21.115,346 OFLArca Ced.Gov.Eu.Bond III21.115,3530,02 OFLArca Ced.Gov.Eu.Bond II21.115,1490,02 OFLArca Ced.Gov.Eu.Bond IV21.115,6070,04 Arca Form EuStoxx (R)201515.115,7160,51 Arca Form II EStox (R)201515.115,6880,26 OEBArca MM21.1117,1460,02 OMIArca Obbligaz. Europa21.119,8110,20 OEMArca RR21.1110,4560,04 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione FLEArca Strat.Gl.Crescita21.116,0110,07 FLEArca Strat.Gl.Opportun.21.116,1610,06 BOBArca TE21.1119,0170,21 tel.0288981 FLEAzimut Dinamico21.1126,0430,20 MAEAzimut Garanzia21.1112,862 OEMAzimut Reddito Euro21.1116,9860,01 ODMAzimut Reddito Usa21.116,086 FLEAzimut Scudo21.118,4340,02 OBIAzimut Solidity21.118,5130,01 FLEAzimut Str. Trend21.116,2240,11 FLEAzimut Trend America21.1112,2540,47 FLEAzimut Trend Europa21.1112,7630,22 FLEAzimut Trend Italia21.1116,0610,62 FLEAzimut Trend Pacifico21.117,169 0,31 OASAzimut Trend Tassi21.119,9310,08 FLEAzimut Trend21.1127,1360,16 FLEFormula 1 Absolute21.117,0370,61 FLEFormula 1 Conservative21.116,8570,03 FLEFormula 1 Target 201321.116,9270,12 FLEFormula 1 Target 201421.116,7130,10 BancoPosta Fondi tel.0657018390 AAEBanco Posta Azion. Euro21.115,867 OECBanco Posta Corp. 201421.115,318 FLEBanco Posta Extra21.115,5300,11 FLEBanco Posta Step 21.114,7220,15 FLEBanco Posta Trend #21.115,3500,04 AINBancoPosta Az. Internaz.21.115,0060,70 FLEBancoPosta Inv Pr 9021.115,6190,05 MAEBancoPosta Liquid. Euro 21.115,536 OMIBancoPosta Mix 121.116,7520,01 BBIBancoPosta Mix 221.117,1890,03 OBIBancoPosta Obb.Ita Dic1821.115,2100,06 OASBancoPosta Obbl Dic 201721.115,509 OASBancoPosta Obbl Giu 201521.115,3530,02 OASBancoPosta Obbl Giu 201721.115,4970,04 OEBBancoPosta Obbl. Eu BT21.116,6460,02 OEMBancoPosta Obbl. Eu MLT21.117,9450,01 OASBancoPosta Obbl. Feb1421.115,129 OEBBancoPosta Replay 12 mesi21.115,0680,02 tel.02 430281 OASAureo Cedola I 201621.115,850 OASAureo Cedola II 201721.115,5000,04 OASBCC Cedola III 201721.115,1590,02 OASBCC Cedola III Op 201721.115,1290,02 OASBCC Cedola IV 201821.115,177 OASBCC Cedola IV Op 201821.115,1720,06 OASBCC Cedola V 201821.115,000 OASBCC Cedola V Op 201821.115,000 FLEBCC Crescita Bilanciato21.116,1160,13 FLEBCC Investimento Azion.21.119,6980,19 MAEBCC Monetario21.115,7970,02 OFLBCC Risparmio Obbligaz.21.116,244 FLEBCC Selez. Crescita #21.114,5780,11 FLEBCC Selez. Investimento #21.114,2790,16 FLEBCC Selez. Opportunità #21.115,2050,10 FLEBCC Selez. Risparmio #21.115,5750,09 BNP PARIBAS Inv.Partners SGR SpA tel.800900900 OASBNL 3X321.114,775 AAMBnl Azioni America21.1122,1190,87 AEMBnl Azioni Emerg.21.119,2330,66 AEUBnl Azioni Euro Crescita21.1117,0080,30 AEUBnl Azioni Europa Div21.113,1570,32 AITBnl Azioni Italia21.1117,7350,61 MAEBnl Cash21.1122,609 OPEBnl Obbl Emergenti21.1126,4150,21 OEBBnl Obbl Euro BT21.118,0260,01 OEMBnl Obbl. Euro M/L T21.117,7100,06 FLEBnl Protezione21.1122,781 OFLBnl Target Return Liquid21.1110,407 FLEBNPP 100% e Piu' Gr Asia 21.115,1930,02 FLEBNPP 100% e Piu' Gr Eur 21.115,046 FLEBNPP Equipe Attacco #21.114,7220,02 FLEBNPP Equipe Centrocampo #21.114,9400,02 FLEBNPP Equipe Difesa21.115,563 Capital Italia tel.027622.1 AINCapital Italia21.1198,9300,45 tel.0103696111 AEUCarige Azionario Europa A21.116,7520,16 AINCarige Azionario Intern A21.118,8830,76 AITCarige Azionario Italia A21.115,7430,54 OMICarige Bilanciato 1021.116,4230,02 BOBCarige Bilanciato 3021.116,172 BBICarige Bilanciato 50 A21.117,0390,04 OEBCarige Breve Termine21.1112,3400,01 OECCarige Corporate Euro A21.117,5230,01 OASCarige Forziere Euro21.116,6370,02 OASCarige Obb. Globale A21.116,5500,05 OFLCarige Obbl. Cedola A21.115,1660,02 OEMCarige Obbl. Euro LT A21.116,751 0,09 OEMCarige Obbligaz. Euro A21.1112,0310,02 FLECarige Total Return 121.115,304 FLECarige Total Return 221.114,4170,05 Consultinvest A. M. tel.059221311 FLEConsult Alto Div. Cl. A21.113,6840,05 FLEConsult Alto Div. Cl. B21.113,2510,03 OFLConsult High Yield Cl. A21.116,459 0,03 FLEConsult High Yield Cl. B21.116,0360,03 FLEConsult Multi High Vol A #21.114,9960,24 FLEConsult Multi High Vol B #21.114,9910,24 FLEConsult Multi Low Vol A #21.114,9000,14 FLEConsult Multi Low Vol B #21.114,9000,16 FLEConsult Multi Med Vol A #21.114,8970,18 FLEConsult Multi Med Vol B #21.114,8930,16 FLEConsult Multi Opport A #21.115,0640,10 FLEConsult Multi Opport B #21.115,0910,10 OFLConsult Reddito Cl. A21.117,8810,22 OFLConsult Reddito Cl. B21.117,3870,22 OFLConsult Valore Cl. A21.116,0830,18 OFLConsult Valore Cl. B21.115,7990,17 AEUConsultinvest Azione21.1110,0400,03 BBIConsultinvest Bilanciato21.115,7690,14 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 44 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione OEBConsultinvest Breve Term21.115,3640,02 AINConsultinvest Global21.114,739 FLEConsultinvest Mercati Em21.114,5840,82 FLEConsultinvest Multi Flex A #21.115,4180,09 FLEConsultinvest Multi Flex B #21.114,9420,10 FLEConsultinvest Plus21.116,0040,12 BAZIGM FdF Bilanciato Az. Cl.A #21.115,6060,04 BAZIGM FdF Bilanciato Az. Cl.B #21.115,8080,05 FLEIGM FdF Flessibile Cl.A #21.114,2780,02 FLEIGM FdF Flessibile Cl.B #21.114,4130,02 Epsilon tel.0288102070 FLEEpsilon DLongRun21.116,8530,01 FLEEpsilon Fle Forex C 09/1819.115,0690,26 FLEEpsilon Fle Forex C 12/1805.115,0010,02 OBIEpsilon Italy Bo.Sh.Term A21.116,6110,02 OBIEpsilon Italy Bo.Sh.Term B21.116,6340,02 OBIEpsilon Italy Bo.Sh.Term I21.116,6460,02 AAEEpsilon QEquity21.115,4080,04 OEMEpsilon Qincome21.118,482 FLEEpsilon QReturn21.117,6300,24 AEUEpsilon QValue21.116,848 0,12 Ersel A. M. tel.0115520306 AAMFondersel America #21.1113,4510,17 OEMFondersel Euro21.119,2680,04 AEUFondersel Europa21.1116,6940,19 OIGFondersel Int. #21.1115,0450,13 APAFondersel Oriente #21.117,4600,88 AITFondersel P.M.I.21.1119,4630,51 OEBFondersel Reddito21.1115,7480,04 OASFondersel Sh. Term Asset21.11100,259 FLEFondersel World All. #21.1196,1080,23 BBIFondersel21.1151,8410,08 AINTalento Global Equity #21.11144,6180,10 Etica tel.0267071422 AINEtica