P.T.O.F. (Piano triennale offerta formativa)
Transcript
P.T.O.F. (Piano triennale offerta formativa)
v Istituto Scolastico Comprensivo “Castel di Lama1” Via Roma n. 107 - CASTEL DI LAMA (A.P.) Tel. 0736813225 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 18 Novembre 2016 INDICE Premessa pag. 3 Priorità, traguardi e obiettivi pag. 4 Piano di miglioramento pag. 6 Piano per la formazione in servizio del personale docente pag. 8 Progettazione didattica….. pag. 10 Organizzazione delle scuole pag.10 Valutazione degli apprendimenti e del comportamento pag.13 Curricolo verticale pag.18 Progettazione d’istituto pag.34 Scelte connesse al Piano Nazionale Scuola Digitale pag.46 Piano annuale d’inclusione pag.47 Fabbisogno organico dell’autonomia pag.54 Scelte gestionali e organizzative pag.56 Fabbisogno di attrezzature pag.58 Allegato 1 2 PREMESSA - - - - - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Castel di Lama 1, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; tiene anche presente quanto indicato nella nota MIUR 11/12/2015 prot. n. 2805 “Orientamenti per l’elaborazione del piano triennale dell’offerta formativa”; il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3469/A19 del 26 Settembre 2015; il piano è stato strutturato (con opportune integrazioni e/o modifiche) sulla base del format elaborato dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna; le singole parti che lo compongono sono illustrate nell’indice di pag.2. il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 13 Gennaio 2016; il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14 Gennaio 2016 ; il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato. E’ stato, inoltre, caricato nell’area dedicata del portale SIDI e pubblicato su “Scuola in chiaro”; ai sensi della legge 107/2015 il PTOF può essere rivisto annualmente entro il mese di Ottobre; il piano è stato rivisto in data 18 Novembre 2016 a seguito di nuovo Atto d’Indirizzo del Dirigente Scolastico (prot. n. 4993/a01 del 20/10/2016) 3 PRIORITA’, TRAGUARDI E OBIETTIVI Il presente documento ha come punto di partenza i risultati del processo di autovalutazione d’istituto così come esposti nel RAV, pubblicato all’Albo- sito web della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Vengono qui ripresi, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del documento e cioè: “priorità”, “traguardi di lungo periodo”, “obiettivi di breve periodo”. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1) definire contenuti, prove e criteri di valutazione condivisi per classi parallele e ordini di scuola; 2) definire un curricolo verticale delle competenze chiave e di cittadinanza a partire dal documento d’istituto elaborato nel 2011 e dalle “Indicazioni nazionali” del 2012. I traguardi di lungo periodo che la scuola si è assegnata in relazione alle priorità fissate sono i seguenti: 1) sviluppare in maniera omogenea i profili di competenza disciplinari e trasversali nell'ottica dell'intero percorso del 1°ciclo d'Istruzione; 2) garantire agli alunni un percorso adeguato relativamente a socializzazione, orientamento e formazione; Le motivazioni della scelta effettuata risiedono nella consapevolezza che le priorità individuate costituiscono elementi di criticità ravvisati nelle pratiche della scuola sia da un'osservazione esterna che dai questionari di autovalutazione, in particolare da quelli compilati dai docenti. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1) costituire i dipartimenti, intesi come momenti istituzionali di condivisione delle pratiche educative e didattiche; 2) definire contenuti, prove e criteri comuni di valutazione per classi parallele, aree disciplinari e ordini di scuola; 3) promuovere attività curricolari e di progetto in chiave di cittadinanza, anche nell'ottica della esafety; 4) formare il personale sui temi dell'area di processo, con riferimento anche allo sviluppo delle competenze digitali nella didattica; Gli obiettivi di processo sopra indicati sono da concepirsi come il punto di partenza per il conseguimento dei traguardi individuati come prioritari dalla scuola, e tengono anch’essi conto di quanto emerso nei questionari di autovalutazione. Vengono, inoltre, condivise e fatte proprie dall’Istituto le seguenti priorità strategiche individuate dal MIUR: Offerta formativa Attuare un progressivo potenziamento dell’offerta didattico-pedagogica con particolare riguardo alle competenze linguistiche, all’arte, all'educazione motoria, all’educazione alla salute e ai sani stili di vita, all’educazione alla legalità, alla socializzazione e alle nuove alfabetizzazioni, compresi l’uso critico dei media e il pensiero computazionale. 4 Inclusione scolastica Sviluppare un’azione attenta ai bisogni degli studenti con difficoltà (situazioni di disabilità, disagio sociale, DSA...) e alla situazione di contesto, finalizzata a garantire il pieno diritto allo studio e aprendo la scuola al territorio. La scuola deve, infatti, proporsi come il luogo dell'inclusione, dell'integrazione, della crescita e dello sviluppo collettivo e individuale. Nessuno deve essere lasciato indietro e non devono esistere barriere di alcun tipo che impediscano ad ogni singolo allievo il pieno godimento dell'apprendimento. Innovazione digitale Attuare il Piano Nazionale Scuola Digitale mediante la digitalizzazione amministrativa e una politica strutturale di innovazione degli ambienti di apprendimento e della didattica. Sviluppare la cultura della esafety, dell’uso critico e sicuro di internet anche in termini di curricolo d’istituto. Formazione Attuare l’obbligo di formazione permanente del personale scolastico promuovendo azioni orientate alla crescita professionale continua. Valutazione Valorizzare il Sistema Nazionale di Valutazione usando al meglio i dati forniti da Invalsi e diffondere la cultura della valutazione cui ancorare priorità formative e obiettivi dirigenziali. II miglioramento di una qualsiasi organizzazione passa, infatti, attraverso la sua valutazione che consente di conoscerne le prestazioni, i punti di forza e le aree da migliorare. Orientamento Attuare politiche di orientamento dei percorsi degli studenti successivi al termine del primo ciclo, promuovendo nel contempo un percorso organico tra i diversi ordini di scuola dell’istituto. Diritto allo studio e merito Assicurare il pieno godimento del diritto allo studio riconosciuto dalla Costituzione non lasciando indietro alcuno studente meritevole e valorizzando, al contempo, le eccellenze. 5 PIANO DI MIGLIORAMENTO Il rapporto di autovalutazione, elaborato nell’a.s. 2014/15, ha evidenziato come principale nodo critico dell’IC Castel di Lama 1, la mancata elaborazione di un curricolo verticale d’Istituto (a partire dalle Indicazioni Nazionali del 2012) in cui trovi piena attuazione la didattica per competenze anche in chiave di cittadinanza. Una progettazione di curricolo verticale è stata elaborata nel 2011 ma, di fatto, è rimasta disattesa nella sua concreta attuazione, pur costituendo un valido punto di partenza nell’elaborazione di una futura progettualità d’istituto. E’rimasta disattesa nel tempo anche la costituzione di dipartimenti (sia in “orizzontale” che in “verticale” tra ordini di scuola) ancora non presenti nell’a.s. 2014/15. Partendo da questa situazione di contesto, si prevede l’attuazione di interventi a breve, medio e lungo termine come di seguito indicato. A tal proposito va precisato che mentre il piano di miglioramento (PDM) legato al RAV prevede uno sviluppo sugli anni scolastici 2015-16, 2016-17, 2017-18, il PTOF fa riferimento al triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19. Per evitare incongruenze temporali, l’azione migliorativa viene definita già dall’anno scolastico 2015-16 così come di seguito indicato: Fase 1 (a.s. 2015/16) Istituire i dipartimenti intesi come momenti istituzionali di condivisione delle pratiche educative e didattiche. Essi, infatti, costituiscono la sede scolastica deputata alla ricerca, all’innovazione metodologica e disciplinare, nonché alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici tra il personale docente. La loro istituzione appare, pertanto, un imprescindibile momento di partenza nella costruzione di un curricolo d’istituto. Fase 2 (a.s. 2015/16) Avviare la formazione del personale sui seguenti temi: - didattica per competenze mediante un approccio fondato sull’esperienza, con riguardo anche agli alunni a maggior rischio di dispersione scolastica; - pratiche per la definizione di strumenti per la rilevazione delle competenze da certificare; - strutturazione di prove interdisciplinari; - avvio all’utilizzo delle rubriche di valutazione; - sperimentazione di compiti autentici; - momenti di confronto sulle pratiche avviate; - autovalutazione delle pratiche intraprese. Fase 3 (a.s. 2016/17) - Proseguire la formazione sui temi individuati nella fase 2; - definire contenuti, prove e criteri comuni di valutazione per classi parallele, aree disciplinari e ordini di scuola; - promuovere attività curriculari e di progetto in chiave di cittadinanza (inclusa l’e-safety) allo scopo di favorire la formazione globale dello studente al termine del primo ciclo d’istruzione; - promuovere il processo di autovalutazione delle pratiche intraprese; - rendicontare i risultati conseguiti. Fase 4 (a.s. 2017/18) - Proseguire la formazione sui temi individuati nella fase 2; - Avviare la strutturazione del curricolo d’istituto; - Valutare, monitorare e avviare una riflessione sul fenomeno del cheating riscontrato da Invalsi - promuovere il processo di autovalutazione delle pratiche intraprese; - rendicontare i risultati conseguiti. 6 Fase 5 (a.s. 2018/19) - Proseguire la formazione sui temi individuati nella fase 2; - strutturare il curricolo d’istituto; - eliminare il fenomeno del cheating nel raffronto con gli istituti scolastici simili per contesto di riferimento. Per le fasi n.3, 4 e 5 la formazione del personale proseguirà secondo i contenuti e le metodologie indicate nella fase n.2; in particolare si privilegerà un approccio operativo basato sulla ricerca-azione grazie al supporto di reti di scuole già costituite e con ampia e documentata esperienza di prassi didattiche o di formatori di provata esperienza o di enti e istituzioni quali le Università. Nello specifico l’Istituto si avvarrà della collaborazione della rete R.A.I.N.; quest’ultima è una rete di scuole della provincia di Macerata (con capofila l’IC Lucatelli di Tolentino), che, già a partire dall’a.s. 2013/14, ha attivato, in collaborazione con un team di ricercatori di didattica generale della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Macerata, un percorso progettuale pluriennale legato alle misure di accompagnamento delle Indicazioni Nazionali 2012. La rete ha presentato, per l’a.s. 2015/16, un progetto ammesso a finanziamento da parte dell’USR Marche. Nell’ambito di tale iniziativa l’IC Castel di Lama 1 parteciperà ai seguenti momenti formativi e informativi: 1. formazione sulle rubriche di valutazione (teoria, modelli, riferimenti) a cura della prof.ssa Lorella Giannandrea ( Università di Macerata); 2. formazione sulle competenze trasversali e sulla loro certificazione a cura della prof.ssa Patrizia Magnoler (Università di Macerata); 3. formazione sulle competenze disciplinari e sui modelli valutativi applicabili, in particolare, alla disciplina geostoria a cura della prof.ssa Maila Pentucci (Università di Macerata). Un altro momento di supporto vedrà l’intervento della formatrice del Centro Studi Erickson, specializzato in educazione e didattica, Giuseppina Gentili, autrice di varie pubblicazioni inerenti la didattica per competenze e il curricolo. Infine è prevista un’attività formativa rivolta ai docenti a cura della sezione AID (Associazione Italiana Dislessia) di Ascoli Piceno per fornire conoscenze sulle strategie da attuare in classe per il raggiungimento del successo formativo da parte di alunni DSA e BES. Tutte le attività formative mirano alla concreta realizzazione delle priorità e dei traguardi definiti nel RAV, senza con questo trascurare le azioni a supporto di quegli alunni che sono maggiormente a rischio di insuccesso formativo. Quanto sopra potrà subire modifiche in itinere sia in base ai fondi effettivamente disponibili per la realizzazione delle attività programmate che ai traguardi progressivamente raggiunti nell’azione di miglioramento. 7 PIANO PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO DEL PERSONALE DOCENTE La Legge 107 propone un nuovo quadro di riferimento per la formazione in servizio del personale docente, qualificandola come “obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124) secondo i seguenti parametri: a) principio della obbligatorietà della formazione in servizio, intesa come impegno responsabilità professionale di ogni docente; b) formazione come ambiente di apprendimento continuo, secondo una logica strategica e funzionale al miglioramento; c) formulazione di un piano nazionale triennale per la formazione; d) inserimento nel PTOF della scuola della ricognizione dei bisogni formativi del personale in sevizio e delle conseguenti azioni da realizzare; e) assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi culturali; f) riconoscimento della partecipazione alla formazione, alla ricerca didattica e alla documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità docente. