Detersione - Fisiokinesiterapia
Transcript
Detersione - Fisiokinesiterapia
Piede diabetico: criteri condivisi per una gestione integrata www.fisiokinesiterapia.biz Trattamento locale dell’ulcera diabetica terapia locale della lesione • la pulizia dell’ulcera e la medicazione • il trattamento di eventuali infezioni Trattamento topico È una parte della gestione globale dell’ulcera del piede diabetico genesi multifattoriale Gestita da una equipe polivalente Trattamento topico Da solo • non può compensare o correggere un trauma persistente, una anomalia biomeccanica, un alterato carico, l’ischemia o l’infezione. • non è in grado di determinare differenza tra guarigione o no • può influenzare la velocità di guarigione Trattamento topico Necessario ma non sufficiente Trattamento locale • • • • • Accelerare la detersione Proteggere dalla contaminazione esterna Eradicare l’infezione Assicurare la presenza di un ambiente umido Favorire la proliferazione e la migrazione dei cheratinociti dai margini della ferita • Stimolare la formazione di tessuto di granulazione Scelta terapeutica • La tipologia • la sede • la causa dell’ulcera scelta empirica condizioni generali approcci diversi nelle differenti fasi Tipi di ulcera nel paziente diabetico • Neuropatiche • Vascolari • miste • Da decubito La tempistica …………non aspettare………. Ulcera è la lesione iniziale nell’83% delle amputazioni di arto ipercheratosi Ulcera neuropatica Lesione ischemica Fascite necrotizzante Trattamento locale In relazione all’azione riparativa fisiologica • Detersione • Sterilizzazione/antisepsi • Stimolo alla riepitelizzazione Detersione rimozione di tutto il materiale inerte o necrotico presente nella lesione con esposizione di tessuto sano Metodi di detersione • Meccanico • Chirurgico • Autolitico • Enzimatico • Biologico Tecniche di detersione • Meccanica e fisica Rimozione dei detriti con mezzi fisici • • • • • • wet-to-dry (garze bagnate ) tamponamento irrigazione Immersione Ultrasuoni laser Tecniche di detersione • enzimatica rimozione del tessuto necrotico mediante l’impiego di enzimi litici (collagenasi e proteasi aspecifiche,fibrinolisina,desossirionucleasi) atti a rompere i ponti di collagene per favorire la lisi della necrosi • autolitica Rimozione naturale dei detriti per attivazione di enzimi endogeni attraverso l’applicazione di idrogeli che ammorbidiscono ed idratano necrosi e fibrina per arrivare all’autolisi del tessuto Tecniche di detersione • chirurgica Rimozione con mezzi fisici di materiale inerte Infetto, necrotico, apertura di tramiti fistolos Tecniche di detersione • biologica consiste nell’applicazione di larve di mosca nel letto della ferita metodica utilizzata all’estero La detersione Essenziale in caso di callo e necrosi Obbligatoria e chirurgica in presenza di infezione detersione • ↓ il tessuto necrotico • ↓l’assorbimento di tossine • ↓ batteri sul fondo della lesione • ↓ attenuare il dolore terapia locale della lesione • la pulizia dell’ulcera e la medicazione • il trattamento di eventuali infezioni Quando un’ulcera è infetta • quando contiene più di 106 di batteri per grammo di tessuto (Robson 1982) • • Contaminazione presenza di batteri senza moltiplicazione • Colonizzazione presenza di batteri in moltiplicazione senza reazione dell’ospite • Infezione presenza di batteri in moltiplicazione con reazione dell’ospite alcune ulcere contenenti più di 108 di batteri non presentano segni visibili di infezione (Lonkingbill 1978) Come fare una corretta diagnosi di ulcera infetta • Segni e sintomi • Esame colturale • Clinica batteriologica Segni e sintomi di un’ulcera infetta • essudazione purulenta e non •allargamento delle dimensioni