Report Agricoltura Marzo 2015

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Report Agricoltura Marzo 2015
Anno 3 – Numero 3
Report Agricoltura Marzo 2015
Edizione ad uso esclusivo
Copyright ©2015 – Tutti i diritti riservati
Report mensile di informazione per aziende agricole e alimentari: notizie e analisi
sull'andamento dei prezzi dei mercati finanziari delle merci agricole; indicazioni sulle
strategie di copertura dalle variazioni dei prezzi.
Aggiornato al 16 marzo 2015
In questo numero
Intenzioni di semina dei coltivatori italiani
Greenshields Agri verso la quotazione all’AIM di Londra
Continua il calo dei prezzi dei prodotti agricoli
Europa: le vocazioni agricole dei paesi europei
Osservatorio El Nino
Mais: analisi di dettaglio
Grano: analisi di dettaglio
Spread grano e mais di Chicago
Soia: analisi di dettaglio
Finestra sull’Ucraina: situazione economica, produzione e prezzi
Confronto prezzi Chicago, Parigi e Milano
Conclusioni e strategie di copertura
Appendice
Pag. 2
Pag. 2
Pag. 3
Pag. 3
Pag. 5
Pag. 6
Pag. 9
Pag. 12
Pag. 13
Pag. 16
Pag. 17
Pag. 17
Pag. 18
Mazziero Research di Maurizio Mazziero – Via Arsiero, 13 – 20010 Vanzago (MI), Italia – Tel. 02.9342002
1
Intenzioni di semina dei coltivatori italiani
L’Istat ha pubblicato lo scorso 23 febbraio le intenzioni di semina dei coltivatori italiani per
l'annata agraria 2014-2015; spicca una contenuta diminuzione della superficie a seminativi
(-1,3%).
Si registrano decrementi delle superfici destinate a frumento tenero (-7,6%), mais da
granella (-8%) e sorgo (-8,5%), mentre risultano in aumento le superfici a frumento duro
(+2,9%), riso (+0,7%) e cereali minori, quali orzo (+3,6%), avena (+0,3%) e altri cereali
(+10,5%), in diminuzione il girasole (-0,7%) forte aumento per la soia (+13,5%).
Contrazione generalizzata per le ortive
fra cui il pomodoro (-1,9%) e i legumi
freschi (-0,3%) e "altre ortive" (-9,9%).
Per le leguminose da granella, si
prevede un aumento delle superfici
investite a fagioli e fave (+12,7%), a
piselli (+5,3%) e ad "altri legumi secchi"
(+4,4%).
A fronte di una riduzione delle superfici
investite per il mais da foraggio
(-20,1%), le intenzioni dichiarate
indicano un aumento di quelle destinate
alle "altre foraggere temporanee"
(+3,6%).
Risultano in calo anche le superfici investite nella coltivazione della patata (-3,6%) e della
barbabietola da zucchero (-3,9%).
Contenuto l'aumento delle superfici dichiarate a riposo (+0,2%), legato principalmente alla
rotazione agronomica pluriennale (61,9% delle aziende agricole) e, in misura minore,
all'incertezza sull'andamento del mercato e/o alla scarsa remunerazione dell'attività (19,2%
delle aziende agricole).
Greenshields Agri verso la quotazione all’AIM di Londra
Capitali freschi dalla City da destinare all’acquisto di altri terreni agricoli; questa la
scommessa di Greenshields Agri, il produttore di grano scozzese fondato nel 2010.
Greenshields Agri infatti si avvierebbe alla quotazione sull’AIM di Londra per raccogliere 3
milioni di sterline (4,2 milioni di euro) da destinare all’acquisto di nuovi terreni da aggiungere
ai 3.500 acri (1.400 ettari) in Northumberland e Berwickshire e East Lothian.
È probabile al tempo stesso che Greenshields Agri intenda cavalcare il periodo favorevole
dell’investimento in terreni agricoli, che negli ultimi 10 anni sono aumentati del 277%
arrivando a costare anche 8.000 sterline per acro (27.500 euro per ettaro; un valore ancora
contenuto rispetto alle quotazioni italiane, ma superiore alla media nazionale di 20.000 euro
per ettaro).
