2016_Presentazione Roedl_Nigeria_12 febbraio

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2016_Presentazione Roedl_Nigeria_12 febbraio
Country presentation | Nigeria
Studio Rödl & Partner
Avv. Eugenio Bettella
Unindustria Treviso, 12 Febbraio
© Rödl & Partner
12.2.2016
1
Sommario
01
Africa
02
Nigeria
03
Africa Desk
04
© Rödl & Partner
12.2.2016
2
Sommario
01
Africa
1.1 Informazioni generali
1.2 Principali organizzazioni regionali: SADC
1.3 Principali organizzazioni regionali: ECOWAS
1.4 Progetti di integrazione continentale: Tripartite Free Trade Area
1.5 Opportunità di investimento
1.6 Strategie di investimento
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3
1.1 AFRICA: informazioni generali
$2.300 miliardi
• PIL 2014 (IMF)
$1.699
• PIL pro capite
9 su 15
• Economie mondiali a maggior crescita
1 su 3
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• delle 54 economie del continente cresce al
6% - contro una media mondiale del 3,2%
$2.600 miliardi
• PIL africano previsto entro il 2020
$1.400 miliardi
• spesa prevista in beni di consumo entro il
2020
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4
1.1 AFRICA: informazioni generali
ca. 1.033.000.000
abitanti pari a ca.
1/7 (14%) della
popolazione
mondiale
• in aumento fino a
1.900.000.000
persone entro 2050
• nel 2100, il 40%
della popolazione
mondale vivrà nel
continente africano
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Più di un
miliardo di
africani in età
lavorativa entro
il 2040
Popolazione
urbana:
il 36,8% della
popolazione vive
in aree urbane
• entro il 2020 almeno
il 70%
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50% degli
Africani vive
nelle grandi città
• oltre 50 centri urbani
con oltre 1 milione di
abitanti
5
1.1 AFRICA: informazioni generali

Situazione politica stabile nella maggior parte dei Paesi
dell’Unione Africana (54). Focolai di protesta localizzati, ma
contenuti e controllati dai governi

Politiche anticorruzione adottate dai governi al fine di
attirare investimenti stranieri; in particolare, nel settore
doganale vengono adottati standards uniformi per
accrescere la trasparenza nelle operazioni di import/export

Rischio investimento ridotto: gli indici SACE del rischio di
credito, di regolamentazione e di violenza politica
(ranking≤75/100), nonché gli indici O.C.S.E. (ranking≤6/7),
che prendono in considerazione anche la situazione
economica e finanziaria del Paese destinatario, evidenziano
9 Paesi di particolare interesse (Nigeria, Ghana, Angola,
Mozambico, Kenya, Camerun, Tanzania, Uganda e Zambia)

Gli IDE (investimenti diretti esteri) nel 2014 sono
equivalenti a USD 55miliardi. (UNCTAD - Global
Investment Trends Monitor - gennaio 2015); dal 2003 al
2014 il totale degli investimenti esteri è passato da USD 18
a USD 55 miliardi. (African Development Bank e UNCTAD)

Significativa progressione della partecipazione della
componente femminile all’economia, con prevalente
inserimento nel settore del commercio e dei servizi (Woman
in Trade in Africa - World Bank Report)
Lo sviluppo economico è strettamente legato ad una crescente
stabilità politica. Come si vede dalla cartina sopra riportata,
eccezion fatta per alcune aree localizzate, come la Somalia, la
Libia e il Sinai, le zone di conflitto stanno progressivamente
riducendosi
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1.1 AFRICA: informazioni generali
 PIL: USD 2,3 tn. (IMF, 2014):
• crescita reale del PIL del 5,1% nel 2013 e del 5,1% nel
2014, con una previsione del 5,8% per il 2015 (Regional
Economic Outlook: Sub-saharan Africa, IMF, 2014)
• entro il 2020 il PIL africano è previsto raggiunga USD 2,6
tn. con corrispondente rapida e progressiva crescita della
middle-class (spesa in beni di consumo prevista in USD
1,4 tn. – McKinsey Forecasts)
 Struttura del PIL
• I settori che contribuiscono maggiormente alla formazione
del PIL sono quelli dell’industria mineraria/estrattiva e
dell’agricoltura con significative variazioni da Paese a
Paese. Ulteriori settori in crescita sono quello energetico e
quello delle infrastrutture (trasporti, comunicazioni, e
servizi collegati) sostenuti da politiche governative per lo
sviluppo
• I governi di molti Paesi promuovono politiche volte a
diversificare le loro economie interne al fine di ridurre la
dipendenza dalle commodities il cui prezzo è variabile a
seconda dell’andamento dei mercati finanziari
 Distribuzione della ricchezza
• La percentuale della popolazione nella fascia di estrema
povertà (al di sotto di USD 1,25/giorno) è stimato
raggiunga il 35,8% nel 2015, in calo rispetto alle stesse
previsioni delle Nazioni Unite del 2011 (38%)
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1.1 AFRICA: informazioni generali
Angola
Etiopia
Ghana
Kenya
Mozambico
Nigeria
Senegal
Sudafrica
Popolazione (2013
milioni)
Superficie (km2)
PIL (2013, milardi
USD a prezzi
correnti)
PIL pro capite
(USD, PPP)
Crescita PIL
variazione %
(2013)
Crescita attesa PIL
2013-2018 (media)
Posizione Doing
Business 2014 (su
189)
21,47
94,10
25,91
44,35
25,83
173,62
14,13
52,76
1.246.700
1.104.300
238.540
580.370
799.380
923.770
196.720
1.219.030
128,361
48,850
41,279
44,850
16,277
520,065
13,641
335,359
5.745
519
1.593
1.011
630
2.996
965
6.354
5,1
10,4
7,4
4,9
6,8
7,3
4,0
1,9
5,8
7,2
6,3
6,2
8,0
6,8
4,7
3,1
179
125
67
129
139
147
178
41
Fonte: African Statistical Yearbook 2014
 Inflazione
•
Tasso inflazione (% media Paesi) ridotto nel nuovo millennio da ca. 22% (1990s) a ca. 7,3% (2014)
