Il dolore cronico

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Il dolore cronico
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Spondilolistesi
Testo a cura del Dr. med.A. Badaracco
Due vertebre sono attaccate l’una all’altra tramite il disco intervertebrale che si trova sul davanti (verso
la pancia) sopra il corpo vertebrale (vertebral body) e tramite due articolazioni intervertebrali che si
trovano dietro (verso la schiena). Si tratta di una specie di treppiedi stabilizzato da diversi legamenti e
dalla muscolatura.
Figura 1: L’arco neurale è la struttura che avvolge posteriormente il canale spinale (vertebral
foramen). L’arco inizia quindi con un pedicolo (pedicle) e si ricongiunge al corpo vertebrale con l’altro
pedicolo. Le articolazioni intervertebrali sono le 2 piccole strutture verdi (mammillary process). L’istmo,
dove avviene la frattura detta spondilolisi è l’insenatura che si trova tra il processo trasverso
(transverse process) e l’articolazione intervertebrale
Queste strutture impediscono a una vertebra di scivolare in avanti rispetto alla vertebra che si trova
sotto di lei.
Vi sono due situazioni in cui la stabilità di questo legame è compromessa.
La situazione più comune è l’invecchiamento, quindi la degenerazione e la perdita di resistenza dei
dischi intervertebrali e delle articolazioni intervertebrali. Il legame che salda insieme due vertebre
diventa meno efficace e lo scivolamento di una rispetto all’altra può avvenire. Si parla allora di
spondilolistesi (che significa letteralmente scivolamento di una vertebra) o meglio ancora di pseudospondilolistesi per distinguere questo fenomeno dalla vera spondilolistesi.
La vera spondilolistesi è lo scivolamento di una vertebra rispetto all’altra legato a una frattura della
parte posteriore della vertebra o ardo neurale a livello del cosiddetto istmo, poco sopra l’articolazione
intervertebrale. La vertebra risulta allora “divisa in due” con le articolazioni intervertebrali intatte ma
isolate dalla parte anteriore della vertebra o corpo vertebrale. Il treppiedi di cui parlavamo all’inizio
perde dunque i due ancoraggi posteriori. Vi è allora uno scivolamento della vertebra superiore nei
confronti della vertebra inferiore e vi è inoltre con il tempo una tendenza a un invecchiamento precoce
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del disco che rimane l’unico ancoraggio a lottare contro il peso del tronco e contro le forze che
derivano dai movimenti del corpo. Questa frattura dell’arco neurale si chiama spondilolisi.
Figura 2: Il disegno mostra una spondilolisi (frattura dell’istmo o pars interarticularis in latino) con
listesi (scivolamento) di L5 e il relativo sovraccarico del disco L5/S1
La spondilolisi è una frattura spontanea, senza trauma, che insorge probabilmente nella piccola
infanzia. Le vertebre più coinvolte sono L5 (quindi il livello L5/S1) e L4 (livello L4/L5).
Nonostante l’apparenza, non si tratta in genere di qualcosa di grave. Il fenomeno tocca fino al 5%
delle persone. La maggior parte delle persone coinvolte da questo fenomeno non ha mal di schiena
durante l’infanzia e in gioventù, anche se vi sono alcune eccezioni.
Tuttavia, come detto prima, i portatori di spondilolisi e spondilolistesi hanno una maggior tendenza
a un invecchiamento precoce del disco che si trova al di sotto della lesione.
Per quanto riguarda la terapia, in entrambi i casi si adottano unicamente misure conservative che
hanno come scopo il rinforzare la muscolatura e quindi ottenere una stabilizzazione del tronco tramite
i muscoli che sostengono la schiena.
Interventi chirurgici sono riservati a situazioni molto particolari, per esempio quando lo scivolamento è
così importante da comprimere i nervi della schiena. Si tratta di situazioni molto rare.
Per quanto riguarda la prognosi, in entrambi i casi, spondilolistesi sono lesioni che non progrediscono
per molti anni oppure progrediscono in misura minima. Di regola è possibile compensare la situazione
con gli esercizi di stabilizzazione del tronco.
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