dell’ulcera •arresto della riparazione •fragilità e facile sanguinamento del fondo •aumento dell’induito sanioso (frammenti cellulari necrotici, batteri proliferanti) •aumento del dolore •odore nauseante •linfangite satellite •cellulite satellite •Febbre •Aumento eritema Esame colturale • tampone (????) solo se segni clinici d’infezione • biopsie • fluido aspirato con ago riduco referti da contaminazione Non attendere referto per iniziare antibioticoterapia!!!! Clinica batteriologica Microrganismi Clinica - Segni Piogena Stafilococco Streptococco Escherichia Pseudomonas Pus abbondante Cellulite Putrida Proteus Distruzione tessutale Odore nauseante Anaerobica Clostridium Essudato abbondante non purulento Necrosi tessutale Categoria Approccio al piede diabetico infetto Contemporaneamente • La diagnosi di infezione • Il trattamento • L’accertamento diagnostico vascolare Terapia lesione infetta antibioticoterapia sistemica + medicazioni locali idonee (monitoraggio e supporto locale) + Detersione chirurgica disinfezione procedura atta a ridurre il numero di batteri presenti nei tessuti viventi mediante distruzione o inibizione della moltiplicazione Esempi di antisettici in soluzione (con percentuali di diluizione) • perossido di idrogeno 3% (solo per la rimozione di detriti) • ipoclorito di sodio 0,25% • ac. borico 3% • iodopovidone 2% • clorexidina 0,05% antisettici in soluzione Effetti tossici •Citotossicità soprattutto per fibroblasti •Riduzione della fagocitosi (Kurtz 1980) antisettici devono essere diluiti (Burkey 1993) Principali antisettici in altre preparazioni Sostanza farmaceutica Nome commerciale ARGENTO COLLOIDALE Katoxyn spray ARGENTO NANOCRISTALLI Acticoat medicazione avanzata CADEXOMERO IODICO Iodosorb granuli e pasta CARBONE + ARGENTO Actisorb plus CLOREXIDINA Bactigrass IODOPOVIDONE Betadine pomata e garza Inadine SODIO CLORURO 20% Curasalt SULFADIAZINA ARGENTICA Sorfargen crema Come fare una corretta antisepsi • diluire gli antisettici in soluzione • usare solo se la ferita è infetta •Mantenere in sede per tempi brevi • dopo l’utilizzo detergere con soluzione salina PERCHE’ BISOGNA FARE UNA DIAGNOSI DI ULCERA INFETTA PER EVITARE LE COMPLICANZE cellulite Fascite necrotizzante Medicazione • Materiale che viene posto a diretto contatto con una lesione (medicazione primaria) • Che può necessitare di un supporto di fissaggio o di interazione con la stessa (medicazione secondaria) Medicazioni avanzate Medicazioni che interagendo con lesioni creano e mantengono un ambiente micro umido ottimale, idoneo ad accelerare il processo riparativo fisiologico Medicazioni tradizionali Medicazioni avanzate Guarigione fisiologica Guarigione in ambiente umido Assorbimento essudato Gestione essudato Adesione al letto di lesione dopo essiccamento Non adesione alla lesione Rimozione dolorosa Rimozione atraumatica Barriera meccanica Impermeabilità a liquidi e batteri Copertura della lesione Termo della lesione Necessità di cambi frequenti Permanenza in sede per più giorni Schiume di poliuretano Allevyn Cutinova plus Tielle • medicazioni primarie /secondarie • elevato potere di assorbire l’essudato • Permeabili al vapore acqueo e all’O2 • Aderiscono solo a cute integra • alla rimozione non lasciano residui nel letto di lesione per lesioni essudanti Alginati algisite M • Medicazione primaria • sali derivati da alghe marine • assorbono fluidi fino a 15-20 volte il loro peso •Non trattengono l’essudato per lesioni essudanti-iperessudanti o emorragiche Idrocolloidi Duoderm CGF, Intrasite, Cutinova • Medicazioni primarie/secondarie • tendenzialmente occlusive • polveri di sodio-carbossimetilcellulosa + gelatina • capacità di