una didattica per i dsa una didattica per tutti

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una didattica per i dsa una didattica per tutti
UNA DIDATTICA PER I DSA
UNA DIDATTICA PER TUTTI
LA LEZIONE DI ITALIANO
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SPINATO ANGELINA
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DISTURBO SPECIFICO
DELL’APPRENDIMENTO
Ha origine neurobiologica
È ineliminabile
Non è legato all’impegno
Non riguarda il funzionamento generale
Intelligenza nella media o superiore
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DISTURBO SPECIFICO
DELL’APPRENDIMENTO
Si manifesta al momento dell’ingresso a
scuola
Influisce sul rendimento
Richiede un approccio PERSONALIZZATO
agli apprendimenti
Riguarda circa il 4% della popolazione
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Definizioni (legge 170/2010)
si intende per dislessia un disturbo specifico che si
manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere,
in particolare nella decifrazione dei segni linguistici,
ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.
Si intende per disgrafia un disturbo specifico di
scrittura che si manifesta in difficoltà nella
realizzazione grafica.
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si intende per disortografia un disturbo specifico di
scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi
linguistici di transcodifica.
si intende per discalculia un disturbo specifico che si
manifesta con una difficoltà negli automatismi del
calcolo e dell'elaborazione dei numeri.
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“…ognuno è un genio. Ma, se si giudica
un pesce dalla sua abilità nell’arrampicarsi
sugli alberi, lui passerà l’intera vita a
credersi stupido”
(A.Einstein)
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DSA: come si manifestano
lettura
Confonde lettere simili
Inverte, omette, aggiunge lettere
Legge in modo diverso parole uguali
Commette errori di anticipazione
Salta righe o/o parole
Legge lentamente
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DSA: come si manifestano
scrittura
Scambia suoni visivamente simili
Compie fusioni o separazioni illecite
Omette sillabe, lettere, parti di parole
Compie errori ortografici
Il tratto grafico è poco leggibile
Usa con difficoltà il corsivo
Fatica a copiare dalla lavagna
Usa in modo poco armonico lo spazio grafico
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DSA: come si manifestano
ambito dei numeri e del calcolo
Difficoltà nella scrittura dei numeri
Confusione tra simboli matematici
Difficoltà nell’enumerazione
Errori nei cambi di decina
Difficoltà nel recupero dei fatti numerici
Errori nell’applicazione di procedure
Difficoltà nella gestione dello spazio,
incolonnamento
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DSA: come si manifestano
altre difficoltà
Riconoscere destra e sinistra
Memorizzare e recuperare informazioni in
sequenza (giorni, mesi…)
Leggere l’ora
memorizzare termini specifici
impaccio motorio
Da “la dislessia e i DSA”
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È quindi di fondamentale
importanza tenere conto delle
difficoltà specifiche degli allievi nel
determinare misure compensative
e dispensative che tengano nel
dovuto conto le caratteristiche
peculiari del loro modo di
apprendere
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E se fosse dislessia?
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Evitare la richiesta di leggere ad alta voce
Assegnare compiti ridotti
Leggere le consegne alla classe o al bambino
Incentivare i processi top down
Insegnare il “paired reading” (leggere insieme)
Usare i “libri parlati”
Cominciare ad usare una sintesi vocale
Insegnare la grammatica testuale
…
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E se fosse disgrafia?
valutare se evitare l’uso del corsivo,
ridurre la copia dalla lavagna,
affiancare all’alunno un tutor che scriva
un po’ per lui,
insegnare l’uso della tastiera del
computer (keyboarding),
…
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Strategie e metodologiche e
didattiche
 Valorizzare linguaggi comunicativi altri dal codice
scritto utilizzando mediatori didattici quali immagini,
disegni e riepiloghi a voce
 Utilizzare schemi e mappe concettuali
 Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la
didattica laboratoriale
 Promuovere processi metacognitivi per sollecitare
nell’alunno l’autovalutazione dei propri
apprendimenti
 Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoring
 Promuovere l’apprendimento collaborativo
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Misure dispensative
(da alcune prestazioni non essenziali)
l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri
la lettura ad alta voce
la scrittura sotto dettatura
prendere appunti
copiare dalla lavagna
lo studio mnemonico delle tabelline
lo studio della lingua straniera in forma scritta
il rispetto della tempistica per la consegna dei
compiti scritti
la quantità dei compiti a casa
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Strumenti compensativi
(compensare le carenze funzionali determinate dal
disturbo)
Aiutandolo nella parte automatica della
consegna, permettono all’alunno di concentrarsi
sui compiti cognitivi oltre che avere importanti
ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza.
