IMPARARE A DIRE ADDIO

IMPARARE A DIRE ADDIO
Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene (Genesi 37:14)
Questo episodio ci parla di un distacco. Giuseppe partì da casa tutto allegro possiamo immaginarlo mentre si allontana e rivolge
un saluto ai suoi cari. La famiglia si aspettava certo che egli avrebbe fatto un buon viaggio e che sarebbe tornato presto.
Nessuno immaginava di non rivederlo per vent'anni. Se i suoi lo avessero saputo, quel saluto sarebbe stato molto più caloroso
e sofferto.
Quando salutiamo i nostri amici nel momento in cui partono, o quando, viceversa, siamo noi ad allontanarci per un periodo, non
possiamo sapere se ci rivedremo ancora. Per questo motivo dovremmo sempre essere pronti a dire addio nel distaccarci da chi
amiamo, anche per le separazioni più brevi, perché potremo non riabbracciarli più.
Questo ci aiuterà a riflettere e ad amare più profondamente il nostro prossimo. La Parola di Dio spesso ribalta gli schemi della
ragione umana, esprimendo concetti tanto diversi dalle comuni opinioni degli uomini. Questi vivono immersi nei loro pettegolezzi
e nelle loro dicerie, seguendo una spinta comune verso la superficialità, la Scrittura, invece, sprona ad affacciarsi sui luoghi
scoscesi di un pensiero che abbraccia l'eternità. Il testo sacro non può tacere all'uomo la precarietà della sua condizione. Tutte
le espressioni della Scrittura sono ardenti e impetuose come materiale lavico, che dilaga in una profusione di concetti non
ancora cristallizzati.
L'uomo senza Dio è, per sua natura, restio a trattare le questioni fondamentali della vita, come la morte, la privazione e la
perdita delle persone care certi argomenti lo infastidiscono, perché sono contrari al suo modo di pensare beffardo e
trasgressivo. Signore, aiutaci ad amare tutta la Tua rivelazione, soprattutto quando ci parla di argomenti che riguardano il nostro
destino eterno.