Alle porte una nuova rivoluzione genetica?

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Alle porte una nuova rivoluzione genetica?
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Speciale
MELO
Alle porte una nuova
rivoluzione genetica?
SILVIERO SANSAVINI (1) - SILVIO PELLEGRINO (2) - REINHOLD STAINER (3)
(1) CMVF - Dipartimento di Colture Arboree, Università di Bologna
(2) CReSO - Consorzio di Ricerca Sperimentazione e Divulgazione per l’Ortofrutticoltura Piemontese - Cuneo
(3) Centro Sper.le Agrario e Forestale - Laimburg (Bz)
Il mercato internazionale delle
mele lascia spazio per non più di
4-5 tipologie di prodotto, tutte
col comune denominatore
dell’alta qualità. Numerose le
nuove proposte varietali in
Europa e nel mondo frutto del
lavoro dei “breeder” e del
dinamismo di editori e vivaisti
G
li eventi internazionali dell’ultimo biennio relativi al melo,
comprese le due edizioni di
PrognosFruit a Trento e a Colonia, hanno largamente interessato anche la
questione delle nuove varietà coltivate, insieme a conoscenze sulle aspettative di mercato e sulle innovazioni genetiche più prossime alla diffusione
(vedi il Workshop di Eufrin a Bologna,
giugno 2003 ed il Simposio di Eucarpia
ad Angers del settembre 2003).
produzione, quasi la stessa incidenza si
ha negli USA, in Cile e anche in Cina
vanno oltre il 50% (Cfr. Stainer e Sansavini, Terra e Vita 32/2003).
2) La produzione europea di mele (a
livello dei quindici) secondo i dati FAOAssomela ha ripreso a crescere nell’ultimo decennio, dopo un lungo periodo di
sostanziale stabilità (e anche una forte
contrazione delle superfici coltivate in
varie regioni). Italia e Francia, quali
principali produttori, si spartiscono,
quasi equamente, il 60% della produzione. Ciò è dovuto, in parte, alla coltivazione di varietà molto fertili e produttive come Golden Delicious e in parte
alle assai maggiori densità di piantagione dei nuovi impianti, oltre che alle forme di allevamento basse, che, nell’insieme, possono accrescere significativamente le rese produttive unitarie. Ma nel
mondo si assiste a ben più forti incre-
menti produttivi in vari Paesi asiatici, segnatamente la Cina, dove la produzione
di mele è triplicata in appena 20 anni e
continua a crescere a ritmi esponenziali. Questa tendenza spaventa i Paesi europei, nei quali fra non molti anni potrebbe entrare anche l’esportazione di
mele asiatiche; trattandosi delle stesse
varietà potremmo anche non accorgercene, sul piano del consumo. In Italia,
secondo i dati Assomela, nel 2002 abbiamo raggiunto 2.171.000 t di mele
prodotte (valore superiore ai dati medi
produttivi degli anni ’90) e si può pensare che nei prossimi anni continuerà la
tendenza ad un modesto aumento annuo, sia per turn over di impianti sia per
ulteriore estensione della coltura in zone montane e collinari.
3) Sono molte le nuove varietà che i
“breeder” privati e pubblici introducono ogni anno in Europa (Fig. 1). In pratica, molte sono solo nuovi cloni (cioè
mutanti) delle varietà più diffuse che
trovano maggior consenso rispetto alle
loro matrici. Cosicché le cultivar originarie, Gala, Fuji, Braeburn e Red Delicious sono state totalmente soppiantate
da mutazioni molto più belle e quindi
meglio retribuite dai mercati. Dopo le
modifiche apportate dalle leggi internazionali sui diritti alla brevettazione (Re.
UE 2100/94), in Europa sono sorti almeno una decina di “club”, nel tentativo di
controllare l’intera filiera produttiva
delle nuove varietà (vivaio-coltivazione-produzione-distribuzione-vendita
controllata delle mele) e quindi l’intera
TAB. 1 - PRODUZIONE DI MELE (2002)
Europa
Evoluzione della produzione
Vorremmo qui prendere spunto dall’attuale situazione varietale del melo,
per capire a quali mutamenti potrà andare soggetto nel prossimo futuro.
1) Il melo sta subendo, più di ogni altra specie di frutta temperata, la globalizzazione del commercio e quindi anche
l’omologazione degli standard qualitativi della tipologia di mele preferite dai
consumatori. Ciò significa che le quattro
principali varietà policlonali diffuse in
Europa – Fuji, Gala, Golden Delicious e
Red Delicious – sono le stesse diffuse negli altri Paesi esportatori di mele. In Italia
(Tab. 1), i quattro gruppi di cultivar, messi insieme, raggiungono il 77% della
20
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Golden Delicious (G)
Gala (G)
Red Delicious (G)
Jonagold (G)
Elstar (G)
Granny Smith (G)
Braeburn (G)
Morgenduft (G)
Idared (G)
Renetta del Canada
Cox Orange (G)
Boskoop
Fuji (G)
Annurca
Gloster
Altre varietà
Totale
Italia
(000 t)
(%)
(000 t)
(%)
2.711
750
726
661
358
352
234
138
112
104
98
85
84
73
72
712
7.275
37,3
10,4
9,9
9,2
4,9
4,9
3,3
1,9
1,5
1,4
1,3
1,1
1,1
1,0
1,0
9,6
100,0
1.090
210
269
46
8
110
58
134
12
26
50,0
9,7
12,4
2,1
0,4
5,1
2,7
6,2
0,6
1,2
42
73
2
91
2.171
1,9
3,4
0,1
4,2
100,0
Fonte: Prognosfruit e Assomela, 2002. G = gruppo varietale.