L’investimento in terreni agricoli inoltre potrebbe essere favorito dal fatto che l’acquisto e la
detenzione per almeno due anni lo rende esente dalle tasse di successione. Tuttavia non
bisogna dimenticare che il rendimento atteso da un terreno coltivato è inferiore all’1%.
.
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Continua il calo dei prezzi dei prodotti agricoli
L’Istat ha pubblicato il 6 marzo scorso le statistiche dei prezzi dei prodotti agricoli acquistati
e venduti dagli agricoltori. I prodotti acquistati registrano un calo dell'1,3% rispetto al
trimestre precedente e del 3,0% rispetto allo stesso periodo del 2013; quelli venduti invece
aumentano del 3,6% sul trimestre precedente, ma diminuiscono del 2,7% rispetto allo stesso
trimestre del 2013.
L’interpretazione corretta dei dati è spesso poco agevole, in quanto ci si trova di fronte a
valori contraddittori; a cosa si deve prestare attenzione: ai dati mensili, a quelli trimestrali o
piuttosto a quelli annuali?
Purtroppo non vi sono risposte univoche in quanto dipende dall’utilizzo dei dati che si
desidera effettuare.
Possiamo dire però che il 2014 è stato un anno in cui:
 I prezzi dei prodotti acquistati sono diminuiti dell’1,7%
 I prezzi dei prodotti venduti sono diminuiti del 4,2%
 Essendo diminuiti maggiormente i prezzi dei prodotti venduti rispetto a quelli
acquistati (la differenza è del 2,5%), gli agricoltori hanno subito mediamente una
diminuzione degli introiti.
Occorre specificare, a tal riguardo, che si tratta di valori riferiti a un paniere individuato
dall’Istat che non ricalca gli effettivi prodotti e quantitativi acquistati o venduti dai singoli
agricoltori.
Europa: le vocazioni agricole dei paesi europei
Come è possibile osservare nella cartina riportata nella pagina successiva, la zona del
Mediterraneo e alcuni paesi del centro-est europeo sono maggiormente dediti all’agricoltura
(in azzurro); la zootecnia invece è a maggiore panaggio dei paesi nordici (in blu). I paesi
centrali, compresa la Germania, invece hanno una vocazione mista.
Nel suo complesso in Europa prevale la coltivazione (52% del prodotto agricolo) rispetto
all’allevamento (il restante 43% del prodotto agricolo, al netto di un 5% di altri ricavi da
servizi). Andando in maggior dettaglio i cereali rappresentano il 13% del prodotto, mentre
un 21% è rappresentato da frutta e verdura; la carne rappresenta il 25% del prodotto, mentre
il latte riguarda il 16%.
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Vocazione agricola in Europa
La produzione agricola italiana nel 2014 è stata di 48,35 miliardi, pari al 12,3% dell’intera
produzione dell’Unione Europea (392,28 miliardi); al terzo posto dopo Francia (70,58
miliardi) e Germania (51,03 miliardi).
Francia e Germania inoltre producono quasi il 40% dei cereali dell’Unione Europea, mentre
l’Italia da sola produce il 35% dei pomodori dell’Unione.
La Germania nel 2013 è stato il maggior produttore di carne suina (5,5 milioni di tonnellate)
e di latte (31,3 milioni di tonnellate), mentre la Francia è stato il maggior produttore di carne
bovina (1,4 milioni di tonnellate) e di pollame (1,7 milioni di tonnellate).
I numeri dell’Italia sono molto più contenuti: 1,6 milioni di tonnellate di carne bovina, 1,6
milioni di tonnellate di pollame, 0,9 milioni di tonnellate di carne bovina e 11,3 milioni di
tonnellate di latte bovino.
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Osservatorio El Nino
Rischio
Neutrale
Si alza leggermente la misurazione del nostro cruscotto del rischio El Nino; si tratta di una
misurazione sintetica da parte dell’Australian Bureau of Meteorology, che tiene conto di una
serie di fattori critici sullo sviluppo del fenomeno meteorologico.
Tuttavia chi segue il nostro report è anche abituato ad osservare il grafico del Southern
Oscillation Index (SOI) che presenta la caratteristica di indicare con valori superiori a +8 un
rischio La Nina, con valori compresi tra -8 e +8 una condizione neutrale e un rischio El Nino
con valori inferiori a −8.
