7 - Il modello di crescita neoclassico
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7 - Il modello di crescita neoclassico
7 - Il modello di crescita neoclassico Sistema economico concorrenziale, decisioni decentrate; ruolo dei prezzi – flessibilità – equilibrio: “mano invisibile” (Smith, 1776) efficienza ed ottimalità paretiana dell’equilibrio; fallimenti del mercato (ma anche dello stato); teoria delle scelte pubbliche o “new political economy”: tutti i soggetti, anche pubblici, agiscono per interesse, fanno pressione, cercano di guadagnare “rendite”. fatti storici – anni 50: “guerra fredda”, mondo bipolare; anni 80: America Latina vs. Asia Orientale, politiche “market friendly”, sinergie “stato-mercato” 1 Modello neoclassico … (7.2) Economia chiusa, senza settore pubblico; funzione di produzione (in particolare, Cobb-Douglas), con due fattori (lavoro e beni capitali), rendimenti costanti di scala e decrescenti nei fattori; progresso tecnico = spostamento della FdP. Due equazioni fondamentali: funzione di produzione con imprese max i profitti, funzione di accumulazione (e funzione di crescita della popolazione) Funzione di produzione, con imprese che max i profitti: [→ y = ka ] Y = f (K, L) → Y = Ka L1-a w = ∂F/∂L = (1-a) Y/L e r = ∂F/∂K = a Y/K 2 Modello neoclassico … (7.3) Crescita della popolazione esponenziale al tasso annuo n L = L0 ent Accumulazione del capitale: risparmi = investimenti (ipotizzata sempre valida, ma spiegabile dal modello) Ḱ = sY – dK dove Ḱ ≡ dK/dt Ḱ/K = sY/K – d ḱ/k = Ḱ/K – Ĺ/L ḱ/k = sY/K – d – n ḱ/k = s(Y/L) / (K/L) – d – n ḱ/k = sy/k – d – n ḱ = sy – (n+d) k dato poi: y = ka ḱ = ska – (n+d) k 3 EQUILIBRIO NEL MODELLO DI SOLOW 4 Modello neoclassico … (7.5) Stato stazionario, sua rilevanza: ḱ=0 cioè: ska = (n+d) k soluzione per k, y: y* = [s/(n+d)] k* = [s/(n+d)] 1/(1-a) la soluzione è stabile; a/(1-a) variabili procapite (y, k) sono stazionarie, non crescono; v. assolute o aggregate (Y, K, L) crescono al tasso n il solo motore della crescita è la popolazione. Statica comparata: aumento di s → aumento di k* e y* aumento di n (e d) → diminuzione di k* e y* 5 Transizione allo stato stazionario 6 7 8 9 Modello neoclassico … (7.10) Introduciamo il progresso tecnico: esogeno, non spiegato, “misura della nostra ignoranza”. Neutrale rispetto alla distribuzione del reddito tra w e ∏ : neutrale alla Harrod (o “aumenta lavoro”), Y = f(K, AL) Y = Ka (AL)1-a neutrale alla Hicks (o “aumenta lavoro e capitale”), Y = B f(K, L) Y = B Ka L(1-a) neutrale alla Solow (o “aumenta capitale”), Y = f(EK, L) Y = (EK)a L(1-a) dove, di solito, è Á/A = g ovvero A = A0 egt Se la FdP è una Cobb-Douglas: Y = Ka A(1-a) L(1-a) = B Ka L(1-a) = Ea Ka L(1-a) A(1-a) = B = Ea 10 Modello neoclassico … (7.11) Se indichiamo con ỹ = Y/AL = y/A e con g = Á/A, cioè usiamo “unità efficienza” di lavoro (non unità fisiche) ỹ = ̃ka ̃ḱ = sỹ – (n+d+g) ̃k Statica comparata (variazioni di s, n, d): come prima, ma in “unità efficienza” di lavoro; stato stazionario: come prima, ma in “unità efficienza”; soluzione per ỹ, ̃k: ̃k* = [s/(n+g+d)] 1/(1-a) ỹ* = [s/(n+g+d)] a/(1-a) le variabili in unità fisiche di lavoro (y, k) crescono al tasso g, quelle in valori assoluti o aggregati (Y, K) al tasso (g+n), l’occupazione (L) cresce al tasso n 11 Modello neoclassico … (7.12) Motori della crescita: popolazione e progresso tecnico, entrambi esogeni. Transizione allo stato stazionario: come prima, il tasso di crescita del prodotto può aumentare temporaneamente durante la transizione; però una volta arrivati (o ritornati) allo stato stazionario, il tasso di crescita è dato da n e g . 