aprile - Marruci.it

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DOMENICA 3 DOMENICA 10 Domenica 17 Domenica 24
Benedizione delle case
Continua la benedizione delle case sempre al pomeriggio dopo le messe dalle ore 17,30 alle ore
19,30 circa. Non nascondo le situazioni di disagio crescente e di difficoltà che si presentano
incontrando sempre più spesso tra le nostre case gente non credente, atei ecc. E’ finito il tempo in
cui erano tutti “buoni” cristiani e aspettavano con fede questa benedizione…oggi spesso è più il
senso di fastidio che si crea che altro… quindi siccome la benedizione non è un obbligo, coloro che
non la vogliono basta che non aprano la porta o dicano di non essere interessati e tanti saluti! Tutto
questo non è piacevole, anzi è molto frustrante. Tornano in mente le parole chiare, forti e molto
aspre di Cristo al riguardo: “Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno,
andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro (Mc 6, 11) e
ancora: “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le
calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi” Mt 7, 6-11. Verrà il giorno del giudizio
per tutti. Ciò premesso, con molta probabilità dal prossimo anno le case verranno benedette soltanto
su richiesta esplicita scritta come già da tempo si fa in tante parrocchie con buona pace di tutti,
cattolici e miscredenti. Oggi la fede cristiana non è più qualcosa di scontato anche qui nel nostro
piccolo paese.
Ecco comunque l’itinerario approssimativo dei prossimi giorni:
1. Ultimare via dell’Aquila
2. Via Arischia.
3. Via del Campo
1. San Giuseppe
2. Via San Lorenzo
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PRIMA COMUNIONE
Giovedì 7 aprile alle ore 18:00 ci sarà in parrocchia una riunione (già prefissata) dei genitori dei
bambini che riceveranno a maggio la prima comunione.
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ATTENZIONE!
Da lunedì 4 aprile le sante messe feriali si celebreranno in chiesa sia a S. Maria sia a S. Lorenzo e
non più nelle rispettive cappelle invernali.
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In Memoria
Quando la nostra vita si dissolve con la malattia, scompare la sofferenza e si apre “l’abbandono
nelle mani di Dio”. Un gesto fiducioso che Gesù stesso rivelava quando stava morendo sulla croce:
“Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”, e reclinato il capo spirò. (Lc.23,46)Così è avvenuto
lunedì 28 marzo quando Candelletta Aldo si è addormentato per salire in cielo. Aldo terminava a
Mirandola (Modena) dove dimorava il suo percorso di vita a 86 anni di età. Dopo avere consumato
la sua esistenza e le sue energie per la propria famiglia, Aldo si abbandonava alla volontà di Dio.
Era un buon cristiano, una persona cordiale e serena e, nonostante la lontananza geografica, era
rimasto molto legato al paese natale e così, puntualmente ogni anno veniva volentieri tra noi a
trascorrere il periodo estivo. Disteso sul suo giaciglio e confortato dall’affetto dei familiari ha
offerto al Signore l’ultimo estremo sacrificio del suo cuore paterno partecipando alle sofferenze di
Cristo crocifisso. Il suo ricordo resterà a lungo nel cuore dei suoi cari e di tutti coloro che lo hanno
conosciuto ed apprezzato per le sue doti umane e per la sua cordialità. La sua bontà d’animo e il
bene da lui compiuto non si disperde ma rimane come esempio imperituro di rettitudine di vita.
Rinnoviamo ai familiari le nostre condoglianze: il suo “abbandono nelle mani di Dio” venga a
colmare il nostro rimpianto.
Condoglianze
Lunedì scorso 28 marzo è deceduto in Spagna a Toledo Antonio Paganica, originario di Marruci. I
funerali si sono celebrati a Toledo, poi le sue ceneri sono state tumulate nel nostro cimitero.
Esprimiamo ai familiari le nostre condoglianze e la nostra partecipazione al loro dolore, mentre
raccomandiamo al Signore con la nostra preghiera questo nostro fratello. Riposi in pace.
VII anniversario del sisma:
le celebrazioni religiose
In preparazione della ricorrenza del triste anniversario del terremoto aquilano e in suffragio delle
vittime del sisma, domenica 3 aprile, II domenica di Pasqua - domenica in Albis detta della Divina
Misericordia – sarà celebrata una Santa Messa, che avrà inizio alle ore 10,00 in punto nella
Basilica di San Bernardino.
La celebrazione sarà partecipata a livello nazionale per il tramite della diretta televisiva che andrà in
onda su Rete 4, pertanto, per esigenze tecniche e per prendere posto, quanti vogliono unirsi alla
celebrazione sono invitati a trovarsi in Basilica entro le ore 9,50.
VII Anniversario del Sisma mercoledì 6 Aprile 2016
Basilica di San Giuseppe Artigiano (Via Sassa)
Ore 00.30 Santa Messa - in suffragio delle Vittime del Sisma - presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma
mons. Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo Metropolita di L’Aquila, con lettura dei nomi durante la
preghiera eucaristica.
Cappella della Memoria in Piazza Duomo
Ore 1.45/3:25 Veglia di Preghiera
Aspettando le 3,32.
Piazza Duomo
Ore 3.32 Ascolto dei 309 tocchi della Campana della Chiesa di S. Maria del Suffragio in L’Aquila
in ricordo delle vittime del Sisma del 2009.