L’attuale valore di -0,5, si veda il grafico seguente, è da considerarsi neutrale.
Southern Oscillation Index – Australian Bureau of Meteorology
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Mais: analisi di dettaglio
Mais – Produzione, Consumo e scorte mondiali
(mil. Tonn.)
Produzione
Consumo
Scorte finali
Scorte/consumo
Mesi scorte
2011/12
885,90
882,53
132,75
15,0%
1,8
2012/13
863,42
861,50
134,67
15,6%
1,9
2013/14
2014/15 (Feb) 2014/15 (Mar) Incr.% Mar-Feb Incr.% 2015-14
973,90
991,29
989,66
-0,2%
1,6%
950,30
975,45
976,52
0,1%
2,8%
158,00
189,64
185,28
-2,3%
17,3%
16,6%
19,4%
19,0%
-2,4%
14,1%
2,0
2,3
2,3
-2,4%
14,1%
Prima iniziale inversione di tendenza nelle stime di produzione mondiale, che passano dai
991 milioni di tonnellate a 989,7, incremento invece delle stime di consumo che crescono di
1 milione di tonnellate; ne consegue che il rapporto fra scorte e consumo diminuisce del
2,4%.
Nell’ultima colonna della Tabella è possibile osservare un confronto tra la produzione e il
consumo della scorsa stagione e le stime di quella in corso; l’incremento del consumo è
maggiore di quello della produzione, tuttavia resta una condizione di surplus che determina
un forte aumento delle scorte.
Il grafico mostra in modo evidente l’evoluzione di produzione, consumo e scorte finali nel
corso delle ultime 4 stagioni, ma mostra anche in modo evidente il calo delle scorte tra
marzo e febbraio.
Mese precedente
Mese corrente
Stime prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti
Forchetta tra 3,40 e 3,90 dollari per bushel
Forchetta tra 3,50 e 3,90 dollari per bushel
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Analisi dei prezzi del mais quotato a Chicago
Cosa avevamo detto
Cosa è successo
Cosa prevediamo
Al momento le maggiori probabilità propendono per un
permanere delle quotazioni fra 4,1 e 3,7 dollari; eventuali ribassi
sotto 3,6 dollari potrebbero spingere le quotazioni in zona 3,23,3.
Le quotazioni hanno oscillato tra 4 e 3,8 dollari.
Le quotazioni potrebbero abbandonare la zona di oscillazione,
portandosi al ribasso sino a 3,6-3,5 dollari (probabilità 65%) o
tentare un allungo sino a 4,2 dollari (probabilità 35%).
Curva forward del mais quotato a Chicago
Si
accentua
l’inclinazione
del
contango; la linea
azzurra, più recente,
si trova al di sotto
delle precedenti e più
inclinata di quella di
dicembre, linea grigia.
Questa condizione fa
propendere per uno
scenario ribassista.
Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.
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Analisi dei prezzi del mais quotato a Parigi
Cosa avevamo detto
Diventa quindi cruciale la tenuta del livello di 150, al di sotto del
quale si potrebbero avere spinte sino a 140; possibile al
momento un’oscillazione tra 150 e 160 euro per tonnellata.
Cosa è successo
Dopo un appoggio a 155 euro, le quotazioni hanno trovato la
forza per portarsi oltre i 160 euro.
Cosa prevediamo
Breve pausa in zona 165 e possibile oscillazione tra 165 e 155
euro, prima di tentare un attacco dei 170-175 euro.
Curva forward del mais quotato a Parigi
La linea azzurra, più
recente,
inizia
a
presentare
un
andamento
controverso
che
potrebbe
anche
portare allo sviluppo
della backwardation;
gli estremi a sinistra e
destra del grafico,
infatti, si presentano
ai medesimi livelli,
determinando quasi
un
appiattimento
orizzontale.
Lo
scenario
resta
interlocutorio
e
necessita
ulteriori
conferme.
Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.