Azionario I 21.116,8170,37 AINEtica azionario 21.116,7160,37 BBIEtica Bilanciato I 21.118,8490,25 BBIEtica bilanciato 21.118,7090,25 OEBEtica obb. breve term. 21.116,1490,03 OEBEtica Obbl. Breve T. I 21.116,1820,03 OMIEtica Obbl. Misto I 21.117,0160,04 OMIEtica Obbligaz. misto 21.116,9410,03 tel.0288101 FLEEC Cap Protetto 12/14 21.115,4590,02 AAMEurizon Az.America21.1112,7300,86 AAEEurizon Az.Area Euro21.1128,8040,01 APAEurizon Az.Asia Nuove Eco.21.1111,2541,19 AENEurizon Az.EnMatPrime21.1110,0940,25 AEUEurizon Az.Europa21.119,8690,11 AFIEurizon Az.Finanza21.1122,4120,44 AASEurizon Az.Int. Etico 21.117,6270,41 AINEurizon Az.Internazionali21.119,7590,40 AITEurizon Az.Italia21.1112,6970,55 APAEurizon Az.Pacifico21.114,3670,66 AEMEurizon Az.Paesi Emer21.118,5861,26 AAMEurizon Az.PMI Amer.21.1131,6401,56 AEUEurizon Az.PMI Europa21.1110,8130,23 AITEurizon Az.PMI Italia21.115,2900,32 AIFEurizon Az.Tecn.Avanz21.115,1200,75 ASAEurizon Azioni Salute21.1121,8800,37 BBIEurizon Bil.Euro Multi. #21.1142,4810,12 ODBEurizon Br.Ter.Dollaro $21.1116,5050,40 ODBEurizon Br.Ter.Dollaro21.1112,2610,01 FLEEurizon Ced. Doc 02/1921.115,245 0,08 OFLEurizon Ced. Doc 04/1921.115,2170,08 FLEEurizon Ced.Att + 05/1821.115,1300,08 FLEEurizon Ced.Att + 06/1821.115,0570,06 FLEEurizon Ced.Att. 05/1821.115,1000,06 FLEEurizon Ced.Att. 06/1821.115,0380,04 FLEEurizon Ced.Att.Top 05/2021.115,2230,15 FLEEurizon Ced.Att.Top 06/2021.115,2110,13 FLEEurizon Ced.Att.Top 07/2021.115,1150,18 FLEEurizon Ced.Att.Top 10/2021.115,0310,16 FLEEurizon Ced.Att.Top 12/2021.114,9960,02 OMIEurizon DiversEtico 21.119,1430,02 FLEEurizon Ges.At.Cla 02/18 #21.115,0620,02 FLEEurizon Ges.At.Cla 04/18 #21.115,0400,02 FLEEurizon Ges.At.Cla 10/1821.115,0260,04 FLEEurizon Ges.At.Cla 11/17 #21.115,1530,02 FLEEurizon Ges.At.Cla 12/1821.114,999 FLEEurizon Ges.At.Cla 6/18 #21.115,062 0,02 FLEEurizon Ges.At.Cla 7/17 #21.115,205 FLEEurizon Ges.At.Cla 7/18 #21.115,0590,04 FLEEurizon Ges.At.Cla 9/17 #21.115,177 FLEEurizon Ges.At.Din 02/18 #21.115,1440,12 FLEEurizon Ges.At.Din 04/18 #21.115,1060,08 FLEEurizon Ges.At.Din 10/1821.115,0480,10 FLEEurizon Ges.At.Din 11/17 #21.115,3220,09 FLEEurizon Ges.At.Din 12/1821.114,9990,02 FLEEurizon Ges.At.Din 6/18 #21.115,1250,08 FLEEurizon Ges.At.Din 7/18 #21.115,1050,10 FLEEurizon Ges.At.Din 9/17 #21.115,3430,09 FLEEurizon Ges.At.Din. 7/17 #21.115,3950,11 FLEEurizon Ges.At.Opp 02/18 #21.115,1960,02 FLEEurizon Ges.At.Opp 04/18 #21.115,2010,02 FLEEurizon Ges.At.Opp 10/1821.115,0370,04 FLEEurizon Ges.At.Opp 11/17 #21.115,4480,02 FLEEurizon Ges.At.Opp 12/1821.114,9980,02 FLEEurizon Ges.At.Opp 6/18 #21.115,163 FLEEurizon Ges.At.Opp 7/18 #21.115,1350,02 FLEEurizon Ges.At.Opp 9/17 #21.115,4220,02 FLEEurizon Ges.At.Opp. 7/17 #21.115,4850,02 FLEEurizon Gest.At.Cla 12/17 #21.115,1060,02 FLEEurizon Gest.At.Din 12/17 #21.115,2290,11 FLEEurizon Gest.At.Opp 12/17 #21.115,3230,02 FLEEurizon Guida Att. 10/1821.115,0200,04 FLEEurizon Guida Att. 12/1821.114,9960,02 OASEurizon Obbl. Cedola Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 45 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione A21.116,6320,02 OASEurizon Obbl. Cedola D21.116,1460,02 OPEEurizon Obbl. Emergenti21.1113,0130,18 OASEurizon Obbl. Etico 21.115,7810,03 OEBEurizon Obbl. Euro BT A21.1115,9990,01 OEBEurizon Obbl. Euro BT D21.1115,1160,01 OECEurizon Obbl. Euro Corp. BT21.118,2920,02 OECEurizon Obbl. Euro Corp.21.116,3990,06 OEHEurizon Obbl. Euro HY21.118,966 OEMEurizon Obbl. Euro21.1116,1450,02 OIGEurizon Obbl. Internaz.21.119,1670,27 OBIEurizon Obbl. Ita BT A21.117,8750,05 OBIEurizon Obbl. Ita BT B21.118,1460,05 FLEEurizon Obiettivo Rend #21.118,584 FLEEurizon Profilo Fle Dif. #21.115,795 FLEEurizon Profilo Fle Equi #21.115,772 FLEEurizon Profilo Fle Svil #21.115,8830,09 FLEEurizon Rend.Ass 2anni #21.115,5290,07 FLEEurizon Rend.Ass 3anni #21.115,7870,03 OMIEurizon Rendita A21.116,5060,08 OMIEurizon Rendita D21.116,2570,08 OMIEurizon Soluzione 1021.117,4000,01 BBIEurizon Soluzione 4021.117,1710,11 BBIEurizon Soluzione 6021.1128,4510,12 FLEEurizon Stra Pro 1tri13 #21.115,173 0,06 FLEEurizon Stra. Flessib 15 21.115,3160,02 FLEEurizon Stra.Pro 1tri12 #21.115,6670,05 FLEEurizon Stra.Pro 2tri12 #21.115,4050,07 FLEEurizon Stra.Pro IIITr11 #21.115,8560,07 FLEEurizon Team 1 Cl A #21.116,251 FLEEurizon Team 1 Cl G #21.116,2860,02 FLEEurizon Team 2 Cl A #21.115,966 FLEEurizon Team 2 Cl G #21.116,015 FLEEurizon Team 3 Cl A #21.115,0370,02 FLEEurizon Team 3 Cl G #21.115,141 FLEEurizon Team 4 Cl A #21.114,3300,05 FLEEurizon Team 4 Cl G #21.114,4360,02 FLEEurizon Team 5 Cl A #21.114,2500,02 FLEEurizon Team 5 Cl G #21.114,3590,02 MAEEurizon Tesor.Euro A21.117,9750,01 MAEEurizon Tesor.Euro B21.118,0990,01 AEUMalatesta Azionario Eu21.117,4280,11 OEBMalatesta Breve Termine21.116,1160,02 OEMMalatesta Obblig. Euro21.116,3850,02 OEBPassadore Breve Termine21.117,6040,01 OEBTeodorico Breve Termine21.117,9830,03 tel.0262041 AINEuromob. Az. Internaz.21.1114,0890,04 AITEuromob. Azioni Italiane21.1121,1730,55 BBIEuromob. Bilanciato21.1132,2060,15 OFLEuromob. Cedola 3 201721.115,0800,02 MAEEuromob. Conservativo21.1111,5370,01 OFLEuromob. Emerg Mkt Bond21.117,2440,30 OECEuromob. Euro Aggregate21.118,935 AEUEuromob. Europe E. F.21.1115,1350,20 OFLEuromob. F221.116,8780,06 FLEEuromob. F321.114,8030,02 OFLEuromob. Obiettivo 201521.115,427 OEMEuromob. Reddito21.1117,2740,02 FLEEuromob. Seven Stars21.114,999 FLEEuromob. Strategic Flex21.1113,5090,17 Fideuram Gestions SA tel.00352 262076651 OEHFoi Bnd Gl. High Yield T 21.1117,0200,02 OEHFoi Bond Gl.High Yield S21.1115,315 0,02 ODMFoi Bond US Plus R21.119,3510,02 ODMFoi Bond Us Plus S21.119,0990,02 ODMFoi Bond Us Plus T 21.119,6130,02 OEHFoi BondGlobHigh Yield R21.1116,6450,01 OASFoi Core Bond R21.1110,5340,01 OASFoi Core Bond T21.1110,6540,01 APSFoi Eq Brazil R21.116,8382,01 APSFoi Eq Brazil T21.116,9442,07 APSFoi Eq China R21.119,2360,60 APSFoi Eq China T21.119,3590,59 APSFoi