domenica di cristo re - Figlie del Divino Zelo

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domenica di cristo re - Figlie del Divino Zelo
CASA GENERALIZIA
FIGLIE DEL DIVINO ZELO
ROMA
Manda, o Signore,
apostoli Santi nella tua Chiesa
INCONTRO DI PREGHIERA IN PREPARAZIONE AL NATALE
“QUELLI CHE UDIRONO SI STUPIRONO”
“ ... L'educazione decide le sorti dell'uomo.
Nel cuore del fanciullo sta chiuso l'uomo grande,
forse dorme anche un genio dell'arte, della scienza,
come in un piccolo germe l'albero gigantesco". ( sant’Annibale M. Di Francia)
Un’antica tradizione popolare provenzale ha arricchito il presepio di un personaggio in più: <il Ravi>,
l’incantato, il sognatore, l’estasiato.
E’ apparentemente un sempliciotto, continuamente distratto, perché riesce a contemplare stupito
anche le realtà più insignificanti e la sua espressione preferita è: ”oh”.
Un racconto popolare narra che, arrivato per ultimo a visitare il Bambino, e per di più con le mani
vuote, estasiato dinanzi a quello spettacolo, abbia subìto rimproveri da tutti coloro che invece si
davano da fare per accudire il neonato. Maria, accortasi dell’animata discussione, prese da parte il
Sognatore e lo rassicurò dicendogli: “Non ascoltarli. Tu sei stato posto sulla terra per meravigliarti.
Hai compiuto la tua missione e avrai una ricompensa. Il mondo sarà meraviglioso finché ci saranno
persone come te capaci di meravigliarsi…”.
Dal Vangelo di Luca 2, 15-19
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro:
«Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto
conoscere». Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino,
che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato
detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria,
da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
Guida: La preparazione al Natale è cammino di conversione che nasce dall’intimo del cuore davanti a
qualcosa di impensabile: l’Incarnazione del Figlio di Dio. Cristo è un evento, un avvenimento, un fatto,
che innanzitutto riempie di stupore.
Lo stupore è l’inizio di una reverentia, di un rispetto, di un’attenzione umile. Come in un
bambino posto di fronte a una situazione nuova: in lui istintivamente si desta un senso di
stupore e di rispetto umile e un po’ timoroso. Chi si sottrae allo stupore dell’avvenimento, e
all’attenzione, alla venerazione, alla curiosità rispettosa e umile che l’avvenimento
istintivamente suscita, diventa schiavo di regole.
Ci sembra di conseguenza che la cosa essenziale sia quella di ascoltare Gesù nella sua
Parola, lasciarci sorprendere da ciò che ha da dire alla nostra vita. Solo così potremo fare
esperienza autentica e gioiosa della sua salvezza e diventarne anche noi annunciatori a tutti
gli uomini, solo così “ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”!
Dalla meraviglia nasce la domanda: Che cosa dobbiamo fare? Questa domanda si affaccia alla
coscienza di coloro che vogliono dare un senso, uno scopo alla propria vita. E’ la domanda di
chi, accogliendo la buona notizia, non può più vivere come prima. Noi scopriamo veramente
gli autentici doni di Dio che passano nella nostra vita se abbiamo un cuore semplice e umile,
capace di meravigliarsi, di stupirsi e di accogliere tutto e tutti come dono.
Impariamo a guardare attorno a noi per cogliere con rinnovato stupore le occasioni di
incontrarlo oggi: nell’Eucaristia, nei Sacramenti, nella preghiera, nei fratelli, nei piccoli che
educhiamo, nelle loro famiglie perchè questi incontri quotidiani con Lui, vissuti con fede e
amore, sono un anticipo della gioia eterna!
Domande per la riflessione e la condivisione
Cosa c’è da cambiare nella mia vita, per un’autentica conversione? So accogliere la Parola di Dio con lo
stupore di chi ascolta una notizia sempre nuova? Mi lascio sorprendere da ciò che la Parola mi dice? Coltivo lo
stupore e la gioia?
Sappiamo guardare con occhi pieni di stupore i bambini che stanno con noi ogni giorno per scoprirvi i segni
della presenza di Dio?
Guida: Chiediamo a Cristo un cuore semplice e povero che ci aiuti a meravigliarci e a contemplare il
“regno di Dio in mezzo a noi” soprattutto nel volto dei nostri alunni e bambini.
Preghiamo insieme
Fa', o Signore, che non perdiamo mai il senso del sorprendente.
Concedici il dono dello stupore!
Donaci occhi rispettosi del tuo creato,
occhi attenti, occhi riconoscenti.
Ovunque hai scritto lettere:
fa' che sappiamo leggere la tua firma dolce nell'erba dell'aiuola pettinata,
la tua firma forte nell'acqua del mare agitata,
la tua immagine nel volto dei bambini e degli adolescenti che tu affidi alle nostre cure.
Hai lasciato le tue impronte digitali: fa' che sappiamo vederle nei puntini delle coccinelle,
nel brillìo delle stelle.
Tutto è tempio,
tutto è altare!
Amen.
Buon Natale
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