Interview with Paolo Maria Fasella
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Interview with Paolo Maria Fasella
Interview with Paolo Maria Fasella Interview by L. Guzzetti Roma 31/07/1998 Voices on Europe collection Paolo Fasella PAOLO FASELLA Cassetta 1, lato A LG.: E' il 31 luglio 1998. Siamo aRoma, presso il Ministero dell'universita e della ricerca scientifica e tecnologica. Siamo qui il Professor Fasella e io, come intervistatore, Luca Guzzetti. Prima di tutto domando al Professor Fasella di presentare brevemente se stesso. EU AH UE HA EU AH UE P.F.: 10 sono nato nel 1930. Ho seguito gli studi classici, e mi sono iscritto alIa facolta di medicina di Roma: mio padre era pediatra e qUindi trovavo questo una specie di sviluppo naturale. Al secondo anna di medicina sono stato molto impressionato dalle lezioni di chimica biologica che erano tenute dal Prof. Alessandro RossiFanelli, che era da poco arrivato alIa cattedra aRoma, e che ha rappresentato per me veramente una rivoluzione, un nuovo modo di guardare i fenomeni della vita, cioe spingendo l'analisi dei fenomeni vitali fino agli eventi molecolari. Fu una cosa che mi ha entusiasmato. Per cui ho continuato i miei studi di medicina, laureandomi - mi ero anche iscritto alIa specializzazione in pediatria, sostenendo esami, un po' perche era la linea di famiglia pero, per suggerimento anche di Rossi-Fanelli, mi sono iscritto alIa facolta di chimica, perche era soprattutto in quei momenti qualcosa di necessario per poter completare la formazione, cioe accrescere Ie conoscenze di scienze di base, soprattutto chimica e fisica. E sono poi rimasto essenzialmente nell'Istituto di chimica biologica dell'Universita di Roma (allora ce n'era una sola). HA Abbastanza precocemente, sempre con forte suggerimento di RossiFanelli, sono stato incoraggiato a prendere contatti con laboratori esteri. Sono stato negli Stati Uniti, prima al MIT per chimica-fisica e poi alIa Cornell University, con un'estate alIa scuola di medicina di Harvard. E per parecchi anni facevo un po' avanti e indietro: lavoravo d'inverno in Italia, all'universita, e d'estate regolarmente negli Stati Uniti. Mi occupavo soprattutto di reazioni rapide: si trattava - possiamo quasi dire - dell'introduzione di un microscopio nella dimensione tempo, per vedere eventi molto brevi. A quell'epoca si arrivavano a studiare reazioni di rilevanza biologica fino ai millesimi di secondo. In Germania e poi negli Stati Uniti, avevo invece conosciuto delle persone che partendo dalla chimica- © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union Paolo Fasella PAOLO FASELLA HA EU AH UE fisica estendevano di un fattore mille questo intervallo, cioe arrivando fino al microsecondo, al milionesimo di secondo - ormai si arriva al milionesimo di milionesimo di secondo, rna a quell'epoca quella era la frontiera. E questo e stato, di nuovo, un qualcosa di molto interessante perche ha permesso, almena per alcuni eventi biologici, di cogliere gli eventi primari, alcuni dei quali si svolgono in quell'intervallo di tempo. E ha permesso anche di studiarne Ie implicazioni sia per quello che riguarda proprio il meccanismo di regolazione molecolare degli eventi che awengono nelle cellule, sia come base per sviluppare dei nuovi farmaci basati su una conoscenza piil precisa degli eventi molecolari, e delle reazioni chimiche che controllano il nostro corpo; queste conoscenze consentono di intervenire modificando e modulando processi biologici 0 di batteri patogeni, quando si vuole combattere Ie infezioni, 0 del nostro corpo, quando si vuole potenziare 0 frenare reazioni biochimiche a scopo farmacologico. HA EU AH UE Nel frattempo la vita universitaria andava avanti regolarmente: professore incaricato e poi professore di ruolo; la mia prima cattedra e stata in facolta di veterinaria a Parma - questo era il 1968. Questa e stata un'esperienza molto interessante, perche l'impatto della chimica biologica era molto forte. A Parma in facolm di veterinaria - i1 preside era Artioli, il quale era ispettore degli alimenti di origine animale - davano grande importanza ai problemi di chimica biologica. Mi ricordo che a quell'epoca c'era stato il problema del perche, con un latte di alcune razze di mucche, il tradizionale formaggio parmigiano non veniva buono come un tempo. E il problema fu risolto - rna ormai e questione di decine di anni fa - con un approccio genetico-molecolare: praticamente la questione era che Ie vecchie mucche parmigiane avevano una componente dellatte che favoriva il tipo di caseificazione che porta al grana buono. Una volta capito il meccanismo, si e potuto ottenere il grana buono anche con altro latte. eito questo esempio perche e stata una lezione di realismo: Ie persone che sono vicine alla terra, vicine agli animali, sono molto realiste; e quindi questa esperienza ha rappresentato anche un'educazione per me. © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 2.. Paolo Fasella PAOLO FASELLA HA EU AH UE HA EU AH UE (min. 06) Sono poi tornato a Roma, continuando pen) ad andare spesso negli Stati Uniti, e mi sono sempre piu interessato aHa coHaborazione intemazionale: gli orizzonti italiani sono stretti se non si inseriscono in un livello piu vasto. Per cui sono stato partato a occuparmi anche di organizzazione della ricerca internazionale, soprattutto a livello europeo - a quell'epoca si era costituita un'organizzazione, che e tuttora molto attiva, che si chiama EMBO (European Molecular Biology Organisation). Mi ci sono impegnato molto. Questa stessa organizzazione ha persuaso i governi a creare un grande laboratorio di biologia molecolare che e stato costruito a Heidelberg, e che permetteva di fare studi di biologia molecolare a un livello di integrazione e di complessita che andavano oltre, soprattutto per 1a strumentazione, a quello che si poteva fare con Ie risorse puramente nazionali. QUindi sono stato portato a interagire anche con Ie istituzioni comunitarie, senza perC> tralasciare contatti di coHaborazione internazionale piu vasti: sono stato coinvolto nella International Union of Biological Sciences, che e mondiale - ci ho lavorato parecchio e per un certo periodo di tempo ne sono stato i1 presidente. Come presidente della Unione dei biologici sono stato ne1 consiglio direttivo dell'ICSU, che invece e il consiglio dell'insieme delle unioni scientifiche. In questa contesto sono stato portato a occuparmi anche di programmi che andavano ben oltre la chimica bio1ogica: i primi studi suI cambiamento globale, sullo studio dell'ambiente - sempre come ICSU (International Council of Scientific Unions) che e forse uno degli organismi che ha portato piu avanti 10 studio dell'ambiente in chiave 1etteralmente globa1e, cioe che interessa tutto il globo. In Italia - io appunto sono andato in cattedra verso i1 1968 - nel decennio che ha seguito i1 '68, Ie universita erano abbastanza in fermento: era il momenta della contestazione. A Parigi 1a contestazione universitaria si e esaurita in un paio di mesi, in Italia e durata dieci anni ed e cu1minata con l'assassinio di Moro, che in parte ha coinvo1to anche elementi terroristi che avevano radici dentro l'universita. Co1piti da queste difficolta che si materializzavano nella vita universitaria quotidiana, e forse anche come reazione alle critiche piu giustificate che gli studenti ponevano a1 sistema, con altri amici - 1a personalita piu grande e ancora © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union '3 Paolo Fasella PAOLO FASELLA (min. 10) HA EU L.G.: Mi scusl, "antenna" cosa vuole dire? AH UE attiva, Giorgio Careri , fisico a quell'epoca direttore dell'Istituto di fisica di Roma, istituto di grandi tradizioni - ci ponevamo il problema di come noi stessi dovevamo meglio capire quello che succedeva oltre i confini dell'universita COS1 da potere, anche nell'insegnamento e nella formazione degli studenti, trasmettere conoscenze piu utili per quella che sarebbe stata poi la lora vita dopo gli studi universitari, quando avrebbero dovuto interagire con il mondo esterno. In questa contesto Careri aveva persuaso la presidenza dell'ENI a costituire un laboratorio per ricerche di base, che fu poi costruito ed attivo per molti anni a Monterotondo adesso l'ENI credo l'abbia destinate ad altre funzioni, tra cui una molto interessante: ospltare, una "antenna" dell'EMBL per gll animall transgenici ed un polo del CNR. HA EU AH UE P.F.: "Antenna" significa un laboratorio satellite di un altro. L'EMBL che ha il suo laboratorio principale a Heidelberg, gestisce tre antenne. Una presso Grenoble per usare fasci di neutroni, prodotti dai fisici nella studio di strutture biologiche. In pratica si inviano fasci di neutroni sulla struttura blologlca e, da come i neutroni si comportano dopo avere interagito con essa, si ottengono informazioni sulla costituzione molecolare e polimolecolare. Un'altra stazione "antenna" dell'EMBL e invece presso DESY, sincrotrone tedesco. Adesso vi e una terza antenna per gli animali transgenici, a Monterotondo nellaboratorio che aveva istituito l'ENI; l'italiano che guida quest'ultima iniziativa e Glauco Tocchini Valentini. Anche nei dieci anni (1970-1980) nei quali sono stato coinvolto l'ho anche diretto per un certo periodo di tempo - con il laboratorio dell'ENI, allora un'interfaccia tra l'industria e l'universita, ho imparato molto. Mi sono reso conto dei limiti di quello che facevo all'universita e di come la maggior parte di noi - e certo io stesso possiamo fare molto poco se non collaboriamo con gli altri e se non ci interessiamo anche di problemi che vanno oltre quelli della nostra ricerca personale. QUindi e stata una buona lezione anche per capire un po' meglio quali potevano essere, 0 quali avrebbero © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 4- Paolo Fasella PAOLO FASELLA dovuto essere i rapporti tra la ricerca fondamentale, l'insegnamento e la risoluzione di problemi pratici. EU AH UE HA EU AH UE Quindi tra carriera universitaria, coinvolgimento con Ie istituzioni internazionali, lavoro nel laboratorio all'interfaccia tra industria e universita, siamo arrivati verso quelli che erano i miei cinquant'anni - il che vuol dire il 1981. In quell'epoca nella Commissione europea stava avvenendo un cambiamento. Fu nominato Commissario europeo (i Commissari nella Commissione europea sono un po' l'equivalente dei ministri) una personalita molto forte - una delle persone che piu mi hanno impressionato tra quelle con cui ho lavorato in vita mia - che e Etienne Davignon (adesso e il presidente e direttore generale della Societe Generale de Belgique, una grossissima istituzione). Allora era il Commissario per l'industria, l'energia e la ricerca. Aveva accettato anche il POrtafoglio della ricerca che non era molto considerato; rna Davignon era la classica persona che pensava, correttamente, che sono gli uomini che illustrano i posti e non la posizione ufficiale che illustra l'uomo. Aveva delle idee su come doveva essere riorganizzata la ricerca scientifica e anche sulla necessita di avere una "dimensione ricerca" nella costruzione della Comunita europea. 