Eq India R21.116,9502,51 APSFoi Eq India T21.117,0522,50 OECFoi Eu Corp Bnd S21.118,7930,10 OASFoi Eu Yield Pl S21.119,159 FLEFoi Flex Europe R21.119,4610,23 FLEFoi Flex Europe T21.119,6270,24 FLEFoi Flex Italy R21.1112,594 FLEFoi Flex Italy T21.1112,7890,01 OFLFoi Global Bond R21.119,8060,24 OFLFoi Global Bond S21.119,1270,24 OFLFoi Global Bond T21.119,9360,25 OPEFondit Bnd Glb Em Mkt R21.1112,2820,26 OPEFondit Bnd Glb Em Mkt S 21.1111,9580,26 OPEFondit Bnd Glb Em Mkt T21.1112,4590,26 ODMFondit Bond US Plus RH21.119,618 ODMFondit Bond US Plus TH21.119,7800,01 OASFondit Core Bond S21.1110,4870,01 FLEFondit Diver.Real Asset R21.119,9140,14 FLEFondit Diver.Real Asset S21.119,8640,14 FLEFondit Diver.Real Asset T21.119,9350,12 OPEFondit Em.Mkt.Loc.Cur. RH21.119,6791,10 OPEFondit Em.Mkt.Loc.Cur. R21.119,3431,10 OPEFondit Em.Mkt.Loc.Cur. S21.119,2471,09 OPEFondit Em.Mkt.Loc.Cur. TH OPEFondit Em.Mkt.Loc.Cur. T21.119,3651,09 ASEFondit Eq Gl High Div R21.117,8600,08 FLEFondit Eq Gl High Div T21.117,7820,09 AEMFondit Eq Glb Em Mkt R21.1111,4341,36 AEMFondit Eq Glb Em Mkt T21.1111,8371,36 APAFondit Eq Pacif ex Japan R21.114,0041,21 APAFondit Eq Pacif ex Japan T21.114,1251,22 AASFondit Eq.Gl.High Div. S21.117,7880,08 OFLFondit Ethical R21.119,934 OFLFondit Ethical T 21.119,941 OEMFondit Eur Bd Lng Term S21.118,5280,11 OEBFondit Eur Bond Defe. S21.118,4300,02 OEBFondit Eur Bond Defen Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 46 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione R21.118,4480,02 OEBFondit Euro Bond Defen T21.118,5900,02 FLEFondit Flexib Strategy R21.117,8080,08 FLEFondit Flexib Strategy S21.117,3060,07 FLEFondit Flexib Strategy T21.117,976 0,08 FLEFondit Global Income S21.115,0010,06 AAMFondit. Eq. Usa Blue Ch R21.1111,9190,52 AAMFondit. Eq. Usa Blue Ch T21.1112,2930,52 BOBFonditalia Core 1 R21.1111,5110,02 BOBFonditalia Core 1 T21.1111,7920,02 BBIFonditalia Core 2 R21.1111,3140,01 BBIFonditalia Core 2 T21.1111,6380,02 BAZFonditalia Core 3 R21.1111,4290,01 BAZFonditalia Core 3 T21.1111,796 AEUFonditalia Eq. Europe R21.1111,7120,18 AEUFonditalia Eq. Europe T21.1112,0800,18 AITFonditalia Eq. Italy R21.1112,9450,50 AITFonditalia Eq. Italy T21.1113,3540,50 APAFonditalia Eq. Japan R21.113,1220,13 APAFonditalia Eq. Japan T21.113,2210,12 OEMFonditalia Eu B. Long T R21.118,5770,10 OEMFonditalia Eu B. Long T T21.118,7620,10 OECFonditalia Eu Corp Bnd R21.119,4930,11 OECFonditalia Eu Corp Bnd T21.119,6750,09 OEBFonditalia Eu Currency R21.118,0950,01 OEBFonditalia Eu Currency T21.118,2110,01 ASEFonditalia Eu Cyclicals R21.1114,6080,34 ASEFonditalia Eu Cyclicals T21.1115,1370,34 ASEFonditalia Eu Defensive R21.1114,0580,15 ASEFonditalia Eu Defensive T21.1114,5680,15 AFIFonditalia Eu Financials R21.115,9850,44 AFIFonditalia Eu Financials T21.116,1860,44 OASFonditalia Eu Yield Pl R21.119,4740,01 OASFonditalia Eu Yield Pl T21.119,6600,01 OEMFonditalia Euro Bond R21.1112,669 0,02 OEMFonditalia Euro Bond S21.1112,6210,02 OEMFonditalia Euro Bond T21.1112,9210,02 FLEFonditalia Fl Risk Par R21.119,4510,16 FLEFonditalia Fl Risk Par T21.119,7170,16 ASEFonditalia Flex Em. Mkts T21.112,6780,26 ASEFonditalia Flex Em.Mkts R21.112,6070,23 OFLFonditalia Flexib Bond R21.118,4960,09 OFLFonditalia Flexib Bond S21.118,1740,09 OFLFonditalia Flexib Bond T21.118,6480,09 FLEFonditalia Flexib Growth R21.119,3150,01 FLEFonditalia Flexib Growth T21.119,5080,01 OASFonditalia Glob Conv. R21.1110,2640,11 OASFonditalia Glob Conv. S21.1110,2140,10 OASFonditalia Glob Conv. T21.1110,2900,11 ASEFonditalia Glob Income R21.115,0430,06 ASEFonditalia Glob Income T21.115,2010,08 AINFonditalia Global R21.11143,5750,28 AINFonditalia Global T21.11148,0380,28 OASFonditalia Inflat Linked R21.1115,168 0,14 OASFonditalia Inflat Linked T21.1115,4620,14 Fideuram Investimenti tel.800546961 BBIFideuram Bilanciato21.1114,3030,06 AITFideuram Italia21.1126,7520,48 MAEFideuram Moneta21.1115,1020,01 OEMFideuram Rendimento21.1110,0810,01 OEBFideuram Risparmio21.1117,2160,01 FLEFMS Absolute Return #21.118,8720,03 ASEFMS Eq.Glob.Resources #21.1110,1060,15 APAFMS Equity Asia #21.1110,1890,53 AEUFMS Equity Europe #21.1112,0060,02 AEMFMS Equity Gl Em Mkt #21.1112,4550,96 AEMFMS Equity New World #21.1114,7181,52 AAMFMS Equity Usa #21.1111,8030,48 Fondaco Sgr tel.0112309029 OEBFondaco Euro Cash B 21.11121,1090,01 OEBFondaco Euro Cash 21.11122,4540,01 OEMFondaco Eurogov Beta B 21.11122,7660,03 OEMFondaco Eurogov Beta 21.11139,4760,03 FLEFondaco Global Opport. B 21.1199,6200,04 FLEFondaco Global Opport. #21.11103,7320,04 OIGFondaco World G ABNoE B 21.1199,4770,73 OIGFondaco World G ABNoE 21.11108,7980,73 Generali Investments Europe SGR tel.0260765711 OMIAlleanza Obbligaz.21.115,4750,05 AAMAlto America Az.21.116,2860,77 AAEAlto Azionario21.1115,8840,16 BBIAlto Bilanciato21.1117,7430,16 OFLAlto Eu Flessibile Obbl.21.119,735 OEBAlto Euro Governativo B/T21.117,6280,03 OIGAlto Internazion. Obbl.21.116,7240,10 AINAlto Internazionale Az.21.115,0660,34 APAAlto Pacifico Az.21.116,3200,58 FLEGI Focus Azionario21.1123,0330,13 OEBGI Focus Euro Gov. BT21.1117,4260,02 OFLGI Focus Obbligazionario21.116,5650,11 Interfund tel.00352262076651 OEHIfu Bond Gl. High Yield21.119,379 0,07 ODMIfu Bond US Plus21.118,0310,02 ASEInter.Int.Sec.New Ec21.1150,3030,67 OPEInterf. Bond Glb Em Mkt21.1112,5850,25 OAYInterf. Bond Japan21.115,3131,17 OPEInterf. Em.Mkt Loc.Cur H 21.1110,2771,28 OPEInterf. Em.Mkt Loc.Curr21.1110,1901,27 AEMInterf. Eq. Glb Em Mkt21.118,598 1,37 APAInterf. Eq. Japan H21.113,1141,07 APAInterf. Eq. Pacif. ex Japan H21.115,3440,26 APAInterf. Eq. Pacif. ex Japan21.116,3841,31 AAMInterf. Eq. USA H21.117,8440,85 AAMInterf. Eq.USA21.118,3310,87 AEUInterf. Equity Europe21.117,7860,04 AITInterf. Equity Italy21.119,9300,48 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 47 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione APAInterf. Equity Japan21.113,2370,12 AAMInterf. Equity