Attualmente il tasso rimane stabile, e dovrebbe diminuire nel 2015
•
L’abbassamento dei prezzi dei beni di consumo contribuirà, tuttavia, a mantenere la bilancia dei pagamenti
negativa nella maggior parte dei Paesi africani (soprattutto fra i non produttori di petrolio)

•
•
•
•
•
African Stock Exchanges - Performance 2015
Nigeria (Lagos) -16,14%
Kenya (Nairobi) +24,57%
Tanzania (Dar Es Salaam) +35,38%
Uganda (Kampala) +38,34%
S&P500 (New York) +11%
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1.1 AFRICA: informazioni generali
Prodotto interno lordo pro
capite a parità dei poteri di
acquisto, 2014
Fonte: Knight Frank 2015, IMF 2014
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1.2 AFRICA: principali organizzazioni regionali
SADC (Southern African Development Community)
La Comunità di Sviluppo dell'Africa Meridionale (SADC) è stata costituita nel
1980 con la Dichiarazione di Lusaka (Zambia). La SADC è
un'organizzazione economica regionale che coinvolge 15 Stati
 Popolazione: ca. 373,3 mln. abitanti (2015)
 PIL regionale nominale: ca. USD 1.193 (2015)
 Obiettivi:
 Il Trattato istitutivo della SADC si pone come obiettivo la creazione
di un mercato comune e il rafforzamento della cooperazione in
materia monetaria, nel campo della sicurezza e nel coordinamento
dell'attività diplomatica
 Il 24 agosto 1996 la SADC ha adottato il Protocol on Trade,
modificato nel 2000, nel 2007 e nel 2008, i cui obiettivi principali
sono:
 progressiva eliminazione delle barriere 1) tariffarie e 2) non tariffarie
presenti tra i Paesi SADC aderenti al Protocol on Trade.
 L’art. 28 del Protocol on Trade prevede l’applicazione del Most
Favored Nation Treatment (MFN); l’MFN permette a ciascun Paese
SADC di stipulare accordi bilaterali con qualsiasi Stato membro o
terzo rispetto alla SADC. Il Paese che ha stipulato l’accordo
bilaterale più vantaggioso, però, sarà tenuto ad estendere i vantaggi
previsti da tale accordo alle merci in transito da/per il suo territorio
verso tutti gli altri Paesi della SADC
Nell’area SADC l’85% delle merci circola in regime di free
trade. Non rientrano tra esse armi, avorio e auto usate
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1.3 AFRICA: principali organizzazioni regionali
ECOWAS (Economic Community of West African States)
La Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale è un’organizzazione
istituita il 28.05.1975 con il Trattato di Lagos
 Superficie: 6,1 mln. km²
 Popolazione: ca. 340 mln. abitanti (2015)
 PIL regionale nominale: ca. USD 675 miliardi. (2015)
 Obiettivi:
 Creazione di una zona di libera circolazione di merci (Trade Liberalisation
Scheme) e persone (abolizione di visti, creazione dell’ECOWAS Travel
Certificate e dell’ECOWAS Passport)
 Cooperazione monetaria (costituzione del West African Monetary Institute –
WAMI) e finanziaria (introduzione dell’ECOWAS levy, un’imposta dello 0,5%
sui beni importati da Paesi non-ECOWAS)
 Miglioramento della rete dei trasporti (costruzione della West Africa highway
network da Lagos a Nouakchott e da Dakar a N’djamena) e delle
telecomunicazioni (Intelcom I e II)
 Sfruttamento razionale delle risorse energetiche e minerarie (finanziamento
del West African Gas Pipeline Project tra Ghana, Togo, Benin e Nigeria e
creazione del West African Power Pool)
 Il 1°gennaio 2015 è entrata in vigore l’ECOWAS Common External Tariff
(CET), una tariffa doganale comune tra i Paesi ECOWAS
 Lo schema della CET si basa su 5 categorie di beni, sottoposti a diverse
aliquote di dazi doganali:
•
•
•
•
•
0% sui beni di assoluta necessità
5% sui beni di prima necessità e sui materiali non lavorati
10% sui beni qualificati come “intermedi”
20% sui beni di consumo
35% su specifici beni necessari per lo sviluppo economico
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1.4 AFRICA: progetti di integrazione continentale
Tripartite FTA (Free Trade Area)
 Al fine di dare ulteriore impulso allo sviluppo
economico dell’intero continente africano nell’ottobre
del 2008, la SADC, il COMESA e l’EAC hanno
avviato un progetto di unificazione delle rispettive
organizzazioni regionali, con la finalità di realizzare
una Tripartite Free Trade Area (FTA)
 Il 10 giugno 2015 è stato firmato il Trattato istitutivo
della Tripartite Free Trade Area tra 26 Paesi membri,
che entrerà in vigore nel 2017 dopo la ratifica di tutti i
parlamenti nazionali
 Il nuovo trattato si articola su tre pilastri:
1) l’integrazione dei mercati preesistenti
2) lo sviluppo infrastrutturale
3) lo sviluppo industriale
Questi
obiettivi
saranno
raggiunti
attraverso
l’eliminazione delle barriere tariffarie e non tariffarie
I passi successivi saranno la liberalizzazione dei servizi
e la concessione di incentivi allo sviluppo
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1.4 AFRICA: i membri della Tripartite FTA
26
Paesi
Membri
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1.5 Opportunità di Investimento: Esportazioni nella Tripartite FTA
FTA Members sono i 26 Stati membri della Tripartite Free Trade Area – Il Sole 24 Ore, 1 settembre 2015
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1.5 AFRICA: opportunità di investimento
 L’Africa sub-sahariana è un territorio interessato da un rapido processo di sviluppo economico, che ha contribuito ad attrarre un numero
crescente di investitori stranieri
•
Secondo le proiezioni della Banca Mondiale, si trovano in Africa nove dei quindici Paesi al mondo che avranno il più alto tasso di