10 ero gia presente in alcuni dei comitati esterni di consulenza scientifica della Commissione, quail il CERD. Davignon mi propose di diventare Direttore generale per la ricerca alIa Direzione generale XII, che cura scienza, tecnologia e svilupPO. QUindi nell'ottobre del 1981, sono arrivato a Bruxelles con questa responsabilita. HA (min. 14) L.G.: Mi scusi, prima di queste attivita piu importanti, pub accennare anche al suo lavoro nel CERD, cui ha accennato brevemente. Che tipo di impegno era? P.F.: n CERD era un comitato formate da una ventina di esperti di varia estrazione, tra cui molti uomini notevoli. Vi era per esempio Prigogine che e premio Nobel per la fisica chimica; vi era Umberto Colombo che e stato presidente dell'ENEA per tanto tempo, Ministro della ricerca e per un breve tempo anche presidente dell'ENI. Giusto per menzionare due persone rna ve ne erano altri molto notevoli; ci si riuniva un giorno al mese oppure per due giorni un mese S1 e un © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union Paolo Fasella PAOLO FASELLA mese no. Discutevamo tra di noi e con i funzionari della Commissione - tra cui Schuster mio predecessore come Direttore generale della DG XII - su quali fossero Ie sfide scientificotecnologiche cui doveva fare fronte l'Europa, e suggerivamo alIa Commissione europea temi sui quali sviluppare la ricerca. IL CERD era esterno alIa Commissione, anche se nominato da questa. HA EU AH UE (Min. 15) Arrivati a questo punto, la storia puC> continuare riferendomi aJ punti su cui voi avevate chiesto una certa attenzione nella vostra lettera. Dall'ottobre del 1981 fino al gennaio del 1996, ho lavorato com'e corretto - esclusivamente per la Commissione: mi sono messo in aspettativa dall'universita di Roma e ho vissuto a Bruxelles, a parte i viaggi scientifici inerenti alIa mia funzione. Quindi praticamente tutta la mia attivita e stata per la Commissione. L'esposizione che segue si presta ad essere focalizzata sugli stessi argomenti che voi avete proposto, e che mi sembrano ben scelti. HA EU AH UE II primo punta era la situazione della ricerca comunitaria al momenta della mia nomina, cioe alIa fine del 1981. A quell'ePOca il bilancio era relativamente modesto, si trattava di un 200-250 milioni di Ecu (piiI 0 meno l'Ecu vale 2.000 lire), e la maggior parte degli sforzi erano nel nucleare. Infatti, nel Trattato di Roma non veniva prevista l'attivita di ricerca; un po' di ricerca era prevista nel Trattato "Carbone e Acciaio", molto sottesa aIle necessita anche a media-corto termine dell'industria corrispondente. II grosso della ricerca era connesso con il nucleare (sulla base del Trattato EURATOM). La maggior parte dell'attivita di ricerca comunitaria si svolgeva nei laboratori che, per Trattato, la Commissione aveva edificato e gestiva. Erano laboratori dedicati soprattutto alIa sicurezza nucleare. La storia della collaborazione comunitaria europea nella ricerca nucleare e marcata da frustrazioni, insuccessi e da qualche successo importante. I Paesi che all'inizio, quando l'EURATOM era stato fondato, forse avevano inteso collaborare insieme, hanno poi scelto di andare ciascuno per la propria strada nella sviluppo dell'industria nucleare. La filiera nucleare francese ha portato la Francia ad essere uno dei paesi piiI nuclearizzati del mondo - ha il 75% della propria energia © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 6 Paolo Fasella PAOLO FASELLA EU AH UE HA EU AH UE elettrica prodotta con reattori nucleari; anche i Tedeschi hanno sviluppato molto e bene il nucleare, rna forse con intensita minore; Belgi, Olandesi si erano pure dedicati al nucleare; la Gran Bretagna e la Svezia che a quell'epoca non faceva parte della Comunita, hanno sviluppato i lora reattori. In generale quello che e rimasto nella ricerca comunitaria sono stati gli aspetti di sicurezza per i quali effettivamente l'avere delle attivita comuni rappresenta una mutua garanzia. Inoltre era di un certo interesse anche per i paesi non nucleari, poiche permetteva lora per 10 meno di sapere attraverso i laboratori comuni, nei quali POtevano mandare i lora scienziati, quali fossero Ie conoscenze e Ie possibilita tecniche relative alIa sicurezza nucleare. Come, purtroppo, l'evento di Chernobyl ha dimostrato, in caso di disastro nucleare sono coinvolti anche paesi che nucleari non sono. Quindi, pur ammettendo l'insuccesso del programma EURATOM per quanto riguarda 10 svilupPO comune di reattori, non bisogna misconoscere il ruolo dell'EURATOM nella sicurezza importante anche se negativo (nel senso che e stato un ruolo di prevenzione piuttosto che di sviluppo di reattori): se in Europa non sono awenuti gravi incidenti e anche grazie all'EURATOM. Quando si era pensato di sviluppare, all'inizio della storia del nucleare, reattori del tiPO di quelli che poi hanno portato a Chernobyl, il controllo comune di sicurezza ha condotto precocemente a escludere quella filiera perche non sufficientemente garantita. Quindi c'e stata questa azione che non va misconosciuta. E' stato fatto un lavoro eccellente anche nel campo della radiobiologia, . che e un altro aspetto della sicurezza. HA Inoltre sono state poste Ie basi - e attualmente l'Europa e ancora in questa filiera il grupPO piu forte al mondo - di una nuova forma di produzione di energia nucleare che e la fusione nucleare. PuC> darsi che nel campo della fusione nucleare la collaborazione europea sia riuscita - e sia riuscita bene - proprio perche era piu lontana dalle applicazioni a breve termine. D'altra parte nella fusione nucleare europea hanno giocato un ruolo importante anche personalita molto forti, tra Ie quali forse una delle piu notevoli e un italiano, Donato Palumbo, un fisico siciliano. Formato alIa Scuola normale di Pisa, Palumbo era un appassionato di fusione e con estrema intelligenza e dedizione ha concepito questo programma comune. E ha trovato anche una formula nuova di collaborazione internazionale - perche © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union Paolo Fasella PAOLO FASELLA UE Palumbo naturalmente non avrebbe potuto fare tutto questo da solo rna certo e state l'elemento POrtante insieme ai suoi colleghi tedeschi, inglesi, francesi, belgi, olandesi, svizzeri e in genere di tutti i paesi dell'Europa occidentale. II sistema di collaborazione, messo in atto per realizzare la fusione nucleare controllata, prevede alcuni laboratori nazionali molto forti che lavorano in rete, finanziati in parte con risorse nazionali e in parte dall'EURATOM, soprattutto per i progetti considerati prioritari Perche d'interesse comune. Attraverso la rete, i ricercatori si scambiano conoscenze e intraprendono esperimenti comuni: lavorano un po' a Culham, un po' a Cadarache, un po' a Garching (BRD) e a Frascati, creando un sistema veramente europeo. HA EU AH UE HA EU AH D'altra parte, Palumbo ed i suoi collaboratori quali Horowitz, Bickerton, Pinkau, Troyon ed altri sono anche riusciti a far nascere da questa rete con radici nei vari paesi europei, l'impresa comune JET (joint European Torus), un esperimento COS! grande da superare Ie capacita dei singoli paesi. Questa macchina crea campi magnetici elevatissimi e raggiunge delle temperature di piu di cento milioni di gradi, qUindi dieci volte piu elevate di quelle del sole - temperature enormi. A JET e stata ottenuta per la prima volta al mondo (1993) una fusione nucleare controllata. SuI piano della personalita per la concezione e costruzione di JET, molto si deve al francese Paul Henri Rebut, fisico ed ingegnere generale, ed al tedesco Wtister, ora deceduto, eccellente gestore. JET e riuscita a diventare veramente un'impresa comune; pur dovendo essere localizzata (in un paese vicino ad Oxford), la macchina JET e stata concepita e costruita con la collaborazione dell'intera comunita scientifica ed e veramente sentita da tutti i ricercatori nei vari laboratori nazionali come qualcosa di proprio. Naturalmente, ci sono stati degli attriti, delle invidie; questa fa parte dell'uomo. Senza entrare nei dettagli di quelli che sono i risultati scientifici e tecnici, sui quali ci sono delle ottime esposizioni molto migliori di quella che potrei fare io, vorrei sottolineare che il programma comunitario per la fusione rappresenta una formula originale di cooperazione internazionale. Non si tratta di un unico laboratorio comune, distaccato da quelli nazionali: sono gli stessi laboratori nazionali che hanno lavorato in rete e poi hanno costruito una macchina comune, a cui hanno © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 8 Paolo Fasella PAOLO FASELLA partecipato tutti e che ha assorbito un po' pili della meta delle risorse comuni. (Min. 24) L.G.: Segnale del successo del programma anche paesi non comunitari... e il fatto che ha attratto HA EU AH UE P.F.: Sicuramente. La Svizzera, la Svezia, la Finlandia (ora, questi due ultimi paesi fanno parte della Comunita) e la Gran Bretagna (anche prima che diventasse membro). II programma europeo ha stretto collaborazioni con i Programmi americani, russi e giapponesi per disegnare la prossima macchina (ITER). Ora si sta discutendo suI futuro di ITER e, probabilmente, a causa essenzialmente di carenza di denaro, invece di procedere subito alla costruzione di una grande macchina si procedera con una tappa ulteriore, pili piccola, intermedia, con una partecipazione pili limitata. L'atteggiamento attuale degli Stati Uniti e un po' ambiguo. HA EU AH UE La ricerca comunitaria agli inizi degli anni '80 era fortemente orientata suI nucleare. Quando Davignon mi chiese se ero interessato ad assumere il compito di dirigere la Direzione Generale XII e il Centro Comune di Ricerca, io risposi che ero un po' sorpreso da questa proposta perche non sono un nucleare. E lui disse: "Ma io non voglio un nucleare, di nucleari ne ho gia abbastanza. Voglio avere delle persone che vengano dal di fuori, perche vorrei sviluppare altre 'filiere'." Con molta intelligenza, pensando che si era all'inizio degli anni Ottanta, aveva identificato quali prioritarie la filiera informatica, che allora cominciava a partire, e la filiera biotecnologica, owero Ie applicazioni della biologia molecolare e cellulare alIa sanita, all'agricoltura e all'industria. Arrivato a Bruxelles, sono rimasto molto favorevolmente impressionato, contento di lavorare in un ambiente europeo. Prima avevo lavorato all'estero, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Russia e brevemente in Giappone. Pur essendo mia moglie americana, negli Stati Uniti io ero sempre un non-Americano - non parliamo del Giappone... A Bruxelles invece io ero Italiano ma ero anche comunitario, europeo: come un siciliano aRoma e italiano, pur © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 9 Paolo Fasella PAOLO FASELLA restando siciliano. E questa e stata una sensazione che mi piaceva molto. Poi vedremo perche. HA EU AH UE HA EU AH UE Discutemmo con una serie di comitati di consulenza esterni, formali o meno, e trovammo un grande riscontro tra alcuni tra i migliori scienziati europei, pense a John Kendrew - sono "filisteo", non menziono che premi Nobel - Ilya Prigogine, Christian de Duve, George Charpak, Manfred Eigen e tantissimi altri scienziati di alto livello, che hanno sentito questo interesse per l'Europa e hanno contribuito in modo molto attivo, mettendo il lora tempo e il lora pensiero a disposizione della Comunita per gUidarla nella direzione giusta. Per dire quale era la mentalita che prevaleva, e che credo prevalga tuttora in molti, cito qualcosa che mi disse - qualche anna piu tardi, rna 10 cito qui perche sottolinea questo aspetto che vorrei far risaltare - un fisico tedesco, molto bravo, che si chiama Klaus Pinkau, direttore dell'Istituto Max Planck per 10 studio della fisica dei plasmi a Garching in Baviera. E' un importante fisico e ha una posizione molto forte sia in Germania, sia nel mondo. Lui si e impegnato molto a fonda per la Comunita, investendo il suo tempo e il suo pensiero. (E' state anche una tra Ie persone molto attive nella storia della fusione comunitaria). Pinkau diceva: "Purtroppo la fisica, alIa quale mi interesso, sta diventando molto costosa. Se io potessi non muovermi mai dal mio laboratorio di Garching, non andrei mai a Monaco di Baviera, cioe a 20 chilometri di distanza, rna starei contento nel mio laboratorio. Pen) vedo che per fare quello che voglio 0 debbo fare, devo andare regolarmente alIa Max Planck 'centrale' per chiedere sostegno. Poi mi sono accorto che non bastava andare a Monaco, rna che periodicamente dovevo andare anche a Bonn, perche quello che volevo fare nella fisica del plasma richiedeva una dimensione piu vasta. E finalmente, adesso mi accorgo che Ie cose si sono sviluppate a un punto tale che Bonn non basta piu: per alcune delle azioni ci vuole un livello di integrazione continentale. E allora vedo che bisogna coinvolgere Bruxelles. Visto che Bruxelles deve essere coinvolta, decido di impegnarmi a fonda perche... - ovviamente questo me 10 diceva sorridendo, ho sorriso anch'io e penso che avesse ragione - se mi impegno a fonda il numero di stupidaggini che tu farai a Bruxelles sara piU piccolo." E questa e l'approccio giusto; siamo ottimi amici e ha contribuito molto. © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 0 Paolo Fasella PAOLO FASELLA UE HA EU AH UE (Min. 30) Era un po' questa l'atmosfera che si era progressivamente creata e che Davignon senz'altro aveva contribuito a sviluppare. Personalita straordinaria - sempre difficile, rna sempre stimolante e presente. Tra l'altro aveva anche una serie di storielle spiritose. Quando ci si sedeva accanto a lui al Consiglio dei ministri - c'era una disposizione tipica, cioe il Capo di gabinetto, il Commissario e il Direttore generale - Davignon che e un gran signore, molto maestoso, aveva una capacita enorme di bisbigliare commenti molto divertenti sugli eventi. II suo Capo di gabinetto, che allora era Ugo Pahmen - ora ambasciatore della Cornunita a Washington, siamo rimasti buoni amici - e io prendevamo degli appunti per ricordarci questa serie di battute che non so se Davignon si inventasse 0 se Ie avesse lette altrove, rna ce ne erano alcune che erano molto buone. Per esempio, diceva: "Un buon funzionario pensa che i1 n y a pas de probleme si complique qu'une manque de decision ne puisse resoudre." E di queste ne aveva a sfilza. Una volta, un ambasciatore parlava e lui ci disse: "Sentite, sentite: Les personnes qui n'ont pas d'importance essaient de s'en donner en s'occupant de chases qui ne l'ont pas." Di queste battute ne ho un libretto pieno: varrebbe quasi la pena di pubblicarle, con l'accordo degli interessati. HA EU AH Ritomando a cose piu serie, proprio parlando con Davignon e interagendo con vari consiglieri, compresi quelli con competenze industriali - questa e stata una cosa importante -, si era visto che in alcuni settori la costruzione europea aveva urgente necessita di ricerca. Le scelte di ricerca dovevano essere in qualche modo ragionate, non si poteva lasciare correre Ie cose a casaccio; limitarsi solo a due settori il nucleare, da una parte, ed il "carbone-acciaio", dall'altra, era stato probabilmente corretto negli anni Cinquanta, quando sono stati lanciati i primi programmi comunitari, rna non 10 era piu negli anni Ottanta. Ora bisognava ampliare gli orizzonti: scegliendo nuovi temi particolarmente promettenti. Per esempio, sin da allora la Commissione aveva gia colto l'importanza, anche per l'industria, di quelli che sarebbero poi diventati i problemi dell'ambiente, che non erano ancora di moda. Di salute non se ne parlava perche secondo il Trattato di allora la salute umana era un problema esclusivamente dei paesi membri. I Danesi, per esempio, © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union Paolo Fasella PAOLO FASELLA per anni si sono opposti a qualsiasi riferimento a ricerche comunitarie su problemi di ordine sanitario. La posizione danese fu poi modificata grazie all'autorevole intervento del Ministro Haarder. EU AH UE HA EU AH UE Tuttavia, l'idea emerse che bisognava fare ricerca insieme e che Ie azioni di ricerca dovevano essere molto ben scelte ed essere dedicate ad alcuni problemi comuni importanti, per i quali il lavorare insieme era 0 indispensabile, 0 per 10 meno molto vantaggioso rispetto al seguire un approccio indipendente. Era un po' quello che piu tardi si e manifestato con Jacques Delors come dottrina della sussidiarieta: fare a livello comunitario solo quello che non si puC> fare a livello di stati singoli 0 di realta locali. E' in fonda una versione diversa di quello che diceva il gia citato Pinkau: "se voglio fare fisica del plasma a un certo livello, Ie risorse nazionali non bastano, devo passare da Bruxelles e allora mi ci impegno." Discutendo si vedeva anche un'altra cosa - e questa e stata una visione molto corretta, che piu tardi e stata ripresa con ammirazione anche dagli Americani - ed e la dimensione temporale. Per questi piani di ricerca l'arco temporale deve essere sufficientemente lunge sia per la ricerca fondamentale che per la ricerca applicata; si tratta spesso di progetti con un obiettivo che richiede uno sforzo prolungato nel tempo. E si capisce anche che fossero proprio questi programmi piu impegnativi, piu costosi, piu a lunge termine, quindi piu difficili, che si prestavano particolarmente ad una azione comunitaria - i programmi piu piccoli, ogni paese, ogni universita se li puC> fare per conto proprio. HA (Min. 35) Quindi venne fuori anche la necessita di avere una dimensione temporale. II secondo Commissario con cui ho lavorato, che era KarlHeinz Narjes, tedesco, diceva che quello che noi dovevamo dare ai ricercatori, sia industriali che accademici, era "Planung Gewifsheif' la "certezza della pianificazione". Una pianificazione di ricerca che abbia come dimensione temporale un anna e - per questi programmi piu impegnativi e piu difficili - un termine troppo corto. QUindi il primo aspetto importante era la necessita di avere un programma multi-annuale. (Come vede ora mi sto awicinando alIa seconda delle vostre domande, che coneerne la nascita del Programma quadro.) D'altra parte, si vedeva anche che - e questa e © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union Paolo Fasella PAOLO FASELLA UE un'altra delle affermazioni che Davignon faceva spesso - "tout se tiens", cioe che la scienza e la tecnologia sono molto intricate l'una con l'altra. Per cui, per fare un esempio, avere una sorgente di radiazione, tipo la luce di sincrotrone, mi aiuta a studiare i materiali con cui poi posso costruire i microprocessori, ma i microprocessori 0 i chip mi aiutano a fare i computer, necessari per Ie pill disparate attivita dallo spazio, alIa medicina, alle banche ed anche per Ie stesse attivita di ricerca fondamentale. Tutto si lega l'uno con l'altro. L'NMR (Risonanza Magnetica Nucleare) diventa importante per la fisica della materia, ma anche per la medicina clinica; la biologia fornisce un nuovo approccio ai computer, e gli esempi potrebbero continuare, con riferimento a quasi tutte Ie attivita umane: tutto si lega l'uno con l'altro. Faust di Goethe osservava: "Wie alles sich zum l • AH Ganzen webt, eins in dem anderen wirkt und lebe HA EU AH UE HA EU Per cui diventava necessario, da un lato, fare queste scelte, dall'altro lato, estendere i campi d'intervento. Non bisognava rimanere ancora legati solo al nucleare e al carbone-acciaio, che ormai erano diventati molto meno importanti anche nell'economia: l'acciaio rimpiazzato da metalli pill leggeri, 0 da sostanze di sintesi ed il carbone largamente rimpiazzato dal nucleare e, soprattutto, dal petrolio e dal gas naturale. Quindi ora l'enfasi sui settori in cui fare ricerca per soddisfare problemi economici, di sicurezza 0 d'ambiente, era molto cambiata. Per cui conveniva avere un programma unico - un programma-quadro - che consentisse di discutere sulla base dei bisogni e delle prospettive e delle nuove opportunita, di fare delle scelte per quelle azioni che sembrava conveniente fare insieme e di presentare un programma multiannuale, per Ie ragioni di cui sopra: con una certa strutturazione per non far avvenire Ie cose puramente a casaccio, e per favorire Ie sinergie senza diventare troppo rigidi. Ed e cosi che si e arrivati alIa nozione di Programma quadro: il primo parti attorno al 1984 (fu deciso nel 1983), poi tutta una serie. L'ultimo e in discussione adesso - il quinto Programma quadro (1998-2002) - che, se Ie cose vanno bene, dovrebbe essere approvato in via definitiva per la fine dell'anno. Questa e pill 0 meno una visione personale della genesi del Programma quadro. Nel contempo la Commissione si e © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union ,. 