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’IC Castel di Lama 1 presenta, quindi, anche la previsione delle azioni formative che l’Istituto s’impegna a progettare e a realizzare per il proprio personale; tali azioni sono in linea con la nota MIUR n. 2915 del 15 Settembre 2016 (“Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale docente”, il Piano Nazionale per la formazione degli insegnanti del 3 Ottobre 2016, il RAV e il PDM d’Istituto. La formazione del personale Unità formativa Didattica per competenze Personale coinvolto Docenti dei 3 ordini di scuola Priorità strategica correlata Area di riferimento Promuovere e diffondere la didattica per competenze all’interno della pratica scolastica come da piano di miglioramento. Didattica per competenze e innovazione metodologica/ Autonomia organizzativa e didattica N. 4 ore per ogni annualità (a.s. di riferimento 2016/17; 2017/18; 2018/19) 8 Strutturazione di un curricolo verticale d’istituto Didattica dell’inclusione (alunni stranieri, DSA, BES, diritto allo studio degli alunni adottati…) Competenze digitali Amministrazione scolastica Elaborare e attuare il curricolo verticale d’Istituto come da piano di miglioramento Docenti dei 3 ordini di scuola N. 4 ore per ogni annualità (a.s. di riferimento 2016/17; 2017/18; 2018/19) Prevenire e contrastare i fenomeni di dispersione scolastica Docenti dei 3 ordini di scuola Docenti dei 3 ordini di scuola, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici coinvolti nel PNSD Personale docente e ATA Sicurezza Tutto il personale Inglese Personale docente e ATA Erasmus plus Personale docente Didattica per competenze e innovazione metodologica/ Autonomia organizzativa e didattica Inclusione e disabilità/ Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile N. 4 ore per ogni annualità (a.s. di riferimento 2016/17; 2017/18; 2018/19) Promuovere il processo di digitalizzazione nella didattica secondo le linee del PNSD Aggiornare il personale dell’amministrazione su tutte le novità legislative inerenti il mondo scolastico. Formazione sulla sicurezza ai sensi del dlgs 81/2008. Miglioramento delle competenze linguistiche in relazione al ruolo ricoperto. Adesione ai vari programmi formativi europei/ Erasmus plus Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento Amministrazione scolastica Sicurezza Competenze di lingua straniera Autonomia organizzativa e didattica 9 Amministrazione scolastica Personale docente e ATA Aggiornare il personale dell’amministrazione su tutte le novità legislative inerenti il mondo Amministrazione scolastico. La scolastica formazione è a cura della rete di scuole “Aurora” di cui l’istituto fa parte La formazione avverrà con il supporto delle seguenti partnership: - AID (Associazione Italiana Dislessia; ente formatore accreditato MIUR) per l’area dell’inclusione; - Rete R.A.I.N. – Università degli Studi di Macerata facoltà di Scienze della Formazione per le attività connesse all’area della didattica per competenze e innovazione metodologica/ autonomia organizzativa e didattica; - Ass. Lingue senza frontiere (ente formatore accreditato MIUR) per le attività connesse alle competenze di lingua straniera; - Rete Aurora (rete di scuole con capofila Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto del Tronto) per la formazione connessa all’area dell’amministrazione e a quella legislativa; - RSPP d’Istituto per il settore della sicurezza sui luoghi di lavoro; - MIUR per l’area delle competenze digitali (PNSD). Le singole unità formative verranno compiutamente definite nel corso degli anni scolastici di riferimento con specifiche azioni. Le attività promosse dall’istituto saranno correlate con quelle definite dalla rete di Ambito. 10 PROGETTAZIONE DIDATTICA CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA A. ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE Scuola dell’infanzia La scuola dell’Infanzia è situata nei Plessi di Via Carrafo e di Via Garibaldi e ha il seguente orario di funzionamento: ingresso ore 08.00 e uscita ore 16.00. Previa richiesta scritta del genitore, è prevista una uscita intermedia prima del pranzo dalle 11:15 alle 11:30 e dalle 13:15 alle 13:45. Nei due plessi, in ogni sezione, operano due docenti che si alternano nella giornata secondo i seguenti turni turni: - antimeridiano (dalle 07.55 alle 13.00); - pomeridiano (dalle 11.00 alle 16.00); Gli stessi docenti sono in compresenza dalle 11.00 alle 13.00. La turnazione ha un’alternanza giornaliera, fermo restando il monte ore settimanale di ogni docente pari a 25 ore. L’orario di servizio può essere modificato in base ad effettive esigenze didattiche previa approvazione del Capo d’Istituto. Ogni sezione usufruisce dell’insegnamento della Religione cattolica per un’ora e mezza alla settimana, secondo un calendario prestabilito. Nella giornata scolastica della scuola dell’infanzia, accanto a momenti di educazione formale, coesistono quote di attività non formale, cioè non direttamente connesse al progetto d’istruzione, ma comunque animate da intenzionalità pedagogica. La sottostante tabella, relativa all’articolazione delle attività quotidiane, non può considerarsi rigida, ma solo indicativa. I tempi, infatti, sono flessibili e funzionali ai ritmi formativi dei bambini. MOMENTI Tempo dell’accoglienza e del gioco spontaneo negli spazi-gioco Tempo • del riordino degli spazi • dell’appello • del calendario • del gioco organizzato • della motivazione ORARIO 08.00/09.15 09.15/10. 00 Tempo delle attività riferite 10.00 / 11.00 • alle sequenze didattiche 11.45 • ai laboratori • all’intersezione Tempo del pranzo e attività connesse Modalità di aggregazione DOCENTI Grande gruppo distribuito in sottogruppi Insegnanti turno Antimeridiano Gruppo sezione Insegnanti turno Antimeridiano • Gruppo sezione • Piccoli gruppi omogenei o eterogenei per età 11.15-12.00 1° turno Piccoli gruppi 12.15 -13.00 2° turno Insegnanti turno antimeridiano e pomeridiano (dalle 11.00) Insegnanti turno antimeridiano e pomeridiano (fino alle 13.00) 11 Tempo del gioco e laboratorio spontaneo e/o organizzato in sezione o spazi collettivi Tempo delle attività riferite • alle sequenze didattiche • ai laboratori • all’intersezione Tempo del riordino e dell’uscita 12.00 13.00/14.00 14.00/15.30 15.30/16.00 Piccoli gruppi Insegnanti turno Gruppo sezione o intersezione Pomeridiano • Gruppo sezione • Piccoli gruppi omogenei o eterogenei per età Piccoli gruppi sezione Insegnanti turno Pomeridiano Insegnanti turno Pomeridiano Scuola primaria La scuola primaria è situata nel Plesso di Largo Petrarca e ha il seguente orario di funzionamento: ingresso ore 08.00 e uscita ore 12.30. L’orario per tutte le classi è di 27 ore settimanali e di 4,30 ore giornaliere, a loro volta ripartite in cinque unità, ciascuna di 50 minuti. Tempo scuola Classe 1^ Classe 2^ Classi 3^ - 4^ - 5^ ITALIANO 9 8 7 INGLESE 1 2 3 2+2 2+2 2+2 MATEMATICA 6 6 6 SCIENZE-TECNOLOGIA 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 MUSICA 1 1 1 MOTORIA 1 1 1 RELIGIONE 2 2 2 27h 27h 27h STORIA/GEOGRAFIA TOTALE Scuola secondaria di 1^grado La scuola secondaria di 1^ grado è situata nel plesso di via Roma 107 e ha il seguente orario di funzionamento: ingresso ore 08.05 e uscita ore 13.05. L’orario per tutte le classi è di 30 ore settimanali e di 5 ore giornaliere, a loro volta ripartite in cinque unità, ciascuna di 60 minuti. 12 MATERIE ITALIANO + UN’ORA DI APPROFONDIMENTO STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE, GEOGRAFIA MATEMATICA Tempo scuola 30 ore 7 2+1 4 SCIENZE 2 TECNOLOGIA/INFORMATICA 2 INGLESE 3 2° LINGUA COMUNITARIA 2 ARTE E IMMAGINE 2 MUSICA 2 SCIENZE MOTORIE 2 RELIGIONE 1 Le aperture pomeridiane degli edifici scolastici sono definite in base alla programmazione delle attività didattiche previste in ogni singolo plesso e al calendario delle attività fissato a inizio di ogni anno scolastico. Alcuni spazi scolastici (es. palestra ed ex refettorio della sede di via Roma) vengono dati in concessione (previa delibera del Consiglio d’Istituto e Accordo di programma con il Comune) a enti e associazioni locali. 13 B. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO La valutazione non è da intendersi semplicemente come una componente del processo formativo, ma ne costituisce un momento fondante, in quanto permette all’alunno di confrontarsi con l’esterno, con gli altri (gli insegnanti) e il loro punto di vista. La fase valutativa rappresenta quindi la registrazione di conoscenze e abilità acquisite, ma tende anche ad una maggiore complessità quando mette in relazione le potenzialità emerse nell’alunno e la loro realizzazione, e permette di cogliere contemporaneamente tutto il cammino compiuto e la dinamica evolutiva riscontrata. In tal modo l’allievo non solo diviene consapevole dei risultati conseguiti, ma comprende anche il percorso effettuato, e, conseguentemente, non è solo capace di mettere a frutto le competenze acquisite, ma anche di riflettere sui processi eta cognitivi, con una maggiore consapevolezza di sé. Dunque è importante non solo ciò che si sa o si sa fare, ma anche come è stato possibile imparare o imparare a fare. A ciò va aggiunto il saper essere, cioè l’insieme delle competenze non cognitive che afferiscono agli aspetti educativo/ comportamentali. I momenti valutativi sono diversi. Nella fase iniziale dell’azione didattica la valutazione ha valore diagnostico, conduce cioè alla definizione della situazione di partenza dei singoli allievi. Durante il percorso e al termine di esso si approda ad una dimensione più specificamente sommativa, misuratrice, attraverso degli standard definiti in precedenza e commisurati ai compiti di apprendimento individuati. Quindi, a questo punto, l’atto valutativo ha efficacia maggiore quanto più si presenta lontano dal soggettivismo e quanto più appare strutturato attraverso procedure chiare, oggettivamente verificabili e condivise dai docenti. Infine la valutazione sommativa si trasforma in formativa quando, attribuendo valore ai risultati e considerando anche gli aspetti comportamentali, non si producono soltanto giudizi dal non sufficiente all’eccellente, ma li si utilizza al fine di formulare un consiglio orientativo che consideri la persona nella sua unitarietà. La valutazione viene espressa in decimi sia nella scuola primaria che secondaria, fermo restando il giudizio sintetico per la scuola primaria. In aggiunta va precisato che, come stabilito dal D.P.R. 122/2009, per la scuola secondaria di primo grado, la validità e il superamento dell’anno scolastico rimangono subordinati al limite minimo di frequenza, pari ai ¾ dell’orario annuale personalizzato, considerate anche le attività opzionali scelte. A tal proposito, il collegio dei docenti definisce opportune deroghe a tale limite che vengono comunicate alle famiglie a inizio di ogni anno scolastico. Casi in deroga sono previsti anche per la scuola primaria. In conclusione, prassi comune ai tre ordini di scuola, la valutazione è responsabilità dei docenti che ne scelgono gli strumenti nel quadro dei criteri stabiliti dai competenti organi collegiali; essa: - precede, accompagna e segue i percorsi curricolari; - attiva le azioni da intraprendere; - regola le azioni avviate; - promuove il bilancio critico di quelle condotte; - è formativa e di accompagnamento dei processi di apprendimento; - è di stimolo al miglioramento. Nell’Istituto è, infine, presente l’organo di garanzia, che ha il compito: - di prevenire e affrontare tutti i problemi e conflitti che possono emergere nel rapporto tra studenti e personale della scuola e in merito all’applicazione del Regolamento d’Istituto; - evidenziare eventuali irregolarità nel regolamento interno d’istituto; - esaminare e valutare gli eventuali ricorsi presentati in seguito all’irrogazione di una sanzione disciplinare, sottoscritti dallo studente o dai familiari, pervenuti entro quindici giorni dalla notifica. Nelle tabelle sottostanti vengono riportati i criteri per la valutazione degli apprendimenti e quelli per la valutazione della condotta. 14 Criteri adottati collegialmente per la valutazione degli apprendimenti 3 – 4 (tre – quattro) NON HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce in maniera frammentaria e superficiale informazioni, regole e terminologia; commette gravi errori nell’applicazione e si esprime in modo scorretto. Non lavora in maniera autonoma. 5 (cinque) HA RAGGIUNTO SOLO IN PARTE GLI OBIETTIVI Conosce parzialmente le informazioni, le regole, la terminologia che applica con difficoltà anche in situazioni note; si esprime in modo frammentario. Non lavora in modo del tutto autonomo e necessita dell’aiuto dell’insegnante. 6 (sei) HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI MINIMI Conosce e comprende sufficientemente le informazioni, le regole e la terminologia, pur non riuscendo sempre ad applicarla in maniera autonoma; si esprime in modo semplice. Lavora in maniera sufficientemente autonoma. 7 (sette) HA DISCRETAMENTE RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della disciplina; le applica e si esprime in modo corretto. Lavora in modo discretamente autonomo. 8 (otto) HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce e comprende le informazioni, le regole, la terminologia; inizia ad organizzare in modo autonomo le conoscenze acquisite; si esprime con proprietà. Lavora in modo autonomo. 