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offerta di prodotto sul mercato. Sono
appositamente sorti alcuni Gruppi internazionali di gestione od anche Consorzi di produttori che hanno preso l’esclusiva di novità (tipo Honeycrisp*, da parte della francese Pomanjou). Per ora, in
Italia, un solo club è pienamente funzionante (quello di Pink Lady ®), altri
stanno venendo su. In altre circostanze,
o sono falliti, oppure incontrano enormi
difficoltà di carattere organizzativo (es.
per Tentation®), col rischio di aumentare fortemente i costi di gestione e di doverli poi scaricare per la maggior parte
sui produttori. Ciò nonostante, alcune
novità in arrivo (come la cv Rubens®,
edita dal CIV di Ferrara) verranno diffuse con queste forme di controllo generalizzato dell’intera produzione.
Queste nuove modalità di diffusione
commerciale delle varietà comportano
anche possibili modifiche nel sistema di
valutazione comportamentale in campo, tanto che in qualche caso viene rifiutata (da parte del Club) la concessione della varietà per la valutazione.
Per affrontare questa problematica,
il progetto delle “Liste di orientamento
varietali” del MiPAF è uno strumento
valido per poter raccogliere tutte le notizie necessarie che servono a dare
adeguate informazioni. L’ultima edizione delle liste è stata presentata a
Metaponto (Cfr. Stainer et al., Terra e
Vita 25/2003). Tuttavia, tali liste (di melo o di altre specie), per quanto utili,
non sono in grado di dare un quadro
informativo completo, in quanto alcune varietà introdotte da poco da parte
dei vivaisti e talvolta già liberamente in
commercio, sono ancora in osservazione o non sono ancora entrate nella
rete di valutazione. Pertanto, abbiamo
ritenuto opportuno condurre una ricognizione sulle ultime novità affacciatesi sulla scena internazionale e per lo
più già presenti in Italia. Le notizie sono tratte direttamente, quando possibile, dalle prime esperienze di campo
oppure dalle informazioni dei costitutori o anche da riviste ed eccezionalmente cataloghi.
Esigenze del mercato e potenzialità
del miglioramento genetico
Il mercato vivaistico del melo è di
nuovo in movimento. Per molti anni è
vissuto sui mutanti (decine di cloni di
ciascuna varietà); in ordine cronologico: Red Delicious, specialmente spur,
Golden Delicious, Jonagold, Gala, Elstar). Poi negli anni ’90 la svolta: le
U.S.A
Nuova Zelanda
Russia
Giappone
Francia
Rep. Ceka
Moldavia
Italia
Cina
Olanda
Germania
0
20
40
60
80
100
(da Fideghelli, 2002)
Fig. 1 - Nuove varietà di melo introdotte nel mondo (1991-2001).
nuove mele Braeburn, Fuji, Pink
Lady®, Corail® hanno fatto la differenza
e rivoluzionato l’assetto varietale.
Mancano, fra queste, le mele TR (ticchiolatura resistenti) perché, nonostante ne siano state licenziate parecchie
decine, nessuna di queste ha mai sfondato veramente.
Ora siamo all’inizio di un nuovo ciclo, che sembra essere inesorabilmente
bimodale: da un lato continua la spinta
di mutanti naturali delle varietà più note, a frutti sempre più belli. Per Gala si
tratta dei cloni Brookfield® Baigent* e
Schnitzer® Schniga*, che stanno superando la stessa Galaxy*; le nuove Braeburn sono Eve® Mariri Red* e Aurora®
Joburn*; i cloni spur di Red Delicious
sono arrivati addirittura alla quarta o
quinta generazione del clone originario, come nel caso di Red Delicious ➙
Starking ➙ Starkrimson ➙ Red Chief ➙
Super Chief® Sandidge*.