3 Paolo Fasella PAOLO FASELLA UE HA EU AH UE progressivamente dotata, da un lato, di strutture che permettessero di raccogliere informazioni ed opinioni, di consultarsi sui bisogni e sulle opportunita di ricerca per Ie industrie, rna anche per Ie scienze di base e per Ie forze sociali e, dall'altro, sui propri servizi, capaci di gestire queste nuove ricerche interagendo con il mondo esterno. La Direzione generale XII si e strutturata in modo da avere persone competenti nei settori prioritari che Ie venivano affidati. All'inizio sembrava che anche l'informatica entrasse in questo ambito. Avrebbe dovuto occuparsene i1 britannico H. Davies, proveniente dalla ricerca per la difesa britannica; successivamente Davignon affido a Davies altri compiti e creo per l'informatica una task-force con piu ampia base industriale, affidata a Michel Carpentier - un francese molto intelligente, economista di formazione, di grandi capacita organizzative e una forte personalita. Questa task-force ha prodotto il programma ESPRIT (acronimo di "European Scientific Programme of Research in Information Technology'), che e rimasto famoso; successivamente la task-force e stata costituita in una Direzione generale, la Direzione generale XIII che si occupa anche di innovazione. Nelle vicende successive di questa Direzione generale la parte informatica e stata scissa, una parte ando alIa Direzione dell'industria (DG III) e una parte rimase alIa XIII. Non credo questa sia stata una buona seeIta HA EU AH (Min. 40) La Direzione Generale XII si e articolata in varie direzioni. Una con 10 scopo di sviluppare Ie attivita di "forecast" e "foresight', per concepire e poi redigere il Programma quadro; questa Direzione ha sviluppato rapporti con gli Stati membri e con i vari attori e utilizzatori della ricerca. Sono state create una Direzione per i cresciuti compiti di amministrazione della ricerca; una Direzione per la ricerca industriale e sui materiali; una Direzione per la ricerca biologica; una Direzione per la ricerca sull'energia; una per l'ambiente, una per la fusione nuc1eare. Tuttavia si cominciava a sentire anche la necessita - in questa attivita molto "programmata" e molto finalizzata - di lasciare anche uno spazio di dimensione europea per la ricerca "libera". Qui non si e fatto quello che, credo sarebbe stato un errore, di contrapporre la ricerca di base alIa ricerca applicata. Credo che in molti casi cia non sia ne molto utile ne molto interessante. Pasteur faceva ricerca fondamentale 0 ricerca © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union Paolo Fasella PAOLO FASELLA UE HA EU AH UE applicata? E' importante sapere se 10 sviluppo del vaccino contro la rabbia, il controllo della produzione della birra e del vino, rna anche la dimostrazione che i fenomeni della fermentazione sono dovuti a piccoli esseri viventi, la nozione di sterilizzazione, la stereoisomeria era ricerca di base 0 ricerca applicata? Non credo. 11 sapere e il saper fare si intrecciano molto, e l'uno ha bisogno dell'altro. Quello che invece ci sembrava importante era che in un Programma quadro - che intanto stava progressivamente crescendo - che aveva la maggior parte delle sue attivita indirizzata a obiettivi precisi, rimanesse uno spazio per quella che era la ricerca "libera" e imprevedibile; a tal fine sono stati inventati dei nuovi programmi. All'inizio erano molto modesti: il primo si chiamc> "Stimulation", poi con il Programma quadro successivo fu chiamato "Science". 11 Commissario Pandolfi era forse un po' turbato da questa attivita di ricerca libera; l'ha perC> accettata capendo che era un tipo di ricerca molto importante per la formazione di nuove idee e di persone (i futuri ricercatori): da questa filiera nacque il programma "Human Capital and Mobility", e si e creata anche una Direzione per sviluppare questo tipo di attivita. AH (Min. 44) LG.: Quindi la funzione era quella di lasciare 10 spazio per l'invenzione di nuova scienza... HA EU P.F.: Esatto: che non e pianificata "a priori". Perche se un certo progetto era tale che la Commissione - sia pure assistita dagli Stati membri 0 dai premi Nobel, 0 da grandi industriali - fosse stata capace di metterlo nel Programma quadro, allora non era basato su un'idea nuova. Quindi bisogna lasciare uno spazio per Ie idee nuove, senza violare il principio della sussidiarieta. Perche e vero che ci sono certe idee nuove che si possono benissimo sviluppare nella testa di un singolo ricercatore. PerC> vi sono molte idee nuove che si sviluppano all'interfacda tra scienze e tecnologie diverse; e talora pili facile trovare un collaboratore in una disciplina complementare muovendosi dal proprio luogo di origine che non rimanendovi. E' spesso pili facile collaborare con il distante che con il prossimo e questo e solo apparentemente un paradosso; inoltre, e questo invece e quasi questione di calcolo della probabilita, se la collaborazione e © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union ~5 Paolo Fasella PAOLO FASELLA EU AH UE HA EU AH UE limitata ad ambienti relativamente ristretti - anche se molto qualiflcati, come esempio il Belgio, l'Olanda 0 la Svizzera che sono paesi di altissimo livello rna piccoli - il numero di ricercatori e inevitabilmente cosi limitato che Ie probabilita del giovane fisico che si occupa di biologia - 0 del giovane biologo che va alla ricerca di uno strumento con cui studiare la struttura delle proteine - di trovare quanto cerca nel proprio entourage, sono molto basse. E' piu facile trovare il collaboratore giusto se si puo andarlo a cercare in una POpolazione di scienziati piu grande, come succede negli Stati Uniti. Negli Stati Uniti e normalissimo che la persona che ha flnito il suo dottorato - il PhD alla Columbia University per esempio sulla flsiologia 0 psicologia del linguaggio - si guardi in giro e dica: "10 per continuare adesso voglio andare a Urbana nell'Illinois perche la io, medico 0 psicologo, trovo il flsico che ha sviluppato la spettroscopia ad infrarosso del cervello 'in vivo', e cio mi permette di studiare gli eventi cerebrali con un metodo radicalmente nuovo che non trovo a New York. AlIa Columbia University 0 a Harvard potrei trovare molti metodi altrettanto avanzati rna non proprio nel settore che voglio studiare." E' piu facile realizzare queste simbiosi utili se il numero degli elementi tra i quali scegliere e tale da rendere piu elevata la probabilita di trovare il collaboratore giusto. Creare uno spazio culturale europeo e facilitare il movimento dei ricercatori in questo spazio e quello che abbiamo cercato di creare con questi programmi. HA (Min. 47) Uno degli aspetti che piu mi aveva depresso arrivando a Bruxelles era la continua competizione tra Ie Direzioni generali per il personale. 11 personale veniva di solito assunto sulla base di grandi concorsi comunitari, aperti soprattutto a dei "generalisti", a cui partecipavano migliaia di candidati tra i quali venivano scelte alcune centinaia. Vi erano poi lotte inenarrabili tra Ie varie Direzioni generali per l'assegnazione del nuovo personale e per la promozione di quello precedente. A me non piace litigare; se c'e un sistema con cui si puo avere 10 stesso risultato senza litigare, sono piu contento. D'altra parte, questi concorsi non erano adatti a fornire tutti i tipi di personale richiesto dalla ricerca. Se si vuole gestire la ricerca bene, e si opportuno avere dei giuristi che sappiano scrivere i contratti e © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union A6 Paolo Fasella PAOLO FASELLA HA EU AH UE degli economisti che valutino i costi 0 l'impatto che certi risultati potrebbero avere suI mercato, rna ci vuole anche qualcuno che capisca qualcosa delle tecnologie che si vogliono sviluppare e delle scienze su cui queste tecnologie si basano. Parlandone a Iungo con Davignon, si era pensato che sarebbe stato opportuno sviluppare una filiera di personale "ricerca" distinto dal personale "funzionamento" prevalente nella Commissione. Anche la Direzione XII aveva bisogno di personale "funzionamento" per quei lavori che sono comuni a tutte Ie Direzioni generali, rna per Ie sue attivita specifiche era opportuno poter scegliere persone che avessero anche Ia mentalita e la competenza della ricerca. Davignon, prima di lasciare il suo incarico (era la fine del 1984) - la Commissione scadeva, mi sembra, il 4 gennaio del 1985 - poco prima che Ia Commissione si sciogliesse, e riuscito a fare approvare all'unanimita la creazione di una filiera di personale per la ricerca indipendente dalle altre, con suoi concorsi, e gestita direttamente dalla DG XII. Questa e stata una cosa estremamente utile. HA EU AH UE II successore di Davignon, quale Commissario alIa ricerca nel periodo 1985-88 e stato Karl Heinz Narjes, che quale membro della Commissione precedente, dove si occupava di ambiente, aveva partecipato al voto per l'istituzione della filiera "personale ricerca"; 10 stesso dicasi del Commissario che si occupava del personale. La nuova Commissione e stata qUindi pronta ad accettare questa novita. Cia e stato utile perche ha evitato che la Direzione Generale ricerca dovesse continuamente battersi con Ie altre Direzioni generali per questioni di personale. Inoltre, nella filiera ricerca si POtevano fare concorsi mirati ai fabbisogni specifici: il numero dei candidati era quindi tale che il lora esame poteva essere approfondito e Ia scelta piu accurata. E, cosa non trascurabile, i posti erano connessi ai bisogni del Programma. II connettere Ie disponibilita del personale con la dimensione del programma come e stato fatto per la ricerca, consente alIa Commissione di disporre di risorse interne, qUindi piu facilmente gUidabili e controllabili, evitando il ricorso ad agenzie esterne improvvisate e passibili di distorsioni. Cosa non trascurabile - i posti disponibili erano connessi al successo del Programma. Nell'insieme il sistema ha funzionato piuttosto bene ed e stato adottato anche da altre Direzioni Generali con attivita di ricerca. © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union A1- Paolo Fasella PAOLO FASELLA Attualmente, ho l'impressione che si abbia una inversione di tendenza a favore dell'assunzione di "generalisti" anche per i programmi di ricerca specifici. (Min. SO) L.G.: Mi scusi, pero, il personale del CCR e di EURATOM era gia personale-ricerca... HA EU AH UE HA EU AH UE P.F.: Si, erano direttamente impegnati nella ricerca in laboratori del CCR e solo in piccolo numero erano a Bruxelles per partecipare alIa concezione e alIa gestione dei programmi di ricerca extra-muro. Negli anni '80 e primi anni '90 il personale CCR e rimasto intorno alle duemila unita, di cui 1.600 a Ispra e gli altri distribuiti tra Karlsruhe, Geel e Petten e piu recentemente il centro per gli studi suI futuro a Siviglia. [II CCR meriterebbe un lungo discorso. Mi limito a dire qualcosa suI periodo 1981-1995 durante il quale ne sono stato il direttore generale. Previsto dal Trattato EURATOM, fondato nel periodo (ante 'SO) delle grandi aspettative di importanti realizzazioni nucleari comuni, il CCR, creato per fornire Ie conoscenze scientifiche e tecnologiche nel settore nucleare, e forse l'istituzione Europea che ha piu sofferto dalla scelta "nazionale" piuttosto che "comunitaria" fatta dai grandi paesi per 10 sviluppo industriale dell'energia atomica; a cia abbiamo fatto cenno. Le premesse per uscire dalla crisi del CCR erano state poste all'inizio degli anni '80 dalle sagge e coraggiose iniziative prese da Stelio Villani, mio predecessore alIa direzione generale del CCR. Nel nucleare si trattava di concentrare 10 sforzo di ricerca comunitario sui problemi di "sicurezza" che