semplice - Premio Letterario Santa Margherita

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semplice - Premio Letterario Santa Margherita
SEMPLICE
E poi arrivano. Silenziose, senza neanche un minimo di preavviso. Credi che sarà questione di cinque minuti, tempo di leggere
una mezza paginetta del libro sul comodino e invece niente. I 5 minuti diventano ore. La mezza paginetta diventa 100 pagine.
Eppure sono stanco morto. Non ho neanche mangiato per andare a letto subito. Non vedo l’ora di crollare a letto esausto e
sfinito dopo la solita giornata tra ufficio, telefonate isteriche e traffico impazzito.
Odio queste nottate.
Ero andato a letto presto, neanche le 22. Zero televisione. Solo il bisogno fisico di dormire. Tanto e subito.
Guardo l’orologio, adesso è mezzanotte e mezza abbondante. Che fare?! è più di due ore che mi giro nel letto, leggo mi sembra
di addormentarmi e poi mi risveglio subito.
Ci vuole un inversione di marcia.
In 10 minuti mi do una lavata, mi vesto ed esco. Scendo le scale di corsa, il tempo di uscire dal portone di casa e mi accendo
una sigaretta. Decido di farmi due passi qui in centro. Siamo a fine estate, anzi più che fine estate è inizio autunno. C’è ancora
qualche turista tetesco in giro ma siamo rimasti noi indigeni per lo più….
Mentre osservo la città e il suo movimento, decido di entrare in un wine bar, che mi fa tanto triste come definizione, con
l’insegna verde stile anni 50. Sicuramente non turistico, ma si ascolta buona musica e si sta bene. Sembra un’osteria, tanti vini,
tre o quattro piatti caldi, taglieri e panini.
Andare da solo in un locale mi fa strano.
Non so se sedermi al bancone o a un tavolino mezzo nascosto dietro la colonna mattonata. In entrambi i casi mi faccio un po’
tristezza e opto per il bancone che mi fa sentire meno solo. Nel locale ci sono una ventina di persone , 2 coppie e 3 gruppetti di
ragazzi e ragazze che parlottano tra di loro senza far casino. Sembrano intorpiditi, forse sono a fine serata e stanno per
andarsene a casa non proprio sobri.
Mi siedo al bancone appunto. Voglio un vino rosso e fermo. Allappante. Il barista o l’oste, come preferite, mi propone il suo
preferito e accetto senza far domande. Annuisco convinto.
Intanto che aspetto il mio bicchiere do un occhio al cellulare. Guardo facebook e poi la mia e-mail, non si sa mai fosse successo
qualcosa di imperdibile di cui devo venir a conoscenza nelle ultime ore……e mi arriva il bicchiere.
Assaggio. Esito positivo: Oste puoi versare.
Mentre versa mi ricordo che sono qui da solo perché non riuscivo a dormire. Intanto un gruppetto se ne è andato a casa.
Insieme al vino ho ordinato anche un panino al salame. Insomma.
A un certo punto dalle casse esce decisa e delicata la voce di De Gregori “Sempre e per sempre”, mi fa venire i brividi.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime e cerco di nasconderle addentando deciso il panino, seguito da un rapido sorso di vino.
Il vino mi fa sciogliere il magone e mi dice che è solo questione di un attimo e poi passerà.
Il problema è che poi ritorna. Sono stufo di vederti tornare. Sono stufo di me che non riesco a vivere senza il tuo pensiero.
Un pensiero semplice come questo panino che mi si blocca in gola, di cui però non mi stanco mai e semplice come tutto il vino
del mondo che mi fa sentire libero da te solo nel momento in cui il tuo sorriso mi risveglia la mente, troppo stanca dalla routine
molle e senza pace della giornata.
Probabilmente paragonarti a un panino al salame e a un bicchiere di vino rosso non sarà il massimo, anche se per Al Bano e
Romina era la felicità, ma credo che questa verità, scoperta così per caso, all’una e trenta di una notte che non vuol farsi capire,
mi rende un po’ più sereno. Mi calma e mi fa sorridere.
Così mi distendo, allungo le gambe e sento i muscoli sciogliersi.
Sarà che non è mai facile dimenticare qualcuno.
Sarà che i sogni sono così leggeri da volare via subito, al primo soffio di vento o al minimo sospiro, ma io resto qui, col mio
bicchiere che mi guarda curioso e le briciole del mio panino al salame che dormono nel piatto.
E sono contento.
Alla fine è tutto così semplice.
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Gianfranco Gallinoni