crescita economica nei prossimi cinque anni
•
Aumento degli investimenti diretti a 54 miliardi di dollari entro il 2015, pari ad una crescita del 40% rispetto ai 37.7 miliardi di
dollari investiti nel 2012
•
Sviluppo economico dell’Africa sub-sahariana sostenuto da:
–
sfruttamento delle risorse minerarie

Africa meridionale, Mozambico e Zambia: carbone e riserve di gas, rame

Africa occidentale, in particolar modo Ghana (bauxite, manganese, oro, diamanti, petrolio), Angola (oro, argento, uranio,
diamanti, petrolio), Nigeria (petrolio e, soprattutto, gas naturale) Guinea, Liberia e Sierra Leone

I costi relativi alle forniture d’acqua, all’energia elettrica ed ai trasporti sono tra i fattori che più ostacolano la crescita
economica dei Paesi africani: una criticità che i governi locali stanno gradualmente affrontando dopo l’ingente sforzo
economico-finanziario sopportato negli ultimi anni al fine di ridurre l’esposizione debitoria nei confronti degli stati del Nord
del Mondo
–
stabilità politica e macroeconomica
–
riforme micro-economiche
–
crescente espansione del mercato interno
–
apertura delle economie agli investimenti stranieri
–
crescita della classe media e della corrispondente domanda prodotti e beni di consumo tendenti agli standards europei e
occidentali
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1.5 AFRICA: opportunità di investimento
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1.5 AFRICA: opportunità di investimento
Fonte: Knight Frank 2015
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1.5 AFRICA: opportunità di investimento
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Sommario
01
Africa
02
Nigeria
03
Africa Desk
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2.1 Informazioni generali
2.2 Opportunità di investimento
2.3 Quadro giuridico: aspetti generali
2.4 analisi dei settori: costruzione, arredamento, immobiliare, alimentare
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2.1 Informazioni generali
Nome Ufficiale
 Federal Republic of Nigeria
Superficie
 Ca. 924.000 km2
Popolazione
 Ca. 174 milioni abitanti.
 PIL pro-capite PPP: ca. 5.606,56 USD
 Paese più popoloso dell’Africa e settimo più
popolato al mondo
 Principale partner commerciale dell’Italia
nell’Africa sub-sahariana, dopo il Sudafrica
Divisione Amministrativa
 Capitale: Abuja 1.857 milioni abitanti
 Ogni Stato della Federazione ha un proprio
apparato governativo, presieduto da un
Governor, e una propria assemblea
legislativa, la House of Assembly
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2.1 Informazioni generali
Forma di Stato e di Governo
 Stato Federale
 Repubblica costituzionale presidenziale
 Il capo dello Stato è anche capo del Governo:
il suo mandato è quadriennale
 Il potere legislativo è esercitato dal Parlamento
Bicamerale
(Senate
e
House
of
Representatives)
Quadro Politico
 L’attuale Costituzione è stata adottata nel 1999
 Le elezioni di marzo 2015 hanno visto la
vittoria di Muhammadu Buhari, musulmano del
nord ed ex-generale, leader del partito All
Progressives Congress APC
Religione
 Musulmana (ca. 50%), cristiana (ca. 40%),
culti tradizionali locali (ca. 10%)
 La maggioranza musulmana si concentra nella
parte settentrionale del Paese, mentre i
cristiani risiedono prevalentemente nella parte
meridionale
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2.1 Informazioni generali
Rapporti Bilaterali Italia - Nigeria
 Accordo sulla promozione e reciproca protezione degli investimenti (firmato a Roma
il 27.09.2000 ed entrato in vigore il 22.08.2005)
 Convenzione per evitare le doppie imposizioni sui redditi derivanti dall’esercizio della
navigazione aerea e marittima, con scambio di note (firmata a Lagos il 22.02.1977 ed
entrata in vigore l'11.09.1978)
Rapporti Internazionali
 Membro delle Nazioni Unite (UN) e della World Trade Organization (WTO)
 Membro fondatore dell’Unione Africana (AU) che persegue la promozione dello sviluppo e
dell’integrazione socio-economica nel continente
 Membro dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC; già Organizzazione della
Conferenza Islamica)
 Dal 1971 la Nigeria è parte dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC)
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2.1 Informazioni generali
Valuta e Tasso di Cambio
 Naira (NGN)
 1 € = 224.33011 NGN (10 febbraio 2016)
Inflazione
 8,5% a Marzo 2015 (Central Bank of Nigeria Data)
PIL
 PIL nominale 2014 USD 574 miliardi: dal recente ricalcolo del PIL effettuato la Nigeria
è ora la prima economia africana
Circolazione di Capitali
 Formalità valutarie: è obbligatorio denunciare, sia in entrata che in uscita, ogni importo
superiore a USD 10.000, o un valore equivalente in altre valute, compresa quella locale
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2.1 : Informazioni generali
Contribuzione al PIL per Settore
 Agricoltura 20,2%
 Industria 24,9%
 Servizi 54,8%
PIL per settore
Agricoltura
 La Nigeria è ricca di terreni coltivabili
 I principali prodotti dell’agricoltura nigeriana
sono: cacao, arachidi, cotone, olio di palma,
grano, riso, sorgo, miglio, cassava, patata
dolce e gomma
Altri settori
 petrolio greggio, carbone, stagno,
columbite; prodotti in gomma, di legno; pelli,
tessuti, cemento e altri materiali da
costruzione, prodotti alimentari, calzature,
prodotti chimici, fertilizzanti, stampa,
20%
55%
25%
Agricoltura
Industria
Servizi
ceramica, acciaio.