Cappella della Memoria in Piazza Duomo
Ore 7.30 Collegamento in diretta radiofonica nazionale RADIO MARIA. Santo Rosario Meditato
animato dal Gruppo di Preghiera Mariano. Santa Messa - in suffragio delle vittime del terremoto.
Basilica di San Giuseppe Artigiano (Via Sassa)
Ore 11.00 Santa Messa in suffragio delle Vittime del Sisma, presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma
mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo Emerito di L’Aquila.
Chiesa-Tenda S. Maria del Soccorso (Cimitero)
Ore 17.00 Santa Messa - in suffragio delle Vittime del Sisma.
Basilica di S. Giuseppe Artigiano (Via Sassa)
Ore 18.00 Santa Messa - in suffragio degli Universitari deceduti la notte del 6 aprile.
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Catacombe di San Vittorino
Pontificia Commissione di Archeologia Sacra
Città del Vaticano
Le Catacombe di San Vittorino, di proprietà dello Stato della Città del Vaticano, sono state da poco
riaperte al pubblico dopo i lavori di restauro durati parecchi anni.
Sono visitabili:
Tutti i sabati dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
Tutte le domeniche dalle ore 15:00 alle ore 17:00.
Tariffa d’ingresso: € 6,00 (intero) - € 3,00 (ridotto)
Info: 0862-463010 – Parrocchia di S. Vittorino.
Settimana LITURGICA
Tempo di Pasqua
Anno C / ciclo II
Per prenotazioni di Sante Messe o per contattare
Don Mauro telefonare al 0862-976263
Lunedì 4 Aprile
Annunciazione del Signore
15:30
S. Messa a S. Silvestro (Deff. Nazzareno e Sesta – ord. dai figli).
16:00
S. Messa a S. Maria (Def. Berardino – ord. da Luciana).
17:00
S. Messa a S. Lorenzo (Def Vincenzo – ord. dalla famiglia).
Martedì 5 Aprile
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Mercoledì 6 Aprile
15:30
S. Messa a S. Silvestro (Def. Antonio – ord. da Delia).
16:00
S. Messa a S. Maria (Def. Antonio Paganica – ord. dai fratelli).
17:00
S. Messa a S. Lorenzo (Def. Domenico – ord. da Domenica).
Giovedì 7 Aprile
16:00
S. Messa a S. Maria (Def. Lina – ord. da Carlo).
Venerdì 8 Aprile
15:30
S. Messa a S. Silvestro (Deff. Domenico, Maria Paola e Domenico –ord. da Domenica).
16:00
S. Messa a S. Maria (Def. Paolina – ord. da Nicolina).
Sabato 9 Aprile
15:30
S. Messa a S. Silvestro (Deff. Filippo e Ninetta – ord. dai figli).
16:00
S. Messa prefestiva a S. Maria (Def. Giuliano e Valentina – ord. dalla famiglia).
Domenica 10 Aprile
10:00
S. Messa a S. Maria (Deff. Enrico e Claudia – ord. da Luisa).
11:30
S. Messa a S. Lorenzo (Def. Fulvio – ord. da Antonella).
DOMENICA 10
Domenico Iannozzi, un uomo che non finisce di stupirci, così
eccentrico e senza briglie…venuto in bicicletta dall’Aquila per consegnarmi il suo ultimo libro…dal
titolo: “Tardi tempestivo”.
La presentazione del volume avverrà Mercoledì 13 aprile 2016, ore 17,30 presso sala convegni
A.N.C.E. L'Aquila via Alcide de Gasperi, 60, zona Torrione vicino COOP. Auguri e
congratulazioni a Domenico per le sue doti di scrittore provetto!
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Benedizione delle case
Ecco l’itinerario approssimativo dei prossimi giorni se non piove:
1.
2.
3.
4.
Via del Campo
San Giuseppe
Via San Lorenzo
Collemusino
1. Frattale
2. Vallone sopra
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Prima confessione
I bambini che riceveranno il 29 maggio 2016 la Prima Comunione celebreranno la Prima
Confessione in Parrocchia mercoledì 13 aprile alle ore 17:30.
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Battesimo
Sabato scorso 2 aprile, ricevendo il sacramento del Battesimo, Veronica Lunadei, figlia di
Giuseppe e di Adele Ciavola residenti a S. Lorenzo, è stata aggregata alla nostra Comunità
Cristiana. Alla cerimonia hanno presenziato parenti e amici convenuti per la gioiosa circostanza.
La gioia della “rinascita spirituale in Cristo” ha rallegrato tutti i presenti, che hanno rinnovato il loro
legame di fede con il Signore.
Diventare figli di Dio mediante il battesimo è una sicura “caparra” per far crescere la vita in un
sereno e prospero avvenire. E’ questo l’augurio cordiale che rinnoviamo a Veronica ed ai suoi
familiari.
Don Nicola Bux: “La chiesa non è un teatro, ma luogo di preghiera”
“La chiesa non è un teatro, ma un luogo di culto e di orazione”: lo dice don Nicola Bux, noto
liturgista e teologo.
Don Nicola, che cosa pensa di concerti e manifestazioni varie nelle nostre chiese che secondo il
Papa non sono musei, ma vanno aperte?
“Chiunque è sacerdote sa bene che esiste un rito liturgico, detto dedicazione. Con questa liturgia,
per altro celebrata dal vescovo a sottolinearne l’importanza, la chiesa edificio viene appunto
dedicata a Dio e al suo culto, questa é la finalità, dunque. Ogni uso diverso non va bene e persino
diventa profano, bisogna ricordare che la chiesa non é un teatro o una sala di concerto, o un centro
di conferenze”.