9 (nove) HA PIENAMENTE RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce e comprende le informazioni, le regole, la terminologia; le applica correttamente; sa autonomamente collegare argomenti diversi; si esprime con proprietà. Lavora in modo autonomo e responsabile. 10 (dieci) HA BRILLANTEMENTE RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce e comprende pienamente le informazioni, le regole e la terminologia; sa esprimere valutazioni critiche e trasferisce le proprie conoscenze in contesti diversi; si esprime con precisione e proprietà. Lavora in modo autonomo e responsabile mostrando consapevolezza delle conoscenze. 15 Indicatori adottati collegialmente per la valutazione del comportamento scuola primaria Nella Scuola Primaria il voto di condotta ha una chiara funzione educativa e non concorre alla valutazione complessiva dell’alunno. Esso è strumento propositivo per cogliere gli aspetti socio-affettivi del bambino e contemporaneamente dà conto del suo reale processo di crescita. Viene assegnato collegialmente dal team-docenti in base ai seguenti indicatori: rispetto delle regole attenzione impegno rispetto dei docenti rispetto dei compagni capacità di collaborazione rispetto verso l’ambiente: - uso responsabile delle strutture, degli spazi e del materiale della scuola - comportamento responsabile ovunque e anche durante le visite di istruzione uso responsabile del proprio materiale La motivazione del voto di condotta è la seguente: ottimo: indicatori positivi e con qualche punta di eccellenza distinto: indicatori positivi buono: indicatori quasi sempre positivi sufficiente: indicatori per la maggior parte negativi non sufficiente: indicatori negativi e presenza di ripetuti richiami disciplinari documentati e segnalati alle famiglie 16 Indicatori per la valutazione del comportamento degli alunni Scuola Primaria Alunno ……………………………..…………………………….. Classe …………… 1°Quadr. 2°Quadr. L’alunno/a dimostra: a) un sistematico rispetto delle regole a) un adeguato rispetto delle regole a) un comportamento vivace ma responsabile a) un discontinuo rispetto delle regole a) un comportamento poco controllato e un parziale rispetto delle regole L’alunno/a si dimostra: b) collaborativo e corretto nei rapporti con i compagni b) corretto nei rapporti con i compagni b) disponibile nei rapporti con i compagni b) selettivo nei rapporti con i compagni b) competitivo e/o dipendente nei confronti dei compagni c) sereno e disponibile nei rapporti con gli adulti c) fiducioso e collaborativo nei rapporti con gli adulti c) corretto nei rapporti con gli adulti c) dipendente e/o oppositivo nei rapporti con gli adulti c) oppositivo nei rapporti con gli adulti d) Regolari e attivi sono l’impegno e la partecipazione d) Costante è l’impegno e spontanea la partecipazione d) Superficiale è l’impegno, discontinua la partecipazione d) Irregolare è l’impegno e scarsa è la partecipazione e) L’autonomia nella gestione del materiale e delle cose proprie e altrui è pienamente raggiunta e) L’autonomia nella gestione del materiale è buona e) Nella gestione del materiale va talvolta sostenuto e guidato e) Nella gestione del materiale va spesso sostenuto e guidato e) Nella gestione del materiale va sostenuto costantemente dall’insegnante Sulla base delle osservazioni riportate in tabella, la valutazione quadrimestrale del comportamento è 17 espressa con un giudizio sintetico: ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente. Indicatori adottati collegialmente per la valutazione del comportamento scuola secondaria Valutazione 1°. scrupoloso rispetto del regolamento scolastico 2°. rispetto del regolamento scolastico 3°. parziale rispetto del regolamento scolastico 4°. inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare sanzioni disciplinari deliberate dal Consiglio di classe (allontanamento dalle lezioni, ivi comprese visite guidate, viaggi di istruzione, partecipazione ad attività extracurriculari) 5°. gravi inosservanze del regolamento scolastico tali da essere sanzionabili con l’erogazione di sanzioni disciplinari che comportano l’allontanamento dalle lezioni oltre i 15 giorni, secondo quanto stabilito dal regolamento di disciplina dell’istituzione scolastica (DM n.5 16 gennaio 2009, art.4). 1b. comportamento maturo per responsabilità e collaborazione 2b. comportamento buono per responsabilità e collaborazione 3b. comportamento incostante per responsabilità e collaborazione 4b. disturbo del regolare svolgimento delle lezioni 5b. comportamento scorretto e linguaggio irriguardoso nel rapporto con docenti, compagni e personale scolastico 6b. comportamento poco responsabile durante visite guidate e/o viaggi di istruzione 7b. disturbo del regolare svolgimento delle lezioni con note in diverse aree disciplinari sul registro di classe, notificate alla famiglia 8b. gravi danneggiamenti 1c. frequenza alle lezioni regolare 2c. ritardi all’inizio delle lezioni, pur con frequenza regolare alle lezioni 3c. ripetute assenze o ritardi non giustificati 1d. vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni 2d. interesse e partecipazione buoni alle lezioni 3d. Interesse sufficiente e partecipazione non sempre attiva alle lezioni 4d. interesse limitato e scarsa partecipazione alle lezioni 5d. limitata partecipazione alle attività scolastiche 1e. regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche 2e. regolare svolgimento delle consegne scolastiche 3e. svolgimento proficuo, ma non sempre regolare delle consegne scolastiche 4e. svolgimento regolare, ma non sempre proficuo delle consegne scolastiche 5e. discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche 6e. svolgimento spesso disatteso delle consegne scolastiche 1f. ruolo propositivo all’interno della classe 2f. ruolo positivo all’interno della classe 1g. falsificazione di firme o di contenuti di comunicazioni 10;9 8;7 6 Non sufficiente Non sufficiente 10;9 8;7 6 6 Non sufficiente 6 6 Non sufficiente 10;9 8;7 6 10;9 8;7 6 6 6 10;9 8 7 7 6 6 10 9 Non sufficiente 18 2g. danneggiamenti 3g. violenze fisiche e psicologiche verso gli altri 4g. reati e compromissione dell’incolumità delle persone; violenze reiterate Non sufficiente Non sufficiente Non sufficiente C. CURRICOLO VERTICALE Secondo quanto definito nelle Indicazioni Nazionali 2012, il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Quanto sopra costituisce sia il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato, che il punto di riferimento per il profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione delineato nelle Indicazioni del 2012. Tale profilo presenta i caratteri di seguito riportati. “Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione 19 pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti”. Ogni singola istituzione scolastica ha il compito di organizzare una programmazione curricolare che: - realizzi il profilo dello studente fissato dalle Indicazioni nazionali del 2012; - porti come obiettivo l’innalzamento degli standards formativi; - prevenga i disagi; - recuperi gli svantaggi. Concretamente l’IC Castel di Lama 1 ha strutturato nel 2011 un percorso formativo finalizzato a collegare l’esperienza prescolare del bambino alla conclusione del primo ciclo d’istruzione, cercando di dare significato coerente alle esperienze, attività, conoscenze e abilità in cui l’allievo è impegnato. Tutto questo ha come presupposto di base la condivisione, in sede di programmazione, tra gli insegnanti dei tre ordini di scuola, di finalità, obiettivi e metodi cui tendere e a cui improntare la propria azione didattica. Nelle tabelle che seguono vengono riportati gli elementi caratterizzanti il curricolo del 2011 e cioè: - le connessioni tra i tre ordini di scuola; le competenze socio-relazionali sviluppate nel curricolo; le competenze cognitivo- trasversali presenti nel curricolo; i traguardi di sviluppo di competenza trasversali. Per quanto riguarda le problematiche connesse all’attuazione e all’aggiornamento del curricolo verticale d’istituto, si rimanda a quanto esposto nella sezione “Piano di miglioramento”. 20 Connessioni tra i tre ordini di scuola presenti nel curricolo verticale Scuola dell’infanzia Scuola primaria e secondaria di I grado Campi di esperienza Discipline e aree disciplinari AREA LINGUISTICO- ARTISTICO- ESPRESSIVA Italiano Il sé e l’altro Lingue comunitarie Il corpo e il movimento Musica Immagini, suoni, colori Arte e immagine I discorsi e le parole Corpo, movimento, sport La conoscenza del mondo AREA STORICO- GEOGRAFICA Storia (con cittadinanza e costituzione) Geografia AREA MATEMATICO- SCIENTIFICO -TECNOLOGICA Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia/informatica 21 Competenze socio-relazionali sviluppate nel curricolo Competenze Socio-relazionali Saper rispettare le regole della civile convivenza a partire dalle regole di classe e d’istituto Saper rispettare persone, cose, opinioni Saper confrontarsi democraticamente Saper collaborare e lavorare con coetanei e adulti Saper autoregolare il proprio comportamento relazionale ed emotivo Saper prendere parte alle decisioni Saper assumersi le responsabilità delle decisioni Ambiti di attività da proporre e modalità di sviluppo Corresponsabilizzazione Competenze/capacità Rispetta il regolamento di degli alunni nella condivisione delle regole che governano la vita di classe Porta il materiale necessario Discussione e condivisione del contratto pedagogico Interviene dopo aver chiesto la parola Esplicitazione e condivisione dei criteri di valutazione Interviene a proposito Dibattiti su temi problematici Discussioni guidate Discussioni tra alunni senza la guida dell’insegnante classe e d’istituto Arriva in orario Aspetta il suo turno Usa un tono di voce adeguato Giustifica puntualmente le assenze Partecipazione alle decisioni Mantiene un comportamento corretto e non prevaricatore nei confronti delle persone Varie forme di drammatizzazione e animazione teatrale Conserva con cura materiale personale e materiale comune Progettazione e realizzazione di prodotti visibili all’esterno della scuola Ascolta il parere altrui e lo rispetta Gruppi musicali e coreutici Lavori di gruppo Costruzione di ipertesti Attività ludiche di gruppo Attività sportive di gruppo Mantiene il proprio accordo o disaccordo in maniera democratica Collabora attivamente con i compagni nei lavori di gruppo Controlla il tono di voce, i gesti, le emozioni, le espressioni Esprime il proprio parere Si assume la responsabilità delle proprie decisioni 22 Competenze cognitivo-trasversali presenti nel curricolo Competenze Cognitivo -trasversali Ambiti di attività da proporre e modalità di sviluppo Saper ascoltare Campi d’esperienza Saper osservare Ambiti disciplinari Saper utilizzare la lingua in maniera funzionale allo scopo nel concreto dei diversi contesti comunicativi Discipline specifiche Saper leggere e comprendere testi e formulari diversi Saper utilizzare e trasferire le diverse competenze acquisite Saper impostare e risolvere problemi di qualsiasi tipo Saper matematizzare a livello di base Saper organizzare e interpretare dati quantitativi usando tecniche di tipo matematico Saper utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi Saper utilizzare nella comunicazione corrente la lingua inglese, francese, spagnola Saper comprendere e usare linguaggi – strumenti propri della comunicazione nei vari settori dell’espressione artistica Saper analizzare, sintetizzare, rielaborare criticamente, memorizzare Saper essere autonomi nella scelta, nello studio, nella ricerca Contenuti figurativi, semantici, simbolici, comportamentali finalizzati al conseguimento delle competenze cognitivotrasversali Passaggio graduale dalla dominanza dell’operatività della scuola dell’infanzia all’equilibrio operatività/astrazione della scuola primaria e secondaria di I° grado Organizzazione di situazioni di apprendimento funzionali al conseguimento di strumenti intellettuali adeguati al livello di competenze che si vogliono far acquisire Utilizzo delle valenze orientative presenti nelle discipline e predisposizione di attività orientanti Competenze/capacità E’ capace di attenzione prolungata Comprende il messaggio verbale, iconico, musicale, corporeo Comprende testi di tipo narrativo, argomentativo, storico, giornalistico Comprende formulari vari: carte geografiche, mappe stradali, tabelle, grafici, orari di trasporti, buste paga, istruzioni di medicinali, istruzione per l’uso di oggetti, strumenti Conosce e utilizza i vari linguaggi Utilizza strumenti informatici per fare ricerca, reperire informazioni, inviare e ricevere messaggi Prende appunti Fa osservazioni e commenti Dà risposte a quesiti precisi Redige un verbale Controlla un estratto conto Valuta interesse e sconto Paragona la convenienza di vari prodotti, l’utilità di diverse operazioni e percorsi Imposta e risolve problemi organizzando informazioni, conoscenze, risorse Lavora in gruppo Assume decisioni consapevoli Comunica ad altri la propria esperienza 23 Traguardi di sviluppo di competenza trasversali Scuola dell’Infanzia- scuola primaria- scuola secondaria di primo grado ITALIANO Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Sviluppa abilità di dialogo Partecipa alle attraverso la condivisione di