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8
Grano: analisi di dettaglio
Grano – Produzione, Consumo e scorte mondiali
Stime di produzione e di consumo mondiale pressoché invariate, calano solo leggermente
(-0,1%) le scorte. Evidente invece nell’ultima colonna della Tabella la variazione tra la scorsa
stagione e le stime di quella in corso: aumento di produzione e consumo della medesima
entità (+1,7%) e forte aumento delle scorte (+5,9%) a fronte del permanere di una
condizione di surplus.
Il grafico evidenzia la sostanziale stabilità delle rilevazioni di marzo e febbraio, ma presenta
nel contempo l’evoluzione di produzione, consumo e scorte finali nel corso delle ultime 4
stagioni.
Stime prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti
Mese precedente
Forchetta tra 5,85 e 6,15 dollari per bushel
Mese corrente
Forchetta tra 5,90 e 6,10 dollari per bushel
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Analisi dei prezzi del grano quotato a Chicago
Cosa avevamo detto
Cosa è successo
Cosa prevediamo
Dopo il fallimento della spinta rialzista nella seduta del 22
gennaio, quello che è avvenuto è proprio l’allungo al ribasso
verso i 5 dollari, con un conseguente rimbalzo; attualmente ci
sembra che si stia costruendo quel tentativo di stabilizzazione
nella zona 5,3-5,7 dollari, che potrebbe poi sfociare in un
movimento verso i 6 dollari.
La spinta al ribasso ha portato le quotazioni verso i minimi di 4,8;
il rimbalzo successivo ha guidato i prezzi poco sopra i 5 dollari.
L’andamento dell’ultimo mese ha compromesso il tono di fondo,
che però sembrerebbe aver trovato un livello di sostegno per i
prezzi. Possibile un’oscillazione tra 5,2 e 4,8 (probabilità 60%);
il superamento di 5,4 (probabilità 40%); aprirebbe la strada
verso i 5,8 dollari.
Curva forward del grano quotato a Chicago
Troppo presto per
dipingere
scenari
rialzisti;
tuttavia
l’inclinazione
in
backwardation delle
prime scadenze della
curva
(estremo
sinistro della linea blu)
portano a ipotizzare il
termine della caduta
dei prezzi.
Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.
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10
Analisi dei prezzi del grano quotato a Parigi
Cosa avevamo detto
Cosa è successo
Cosa prevediamo
In effetti nelle sedute del 22-26 gennaio la quota dei 200 euro ha
presentato un muro invalicabile, riportando i prezzi in una stretta
zona tra 185 e 190 euro; la sensazione è che il grano stia
caricando la molla per affrontare nuovamente i 200 euro, con
probabilità di superarli che però sono ancora contenute. Da
monitorare attentamente la tenuta di 180, la cui violazione
aprirebbe la strada verso 165-170 euro per tonnellata.
Le quotazioni si sono mantenute tra 185 e 190 euro.
Ci troviamo di fronte al superamento di quota 190; la molla ora
è sufficientemente carica per portare le quotazioni verso 195
prima e 200 poi.
Curva forward del grano quotato a Parigi
La curva più recente,
linea azzurra, è quasi
completamente
orizzontale; l’estremo
di
sinistra
è
leggermente
in
backwardation.
La
condizione
di
insieme
sembra
prospettare
un’evoluzione
di
backwardation
più
marcata, indicando un
possibile
scenario
rialzista.
Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.
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Spread grano e mais di Chicago
Analisi dello spread fra grano e mais quotati a Chicago
Analisi
Nel corso degli ultimi 30 giorni, lo spread fra grano e mais è
sceso ben al di sotto della zona neutrale di 150, riflettendo lo
scenario estremamente ribassista del grano.
La sua graduale risalita – attualmente a 134 – evidenzia che
forse il periodo negativo potrebbe essere alle spalle, aprendo a
un maggiore equilibrio delle quotazioni.
Troppo presto, secondo questo metodo di analisi, ipotizzare un
ritorno di forza per i prezzi del grano.
Si veda la spiegazione dello spread grano-mais nelle ultime pagine di questo report.
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Soia: analisi di dettaglio
Soia – Produzione, Consumo e scorte mondiali
La variazione delle stime di produzione e consumo mondiale è pressoché inesistente questo
mese; solo le scorte finali aumentano leggermente (+0,3%) stante la condizione di surplus.