assorbimento limitata per ferite con moderato o basso livello di essudato Idrogeli Nu gel, Duoderm, Cutinova • medicazioni in gel liquido o su supporto ad altissimo contenuto acquoso • capacità di “idratare” la lesione e “sciogliere” per idrolisi il tessuto necrotico • Occlusive non aderenti per lesioni asciutte Film di poliuretano Opsite Bioclusive • sono medicazioni primarie e/o secondarie • film sottili e trasparenti • sono membrane semipermeabili più o meno occlusive • non permettono la contaminazione della lesione da agenti batterici o fluidi • lasciano “traspirare” la cute • per lesioni superficiali e asciutte Medicazione • classificazione colorimetrica • classificazione dell’essudato Classificazione dell’essudato • Lesioni asciutte • Lesioni secernenti • Lesioni ipersecernenti Classificazione colorimetrica ULCERA NERA indica la presenza di tessuto necrotico (escara) che non permette all’organismo di mettere in atto il processo di riparazione tessutale Classificazione colorimetrica ULCERA ROSSA indica che la lesione è granuleggiante e che non vi è potenziale infezione; è questo il caso in cui il processo di riparazione è in pieno svolgimento Classificazione colorimetrica ULCERA GIALLA indica la presenza di infezione, secrezioni purulente o persistenza di tessuto fibrinoso in via di decomposizione Trattamento di ulcera nera (ricoperta da escara o necrosi secca) • Detersione chirurgica e/o enzimatica (collagenasi e proteasi aspecifiche) e/o autolitico (idrogeli) Trattamento di ulcera gialla (ricoperta da necrosi umida, tessuto fibrinoso ) • Detersione enzimatica (collagenasi e proteasi aspecifiche) e/o autolitica (idrogeli) • Se necessita controllo essudato (alginati) • Se necessita controllo infezione (antisettici in soluzione o medicazioni antisettiche) + detersione chirurgica Trattamento di ulcera rossa (pulita e granuleggiante ) • Detersione • Schiume di poliuretano e/o idrocolloidi Trattamenti particolari Lesioni ricoperte da epitelio • Detersione • Films di poliuretano, schiume di poliuretano e/o idrocolloidi Stimolazione dei processi riparativi • Stimolazione meccanica abrasione del fondo e dei bordi della lesione con garza asciutta o bisturi sino a cruentazione • Fattori di crescita • Prodotti dell’ingegneria tissutale (fibroblasti eterologhi o autologhi) Sempre associata a medicazione occlusiva (films, idrocolloidi,schiume di poliuretano) Conclusioni: la terapia topica Infezione Terapia antibiotica sistemica + Detersione chirugica Conclusioni: la terapia topica lesione neuropatica Æ scarico Lesione ischemica Æ rivascolarizzazione Lesione da stasi venosa Æ?? Bendaggio compressivo Casi clinici L’immagine si riferisce a: 1. Semplice callosità trascurata 2. Ipercheratosi evoluta in ulcera con emorragia sottocutanea 3. Ulcera neuropatica 4. Ulcera da stasi L’atteggiamento migliore è: 1. Temporeggiare 2. Consigliare un cambio di calzature/plantare 3. Intervenire prontamente La terapia topica indicata è: 1. Pediluvi 2. Callifughi/ callista 3. Detersione meccanica 4. Detersione chirurgica È sufficiente: 1. La terapia topica 2. Terapia topica e ricontrollo clinico a 7 giorni 3. Terapia topica e ulteriori accertamenti La causa più probabile di questa lesione è 1. Neuropatia 2. Vasculopatia 3. Pressione/immobilità La terapia più indicata è: 1. Medicazione occlusiva 2. Detersione autolitica 3. Detersione chirurgica 4. Detersione chirurgica e terapia antibiotica sistemica Cosa fare? 1. Terapia locale con antisettici 2. Terapia locale + detersione chirurgica 3. Terapia locale, detersione chirurgica terapia antibiotica sistemica 4. Ulteriori accertamenti + quanto sopra Il quadro è compatibile con 1. Ulcera plantare