vissuti. conversazioni dialogando in modo pertinente, rispettoso delle opinioni altrui e usando registri linguistici diversi in relazione al contesto. Esprime il testo ascoltato attraverso Si esprime oralmente con forme espressivo – comunicative padronanza linguistica e varie: lingua orale, disegno, competenza comunicativa, drammatizzazione. argomentando in modo semplice e chiaro. Sviluppa capacità di ascolto nel grande gruppo e per tempi sempre più prolungati. Comprende un breve testo narrativo individuando personaggi e ambienti. Decodifica sistemi simbolici: immagini, segni, segnali, ecc … Decodifica sistemi simbolici: immagini, segni, segnali, ecc … Esplora la lingua scritta supportandola o completandola con immagini e suoni. Opera un primo sistemi simbolici della scrittura con carattere stampato. Gioca con (metalinguaggio) Scuola Secondaria 1° grado È in grado di interagire in situazioni comunicative diverse sapendo riferire su vari argomenti, motivando ed esponendo con chiarezza le proprie idee. Riesce ad esprimersi nel confronto culturale in modo creativo e personale utilizzando il dialogo non solo come strumento comunicativo ma anche quale mezzo di convivenza civile. Comprende gli argomenti Riconosce i tratti che affrontati nelle distinguono il parlato dallo conversazioni e i scritto e sa servirsene contenuti principali nell’espressione orale e scritta. di testi di vario tipo. Sviluppa gradualmente le Ha maturato un metodo di abilità meta-cognitive e di studio efficace e lo utilizza studio organizzando le nell’orientarsi nei materiali informazioni utili (manuali, testi e fonti varie in all’esposizione orale e generale) per la raccolta e la alla produzione scritta. rielaborazione di dati e informazioni. Legge testi di vario tipo, Legge in modo scorrevole ed utilizzando tecniche espressivo e analizza testi di diverse e individuando in vario genere manifestando gusti essi le principali personali. caratteristiche strutturali e di genere. Utilizza la lettura per Legge in modo scorrevole ed arricchire le proprie espressivo e analizza testi di conoscenze. vario genere manifestando gusti personali. Compie operazioni di Produce testi a seconda degli rielaborazione e scopi e dei destinatari manipolazione di testi a utilizzando un lessico adeguato seconda della finalità. e vario. approccio ai convenzionali Produce testi diversi, riferimento al coerenti, coesi e ortograficamente corretti, Conosce e analizza la struttura fase complessa le parole utilizzando strutture e della strategie inerenti alle varie distinguendo tra proposizioni tipologie testuali. Riconosce le strutture morfosintattiche della lingua sviluppando le capacità di categorizzare, di connettere e analizzare. Arricchisce il patrimonio lessicale e utilizza termini specifici legati alle varie discipline di studio. Individua gli elementi sociolinguistici della comunicazione. principali, coordinate e subordinate sapendo indicare, per quest’ultime, i principali tipi (relative, temporali finali, causali, ecc.). Utilizza strumenti di consultazione e riconosce le caratteristiche dei principali tipi testuali e dei generi. LINGUE COMUNITARIE Scuola dell’Infanzia Comprende semplici istruzioni e risponde con azioni. Sviluppa interesse per l’ascolto di canzoni e vi partecipa attraverso il mimo e/o la ripetizione di parole È consapevole della propria lingua materna e ne sperimenta una nuova e diversa. Ripete semplici canzoni o filastrocche. Ripete semplici canzoni o filastrocche. Scuola Primaria Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari (informazioni di base sulla persona, famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comprende in modo globale e dettagliato semplici testi scritti su argomenti relativi ad ambiti familiari e ne ricava informazioni. Descrive, a livello orale e in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. Scuola Secondaria 1° grado Comprende i punti essenziali dei messaggi in lingua standard che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Comprende in modo globale e dettagliato testi scritti di varia tipologia e genere su argomenti relativi alla sfera personale e alla quotidianità e ne ricava informazioni. Descrive, a livello orale, esperienze e avvenimenti, sogni, persone e situazioni di vita, espone brevemente ragioni, preferenze, desideri, opinioni e progetti. In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti l‟alunno comunica con uno o più interlocutori. 25 Ripete semplici filastrocche. canzoni o Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine Descrive per iscritto e in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Nelle conversazioni comprende i punti chiave ed espone le proprie idee anche se può avere qualche difficoltà espositiva. Descrive, sotto forma di lettere e testi vari, esperienze e avvenimenti, persone e progetti futuri. MUSICA Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria 1° grado Riconosce e discrimina gli Riconosce e classifica Percepisce, ascolta, ricerca e elementi costitutivi del anche stilisticamente i più discrimina i suoni all‟interno di linguaggio musicale. importanti elementi costitutivi contesti significativi. del linguaggio musicale. Valuta aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e Conosce e interpreta in modo stile, in relazione al critico opere d’arte musicali. riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi. Decodifica e utilizza la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura. Scopre il paesaggio sonoro Esegue collettivamente e Esegue in modo attraverso attività di percezione e individualmente brani espressivo collettivamente e produzione musicale utilizzando vocali/strumentali, individualmente brani vocali e voce, corpo e oggetti. curando l’intonazione e strumentali. l’espressione. Comunica, esprime emozioni, Utilizza voce, strumenti Improvvisa, rielabora e racconta, utilizzando le varie e mezzi multimediali compone brani musicali. possibilità che il linguaggio del in modo creativo e attraverso consapevole, ampliando le corpo consente, capacità di diverse forme di proprie rappresentazione e invenzione sonorodrammatizzazione. musicale. Produce semplici sequenze sonoro Realizza eventi sonori che Progetta e realizza eventi sonori –musicali utilizzando il corpo, la integrano altre forme che integrano altre forme drammatizzazione e materiali di espressive (danza, teatro, artistiche (danza, teatro, recupero ed esplorando i primi prodotti multimediali). prodotti multimediali). semplici alfabeti della musica. ARTE E IMMAGINE 26 Scuola dell’Infanzia Riconosce ed usa con pertinenza i colori primari e derivati. Ha sperimentato attività che hanno stimolato lo sviluppo della sua capacità analitica: dal globale al particolare e viceversa. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare varie tecniche espressive. Esplora i materiali a disposizione e li utilizza con creatività. Sperimenta in forma ludica i primi approcci con l’arte ed i suoi linguaggi Scuola Primaria Conosce e utilizza gli elementi del linguaggio visivo (linea – superficie – colore – volume e spazio), per leggere immagini statiche, fotografie, manifesti, fumetti, brevi filmati, videoclip e opere d‟arte (visita a musei). Utilizza gli strumenti e le regole per produrre immagini grafiche e pittoriche attraverso processi di rielaborazione e associazione di codici, tecniche e materiali diversi tra loro. Conosce e valorizza i principali beni culturali e ambientali presenti nel territorio e opera una prima analisi e classificazione degli stessi (pittura – scultura – artigianato). Scuola Secondaria 1° grado Riconosce i codici e le regole compositive e legge alcune opere d’arte (comprese tra l’ ‘800 e il ‘900 ), individuandone il contesto storico – sociale e la funzione comunicativa. Produce e rielabora immagini utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche per creare messaggi visivi personali ed espressivi. Legge e comprende opere d’arte esaminate nel corso dell’anno e li sa confrontare con altre analoghe, individuando eventuali somiglianze e differenze nella forma e nella funzione. EDUCAZIONE MOTORIA Scuola dell’Infanzia Prova piacere nel movimento e nelle diverse forme di attività psicomotoria. Raggiunge una buona autonomia personale. Scuola Primaria Acquisisce la consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali. Esercita le potenzialità sensoriali , Si sa adattare alle variabili conoscitive,relazionali, ritmiche spaziali e temporali. ed espressive del corpo. Riconosce e denomina le varie parti Sa controllare la propria del corpo. forza e saper rispettare i criteri di sicurezza per sé Rappresenta graficamente il corpo, e gli altri. fermo e in movimento. Scuola Secondaria 1° grado Utilizza consapevolmente le proprie capacità in condizioni normali e complesse e in situazioni ambientali diverse. Sa utilizzare e ampliare le capacità condizionali. Consolida corrette abitudini, di vita, di igiene e benessere della persona. Consolida corrette abitudini, di vita, di igiene e benessere della persona. Controlla e coordina i movimenti Sa utilizzare il linguaggio Utilizza il linguaggio gestuale per comunicare nelle situazioni di gioco motorio e corporeo e motorio per motorio e nelle attività manuali. comunicare stati d‟animo individualmente 27 Conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e consegue pratiche corrette di cura di sé, igiene e sana alimentazione. Interagisce positivamente con gli Comprende il valore delle altri. regole e l‟importanza del loro rispetto nel gioco e nello sport Rispetta le regole di giochi Acquisisce la organizzati. consapevolezza che correttezza e rispetto reciproco sono irrinunciabili in ogni esperienza ludico sportiva. Conosce i comportamenti seguire in caso di pericolo e di evacuazione dall’edificio. Acquisisce la padronanza dei gesti tecnici di alcune discipline sportive individuali e di squadra assumendo anche il ruolo di arbitro e/o funzioni di giuria. Partecipa attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando le diversità, la sconfitta, le regole e manifestando senso di responsabilità. da Sperimenta in modo Partecipa attivamente ai giochi semplificato diverse sportivi e non, organizzati gestualità tecniche. anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando le diversità, la sconfitta, le regole e manifestando senso di responsabilità. MATEMATICA Scuola dell’Infanzia Classifica, ordina, misura secondo semplici criteri. Confronta e valuta quantità e riconosce i diversi utilizzi del numero. Colloca se stesso, oggetti persone nello spazio secondo riferimenti topologici. Gioca con le forme utilizzando blocchi logici e tangram e le riproduce graficamente. Scuola Primaria Opera con sicurezza nell’insieme dei numeri naturali nel calcolo scritto e orale. Scuola Secondaria 1° grado Consolida le conoscenze teoriche e operative acquisite e saper argomentare sulle proprietà e sulle definizioni. Descrive e classifica Sa utilizzare le conoscenze figure in base a specifiche acquisite, applicandole in caratteristiche situazioni significative con un geometriche. linguaggio specifico. Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture naturali o create dall’uomo. 28 Formula domande e ipotesi, condivide risposte, accetta soluzioni. Rappresenta verbalmente e graficamente osservazioni ed esperienze usando anche semplici segni e simboli convenzionali. Compie misurazioni con semplici strumenti. Risolve facili problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento. Riconosce e risolve problemi analizzando la situazione e traducendola in termini matematici; formula ipotesi di soluzione e individua procedimenti risolutivi. Determina lunghezze, Sa matematizzare aspetti della capacità, masse, aree. realtà e verificare mediante il ragionamento la validità di intuizioni e congetture. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Guidato dall’insegnante osserva i Osserva un fenomeno, con fenomeni naturali e gli organismi la guida dell’insegnante. viventi con sistematicità. Registra dati, ne produce rappresentazioni grafiche e formula ipotesi. Utilizza un linguaggio appropriato Analizza e racconta in per descrivere le osservazioni e forma chiara ciò che ha le esperienze. fatto e imparato. Si pone domande esplicite a partire da un fenomeno osservato e ne ipotizza le cause. Sa effettuare e descrivere esperienze di laboratorio. Effettua piccoli esperimenti. Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato Si pone domande esplicite a partire da un fenomeno osservato e ne ipotizza le cause. Sa effettuare e descrivere esperienze di laboratorio Si pone in un atteggiamento curioso Ha atteggiamenti di cura e ed esplorativo nei confronti della rispetto verso l‟ambiente. realtà. Esplora con curiosità caratteristiche dei viventi. le In relazione all’educazione alimentare e alla salute: acquisisce corrette abitudini alimentari. Scuola Secondaria 1° grado Ha padronanza di semplici tecniche di sperimentazione in situazioni controllate. E’ in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto e trasferire abilità in contesti diversi. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. Adotta atteggiamenti responsabili verso l’ambiente e comprende il carattere finito delle risorse e l‟ineguaglianza dell’accesso ad esse. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra potenzialità e limiti. TECNOLOGIA 29 Scuola dell’Infanzia Esercita le potenzialità sensoriali e conoscitive. Prova interesse per gli artefatti tecnologici e li esplora, li manipola scoprendone in forma ludica funzioni e possibili usi. Sperimenta attraverso le tecnologie le prime forme di comunicazione attraverso il codice grafico: dalle forme alla scrittura. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. Esplora in forma ludica i primi semplici alfabeti della multimedialità. Esplora in forma ludica i primi semplici alfabeti della multimedialità Scuola Primaria Esplora la realtà tecnologica intorno a sé; descrive oggetti e semplici strumenti di uso quotidiano individuandone la funzione e il funzionamento e li usa in modo pertinente. Realizza manufatti seguendo una definita metodologia progettuale, valutando il tipo di materiale utilizzabile. Esegue la rappresentazione grafica di figure geometriche piane utilizzando strumenti idonei (squadra, compasso). Rileva, osservando oggetti del passato, le trasformazioni nel tempo e il loro sviluppo in risposta ai bisogni dell’uomo. Conosce i fondamentali principi di sicurezza e le basilari norme di comportamento a tutela della salute nell’utilizzo dei comuni strumenti tecnologici. Conosce i fondamentali principi di sicurezza e le basilari norme di comportamento a tutela della salute nell’utilizzo dei comuni strumenti tecnologici. Scuola Secondaria 1° grado Sa descrivere e classificare utensili e macchine, in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per funzionare. Riconosce le principali caratteristiche e proprietà dei vari materiali e le possibilità di utilizzo nella costruzione di un oggetto. Realizza un semplice progetto per la costruzione di un oggetto. Produce e assembla un oggetto complesso utilizzando materiali di facile recupero. Esegue la rappresentazione grafica di composizioni complesse di solidi applicando le regole delle proiezioni ortogonali e le assonometrie. Rileva le trasformazioni di utensili e macchine e dei processi produttivi e li inquadra nelle tappe evolutive della storia dell’umanità. Acquisisce una sempre maggiore consapevolezza dei problemi legati alle diverse forme e modalità di produzione e utilizzo di energia rispetto alla salvaguardia della salute e dell‟ambiente. STORIA Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria 1° grado 30 Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Conosce alcuni aspetti Conosce aspetti essenziali della della storia del territorio e storia del territorio e dell’ambiente circostante. dell’ambiente circostante. Ordina e mette in successione brevi sequenze temporali Conosce i momenti e le problematiche fondamentali della storia dal medioevo ai giorni di oggi. riferite ad esperienze vissute o ad un racconto conosciuto. Riferisce eventi del passato recente dimostrando di essere consapevole della loro collocazione temporale. Formula correttamente riflessioni Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. Conosce le linee fondamentali della storia mondiale, in relazione alla rivoluzione agricola, alla rivoluzione industriale e ai nuovi processi di informatizzazione – globalizzazione. relative al futuro immediato. Coglie la ciclicità nella quotidianità e nelle trasformazioni naturali. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità. Riconosce tracce storiche presenti nel territorio e comprende l‟importanza del patrimonio artistico e culturale. Organizza conoscenze relative a epoche diverse in base a temi prestabiliti. Riconosce tracce storiche del passato esistenti nel territorio, ricollegandole alla loro origine e al loro contesto. Elabora un personale metodo di studio finalizzato all’analisi critica e alla comprensione di testi storici e fonti di vario genere. Usa carte geo – storiche e Utilizza le proprie conoscenze altri supporti con la guida e abilità per interpretare la dell’insegnante. complessità del presente, comprendendo opinioni e culture diverse. Comprende testi storici Ricollega i problemi proposti. fondamentali del mondo contemporaneo alla loro matrice storica. 31 Costruisce linee del Individua caratteristiche tempo, collocandovi fatti essenziali della norma giuridica o periodi storici. a partire dalle proprie esperienze e dal proprio contesto storico. Identifica i diversi modelli Produce semplici testi istituzionali e di organizzazione storici. sociale. Espone con coerenza i Conosce i principi della fatti e i processi studiati. Costituzione Italiana e gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali. Sa riflettere sui propri diritti e doveri di cittadino. Espone le conoscenze storiche acquisite, operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. GEOGRAFIA Scuola dell’Infanzia Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone sulla base di semplici indicatori spaziali. Localizza sé stesso, oggetti, persone utilizzando un linguaggio adeguato. Riconosce la destra e la sinistra su di sé. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone sulla base di semplici indicatori spaziali. Localizza se stesso, oggetti, persone utilizzando un linguaggio adeguato. Riconosce la destra e la sinistra su di sé. Scuola Primaria Scuola Secondaria 1° grado Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Agisce e si muove concretamente ricorrendo a carte mentali, all’esperienza quotidiana e al proprio bagaglio di conoscenze. Interpreta correttamente aerogrammi, istogrammi, dati organizzati in tabelle e schede, individuando i rapporti esistenti tra l‟ambiente e gli aspetti della vita socioeconomica. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, utilizzando concetti geografici (ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico…), carte geografiche, fotografie, grafici, dati statistici. 32 Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Si orienta nello spazio grafico. Sperimenta semplici artefatti per la misurazione dello spazio. Sperimenta il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente naturale assumendo semplici comportamenti adeguati. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici…), con particolare attenzione a quelli italiani. Riconosce gli interventi fondamentali apportati dall’uomo nel territorio regionale e nazionale e cogliere la rete di rapporti esistenti. Individua i problemi e i comportamenti adeguati a garantire il rispetto e la salvaguardia del patrimonio ambientale italiano. Espone con chiarezza e proprietà di linguaggio i contenuti geografici studiati. Riconosce e localizza i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture) dell’Europa e del mondo. Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali nelle diverse scale geografiche. Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Espone con chiarezza e proprietà di linguaggio i contenuti geografici studiati. RELIGIONE CATTOLICA Scuola dell’Infanzia Scopre che Dio crea il mondo per l‟umanità. Scopre che la Bibbia è il racconto della storia di Dio. Individua la chiesa come luogo in cui la comunità manifesta la sua fede. Scuola Primaria Riconosce che Gesù, con la sua esistenza, rivela Dio, stabilendo una Nuova Alleanza con l‟umanità. Conosce la Bibbia come la fonte per eccellenza della religione cristiana cattolica Scopre come tante e diverse sono le forme in cui la Chiesa esprime la sua fede. Scuola Secondaria 1° grado Scopre che la continua ricerca di Dio da parte dell’uomo, trova risposta, attraverso la storia, in una pluralità di religioni. Riconosce nella figura storica di Gesù, il fondamento della fede cristiana, nella storia di tutti i tempi. Conosce come la Chiesa esprime il suo “credo” e attraverso esso si apre al dialogo con le altre religioni. 33 Percepisce i valori della solidarietà e della condivisione. Comprende l‟insegnamento evangelico essere valido universalmente. che Prende consapevolezza che Gesù si propone come modello può imitabile nella propria vita. Il curricolo d’istituto sarà oggetto di revisione secondo quanto definito nel Piano di Miglioramento. 34 PROGETTAZIONE D’ISTITUTO In questa sezione vengono presentati i progetti e le attività realizzate dall’IC Castel di Lama 1 in orario curricolare ed extracurricolare secondo la seguente distinzione: - macroaree di progettazione; - attività realizzate con il supporto e il patrocinio di enti e associazioni del territorio; - progettazione specifica per ordine di scuola da sviluppare nell’arco del triennio. I progetti indicati sono per lo più iniziative ormai consolidate e con una positiva ricaduta sugli alunni; il criterio di scelta è quello di fornire allo studente uno stretto legame tra attività curricolare mattutina e pomeridiana, puntando più sulla qualità che sulla quantità dell’offerta. La progettazione d’istituto potrà essere di volta in volta arricchita sulla base delle proposte che perverranno alla scuola e delle iniziative deliberate dal Collegio dei docenti. A. Macroaree e obiettivi prioritari MACROAREA E PRIORITA’ ATTIVITA’ EDUCATIVE Innalzamento dei livelli di istruzione, potenziamento dei saperi e delle competenze - Progetto continuità Progetto storia Avviamento alla lingua latina Pari opportunità e successo formativo per prevenire l’abbandono e la dispersione - Progetto recupero Alfabetizzazione linguistica alunni stranieri Progetto aree a rischio – giornalino d’istituto “Mattei news” Attività teatrali Progetto lettura Scuola domiciliare Attività laboratoriali per alunni con disabilità Attività laboratoriali per alunni a rischio dispersione scolastica (DSA, BES…) Progetto Dislessia Amica Progetti difficoltà di apprendimento e grafo_motorie scuola dell’infanzia - Valorizzazione competenze linguistiche in lingua straniera - Teatro in lingua Certificazione Cambridge (ket) Conversazione/ Lettorato in lingua Campi estivi in lingua (summer camp) 35 Sviluppo e potenziamento di competenze logico – matematiche, scientifiche, ambientali e di educazione alla salute e a sani stili di vita (adozione della “Carta delle scuole che promuovono salute”) - Giochi matematici Giardino dinamico Orto a scuola Frutta nelle scuole Progetti ASUR (Life-skills, unplugged…) Piedibus Corso di scacchi Educazione all’affettività Potenziamento competenze espressive (arte, musica, cinema, media) - Attività teatrali Progetti di educazione musicale Coro Corso di orientamento musicale di tipo bandistico La tradizione e la memoria (valorizzazione delle tradizioni locali e folkloristiche) Sviluppo competenze di cittadinanza attiva, responsabile, solidale, inclusiva, educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere - Incontri con le forze dell’ordine aperti anche alle famiglie Prevenzione bullismo e cyber bullismo “Rules for friends” (progetto in rete) Esperienze formative con i vigili del fuoco Attività connesse con il mondo del volontariato Educazione stradale Laboratori di cittadinanza in collaborazione con la COOP Attività formative promosse dall’Asur, servizi sociali…. Potenziamento discipline motorie - - - Sviluppo competenze digitali - Psicomotricità per la scuola dell’infanzia ( “Corri, salta, impara”…progetto in rete interregionale) Attività in collaborazione con società sportive locali (volley) Gruppo sportivo studentesco (atletica, volley, basket, pallamano) Rugby Classe 2.0 Attività laboratoriali on line, uso di software specifici Progetto “Generazioni connesse” (e-safety) Sviluppo di una parte del curricolo dedicata alle competenze digitali B. Progettazione in collaborazione con enti e realtà del territorio Uno dei tratti distintivi la progettazione triennale è l’apertura al territorio e alle diverse realtà che, a vario titolo, vi operano. Queste in sintesi le attività di progetto individuate e le realtà locali con cui l’IC Castel di Lama 1 collabora ai fini della loro realizzazione. Educazione musicale ATTIVITA’ ENTE Corpo Bandistico di Castel di Lama Sport/ attività motoria Società sportiva AD Lama volley; 36 Federazione italiana rugby; UISP sez. Ascoli Piceno Storia/ valorizzazione delle tradizioni locali Inclusione/ Sportello psicologico Biblioteca comunale; Associazione culturale “Il Miglio”; Pro loco Castel di Lama AID (associazione italiana dislessia)sezione di Ascoli Piceno; Ambito territoriale Unione dei Comuni; Cooperative sociali locali Educazione alla legalità e alla cittadinanza Vigili del fuoco Guardia di finanza Polizia postale Carabinieri CSV (Centro Servizi Volontariato) Coop Adriatica Educazione alla salute Comune di Castel di Lama Asur AV5 Istituto tecnico agrario Ascoli Piceno Sviluppo e potenziamento delle lingue straniere Centro Cambridge; Associazione Lingue senza frontiere; Associazione Smile Theatre Potenziamento dell’area logico- matematica Circolo scacchistico Offida/ Ascoli Piceno; Università Bocconi Milano C. Progettazione specifica per ordine di scuola DENOMINAZIONE PROGETTO NATALE ORDINE DI SCUOLA Infanzia FINALITA’ Vivere e comprendere una festa della tradizione. Sviluppare nel bambino la partecipazione alle attività proposte. Sperimentare varie tecniche di lavoro. Imparare a lavorare in gruppo e a socializzare con gli altri. Coordinarsi con i compagni nelle coreografie e nei momenti scenici. 