interessano tutti i paesi membri. Era inoltre necessario differenziare Ie attivita affrontando problemi di interesse comunitario anche in settori non nucleari. In questo nuovo contesto, Davignon decise di unificare la Direzione Generale del CCR (Ricerca Diretta) con quella della Ricerca comunitaria "per contratto" (cosiddetta "indiretta") curata dalla DG XII, che aveva gia iniziato attivita nel campo dell'ambiente e dell'energia non-nucleare. L'unificazione delle due Direzioni generali (DG XII e CCR), che mi sono state affidate, ha consentito una migliore coerenza e anche il superamento di una certa "rivalita" tra i due sistemi. Grazie © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union .A ~ Paolo Fasella PAOLO FASELLA AH UE all'impegno dei due Direttori Generali Aggiunti direttamente responsabili del CCR, Jean Dinkespider prima e J.P. Contzen doPa, la ricerca diretta e stata riorientata verso problemi per i quali era necessaria una competenza e capacita di analisi e verifica indipendenti da quelle nazionali e di considerevoli dimensioni, tra questi la sicurezza non solo nucleare rna anche industriale, il monitoraggio, la protezione dell'ambiente, il controllo di qualita di progetti e prodotti e, piu recentemente, la veglia tecnologica. Con il 1996, la Direzione Generale della ricerca "indiretta" che era aumentata di 15 volte rispetto allivello del 1980 e quella del CCR, che nel contempo aveva saputo trovare una sua missione precisa, furono di nuovo separate ed affidate la prima al finlandese J. Routti, la secondo a J.P. Contzen.] HA EU AH UE HA EU (Min. 53) In termini di sforzo economico, ogni Programma quadro ha rappresentato una notevole espansione delle risorse e quindi anche delle persone che lavoravano nella gestione dei programmi di ricerca; l'ultimo bilancio nella cui gestione sono stato coinvolto, cioe quello del 1995, era ormai sui 3 miliardi di Ecu, cioe era aumentato di 15-16 volte rispetto a quello del 1981. Questo aumento delle dimensioni del programma si e realizzato con grandi discussioni, con grandi battaglie e con grandi critiche. Un elemento che credo sia stato molto importante per realizzare questo sviluppo e stata l'introduzione della valutazione dei programmi precedenti fatta da valutatori indipendenti, i quali si assumevano la responsabilita delle critiche che facevano 0 che non facevano. Se una persona con un certo profilo scientifico avesse scritto, "Questo programma e eccellente", quando il programma non era eccellente, questa persona avrebbe compromesso la propria reputazione. Questo sistema di valutazione ex-post e stato imPOrtante, anche se talora si e forse un po' esagerato; vi sono stati momenti nei quali veniva valutato tutto, continuamente, disperdendo forse un po' di energie. Tuttavia, il principio della valutazione indipendente ex-post e sostanzialmente sana anche se la sua applicazione e spesso dolorosa per il valutato. Le critiche erano severe rna generalmente giuste. Era molto sgradevole riceverle, rna il processo era utile e forse necessario. In tal modo sia il Parlamento che i governi avevano piu che la © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union .ti9 Paolo Fasella PAOLO FASELLA sensazione, la dimostrazione di essere informati su quel che succedeva; cia che andava male si poteva identificare, e si poteva verificare se Ie pecche principali venivano 0 no corrette. Questo ha aumentato, malgrado Ie critiche, e forse proprio grazie ad esse - la fiducia nel sistema che si e tradotta anche in progressivi aumenti del bilancio. HA EU AH UE HA EU AH UE (Min. 55) Un'altra attivita che non ho menzionato rna che si e molto sviluppata, e stata la collaborazione a livello comunitario con paesi esterni, non-comunitari. Questa ha raggiunto forse il massimo di intensita nei primi anni '90: adesso e l'unica attivita di ricerca comunitaria che sta regredendo, che e minore nel quinto Programma quadro rispetto a quello che era nel quarto. Forse questo sta avvenendo anche perche in genere i paesi membri non sembrano amare molto Ie attivita internazionali, relativamente indipendenti della Commissione. 11 COREPER e costituito da ambasciatori, che vedono come cosa lora Ie relazioni internazionali con paesi non-comunitari; l'idea che a Washington possa esserci oltre agli ambasciatori britannico, tedesco, italiano, francese ecc. anche l'ambasciatore dell'Unione Europea e difficile da accettare. Quindi vi e una tendenza a limitare Ie iniziative di collaborazione tra Unione Europea e paesi non comunitari: questo mi dispiace, perche in qualche settore e solo al livello europeo che si pua avere una collaborazione equilibrata con giganti quali gli Stati Uniti. I singoli paesi europei non possono essere che "junior partners". Nel quarto Programma quadro due serie di attivita internazionali di ricerca avevano avuto un discreto successo. Un primo successo e stato nei programmi mediterranei: qui si sono avuti i primi progetti nei quali collaboravano Arabi ed Israeliani; certo vi sono stati momenti difficili quando c'era tensione anche militare; bisognava allora essere prudenti. 11 programma "Avicenne" ha comunque rappresentato una delle prime forme di collaborazione reale tra paesi arabi e Israele. La ricerca mediterranea ha portato a risultati tangibili ad esempio per la salute - erano state identificate, per esempio, delle diarree mediterranee pericolose - e per la gestione dell'acqua e del territorio, per la selezione di piante resistenti alIa sicciffi, per il © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 2.0 Paolo Fasella PAOLO FASELLA controllo e protezione di fauna e flora del mediterraneo, ecc. Insomma ci sono stati parecchi risultati rilevanti suI piano scientifico-tecnico, oltre che politico. HA EU AH UE HA EU AH UE L'altra filiera, anche essa di considerevole successo concerne due iniziative verso l'Europa dell'est messe in atto dopo la caduta del muro di Bertino. E' abbastanza naturale che - oltre alle collaborazioni interessanti, rna forse un po' simboliche, con l'America meridionale, l'Africa del sud e l'Asia orientale - ci siano degli interessi sostanziati ad interagire con i paesi a noi vicini, al sud e all'est. Per l'est, oltre un po' di ricerca nell'ambito dei programmi generali di assistenza, vi sono stati due programmi di particolare significato. Uno, patrocinato da Carlo Rubbia che ne parlo anche con Mitterrand, e state un intervento urgente per permettere la sopravvivenza - talora nel significato letterale della parola - di ricercatori russi nella ricerca di base. Poiche la burocrazia comunitaria e un po' lenta, per andare in fretta si era creato un ente che si chiama - esiste ancora - INTAS: e un'istituzione internazionale di diritto belga che raccoglie proposte di ricerca dall'ex-Unione sovietica, Ie sottopone al classico sistema di revisori anonimi, e poi Ie sovvenziona. Questo e andato bene rna non benissimo, anche perche Ie spese di gestione di questa nuova istituzione, vicina rna distaccata dalla Commissione, all'inizio assorbivano sino al 30-35% del bilancio - che e una cosa non sana. Infatti i primi gestori, largamente indipendenti, hanno ecceduto nelle spese (appartamento grande, missioni costose e cosl via). Quelle spese erano al di fuori delle regole di gestione comunitarie, che, contrariamente a quello che talora si pensa, sono molto strette; in media per la ricerca Ie spese di gestione non devono superare il 6 e il 7%, che e basso; alcuni programmi venivano approvati a condizione che Ie spese di gestione non sorpassassero il 4%. Quando si e provato a decentralizzare alcune funzioni presso altri organismi, abbiamo avuto problemi. Ad esempio abbiamo provato a trasferire la gestione delle borse di ricerca alIa European Science Foundation, che avrebbe potuto agire da Strasburgo, rna nella prima proposta, Ie lora spese di gestione raggiungevano il 19%, ben al di sopra del 67%, concesso dal Parlamento e dal Consiglio nelle decisioni di programma. La seconda offerta era scesa al 12%, ancora troppo elevata, se non per qualche azione piu limitata come la gestione di © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 2! Paolo Fasella PAOLO FASELLA conferenze. La gestione dell'INTAS, con l'accordo del Parlamento e del Consiglio, e stata ricondotta dalla Commissione a livelli di spesa ragionevoli. EU AH UE HA EU AH UE (Min. 60) L'altra iniziativa - di cui si e parlato relativamente poco, rna che ha avuto successi importanti ed e stata ben valutata daHa stampa specializzata che Ie ha dedicato parecchi articoli - va oltre l'Europa ed e oggetto di un accordo intergovernativo tra Stati Uniti, Giappone, Federazione russa e Unione europea. Questa iniziativa ha 10 scopo di identificare e stimolare progetti presentati da laboratori e ricercatori militari - ex Armata rossa 0 tuttora nell'Armata russa che siano dedicati a fini pacifici. Per far questo, nei primi anni '90 e stato create un piccolo istituto a Mosca, dove i costi erano aHora pili bassi che a Bruxelles, ora sono anche Ii elevati. Si chiama International Centre for Science and Technology, in meno di un anna e mezzo avevamo gia dodicimila ricercatori ex-militari che lavoravano su progetti civili. La gestione e molto flessibile, e ha portato aH'apertura di alcuni laboratori nei quali gli Americani stessi - a lora detta - non erano mai entrati ufficialmente. Cito, ad esempio, nel campo della biologia "Vektor" presso Novi Sibirsk. Non tutti e tre i "partners" non russi debbono partecipare a tutte Ie iniziative. I fondi devono essere spesi in Russia, 0 tutt'al pili per pagare a un russo una visita in Occidente, per periodi limitati di tempo, per esempio per imparare una tecnica. HA Questi progetti hanno portato a risultati. Per esempio, in materia biologica hanno consentito di ri-orientare l'attivita di alcuni dei ricercatori che avevano sviluppato 0 stavano sviluppando armi biologiche, per altro abbastanza efficaci: in certe situazioni, quali ceppi del carbonchio, tessina botulinica e collezioni di vari virus (vaiolo, Ebola, Marburg), agenti neurochimici, eec. Alcune di queste sostanze e/o agenti infettivi sembra siano stati usati in conflitti locali 0 nel corso di repressioni etniche (Angola, Iran, Irak). Per ciascuno di questi agenti infettivi modificati, i ricercatori militari si preoccupano di disporre di vaccini adatti per prevenire danni alle proprie forze armate e/o popolazioni. Si e cercato di ri-orientare questi laboratori verso la produzione di vaccini che nei primi anni © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 2..1. Paolo Fasella PAOLO FASELLA '90 era carente nell'ex URSS. La dissoluzione del sistema sovietico ha portato in Russia a un aumento della difterite, della tubercolosi, del colera. (Min. 63) L.G.: Questo programma per Ie armi biologiche era molto importante in Unione sovietica? HA EU AH UE HA EU AH UE P.F.: Era quantitativamente modesto