Gross Furkahorn, Cresta ESE

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Gross Furkahorn, Cresta ESE
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24/09/2005
Gross Furkahorn, Cresta ESE
Manuel all'imbocco della valle del
Sidelen. La cresta ESE del Gr.
Furkahorn si staglia contro cielo a
sinistra.
Questa gita si svolge nel cuore delle alpi Urane, al
cospetto di imponenti montagne e grandi ghiacciai, in
un ambiente sicuramente molto interessante e
suggestivo. Come per tutte le altre scalate di questa
zona, la roccia è sempre eccellente: si tratta di granito
giallo fessurato sempre molto solido su cui
arrampicare è sempre divertente e sicuro.
Lo spigolo che abbiamo deciso di salire costituisce
una piacevole salita, non difficile, ma sicuramente di
ampio respiro. Inoltre poichè il punto di partenza è il
Furkapass, è possibile, anche se con una tirata,
effettuare l'ascensione in giornata.
Rifugio Sidelenhutte dal Furkapass, 2708 m. (Furkapass)
Regione:
Gruppo montuoso:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Svizzera (Uri)
Alpi di Uri
1 h. 15'
E
Si tratta dell'itinerario più veloce per raggiungere il rifugio Sidelenhutte, sperduto tra le lingue di ghiaccio che
scendono dai versanti meridionali del Galenstock.
Il percorso, partendo già in quota, non è per nulla faticoso e permette di addentrarsi velocemente in questo
fantastico ambiente glaciale.
Descrizione dell'itinerario
Dal parcheggio antistante il rifugio Furka, nei pressi del Furkapass (24209 m.), parte il sentiero ben marcato
che, quasi pianeggiante, si dirige in direzione Nord-Est verso la conca dominata dalla possente mole del
Galenstock (3583 m.), da qui ben visibile. Con percorso pianeggiante si superano alcune belle colline prative
e, dopo aver svoltato un dosso, si raggiunge l'impressionante conca postglaciale dominata dalla guglia
granitica del Gross Furkahorn (3169 m.).
Superato il vigoroso torrente che attraversa la valle per mezzo di un ponticello di assi di legno, il sentiero
risale il versante opposto della conca rimontando faticosamente l'ampia morena destra del ghiacciaio, ormai
ritirato alcune centinaia di metri più in alto. Giunti al culmine della morena, si continua ancora presso il suo
filo con un leggero saliscendi per poi piegare più decisamente a destra puntando direttamente allo spiazzo
erboso dove sorge il bel rifugio, proprio nei pressi del lago Sidelen.
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Gross Furkahorn, Cresta ESE, 3169 m. (Furkapass)
Regione:
Gruppo montuoso:
Dislivello:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Materiali:
Svizzera (Uri)
Alpi di Uri
300
4 h.
V2 mezze corde da 50 metri, pochi friends medio-piccoli, cordini, fettucce, moschettoni, discensore, casco,
ramponi utili ad inizio stagione.
Bibliografia:
Plaisir Ost
La cresta ESE del Gross Furkahorn è un interessante itinerario di arrampicata di difficoltà non elevate in un
ambiente estremamente suggestivo, dominato da numerose lingue di ghiacciaio. Nonostante in alcuni tratti
sia possibile scostarsi dal filo di cresta vero e proprio per poter aggirare le difficoltà, è molto più consigliabile
attenersi ad esso, per potersi divertire lungo qualche passaggio esposto.
L'esposizione favorevole permette di effettuare la salita anche a stagione avanzata.
Attacco
Dal Sidelenhutte, seguire per un breve tratto il sentiero di accesso proveniente dal Furkapass finchè non si
raggiunge la grande morena depositata dal ghiacciaio sovrastante.
Abbandonata la traccia segnata, si piega a destra (NO) rimontando le ultime balze della morena (attenzione
al terreno molto instabile) puntando al tratto in cui il ghiacciao diminuisce la pendenza e diventa quasi
pianeggiante. Senza troppe difficoltà lo si attraversa nel punto più agevole e si rimonta l'opposto pendio
proprio alla base della cresta ESE del Gr. Furkahorn, da qui ben visibile. Senza percorso obbligato si
raggiunge la base della parete NE e piegando a sinistra si raggiunge l'attacco dello spigolo, nei pressi di un
evidente diedro (40' dal rifugio).
Descrizione dell'itinerario
N.B. Alcune soste non sono obbligate; noi abbiamo preferito allungare i tiri in modo che fossero il più
possibile sui 40-50 m.
1° TIRO
Si sale il bel diedrino verticale fino a raggiungere la sosta su spit appena al di sotto del filo dello spigolo.
2° TIRO
Aiutandosi con una fessura obliqua si piega a sinistra e si rimonta lo spigolo, che poi va seguito per un buon
tratto lungo il suo filo.
3° TIRO
Con percorso facile si rimontano i gradoni successivi e si raggiunge una vasta placca inclinata alla base della
quale si sosta.
4° TIRO
Si risale la placca fin sotto uno strapiobino senza speciali difficoltà piegando da ultimo a destra. Si scavalca
nuovamente il filo di cresta (passaggio delicato, chiodo) per poi proseguire più facilmente quasi in piano
raggiungendo la base di un salto verticale dove si sosta.
5° TIRO
Tramite una bella fessura si supera la paretina sovrastante e si raggiunge l'inizio del tratto più adagiato della
cresta (volendo da questo punto è possibile fare sosta e poi proseguire in conserva piegando a sinistra al di
sotto della cresta). Poco oltre si risale un muretto verticale con fessura e si sosta sulla terrazza sovrastante
(fittone).
6° TIRO
Si prosegue lungo la cresta affilata scavalcando con un passaggio delicato un paio di cuspidi che precedono
un'ardita torre rocciosa. Tramite una corda fissa sistemata alla base della torre si scende di qualche metro
aggirandone le spigolo e andando a sostare poco oltre.
7° TIRO
Salire la placca sovrastante, traversare a sinistra in aderenza sfruttando una fessurina e proseguire poi più
facilmente lungo la cresta.
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8° TIRO
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Ancora facilmente si prosegue per gradoni giungendo ad un'evidente cengetta a sinistra della cresta. Da qui
si può proseguire in conserva oppure scavalcare l'ennesimo risalto roccioso di cresta con un passaggino
interessante. Superato il risalto conviene sostare e poi proseguire in conserva lungo la facile cengia in modo
da portarsi velocemente alla base del salto finale di cresta.
9° TIRO
Si supera il salto tramite una bella fessurina.
10° TIRO
Facilmente si prosegue per gradoni rocciosi, si supera un masso e si arriva alla forcella alla base della
cuspide che caratterizza la vetta (sosta su spit).
11° TIRO
Si attacca la parete strapiombante della cuspide su ottimi appigli. In alto si piega a sinistra e, proseguendo
lungo una bella placca, ci si muove in diagonale fino alla sosta su spit (secondo me è il tiro più bello della via,
non difficile ma molto divertente).
Discesa
Dalla vetta, con una doppia da 15 m. sul versante SO si scende alla base della cuspide presso un grosso
ometto di pietra. A piedi si scende a destra aggirando una lama, poi seguendo altri ometti si prosegue
facilmente fino ad una sosta a destra prima di un salto verticale. Con una doppia da 50 m. si è sulla cengia
sottostante.
Seguendo la cengia verso sinistra si torna facilmente all'attacco della via.
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