Dall’altro, cominciano ad entrare
sul mercato i prodotti del miglioramento genetico di una cinquantina di centri di ricerca che, nel mondo, divenuto
ormai piccolo anche per le mele, concorrono tutti a raggiungere gli stessi
obiettivi: ricerca di varietà con attributi qualitativi di eccellenza, secondo
una delle tre-quattro tipologie di mele
prevalenti (dettate dalle ormai consolidate preferenze dei mercati): la più richiesta, al momento, in Europa, è la
mela soda, croccante, succosa, oltre
che ben equilibrata nel rapporto zuccheri/acidi e nell’aroma; la mela deve
essere però abbastanza attraente
(aspetto, pezzatura, forma, colore, anche se bi e tricromatica) (esempio: Pink
Lady ® Cripps Pink* e Honeycrunch ®
Honeycrisp*). Il secondo modello di
mela è quella americana e sud europea
(Italia compresa), con polpa fondente o
relativamente soda, succosa, fine, dolce (in misura prevalente sull’acido),
aromatica, tipo dessert (es. Golden Delicious, Red Delicious, Jonagold).
La terza è la mela di modello asiatico (es. Fuji); soda, croccante, succosa,
dolce e subacida (poco acidula), moderatamente aromatica, serbevole, di
lunga durata, mai raggrinzita. Si ricordi
che sono stati gli stessi giapponesi i primi a lanciare il carattere croccante,
con la mela Mutsu, denominata Crispin, per questo, negli USA.
La quarta, è la mela con gusto prevalentemente acidulo, che può essere a
polpa soda come Braeburn e Corail® Pinova* o anche soltanto acidula, poco
dolce e poco aromatica, come Granny
Smith. La mela deve essere però succosa, abbastanza consistente e possibilmente di aspetto gradevole, riconoscibile.
Dunque, lo scenario mercantile internazionale, lascia spazio ad almeno 45 tipologie di mele, verso cui si devono
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(ma che possono guastare l’equilibrio
sensoriale favorendo anche l’imbrunimento della polpa al taglio).
Un’altra scheggia di mercato potrebbe essere rappresentata dal ritorno ad
antiche varietà del cosiddetto germoplasma (per lo più di forma oblata o piatta,
poco colorite, molto sode e serbevoli, in
genere anche poco succose, ma di buone qualità gustative). Si tratterebbe, in
questo caso, di recuperare e valorizzare
mele di altri tempi, all’insegna dei “sapori ritrovati” e delle varie iniziative propugnate da Slow Food (con i relativi risvolti gastronomici) e sviluppate anche
da politiche localistiche che tendono ad
esaltare il patrimonio frutticolo territoriale e le sue tipicità, che trovano sfogo
in piccoli mercati di nicchia. Tuttavia, la
melicoltura industriale, quella che accetta la sfida dei mercati internazionali,
e che deve contemporaneamente stare
al passo con le tendenze moderne, difficilmente riesce a trovare spazi per curare queste piccole realtà.
indirizzare necessariamente anche le varietà licenziate con altri attributi (per
esempio, dotate di una o più resistenze a
malattie), senza escludere che venga presto lanciato anche un nuovo ideotipo di
mela, per diversificare ancora più il gusto
(“taste”), e quindi il mercato, oppure per
riunire tanti caratteri assieme come mai
si era riusciti prima o infine per proporne
di nuovi; ci si potrebbero attendere, per
esempio, nuove mele con requisiti agronomici superiori (es. rustiche, resistenti a
varie malattie e quindi adatte a colture
biologiche ed ecologiche), se si sarà disposti a mettere in subordine certi requisiti qualitativi, per esempio l’aspetto di
maschera rosso-laccata (qualcuno, esagerando, le ha definite “pornomele”) o i
caratteri organolettici di eccellenza che
molti pretendono, accettando con meno
pretese anche il retrogusto tannico o appena allappante, della polpa delle mele
dotate di un alto contenuto di fenoli, che
sono un segno indiretto di rusticità e di
potenziali doti di resistenza alle avversità
i
arir
®M
Eve
d*
50,0
93,03
*
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29,3
97,53
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40,3
89,80
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88,60
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100,0
50,0
0,0
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Bra
Estensione sovraccolore (%)
64,3
60,7
71,0
50,0
100,0
Intensità striatura (%)
Fig. 2 - Braeburn: estensione e intensità striatura per i mutanti di Braeburn (osservati a Cuneo)
(2002). Notare che alle minori striature corrisponde una maggiore intensità di colore e viceversa.
Quale clone scegliere?
Naga
Fu
94,7
89,27
82,0
87,83
8
Kiku®
er
ross
12 P
Fu
Naga
1,3
92,50
Fuji
hen*
c® Z
e
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z
A
u
Rak
Rak u
68,0
80,67
77,50
6
68,7
63,0
74,00
BC 2
100,0
50,0
Estensione sovraccolore (%)
0,0
50,0
100,0
Intensità striatura (%)
Fig. 3 - Fuji: estensione e intensità di striatura nei mutanti di Fuji a Cuneo (2002). Il nuovo
clone Atzec® svetta per estensione di colore e fra Raku Raku e Kiku8 sembra prevalere
leggermente il primo per una maggiore intensità.
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Nel complesso, riteniamo di essere
alla vigilia di una nuova pesante ondata di novità commerciali, di cui ignoriamo l’esito. Cercheremo, ove possibile, di farci carico della loro valutazione
in campo, nell’ambito del GL ministeriale.
