1°Caso 2°Caso 3°Caso 4°Caso - Cutimed Sorbact per ferite

Transcript

1°Caso 2°Caso 3°Caso 4°Caso - Cutimed Sorbact per ferite
L’utilizzo di un adsorbente batterico
nel trattamento del biofilm dell’ulcera cronica
AIUC
LA TERAPIA DELL’
ULCERA CUTANEA
VII Congresso Nazionale AIUC
Roma, 24-27 Settembre 2008
M. Sigona
Dirigente Medico Responsabile Ambulatorio Ferite Difficili
G. Pecci
Infermiera Professionale Ambulatorio Ferite Difficili
Unità Operativa Dermatologia
Ospedale Provinciale Macerata
L’ulcera cronica è spesso contaminata da
batteri che sono organizzati in strutture
complesse denominate biofilms.
Il biofilm rappresenta un processo dinamico
costituito dalla presenza di una comunità di
cellule batteriche racchiuse in una matrice
polimerica extracellulare, di natura esopolisaccaridica, denominata slime, e fortemente adesa
alla superficie dell’ulcera.
All’interno del biofilm i batteri si organizzano
in una struttura complessa che funziona come
un organismo multicellulare dove la comunicazione tra i componenti è assicurata dalla
presenza di canali pieni di acqua (sistema circolatorio primitivo) sotto il controllo ferormonale dell’omoserina lattone acetilata (AHLS).
Le microcolonie entrano in una fase stazionaria di crescita e densità (quorum) e attraverso
la possibilità di scambio di segnali biochimici
( sensing ) e di materiale genetico possono
rispondere in maniera coordinata alle modifiche
indotte dall’ambiente.
Proprio per queste sue particolari caratteristiche il biofilm risulta di difficile eradicazione.
Infatti, molto spesso, anche le terapie antibiotiche topiche e sistemiche, seppur mirate
attraverso lo studio dell’antibiogramma, appaiono inefficaci.
1°Caso
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1. ulcera malleolare da IVC con segni di
cronicità per la presenza di biofilm ed
eczematizzazione perilesionale
2. medicazione ogni 3 gg (2 volte/settimana)
con Cutimed Sorbact e pasta all’ossido di
zinco per la protezione dei bordi
3. a distanza di 3 settimane con la stessa
metodica di medicazione si apprezza la
detersione del fondo con segni di granulazione e il netto miglioramento della cute
perilesionale
4. a 5 settimane l’evidente riduzione delle
dimensioni dell’ulcera e la ripresa del
processo riparativo
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2°Caso
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Nello stesso paziente con la stessa
tempistica e la stessa metodica all’arto
controlaterale, in regione malleolare
laterale sinistra.
Stessi tempi di riparazione
3°Caso
1. Ulcera cronica calcaneare sx con segni
di flogosi, sepsi ed eczematizzazione
perilesionale
2. Medicazione con Cutimed Sorbact e
automedicazione 2 volte settimana
3. Guarigione dopo un mese dall’inizio
della terapia (8 medicazioni)
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4°Caso
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Ciò determina inevitabilmente la cronicizzazione della ferita.
L’utilizzo di una particolare medicazione
avanzata caratterizzata da un adsorbente
batterico, composto da una garza di acetato ed
un composto idrofobico, il dialchilcarbamilcloruro (DACC), CUTIMED® SORBACT®, ha consentito, attraverso due semplici meccanismi
funzionali, l’assorbimento selettivo batterico e
la rimozione meccanica del biofilm, il miglioramento e la ripresa di guarigione in alcune
ulcere croniche e stazionarie.
Ciò ci ha permesso di effettuare attraverso
medicazioni periodiche, assolutamente atraumatiche, una sorta di debridement batterico e
selettivo, inserendo a ragione tale metodica tra
le poche utilizzabili per il trattamento e la rimozione del biofilm nell’ulcera cronica.
1. Ulcera cronica a carattere vasculopatico
della regione calcaneare ds con presenza
di biofilm e segni di flogosi.
2. Medicazione ogni 3 gg con garza di
Cutimed Sorbact
3-4. Dopo un mese di medicazioni aspetto
del fondo più deterso e granuleggiante,
senza segni evidenti di flogosi e biofilm.