quanto aIle dimensione della sforzo rispetto aIle armi convenzionali, nucleari e missilistiche. Poteva pero essere significativo, particolarmente per certi usi quali il terrorismo. II periodo di una proliferazione delle armi biochimiche in tale direzione sussiste tuttora. Per esempio, si ricorda - mi sembra sia stato nel 1995 - che c'e stato un attentato da parte di terroristi giapponesi nella metropolitana di Tokyo. Avevano preparato una bomba al Sarin che e un'arma neuro-chimica: i giapponesi avevano appreso la ricetta per produrre questa bomba da chimici russi che avevano lasciato - forse per Ie cattive condizioni di lavoro - uno dei laboratori militari e avevano aperto un ufficio di consulenza a Mosca. Per fortuna, i terroristi giapponesi hanno comprato la ricetta meno efficace: dava una resa in prodotto finale - che e questo Sarin tossico - quasi dieci volte inferiore a quella ottenibile con un altro metodo che i Russi avevano ma che per fortuna non hanno trasmesso ai terroristi, altrimenti Ie persone uccise sarebbero probabilmente state molto di piu. L'ICST ha prodotto applicazioni interessanti nelle scienze dei materiali, degli accumulatori, nella spazio, in matematica applicata, nella fusione nucleare controllata, ece. Sarebbe lungo entrare nei dettagli che, comunque, si possono trovare nei rapporti di questo Centro, di cui pero, come ho detto, si e parlato stranamente poco al di fuori delle riviste specializzate. (Min. 65) Altro tema da lei sollevato: confronto tra vecchi e nuovi settori di intervento. Questo confronto si faceva sempre, evidenziando la dinamicita del sistema ricerca, quando si paragonava il nuovo Programma quadro con il Programma quadro precedente. Avevamo tabelle ed istogrammi che mostravano come il Programma evolveva. © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union l"?> Paolo Fasella PAOLO FASELLA 11 primo Programma Quadro aveva ancora una forte coda nucleare; il secondo ha avuto una grande impennata delI'informatica, con ESPRIT che era per cos1 dire la "nave da battaglia", arrivando al 3839% del Programma; nel terzo l'informatica si e stabilizzata e ha cominciato un po' a scendere, non in senso assoluto rna in senso relativo; nel quarto era scesa ulteriormente. Mentre, altri programmi - come per esempio Ie tecnologie dei materiali e la "produttistica" - sono partiti pill lentamente, e hanno avuto una derivata positiva minore rna pill prolungata. HA EU AH UE HA EU AH UE Con partenza pill lenta e incremento pill marcato negli anni Novanta sono Ie biotecnologie, che hanno portato ad alcuni risultati "record". Ad esempio, 10 sviluppo di vettori di materiale genetico estraneo nelle piante dicotiledoni (per usare una classificazione un po' antiquata), importanti anche da un punto di vista agricolo. Inoltre, il programma comunitario ha portato alIa prima descrizione completa del genoma di un eucariote, illievito. Ci sono organismi pill semplici, come i batteri, che hanno il genoma non strutturato chiamati procarioti ed organismi superiori, detti eucarioti, che hanno il materiale genetico organizzato in un nucleo; tra i pill semplici eucarioti sono i lieviti, che costituiscono un ottimo modello di riferimento per organismi superiori, uomo compreso. La prima descrizione completa del genoma di un eucariote, il lievito, e ormai un "classico", risultato di un programma comunitario, di cui siamo stati abbastanza fieri. Ha comportato il lavoro coerente di pill di 30 laboratori collegati. 11 famoso Jim Watson, quando avevamo annunciato il programma nel 1991, aveva detto: "Non ci riuscirete mai, questo e un approccio da "cottage-cheese industry'.". Invece siamo stati i primi a farlo e lui stesso ce ne ha dato atto in modo molto "fair" (se 10 puC> anche permetterel), nel corso di una riunione tenutasi a Trieste alIa fme del programma nel 1996. Nature ha seeIto l'articolo che descrive l'intera sequenza genomica del lievito, come uno dei dieci articoli pill signiflcativi del decennio 1985-1995. Questo risultato e interessante anche in termini di POlitica scientifica; esso ha rappresentato, nel suo genere, un nuovo modo di fare ricerca; se ne e discusso anche con gli Americani, e nel Forum della Megascience all'OCSE. Gli Europei si sono dimostrati capaci di lavorare insieme non solo quando l'unione era richiesta per © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union u,. Paolo Fasella PAOLO FASELLA HA EU AH UE HA EU AH UE costruire una grande macchina troppo costosa per i singoli paesi, rna anche quando era necessario raggiungere una soglia critica di capacita umane, distribuite tra pili laboratori. Nessun paese europeo da solo POteva raggiungere la fusione controllata attraverso una grande macchina quale il JET, come nessun paese europeo da solo poteva costruire ed usare i grandi acceleratori del CERN, iniziativa che ha avuto un notevolissimo successo, con partecipazione ormai anche di Americani e GiapPOnesi che hanno, per il momento, rinunciato ad una lora macchina. L'Europa era stata portata dalla necessita a inventare sistemi di collaborazione per Ie grandi macchine. Tuttavia, nelle discussioni svolte sulla megascienza all'OCSE era apparso chiaro - e stato il punto principale dell'intervento della Commissione europea in quella sede - che ci sono altri settori che, pur non comportando la costruzione di una grande macchina, richiedono uno sforzo multinazionale, che nessun paese europeo da solo puo sostenere. In questi settori, quali molte delle ricerche biologiche, cia che rende il progetto II megaII non e la dimensione di una macchina, rna la quantita di informazione - come nel progetto IIGenoma umano". Una prossima generazione di ricerche "mega" concernera la neurobiologia, che e ancora pili ricca di informazione della genetica: il cervello umana e di una complessita enorme, sono 1011 cellule che interagiscono l'una con l'altra, con anche diecimila connessioni per cellula. Solamente per descrivere un cervello bisognerebbe inventare nuovi computer. Proprio qualche mese prima di lasciare la Commissione, avevo partecipato ad una riunione congiunta con gli Americani alIa U.S. National Academy of Science, Ie cui conclusioni furono portate aHa Casa Bianca e ad AI Gore: opportunita di disegnare e costruire nuovi sistemi di computer capaci di immagazzinare, analizzare, elaborare e richiamare l'enorme quantita di dati, che vengono forniti daHe neuroscienze ed in particolare dallo studio del cervello. Tuttavia, agli inizi degli anni '90 10 studio del IIGenoma umano" era (ed e tuttora ) un buon esempio di mega scienza ad alta intensita di informazione; questa va aumentando a mana a mana che si va dalla descrizione puramente lineare dei vari geni a una descrizione della struttura tridimensionale che i pradotti dei geni assumono. Per questo tiPO di ricerca lIintensa in informazione" non e necessario creare dei nuovi grandissimi laboratori in cui mettere tutti quelli © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 2..5 Paolo Fasella PAOLO FASELLA che lavorano su un genoma. Quello che e importante e avere un progetto comune, e una rete telematica con la Quale mettere in comune i dati tra i laboratori partecipanti; scambi di visite e di campioni completano il sistema. Come ho gia detto, il lavoro sulla sequenza del genoma del lievito e riconosciuto come una tappa significativa nel cammino della scienza e della sua gestione. Naturalmente a mana a mana che si complicano i compiti bisogna adottare nuovi sistemi. HA EU AH UE Accanto alle soluzioni classiche, quali la creazione di un grande laboratorio come il CERN, si sono sviluppati anche nuovi approcci. La comunita interessata alIa fusione nucleare controllata ha costruito una grande macchina comune il JET che assorbe circa la meta degli sforzi. JET ha pen) Ie sue radici in vari laboratori sparsi in Europa, che molto contribuiscono alIa riuscita e assicurano i contatti tra il programma della fusione e i centri nazionali. Cia e importante per programmi che devono andare avanti per generazioni, continuando ad essere alimentati dai giovani che si formano negli istituti parauniversitari dei paesi membri. HA EU AH UE Per i "mega" ( personalmente suggerirei di usare il prefisso "giga" piuttosto di "mega", visto che si parla di attivita che comportano miliardi e non milioni di US$ 0 Euro) progetti, che sono "information intense", cosl come i gia menzionati programmi suI genoma 0 suI cervello, rna anche 10 studio dell'ambiente globale che pure comporta il trattamento di una grande quantita di informazioni, c'e - come si e detto - una nuova forma di collaborazione e coordinamento attraverso reti telematiche informatizzate di molti centri sparsi su tutta la terra. La ricerca comunitaria ha partecipato attivamente a queste iniziative e in alcuni settori Ie ha guidate. (Min. 70) Sulla "politica estera" ho gia detto qualche cosa: c'e forse da aggiungere qualche parola su quella che e stata un'importante evoluzione pill recente. Routti, che e il mio successore, Quale direttore generale della DG XII, si e impegnato a fonda e con successo per superare una serie di piccole gelosie, competizioni 0 incomprensioni, con altri grandi sistemi di ricerca europea, quali © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 6 Paolo Fasella PAOLO FASELLA EU AH UE HA EU AH UE l'EMBL per la biologia molecolare, l'ESA per 10 spazio, il CERN per la fisica, l'ESO per l'astronomia. Senza togliere niente alIa lora autonomia, l'impegno e di collaborare con lora soprattutto quando ci sono delle buone ragioni scientifiche per farlo. Per esempio, il CERN ha bisogno di grossi magneti superconduttori per il suo acceleratore e la fusione ha bisogno di grossi magneti superconduttori per i suoi Tokomak; i prossimi ad avere bisogno di questi grossi magneti superconduttori potrebbero essere Ie ferrovie a levitazione magnetica, sperimentate in Germania ed in Giappone. Conviene che esistano collaborazioni tra utilizzatori pur cosl diversi della superconduttivita ad alta intensita di corrente. Mentre l'espansione verso una politica di ricerca europea che si sovrapponga a quella nazionale dei paesi membri e difficile per Ie ragioni di cui sopra, l'interazione con altri enti europei multinazionali e relativamente piil facile. Inoltre, e bene che continuino a stipularsi accordi tra gli organismi Europei in quanto tali e quelli americani e giapponesi. Nel giugno 1998 si e tenuta alIa National Academy of Science degli Stati Uniti la prima riunione relativa ad un nuovo accordo tra USA ed UE. Routti ha parlato veramente bene prospettando il punto di vista dell'Unione Europea. A me invece avevano chiesto di spiegare come l'accordo bilaterale Stati Uniti-Comunita europea interagisca con gli accordi bilaterali tra Stati Uniti e singoli paesi dell'Unione (quali l'Italia); sono convinto che non ci sono incompatibilita purche il problema venga affrontato con chiarezza. Per