E allora?
“Oggi accade il contrario, forse ci si è dimenticato il senso della dedicazione, appunto, con ogni
negativa ricaduta sul valore da dare al sacro. Nei concerti in chiesa vanno anche non credenti che si
comportano di conseguenza, con clima degno di un cinematografo, ridono, giocano, scherzano,
siamo all’intrattenimento. Del resto, alcune liturgie eucaristiche scendono a livello di spettacolo,
vedo gli applausi durante le messe, conferma del valore di show del quale parlavo. Pensiamo ai
palloncini e a tutte le stravaganze nelle messe di matrimonio o alle esibizioni nei funerali. Il senso
del sacro è innato all’uomo, ma molte liturgie fanno di tutto per sminuirlo, se ne allontanano
persino. Al contrario, nella liturgia ben fatta abbiamo e tocchiamo la presenza di Dio. Una
celebrazione sciatta, o peggio ancora con abusi “alla moda”, é tutto l’opposto”.
Metterebbe migranti nelle parrocchie come dice il Papa?
“Da sempre coloro che hanno edificato chiese vi hanno posto nei pressi edifici e luoghi per uso
diverso dalle celebrazioni. Se ci fosse spazio sufficiente e locali idonei perché dire di no davanti alle
esigenze del bisognoso?”.
Chi è il bisognoso?
“Chi soffre per necessità materiali e dell’ animo. Tuttavia, oggi notiamo una mentalità sorprendente,
la tendenza ad aiutare sempre i lontani rispetto ai vicini, che sono il nostro prossimo”.
Chi è il prossimo?
“Chi ci vive accanto, ma le cui necessità spesso ci sfuggono perché rivolgiamo attenzione a mete
lontane, esotiche. Questo é paradossale e ritengo che sul punto il cardinal Biffi avesse ragione.
Occorre aiutare con preferenza i cristiani in difficoltà, poi gli altri. Oggi accade il contrario”.
Bruno Volpe
Sisma a L’Aquila:
l’Arcivescovo mons. Petrocchi, “quella notte, con il sangue, è stato composto un inno alla carità
che rimarrà per sempre”
Il 6 aprile 2009 “fu la notte del terrore, ma anche degli eroismi. Proprio così, mi hanno raccontato
che dentro la catastrofe, provocata dalle forze della natura, sbocciarono sublimi gesti di amore. In
genere non si dice mai che tanti ‘martiri’ del sisma sono andati incontro alla morte non
semplicemente a causa dei crolli, ma per gesti di totale dedizione”. Lo ha detto oggi monsignor
Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, nella messa celebrata nella chiesa di San Giuseppe,
nel settimo anniversario del sisma, facendo “memoria” delle 309 persone che hanno perso la vita
durante il terremoto che, sette anni fa, si è abbattuto su L’Aquila e sul territorio che la circonda. “Mi
chiedo – ha proseguito – quante persone sono morte compiendo gesti di solidarietà? So di mamme
che hanno coperto, con il loro corpo, i bambini che avevano a fianco; di familiari, sorpresi dalla
scossa tellurica nel posto sbagliato, proprio perché si erano offerti di assistere persone anziane e non
lasciarle sole; di tanti che avevano preferito cedere posti ‘più sicuri’ della casa a parenti o amici.
Dio solo conosce gli abissi di questo oceano di generosità! Quella notte, penso, anche Dio ha
pianto,
perché
Dio
si
commuove
davanti
all’amore-crocifisso!”.
E poi, ha ancora chiesto monsignor Petrocchi, “quanti, tra i sopravvissuti, hanno cercato di portare
soccorso, scavando a mani nude in mezzo alle macerie? Quanti, nel freddo della notte, dimentichi di
se stessi, si sono spesi senza misura per dare sollievo alla gente spaventata, che si era riversata per
le strade e per le piazze? Quanti hanno condiviso le poche cose che avevano a disposizione, per
offrire un aiuto a chi era nella sofferenza? Quanti si sono messi all’ultimo posto, prodigandosi con
coraggio e altruismo, per essere accanto a chi aveva bisogno?”. Secondo il presule, “queste
testimonianze, Aquilani carissimi, vi fanno onore, e sarebbero da raccogliere, per consegnarle alle
generazioni che verranno”. Ma “anche se questi episodi non fossero riportati nelle cronache di quei
giorni tristi, vi assicuro che sono già stati tutti scritti, con i caratteri indelebili della carità, nel Libro
della Vita, custodito al cospetto di Dio. Sono pagine sacre che rappresentano il vostro motivo di
vanto nel Signore. Quella notte, con il sangue, è stato composto un inno alla carità che rimarrà per
sempre”. Infatti, ha concluso, “l’amore non muore, anzi, proprio la Pasqua ci rende certi che
l’amore è più forte della morte: per questo, di fronte all’amore, la morte è già morta”.
Settimana LITURGICA Tempo di Pasqua – terza settimana
Anno C / ciclo II
Per prenotazioni di Sante Messe o per contattare
Don Mauro telefonare al 0862-976263
Lunedì 11 Aprile
17:00 S. Messa a S. Lorenzo (Deff. Gismondo e Elisabetta – ord. da Nazzarena).