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tabella dell’alfabeto
 retta ordinata dei numeri
 tavola pitagorica
 linea del tempo
 tabella delle misure e delle formule geometriche
 formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità
di apprendimento
 computer con programma di videoscrittura, correttore
ortografico e sintesi vocale; stampante e scanner
 calcolatrice
 registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri
digitali)
 software didattici specifici
…
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C’è un aspetto molto problematico che
taglia tangenzialmente tutto il lavoro
degli educatori: è l’incapacità di
ricavare il meglio dai nostri ragazzi…
…
Nelle scuole, nelle famiglie, nella società
di oggi sta succedendo questo: non
volendo esplorare bene le ricchezze
che stazionano dentro la testa dei
nostri figli, tentiamo il metodo della
“omogeneizzazione”…
È molto più comodo fare uguali i diversi
che diversi i diversi.
( rid. Da “Come rovinare un figlio in 10
mosse” don Antonio Mazzi)
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UNA DIDATTICA PER I DSA
UNA DIDATTICA PER TUTTI
LA LEZIONE DI MATEMATICA
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La discalculia evolutiva
Ridotte capacita nell’apprendimento
numerico e nel calcolo
Interferisce con l’apprendimento
scolastico e con le attività quotidiane
Non è imputabile a danni organici
Non è imputabile ad insegnamento
inadeguato
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ATTENZIONE !!!
La diagnosi non può essere formulata
prima della terza elementare
L’efficienza nel problem solving
matematico non concorre alla diagnosi
Sono presenti frequentemente
vulnerabilità nelle abilità visuopercettive e visuo-spaziali
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EPIDEMIOLOGIA
20% degli alunni ha difficoltà nell’ambito
matematico
2,5% allievi discalculici in comorbilità
0,5% allievi con discalculia profonda
Il 90% delle segnalazioni sono falsi-positivi
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CARATTERISTICHE
Difficoltà di lettura e scrittura dei
numeri
Difficoltà nell’applicazione delle
procedure di calcolo
Difficoltà di recupero dei fatti numerici
Difficoltà nell’attribuire al segno (+ - x : )
la relativa procedura di calcolo
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COME SI MANIFESTA
Errori di inversione nella lettura e scrittura di numeri
Errori nel numerare regressivamente in particolare al
cambio della decina.
Errori nel memorizzare:
- Gli algoritmi del calcolo
- Le tabelline ed i fatti numerici
- I termini specifici delle figure geometriche
- Le formule
Errori nel discriminare i segni grafici(+-x:<>)
Errori nell’effettuare calcoli orali.
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ATTENZIONE!
l’incapacità di tenere a mente i risultati
parziali,
la difficoltà nel recupero dei fatti aritmetici,
la necessità di recuperare continuamente gli
algoritmi di calcolo
GENERANO
Sovraccarico del sistema di memoria
dispendio di energia
decadimento
mnestico
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DIFFICOLTÀ VISUO-SPAZIALI
Difficoltà nel riconoscimento dei segni delle
operazioni
Difficoltà nell’incolonnamento dei numeri
Difficoltà nel seguire la direzione procedurale
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ALCUNE PROPOSTE
pochi compiti
tempi più lunghi
verifiche brevi
su singoli obiettivi
Evitare, quando è possibile:
- Ciò che appesantisce il lavoro
- Ciò che non è essenziale per la valutazione
- Esercizi concatenati
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Alcuni strumenti compensativi
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le ricerche più attuali (Butterworth, Dehaene) attestano questa realtà: che i
bambini nascono con una genialità per i numeri e per il calcolo di
numerosità, che, se non viene corrisposta, tende ad esaurirsi.
http://www.camillobortolato.it/info/ma_14.htm
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La mancata padronanza delle tabelline è
la causa più comune di errore nel
calcolo (Shalev e al.,1988)
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L2 CHE FARE?