in Charcot 2. Ulcera da trauma 3. Alterazione biomeccanica con crollo della volta e seguente alterato carico con formazione di ulcera L’evoluzione si è ottenuta con 1. Detersione enzimatica e scarico 2. Detersione autolitica e scarico 3. Semplice terapia topica 4. Detersione chirurgica e scarico La lesione è riconducibile a: 1. Lesione da trauma da sfregamento 2. Ulcera neuropatica 3. Ulcera da decubito 4. Ulcera ischemica 5. Ulcera mista Da attuare: 1. Terapia topica ed elastocompressione 2. Terapia topica, valutazione dello stato vascolare ed eventuale bendaggio compressivo 3. Semplice terapia topica e arto in scarico Di che elementi dispongo per orientare la diagnosi di natura dell’ulcera: 1. Morfologia delle dita del piede 2. Valutazione della cute 3. Esiti di amputazione 4. Presenza/ assenza di dolore Ulcere diabetiche ischemica neuropatica • Sede: plantare, testa metatarsali • Sede: dorso e dita dei piedi • Margini: irregolari, assenza di callosita’ perilesionale • Margini: regolari, bordo calloso sottominato, cute perilesionale ipercheratosica • Fondo: deterso e spesso non infetto • Fondo: necrotico, spesso infetto • Dolore: spesso presente (da ischemia) • Dolore: assente o ridotto • assenza polsi periferici / cianosi Ulcere vascolari dolore Sede venosa +/++ arteriosa +++/ ++++ Sopra malleol are sesso Elementi forma bordi Cute peri clinici lesionale associati Irregola callosi re tondeg giante A Sup ant lat stampo gamba piede Iperpigmen tata Slerotica Atrofia bianca necroti Pallida ci No annessi F Edema varici M Ipertensione No polsi periferici Ulcera in fase di stasi penso a: 1. Deficit nutrizionali 2. Malattia sistemica 3. Alterazioni del microcircolo 4. Possibile infezione La disinfezione va effettuata con: 1. Acqua ossigenata diluita 2. Iodopovidone in soluzione 3. Iodopovidone in soluzione seguito da lavaggio con fisiologica Mi oriento verso: 1. Flemmone della pianta del piede 2. Infezione plantare 3. Ulcera plantare con flemmone e verosimile osteomielite Secondo la valutazione colorimetrica si può effettuare quale terapia: 1. Detersione enzimatica e/o autolitica 2. Medicazione antisettica 3. Detersione chirurgica Un quadro clinico del genere suggerisce 1. Eritema secondario alla lesione del dito 2. Erisipela 3. Lesione ischemica con sovrapposizione infettiva La terapia indicata è: 1. Antibiotico sistemico e lavaggi con amuchima 2. Antibiotico sistemico e antiinfiammatori 3. Antibiotico sistemico terapia topica e valutazione chirurgica/ortopedico urgente Grazie per l’attenzione • Anomalie biomeccaniche sono spesso conseguenza della neuropatia diabetica e • portano ad un’anormale carico plantare. • • La combinazione di deformazioni del piede e neuropatia aumenta il rischio di • ulcera. • • La riduzione del carico è essenziale per la prevenzione e per la guarigione di • un’ulcera, dato che anormali carichi portano a ulcerazione plantare. • • Scarpe e plantari dovrebbero essere controllati frequentemente e sostituiti quando • è necessario. • Inoltre la detersione chirurgica è da ritenersi obbligatoria in presenza di infezione. •L’assenza di ischemia grave è un fattore chiave nel determinare il successo della detersione chirurgica. •Inoltre, deve essere presente un’adeguata quantità di tessuto molle che consenta di praticare la detersione senza determinare esposizione debridment • Rimozione del tessuto devitalizzato dalle lesione da decubito, quando ciò sia opportuno rispetto alle condizioni del paziente e conforme ai suoi scopi (A.H.C.P.R.) • controllo dell’infezione • trattamento della vasculopatia • trattamento delle ferite sono componenti essenziali dell’approccio terapeutico multifattoriale delle ulcere