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2.1 Informazioni generali
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
PIL variazione %
6,3
4,0
4,3
4,5
4,7
4,9
5,1
PIL miliardi US $
574
493
485
509
535
565
595
3.300
2.758
2.641
2.695
2.758
2.837
2.907
Bilancia pagamenti miliardi US $
1,2
- 8,9
- 5,6
- 2,7
- 1,1
- 1,3
- 1,5
Importazioni di beni
variazione %
16,9
7,8
1,2
1,4
2,0
4,9
5,1
Esportazioni di beni
variazione %
- 8,5
7,0
2,4
2,1
1,2
1,8
2,6
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NIGERIA
PIL pro capite US $
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2.2 Opportunità di investimento: Import & Export
EXPORT da Nigeria verso estero
 Petrolio e prodotti derivati, cacao e gomma
 Principali export-partner sono gli Stati Uniti, l’India, il Brasile, la Spagna, la
Francia e l’Olanda
IMPORT verso la Nigeria da estero
 Macchinari, prodotti chimici, mezzi di trasporto, prodotti lavorati e semilavorati,
derrate alimentari e bestiame
 Principali import-partner sono la Cina, gli Stati Uniti, l’India, l’Olanda e la Corea
del Sud
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2.2 Opportunità di investimento: Import & Export
PRINCIPALI PAESI FORNITORI DELLA NIGERIA : QUOTE %
Quota dell’Italia: 2%
Quota della Cina: 22%
Share in Nigeria’s Imports %
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2.2 Opportunità di Investimento: Interscambio ItaliaNigeria
Dati Gruppo SACE
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2.2 Opportunità di investimento: National Indicative Programme
 La Repubblica di Nigeria e la Commissione Europea hanno concordato le linee guida per
la cooperazione per gli anni 2014 - 2020 (National Indicative Programme).
 Nel periodo 2014 - 2020 l’Unione Europea prevede di allocare fondi per 512 milioni di Euro
a sostegno dello sviluppo in Nigeria.
 I fondi andranno a finanziare progetti nei settori:
•
Sanità & Alimentazione
•
Energia
•
Stato di diritto & Governance
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2.3 Quadro giuridico: aspetti generali
Ordinamento Giuridico
 Sistema misto di Common Law, Sharīʿa (in 12 Stati del Paese a maggioranza musulmana, viene applicato un corpo di norme civili e
penali di diritto islamico), diritto consuetudinario e diritto positivo
Principali Fonti del Diritto
 Costituzione del 1999
 Le principali fonti giuridiche di riferimento per l’operatore commerciale straniero sono:
• Nigerian Investment Promotion Commission Decree (1995)
• Nigerian Investment Promotion Commission Act (“NIPC Act” 2004)
• Nigerian Export Processing Zones Act (1992)
• Foreign Exchange Act (1995)
• Factory Act (1987) & Labour Act (1990) & Trade Dispute Act (1990)
• Minerals & Mining Act (2007)
• Companies And Allied Matters Act (1990)
Strumenti di Investimento
 Indiretto
– vendita diretta dall’Italia
– tramite intermediari locali:
• agenzia
• distribuzione
• franchising
• Diretto
– l’apertura di un ufficio di rappresentanza
– la costituzione di una società di diritto nigeriano
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2.3 Quadro giuridico: aspetti generali
Principale Forma di Investimento Diretto
 Limited Liability Companies (by shares o by guarantee)
Obbligatorietà di un Partner Locale
 In via generale, gli investitori stranieri possono operare in Nigeria anche in assenza di un partner locale.
 Sono presenti, tuttavia, eccezioni specifiche, quali ad esempio nel settore bancario. Inoltre, la NIPC Act prevede una
“negative list” dei settori nei quali gli investitori stranieri non possono costituire forme societarie. Alcuni dei settori sono,
quelli della produzione delle armi, degli indumenti militari e paramilitari etc.
 Infine, nel settore oil&gas, la Nigerian Oil and Gas Development Law 2010 accorda vantaggi specifici, anche in
relazione all’assegnazione di appalti pubblici, alle società partecipate al 51% da un socio locale.
Capitale Sociale Minimo
 Il capitale minimo richiesto per la costituzione di una società è, in linea generale, 10.000 NGN (c.a 47 Euro) per una
società non quotata (c.d. private company) e 500.000 NGN (c.a. 2300 Euro) per una società quotata (cd. public
company). Diversi requisiti di capitalizzazione possono essere previsti per particolari settori
 Gli investitori stranieri devono ottenere il business permit da parte della Nigerian Investment Promotion Commission
(NIPC).
 Presso la NIPC è possibile richiedere anche la cd. expatriate quota, ovvero il permesso di assumere soggetti stranieri
(sulla base di tale quota la società potrà poi ottenere i work permits). Le expatriate quota sono generalmente concesse
per un periodo di 3 anni e possono essere rinnovate una sola volta per 1 anno.