Usa Adv21.1172,1300,78 OEMInterf. Euro Bond Long T21.119,9370,11 OEMInterf. Euro Bond Med. T21.119,6880,10 OECInterf. Euro Corporate Bd21.115,6390,11 OEBInterf. Euro Currency21.116,9200,01 MAEInterf. Euro Liquidity 21.1110,0090,01 OEMInterf. Euro Short Term 1321.117,3890,03 OEMInterf. Euro Short Term 3521.1112,9130,03 OASInterf. Inflation Linked21.1115,5020,14 FLEInterf. System Evolution21.1110,8060,08 ODMInterfund Bond Us Plus H OASInterfund Glob.Convert21.1111,6580,25 FLEInterfund System 10021.119,7230,02 Investitori tel.0272162500 AAMInvestitori America21.115,3860,67 AEUInvestitori Europa21.116,0970,08 APAInvestitori Far East21.115,8460,63 FLEInvestitori Flessibile21.116,829 0,09 Italfortune tel.0371630111 FLEItalfortune Glob Tot Ret21.1119,3900,05 tel.02777181 FLEKairos Income21.116,8020,01 FLEKairos Small Cap21.1110,3640,04 Mediolanum Gest. Fondi tel.800107107 OFLMediolanum Fle Obb Glob21.119,6690,18 FLEMediolanum Fle Strateg.21.116,1690,13 FLEMediolanum Fles. Ita.21.1119,7150,58 FLEMediolanum Fles.Glo.21.1116,3840,47 FLEMediolanum Flex Svi Ita21.1110,000 FLEMediolanum Flex Val.Att21.1110,000 OEBMediolanum Risp Dinam21.115,312 Nextam Partners tel.027645121 BBINextam Part. Bilanciato21.116,4560,17 OMINextam Part. Obbl. Misto21.117,1130,14 Pioneer Invest. Management Sgr tel.800551552 OASPioneer CIM EuroFixIncome21.1118,6160,09 AINPioneer CIM GlobalEquity21.1144,1290,20 tel.800551552 OEBPion. Eur Gov BT (ex Mon.) A21.1114,0490,01 OEBPion. Eur Gov BT (ex Mon.) B21.115,135 AEUPioneer Az Val Eu Dis A21.118,5450,16 AEUPioneer Az Val Eu Dis B21.116,465 0,19 AAMPioneer Az. Am. A21.119,8981,07 AAMPioneer Az. Am. B21.116,1751,13 APAPioneer Az. Area Pacif A21.113,7290,85 APAPioneer Az. Area Pacif B21.115,5290,83 AITPioneer Az. Crescita A21.1113,5130,45 AITPioneer Az. Crescita B21.117,1370,46 AEUPioneer Az. Europa A21.1116,965 0,18 AEUPioneer Az. Europa B21.116,0550,18 AEMPioneer Az. Paesi Em. A21.1110,0371,14 AEMPioneer Az. Paesi Em. B21.114,8691,14 OEMPioneer Eu Gov MT Dis A21.115,2350,04 OEMPioneer Eu Gov MT Dis B21.115,2150,06 MAEPioneer Liquidita' Euro21.115,232 ODCPioneer Ob Co Am Dis A21.114,8480,08 ODCPioneer Ob Co Am Dis B21.114,8350,10 OECPioneer Ob Eu Co Et Dis A 21.115,1070,06 OECPioneer Ob Eu Co Et Dis B 21.115,4590,07 OPEPioneer Ob Paesi Em Dis A21.1110,4560,12 OPEPioneer Ob Paesi Em Dis B21.115,1500,12 OMIPioneer Ob. Piu' Dis A21.118,8710,07 OMIPioneer Ob. Piu' Dis B21.115,2770,08 OBIPioneer Ob.Sist.It Dis A21.115,631 0,02 OBIPioneer Ob.Sist.It Dis B21.115,599 OIHPioneer Obb Glo HY Dis A21.115,3140,08 OIHPioneer Obb Glo HY Dis B21.115,2980,06 OEMPioneer Obb.Euro Distr A21.117,0950,06 OEMPioneer Obb.Euro Distr B21.115,4000,06 FLEPioneer Target Controllo A21.115,3450,02 FLEPioneer Target Controllo B21.115,1990,02 FLEUnicredit Eco Reale A #21.115,0480,02 FLEUnicredit Eco Reale B #21.115,0330,04 OMIUnicredit Reddito A #21.114,9460,16 OMIUnicredit Reddito B #21.114,9350,16 FLEUniCredit Sol. Pa. Em. A21.114,9190,45 FLEUniCredit Sol. Pa. Em. B21.114,8730,45 FLEUniCredit Soluzione 20A #21.115,308 FLEUniCredit Soluzione 20B #21.115,247 FLEUniCredit Soluzione 40A #21.115,4960,02 FLEUniCredit Soluzione 40B #21.115,4260,02 FLEUniCredit Soluzione 70A #21.115,6680,09 FLEUniCredit Soluzione 70B #21.115,5900,09 FLEUniCredit Soluzione BTA21.115,1180,02 FLEUniCredit Soluzione BTB21.115,0540,02 FLEUnicredit Trend A #21.115,031 0,30 FLEUnicredit Trend B #21.115,0170,32 Sella Gestioni tel.800102010 FLEGestnord Asset Allocation21.115,3100,59 AINGestnord Az Trend Set21.113,3310,79 APAGestnord Az. Pacifico A21.117,9590,66 APAGestnord Az. Pacifico C 21.117,9720,67 AAMGestnord Az.America A21.1115,4110,73 AAMGestnord Az.America C 21.1115,4340,75 AEUGestnord Az.Europa A21.1110,9740,16 AEUGestnord Az.Europa C 21.1110,9910,16 AITGestnord Az.Italia A21.1111,9630,38 AITGestnord Az.Italia C 21.1111,9830,38 AEMGestnord Az.Paesi Em A21.119,084 1,44 AEMGestnord Az.Paesi Em C 21.119,1001,44 BBIGestnord Bil. Euro A21.1116,0290,04 BBIGestnord Bil. Euro C 21.1116,0550,04 OMINordfondo Etico ObMisto 21.116,9730,10 MAENordfondo Liquidità A21.116,4360,02 MAENordfondo Liquidità C 21.116,4380,02 OECNordfondo Ob.Euro Corp A21.119,0180,02 OECNordfondo Ob.Euro Corp C 21.119,0210,03 OEMNordfondo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione Ob.Euro M.T. A21.1118,3260,01 OEMNordfondo Ob.Euro M.T. C 21.1118,3390,01 OPENordfondo Ob.Paesi Em A21.1110,4410,16 OPENordfondo Ob.Paesi Em C 21.1110,4550,16 OEBNordfondo Obbl. B.T A21.119,4500,01 OEBNordfondo Obbl. B.T B21.1110,1450,01 OEBNordfondo Obbl. B.T C 21.119,4540,01 OASNordfondo Obbl. Conv. A21.116,0730,07 OASNordfondo Obbl. Conv. C 21.116,0750,07 ODMNordfondo Obbl. Dollari A21.1114,9740,08 ODMNordfondo Obbl. Dollari C 21.1114,9890,09 AINStar Coll Az.Inter. A #21.115,6190,05 AINStar Coll Az.Inter. C #21.115,6270,05 BBIStar Coll Bil.PaesiEm A #21.114,6980,49 BBIStar Coll Bil.PaesiEm C #21.114,7050,49 FLEStar Coll Multi As.Gl A #21.115,027 FLEStar Coll Multi As.Gl C #21.115,022 OASStar Coll Ob Inter. A #21.114,8790,10 OASStar Coll Ob Inter. C #21.114,8830,12 OASStar Coll Ob M/L Ter A #21.115,044 0,04 OASStar Coll Ob M/L Ter C #21.115,0480,04 Soprarno tel.055263331 AINEsse Stock cl. A21.115,6760,60 AINEsso Stock cl. B21.115,7880,61 AINSoprarno Azioni Glob A21.115,6410,70 AINSoprarno Azioni Glob B 21.115,7700,70 FLESoprarno Global Macro A21.114,8070,06 FLESoprarno Global Macro B 21.114,9400,06 FLESoprarno Inflaz. 1,5% B 21.116,1850,18 FLESoprarno Inflaz. 