Martedì 12 Aprile
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Mercoledì 13 Aprile
17:30 Prima Confessione dei comunicandi.
Giovedì 14 Aprile
17:00 S. Messa a S. Lorenzo (Deff. Ludovici e Ioannucci – ord. da Sistina).
Venerdì 15 Aprile
16:00 S. Messa a S. Maria (Deff. Carmine e Giuseppina – ord. da Concetta).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo (Deff. Sante e Giulia – ord. da Dina).
Sabato 16 Aprile
15:30 S. Messa a S. Silvestro (Deff. Celestino e Marianna – ord. da Amelia).
16:00 S. Messa prefestiva a S. Maria (Deff: Laurina e Domenico – ord. da Alberta).
Domenica 17 Aprile
10:00 S. Messa a S. Maria (Deff. Nilo e fam. – ord. da Domenica).
11:30 S. Messa a S. Lorenzo (Deff. Angela e Giovanni – ord. da Maria Teresa).
Domenica 17
ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA Domenica 24
Aprile 2016 Giubileo delle parrocchie della Forania
Amiternina




Ore 18:00 ritrovo presso la Chiesa di S. Maria di Farfa
Processione verso la basilica di S. Bernardino
Passaggio attraverso la porta santa
S. Messa celebrata dall’Arcivescovo Giuseppe Petrocchi.
(Confessori a disposizione)
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Benedizione delle case
Ecco l’itinerario approssimativo dei prossimi giorni se non piove:
1.
2.
3.
4.
5.
Frattale
Vallone sopra
Via Teramana
Vallone sotto
Colle
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Prima Comunione
Si avvisa che sono pronte le tuniche dei bambini per la prima comunione.
I genitori possono ritirarle in parrocchia e saldare, grazie!
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LOTTERIA DI PASQUA
Numeri estratti
1)
0684
4)
0019
2)
0657
5)
0873
3)
0270
buona fortuna!
Giubileo della nostra forania
La nostra parrocchia parteciperà domenica prossima al giubileo che interessa i paesi di tutta la
forania amiternina. Invitiamo pertanto le persone a recarsi con propri mezzi alla chiesa di S. Maria
di Farfa per le ore 18:00 di domenica 24 aprile.
Da lì partirà la breve processione fino alla Basilica di San Bernardino dove l’Arcivescovo celebrerà
la S. Messa con l’indulgenza plenaria dell’anno santo.
Durante la messa ci saranno numerosi confessori a disposizione
In memoria
Martedì scorso, 12 aprile, abbiamo dato il nostro commovente saluto a Sabatino Pezzetta di Santa
Maria, deceduto all’ospedale dell’Aquila domenica sera 10 aprile, all’età di 91 anni. La morte lo ha
colto dopo un ricovero ospedaliero per problemi di salute aggravatisi improvvisamente. Era rimasto
vedovo da pochi anni con la morte della moglie Maria, Sabatino si era così stabilito in casa della
figlia. Nel corso della sua vita si era dedicato al lavoro e alla sua famiglia con impegno e generosità,
senza risparmiare le sue energie. Aveva un carattere affabile e bonario e per tanti anni ha dovuto
combattere con il malessere causatogli dalla malattia che lo costringeva a una vita molto ritirata.
Condividendo il dolore di tutti i familiari, vorrei esprimere, con le condoglianze, il messaggio della
Speranza Cristiana che è per tutti un invito al pensiero del cielo, a voler incarnare l’ideale
evangelico con impegno nella vita terrena per poterci ritrovare al termine di questa vita terrena in
paradiso. Oggi invochiamo questo grande dono per Sabatino, assicurando la nostra preghiera e il
nostro suffragio perché il Signore della vita lo accolga nella Dimora eterna e gli dia la meritata
ricompensa “del servo buono e fedele”. Riposi in pace.
“Intelligenti pauca” …a chi capisce (basta) poco, è l'equivalente
del detto italiano “a buon intenditor poche parole”
Il Santo Padre Pio XII in occasione della «Giornata della famiglia»,
domenica 23 marzo 1952
La «morale nuova» afferma che la Chiesa, anzi che fomentare la legge della umana libertà e
dell’amore, e d’insistervi quale degna dinamica della vita morale, fa invece leva, quasi
esclusivamente e con eccessiva rigidità, sulla fermezza e la intransigenza delle leggi morali
cristiane, ricorrendo spesso a quei «siete obbligati», «non è lecito», che hanno troppo sapore di
un’avvilente pedanteria.
Ora invece la Chiesa vuole — e lo mette in luce
espressamente quando si tratta di formare le coscienze — che il cristiano venga introdotto nelle
infinite ricchezze della fede e della grazia, in modo persuasivo, così da sentirsi inclinato a penetrarle
profondamente.
La Chiesa però non può ritrarsi dall’ammonire i fedeli che queste ricchezze non possono essere
acquistate e conservate se non a prezzo di precisi obblighi morali. Una diversa condotta finirebbe
col far dimenticare un principio dominante, sul quale ha sempre insistito Gesù, suo Signore e
Maestro.