37 PROGETTO ACCOGLIENZA Infanzia FESTA DI FINE ANNO Infanzia CONTINUITA’ Infanzia Rafforzare l’identità personale e l’autonomia dei bambini. Superare il distacco dai genitori ed accettare serenamente il nuovo ambiente. Favorire un progressivo adattamento dei bambini alla realtà scolastica attraverso l’esplorazione di un ambiente accogliente, sereno e stimolante. Stabilire una relazione affettiva e di fiducia con le figure di riferimento a scuola. Offrire al bambino il contesto più idoneo nel quale esprimere e dimostrare le sue competenze attraverso attività ludiche e laboratoriali diverse. Progettare e realizzare percorsi che si sviluppino in verticale tra ordini di scuola. Promuovere la continuità del processo educativo per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria. 38 CLASSI 2.0 Infanzia PROGETTO PSICOMOTRICITA’ Infanzia PROGETTO INGLESE Infanzia L’azione Cl@ssi 2.0 è un programma ministeriale che si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Alunni e docenti possono disporre di dispositivi tecnologici e device multimediali e le aule vengono progressivamente dotate di apparati per la connessione ad Internet. Le Cl@ssi 2.0 costruiscono, altresì,con il supporto dell'A.N.S.A.S. e di una rete di Università associate, un progetto didattico per la sperimentazione di metodologie didattiche avanzate. Una sezione dell’infanzia Carrafo è classe 2.0. Percepire e conoscere lo schema corporeo. Percepire il sé e il movimento; coordinare i movimenti nello spazio seguendo i ritmi della musica. Rispettare nei giochi di gruppo le regole, i compagni e gli adulti. Connessa all’attività curriculare Favorire nei più piccoli il primo incontro con la lingua inglese. Far scoprire le sonorità della nuova lingua e promuovere la creatività in situazioni ludiche, comunicative e grafiche. 39 PROGETTO LETTURA Scuola Primaria Il progetto lettura mira alla valorizzazione delle potenzialità degli alunni, alla creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla lettura e alla produzione, alla valorizzazione del gioco attraverso i vari linguaggi della comunicazione, dell’espressione motoria e artistica. PROGETTO CARNEVALE Scuola Primaria Strettamente legato al progetto lettura, il progetto Carnevale fa sì che tutte le classi dell’istituto partecipino attivamente al tradizionale Carnevale lamense: ogni classe sfilerà in maschera secondo il tema dell'opera scelta che è stata il tema centrale del progetto lettura. PROGETTO CONTINUITA’ INFANZIA-PRIMARIA Scuola Primaria Realizzare un “ponte” di esperienze condivise e continuità formativa che accompagni l’alunno nel passaggio alla scuola primaria. Conoscere esplorando le nuove strutture e le loro regole. PROGETTO TEATRO IN INGLESE* Scuola Primaria L’obiettivo del progetto è quello di promuovere un approccio sereno e positivo alla lingua inglese stimolando la curiosità del bambino affinché viva un’esperienza interessante, piacevole e gratificante finalizzata ad arricchire il suo sviluppo cognitivo, a consolidare le abilità comunicative, la capacità di comprensione globale e di ascolto in L2. 40 PROGETTO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (CAMBRIDGE) Scuola Primaria Cambridge Young Learners English Test (YLE) – test di lingua inglese, rappresenta il primo livello degli esami Cambridge in English for Speakers of Other Languages (ESOL). Considerato un esame di livello A1 dal Quadro Comune Europeo del Consiglio d’ Europa, YLE valuta la capacità di comunicare, di dare e ricevere informazioni in lingua inglese, scritta e parlata a livello elementare in situazioni quotidiane. PROGETTO RECUPERO AREA LINGUISTICA E LOGICOMATEMATICA Scuola Primaria Scuola Secondaria Le finalità di tale progetto sono ridurre le difficoltà di apprendimento degli alunni nei quali sono state riscontrate carenze nell’area linguistica e logicomatematica. PROGETTO LA BUONA STRADA Scuola Primaria Scopo del progetto è sensibilizzare alle regole di comportamento sulle strade e alle tematiche relative alla sicurezza stradale. PROGETTO MUSICA Scuola Primaria Scuola Secondaria Il progetto intende favorire lo sviluppo del contatto sociale e delle capacità di interagire con gli altri attraverso la musica. La musica diventa così canale comunicativo che favorisce l’aggregazione, l’abilità nell’uso dello strumento musicale, la maturazione del senso ritmico e l’esperienza del canto e la comprensione e l’uso di linguaggi specifici. 41 PROGETTO GIOCO SPORT VOLLEY PROGETTO FRUTTA NELLE SCUOLE Scuola Primaria Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria Il progetto “Volley” ha come finalità offrire, attraverso il gioco del minivolley, uno strumento didattico in grado di contribuire, in armonia con altri insegnamenti, ad un equilibrato sviluppo della personalità del bambino. Si favorirà l’apprendimento dei vari aspetti della motricità generale e di quella fine, il tutto attraverso la scoperta del gioco della Pallavolo. Il progetto è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini/ragazzi e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase della crescita in cui si formano le loro abitudini alimentari. 42 PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON ASUR- AV 5* 1.“Guadagnare salute con le life skills”: Il progetto “Guadagnare Salute…con le Life Skills” nasce dalla convinzione che il benessere individuale e relazionale, possa essere ottenuto anche attraverso la cura delle competenze psicosociali (le cosiddette life skills),cioè di quelle abilità di vita che rendono le persone capaci di fronteggiare in modo efficace le richieste e le sfide della vita quotidiana, come la capacità di comunicazione e di relazione interpersonale, di riconoscere e di gestire le emozioni e lo stress, di risoluzione dei problemi e la capacità di sviluppare un pensiero critico autonomo e svincolato da influenze esterne. La metodologia adottata consente di potenziare la dimensione sociale dell’apprendimento e di veicolare con maggiore efficacia le competenze necessarie al raggiungimento del successo formativo del bambino, permettendogli di sperimentare le proprie “skills” attraverso attività rilevanti anche dal punto di vista emozionale. Il materiale proposto contiene approfondimenti in tema di Educazione alla Salute, attività, giochi e percorsi didattici differenziati a seconda dell’età dei destinatari. 2.“Unplugged”: Si tratta di un programma di prevenzione delle dipendenze e di promozione della salute basato sul modello dell’influenza sociale, disegnato, a partire dalle migliori evidenze scientifiche, da un gruppo di ricercatori europei e valutato nell’ambito dello studio EU-Dap (European Drug addiction prevention trial). Mira a prevenire e contrastare l’uso e l’abuso di tabacco, alcool e altre sostanze. Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria Scopo della progettazione è promuovere stili di vita sani per migliorare il benessere psicologico e sociale dei giovani e prevenire l’eventuale adozione di comportamenti a rischio anche in riferimento all’educazione alle pari opportunità contro la violenza di genere. 43 GIORNALINO D’ISTITUTO Scuola secondaria L’elaborazione del giornalino d’istituto “Mattei news” è finalizzato allo sviluppo delle competenze linguistiche e all’ampliamento delle conoscenze, nonché alla prevenzione dei fenomeni della dispersione scolastica. GIARDINO DINAMICO Scuola secondaria Il progetto ha come obiettivi conoscere e valorizzare gli aspetti culturali e naturalistici del territorio piceno e sviluppare capacità di progettazione e di realizzazione di manufatti; proseguire nella realizzazione e manutenzione del giardino nell’ampia area circostante l’edificio scolastico. Il progetto si avvale della collaborazione di personale qualificato dell’ITAS Ulpiani di Ascoli Piceno. SMILE THEATRE Scuola Secondaria CAMBRIDGE CERTIFICATE Scuola Secondaria Attraverso questa attività gli allievi assistono a rappresentazioni teatrali in lingua con lo scopo di sviluppare e approfondire conoscenze culturali e competenze linguistiche attraverso il linguaggio teatrale; accrescere la motivazione nell’apprendimento della lingua. L’azione didattica mira a: potenziare le 4 abilità fondamentali della lingua straniera: listening- readingwriting – speaking; - arricchire il patrimonio lessicale; - migliorare la capacità comunicativa; - raggiungere la certificazione Young learners; Ket (ed event. Pet). 44 CONVERSAZIONE/LETTORATO Scuola Secondaria IN LINGUA AVVIAMENTO ALLA LINGUA LATINA Scuola Secondaria (classi terze) LA TRADIZIONE E LA MEMORIA Scuola Secondaria MISTER CITTADINO Scuola Secondaria RUGBY: INSIEME IN META Scuola Secondaria Potenziare lo studio della lingua straniera, sviluppando maggiormente le competenze comunicative di ascolto, comprensione e produzione scritta e orale/interazione Offrire la possibilità ai discenti di venire precocemente a contatto con la lingua straniera “viva” Sensibilizzare gli alunni nei confronti di civiltà e culture diverse dalla propria. L’avvio allo studio della lingua latina è funzionale al consolidamento e al potenziamento delle conoscenze grammaticali e della sintassi. Prepara, inoltre, alla conoscenza delle strutture linguistiche di base del latino e all’ uso del vocabolario. La valorizzazione delle feste della tradizione popolare mira ad approfondire la conoscenze delle origini e dei significati delle feste popolari, nonché a riscoprire i momenti importanti della vita contadina lamense. L’azione progettuale è finalizzata a far avvicinare gli studenti ai valori della gratuità e solidarietà, oltre che a sensibilizzarli al volontariato e alla cittadinanza attiva e responsabile. La pratica del rugby contribuisce (per le peculiarità di questo sport) al processo formativo degli alunni attraverso la pratica sportiva e Fa vivere l’attività ludica come indispensabile momento di crescita, integrazione e benessere psico-fisico. 45 GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Scuola Secondaria SCACCHI Scuola Secondaria INCLUSIONE Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria CAMPI SCUOLA ESTIVI Scuola primaria e secondaria La costituzione del gruppo scolastico sportivo consente agli alunni la partecipazione ai campionati sportivi studenteschi e persegue finalità socializzanti quali il rispetto delle regole e dei ruoli, il miglioramento della stima e della fiducia in sé, l’assunzione di un atteggiamento leale. L’avvio alla pratica scacchistica mira al potenziamento delle capacità logiche, di concentrazione e di osservazione, nonché al rispetto delle regole e di tempi prefissati. Serie di progetti e attività da svolgersi sia in orario curricolare che extracurricolare a favore di alunni con disabilità e a maggior rischio dispersione (es. progetti di musica, laboratori di arte, corsi di alfabetizzazione linguistica, ecc.). Si svolgono con il supporto sia di personale interno che esterno. Trova le sue linee guida nel PAI (Piano Annuale d’Inclusione) Corsi residenziali in lingua con docenti madrelingua inglese per alunni di scuola primaria e secondaria. 46 CARTA DELLA SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria Il progetto nasce dalla collaborazione tra scuola e Regione e coinvolge gli aspetti legati all’educazione alla salute. Obiettivo fondamentale dell’iniziativa è l’acquisizione da parte dei ragazzi di stili di vita corretti già a scuola, anche in controtendenza rispetto a quanto gli strumenti di comunicazione di massa spesso propongono. Le indicazioni della scuola hanno lo scopo di agevolare gli adolescenti ad assumere atteggiamenti responsabili che poi incideranno positivamente, negli anni a venire, sulle proprie condizioni di salute, con conseguenti ricadute sui servizi erogati dal sistema sanitario. L’Istituto parteciperà (sulla base delle esigenze rilevate) ai bandi PON. C. Scelte connesse al Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento elaborato dal MIUR a livello nazionale e pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della scuola approvata con la legge 107/2015 (“Buona Scuola”). Il documento ha funzione di indirizzo e punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) e a estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali. Le azioni previste (35 punti) sono state già finanziate, attingendo alle risorse messe a disposizione dalla legge La Buona Scuola e dai Fondi strutturali Europei (Pon Istruzione 2014-2020) per un totale di un miliardo di euro. Il Piano sarà attuato da qui al 2020. L’IC Castel di Lama 1, nell’arco del triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19, intende attuare le seguenti azioni in linea con quanto indicato nel PNSD: 1. Ampliare il cablaggio LAN o wireless già esistente al fine di garantire un accesso alla rete diffuso, in ogni aula, laboratorio, corridoio e spazio comune. 2. Ampliare la dotazione strumentale informatica già esistente. 3. Promuovere la diffusione della competenza digitale tra docenti e alunni a partire dalla classe 2.0 presente nell’istituto 4. Promuovere l’uso di software specifici per la didattica, anche in riferimento ad alunni con bisogni educativi speciali. 