L’ultima colonna della Tabella invece riporta il confronto fra la stagione passata e quella in
corso; evidente il forte rialzo della produzione, solo parzialmente assorbito dall’incremento
dei consumi. Le scorte subiscono un balzo di quasi il 30%.
Il grafico riporta, oltre alla stabilità delle rilevazioni dei mesi di marzo e febbraio, la continua
ascesa nel corso delle ultime 4 stagioni.
Stime prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti
Mese precedente
Soia: forchetta tra 9,45 e 10,95 dollari per bushel
Farina: forchetta tra 350 e 390 dollari per short tonnellata
Mese corrente
Soia: forchetta tra 9,45 e 10,95 dollari per bushel
Farina: forchetta tra 350 e 390 dollari per short tonnellata
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Analisi dei prezzi della soia quotata a Chicago
Cosa avevamo detto
Cosa è successo
Cosa prevediamo
Effettivamente il ribasso è proseguito sino a fine gennaio in zona
9,6 dollari per poi recuperare nuovamente sino a 9,9. In buona
sostanza le spinte ribassiste sembrano arginabili dalla zona di
9,5-9,6 dollari e quindi si aprono spazi per un recupero sino a
10,6 dollari; i due estremi potrebbero rappresentare un canale di
oscillazione di media durata (due-tre mesi).
Le quotazioni hanno oscillato tra 9,7 e 10,4 dollari.
Anche nel caso di fuoriuscita dal canale di precedente
oscillazione (9,7-10,4 dollari) i prezzi dovrebbero mantenersi
nell’intervallo compreso tra 9,3 e 10,8 dollari.
Curva forward della soia quotata a Chicago
La curva forward si
mantiene pressoché
orizzontale,
escludendo almeno
per
il
momento
scenari
eccessivamente
negativi.
Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.
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Analisi dei prezzi della farina di soia quotata a Chicago
Cosa avevamo detto
Cosa è successo
Cosa prevediamo
Il ribasso è effettivamente continuato, ma è stato arginato dalla
zona di 320 dollari, da dove i prezzi stanno cercando di trovare
una base prima di innescare un nuovo movimento rialzista.
Spinte verso l’alto potrebbero comunque essere respinte dai 350
dollari, ma il suo superamento aprirebbe la strada verso 360-380
dollari.
Il movimento al rialzo è stato respinto dal livello di 350 e ha
ricondotto i prezzi a 325.
Si ripropone il medesimo scenario del mese scorso;
leggermente incrementate le possibilità di un allungo ribassista
verso 315 prima e 300 poi; ostacoli al rialzo oltre 350, difficile il
superamento di 365.
Curva forward della farina di soia quotata a Chicago
La curva più recente,
linea azzurra, è quasi
sovrapposta a quella
del mese scorso, in
arancio.
Leggero
aumento
della backwardation
che
lascerebbe
trasparire
una
maggiore
propensione per uno
scenario rialzista.
Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.
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Finestra sull’Ucraina: situazione economica, produzione e prezzi
Russia e Ucraina, antagonisti fra loro per il controllo del territorio affrontano le medesime
problematiche nella coltivazione dei campi; la sfida principale deriva dal fabbisogno di fonti
di finanziamento e soprattutto dal loro costo.
Secondo fonti locali se l’anno scorso poteva dirsi soddisfacente un finanziamento al 1215%, ora difficilmente si riescono ad ottenere prestiti con tassi inferiori al 25-30%. Così
rispondono le banche alla forte volatilità che ha interessato il cambio e che solo ora sta
gradualmente rientrando.
Dollaro Usa/Hryvnia
Euro/Hryvnia
1 USD = 21,326 UAH
1 EUR = 22,662 UAH
Quindi se da un lato la svalutazione ha reso più competitive le merci per le esportazioni, ai
costi di produzione si sommano ora costi di finanziamento onerosi che peggiorano il prezzo
finale.
Ulteriore voce di costo in aumento è quella dei fertilizzanti, generalmente importati, che pone
i coltivatori di fronte ad un ulteriore dilemma: diminuire i trattamenti chimici, con una
diminuzione del volume del raccolto e della qualità, o mantenere un adeguato volume di
trattamenti con pesanti investimenti, nella speranza che le condizioni meteorologiche si
mantengano decenti.