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2.3 Quadro giuridico: aspetti generali
Trattamento Fiscale delle Società
 Companies’ income tax: 30%
 Education tax: 2%
 Stamp Duties: tasse di bollo il cui importo varia a seconda della natura e del valore del documento cui
sono apposte
 IVA: 5%
 Witholding tax: 5-10%; applicabile a dividendi, interessi su credito, royalties e capital gains
 Oltre alle suddette, in misura scarsamente influente, altre tasse possono essere previste a livello
provinciale/locale
 Particolarmente elevata la tassazione nel settore petrolifero
TAX HOLIDAY : 3-5 anni; per le società che operino in una delle Export Processing Zones o in settori
definiti “prioritari” dal governo per lo sviluppo del Paese (Agricoltura, manifattura, estrazione mineraria)
Rimpatrio degli Utili
 Gli investitori stranieri sono liberi di rimpatriare gli utili derivanti da attività economiche svolte in Nigeria,
al netto delle imposte
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2.3 Quadro giuridico: aspetti generali
Accesso Al Mercato
 Formalità valutarie: è obbligatorio denunciare, sia in entrata che in uscita, ogni importo superiore ai 10.000,00 USD o un valore
equivalente in altre valute, compresa quella locale
 Il capitale societario straniero può essere introdotto in Nigeria soltanto per il tramite di operazioni bancarie con intermediari
autorizzati
 Barriere tariffarie:
• Aliquota IVA 5%
• Dazi divisi in 19 fasce, dal 12,5% al 150% sul valore dichiarato della merce (le tariffe sui beni agricoli importati sono le più care)
• Ecowas Levy: la tariffa doganale comune a tutti i Paesi membri del ECOWAS (ECONOMIC COMMUNITY OF WEST AFRICAN
STATES), in vigore dal 1 Gennaio 2015, prevede cinque categorie di beni, con tariffe che variano dallo 0% al 35%
• categoria 0: beni sociali essenziali, quali i medicinali sono tassati del 0%
• prima categoria: beni mobili, materie prime e beni capitali, sono tassati del 5%
• seconda categoria: prodotti intermedi, sono tassati del 10%
• terza categoria: beni finali sarano tassati del 20%
• quarta categoria: beni particolari per lo sviluppo economico sarano tassati del 35%
 Barriere non tariffarie: rimangono ancora vigenti divieti e restrizioni alle importazioni finalizzate alla protezione dell’industria locale,
tra cui quelli relativi a beni alimentari (carni e vegetali), saponi e detergenti, e borse in cuoio e plastica e mobili già assemblati, con
alcune eccezioni
 Previsti benefici specifici per le società operanti nelle Free Zones
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2.3 Quadro giuridico: aspetti generali
Espatriati
 Gli stranieri che intendono svolgere attività lavorativa in Nigeria devono munirsi
del:
• Nigerian Temporary Work Permit (T.W.P – valido per 3 mesi): può essere richiesto
dalle società nigeriane per esperti ossia persone dotate di apposite skills i quali
devono svolgere attività lavorativa di breve durata. Per poter ottenere questo
documento è necessario presentare una lettera d’invito presso il Nigerian
Immigration Service.
• Subject to Regularization (S.T.R.) – ossia il work permit. Questo può essere
chiesto solo presso la missione diplomatica del Paese dove lo straniero è stato
residente durante gli ultimi 6 mesi
• CERPAC, il Combined Expatriate Residence Permit and Aliens Card è un residence
permit che permette di eseguire attività lavorativa nel Paese. Il CERPAC ha una
validità di 2 anni e può essere rinnovato
• Gli investitori o gli imprenditori stranieri possono invece ottenere un Business Permit,
con validità di 90 giorni
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2.3 Quadro giuridico – aspetti generali
Sistema Giudiziario
 Gli organi del sistema giudiziario sono: Supreme Court, Court of Appeal, Federal
High Court, State High Courts, Magistrate Courts, Customary Courts
 La National Industrial Court ha giurisdizione esclusiva in materia di lavoro
Arbitrato
 La Nigeria ha ratificato la Convenzione di New York del 1958 sul riconoscimento
e l’esecuzione degli arbitrati internazionali
Convenzioni Bilaterali in Materia di Cooperazione Giudiziaria
 Non risultano in vigore tra l’Italia e Nigeria, trattati né convenzioni in materia di
cooperazione giudiziaria
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Sommario
01
Africa
02
Nigeria
03
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2.1 Informazioni generali
2.2 Opportunità di investimento
2.3 Quadro giuridico – aspetti generali
2.4 analisi dei settori: costruzione, arredamento, immobiliare, alimentare
Africa Desk
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2.4 Settore delle Costruzioni
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2.4 Trend del settore delle costruzioni
Il settore delle infrastrutture è destinato a crescere del 128% nel quinquennio 2015-2020 nei
mercati emergenti, mentre crescerà appena del 18 % nei Paesi sviluppati; si ritiene che la
Nigeria possa essere l’unico luogo al mondo con un’espansione del settore edilizio più veloce
di quella dell'India.
La rapida espansione della classe media, l'aumento del reddito e dei tassi di urbanizzazione
e le recenti riforme legislative genereranno una tumultuosa crescita del mercato immobiliare e
comporteranno un enorme aumento delle opportunità d’investimento nel comparto edilizio. La
Nigeria sta compiendo notevoli investimenti nelle infrastrutture, in particolare nel settore delle
telecomunicazioni e della rete ferroviaria.
Il settore delle costruzioni ha registrato un tasso di crescita media del 18,08 % tra il 2010 e il
2012. Il valore di questa industria è stimato in US $ 69 miliardi.
Le importazioni sono aumentate da US $ 32 miliardi nel 2009 a US $ 55 miliardi nel 2014 (+
72 %).
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2.4 Trend del settore delle costruzioni
 La vendita al dettaglio e l'attività di costruzione sono in piena espansione a Lagos, Abuja,
Port Harcourt e Kano. Questi settori hanno attratto oltre US $ 1.3 miliardi di investimenti
durante gli anni 2012-13.
Il governo prevede di spendere US $ 10 miliardi in progetti per lo sviluppo dei trasporti e
delle costruzioni entro quest’anno, una somma pari a circa il 22% del bilancio totale del
programma di sviluppo infrastrutturale che ammonta a US $ 45 miliardi.
Il settore delle costruzioni nigeriane ha registrato una crescita media del 9,5 % negli ultimi 5
anni.