Egli infatti ha insegnato che per entrare nel regno dei cieli non basta dire «Signore, Signore», ma
deve farsi la volontà del Padre celeste. Egli ha parlato della «porta stretta» e della «angusta via» che
conduce alla vita, ed ha aggiunto: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico,
cercheranno di entrare e non vi riusciranno». Egli ha posto come pietra di paragone e segno
distintivo dell’amore verso Se stesso, Cristo, l’osservanza dei comandamenti. Similmente al
giovane ricco, che lo interroga, Egli dice: «Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti » e
alla nuova domanda «Quali?» risponde: «Non uccidere! non commettere adulterio! non rubare! non
fare testimonianza falsa! onora il padre e la madre! e ama il prossimo tuo come te stesso!». Egli ha
messo come condizione a chi vuole imitarlo, di rinunziare a se stesso e di prendere ogni giorno la
sua croce. Egli esige che l’uomo sia pronto a lasciare per Lui e per la sua causa quanto ha di più
caro, come il padre, la madre, i propri figli, e fin l’ultimo bene, la propria vita. Poiché Egli
soggiunge: «A voi dico, amici miei: non temete quei che uccidono il corpo, e dopo tanto non
possono fare di più. Vi mostrerò io chi dovete temere: temete Colui, che, dopo tolta la vita, ha il
potere di mandare all’inferno».
Così parlava Gesù Cristo, il divino Pedagogo, che sa certamente, meglio degli uomini, penetrare
nelle anime e attrarle al suo amore con le infinite perfezioni del suo Cuore, «bonitate et amore
plenum».
E l’Apostolo delle genti San Paolo ha forse predicato altrimenti? Col suo veemente accento di
persuasione, svelando l’arcano fascino del mondo soprannaturale, egli ha dispiegato la grandezza e
lo splendore della fede cristiana, le ricchezze, la potenza, la benedizione, la felicità in essa
racchiuse, offrendole alle anime come degno oggetto della libertà del cristiano e meta irresistibile di
puri slanci d’amore. Ma non è men vero che sono altrettanto suoi gli ammonimenti come questo:
«Operate con timore e tremore la vostra salute», e che dalla medesima sua penna sono scaturiti alti
precetti morali, destinati a tutti i fedeli, siano essi di comune intelligenza, ovvero anime di elevata
sensibilità. Prendendo dunque come stretta norma le parole di Cristo e dell’Apostolo, non si
dovrebbe forse dire che la Chiesa di oggi è inclinata piuttosto alla condiscendenza che alla severità?
Di guisa che l’accusa di durezza opprimente, dalla «nuova morale » mossa contro la Chiesa, in
realtà va a colpire in primo luogo la stessa adorabile Persona
Settimana LITURGICA
Quarta settimana di Pasqua
Anno C / ciclo II
Per prenotazioni di Sante Messe o per contattare
Don Mauro telefonare al 0862-976263
Lunedì 18 Aprile
16:00
S. Messa a S. Maria nell’Ottavario della morte di Sabatino Pezzetta.
Martedì 19 Aprile
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Mercoledì 20 Aprile
16:00
S. Messa a S. Maria (Deff. Tecla e Nazzarena – ord. da Franca).
17:00
S. Messa a S. Lorenzo (Def. Nino – ord. da Patrizia).
Giovedì 21 Aprile
15:30
S. Messa a S. Silvestro (Deff. Pasqualina, Anna e Ottavio – ord. da Antonina).
Venerdì 22 Aprile
15:30
S. Messa a S. Silvestro (Deff. Ivo e Aurelia – ord. da Giuseppina).
Sabato 23 Aprile
15:30
S. Messa a S. Silvestro (Deff. Angeletti e Cococcia – ord. da Antonietta).
17:00
S. Messa a S. Lorenzo (Deff: Suor Dorotea, Suor Innocenza e fratelli – ord. da Anna).
Domenica 24 Aprile
10:00
S. Messa a S. Maria (Deff. Pietro, Paolina e Vincenzo – ord. da Lina).
11:30
S. Messa a S. Lorenzo.
18:00
Giubileo a S. Berardino a L’Aquila
DOMENICA 24
Benedizione delle case
Ecco l’itinerario approssimativo dei prossimi giorni se non piove:
1.
2.
3.
4.
Vallicella sopra (ultimare)
Vallicella sotto
Benvenga
Cermone
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Il segreto delle tre fontane
Saverio Gaeta ha scritto un interessante libro intitolato Il veggente. Il segreto delle tre fontane
(Salani editore, Milano, 2016). L’Autore ha potuto consultare i Diari che Bruno Cornacchiola aveva
scritto dal 1947 al 2001, anno della sua morte, custoditi presso l’associazione dei fedeli da lui
fondata, e ne svela i contenuti nel suddetto libro.
Il 12 aprile 1947 Cornacchiola presso la località delle Tre fontane in Roma, ove San Paolo subì il
martirio, ebbe una apparizione della Madonna contenente alcune rivelazioni. Esse (circa una
sessantina) son continuate per tutta la sua vita e Cornacchiola stesso le ha trascritte nei suoi Diari.
In questo breve articolo riassumo quelle più attuali, che possono aiutarci a capire meglio il terribile
periodo che stiamo attraversando.
Sono soltanto rivelazioni private. Cornacchiola stesso le ha sottomesse al giudizio dell’Autorità
ecclesiastica, che già con Pio XII iniziò ad approvarle.
Il contenuto dei messaggi
Il contenuto della prima apparizione non era stato reso noto e si trova negli archivi del Sant’Uffizio,
ma Cornacchiola ne aveva fatto una fotocopia, depositata negli archivi della sua associazione, della
quale il Gaeta (op. cit., p. 59) riporta i principali brani sinora inediti.