Per una migliore comprensione della piccola “rivoluzione” alle porte, crediamo sia giusto informare fin d’ora i
lettori di alcune delle principali caratteristiche possedute dalle nuove mele
o dichiarate tali dai loro costitutori,
senza sbilanciarci in giudizi che sarebbero in gran parte inappropriati. Prenderemo in considerazione, paese per
paese le nuove varietà.
Di questi ultimi il settore commerciale continua a sfornarne a getto continuo (basta sfogliare i cataloghi dei costitutori e dei vivaisti). Per le principali
mele policlonali, infatti, non fa in tempo ad affermarsi una mutazione migliorativa (in genere per colore e aspetto
del frutto) che già ne vengono lanciate
altre con presunzione di sostituire la
precedente (vedi il caso di Gala e dell’ottima Galaxy*, che ora, guardando
le statistiche del materiale vivaistico
certificato altoatesino, è stata superata,
nelle quantità di innesti, dai nuovi cloni Brookfield ® Baigent* e Schnitzer ®
Schniga*, una coppia di mele fra loro
molto simili, che potrebbe scatenare rivendicazioni sull’origine, al pari di
quanto accadde per la coppia Mondial® e Royal® Gala).
A corredo delle informazioni, presentiamo qui alcuni dati relativi alle variabilità cromatiche delle mele dei
principali cloni di Gala, Braeburn e
Fuji, posti a confronto in un ambiente
selettivo molto adatto, quale l’altopiano cuneese (Figg. 2, 3 e 4).
I cambiamenti più importanti
intorno alla scelta varietale
La concentrazione di mercato: le
grosse catene di distribuzione agiscono
in gruppi sempre più compatti. Le esigenze riferite al prodotto stanno cambiando. Per esempio diventa sempre
più importante la continuità dell’offerta
del medesimo prodotto, tanto che è necessario allacciarsi alle disponibilità
delle varietà provenienti dall’emisfero
Sud. Le nostre mele sono in diretta
concorrenza dopo sei mesi di conservazione con quelle appena raccolte
dall’altra parte del globo, quindi cambia anche la strategia della lunga conservazione. Le mele argentine e cilene
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93,6
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Gala
93,5
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100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 20,0
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Estensione sovraccolore (%)
37,3
84,0
88,0
59,0
88,8
79,3
80,0
90,3
89,5
67,7
81,3
89,3
40,0
60,0
80,0 100,0
Intensità striatura (%)
Fig. 4 - Estensione del sovraccolore e intensità di striatura sui cloni di Gala rilevate a Cuneo
(2003). Si noti come il clone vincente Galaxy sia stato già superato dai nuovi cloni Gale Gala,
Brookfield®, Schnitzer® e Bucheye®.
sono spesso caratterizzate da ottime
proprietà di durezza e croccantezza
della polpa, e molto spesso hanno anche una buona “shelf life”. Questo
comporta un cambiamento di strategia
mercantile, perché non sempre la nostra produzione riesce a far fronte a tale concorrenza, in termini di qualità.
– Le mele delle varietà più diffuse
sul territorio nazionale, da alcuni anni
risultano sempre meno redditizie e costringono quindi ad una revisione del
nostro assortimento varietale.
– Nuovi mercati possono essere acquisiti soltanto con “l’innovazione del
prodotto” come per esempio potrà essere una nuova varietà, o la mela da
produzione biologica, o la messa in
commercio di prodotti di nicchia contrassegnati da marchi registrati.
– La trasparenza attraverso sistemi
di certificazione come ISO 9001/2001,
e Eurep GAP (buona pratica agricola)
nella fase di produzione e lavorazione
diventa un attributo ordinario per certi
mercati. Pertanto ciò comporta aumento dei costi di produzione.
– I “servizi” (imballaggi, logistica,
ecc.) diventano elementi sempre più
determinanti per garantire il successo
commerciale.
– Si può notare la tendenza di usare
sistemi “chiusi e sicuri” per la propagazione delle piante e per il commercio
della frutta. Questi sistemi protetti di
commercializzazione sono rappresentati dai “club” o dal “franchising”. Essi
si sono dimostrati validi per affrontare
situazioni pesanti di mercati saturi; sono stati ampiamente studiati ed applicati in altri settori dell’industria. Tuttavia, sono ancora scarse le esperienze
maturate nel settore frutticolo. I partner
decidono di proseguire con un certo
protocollo a cui tutti devono attenersi.