47 5. Ampliare ulteriormente la dematerializzazione dell’amministrazione scolastica. L’istituto aderisce, inoltre, al progetto nazionale “generazione connesse” finalizzato alla promozione sia della cultura digitale che dell’uso corretto di internet tra gli alunni e le loro famiglie (politica di e-safety). Obiettivi prioritari dell’iniziativa sono la stesura di un apposito regolamento sul corretto uso in ambito scolastico di internet, social, tablet, cellulari ecc., e l’elaborazione di una parte del curricolo (tecniche e applicazioni digitali) espressamente dedicata allo sviluppo della competenze digitali. Gli alunni, infatti, non devono solo saper usare il mezzo informatico, ma devono essere in grado di approcciarlo in maniera critica, specie per quanto attiene la messe di informazioni, contatti e documenti reperibili in rete. In questo senso la scuola e i docenti svolgono un imprescindibile ruolo formativo- informativo. Fondamentale sarà, in tutto questo, il ruolo dell’animatore digitale, ossia un docente che, insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola. Ad ogni scuola saranno assegnati 1.000 euro all’anno, che saranno vincolati alle attività dell’animatore nell’ambito della formazione interna del personale, del coinvolgimento della comunità scolastica e nella creazione di soluzioni innovative per la didattica. All’animatore digitale si affiancano il team dell’innovazione digitale (3 docenti; 1 per ciascun ordine di scuola) e il presidio di pronto soccorso tecnico (un collaboratore scolastico con competenze informatiche). D. Piano annuale d’inclusione (PAI) Con la Nota Ministeriale prot.1551 del 27 giugno 2013 il Miur ha fornito indicazioni sulla stesura del “Piano Annuale per l’Inclusività”, richiamando nello specifico la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la C.M. n.8 del 2013 prot.561 “Strumenti di interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative. Le istituzioni scolastiche, come affermato nella C.M. n.8, sono tenute a redigere, al termine di ogni anno scolastico, esattamente entro il mese di giugno il Piano Annuale per l’Inclusività, relazionando così sul processo di inclusione messo in atto e sullo stato dell’arte in merito agli interventi attivati in itinere, fornendo, allo stesso tempo, una proiezione globale di miglioramento che esse intendono realizzare attraverso tutte le specifiche risorse che possiedono. Il PAI, che è parte integrante dell’offerta formativa, si pone come il documento espressione della scuola inclusiva che, a sua volta, si fonda sui seguenti principi: - accettare la diversità come caratteristica fondamentale della condizione umana; - assicurare la partecipazione attiva dell’alunno. Essere inclusivi, infatti, non significa assicurare semplicemente un posto in classe, ma vuol dire assicurare, con uno sforzo continuo, la partecipazione attiva dell’allievo nell’ambito pedagogico e sociale; - sviluppare pratiche di collaborazione; - immaginare una scuola diversa che impara da se stessa e promuove il cambiamento e lo sviluppo. Il Piano d’inclusione dell’IC Castel di Lama 1, che viene sotto riportato, parte da un’analisi dei punti di forza e di debolezza presenti nelle prassi inclusive della scuola, per arrivare a definire un’azione strategica di miglioramento. I dati riportati si riferiscono all’a.s. 2015/16 e il Piano fa riferimento all’a.s. 2016/17. Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito n° 20 48 Psicofisici disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO 20 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 17 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 5 13 1 12 45 20 In assenza di PDP sono stati predisposti dei patti scuola- famiglia. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC Assistenti alla comunicazione Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Sì / No SI SI NO NO SI NO SI SI SI SI Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva SI SI SI SI 49 Docenti con specifica formazione Altri docenti Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Rapporti con privato sociale e volontariato Formazione docenti Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: SI SI SI SI Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO NO NO SI SI SI SI SI NO SI SI SI SI SI 50 Psicologia e psicopatologia dell’età SI evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. SI Intellettive, sensoriali…) Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e X aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della X scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della X scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle X attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di X percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la X realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il X successivo inserimento lavorativo. Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività 51 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) All’inizio dell’a.s. 2015/16 verrà costituito il GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione), tra i cui compiti vi è anche l’elaborazione di un piano annuale dell’inclusività (P.A.I.) come precisato nella nota MIUR n. 1551 del 27/06/2013. Il PAI “non è un documento per chi ha bisogni educativi speciali ma è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”. Dirigente scolastico promuove iniziative finalizzate all’inclusione. Esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; GLI: rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; coordinamento stesura e applicazione di piani di lavoro (PEI e PDP). Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla commissione BES; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologie e didattiche inclusive; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici. Esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; Funzioni strumentali: collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’inclusione; elaborazione di una proposta di PAI (piano annuale per l’inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere a termine di ogni anno scolastico. Commissione di supporto alla Funzione strumentale raccolta e documentazione degli interventi didattico.-educativi; formulazione proposta di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI dei BES; raccolta piani di lavoro (PEI e PDP) relativi ai BES. Consigli di classe/team docenti: individuazione casi in cui sia necessaria o opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione di tutte le certificazioni. Rilevazione di alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; definizione di intervento didattico-educativo, strategie e metodologie. Stesura e applicazione piano di lavoro (PEI PDP); collaborazione scuola-famiglia e territorio; Collegio docenti: su proposta del GLI delibera del PAI nel mese di Giugno; Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Docenti curriculari: impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Valutazione del Piano Annuale dell’inclusione, in itinere, monitorando punti di forza e criticità. Formazione nella strategia relazione-emotiva a supporto degli studenti con difficoltà di apprendimento e gestione delle problematiche. Commissione di supporto della Funzione strumentale: raccolta e documentazione sugli interventi didattico-educativi, consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, proposta di strategie di lavoro per il GLI. Elaborazione proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES a termine di ogni anno scolastico. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti terranno conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificheranno quando gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati, i Consigli di Classe/team dei docenti, concorderanno le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuando modalità di verifica dei risultati raggiunti prevedendo anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. 52 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: docenti di sostegno contitolari con gli insegnanti di classe. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali per gruppi. Gli assistenti alla comunicazione favoriscono interventi educativi per l’alunno con disabilità. Referenti per i BES : una funzione strumentale sull’area dell’integrazione e inclusione (scuola dell’infanzia, scuola primaria; secondaria primo grado). Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all’inclusione: Attività laboratoriali Attività per piccolo gruppo Attività individualizzata di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, l’apprendimento per scoperta la suddivisione del tempo, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinchè essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l’integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Coinvolgimento dei C.T.I e i C.T.S., delle ASUR e dei centri di assistenza territoriali. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Si cercherà di coinvolgere maggiormente le famiglie nell’aspetto ideativo e organizzativo. Realizzazione di specifici patti educativi. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifiche e valutazioni. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: Rispondere ai bisogni individuali Monitorare la crescita della persona Monitorare l’intero percorso Favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità 53 Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. Classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi Valorizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari. Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per lavorare sulla continuità e sull’inclusione. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Inoltro di richieste di contributi economici a Enti esterni privati e pubblici. L’assegnazione di docenti da utilizzare per realizzazione di progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti. L’assegnazione di educatori all’assistenza specialistica. L’assegnazione di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità. Corsi di formazione sulla didattica inclusiva. Corsi di alfabetizzazione per alunni stranieri. Costruzioni di rapporti con CTS per consulenze e relazioni di intesa e materiali Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Potenziare ulteriormente tutte le attività già realizzate con successo e finalizzate ad un’adeguata azione di continuità tra i diversi ordini di scuola. La commissione formazione classi provvederà all’inserimento nella classe più adatta degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. La formulazione del PAI è volta a sostenere l’alunno, dotandolo di competenze che lo rendano capace di fare scelte consapevoli, permettendogli di sviluppare un proprio progetto di vita futura. 54 FABBISOGNO ORGANICO DELL’AUTONOMIA Ai sensi della legge 107/2015, per ogni istituzione scolastica si attiva l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali della scuola come emergenti dal piano triennale dell’offerta formativa. I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con attività d’insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento. Le istituzioni scolastiche individuano i fabbisogni di posti dell’organico dell’autonomia, in relazione all’offerta formativa che intendono realizzare. In questa sezione si indica il numero di posti di organico secondo le risorse comunicate all’Istituto con nota prot. n.17752 del 21/10/2016 della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, fatte salve eventuali variazioni che potrebbero derivare dai dati effettivi relativi alle iscrizioni degli alunni: 1. posti comuni e di sostegno SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA Annualità a.s. 201617: n. a.s. 2017Scuola dell’infanzia 18: n. a.s. 201819: n. a.s. 201617: n. Scuola primaria a.s. 201718: n. a.s. 2018- Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi.)* Posto comune (escluso il Posto di docente RC) + sostegno Potenziamento posti comuni * Si considera il limite di 20 alunni per classe in presenza di soggetto con disabilità ai sensi dell’art.5, comma 2 del DPR 81/09 19 2 9 sezioni a tempo pieno e una ad orario antimeridiano. Eventuale possibilità di istituire 10 sezioni a tempo pieno. 2 9 sezioni a tempo pieno e una ad orario antimeridiano. Eventuale possibilità di istituire 10 sezioni a tempo pieno. 19 2 9 sezioni a tempo pieno e una ad orario antimeridiano. Eventuale possibilità di istituire 10 sezioni a tempo pieno. 11+ 2. Ulteriore spezzone di 12 ore di lingua inglese 2 presenza di n. 9 classi con orario pari a 27 ore settimanali 11+ 2. Ulteriore spezzone di 12 ore di lingua inglese 2 Si prevede la formazione di n. 9 classi con orario pari a 27 ore settimanali 11+ 2. 2 Si prevede la formazione di n. 9 19 55 19: n. Ulteriore spezzone di 12 ore di lingua inglese classi con orario pari a 27 ore settimanali SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classi di concorso/ posto comune a.s. 2016-17 a.s. 201718 a.s. 201819 ex A043 (Lettere) 7 7 7 ex A059 (Scienze Mat.) 4 4 4 ex A028 (Arte) 1 1 1 ex A030 (Motoria) 1 1 1 ex A032 (Musica) 1 1 1 ex A033 (Tecnologia) 1 1 1 ex A345 (Inglese) 2 2 2 ex A445 (Spagnolo) 1 1 1 Totale 18 18 18 Sostegno a.s. 2016-17 a.s. 201718 a.s. 201819 4 4 4 Si chiede n. 1 posto potenziamento tra le seguenti classi di concorso: A043; A059; A030; A345. Ulteriori elementi: - Per quanto attiene le classi di concorso A028, A30, A032 e A033 la composizione delle cattedre attiva nell’a.s. 2016/17 è la seguente: 1 cattedra ordinaria interna a 18 ore, 6 h per cattedra orario esterna (completamento con IC Offida), 2 ore di spezzone residuo. - Per l’organico relativo all’insegnamento della Religione Cattolica è il seguente: 1 docente per la scuola dell’infanzia (15 ore complessive); 1 docente per la scuola primaria (18 ore complessive); 1 docente scuola secondaria ( 12 o 13 ore complessive). - Seconda lingua comunitaria scuola secondaria di 1^ grado: Nell’Istituto è presente n.1 docente di spagnolo titolare di cattedra. Per la scelta di ulteriore lingua comunitaria si rimanda a specifica delibera del collegio dei docenti. - Inglese primaria: per 9 classi complessivamente previste, il fabbisogno d’inglese è pari a 23 ore settimanali complessive. Al momento della presente formulazione del fabbisogno di organico, si 56 necessitano di ulteriori 12 ore d’inglese. 