I Diari consultati da Saverio Gaeta si trovano presso l’associazione “Schiere Arditi di Cristo Re
Immortale” (SACRI) fondata da Cornacchiola. Gli “Arditi di Cristo” si occupano soprattutto di
catechesi e non avevano letto i Diari di Cornacchiola, i quali contengono delle rivelazioni
sorprendenti e inedite sino a che Saverio Gaeta le ha raccolte nel suo libro.
La prima (12 aprile 1947) si trova scritta a mano in un quaderno di una trentina di pagine. I punti
più salienti sono i seguenti: “I pastori del gregge non fanno il loro dovere. Troppo mondo è entrato
nella loro anima per dare scandalo al gregge e sviarlo dalla via. […]. Prima che la Russia si
converta e lasci la via dell’ateismo, si scatenerà una tremenda e grave persecuzione. Pregate, si può
fermare. […]. Allontanatavi dalle false cose del mondo: vani spettacoli, stampe d’oscenità. […].
Satana è sciolto per un periodo di tempo e accenderà tra gli uomini il fuoco della protesta. Figli
siate forti, resistete all’assalto infernale. […]. La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire
il carname che si è infiltrato tra i suoi ministri. […]. Sacerdoti e fedeli saranno messi in una svolta
pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e
teologie. […]. Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma
lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sacre e sante. […]. Il mondo
entrerà in un’altra guerra, più spietata delle precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna
(Roma). L’ira di satana non è più mantenuta; lo Spirito di Dio si ritira dalla terra, la Chiesa sarà
lasciata vedova, sarà lasciata in balìa del mondo. […]. La colpita maggiormente sarà la Chiesa di
Cristo per nettarla dalle sozzure che vi sono dentro. […]. I sacerdoti saranno calpestati e trucidati,
ecco la croce rotta vicino alla talare dello spogliamento esteriore sacerdotale” (Saverio Gaeta, op.
cit., pp. 80-88).
L’apparizione del 21 febbraio 1948 recita: “Questo dico ai miei figli sacerdoti: voi state
diventando del mondo, spogliandovi del sacro per dissacrare e abbandonare il sacerdozio. […]. Il
mondo ha sete di verità, ma voi non gli date più l’acqua che disseta” (op. cit., pp. 89-91).
Apparizione del 15 agosto 1949: “Perché non vi allontanate dal peccato? Il quale vi condurrà nel
più atroce degli smarrimenti. […]. Ciò accadrà specie a coloro che in questi tempi colmi di peccato
vi nascondono i miei richiami, nel tempo moderno colmo di falsità” (op. cit., pp. 91-93).
Apparizione del 15 agosto 1958: “Vi sarà un fortissimo terremoto, che scuoterà tutto il globo
terrestre. Non andate in giro, né mettetevi a dormire se siete in peccato mortale, ma confessatevi e
pentitevi di averlo fatto, e non fatelo più. […]. Il sole si oscurerà, le stelle cadranno, ma non
intendete ciò soltanto nella parte materiale del pensiero: c’è la parte interpretativa e spirituale e
saranno i soli dei superbi e le stelle degli orgogliosi che cadranno. […]. Fuori della Chiesa cattolica,
apostolica e romana non c’è la salvezza. […]. Amare tutti non significa tenere un atteggiamento
sentimentalista. […]. Non spogliatevi dell’abito sacerdotale: l’abito richiama, è un segno celeste”
(op. cit., p. 93-95).
Ve ne sono altre ancora. Particolarmente interessante è la visione avuta il 24 febbraio 1968:
“Satana regna oramai in tutti i posti più alti di comando […]. Satana entrerà nei posti guida della
Chiesa. […]. Le tentazioni saranno terribili, il mondo vivrà in una confusione tale che gli eletti
stessi sosteranno nel dubbio! Non c’è scampo […] tutti vivranno momenti terribili di guerra,
distruzione e di caos politico, religioso e culturale. Quanti errori e quante eresie serpeggiano in ogni
nazione, in ogni convento. […]. Quello che occorre è l’apostolato individuale non l’apostolato
monopolizzato. […]. Bisogna che si lavori tra le anime nell’apostolato individuale: chi conosce e sa
fare, senza alcuna previa autorizzazione, deve lavorare” (op. cit., p. 73).
Il 2 febbraio 1960 la Madonna dice: “Sangue e lacrime, Gesù sangue, io vostra Madre lacrime; si è
perduto il senso esatto della verità” (op. cit., p. 78).
Il 16 aprile del 1987: “Tu devi offrirti vittima per la conversione e la santificazione dei sacerdoti e
religiosi, che hanno abbandonato la via della dottrina e della morale perdendo la forza della
salvezza e per colpa loro molte anime vanno all’inferno” (op. cit., p. 102). (CONTINUA LA
PROSSIMA SETTIMANA)
Il 12 aprile del 1980 (trentatreesimo anniversario dell’apparizione) migliaia di fedeli accorsi alle
Tre Fontane poterono assistere dalle 17.50 alle 18.20 al miracolo del sole che si mise a volteggiare
come era avvenuto a Fatima il 13 ottobre 1917 (op. cit., p. 119).
Il 1° febbraio 1986 Cornacchiola riceve un altro messaggio severo: “Preparatevi figli miei: la mano
non posso trattenerla più! L’ira della giustizia è sopra di voi ” (op. cit., p. 150).