La Nigeria ha bisogno di importare la maggior parte di materiale da costruzione, ma è ricca
delle materie prime necessarie alimentare il settore: legname, argille, graniti e sabbia sono
disponibili in abbondanza in tutto il Paese. A queste risorse devono aggiungersi circa 5
miliardi di tonnellate di depositi di minerale di ferro ancora da sfruttare.
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2.4 Materiali da costruzione
La produzione del cemento è aumentata da 2 milioni di tonnellate nel 2002 a 28,5 milioni di
tonnellate nel 2013
La produzione di materiali da costruzione come cemento, barre di metallo, sabbia, pietra,
legno, fili elettrici e ghiaia è cresciuta di oltre il 20 % tra il 2010 -2012.
I settori del cemento, dell’acciaio, dell’alluminio, delle vernici e degli accessori per le industrie
hanno beneficiato di grandi investimenti esteri diretti.
Le industrie di proprietà del più grande produttore di cemento della Nigeria, Dangote Cement
hanno una capacità produttiva di 20 milioni di tonnellate all'anno. La società sta investendo
US $ 4 miliardi per espandere la produzione a 50 milioni di tonnellate entro il 2016.
Come nel settore del cemento, i produttori di alluminio della Nigeria affrontano la
concorrenza da parte degli importatori, segno che il potenziale di questo settore è stato
riconosciuto da investitori stranieri. Le importazioni di materiali da costruzione dal Sud Africa,
dalla Cina, dall’India e dalla Turchia sono significativamente aumentate negli ultimi anni.
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2.4 Beni importati dalla Nigeria
Quantità di macchine e materiali per le costruzioni importati dalla Nigeria
(milioni di US $)
800
674
700
600
530
500
537
513
463
400
Mln $ USA
300
200
100
0
2010
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2011
2012
2013
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2014
41
2.4 Esportazioni in Nigeria dall’Italia per settori
Import della Nigeria dall'Italia.
Codice
Import della Nigeria dal Mondo
Valore
2014 Crescita annuale in Quota
USD migliaia
valore 2010-2014, %
dell'Italia%
Tariffa
doganale media
Valore 2014, USD Crescita annuale in
migliaia.
valore 2010-2014 %
84
Caldaie, macchine, congegni meccanici, ecc.
401.276
-4
5.6
7.4
7.221.391
-3
27
Combustibili minerali e distillati di questi.
128.116
26
1.7
6.5
7.605.474
72
73
Lavori di ghisa, ferro o acciaio
92.884
4
5
14.5
1.859.902
-6
88
Navigazione aerea o spaziale
75.113
925
66.7
5
112.681
29
85
Macchine, apparecchi e materiale elettrico
62.219
-23
1.7
10.7
3.559.032
-13
39
Materie plastiche
25.236
17
1.2
9.5
2.187.161
4
38
Prodotti vari delle industrie chimiche
23.556
-2
2.5
8.7
926.625
10
76
Alluminio e lavori di alluminio
11.512
-1
2.2
12.7
527.932
7
40
Gomma e lavori di gomma
11.117
-51
1.8
13.3
619.724
-17
86
Veicoli e materiale per ferrovia e loro parti.
10.507
-21
12.5
5
84.095
25
69
Prodotti in ceramica
9.795
-43
2.3
20
427.384
-9
20
Preparazioni di ortaggi, di frutta o parti di piante
9.536
-10
4.7
19.6
202.047
5
68
Lavori di pietre, cemento, amianto, mica o simili.
5.536
-6
5.1
17.2
109.318
-4
94
Mobili, apparecchi per l'illuminazione.
5.436
1
2.4
18.7
226.809
-4
44
Legno, carbone di legna e lavori di legno
4.534
13
4.9
14
92.231
-21
64
Calzature, ghette e oggetti simili;
4.423
-15
4.4
15
101.604
-5
30
Prodotti farmaceutici
4.382
16
1.1
0
414.980
-2
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2.4 Opportunità di mercato
Punti di forza
Punti di Debolezza e rischi
La Nigeria è uno dei mercati africani più interessanti per
l’edilizia in Africa nel prossimo decennio.
Con una alta crescita annua del PIL, il Paese è sempre più
visto come una destinazione di investimento chiave per gli
investitori internazionali.
Negli ultimi anni il deficit di alloggi è divenuto un problema
più grave, riguardante 15 – 20 milioni di persone. Allo
stato attuale, l'industria è ancora troppo focalizzata sul
mercato di fascia altra. Quest’ultimo infatti riguarda
appena 8 su 174 milioni di nigeriani. La parte più vasta nel
mercato non è ancora adeguatamente sfruttata.
5 su 10 dei più grandi progetti edilizi africani sono in Nigeria. Il
governo federale prevede di costruire 200.000 nuove unità
abitative a prezzi accessibili entro il 2018.
I locatori nelle aree urbane guadagnano circa $ 10.000 al
mese come corrispettivo dell’affitto di una casa di quattro
camere da letto in una posizione privilegiata. Questo significa
un ritorno pari a circa il 9 % a Lagos e dell'8 % a Abuja
sull’investimento effettuato. L’affitto di ufficio di fascia alta può
dare, mediamente, un ritorno del 10% nelle aree urbane,
mentre i ritorni degli investimenti nel settore retail si aggirano
sull’11% e il ritorno degli investimenti industriali raggiunge il
13%.
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2.4 Settore Arredamento
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2.4 Trend del Settore Arredamento
 Mobili e arredamenti italiani per la casa e l'ufficio sono già presenti in Nigeria e sono molto
apprezzati dai consumatori.
Considerando l'alto tasso di crescita dell'urbanizzazione della popolazione e il costante
bisogno di alloggi anche per le classi medio - alte, nonché di arredamento per uffici, la
domanda di questi prodotti è in costante crescita.