o
o
o
o
o
o
o
o
Insegnare tramite giochi, filastrocche,canzoncine
parlare in inglese durante tutta la lezione
proporre attività per gruppi cooperativi
adottare una didattica di tipo orale con supporti visivi
compensare la lingua scritta oralmente
privilegiare la lingua parlata
selezionare i contenuti
proporre liste chiare, spaziate, limitate, scritte
in stampato maiuscolo
o consentire l’uso di tabelle, mappe, schemi…
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PER LA PROSSIMA LEZIONE…PORTARE:
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UNA DIDATTICA PER I DSA
UNA DIDATTICA PER TUTTI
VERIFICA E VALUTAZIONE
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LA VERIFICA è ANCHE IL MOMENTO IN
CUI SI VALUTANO L’EFFICACIA E
L’EFFICIENZA DELL’INTERVENTO
DIDATTICO
Le modalità con cui si affronta un compito non sono uguali
per tutti, è auspicabile che vengano individuate e che siano
oggetto di confronto fra insegnante ed allievo per cercare
insieme quella più efficace per affrontare la prova
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STRATEGIE DI APPRENDIMENTO:
Sequenze di processi cognitivi impiegati in
rapporto ad un determinato tipo di
compito (compito-dipendente)
STILI DI APPRENDIMENTO:
Modalità di assimilazione e di elaborazione
delle informazioni tipiche di ciascun individuo
e trasversali ai diversi compiti (individuodipendente)
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I MODI DELL’APPRENDIMENTO
Il modello di Kolb
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•Gli individui apprendono in maniera diversa uno dall’altro
secondo le modalità e le strategie con cui ciascuno elabora le
informazioni.
•Un insegnamento che tenga conto dello stile di
apprendimento dello studente facilita il raggiungimento degli
obiettivi educativi e didattici.
•La costruzione dell’attività didattica, sulla base di un
determinato stile di apprendimento, favorisce in generale tutti
gli alunni.
•Nel caso invece di un alunno con DSA, fare riferimento nella
prassi formativa agli stili di apprendimento e alle diverse
strategie che lo caratterizzano, diventa un elemento essenziale
e dirimente per il suo successo scolastico.
(cfr. Linee guida…)
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INDICAZIONI GENERALI
Preparare verifiche scritte in modo chiaro, carattere
leggibile, interlinea doppia….
Ove possibile, predisporre esercizi a complessità
crescente.
Evitare di richiedere definizioni o dati mnemonici.
Preferire esercizi di applicazione di concetti e di
esecuzione delle procedure (no definizioni o formule)
Nelle verifiche sulla comprensione preferire risposte a
scelta multipla o del tipo vero-falso (attenzione!).
Spiegare l’uso di tabelle e mappe già predisposte (per
permetterne la consultazione prroficua).
Predisporre verifiche coerenti con il lavoro svolto in
classe.
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Simulare la verifica nei giorni precedenti.
Predisporre verifiche monotematiche.
Dare indicazioni chiare su come deve essere svolto
l’esercizio, possibilmente con un esempio.
Leggere le consegne degli esercizi ad alta voce.
Se la verifica è piuttosto lunga, somministrarla in due
tempi.
Programmare le interrogazioni.
Sollecitare l’ascolto delle interrogazioni dei compagni.
Consentire l’uso di mappe concettuali, schemi e tabelle e
tutti quegli strumenti che possano consentire agli allievi il
recupero dei termini specifici.
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Le filosofie della valutazione
IL CONFRONTO
AVVIENE TRA…
LA VALUTAZIONE
MISURA…
LOGICA
VALUTATIVA
Le prestazioni degli alunni e La distanza fra i risultati
gli obiettivi perseguiti
raggiunti ed i risultati attesi
(avendo predefinito la
soglia minima di
accettabilità)
Curricolareformativa
Le prestazioni di ogni
La distanza fra la
singolo alunno e la moda (o performance individuale e
la media) del gruppo di
lo standard
riferimento
Oggettivasommativa
La prestazione precedente
e quella seguente del
singolo alunno
Incrementativa formativa
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Il progresso, la stazionarietà
o il regresso di ciascun
alunno per ciascun
indicatore
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Gaetano Domenici,
manuale della valutazione scolastica
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
LEGGE 170/2010
Linee guida (dm. 12 luglio 2011)
D.P.R. n.122 del 22/06/2009
Art.10- Valutazione degli alunni con disturbo specifico di apprendimento
(DSA).
Per gli alunni con difficoltà specifiche dell’apprendimento (DSA)
adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo
dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali
alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove
d’esame, sono adottati… gli strumenti compensativi e dispensativi
ritenuti più idonei.
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GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
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