quanto concerne l'Italia, la riunione ha gia avuto un seguito sia suI piano bilaterale che attraverso la UE. HA L.G.: Quindi, un accordo-quadro per tutti i campi della ricerca? P.F.: L'accordo USA-UE conceme tutti i campi della ricerca coperti dal Programma Quadro. Per quanto riguarda l'accordo Italia-USA, sono gia stati identificati alcuni campi d'intervento specifici. Per esempio uno dei progetti piil interessanti proposto dagli Americani conceme un campo in cui tra l'altro ci sono persone molto brave in Italia, soprattutto all'Istituto Superiore di Sanita. E' un argomento di cui si parla sorprendentemente poco. Si tratta di una nuova forma di sterilita maschile dei mammiferi, dovuta a una serie di composti ad azione disendocrina che si diffondono nell'ambiente. I primi ad accorgersene sono stati gli Americani, che avevano notato una forte © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 2.1- Paolo Fasella PAOLO FASELLA diminuzione della natalita tra gli animali nei parchi nazionali. C'e voluto qualche anna per capire a cosa fosse dovuta questa minore fertilita. Ora, molti, rna non credo tutti i composti resPOnsabili sano stati identificati. Questi comPOsti possono essere attivi anche sulla specie umana. Si e quindi aperto un capitolo nuovo suI quale focalizzare la ricerca. Altri settori identificati per la collaborazione Italia-USA concernono 10 studio del SIDA, l'epidemiologia cardiovascolare, i vaccini contro la malaria, 10 spazio, l'informatica, la produttistica, standard, metrologia, ecc. HA EU AH UE HA EU AH UE (Min. 72) Dinamica del processo decisionale e rapPOrti tra Commissari e Direzioni generali... © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 2.8 Paolo Fasella PAOLO FASELLA Cassetta 1, lato B HA EU AH UE HA EU AH UE P.F.: Per quanto riguarda il funzionamento della Commissione, c'e un impegno dei funzionari a conservare una discrezione per un certo periodo di tempo, quindi mi limito ad alcune considerazioni di carattere generale, 0 meglio, a ricordare nozioni che sono pubbliche. 11 processo decisionale e complesso: comporta una triplice interazione tra Parlamento, Consiglio e Commissione, ed e in una fase dinamica. La tendenza e a un aumento del potere del Parlamento con ogni nuovo Trattato. 11 Parlamento pero rimane ancora relativamente debale rispetto al Consiglio, che in molti settori ha "di fatto" l'ultima parola. Per quello che riguarda i rapporti tra i Commissari e i servizi, direi che sono abbastanza equilibrati; i dirigenti al di sopra di un certo livello, gli Al (i Direttori generali) e gli A2 (i Direttori) in base all'articolo 50 possono essere licenziati per decisione della Cominissione senza motivazione, se non il superiore interesse del servizio. D'altra parte, per la gestione e anche l'effettiva erogazione di somme, i Commissari devono agire attraverso Ie Direzioni generali - qUindi c'e un certo equilibrio. 10 ho lavorato con sei Commissari diversi: ciascuno aveva il suo stile, il suo modo di fare. Ci sono alcuni Commissari - non parlo per esperienza solo mia, parlo per esperienza generale - che preferiscono interagire direttamente con Ie Direzioni generali lora affldate, e usano il lora gabinetto soprattutto per seguire gli eventi nel resto della Commissione. Ce ne sono altri invece che seguono personalmente i rapporti con i colleghi Commissari, e usano il proprio gabinetto per "controllare" Ie Direzioni generali. Questo dipende un po' dalle personalita. Antonio Ruberti, che nei suoi due anni alIa Commissione ha ottenuto risultati molto significativi nel campo sia della POlitica scientiflca, quali la rapida adozione del IV Programma Quadro sostanzialmente migliorato e ampliato rispetto ai precedenti, che nell'amministrazione rendendo Ie procedure piu visibili ed efflcaci, era in continuo contatto con i servtzi da lui dipendenti. Ci parlavamo generalmente piu volte al giorno. Le istituzioni europee sono nell'insieme lente: c'e, come in tutte Ie istituzioni, un pericolo di accrescimento della burocrazia - un © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 29 Paolo Fasella PAOLO FASELLA HA EU AH UE minima di burocrazia e pero necessaria, anche se siamo tutti portati a lamentarcene. Nell'insieme pero c'e ancora una certa flessibilita; forse non c'e ancora stato il tempo, i secoli per arrivare ad una vera sclerotizzazione. Ma certo il pericolo esiste. Bisogna anche considerare che Ie strutture comunitarie e dell'Unione lavorano in condizioni di obiettiva difficolta. La molteplicita delle lingue, ad esempio, sicuramente rappresenta un carico notevole, anche se e forse uno degli aspetti culturalmente piu ricchi. Lo stesso puo dirsi della molteplicita delle culture: ci sono addirittura cartoline facete che mettono in caricatura i lati peggiori di ogni popela e ne riprendono i "cliche": "In Comunita l'organizzazione e italiana, il cibo e inglese, la generosita belga, la flessibilita tedesca, e COS! via". Si considera una sola POssibilita: prendere il peggio di tutti; si potrebbe pero anche prendere il meglio di tutti. In realta si prende un po' del bene e un po' del male da ciascuno. HA EU AH UE (Min. 07) Nella Comunita emerge quella che di fatto - soprattutto con l'aumento delle telecomunicazioni e la mobilita delle persone - e diventata una caratteristica europea: l'Europa ha la cultura della diversita che nasce dalla diversita delle culture - non e un gioco di parole. In fondo, negli Stati Uniti - anche se negli ultimi anni e cresciuto l'influsso del mondo orientale e latino-americano - si e avuto essenzialmente un trapianto delle culture europee, rna con una forte pressione per l'omogeneizzazione. Lei trova Howard Johnson lasciando New York e dopo quattromila chilometri di automobile ritrova 10 stesso Howard Johnson sulla costa occidentale. Malgrado la vastita del paese, il tipo di vita e abbastanza omogeneo, a parita di livello sociale; l'inglese e la lingua comune, almena per il momento. In Europa, no. Se uno vive a Bruxelles e fa un giro la domenica - lei ci ha vissuto e 10 sa bene - passa in una zona dove parlano francese, poi dove parlano tedesco (nel Limburgo), poi dove parlano olandese; se prende il treno doPO tre ore esce fuori a Londra dove parlano inglese... La diversita linguistica dell'Europa e una espressione evidente della diversita culturale. Nella Comunita anche se c'e una predominanza dell'inglese e del francese, con il tedesco che segue e che e aumentato dopo la riunificazione e dopo l'ingresso dell'Austria e dei paesi scandinavi - c'e un certo gusto del © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 30 Paolo Fasella PAOLO FASELLA funzionario comunitario nell'esprimersi in diverse lingue, scegliendo queHa che al momenta gli sembra la pill adatta per cia che vuol dire. Questo e un esempio di come una diversita di culture porti alIa cultura della diversita. La cultura della diversita e importante; va oltre la pura espressione UE HA EU AH UE linguistica, nel senso letterale del termine, e si estende anche aIle diverse abitudini di vita, alla diversa Weltanschauung. La cultura diversa fa assumere all'Europa anche nuove caratteristiche proprio perche ogni cultura interagisce fortemente con Ie altre pur conservando la propria identita. Una volta parlavamo di questo a Vienna con il dott. Busek che a quell'epoca era vice-Primo ministro austriaco e ministro della ricerca. Busek ha avuto una battuta abbastanza viennese: "Ah, l'America ha fatto un hamburger delle culture europee, mentre l'Europa ha fatto il Wiener Schnitzel. Si prendono gli stessi ingredienti (carne, burro, pane, ecc.): se si macinano tutti insieme si ha un hamburger pill 0 meno omogeneo; mentre l'Europa e un Wiener Schnitzel: la carne rimane carne, 10 strato di prosciutto rimane prosciutto, il formaggio... formaggio, e l'impanatura... pane. Pero tutti insieme fanno un Wiener Schnitzel." Confesso che 10 preferisco all'hamburger. HA EU AH (Min. 09) Credo che di risultati abbiamo parlato abbastanza, con degli esempi. Le prospettive per il futuro...: avevamo detto che adesso c'e questo quinto Programma quadro, e vedremo che cosa dara. Andiamo aHora oltre, passando ad aspetti pill personali. La vostra prima domanda era se c'e stata forse una motivazione anche inconscia che, oltre che il caso, mi ha spinto a dedicare una parte abbastanza importante della mia vita alla Comunita - sono stato la qUindici anni. Ripensandoci, credo di sl. Credo che a livello del subconscio Ie esperienze della seconda guerra mondiale abbiano giocato un ruolo determinante. Ero abbastanza piccolo per non aver dovuto combattere io, rna abbastanza grande per capire cia che accadeva, soffrire la fame, vedere morire i vicini - una cosa che mi ha molto traumatizzato. Credo quindi che, come altri della mia generazione, abbiamo avuto la reazione del "Never again": non © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 3.-1.. Paolo Fasella PAOLO FASELLA UE HA EU AH UE dobbiamo piu ammazzarci tra di noi, cerchiamo invece di lavorare insieme. E questo credo che sia stato nel subconscio qualcosa di molto forte, che mi portava, anche quando mi occupavo puramente di chimica biologica, ad andare a cercare collaborazioni in altri paesi europei. Forse - sempre a Hvello personale - vi e stata anche una certa reazione verso la predominanza della cultura americana. Grande ammirazione per l'America: mia moglie e americana, Ie mie figlie sono cittadine americane, ho lavorato molto bene in America e ricordo quegli anni come molto belli. Ma, alIa fine, io non sono americana: mi accolgono, lavoro, mi intendo, mi stimano come individuo, rna sono sempre i "piu bravi". Allora, forse, c'e stato sempre a Hvello del subconscio - anche una motivazione di q uesto genere: come Italiano non ce la faro mal a essere scientificamente in un sistema paragonabile a quello americano, rna se ci mettiamo tutti insieme come Europei possiamo fare qualche cosa che sia paragonabile. II programma europeo per la fusione nuc1eare e al livello di queUo americana e forse migliore; 10 stesso per i1 CERN, e per alcuni campi della biologia molecolare. QUindi forse c'e stata anche questa motivazione, rna e una cosa molto personale. E poi, senz'altro, anche il gusto dellavorare insieme, delle diverse culture, del parlare lingue diverse - tutto questo mi piace. HA EU AH Come dicevo prima, credo che questi sentimenti fossero condivisi da molti, soprattutto della mia generazione e della generazione che mi ha preceduto, mentre mi sembra che abbiano perso di significato presso Ie generazioni piu giovani. I giovani non considerano possibile che Tedeschi e Francesi si sparino cannonate per risolvere Ie lora dispute; 10 vedono nei film, rna non come una cosa reale. Non 10 sentono piu come un problema attuale, non capiscono piu quanto sia state importante non spararsi piu addosso. E cio che ha realizzato l'Unione europea e molto importante, anche se Ie continue polemiche sulla Comunita e sui suoi fatti e misfatti sono talvolta sgradevoli. Aile volte, assistendo ad accanite discussioni accanite nel Consiglio, piu che nel Parlamento - nel Parlamento i dibattiti sono piu su una base di partito che di paese, mi veniva in mente una parodia corrente a Bruxelles della famosa frase di von Clausewitz: "Der Krieg ist eine blosse Fortsetzung der Politik mit anderen MitteIn - La guerra e una continuazione della politica con altri mezzi". Secondo la battuta, Bruxelles e i1 proseguimento delle guerre © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union Paolo Fasella PAOLO FASELLA 34 europee con mezzi diversi. Battute a parte, se la guerra e inevitabile, potendo scegliere i mezzi, preferisco il dibattito al COREPER al bombardamento di Rotterdam 0 di Berlino. Ma questa e una visione eccessivamente pessimistica e limitata e di cia che e l'Unione europea. 