Per molti anni l’importazione di mobilio straniero in Nigeria è stata proibita. Di conseguenza
non esistono statistiche ufficiali sui volumi di mobili effettivamente importati.
Il 23 giugno 2015, però, Dikko Abdullah, Comptroller General of Customs, ha annunciato
l’abolizione del divieto delle importazioni. Tuttavia, il provvedimento non è ancora stato
pienamente attuato.
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2.4 Trend del Settore Arredamento
La produzione locale di mobili in generale è di scarsa qualità sebbene vi siano delle punte di
eccellenza che operano nella fascia medio - alta del mercato.
Il grosso della produzione locale si concentra nella fascia più bassa. Quasi tutti i produttori
hanno linee di prodotti realizzati integralmente a livello locale e altre in cui assemblano
prodotti importati, i cosiddetti “Knock-Down Furniture”.
Il Governo non sta implementando significative politiche di sostegno dei produttori locali, la
cui situazione è difficile: vi è una forte carenza di manodopera qualificata (un problema
comune a tutti i settori produttivi nigeriani) e i costi operativi sono alti in quanto le fabbriche
devono essere alimentate con generatori diesel a causa della carenza di energia elettrica.
Inoltre le banche hanno tassi di interesse molto elevati (quasi il 25%) e faticano a prestare
fondi alle PMI. Tutto questo fa si che i prodotti realizzati localmente arrivino a costare cifre
comparabili a quelle dei prodotti importati.
 Dato l’alto prezzo dei prodotti locali, i prodotti importati vengono spesso preferiti a quelli
nigeriani per la loro superiore qualità.
I produttori locali sono preoccupati per la recente apertura del settore ai prodotti stranieri.
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2.4 Trend del Settore Arredamento
I Nigeriani amano il “Made in Italy” e l’esclusività dei prodotti italiani; molti si recano in Italia
per acquistare questi beni direttamente dai fornitori e dalle aziende.
 Per progetti di grande dimensioni (alberghi e complessi residenziali) è relativamente facile
ottenere la possibilità di importare prodotti dall’estero. Nel settore degli uffici, invece, le misure
protezionistiche del governo incidono maggiormente.
IDAN è molto attiva in Nigeria per creare un gruppo di professionisti per far crescere
l’industria in Nigeria e per sviluppare la loro professionalità nel campo dell’Interior design,
aggiornando le competenze e le capacità progettuali. Siamo in stretto contatto con loro.
IDAN organizza un evento annuale con la premiazione dei migliori progetti di architettura e di
Interior design che ha luogo in Ottobre. Ogni anno partecipano a questo evento personalità di
spicco ed Interior Designer di fama internazionale.
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2.4 Opportunità di mercato
Punti di Forza
Punti di debolezza e rischi
I Nigeriani amano il Made in Italy
Forte concorrenza dal Portogallo, Brasile e
Cina.
È stata annunciata l’abolizione del divieto di
importazione.
Il governo preferisce acquistare prodotti
realizzati in Nigeria e più in generale
sostiene i produttori locali.
I prezzi locali sono molto alti.
I prezzi della fascia alta dall’Italia restano
comunque piuttosto alti
La domanda per i prodotti sale per via della
crescita del comparto edilizio e il costante
aumento dell’urbanizzazione.
Carenza di manodopera qualificata
Molte opportunità nel settore alberghiero e
dell’edilizia
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2.4 Settore Immobiliare
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2.4 Trend del settore Immobiliare
 Fattori di espansione del settore negli ultimi dieci anni sono: la rapida crescita della
popolazione, l'urbanizzazione in costante aumento e la crescita dei redditi. La classe media,
in particolare, continuerà a guidare la crescita del settore per il prossimo futuro.
La maggior parte dei segmenti hanno visto un aumento degli investimenti negli ultimi anni,
ma nel Paese continuano a mancare:
• alloggi a prezzi accessibili,
• spazi commerciali di alta qualità,
• uffici di fascia alta.
Il divario tra domanda e offerta in queste aree rappresenta una grande opportunità per il
settore immobiliare.
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2.4 Trend del settore Immobiliare
 Lo sviluppo del settore immobiliare in Nigeria rimane un processo difficoltoso. I principali
rischi sono:
• la mancanza di chiarezza della legislazione vigente in materia di diritti reali;
• l’alto costo dei finanziamenti;
• l’aumento del costo della manodopera locale.
Secondo la maggior parte degli operatori, tuttavia, i potenziali vantaggi compensano
abbondantemente i rischi evidenziati.
La forte crescita economica del Paese, infatti, ha suscitato interesse da parte di molti
investitori stranieri negli ultimi anni, circostanza che a sua volta ha avuto un impatto positivo
sulle dinamiche di settore.
Di conseguenza, il comparto immobiliare dovrebbe crescere notevolmente nel prossimo
decennio.
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2.4 Grandi Progetti in corso
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2.4 Centenary City - Abuja
Centenary City è un nuovo ambizioso progetto da parte del governo nigeriano per costruire
una città intelligente come Dubai, Monaco e Singapore. La città deve essere costruita
integralmente su un terreno vergine situato ad alcuni chilometri a sud est di capitale della
Nigeria, Abuja che misura 1.260 ettari.
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2.4 Eko Atlantic – Lagos
Progetto: Eko Atlantic; Località: Lagos Costo: almeno sei (6) miliardi di dollari.
Eko Atlantic è una città che sta venendo costruita sul lungomare e che, una volta completata,
ospiterà 250.000 persone. Il progetto Eko Atlantic si estende per 9 chilometri quadrati e
dovrebbe concorrere alla protezione del litorale.
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2.4 Lagos - Calabar railway projects
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•
Il 2 febbraio 2016 è stato annunciato il
finanziamento da parte della China - Exim
bank. Il piano prevede un investimento
per 12 miliardi di dollari.