1,5% A21.116,1020,18 OEBSoprarno Pronti Termine21.115,4260,04 FLESoprarno Relat Value A21.115,8910,27 FLESoprarno Relat. Value B 21.116,0410,28 FLESoprarno Rit. Ass A21.115,9830,27 FLESoprarno Rit. Ass. B 21.116,1170,28 Swiss & Global SGR tel.0236604900 BOBSwiss & Global Challen I 21.115,2120,02 BOBSwiss & Global Challen R21.115,0610,02 tel.800614614 FLESymphonia Asia Fles.21.117,4150,12 AAESymphonia Azionario Euro21.116,4640,40 AAMSymphonia Azionario Usa21.118,7320,77 FLESymphonia Fortissimo21.113,0170,03 FLESymphonia Mult Emer Fle #21.1112,6240,73 OEBSymphonia Obb Breve Term21.117,0110,03 OEBSymphonia Obb Rendita21.118,2650,02 OFLSymphonia Obb. Alto Pot.21.115,3060,02 OECSymphonia Obb. Corp.21.116,3850,02 OFLSymphonia Obb. Din. Val.21.116,0570,44 OEMSymphonia Obblig. Euro21.117,7910,03 FLESymphonia Patrim. Attivo21.1124,5060,11 OMISymphonia Patrim. Redd.21.118,0820,06 AITSymphonia Selez. Italia21.117,9620,48 FLESymphonia Tematico21.114,2880,30 AEUSynergia Az. Europa21.116,5790,08 AINSynergia Az. Globale21.117,0040,33 AITSynergia Az. Italia21.116,3860,49 AITSynergia Az. Sm.Cap It.21.116,6420,29 AAMSynergia Azionario Usa21.118,4230,78 OMISynergia Bilanciato 1521.115,794 BOBSynergia Bilanciato 3021.116,051 BBISynergia Bilanciato 5021.116,3690,02 OFLSynergia Bond Flessib.21.115,2170,02 OEBSynergia Obb. Rend.21.115,5780,04 OECSynergia Obbl Corporate21.116,238 OEBSynergia Obbl. Euro BT21.115,3810,02 OEMSynergia Obbl. Euro MT21.115,8540,03 MAESynergia Tesoreria21.115,2160,02 FLESynergia Total Return21.115,7480,10 tel.02430241 FLEUBI Pra. Active Beta21.114,6160,02 OFLUBI Pra. Active Duration21.115,8970,26 FLEUBI Pra. Alpha Equity21.114,8890,02 AEUUbi Pra. Az. Europa21.116,9170,25 AEMUBI Pra. Az. Merc. Emerg.21.1111,0181,53 AAEUBI Pra. Azionario Etico 21.115,6650,02 AAEUBI Pra. Azioni Euro21.117,082 AINUBI Pra. Azioni Globali21.116,0480,28 AITUBI Pra. Azioni Italia21.115,4900,07 APAUBI Pra. Azioni Pacifico21.117,8060,81 AAMUBI Pra. Azioni Usa21.115,7410,90 BOBUBI Pra. B. Euro Ris. Cont.21.116,233 OEBUBI Pra. Euro BT21.117,0680,03 MAEUBI Pra. Euro Cash21.117,5460,01 OECUBI Pra. Euro Corp.21.119,0240,06 OEMUBI Pra. Euro M/L Term.21.117,4920,05 OASUBI Pra. Obb. Dollari21.115,6730,07 OIHUBI Pra. Obb. Gl. Alto Ren.21.1111,3960,05 OICUBI Pra. Obb. Glob. Corp.21.118,018 OIGUBI Pra. Obb. Globali21.116,085 0,23 BAZUBI Pra. Port. Aggressivo21.116,3150,11 BBIUBI Pra. Port. Dinamico21.116,352 BOBUBI Pra. Port. Moderato21.116,4500,08 OMIUBI Pra. Port. Prudente21.116,4610,05 BOBUBI Pra. Privilege 1 #21.116,1880,06 BOBUBI Pra. Privilege 2 #21.116,3860,06 BBIUBI Pra. Privilege 3 #21.116,436 0,09 BAZUBI Pra. Privilege 4 #21.116,2950,08 AINUBI Pra. Privilege 5 #21.116,1540,10 OFLUBI Pra. Tot Ret Pr21.1110,912 FLEUBI Pra. Tot. Ret. Din.21.114,7800,06 FLEUBI Pra. Tot.Ret. Moderato A21.114,9260,04 FLEUBI Pra. Tot.Ret. Moderato B21.114,9750,04 tel.02806071 OEBZenit Mc Breve Ter Cl.I21.118,048 OEBZenit Mc Breve Ter Cl.R21.117,907 FLEZenit Mc Evoluzione Cl.I21.116,019 0,02 FLEZenit Mc Evoluzione Cl.R21.115,7160,03 AINZenit Mc Megatrend Cl.I21.114,6190,17 AINZenit Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 49 23 novembre 2013 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione Mc Megatrend Cl.R21.114,5230,16 OMIZenit Mc Obbligaz. Cl.I21.119,082 OMIZenit Mc Obbligaz. Cl.R21.118,866 FLEZenit Mc Parsec Cl.I21.114,653 FLEZenit Mc Parsec Cl.R21.114,566 AITZenit Mc Pianeta It Cl.I21.1112,0410,61 AITZenit Mc Pianeta It Cl.R21.1111,5320,58. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 23 novembre 2013 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione La trattativa. Le misure aggiuntive presentate. Privatizzazioni e tagli di spesa, la battaglia del ministro a Bruxelles Dino Pesole BRUXELLES. Dal nostro inviato Una strategia di attacco, definita nelle ultimissime ore, sostenuta da documenti e impegni precisi. A una settimana dal severo giudizio emesso dalla Commissione europea sulla legge di stabilità all' esame del Senato, il ministro dell' Economia, Fabrizio Saccomanni vola a Bruxelles nel giorno del suo settantunesimo compleanno con una convinzione: questa sorta di «manovra parallela» che il governo sta defininendo a colpi di spending review e privatizzazioni rende più solido l' impianto definito solo un mese e mezzo fa. Si va nella direzione dei rilievi dell' esecutivo comunitario, ma la premessa è che la scorsa settimana «non vi è stata alcuna bocciatura». Il fulcro del ragionamento è che rispetto al testo originario della manovra, ora il governo è in grado di presentare un mix di nuovi interventi che integrano e rafforzano gli addendi della manovra. Il via libera da parte del Consiglio dei ministri a 1012 miliardi di privatizzazioni è la prima carta che Saccomanni pone sul tavolo del confronto politico in sede di Eurogruppo. Ma il ministro ha anche un altro atout da spendere: la rassicurazione, ottenuta poco prima di partire per Bruxelles attraverso contatti e incontri diretti in sede parlamentare, che le modifiche in via di definizione alla legge di stabilità non altereranno «in alcun modo» i saldi della manovra e gli equilibri di finanza pubblica. In primissimo piano, nel nutrito dossier predisposto in vista della riunione straordinaria dei ministri economici dell' eurozona, la definizione dei risparmi che sarà possibile ottenere con la revisione della spesa (32 miliardi nel triennio 20142016). È la garanzia per il rispetto dei target sul debito e sul deficit, fermo restando che a regime una delle priorità principali resta quella di destinare il frutto della spending review alla riduzione della pressione fiscale, e il lavoro è in primo piano. Già nel corso del prossimo anno sarà possibile conseguire «apprezzabili risultati», anche se non ancora quantificabili nero su bianco. Il percorso di riduzione del debito sarà sostenuto dalla prima tranche di privatizzazioni: annuncio accolto con favore dalla Commissione europea che ora attende di analizzarne i dettagli. Pacchetto da 1012 miliardi, definito non a caso alla vigilia della riunione dell' Eurogruppo. E ancora la rivalutazione delle quote di Banca d' Italia, attesa per martedì, che garantirà maggiori entrate per 1,2 miliardi, e gli incassi attesi dal rientro dei capitali esportati illegalmente. Completa il quadro delle "controdeduzioni" di Saccomanni, l' invito a valutare gli effetti attesi dalla legge delega sul