11 senso dell'Europa Unita e forse oggi implicitamente accettato come una cosa naturale; se sia radicato profondamente 0 meno, non 10 so; vedremo l'impatto della una moneta comune, prima scadenza. AH UE (Min. 14) L.G.: Al di la delle questioni interne alIa Commissione, nel campo dei ricercatori europei, lei pensa che questa idea di Europa si sia sviluppata? HA EU AH UE HA EU P.F.: 11 buon ricercatore pensa essenzialmente alIa sua ricerca, a farla nel modo migliore e con chi gli riesce meglio. Indubbiamente, vi e stata negli ultimi anni una diminuzione delle opportunita negli Stati Uniti e un aumento delle opportunita in Europa; mentre ancora negli anni Sessanta e Settanta la maggior parte dei giovani ricercatori andavano negli Stati Uniti - la collaborazione con gli Stati Uniti continua e deve continuare -, e ora cresciuta ed e diventata quasi ugualmente importante l'attivita interna all'Europa. A questo hanno owiamente contribuito quelle grandi istituzioni delle quali parlavamo prima come il CERN, per la fisica che ha fatto esempio, 0 l'EMBO per la biologia, I'ESO per l'astronomia, l'ESA per 10 spazio - e non ultima la Comunita europea. Sicuramente programmi come "Erasmus", come "Socrates", come il "Science - Human Capital and Mobility" fanno S1 che adesso ci siano molte piu opportunita di scambi; e questi programmi assumono un impatto crescente. D'altra parte, i dati quantitativi riportati nell'ultima edizione dell'European Report on Science and Technology Indicators (fine del 1997), mostrano chiaramente che la collaborazione intraeuropea sta aumentando. La vedo un po' dappertutto, ad esempio quando si fanno i giri con il CREST (Comite pour la Recherche Europeenne en Science et Technologie) nei vari paesi europei, rna 10 vedo anche nelle nostre universita. A Roma Tor Vergata, che e la mia universita, nel Dipartimento di fisica diretto da Sergio Tazzari - una persona © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 33 Paolo Fasella PAOLO FASELLA 35 UE HA EU AH UE molto brava che conosco da quando eravamo al MIT nei primi anni '60 - 1'80-85% delle ricerche sono in collaborazioni essenzialmente europee; solo il 15% sono esclusivamente italiane 0 flnanziate interamente da Italiani. Su questo piano, i flsici sono di solito pili avanti degli altri, rna in molti altri settori, un po' in tutte Ie discipline, presso i laboratori migliori si sente dire: "Questo l'ho fatto con il Programma quadro" , come qualcosa che ormai non e pili nemmeno messa in discussione, fa parte del panorama. Per esempio, ieri c'e stata la presentazione da parte del Ministro Berlinguer e Rosy Bindi del nuovo programma per i tumori, e un riferimento normale era: "SI, rna questo si fara con il quinto Programma quadro...". La collaborazione europea e diventata un po' parte della cultura, allo stesso livello e forse in un certo senso pili della collaborazione con I'America, perche il periodo in cui gli Americani pagavano una significativa parte della ricerca europea e per il momenta finito. 10 ho cominciato ad andare in America e a lavorarci periodicamente nel 1961: per tutti gli anni Sessanta il grosso della mia ricerca anche in Italia, era pagata dal NIH e dal NSF - erano soldi americani che io spendevo in Italia oltre che in America. Adesso, l'America in Italia spende poco, I'Europa in misura crescente. HA EU AH (Min. 18) Poi ci sono esperienze particolari che a me sembrano emblematiche. Nell'ambito dell'attivita del Centro, di cui parlavo prima, per la conversione dal militare al civile della ricerca russa, mi ha fatto impressione come nelle discussioni con gli altri due "partners" - i Giapponesi e gli Americani - i Russi si trovassero spesso a maggior agio con noi. Un delegato russo, buon ricercatore, constatando che ci eravamo trovati d'accordo rispetto agli altri due, disse: "Ma anche noi siamo Europei". E cia malgrado la prevalente ammirazione per gli Stati Uniti. 10 ero stato in Russia a lavorare anche al tempo della guerra fredda, rna certo l'atmosfera negli anni '90 era cambiata. La reazione di cui parlavo prima, "Non ci dobbiamo pili combattere tra di noi", era adesso estesa anche ai Russi che per molti anni erano stati dall'altra parte della "cortina di ferro". Pera questo e a livello di sensazione personale. © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 3a,. Paolo Fasella PAOLO FASELLA 36 HA EU AH UE HA EU AH UE (Min. 20) Come personaggio - e con questo siamo veramente alIa fine - io ho parlato parecchio di Davignon, che ho rivisto anche recentemente e Per cui ho una grandissima ammirazione: e sempre difficile come persona, rna e sempre molto intelligente e molto brillante. L'altra persona che mi ha molto impressionato e influenzato nella Comunita - a parte gli scienziati che rientrano in un'ottica differente - e sicuramente Jacques Delors. Jacques Delors e state Presidente per quasi dieci anni; ho avuto molti contatti con lui; si interessava molto alIa scienza oltre che alIa tecnologia. E' molto intelligente, molto profondo e probabilmente molto tormentato; all'esterno aveva indubbiamente un aplomb rna quando esaminava i problemi cercava di approfondirli sempre piil e arrivava molto a fondo. Mi ricordo lunghe discussioni su quello che aHora cominciava ad agitarsi nel campo della bioetica: quello che si poteva e cia che non si doveva fare. In quell'epoca Franc;ois Mitterrand aveva invitato Jean Dausset, che e un premio Nobel francese che si occupa di genetica umana, Franc;ois Gros che e tra l'altro - Ruberti 10 ha avuto quale consulente alIa Commissione segretario perpetuo dell'Accademia francese, e me ad andare all'Eliseo. Mitterrand voleva proprio una vera lezione - ciascuno si portava i propri lucidi come ad una conferenza scientifica - perche desiderava saperne di piil sia sull'ingegneria genetica sia su alcuni aspetti dell'embriologia umana. Naturalmente io ho chiesto il permesso a Jacques Delors prima di andare a parlare con un capo di Stato europeo. Delors mi ha allora invitato ad esporgli quello che avrei detto a Mitterrand e, una volta rientrato, a raccontargli come aveva reagito Mitterrand. Questo andava un po' oltre la quasi doverosa informazione che il Presidente doveva avere - forse c'era anche un po' di curiosita umana. (Min. 23) Credo che Delors abbia fatto scelte sostanzialmente corrette per cercare di uscire dall'impasse tra l'approccio federalista e l'approccio, diciamo, confederalista. Lui desiderava andare piil avanti nella edificazione delI'Europa. Voleva oltre che la moneta unica, avere la POlitica estera comune, il che e molto piil difficile. E' © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union Paolo Fasella PAOLO FASELLA 37 AH UE sempre difficile che i popoU si uniscano volontariamente e non perche un Napoleone, un GiuIio Cesare, un Hitler Ii unifka con la forza. Tuttavia, a Uvello piu tattico che strategico, bisogna considerare che Ie interazioni quotidiane tra i vari Stati dell'Unione sono essenzialmente gestite dalla diplomazia, la quale istituzionalmente - e abituata se non a considerare la poUtica come la continuazione della guerra con mezzi diversi (per tornare alIa parodia di Clausewitz), certo a difendere e a far prevalere gU interessi nazionali. E d'altra parte devo dire che, facezie sulla diplomazia a parte, molti dei diplomatici che ho conosciuto, in qUindici anni a Bruxelles, erano di altissimo Uvello ed impegnati in una costruzione dell'Europa che trascendeva gli interessi nazionali piu ristretti . HA EU L.G.: Un ultima domanda, una sua opinione suI possibile ruolo che scienza e tecnologia hanno svolto nella piu generale costruzione europea. HA EU AH UE P.F.: E' a diversi piani. Da un lato, la buona tecnologia comune consente di essere piu uniti; lavorare insieme e piu facile quando i trasporti e Ie telecomunicazioni funzionano (perche non sussistono vincoli politico- amministrativi). Su un piano meno banale, tra Ie varie espressioni della cultura, quella scientifico-tecnologica e per sua natura forse la piu internazionale: non esiste una "scienza italiana", 0 una "scienza francese". QUindi e un tipo di attivita in cui la collaborazione con persone di nazionaUta diversa e piu naturale. La mobilita nell'Europa delle universita e della ricerca contribuisce a realizzare una cultura, unitaria nella sua diversita, tipicamente europea. Le centinaia di migliaia di studenti che, grazie ai programmi "Erasmus" e "Socrates" hanno frequentato per parecchi mesi universita di altri paesi europei, e ad un Uvello meno esteso rna piu profondo, Ie decine di migUaia di giovani ricercatori che hanno lavorato e lavorano all'estero per due 0 tre anni nell'ambito del programma "Capitale umano", sicuramente contribuiscono a creare un clima nuovo in Europa che unisce Ie diverse culture europee senza mortificarne Ie singolarita. L'accettare e poi fare proprie Ie altre culture europee, prima "malgrado" e poi "grazie" alle differenze, riesce, almeno in una © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union 6 Paolo Fasella PAOLO FASELLA 38 UE prima fase, probabilmente piu facile a chi coltiva Ie scienze esatte e naturali che sono, per la lora stessa essenza, universali. Certo, il matematico, il fisico, il chimico, il biologo Italiano in Svezia sperimenta nella vita quotidiana 10 "choc" delle differenze culturali, rna nellavoro di ricerca ritrova la "sua" cultura professionale che e universale. Cio facilita la sua comprensione per la societa svedese. II processo di "comprensione-accettazione" della "diversita" del paese ospite rispetto al proprio pub risultare piu difficile rna anche piil remunerativo (anche suI piano professionale), nelle discipline umanistiche, dal diritto alIa letteratura, che sono intimamente connesse con la cultura propria del Paese. AH L.G.: 10 la ringrazio molto anche a nome della DG X della Commissione. Grazie mille. HA EU AH UE HA EU P.F.: Grazie a lei. © Archives historiques de l'Union européenne © Historical Archives of the European Union