2.Utilizzo posti per il potenziamento Con riferimento alle priorità strategiche e alla progettazione d’istituto, le ore di potenziamento potranno essere utilizzate per le seguenti attività: - Orario curricolare di lezione; - Sdoppiamento/ accorpamento classi - Progetti in continuità con la scuola dell’infanzia; - Attivazione di laboratori di supporto per alunni DSA/BES; - Attività di recupero/potenziamento - Attivazione di laboratorio - Sostituzione colleghi assenti nei limiti previsti dalla norma. - Altre modalità di utilizzo previste dalla L.107/2015 3.Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia n. Assistente amministrativo 4 Collaboratore scolastico Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori) Altro 14 1* (anche se al momento tale profilo non è previsto negli organici degli Istituti Comprensivi) La richiesta di personale amministrativo e ausiliario tiene conto delle effettive esigenze dell’istituto con particolare riferimento a: n. alunni disabili presenti, problematiche connesse alla vigilanza e all’assistenza degli alunni in relazione alla planimetria degli edifici, necessità di realizzare un piano interno di sostituzioni stante i vincoli connessi alla nomina di personale supplente per il profilo ATA. 57 4. Scelte gestionali e organizzative: Sulla base delle effettive esigenze dell’istituto, del numero di alunni iscritti e di plessi presenti, nonché delle risorse economiche disponibili, l’organigramma dell’istituto è così strutturato: - - - Dirigente scolastico; Direttore Genererale dei Servizi Amministrativi n. 1 docente collaboratore del dirigente con funzioni di preposto per la sicurezza per il plesso di via Roma; n.3 docenti responsabili di plesso (infanzia Carrafo, infanzia Garibaldi e primaria) con funzioni di preposti per la sicurezza; n.4 assistenti amministrativi; collaboratori scolastici; n 4 funzioni strumentali con i seguenti compiti: Area 1. PTOF: aggiornamento annuale del documento dell’Offerta Formativa e delle iniziative proposte; revisione dei documenti della progettazione annuale disciplinare e di classe sulla base delle Nuove Indicazioni Nazionali per tutti gli ordini di scuola; formulazione di un curricolo verticale dell’Istituto (a partire da quello già formulato nel 2011) per realizzare una continuità didattica ed educativa dalla scuola dell’Infanzia fino alla secondaria di 1^grado. Area 2. Gestione delle risorse informatiche e multimediali; gestione sito web (parte amministrativa e didattica) e normativa sulla trasparenza; registro elettronico; valutazione e autovalutazione d’istituto. Area 3. Interventi e servizi per gli studenti a rischio dispersione (Inclusione, integrazione e intercultura). Coordinamento H, Intercultura. GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusione). Protocollo accoglienza alunni stranieri. Attivazione di progetti e iniziative a favore di alunni a rischio dispersione. Area 4. Realizzazione di progetti formativi e di orientamento d’intesa con enti e istituzioni esterni alla scuola; attivazione di progetti di ampio respiro d’intesa con le realtà e le istituzioni territoriali; orientamento scolastico in entrata e in uscita. n.1 docente responsabile viaggi e visite guidate n.1 docente con funzione di animatore digitale; Team digitale; n. 2 commissioni di 3 componenti ciascuna (1 per ogni ordine di scuola); una ha il compito di affiancare le funzioni strumentali dell’area 1 e 2, l’altra quelle dell’area 3 e 4. Commissione per la revisione del curricolo Nucleo per la valutazione d’Istituto formato da: dirigente scolastico, collaboratore del dirigente, funzione strumentale area 2, componenti della 1^ commissione; ha il compito di realizzare gli obiettivi indicati nella DM del 18 Settembre 2014. GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) Gruppo di lavoro “Scuole che promuovono salute” composto da 3 docenti (uno per ogni ordine di scuola) appositamente formati; Coordinatori di classe (scuola secondaria di 1^ grado); Responsabili e coordinatori delle singole attività della progettazione didattica. L’istituto si avvale, inoltre, della collaborazione dei seguenti esperti esterni: - 1 RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione) - 1 medico competente 58 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Il fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali viene programmato sulla base delle attività e iniziative che la scuola intende realizzare. Nella presente sezione si fa riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015. Infrastruttura/ attrezzatura Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche e alla progettazione Fonti di finanziamento Ampliamento della dotazione informatica della (PC-TABLETLIM…) scuola infanzia- primariasecondaria Mattei - Miur Priorità strategiche - Famiglie e privati relative all’attuazione - Contributi vari del Piano nazionale - Avanzo di amministrazione scuola digitale Consolidamento cablatura / WI FI scuola infanzia, primaria e secondaria Mattei - Miur Priorità strategiche - Famiglie e privati relative all’attuazione - Contributi vari del Piano nazionale - Avanzo di amministrazione scuola digitale Attrezzatura tecnica e arredi per laboratori (es. microscopi, materiale per esperimenti, software didattici specifici, ecc…) Ampliamento e sviluppo della didattica laboratoriale - Miur - Famiglie e privati - Contributi vari - Avanzo di amministrazione Anno scolastico di riferimento 2016/17 2017/18 2018/19 2016/17 2017/18 2018/19 2016/17 2017/18 2018/19 L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste. Si allega: 1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico N.B.: l’Organigramma, la Carta dei Servizi, i Regolamenti dell’Istituto ecc. sono pubblicati a norma di legge e visionabili sul sito web dell’Istituto nella sezione Amministrazione Trasparente o in altra area dedicata. 59 Istituto Scolastico Comprensivo “Castel di Lama1” Via Roma n. 107 - CASTEL DI LAMA (A.P.) Tel. 0736813225 – E-mail: [email protected] [email protected] Prot. n. 4993/a01 Castel di Lama, 20/10/2016 - Al Collegio dei Docenti - Al DSGA d’Istituto - Al Personale A.T.A - All’Albo- sito web - Agli Atti ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO VISTO VISTO VISTO VISTI VISTO 1.2.3; VISTA il D.P.R. n.297/94 ; il D.P.R. n. 275/99; il D.I. n.44/2001 il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89; gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ; l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi la Legge n. 107/2015, art. 1, commi 12-17; TENUTO CONTO 1. delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012; 2. degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto anche nei precedenti anni scolastici ; 3. delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV); 4. del contesto economico, sociale e culturale afferente l’Istituzione scolastica PREMESSO CHE la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015; il collegio docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte gestionali e di 60 amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico; obiettivo del p r e s e n t e documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa in considerazione sia degli obiettivi strategici da perseguire sia degli specifici elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione scolastica; il Piano Triennale dell’Offerta Formativa può essere rivisto annualmente entro il 31 Ottobre, EMANA il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti. Il PTOF, documento con cui l’istituzione scolastica dichiara all’esterno la propria identità, dovrà contenere il curricolo, le attività, l’organizzazione, l’impostazione metodologico- didattica, nonché l’utilizzo, la promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui si intendono realizzare gli obiettivi da perseguire. Il coinvolgimento e la collaborazione delle risorse di cui dispone l’istituto, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, la messa in atto di un modello operativo improntato al miglioramento continuo, chiamano in causa tutti coloro che operano all’interno dell’istituzione scolastica quali espressione della vera professionalità che va oltre la mera esecuzione di compiti; essi sono elementi indispensabili alla costruzione e implementazione di un Piano che non sia solo adempimento burocratico, ma reale strumento di lavoro, in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali, di dare senso ed indicazioni chiare ai singoli e all’istituzione nel suo complesso. Il Collegio Docenti, pertanto, è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017. Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: • • Il PTOF dovrà tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza interna ed esterna. L’Offerta Formativa dovrà articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle indicazioni nazionali, ma anche della visione e missione condivise e dichiarate nei POF precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della nostra scuola. Si ritiene necessario, pertanto: • rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto; • strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione. Da ciò la necessità di: migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto); superare la dimensione puramente trasmissiva dell’insegnamento e arricchire l’impianto 61 metodologico- didattico in modo da contribuire fattivamente allo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza europea; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di potenziali casi DSA/ BES/ dispersione); implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e/o correzione; migliorare l’offerta formativa e il curricolo; integrare le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF; migliorare il sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie rispetto agli obiettivi perseguiti, alle modalità di gestione, ai risultati conseguiti; promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione; generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; migliorare l’ambiente di apprendimento; sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico- didattica; implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio attraverso la costituzione di reti, accordi, progetti; operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. L’offerta formativa sarà monitorata e rivista annualmente (entro il mese di Ottobre) sulla base delle esigenze sopravvenute. Il Piano dovrà pertanto includere: l'offerta formativa per aree di progettazione (Inclusione, Educazione alla salute, Educazione alla legalità, ecc.). Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, dovranno essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Tali indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. I progetti e le attività per i quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento dovranno fare esplicito riferimento a tale esigenza, tenendo altresì conto del fatto che tale componente può servire anche alla copertura delle supplenze brevi il curricolo verticale caratterizzante; i regolamenti e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 ( dalla lettera a alla lettera s) nonché le iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso (Legge n. 107/15, comma 16), e le attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15, comma 12); la definizione delle risorse occorrenti, l’attuazione dei principi di pari opportunità e della lotta alle discriminazioni; i percorsi formativi e le iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29); le azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con italiano come L2; le azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli alunni e del personale; la descrizione dei rapporti con il 62 territorio Il Piano dovrà inoltre includere ed eesplicitare: gli indirizzi del Dirigente Scolastico e le priorità del RAV; il fabbisogno di posti di organico, comuni e di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa (comma2), ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga, previsti nei limiti della legislazione vigente; il fabbisogno del personale Amministrativo, tecnico e ausiliario (comma3); il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali; il piano di miglioramento (riferito al RAV); la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario. Il presente atto di indirizzo fa espressamente riferimento ai commi della legge 107 che attengono al Piano dell'Offerta Formativa Triennale. Il PTOF dovrà essere predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento e potrà essere rivisto annualmente entro il 31 ottobre. . Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Vitali Maria Il documento è firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005 s.m.i. e norme collegate e sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa 63 64