•
Questo progetto rientra nel più generale
piano di sviluppo infrastrutturale portato
avanti dall’attuale governo che prevede
investimenti per oltre 50 miliardi.
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2.4 Settore Alimentare e delle Bevande
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2.4 Trend del settore Alimentare e delle Bevande
 La popolazione nigeriana, secondo l’ultimo censimento (2014) era di 173.62 milioni di persone.
Quest’anno si stima che il numero di abitanti della Nigeria sia giunto a 183 milioni. È ragionevole
prevedere che, con un simile incremento, il mercato consumer Nigeriano possa valere fino a € 130
miliardi.
L'industria manifatturiera nigeriana è il settore dell'economia che cresce più velocemente: in questo
settore il cibo e bevande rappresentano la percentuale più significativa (22,5 %).
La produzione di generi alimentari e bevande ha un valore di € 16.5 miliardi. Essa costituisce il
4,6% del PIL e il 66 % della spesa totale dei consumatori.
Si tratta di un mercato oligopolistico: il 15 % degli produttori controlla il 90% del volume delle
vendite. L'85%, invece è costituito da piccole e medie imprese.
Nei settori della birra e delle bevande analcoliche vi è stato un massiccio ingresso di capitali
stranieri. Il 60% dei € 1,3 miliardi di investimenti realizzati ogni anno in questo settore è concentrato
nell’acquisto di macchinari ed attrezzature.
Multinazionali presenti in loco: Coca-Cola, Heineken, Nestlè, Guiness, Cadbury, SAB Miller,
Diageo, Pepsi, PZ Cussons.
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2.4 Trend del settore Alimentare e delle Bevande
Le aziende nigeriane sono concentrate nelle seguenti industrie: farina di grano, pollame,
carne, pane e pasticcerie.
Più di 20 aziende alimentari sono quotate nel Nigerian Stock Exchange (NSE), con una
capitalizzazione approssimativa di € 13.5 miliardi (rappresentano quindi il 23,5 % della
capitalizzazione del mercato).
La produzione è realizzata dalle grandi multinazionali e alcune imprese locali.
 Vi sono numerose alleanze tra multinazionali e aziende locali per confezionare e
commercializzare i loro prodotti in Nigeria.
Vi è un forte aumento della concorrenza nel settore, sintomo di una forte crescita degli
investimenti.
La domanda di prodotti confezionati è in forte aumento.
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2.4 Importazioni dell’industria alimentare, macchine per
imballaggio e attrezzature in Nigeria
Source: VDMA
Graph: fairtrade 2015
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2.4 Trend del settore Alimentare e delle Bevande
Il valore del commercio alimentare in Nigeria è stimato in € 12.58 miliardi.
Olio vegetale, strutto, latticini, pane, cereali e alimenti refrigerati sono i prodotti più
importanti e vengono in gran parte importati.
La Nigeria è anche uno dei maggiori esportatori di beni di consumo verso i Paesi
vicini.
Vi è un certo numero di beni alimentari e bevande che la cui importazione è
vietata, a scopo protezionistico.
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2.4 Importazioni nigeriane di prodotti alimentari hanno
raggiunto US $ 519 Miliardi nel 2014
Source: WTO-World Trade Organization
Graph: fairtrade 2015
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2.4 Opportunità di mercato
Punti di Forza
Punti di debolezza e rischi
Opportunità di alleanze con le aziende
nigeriane per la produzione o la
commercializzazione locale dei prodotti.
Concorrenza dalla Cina, Portogallo e
Brasile.
Opportunità di esportazione di macchinari
e attrezzature per la produzione e il
confezionamento.
Concorrenza dai produttori locali
imprese commerciali sostenute
governo.
per
dal
Esportazione di prodotti alimentari e
bevande non disponibili in Nigeria o di
qualità superiore.
Opportunità basate su:
una forte crescita del settore alimentare,
delle bevande e più in generale dei
consumi,
nonché
la
crescente
sofisticazione del consumatore nigeriano.
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2.5 Perché la Nigeria?










Prima economia dell’Africa Sub–sahariana
Tra i primi 10 mercati in più rapida crescita nel
mondo
Paese da 170 milioni di abitanti (il più popoloso
dell’Africa) e con classe media in crescita
Popolazione giovane e dinamica
Progressiva diversificazione dell’economia
rispetto al settore Oil&Gas
Forte fabbisogno abitativo e spostamento della
popolazione dalle aree rurali a quelle urbane
Tassi di crescita importanti negli ultimi anni,
nonostante la crisi economica globale
Ambiente politico più stabile: ultime elezioni
pacifiche e senza scontri (marzo 2015) e
nomina del nuovo go-verno (Novembre 2015)
Presenza di una classe di consumatori dal
reddito molto alto
Aumento della spesa pubblica per welfare e
infrastrutture a sostegno della crescita per il
2016
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Sommario
01
Africa
02
Nigeria
03
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2.1 Informazioni generali
2.2 Opportunità di investimento
2.3 Quadro giuridico – aspetti generali
2.4 analisi dei settori: costruzione, arredamento,immobiliare, alimentare
Africa Desk
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64
3 Africa Desk
Market Analysis
Business Solutions
Partner Research
Export Management Service
M&A Intelligence
Tendering Advice Service
Incoming and Outgoing Activities
Workshops
Advisory Consultancy
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Q&A
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66
Rödl & Partner, Africa Desk
Avv. Eugenio Bettella
Managing Partner
Padova
[email protected]
Dott.ssa Mila Barbarotto
Business Developer
Padova
[email protected]
Dott.ssa Natalia Sanchez
Business Developer
Cape Town
[email protected]
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Via F. Rismondo 2 E
35131 Padova
Italy (IT)
Tel.: +39 49 8046911
Fax.: + 39 49 8046920
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