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Finalmente il giorno fatidico è arrivato, oggi è una bellissima giornata di sole, dopo giorni di acquazzoni e freddi polari che hanno messo in difficoltà anche i più pervicaci. Il terreno è pronto per fare il controcanto a chi sostiene che la terra è solo capitale da profitto monetario. Il gesto di oggi vuole dimostrare che può esistere anche un' economia nella quale, oltre al profitto si tiene conto del valore aggiunto rappresentato dalle persone. Non a caso l'economista indiano A. Sen è stato insignito del nobel per la cosiddetta “economia del benessere”. In un campo vuoto, nella contrada Pernice di Camporeale, in circa 150, tra cui molti bambini e qualche cane, si sono dati appuntamento per Seminare il futuro, allietati da polke e tarantelle eseguite da Matilde Politi con la sua fisarmonica. Si comincia tutti insieme, disposti in un cerchio che ha il sapore di continuità fra anziani, adulti e giovani, talvolta giovanissimi. Il presidente della cooperativa Valdibella, Luigi Montalbano, spende qualche parola di ringraziamento verso i presenti e risponde alle domande poste dalla scolaresca curiosa. Ma di fatto, come sempre avviene in campagna, la parola ultima spetta alla manualità. Si comincia a seminare, due coltivatori anziani inforcano delle ceste con dentro i chicchi di grano e seminando a spaglio, passo dopo passo, ci riportano indietro nel tempo a quando le esigenze dell'uomo e quelle della natura coincidevano, erano un'unica entità e non due realtà in contrapposizione. Acquisito il testimone (un cappellino contenente il grano), disposti su due file parallele, uomini, donne, bambini e qualche cagnolino, iniziano la semina della “timilia”, un grano antico, che per effetto delle grosse lobbies rischiava di scomparire dell'ecosistema e di conseguenza dalle nostre tavole. Si semina festanti, i bambini corrono allegri, gli adulti, custodi del prezioso seme, come se non volessero separarsene, rimangono più tempo sul campo. Alla fine della semina ognuno lascia, sia metaforicamente sia su uno striscione, la propria firma. Come in ogni giornata di “lavoro” nei campi , vi è il giusto compenso, arriva del pane impastato con la farina di “timilia”: i ”muffuletti”, con ricotta, formaggi freschi e olio, accompagnati da vino e latte di mandorle. Tutti cibi biologici. Dopo aver fatto man bassa del pane appena sfornato e dei formaggi preparati per l'occasione, a tutti viene voglia di imitare i bambini sdraiati sul campo o che si rotolano per terra. Si chiacchiera, si scherza, si ha voglia di condividere opinioni, ma la mattinata volge al termine. Si dona a ciascuno una pianta messa a disposizione dall'associazione “A braccia aperte” per ricordare a tutti che vi è un'altra battaglia da perseguire insieme, quella di “Green belt moviment” . La giornata prosegue, nell'aula consiliare del Comune, con la visione del documentario “ La chiave rubata della città del grano”, con ospite G. Li Rosi che porta la propria testimonianza di produttore bio di grani antichi siciliani. Il dibattito che ne segue è molto ricco ed intenso, ma ormai è tempo di saluti e ringraziamenti. Un fil rouge tiene uniti i partecipanti, ovvero la convinzione in ognuno di aver seminato il futuro. Strette di mano e sorrisi per tutti, l'appuntamento all'anno prossimo. IL FUTURO E' ADESSO! Cooperativa Agricola Valdibella.