A pagina 153 del suo libro Saverio Gaeta riporta una annotazione personale di Cornacchiola su un
malinteso ecumenismo, che definisce “ecclesiasticamente scorretto”: “Non posso farmi l’idea che
tutte le religioni portano alla redenzione. Tutte le religioni, dicono oggi, danno la salvezza. Ma
allora perché Gesù è venuto, se già esistevano tante religioni? Gesù dice: ‘Chi crede in Me sarà
salvo’; non chi crede alla sua religione. Se anche i protestanti si salvano, perché la Vergine mi è
venuta a chiamare e mi ha detto di rientrare nell’Ovile santo, quando poteva lasciarmi benissimo
dov’ero, fra gli avventisti?”.
Il 9 gennaio 1986 Cornacchiola ha un’altra locuzione: “Oggi gli uomini hanno messo tutte le
religioni sullo stesso piano per cui tutte portano a Dio e tutti si salvano. […]. Allora si salvano
anche coloro che non accettano Gesù?. […]. Contro la Chiesa satana non può far nulla perché è
divina; ma contro le anime che vivono in essa può molto; anzi presenterà il male sotto la veste
morale, religiosa, politica e sociale. […]. Chiamo tutti alla conversione, ma per giustizia devo
lasciare la mano di mio Figlio: proprio perché si compia la giustizia ” (op. cit., p. 165-166).
Impressionante è la visione avuta il 7 aprile 1966: “si vede la basilica di San Pietro che ha la faccia
tutta rovinata, la guardiamo e piangiamo” (op. cit., p. 169). Il 1° agosto 1966: “Mi son trovato
davanti alla chiesa detta della Scala Santa, nella piazza adiacente ove c’è l’obelisco. Vi era allestita
come una sala con vescovi e cardinali. D’improvviso crolla sopra molti vescovi, cardinali e altri
tutta la facciata della chiesa” (ivi).
Nel messaggio del 1° gennaio 1988 un particolare ammonimento è riservato ai sacerdoti: “Voi
state calpestando le mie pecore e le portate verso la perdizione. Perché non fate più conoscere la
mia dottrina? Perché le mie pecorelle le portate dove sono erbe secche e cespugli mortali? […]. Io
sono stato ucciso proprio perché la mia dottrina non era la loro (dei farisei) dottrina. Voi avete
chiuso la vostra bocca e le orecchie del mio gregge. Avete chiusa la porta della mia Chiesa per non
entrarvi voi e non farvi entrare il mio popolo” (op. cit., p. 171).
Nel 1982 la Madonna dà un ulteriore monito ai sacerdoti (che costerà a Cornacchiola tantissime
grane): “essi miseramente girano sicuri senza segni sacerdotali esterni: non solo vivono nel dubbio
della fede, ma attirano altri a lasciare la fede […] si sono ubriacati del mondo e del falso
modernismo” (op. cit., pp. 172-173).
Una delle visioni più toccanti è quella del 28 aprile 1986. Cornacchiola si trova in piazza San
Pietro e la Madonna gli dice: “anche se chi dà un ordine ti sembra che sbagli, tu sei tenuto ad
obbedire, a meno che quest’ordine tocchi la fede, la morale e la carità. Allora no!” (op. cit., p. 174).
Il 12 novembre 1986 la Madonna gli mostra una scena terrificante: “vedo molti sacerdoti con la
loro talare e religiosi e religiose con il loro saio: tutti in fila e degli aguzzini che li spingono e
trascinano uno alla volta su un palco di legno. Li facevano inginocchiare e chiedevano loro: ‘Getta
l’abito’. Alla risposta ‘No!’ gli prendevano la testa e gliela mettevano su un ceppo e lì venivano
decapitati dal boia che aveva una scure” (op. cit., p. 174-175).
Una delle visioni più attuali mi sembra quella del 18 luglio 1996: “Specialmente tanti miei figli
sacerdoti, e anche più in alto, facilmente cadono nella braccia di satana come foglie secche che
cadono da un albero al soffio del vento” (op. cit., pp. 181-182).
Il 4 giugno 1964 la Madonna aveva dettato a Cornacchiola una richiesta per “salvare l’umanità dal
diluvio di fuoco” (op. cit., p. 183).
Il 1° gennaio 1988 il veggente riceve una rivelazione che dischiude le porte del futuro: “Avete
degli esempi, Sodoma e Gomorra: non si pentirono, non fecero penitenza e conoscete quello che la
giustizia ha fatto di loro. […]. Se non vi convertirete ferro e fuoco scenderà sopra di voi. […].
Quello che voi chiamate pace non è altro che inganno perché manca la conversione e tutto si sta
preparando per una satanica guerra” (op. cit., p. 187).
Un’altra apparizione attualissima è quella del 14 agosto 1999: «La Vergine mi fa vedere religiosi
e religiose, sacerdoti, vescovi, cardinali e mi dice: “Sono sordi e stolti! Vedono i segni che sono un
richiamo, ma non riflettono sopra questa realtà. […]. Negano Dio uno e trino e si fanno
orgogliosamente essi stessi dio”» (op. cit., p. 195).
Il 13 marzo del 2000 la Madonna gli dice: “la salvezza non è riunire tutte le religioni per farne un
ammasso di eresie e di errori, ma convertitevi per l’unità di amore e di fede” (op. cit., p. 204).