fisco, «che tra breve sarà approvata anche dal Senato». Il rispetto dei saldi è precondizione fondamentale, uno dei punti sui quali il titolare di Via XX Settembre Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 51 23 novembre 2013 Pagina 3 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione pone maggiore enfasi. La rassicurazione è rivolta prima di tutto al commissario agli Affari economici, Olli Rehn che non più di una settimana fa aveva espresso dubbi e preoccupazioni sul rischio che la legge di stabilità potesse mutare radicalmente sotto i colpi degli oltre 3 mila emendamenti presentati dai vari gruppi. Fa parte della normale dialettica parlamentare, ribadisce Saccomanni. La strategia del ministro si articola dunque su questo doppio binario: nessuno stravolgimento della manovra, e ora non più il solo annuncio ma l' ulteriore step su quella che si potrebbe definire «l' istruttoria in progress», relativamente ai nuovi dossier in via di perfezionamento. Non «un piano alternativo» alla legge di stabilità, precisa il ministro. Si è lavorato, a livello di sherpa, per limare il testo finale della riunione di ieri sera. E il risultato è che si ribadisce certo la fondamentale priorità della riduzione del debito. Ma ora si sottolinea anche la portata dell' uscita dalla procedura per disavanzo eccessivo. Vi saranno ulteriori confronti e istruttorie in progress, anche per quel che riguarda la «clausola di flessibilità» sugli investimenti, fermo restando che i 3 miliardi sono già in manovra, e dunque ora si tratta di spuntarne lo scomputo dal deficit. Percorso che ora Saccomanni vede ora decisamente in discesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 52 23 novembre 2013 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Consiglio di Stato. Le indicazioni dell' Adunanza plenaria per i concorsi pubblici. Test a risposta multipla anonimi Antonello Cherchi ROMA Anche nei concorsi pubblici con test a risposta multipla, come possono essere quelli per l' accesso ai corsi universitari, deve essere garantito l' anonimato degli elaborati. In caso contrario, la graduatoria non è valida. E questo senza dover prima verificare se la violazione abbia effettivamente comportato imparzialità durante la correzione dei compiti. Il principio è stato stabilito dall' Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, che con la sentenza 27/2013 ha risolto un conflitto giurisprudenziale sollevato dal Consiglio di giustizia amministrativa siciliano (l' organo di appello per i Tar dell' isola). La questione, infatti, scaturisce da una serie di ricorsi presentati da studenti contro le procedure seguite dall' università di Messina per il concorso a 200 posti nel corso di laurea di medicina nell' anno accademico 20102011. La commissione aveva fatto annotare accanto al nome dei candidati, elencati in ordine alfabetico, il codice Cineca (la struttura deputata a correggere gli elaborati) con lo scopo di consentire l' abbinamento della scheda anagrafica con la prova corretta, senza rischi di scambio di elaborati. In questo modo, però, l' anonimato delle risposte ai test veniva meno. Il Tar aveva rigettato i ricorsi e così era propenso a fare il Consiglio, secondo il quale l' astratta riconoscibilità dei candidati non avrebbe dovuto costituire una causa di invalidazione della procedura concorsuale, poiché non risulta dimostrato che il venir meno dell' anonimato abbia inciso negativamente sui risultati della selezione, determinando condizioni di vantaggio per alcuni. Il Consiglio ha, però, deciso di rimettere la questione all' Adunanza plenaria visto che la giurisprudenza sul tema non è univoca. L' orientamento maggioritario ritiene che la violazione dell' anonimato, allorché sia addebitabile alla pubblica amministrazione, sia rilevante in sé «senza che sia necessario (per inferirne l' illegittimità) ricostruire a posteriori il possibile percorso di riconoscimento degli elaborati da parte dei soggetti chiamati a valutarli». Secondo un altro indirizzo, invece, la violazione è irrilevante quando il concorso consiste in quesiti a risposta multipla e «non risultino, perciò, riconosciuti all' amministrazione margini di discrezionalità valutativa». Inoltre, occorre provare «che l' osservanza della regola procedimentale dell' anonimato avrebbe determinato un differente esito procedimentale». L' Adunanza plenaria ha sposato la prima tesi. Dunque, «nelle prove scritte dei pubblici concorsi o delle pubbliche selezioni di stampo comparativo una violazione non irrilevante della regola dell' anonimato da parte della commissione determina de jure la radicale invalidità della graduatoria finale, senza Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 53 23 novembre 2013 Pagina 23 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione necessità di accertare in concreto l' effettiva lesione dell' imparzialità in sede di correzione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 54 23 novembre 2013 Pagina 13 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Cultura DOPO GLI STATI GENERALI. Un ritardo che ora si può colmare Ciò che serve è un coordinamento forte, competente e centrale Aldo Di Russo Mi sono spesso chiesto per quale motivo di Creative Europe e Horizon 2020, i due programmi di sostegno al mondo della cultura che l' Europa stava per varare, in Italia se ne parlasse così poco e francamente non l' ho mai capito. Ora i programmi esistono e bisogna rimboccarsi le maniche. Il ritardo va colmato. Non si tratta di un po' di soldi per finanziare interventi qui e là, l' investimento è tale da poter costruire una industria nazionale intorno alla cultura operando intorno ad una strategia e ad una politica culturale nazionale. Nei dieci anni precedenti, se si confrontano i risultati degli investimenti comunitari fatti nell' industria cinematografica Francese e Italiana vediamo da una parte crescere una delle industrie culturali più floride