Dente del Gigante - via Normale, 4010 m. (Colle del Gigante) Attacco
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Dente del Gigante - via Normale, 4010 m. (Colle del Gigante) Attacco
Dente del Gigante - via Normale, 4010 m. (Colle del Gigante) Regione: Valle d'Aosta Gruppo montuoso: Monte Bianco Dislivello: 600 Tempo di percorrenza: 5 h. Difficolta: D Materiali: 2 mezze corde da 50 metri, cordini, fettucce, moschettoni, 8 rinvii, discensore, casco, piccozza normale, ramponi. Friends e dadi non sono indispensabili poichè è possibile sfruttare gli ancoraggi delle corde fisse. Periodo migliore: Il Dente del Gigante è una montagna molto fredda e oltretutto la via si svolge sui versanti Nord e Ovest: il periodo migliore si riduce pertanto ai mesi di Luglio ed Agosto nelle giornate con isoterma al di sopra dei 4000 m. Elegante e slanciato, il Dente del Gigante è sicuramente uno dei quattromila più famosi e caratteristici di tutto il gruppo del monte Bianco. Si staglia con un salto netto all'inizio dell'altrettanto famosa cresta di Rochefort mostrando su ogni versante ripide pareti di granito assai suggestive e accattivanti. La via normale alla vetta si snoda lungo i versanti Ovest e Nord della montagna e sfrutta le lisce ma appoggiate placche Burgener. Le difficoltà pure si aggirano in alcuni passaggi intorno al V+, ma una serie di canaponi disposti dalle guide alpine lungo i tratti più impegnativi facilitano di molto la salita. Questo fatto tuttavia non deve far correre il rischio di sottovalutare l'impegno complessivo dell'itinerario: tenere presente che ci si muove in alta quota e che lo stesso percorso di accesso all'attacco della via non è banale. Prevedere inoltre un certo margine riguardo al tempo di salita per via del probabile affollamento causato sopratutto da guide alpine con i rispettivi clienti, a volte poco preparati ad un itinerario del genere e quindi piuttosto lenti. 3 Punto di appoggio: Rifugio Torino (3375) Località: Monte Bianco Telefono: 3402270121 Posti letto: 140 Il rifugio, posto all'arrivo della funivia che da Courmayeur sale a punta Hellbronner, si affianca al vecchio rifugio Torino per accogliere gli alpinisti di tutta Europa diretti ad uno dei numerosissimi itinerari alpinistici effetuabili sul lato Sud del massiccio. Per questo motivo è indispensabile prenotare con un certo anticipo il posto letto, specialmente durante i week-end. Dall'aerea terrazza del rifugio, la vista sull'Aiguille Noire e sul monte Bianco è mozzafiato. Apertura del rifugio: da metà giugno a metà settembre. www.rifugiotorino.it Attacco Dal rifugio Torino o dalla vicina punta Helbronner, scendere sul sottostante plateau del glacier du Geant e dirigersi in direzione Nord Est verso l'Aiguille Marbré che si aggira a sinistra. Sempre su facile ghiacciaio, procedere nella medesima direzione su pendenze via via più accentuate, raggiungendo in breve tempo il piccolo circo nevoso alla base del Dente. La conca è limitata a destra dalla cresta di confine e a sinistra da uno sperone secondario che scende dal Dente del Gigante e che culmina con un'ardita torre rocciosa arancione. Piegando verso sinistra raggiungere il ripido pendio ai piedi della torre: a seconda delle condizioni, affrontare o le rocce instabili sulla sinistra o il canale nevoso più a destra (pendenze sui 45°-50°) e salire alla sella appena a monte della torre stessa. Seguendo le tracce di passaggio e qualche ometto di pietra, risalire il successivo pendio di rocce instabili o neve scavalcando alcuni gradoni con passaggi di facile arrampicata e raggiungere la base di un marcato e caratteristico torrione. Intuendo il percorso più semplice, aggirare il torrione sul lato destro e rimontare alla nevosa cresta di confine seguendo la quale si raggiunge senza difficoltà il caratteristico colle della Gengiva, alla base della strapiombante parete meridionale del Dente. Con un traverso su neve verso sinistra, scendere ad un comodo ballatoio appena prima di uno spigolo roccioso ed attrezzare la sosta su spit. Descrizione dell'itinerario Nota: la lunghezza dei tiri di corda non è obbligatoria e può essere variata in più punti perchè è possibile sostare presso ogni fittone a cui sono ancorate le corde fisse. 1° TIRO: Dal ballatoio aggirare con un singolo movimento delicato lo spigoletto, poi proseguire in diagonale a sinistra su buone lame raggiungendo l'imbocco di un ampio canale dove si sosta su chiodi (30 m, IV e III. Tiro spittato ma senza corde fisse). 2° TIRO: Salire verticalmente nel facile canale sfuttando lame e spuntoni. Al culmine girare a sinistra e, con un passo esposto ma non difficile, raggiungere la sovrastante panoramica terrazza in piena parete Nord. Sostare sul primo fittone delle corde fisse (25 m, III. Tiro facilmente proteggibile con cordini sugli spuntoni). 3° TIRO: Seguendo la direttrice delle corde fisse, rimontare la successiva bellissima placconata (placche Burgener) in lieve diagonale verso sinistra sfruttando le numerose fessure verticali. Sostare in corrispondenza di una piccola cengia (30 m, IV. Corde fisse). 4° TIRO: Proseguire più marcatamente verso sinistra su di una bella placca tecnica che permette di raggiungere un breve canale appoggiato. Risalire il canale senza difficoltà e, al suo termine, piegare a destra su di una cengia orizzontale. Traversare in esposizione verso destra e sostare all'inizio di uno stretto diedro verticale (30 m, IV+ e III. Corde fisse). 5° TIRO: Salire con fatica il diedro leggermente strapiombante poggiando eventualmente sul bordo sinistro. A metà percorso il diedro è interrotto da una comoda cengia presso cui è possibile sostare (20 m, IV e V. Corde fisse). 6° TIRO: Proseguire lungo il diedro ancora con passi faticosi finchè non si sbuca sull'aerea cresta finale (20 m, IV+. Corde fisse). 7° TIRO: Salire per cresta aerea ma non difficile sulla sommità della vetta Occidentale del Dente. Continuare verso Est in lieve discesa sino ad un muro strapiombante (cordino) che permette di scendere sulla sottostante sella tra le due vette. Sostare presso la base della più alta cuspide Orientale (30 m, III. Tiro proteggibile con cordini sugli puntoni). 8° TIRO: Un'ultima breve salita su placca fessurata conduce sulla vetta più alta del Dente (15 m, IV. Corde fisse). Discesa Dalla cuspide Orientale, tornare alla sella tra le due vette e, per facile cengia, portarsi sul versante meridionale del Dente. In corrispondenza dell'uscita della via Geant Branchè, è attrezzata a spit la prima sosta di quattro corde doppie molto aeree ma abbastanza lineari e veloci.