La notte del 31 dicembre 1984: “Mi sento trasportare nel centro di Roma e precisamente a piazza
Venezia. Lì c’è una folla radunata che gridava: ‘Vendetta!’. Scorreva molto sangue in tutto il
mondo, tutto il mondo imbrattato di sangue. Improvvisamente tutta quella gente si mette a gridare:
‘Tutti a San Pietro!’ e continuavano a gridare: ‘Vendetta!’. Sul piazzale all’interno del colonnato
c’erano il papa, i cardinali, i vescovi e i sacerdoti. Tutti piangevano. Meraviglia: erano scalzi e la
Madonna che grida. ‘Fate penitenza!’ ” (op. cit., p. 207).
Il 21 luglio 1998: “Ho sognato che musulmani circondavano le chiese e chiudevano le porte e dai
tetti gettavano benzina e davano fuoco, con dentro i fedeli in preghiera e tutto andava a fuoco” (op.
cit., p. 210).
All’alba del 10 febbraio 2000 un altro sogno angoscioso: “Mi trovo a San Pietro […] una folla di
barbari correva dentro la basilica uccidendo chiunque incontrava. […]. Tutti i sacerdoti presenti
erano con l’abito talare, ai lati del sagrato i vescovi erano a sinistra i cardinali a destra e pregavano
in ginocchio col viso a terra” (op. cit., p. 210).
11 marzo 1970 “che brutta notte ho passato. Un sogno mi ha tenuto in apprensione tutta la notte. Il
Papa circondato da cardinali e vescovi che gridavano verso di lui dicendogli parole rivoluzionarie.
[…]. Il Papa viene preso e scaraventato dentro un pozzo” (op. cit., p. 217).
Quella del 21 settembre 1988 è la più interessante: “Quello che ho sognato non si avveri mai, è
troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta
al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo
più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine” (op.
cit., p. 218).
Il 4 gennaio 1992: “I cristiani si combattono perché non hanno più un capo che li guidi” (op. cit.,
p. 219).
Il 26 gennaio 1996: “Questa notte ho visto la basilica di San Pietro andare a fuoco” (op. cit., p.
220).
Il 31 dicembre 1990 Maria gli confida: “Falsi profeti, che cercano con tutti i mezzi di avvelenare le
anime cambiando la dottrina di Gesù in dottrine sataniche; e toglieranno il Sacrificio della croce che
si ripete sugli altari del mondo” (op. cit., p. 221).
Il 12 marzo 1983 la Madonna della Rivelazione dice a Cornacchiola: “Il pericolo è alle porte, una
guerra atomica, se non si fa come ho detto, è inevitabile. […]. Parlo a tutti, l’atomica è pronta, gli
uomini senza coscienza minacciano di usarla e il pericolo è sempre più vicino di quanto non
pensiate” (op. cit., p. 223).
Il 13 luglio 1998: “Questa notte ho sofferto molto in sogno. C’era la guerra e gli stranieri
invadevano l’Italia” (op. cit., p. 226).
Giubileo della Forania Amiternina il territorio dell'antica diocesi di Amiternum
Proseguono le celebrazioni del Giubileo della Misericordia per le Foranie della diocesi aquilana.
Domenica 24 aprile, saranno le parrocchie della Forania dell’antica diocesi di Amiternum a
celebrare l’Anno Santo della Misericordia nella Basilica di San Bernardino.
I fedeli delle parrocchie della zona di Amiternum ricadenti nei Comuni di Pizzoli, Barete, Cagnano
Amiterno e L’Aquila si incontreranno alle ore 18.00 nella Chiesa di S. Maria di Farfa dove, insieme
ai parroci della zona, guidati dall’Arcivescovo Mons. Giuseppe Petrocchi, si recheranno in
processione verso la Basilica di S. Bernardino.
La processione attraverserà poi la Porta Santa della Misericordia della Basilica dove alle 18.30 sarà
celebrata la S. Messa sempre presieduta dall’Arcivescovo Giuseppe Petrocchi.
SETTIMANA LITURGICA
Quinta settimana di Pasqua
Anno C / ciclo II
Per prenotazioni di Sante Messe o per contattare
Don Mauro telefonare al 0862-976263
Lunedì 25 Aprile
Festa di S. Marco Evangelista
16:00 S. Messa a S. Maria (Def. Giuseppe – ord. da Maria).
Martedì 26 Aprile
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Mercoledì 27 Aprile
16:00 S. Messa a S. Maria (Deff. Eugenio, Marianna, Filippo – ord. da Emilia).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo (Deff. Ferdinando e Salvatore – ord. da Rosina).
Giovedì 28 Aprile
17:00 S. Messa a S. Lorenzo (Def. Angelo – ord. da Adriana).
Venerdì 29 Aprile
Festa di S. Caterina da siena
16:00 S. Messa a S. Maria (Deff. Pia e Benedetto – ord. da Luigino).
17:00 S. Messa a S. Lorenzo (Def. Rosalia – ord. dai figli).
Sabato 30 Aprile
15:30 S. Messa a S. Silvestro (in onore di S. Antonio – ord. da Antonio).
16:00 S. Messa a S. Maria (Deff. Angelo e Lucia – ord. da Mirella).
Domenica 1 Maggio
10:00 S. Messa a S. Maria.
11:30 S. Messa a S. Lorenzo (Deff. Berardino, Gilda, Severino e Maria Grazia – ord. da
Severino).