Scopo di queste forme “chiuse” è di ridurre i rischi e di suddividerli tra detentore (editore delle varietà), produttore e
operatore commerciale. Il contratto per
un’alleanza del genere parte normalmente dal detentore e viene proposto
alla firma in una fase pre-commerciale
molto anticipata. Spesso le decisioni
devono essere prese in un momento in
cui le parti in causa, specialmente i
produttori, non dispongono di sufficienti informazioni. Finora, però, sembra che in questa filiera il rischio maggiore sia stato sopportato dal produttore. Egli deve dunque poter decidere liberamente ed essere in possesso di un
pacchetto di informazioni adeguato, al
4
Mele TR francesi: 1) Dalinco* (Sel. DL 24);
2) Dalinred*; 3) Dalinbel*; 4) Ariane*;
5) Doriane*; 6) Initial*.
1
2
5
3
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fine di poter ponderare il rischio della
sua scelta. Ma questo purtroppo non è.
Sicuramente il futuro ci riserverà miglioramenti contrattuali più aperti nei
confronti dei produttori, cui non può
essere data al momento alcuna garanzia sui prezzi che verranno a realizzare.
7
Le nuove varietà da incrocio
(TR = varietà resistenti a ticchiolatura)
Belgio
Vi sono in Belgio tre Centri di ricerca che
curano il MG del melo: le Stazioni Sperimentali di Gembloux e St. Truiden e l’Università
Cattolica di Lovanio, quest’ultimo con un programma insieme ai Vivai Nicolai. Sono state
recentemente licenziate alcune varietà:
Greenstar ® Nicogreen* (Delcorf x Granny
Smith), Kanzi® Nicoter* (Gala x Braeburn) e
Pyrouette® Rubinstep* (Clivia x Rubin).
Greenstar® Nicogreen*
Deriva da un incrocio di Delcorf x
Granny Smith. Albero mediamente produttivo. Frutto grosso, verde anche a maturazione, con rare sfaccettature rossastre (privo di
rugginosità, non soggetto a scottature). Non
soggetto a riscaldo né a bitter pit. Sapore discreto, meno acida di Granny Smith (di cui
vorrebbe essere sostitutiva); qualitativamente
inferiore a Gala e Golden Delicious per i caratteri sensoriali.
Maturazione: si raccoglie alla stessa epoca di Golden Delicious.
Brasile
Catarina*
Mela TR. Deriva da un incrocio di Fuji x
PWR 37T133 dell’EPAGRI presso la Stazione
brasiliana di Caçador. Albero vigoroso, con
habitus disordinato, lento a mettersi a frutto,
poi alternante. Fruttifica anche sui brindilli,
resistente a ticchiolatura e poco sensibile all’oidio.
Frutto molto grosso, Fuji-simile, striato di
rosso (violaceo opaco in montagna), con polpa soda, croccante, di ottima qualità; paragonabile a Fuji.
Maturazione: autunno-invernale, si raccoglie dopo Golden Delicious e risulta serbevole; non si sa se come Fuji o meno.
Condessa
Incrocio di Gala x M41 (Anna x NJ 56),
ottenuto dalla Stazione Sperimentale di
Caçador e diffusa da qualche anno.
Albero di rapida messa a frutto, con attitudine a produrre soprattutto su brindilli. Melo fertile, richiede intenso diradamento, fiorisce precocemente con rischio di gelate.
Frutto: Gala-simile, coperto di rosso sul
50-60% della superficie. Polpa fine, croccante, succosa, dolce, gradevole come mela
precoce, si conserva almeno un mese.
Provata da CReSO Cuneo e da Veneto
Agricoltura, risulta incoraggiante fra le mele
Gala-simili più precoci.
Maturazione: si raccoglie nella 3ª decade
di luglio, 10-15 giorni prima di Gala, pronta
per il consumo.
24
FRUTTICOLTURA - n. 11 - 2003
8
9
Altre mele TR: 7) Crimson Crisp®;
8) Catarina*; 9) Brina*.
Imperatriz
Incrocio di Gala x Mollie’s Delicious ottenuta a Caçador, diffusa da qualche anno.
Albero con habitus di fruttificazione simile a Gala, di rapida messa a frutto; poco
sensibile a oidio.
Frutto più grosso di Gala, forma troncoconica più simile a Red Delicious; sovraccolore rosso scuro, sfumato o striato sul 6070% della buccia; leggera rugginosità nella
cavità peduncolare, che lo predispone a possibile spacco.
Polpa croccante, succosa, con buon rapporto dolce-acidulo.
Mela serbevole per almeno tre mesi.
Maturazione: si raccoglie qualche giorno
prima di Golden Delicious, ma non sembra
offrire favorevoli prospettive di diffusione.
Francia
In Francia vi è un unico costitutore pubblico, l’INRA, con il grande centro di Angers.
Ma sono attivi anche gruppi privati, fra questi i vivai Delbard che, ormai da molti anni,
hanno licenziato varietà con un qualche successo (es. Jubilee®, Delblush* e Delorina*),
poi il gruppo Davodeau-Ligonnière, che ha
lanciato di recente una serie di varietà resistenti a ticchiolatura, come Dalinbel* e Dalinred*, mentre (insieme agli altri vivaisti del
gruppo Novadi® col gruppo di produttori Les
Naturianes®) è stato avviato un programma
condotto dall’INRA, da cui è già stata licenziata una varietà, Ariane* e presto lo sarà una
seconda, Doriane*, la cui commercializzazione sarà programmata dalla Soc. Pomalia
(Cfr. Sansavini, Riv. Frutticoltura n. 3/2003).