del mondo dall' altra solo qualche caso sporadico di eccellenza individuale. La solita storia. Cerchiamo di voltare pagina, ma per farlo occorre studiare i propri errori, confrontarsi e rinunciare alla logica della spartizione. Cioè fare cultura. In queste settimane sono stati varati una serie di bandi di gara che, con una mossa ben fatta, il ministro Bray è riuscito a far uscire a velocità impressionate per il sistema Italiano. Si tratta del restauro e la valorizzazione di alcuni beni culturali nelle regioni del sud. Mi sono messo a leggere i bandi e qualche motivo di intoppo della realtà italiana l' ho trovato. Perché gli investimenti, edilizia e restauri a parte, non producono né culturalmente, né economicamente i ritorni che esistono negli altri Paesi? Molti dei manufatti e degli artefatti creati con i fondi europei nel settore della cultura sono chiusi ed inaccessibili o completamente sottoutilizzati e ignorati. Qual è la catena delle responsabilità? Se un investimento intercettato, seguito, ben gestito economicamente, e realizzato a regola d' arte non arriva a destinazione e non produce crescita, in genere è perché non lo si è mai visto nel suo insieme. Detto praticamente non esiste alcuna visione e nessuna strategia. Perché una classe dirigente locale, perfettamente attrezzata a svolgere attività burocratiche ed a gestire appalti edili, dovrebbe essere in grado di gestire cultura? Più ci ragiono e più mi convinco che la visione locale della cultura è miope, occorre un coordinamento forte, competente e centrale oltre ad una legge che impedisca le inaugurazioni in campagna elettorale. In Europa ogni realizzazione diventa catalizzatore di nuovi finanziamenti, fino a diventare attraente anche per l' investimento privato che richiede un ritorno economico. Produce crescita economica per l' investitore e e crescita civile per lo stato. In Italia no, ciascun pezzo è a se stante, ciascun referente ha finito ed è a posto, anche se il sistema è incagliato. A volte, la litigiosità dei partiti contagia il conflitto tra strutture della pubblica amministrazione al punto che ciascuna vede il successo dell' altra come una propria sconfitta. E addio allo Stato! E gli altri? Il British Museum ha prodotto un filmato con un budget bassissimo utilizzando il percorso Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 55 23 novembre 2013 Pagina 13 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione della mostra fatta su Pompei e Ercolano definito dalla stampa specializzata "undoubtedly one of the most momentous archaeological exhibitions ever staged", prodotto dal museo stesso e realizzato da una equipe di artisti inglesi e disponibile nelle sale di oltre 50 paesi in tutto il mondo, fino ad ora ha avuto 2 milioni di spettatori, ma i diritti di distribuzione televisiva e home video devono ancora iniziare a dare frutti. Ho davanti uno dei bandi di cui parlavo poco fa, anche qui esiste un capitolo che richiede un filmato, il budget è lo stesso, il capitolo di intitola "sussidi didattici audiovisivi". Nomen omen. L' industria creativa richiede prodotti per un mercato internazionale, i temi a disposizione del Mibac sono internazionali di per sé e noi proponiamo di fare "sussidi" come negli anni 50. Ma c' è di più. Poiché per l' appalto si utilizza il metodo del "main contractor", in genere gli autori, gli artisti, i tecnici audiovisivi e le società di edilizia sono nello stesso bando e rispondono alla logica dei "lavori prevalenti". Significa che se un film costa 100mila euro, il restauro 4 milioni e l' appalto è unico, la cultura e l' edilizia sono insieme. Poiché il peso non è dato dall' importanza, ma dal budget, tra Davide e Golia vince Golia. Provo a descrivere sinteticamente la logica che scaturisce da questo modo di pensare: se sei particolarmente bravo ed economico (o magari ammanicato) a fare movimentazione terra, ti faccio scrivere una poesia. Sembra una battuta, ma questa è la logica degli appalti, questa è la visione di chi concepisce la cultura e la valorizzazione solo come una vece di bilancio "in cui al momento si trovano i soldi", come una pratica da espletare senza un strategia paese che guardi alle generazioni future con in mano l' ultimo rapporto Ocse. Per dare valore al prodotto di un bando pubblico bisogna che questo sia scritto contenendo la visione e la strategia di attuazione, l' impatto sul territorio in termini di identità e la sua funzione di "vita vissuta". La "valorizzazione", indipendentemente dal significato etimologico, racchiude tutti gli interventi di carattere creativo, autoriale e culturale che possano tradurre in modo emozionale e in sintonia con l' immaginario del pubblico argomenti storico scientifici a prima vista complessi e noiosi. A questa attività si sono sempre prestati gli artisti, la drammaturgia ha portato nelle piazze dei paesi i conflitti, le tensioni emotive, le aspirazioni sociali dei più poveri messi nei panni dei loro eroi. Può e deve continuare a farlo, Europa Creativa e Horizon 2020 sono strumenti fondamentali, ma sono nella mani delle istituzioni e non degli artisti, il corto circuito va fatto dalla classe dirigente politica italiana cosciente del tema. Ma l' arte e la cultura hanno sempre prodotto inquietudine. Anche quando lo fa con la leggerezza di un giullare, l' artista racconta conflitti. La politica cerca di rasserenare, ed è per questo che vede la cultura con diffidenza sempre maggiore. Forse non è più il caso. Europa Creativa e Horizon 2020 si rivolgono proprio alla produzione, cercano, attraverso un piano di sostegno alle idee di aiutare i paesi a produrre cultura, ad interpretare la contemporaneità anche partendo dal proprio patrimonio culturale, a generare un immaginario diffuso di idee e di pensiero. In Italia la materia prima è tanta, il patrimonio inestimabile, la quantità di artisti enorme e di grande livello. Bisogna scovarli dove sono. Probabilmente non sono nelle segreterie dei partiti e nemmeno nei ministeri, qualcuno, forse si nasconde nelle Università, ma la maggior parte di loro sono in strada ed è li che bisogna cercarli. Inaugurando la fiera del levante di Bari il Presidente Letta ha puntato il dito contro l' inadeguatezza della classe dirigente italiana «politica e non politica, nessuno di noi può sentirsi esente dalle responsabilità», ha detto, «io per primo». Un grande coraggio. Speriamo che ciascuno di noi, non abbia pensato che l' anatema fosse rivolto al suo vicino di casa, perché questo sarebbe il vero problema. Eppure la soluzione i partiti ce l' hanno, l' ha indicata il Presidente Napolitano nominando i senatori a vita. Ecco come dovrebbe essere scelta la classe dirigente. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 23 novembre 2013 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Le vie della ripresa LA SPENDING REVIEW. Welfare, Giovannini frena Cottarelli Il ministro: bene la revisione ma no alle cutting review In stabilità più fondi contro la povertà. Davide Colombo ROMA «L' analisi e gli interventi di revisione della spesa saranno a tutto campo e ogni contributo proposto sarà bene accolto. Ma sulle prestazioni previdenziali e assistenziali, le politiche attive e passive per il mercato del lavoro bisogna tenere conto che si tratta di terreni sensibili, su cui a esprimersi devono essere il Governo e il Parlamento». Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ieri ha incontrato al Tesoro il commissario straordinario, Carlo Cottarelli. Un primo passo in vista del «lavoro comune» che verrà affrontato nelle prossime settimane e mesi e che è servito per confermare i limiti che devono essere rispettati sulle eventuali scelte di riforma, inevitabilmente politiche, sulle prestazioni a carattere redistributivo. Giovannini ha illustrato a Cottarelli quanto il ministero ha fatto fin qui per riorganizzare la sua struttura e la sua presenza sul territorio «io sono favorevolissimo all' introduzione di una logica sistematica di revisione della spesa in ogni amministrazione per migliorarne la qualità e l' efficienza. Ma sono per la spending review non per la cutting review». Dopo i tagli lineari degli ultimi tre anni e la spending lanciata dal Governo Monti nel 2012 (Dl 95) alcune funzioni essenziali, come le ispezioni ministeriali nelle aziende, sono diventate più difficili a causa dell' insufficienza dei fondi. E anche in Inps e Inail, impegnate nel percorso di incorporazione dei vecchi enti, «sono in corso tagli a spese non necessarie di portata molto seria, ma ci sono dei limiti oltre i quali si mette a rischio il funzionamento odierno e l' innovazione sul futuro». Questo è il campo d' elezione di un nuovo ciclo di revisione della spesa «che deve essere anche occasione per valutare possibili riallocazioni di risorse dice ancora il ministro per esempio a favore delle politiche attive del lavoro e per la formazione, gestite in gran parte dalle Regioni». «Abbiamo parlato anche dei costi della politica e ho suggerito a Cottarelli di ripartire dal lavoro della Commissione sul livellamento retributivo, che aveva raccolto molti dati al riguardo, pur senza poter effettuare il calcolo previsto dalla legge per l' evidente inapplicabilità di quest' ultima e per il rispetto delle prerogative del Parlamento. Non a caso, anche Cottarelli ha già indicato l' impossibilità di imporre alcunché agli organi costituzionali e a rilevanza costituzionale» dice il ministro in questo colloquio con Il Sole 24Ore. Dal confronto con Cottarelli alle scelte più immediate da adottare, il ministro conferma l' impegno del Governo a reperire i 330 milioni per il finanziamento degli ammortizzatori in deroga di fine anno. Arriveranno con il con il decreto Imu? «Il ministero dell' Economia sta lavorando sulle coperture, aspettiamo» si limita a dire. Mentre è sulla short list di proposte emendative alla legge di stabilità che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 57 23 novembre 2013 Pagina 4 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione Giovannini diventa molto più esplicito: «Continuo a sperare fino all' ultimo che in Parlamento si scelga di dare priorità all' emergenza povertà, che coinvolge cinque milioni di nostri concittadini, e di cui tutti si lamentano a parole». L' obiettivo è reperire almeno 150 milioni in più per estendere anche al Centro e al Nord la sperimentazione della carta di inclusione sociale, in corso nelle dodici città più grandi e che il "pacchetto lavoro" di giugno ha esteso al Mezzogiorno con 168 milioni: «Tutti i comuni eccetto Roma hanno fatto i bandi e con questa operazione riusciamo a dare un aiuto concreto a 50mila persone. Con l' estensione al Sud, che spera diventi operativa il prima possibile, arriviamo a 170180mila persone. Se riuscissimo almeno ad avere quelle risorse aggiuntive estenderemmo il processo a tutto il territorio nel 2014 e raccoglieremmo dati di monitoraggio fondamentali per avviare nel 2015 il Sostegno per l' inclusione attiva, che ci metterebbe al passo con gli altri paesi europei e risponderebbe ad una delle raccomandazioni della Commissione Europea». A premere per il decollo del Sia sono anche le Regioni e i Comuni: «Il Sia insiste il ministro non è solo trasferimento monetario a chi è in difficoltà ma anche presa in carico, patto con la famiglia povera, avvio di programmi di attivazione sociale rivolti anche ai minori». L' altra correzione voluta fortemente dal Lavoro riguarda l' estensione delle tutele previdenziali in caso di mancato pagamento dei contributi da parte dei datori ai parasubordinati: «Costa non più di 20 milioni l' anno, nel prossimo decennio spiega Giovannini ed è una misura di equità vera. Stiamo parlando di una platea di lavoratori in crescita e che è stata duramente colpita dalla crisi». © RIPRODUZIONE RISERVATA. COLOMBO DAVIDE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 58