A fronte di tali rischi, potrebbe risultare forte la tentazione di non seminare nulla, ma qui si
inserisce il fattore culturale ucraino ben rappresentato dall’espressione: “i contadini
muoiono, ma seminano”, adducendo alla preferenza di coltivare comunque qualcosa
piuttosto che lasciare incolto il terreno.
Materia Prima
Mais
Grano
Soia
Prezzo ($/ton.)
168,00
223,00
390,00
Prezzo (€/ton.)
160,43
212,95
372,42
Franco
FOB Ucraina
FOB Ucraina
FOB Ucraina
Prezzi degli agricoli di provenienza Ucraina
Nota 1: trattandosi di fonte non ufficiale, la Mazziero Research non può assumersi alcuna
responsabilità sulla veridicità dei prezzi e sulla qualità della merce.
Nota 2: per il significato delle sigle FOB o DAF si veda il Glossario in ultima pagina.
Nota 3: Il cambio €/$ applicato è il medesimo della tabella alla pagina successiva.
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Confronto prezzi Chicago, Parigi e Milano
La Tabella riporta i prezzi di mais, grano, soia e farina di soia rilevate a Chicago, Parigi,
Rouen e Milano (Parigi non è presente per la soia e la farina in quanto non vengono
contrattate al Matif).
I prezzi di Parigi e Chicago si riferiscono al future con consegna più vicina, mentre quelli di
Rouen e Milano si riferiscono ai prezzi per pronta consegna.
Le rilevazioni sono state fatte sui prezzi di chiusura di venerdì 13 marzo, e di martedì 10
marzo per Milano, con un cambio €/$ pari a 1,047.
(€/Tonn.)
Mais
Grano
Soia
Farina di Soia
Chicago
143,04
176,14
341,75
344,21
Parigi
Rouen Milano
164,00
168,00
165,00
190,00
196,00
194,00
393,00
422,00
Confronto prezzi con cambio €/$ a 1,047
Conclusioni e strategie di copertura
Di seguito si riporta una Tabella con le percentuali di copertura indicative; si potrà notare
che è suddivisa per due tipologie:
 Per chi acquista: allevatori, grossisti, industrie di trasformazione, industrie
alimentari.
 Per chi vende: agricoltori, grossisti, industrie di trasformazione, industrie alimentari.
Per quanti si trovino nella condizione sia di acquirenti che venditori, è consigliabile calcolare
l’esposizione netta e verificare se ci si trova più nella condizione di acquirenti o di venditori.
Percentuali di copertura
Per chi acquista (utilizzatori)
Per chi vende (produttori)
Mais
75%
5%
Grano
85%
5%
Soia
80%
5%
Tabella 6 – Percentuali di copertura
Le percentuali della Tabella rispetto al Report del mese precedente sono:
 Per chi acquista: invariate
 Per chi vende: invariate
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Si ricorda che la costruzione di posizioni va fatta nel momento di quotazioni favorevoli alla
propria attività, impostando così una strategia che tenga conto dello sviluppo a medio lungo
termine dei prezzi. La strategia inoltre andrà attuata tenendo conto delle varie possibilità
offerte dal mercato:
 Definizione di contratti fisici con consegna a termine.
 Apertura di contratti future sui mercati di Chicago e/o Parigi.
 Apertura di contratti di opzioni, con preferenza per le strutture collar a costo
zero.
Le ultime due strategie hanno il vantaggio di lasciar decidere sino all’ultimo momento la
controparte della transazione della merce fisica, aspetto che costituisce invece un legame
nella prima strategia; per contro la prima strategia consente di programmare i contratti a
termine su scadenze più ampie di quelle realisticamente attuabili nei mercati finanziari (si
veda a tal proposito la successiva Tabella).
Nella predisposizione della strategia di copertura, occorre considerare che ogni realtà è
differente; la Mazziero Research è in grado di svolgere valutazioni su richiesta e di
accompagnare nella predisposizione personalizzata della strategia di copertura.
La Tabella mostra, come di consueto, sino a quali scadenze è possibile impostare strategie
di copertura con Future od Opzioni in funzione alla liquidità di ciascun singolo mercato.
