Sentinella della Vergine, Via Cassandra Crossing

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Sentinella della Vergine, Via Cassandra Crossing
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28/05/2006
Sentinella della Vergine, Via Cassandra Crossing
Il versante orientale dell'avancorpo
della Sentinella della Vergine su cui
si svolge la via Cassandra
Crossing.
A mio avviso l'arrampicata in ambiente è una delle
migliori esperienze che si possono compiere in
montagna; se poi la roccia su cui si deve mettere
mano è solida e rugosa, allora il divertimento è
certamente assicurato!
Oggi, su proposta del Claudio, abbiamo deciso di
avvicinarci ad una delle vie moderne della valle
Ventina: nonostante l'avvicinamento non proprio
breve, siamo comunque riusciti a compiere la salita in
giornata gustandoci appieno questo angolo di pace
nel cuore della Valtellina.
Riguardo allla via vera e propria, bisogna precisare
che si tratta di un itinerario ne troppo complicato, ne
troppo esposto e che oppone in generale solo singoli
passaggi impegnativi.
Chiareggio, rifugio Porro, 1980 m. (Val Malenco)
Regione:
Gruppo montuoso:
Dislivello:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Periodo migliore:
Lombardia
Masino - Bregaglia - Disgrazia
400
40'
T
da Maggio ad Ottobre
Bella escursione su comoda sterrata adatta a tutti. Guadagnando dolcemente quota, si raggiunge
l'accogliente rifugio Porro, all'inizio della suggestiva valle Ventina e al cospetto di importanti vette glaciali.
Descrizione dell'itinerario
Da Sondrio imboccare la strada per la Val Malenco, superare il paese di Chiesa e proseguire nella bella
pineta sovrastante in direzione di Chiareggio, al culmine della valle.
Parcheggiata l'auto appena oltre il nucleo di case, scendere e traversare il torrente in corrispondenza di un
ponte in cemento (indicazioni per il rifugio Porro). Sull'altra riva inizia la bella strada sterrata che, piegando
verso destra in moderata pendenza, si avvicina al solco della parte bassa della valle Ventina. Poco prima di
raggiungere il rifugio, con un paio di tornanti si vince un pendio più ripido, poi ancora su pendenza poco
marcata si sale al bordo della conca prativa della Ventina, presso cui sorge il rifugio.
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Sentinella della Vergine, Via Cassandra Crossing, 2600 m. (Val Malenco)
Regione:
Gruppo montuoso:
Dislivello:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Materiali:
Lombardia
Masino - Bregaglia - Disgrazia
300
4 h.
6a2 mezze corde da 50 metri, alcuni friends medio-piccoli, alcuni dadi medio-piccoli, cordini, fettucce,
moschettoni, discensore, casco.
Periodo migliore:
da Giugno a Settembre
Itinerario non eccessivamente impegnativo che si svolge in ambiente grandioso e molto bello, al cospetto dei
ghiacciai della Ventina e del canalone della Vergine.
La roccia è eccellente, molto rugosa e fessurata soprattutto nella parte alta; tuttavia, non essendo verticale, si
struttura "a gradoni" opponendo ad ogni tiro di corda singoli passi difficili. La salita richiede comunque molta
attenzione per via della chiodatura distante (a volte 2 o 3 chiodi per tiro di corda), anche se a spit.
Attacco
Dal rifugio Porro raggiungere il vicino rifugio Ventina e proseguire su traccia segnata in direzione del
ghiacciaio della Ventina (segnavia blu del sentiero glaciologico). Salire sfruttando la traccia finchè non ci si
avvicina all'inizio della spettacolare morena deposta dal ghiacciaio: traversare quindi il torrente e risalire a
fatica la morena del versante orografico sinistro raggiungendone il culmine.
Ora si prosegue più facilmente sul bordo pianeggiante della morena in direzione Sud: dopo aver aggirato una
costola rocciosa, si arriva presso lo sbocco del selvaggio canalone della Vergine avendo di fronte la struttura
della Sentinella su cui si sviluppa la via.
Scavalcare i torrenti prodotti dalla neve di fusione del canalone raggiungendo, con una breve salita verso
sinistra, la base della parete: l'attacco si trova presso una cengia che taglia in orizzontale al di sopra di un
marcato vallone che scende sul ghiacciaio sottostante (1 h. 30' circa dal rifugio).
Descrizione dell'itinerario
1° TIRO:
Salire verticalmente sui gradoni, poi obliquare leggermente a sinistra e sostare su una comoda cengia alla
base di un muro strapiombante (35 m, 5a).
2° TIRO:
Superare il muro tramite un diedrino a destra della cengia, proseguire più facilmente su placche appoggiate
e, in corrispondenza di un'altra cengia, traversare a sinistra sino alla sosta (35 m, 5a).
3° TIRO:
Rimontare il muretto successivo aggirando a sinistra uno spigoletto, quindi proseguire per salti di roccia più
facili (45 m, 5b).
4° TIRO:
Ancora per salti di roccia senza particolari difficoltà (45 m, 5b).
5° TIRO:
Una breve placchetta adduce al successivo muretto strapiombante che si supera sfruttando un buon appiglio
rovescio. Piegare a sinistra e proseguire sino alla sosta scalando un diedro con alcuni movimenti poco
intuibili (40 m, 5c).
6° TIRO:
Salire diritti senza particolari difficoltà sino ad un muro liscio con spit che si deve scalare direttamente
poggiando a sinistra. Al di sopra si continua su placche appoggiate più semplici (40 m, 5a con passo di 5c).
7° TIRO:
Affrontare l'impegnativo muretto successivo sfruttando una fessurina a sinistra dello spit; in seguito una serie
di gradoni più facili conducono alla base di un diedro strapiombante. Scalare direttamente il diedro con
difficoltà (c'è un solo spit, ma poco sopra è possibile assicurarsi ad una clessidra) e sostare poco dopo il suo
termine (40 m, 5c e passo di 6a).
8° TIRO:
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Scalare piegando leggermente a sinistra le ultime belle placche appoggiate che, senza eccessive difficoltà,
conducono sulla vetta dell'avancorpo (20m, 5a).
Discesa
In doppia dalla via, prestando la massima attenzione a non incastrare le corde nei numerosi spuntoni e
fessure.
Con corde da 60 m. è possibile unire solamente i primi due tiri.
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