12 13 Modello neoclassico (7.14) Un’applicazione empirica del modello di Solow con PT legato al capitale umano o specializzazione Mankiw, Romer e Weil, 1992. Funzione di produzione: Y = Ka (AH)1-a A è PT “aumenta lavoro” al tasso g H è lavoro specializzato; il lavoratore può impiegare il suo tempo producendo il bene o “specializzandosi”: H = eψu L (da cui: d lg H/d u = ψ) u = quota del tempo spesa specializzandosi: u = 0 → H = L; Ψ = efficacia della specializzazione. Accumulazione: Ḱ=sY–dK In termini pro capite: y = ka (Ah)1-a dove: h = eψu con u costante, esogeno 14 Modello neoclassico (7.15) Analizziamo lo stato stazionario, usiamo unità efficienza di lavoro, dividendo per Ah : dove: ỹ = y/Ah ỹ = ̃ka da cui: d̃k/dt = sỹ – (n+d+g) ̃k ed anche: ỹ* = [s/(n+g+d)] a/(1-a) o in unità fisiche di L: y*(t) = [s/(n+g+d)] a/(1-a) h A(t) Alcuni paesi sono ricchi perché investono molto in K, accumulano specializzazione, hanno livelli tecnologici alti, e bassi tassi di crescita demografica: valori di s, h, u, A, n 15 Modello neoclassico (7.16) L’equazione trovata può servire per una verifica empirica: analizziamo la crescita del reddito pro capite di un paese in relazione a quella degli USA – ŷ* = y*/y*US ŷ* = (ŝ/xˆ)a/1-a ĥ Â dove: x = n+g+d I valori previsti sono generalmente buoni, vedi Tab. 3.1 (Jones, 1998, p. 55) 16 17 Modello neoclassico (7.18) Il problema della convergenza beta – β relazione negativa tra tassi di crescita e livello iniziale di Y/N (convergenza sigma – σ : diminuzione della dispersione tra i livelli del Y/N di un gruppo di paesi, nel tempo) convergenza assoluta: tutti i paesi tendono allo stesso stato stazionario, cioè allo stesso livello di reddito (e capitale) pro capite, se i parametri – s, d, n, g – sono uguali; convergenza condizionata: se i parametri – s, d, n, g – non sono uguali, ogni paese tende ad un particolare stato stazionario, “suo” proprio, definito dai valori dei parametri. 18 Modello neoclassico (7.19) Un’altra spiegazione della convergenza è quella del “catching-up” o “vantaggio di essere secondi”: si imitano i primi, si sfrutta la loro “scia”. Vi sono però anche i “processi di apprendimento” “learning”, che hanno effetti contrari, incrementando il distacco: chi ha investito/prodotto di più diventa più produttivo per sempre, non perde questo vantaggio; si tratta di economie di scala dinamiche (cfr. economie di scala statiche). Vi è anche una teoria “giapponese” molto nota in East Asia, “flying geese model”, con molti aspetti simili, che spiega la diffusione della crescita e l’integrazione economica in Asia orientale. 19 20 21 Modello neoclassico (7.22) Nei paesi OECD, economie simili, con parametri simili, la convergenza assoluta è verificata; considerando invece anche i PVS la convergenza assoluta non è verificata; mentre la convergenza condizionata è verificata nella maggior parte dei casi. Se un paese non è già nello stato stazionario, tenderà ad esso con un tasso di crescita superiore a quello dello stato stazionario se è “sotto”, ed inferiore se è “sopra” di esso. 22 23 Contabilità per la crescita Funzione di produzione Y = A F(K, N) con rendimenti di scala costanti Come separare i contributi dei vari fattori? ΔY = F(K,N) ΔA + MPK ΔK + MPN ΔN divido per A F(K,N) = Y ΔY/Y = ΔA/A + (MPK/Y) ΔK + (MPN/Y) ΔN moltiplico e divido per K e N il 2° e 3° termine: ΔY/Y = ΔA/A + (K • MPK/Y) ΔK/K + (N • MPN /Y) ΔN/N pongo: MPK = r e MPN = w wN/Y = 1 – a e rK/Y = a ΔY/Y = (1-a) ΔN/N + a ΔK/K + ΔA/A ovvero: GY = (1-a) GN + a GK + GA I fattori produttivi possono essere vari, oltre a K e L 24 25