L’INRA, dunque, sta conducendo vari
programmi, inevitabilmente intrecciati con le
menzionate iniziative, grazie ai finanziamenti dei gruppi privati, che poi acquisiranno i
diritti di moltiplicazione delle novità propagate con la formula dell’esclusiva o del Club.
Ariane*
Mela TR. Incrocio INRA (x 6407), che finora non ha reso noto i genitori, ma soltanto
le linee parentali: Florina, Prima e Golden
Delicious. Diffusa nel 2003 in collaborazione col gruppo di vivaisti francesi Novadi (per
il marchio) e col gruppo Les Naturianes® (per
la programmazione dei produttori) e commercializzata dalla Soc. Pomalia.
Albero di media vigoria, con elevata produttività. Resistente a ticchiolatura (geni Vf e
Vg), tollerante ad oidio e fireblight; suscettibile all’afide rosa.
Frutto: molto attraente (se prodotto ad
Angers), di pezzatura medio piccola (occorre
accurato diradamento), sferoidale-oblato;
colorazione rossa uniforme, estesa fino
all’80%; lenticelle appariscenti, con tracce
di rugginosità.
Polpa di qualità eccellente, soda, croccante e succosa ad alto contenuto in zuccheri e acidi. Inoltre, si conserva bene e a lungo
in frigorifero.
Maturazione: si raccoglie 5 giorni dopo
Golden Delicious, rispetto alla quale è meno
grossa, più soda, più dolce (14,5 °Brix) e più
acida (>10‰). C’è in Francia un piano di coltivazione di 500 ha.
Da come viene descritta dall’INRA sembra essere la miglior mela rossa francese resistente a ticchiolatura.
Dalinbel*
Mela TR. Sel. DL11 (Incrocio INRA di Elstar x 3191). Licenziata dal gruppo D. Ligonnière.
Inizialmente era parte del progetto Les
Naturianes® per la coltura biologica. Albero
meno vigoroso e meno alternante di Elstar,
buona fruttificazione, molto sensibile all’oidio e al cancro rameale.
Frutto Elstar-simile, un po’ più grosso e
più sodo, ma di qualità gustativa leggermente inferiore ad Elstar, colorazione rossa, polpa consistente e succosa.
Maturazione: si raccoglie due settimane
dopo Elstar.
Dalinco* (Sel. DL 24)
Mela TR. Incrocio di Elstar x Sel. INRA.
Selezionato insieme a D. Ligonnière. Di
prossimo licenziamento. Un po’ sensibile all’oidio e resistente a ticchiolatura.
Frutto Elstar-simile. In ambienti settentrionali i frutti sono quasi interamente coperti di rosso.
Dalinred*
Mela TR, ottenuta da SNC Elaris (Sel.
DL13). Licenziatario Vivai D. Ligonnière.
Albero di medio vigore, caratteristica la
fruttificazione (quasi sempre un solo frutto
per corimbo). Produttività buona e regolare e
di rapida messa a frutto.
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Frutto di media pezzatura (sovracolore
rosso su oltre 70% della buccia), bicolore,
con polpa uniforme molto soda (>9 kg), dolce (>14 °B) acidula e aromatica.
Doriane*
Mela TR, ottenuta come Ariane dall’INRA (Sel. x 6690), con il cofinanziamento e
l’utilizzo in esclusiva dei gruppi privati Novadi e Les Naturianes®.
Non è ancora stato reso noto il profilo, in
attesa di conoscere i tempi di diffusione. Vista sugli alberi (molto produttivi) è una mela
molto bella, Golden-simile, di forma regolare giallo intenso sfumato di arancio. Sembra
che la valutazione delle caratteristiche qualitative abbia generato qualche perplessità nei
costitutori, perché le qualità organolettiche
dei frutti sono nettamente inferiori a quella di
Ariane*.
Galarina
Mela TR. Incrocio INRA-Angers del 1978
fra Gala x Florina (selezionata come x 4982),
ma licenziata in Canada insieme al Centro di
ricerche di St. Jean sur Richelieu (Quèbec),
che sta pure conducendo un proprio programma di MG e di selezione di nuove mele.
Albero produttivo (più di Florina) adatto al
Canada, anche perché più resistente al freddo di Gala (–25°C), resistente a ticchiolatura,
oidio e poco sensibile a fireblight.
Frutto medio-piccolo, molto simile a Gala. Polpa molto soda (>9 kg), croccante, succosa, dolce aromatica, presumibilmente gradita ai consumatori canadesi.
Maturazione: si raccoglie qualche giorno
dopo Gala e si conserva a lungo, più di Gala.