Materia Prima
Mais Parigi
Mais Chicago
Grano Parigi
Grano Chicago
Soia Chicago
Farina di soia Chicago
Future
Opzioni
nov-15
dic-16
dic-16
mar-16
nov-16
mar-16
nov-15
mar-16
dic-16
mar-16
gen-16
mar-16
Scadenze idonee a copertura
Rispetto al precedente report sono state allungate le scadenze:
 Grano Parigi: future e opzioni
 Grano Chicago: opzioni
 Farina di soia Chicago: opzioni
Appendice
Conversione unità di misura:
Acro:
Bushel:
Libbra:
Short Tonn.:
0,405 ettari
Per il Mais: 25,40Kg.; Per Soia e Frumento: 27,22 Kg.
0,454 Kg.
0,91 Tonn., misura precisa = 907,18474 kg.
Glossario
DAF: Delivered At Frontier, Reso frontiera
FOB: Free on Board, Franco a bordo
Ipervenduto Condizione tecnica momentanea di eccesso di vendite
Ipercomprato Condizione tecnica momentanea di eccesso di acquisti
Mazziero Research di Maurizio Mazziero – Via Arsiero, 13 – 20010 Vanzago (MI), Italia – Tel. 02.9342002
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La curva forward
Cos’è
La curva forward è una linea che unisce i prezzi dei future di una materia prima (o di altri
asset finanziari) con scadenze differenti.
Aspetto grafico
Le curve forward possono presentarsi in due modi differenti:
 Inclinate positivamente: i prezzi salgono man mano che la scadenza si allontana nel
tempo; è la conformazione normale, definita contango, che tiene conto dei costi di
immagazzinamento, finanziamento ed assicurazione, oltreché della conservazione
nel caso di merci deperibili.
 Inclinate negativamente: i prezzi scendono man mano che la scadenza si allontana
nel tempo; è una conformazione anomala, definita backwardation, in quanto i prezzi
a pronti presentano un premio maggiore dei costi di immagazzinamento.
Significato
La curva in contango esprime un’offerta adeguata alla domanda; curve particolarmente
ripide presentano prezzi in pronta consegna fortemente a sconto, segno evidente di un
surplus di offerta con i venditori che cercano di attirare compratori per diminuire le scorte.
La curva in backwardation manifesta un mercato in tensione in cui la domanda fatica a
incontrare l’offerta. I compratori, pur di non dover arrestare gli impianti, sono disposti ad
acquistare in pronta consegna a prezzi più alti.
L’osservazione delle curve forward rilevate in periodi differenti e il confronto della loro
inclinazione permette di cogliere lo sviluppo dell’equilibrio tra domanda e offerta.
È particolarmente importante osservare, a partire da una curva in contango, il progressivo
appiattimento della curva e lo sviluppo di backwardation per individuare un mutamento fra
domanda e offerta.
Spread grano e mais di Chicago
Riportiamo di seguito per comodità alcuni dettagli sulla relazione fra il prezzo del grano e
del mais; le componenti del grafico sono:
•
La linea azzurra mostra i prezzi del grano di Chicago degli ultimi anni.
•
La linea arancione mostra i prezzi del mais di Chicago degli ultimi anni.
•
La linea grigia mostra la differenza (spread) fra i prezzi del grano e del mais di
Chicago negli ultimi 10 anni.
•
La linea gialla è un riferimento posizionato a 150.
Osservando il grafico possiamo notare che:
•
L’andamento dei prezzi di grano e mais è generalmente stabile quando lo spread
(linea grigia) si trova in prossimità o al di sotto del riferimento di 150.
•
Quando la linea grigia sale con decisione al di sopra della linea gialla di 150, i prezzi
del grano, o sia del mais che del grano, tendono a muoversi al rialzo.
La linea di 150 è così rilevante in quanto storicamente, perlomeno per il mercato americano,
150 rappresenta il differenziale di equilibrio fra grano e mais; i differenziali tra i valori tendono
a sviluppare un utilizzo di sostituzione.
Il superamento di 150 generalmente indica una maggiore domanda di grano, con
conseguente aumento di prezzo; la domanda quindi tende a spostarsi parzialmente sul
mais, portando in alcuni casi prezzi maggiori anche per questo cereale.
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