del piede. Come fare una corretta detersione • la soluzione detergente da impiegare soluzione fisiologica salina • la temperatura della soluzione compresa fra i 28° e i 30° Come fare una corretta detersione • tipi di tecnica di detersione da adottare tamponamento applicare la minor quantità di forza meccanica possibile quando si deterge la lesione utilizzando una garza Come fare una corretta detersione • tipi di tecnica di detersione da adottare irrigazione • utilizzare una pressione sufficiente a migliorare la pulizia della lesione senza causare trauma al fondo della lesione stessa • una pressione di irrigazione sicura ed efficace varia da 4 a 15 libbre per pollice quadrato (psi) DISPOSITIVO PRESSIONE D’ D’IMPATTO DI IRRIGAZIONE (psi (psi)) Flacone spray 1.2 Siringa a bulbo 2.0 Siringa a pistone 60 ml con estremità estremità a catetere 4.2 Flacone a spruzzo di soluzione fisiologica 250 ml con cappuccio da irrigazione 4.5 Siringa da 35 ml con ago o angiocatetere di calibro 19 8.0 Come fare una corretta detersione • tipi di tecnica di detersione da adottare immersione • è la detersione ideale • ha il vantaggio di agire sulla lesione senza traumi e sulla cute perilesionale detergendola accuratamente • ha lo svantaggio di creare problemi organizzativi: locale dedicato, vasche apposite, tempi di applicazione lunghi, disinfezione accurata Ulcera Ischemia Curettage chirurgico Drenaggio Val.vascolare Conservativa/chirurgica Rx scintigrafia neuropatica curettage esteso detersione medicazione stivaletto •L’assenza di ischemia grave è un fattore chiave nel determinare il successo della detersione chirurgica. •Inoltre, deve essere presente un’adeguata quantità di tessuto molle che consenta di praticare la detersione senza determinare esposizione ossea detersione • la scelta tra la detersione meccanica e le strategie di trattamento topico per rimuovere il tessuto necrotico è empirica. E.P.U.A.P. (European Pressure Ulcer Advisory Panel) • gli antisettici non dovrebbero essere usati di routine per detergere le ulcere, ma possono essere presi in considerazione quando la carica batterica deve essere controllata • gli antisettici dovrebbero essere utilizzati solamente per un periodo di tempo limitato fino ad ottenere l’eliminazione dell’infezione dell’ulcera Frequenza dei controlli • Fase acuta con infezione: controllo giornaliero • Fase acuta senza infezione controllo ogni 3 giorni • Fase suacuta senza segni proliferativi evidenti:1-2 volte/settimana • Fase sub acuta con seni evidenti di proliferazione: 1 volta/15 gg Gradi di lesione del piede diabetico secondo la classificazione di Wagner • • • • • • Grado 0: Non ci sono soluzioni di continuo della cute; sono presenti solo alterazioni strutturali. Grado I: Ulcera superficiale. Grado II: Ulcera che penetra in profondità, fino ai tendini, capsule, articolazioni ed ossa (ma senza infezioni alle ossa). Grado III: Ulcera profonda con ascessi, osteomieliti, artriti secche. Grado IV : Gangrena localizzata, secca o umida. Grado V: Gangrena estesa a gran parte del piede. Poliacrilati • Medicazione primarie a cuscinetto superassorbenti • Devono essere attivate con ringer • Mantengo ambiente umido e adsorbono l’essudato • Da usare nella fase di detersione Medicazione antisettica • Medicazione primaria sterile impregnata con soluzione ipertonica di cloruro di sodio al 20% • Per le lesioni infette e fibrinose Gel di poliuretano • • • • • Medicazioni primarie o secondarie A base di poliuretano gelificato A volte associati a elementi superassorbenti Permeabili a vapore ed O2 Aderiscono alla cute integra non lasciano residui nel letto di lesione • Indicate nelle lesioni a medio/alta secrezione