Initial*
Mela TR, incrocio di Gala x Redfree, licenziata dall’INRA (2000). Triploide, albero
vigoroso e produttivo resistente a ticchiolatura (Vf) e poco sensibile all’oidio. Soggetto a
cascola preraccolta. Frutto grosso o molto
grosso, colorato di rosso su larga parte. Difetta di colore nelle zone calde. Mela fra le estive somigliante a Jonagold, dotata di buone
caratteristiche gustative, ma inferiore a Gala
(meno dolce). Si raccoglie all’epoca di Gala.
con sfaccettature in ambienti d’altitudine. È
sensibile a rugginosità. La polpa è fine, soda
e succosa. Particolarmente elevati sono il
contenuto zuccherino (14-16 °B) e l’acidità.
Il sapore, di tipo acidulo, è eccellente, accompagnato da gradevole aroma.
Matura 5-8 gg dopo Golden Delicious.
La cv è distribuita in esclusiva nell’ambito di un club di filiera. Ciò consente di scegliere gli ambienti idonei alla coltura e di
adottare misure di gestione del post-raccolta
per ottimizzare la qualità al consumo, oltre
che per vincere le difficoltà di conservazione
(es. suscettibilità al riscaldo). Questo è uno
dei punti deboli della varietà.
Germania
I programmi di miglioramento genetico
del melo, in Germania, hanno finora avuto
due centri, il principale a Dresda (Pillnitz, ex
DDR), dove sono state sviluppate numerose
mele TR, utilizzando tre geni di resistenza
(oltre a Vf anche Va e Vr (Tab. 2)) e il secondo ad Ahrensburg, chiuso qualche anno fa.
Lo stesso Centro di Pillnitz, disponendo di
un’ampia collezione di germoplasma autoctono, ha costituito anche altre mele corrispondenti agli standard qualitativi e gustativi
tedeschi. Mentre le mele TR, almeno in Italia, finora non si sono rivelate pari alle aspettative, specie per la qualità, fra le altre mele
(Tab. 2), invece è emersa Corail® Pinova*,
che ha già ottenuto un discreto successo, in
Germania come in Alto Adige e in altri paesi
europei. Ci soffermiamo pertanto solo su Pinova*.
Corail® Pinova*
Ottenuta una ventina di anni fa a Pillnitz
(Dresda) da un incrocio di Clivia (Oldemburg
x Cox Orange) x Golden Delicious. Edita già
da qualche anno dal gruppo tedesco GEVO,
varietà di cui si ignora l’esistenza di mutanti.
Albero di vigore medio-scarso, molto
produttivo (più di Golden Delicious) e con
potatura simile a G.D.; non alternante. Polline compatibile con molte varietà, fra cui Ga-
10
la e Jonagold.
Frutto molto bello per forma (conicaovoidale) e regolarità, colore rosso vivo brillante su quasi tutta la superficie, media pezzatura, con polpa di elevate qualità gustative
del tipo Cox Orange (piuttosto alta è la componente acidica), soda e succosa, che risulta
particolarmente gradita ad una certa area di
consumo nord europeo. È una varietà molto
promettente per le zone alpine.
Ha già ben figurato nei primi impianti in
provincia di Bolzano, se non fosse per l’alta
suscettibilità a fireblight (a causa dell’elevato
livello della seconda fioritura, almeno in certe annate). Nella pianura padana risulta essere poco colorata. È invece tollerante o poco
suscettibile a ticchiolatura e oidio. La mela
va soggetta a marciume da Gleosporium, poco colpita da bitter pit e non affatto da vitrescenza.
Maturazione: l’epoca di raccolta delle
mele è pari a Golden Delicious (richiede 2-3
stacchi) e si conserva bene, più a lungo di
questa; adatta al consumo invernale.
Italia
Sono almeno cinque i programmi di miglioramento genetico pubblici, e due privati,
in Italia. Tra i primi si è finora distinto l’ISF di
Pergine Valsugana (Trento), che ha sviluppato una serie di varietà TR, di cui ne sono state licenziate una decina, la principale delle
quali è Golden Orange* (altre sono Brina*,
Carina, Ciosa, Enova*, Golden Lasa*, Golden Mira*, Netta, Red Earlib*, Summerfree*)
Anche la sezione di Forlì dell’ISF ha licenziato alcune cultivar, la principale delle
quali è un mutante di Neipling Early Stayman, derivato da selezione di materiale irradiato e denominato Superstayman, con mele
più belle e meno soggette a spacco. Lo scorso anno ha lanciato Forlady, derivata da
un’altra mela forlivese, Forum, lanciata qualche anno fa.
Il DCA di Bologna in oltre venti anni di
incroci e selezioni ha finora ottenuto due varietà, Gold Chief® Gold Pink* e Prime Red
11
®
Juliet Coop43*
Mela TR selezionata dai vivai Escande su
materiale Co-op PRI (USA). Albero tendenzialmente basitono, regolarmente produttivo, resistente a ticchiolatura e poco sensibile
a oidio; sensibile a cascola e butterara.
Frutto di forma un po’ irregolare, medio
grosso, pezzatura irregolare, con prevalenza
75-85 mm Ø, abbondantemente striato di
rosso violaceo, polpa consistente, croccante,
zuccherina (16% nel 2002!).
Maturazione: si raccoglie nella seconda
decade di ottobre (dopo Braeburn).
Tentation® Delblush*
L’albero presenta buona ramificazione e
distribuzione della fruttificazione. La produttività rimane nettamente inferiore a Golden
(clone B) con una più accentuata tendenza
all’alternanza.
Frutto Golden-simile di bella presentazione e buona qualità gustative. La forma è
tronco-conica oblunga, la pezzatura media,
inferiore a Golden Delicious. La buccia è
giallo intenso, quasi dorata nei frutti esposti,
12
Nuove mele italiane: 10) Gold Chief®;
11) Rubens®; 12) Forlady.
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(TR), ed ha contribuito alla selezione e diffusione di Primiera* (TR), insieme al PRI americano. Due altre istituzioni pubbliche si sono
recentemente aggiunte con propri programmi di MG: il Centro Agrario Sperimentale Forestale di Laimburg (Bolzano) e l’Istituto
Agrario di San Michele all’Adige. Fra i programmi privati si segnalano quello del CIV di
Ferrara (a San Giuseppe di Comacchio), che
a 15 anni dall’avvio del programma ha appena licenziato Rubens®Civni*, molto promettente; da qualche anno è stato avviato un
programma anche a Cuneo da parte del Consorzio CReSO.
Brina*
Mela TR, deriva da libera impollinazione
di “PRI 2059-101” dell’ISF – Pergine Valsugana. Licenziata nel 1997.
Resistente a ticchiolatura (Vf) poco suscettibile a oidio. Albero con habitus di fruttificazione di IV tipo (come Morgenduft) molto produttivo, con ampia finestra di raccolta.
Il frutto è di aspetto gradevole: forma
tronco-conica breve ed estesa colorazione
rossa, che appare precocemente. La polpa è
relativamente consistente, succosa, di buon
sapore dolce-acidulo equilibrato, piacevolmente aromatico. Si segnala la buona attitudine alla conservazione.
Mela invernale, sostitutiva di Morgenduft, rispetto alla quale fa valere resistenza e
tolleranza a patogeni e la polpa non soggetta
a farinosità, sapore più delicato.
Maturazione: si raccoglie 7-10 gg dopo
Golden Delicious. Mancano ancora dati sperimentali sulla conservazione.
Forlady
Incrocio Forum x Lady Williams dell’ISF
di Forlì del 1989, diffusa nel 2003. Domanda
di brevetto in corso di presentazione.
Albero espanso, di rapida messa a frutto,
molto e costantemente produttivo, fruttifica
su lamburde. Poco suscettibile a ticchiolatura.
Frutto medio-grosso, tronco-conico-breve, un po’ asimmetrico, con sovraccolore
rosso-brillante, esteso per oltre il 90%.
Polpa molto consistente, fine, croccante,
succosa, acidula, poco aromatica, dotata di
ottima “shelf-life” e lunga conservazione (> 6
mesi).
Maturazione: si raccoglie 15 giorni dopo
Golden Delicious.
Gold Chief ® Gold Pink*
Incrocio di Starkrimson x Golden Delicious del CMVF/DCA, Università di Bologna,
ottenuta nel 1981 e licenziata nel 1997.
Albero di tipo semispur, di vigore contenuto e di rapida messa a frutto, habitus compatto, molto produttivo, facile da governare,
adatto all’alta densità; fruttifica tanto su lamburde quanto su rami misti. Suscettibile a ticchiolatura.
Frutto grosso, di forma simile a Red Chief
(tronco-conica, allungata con lobi pronunciati) e colore più simile a Golden Delicious,
giallo chiaro con ampie sfaccettature rosaarancio o rosso brillanti. Non fa rugginosità e
non raggrinzisce. I frutti, se troppo esposti,
possono andare soggetti a colpi di sole.
Polpa fine, consistente, succosa, dolcearomatica, poco o mediamente acidula, molto gradevole, con buona “shef-life”, superiore a Golden Delicious nei test sensoriali.
26
FRUTTICOLTURA - n. 12 - 2003
Maturazione: si raccoglie una settimana
dopo Golden Delicious e si conserva bene
per 3-4 mesi, più a lungo perde acidità. Ha
ottenuto ottima valutazione ad Angers e nella valle della Loira. Probabile costituzione di
un gruppo internazionale di vivaisti per il
controllo della sua diffusione.
Golden Orange*
Mela TR. Incrocio di Ed Gould Golden x
PRI 1956-6 ottenuta nel 1979 dall’ISF-Trento
(Pergine Valsugana) e diffusa nel 1996.
Albero espanso, di mediocre vigoria, e
branche procombenti, di rapida messa a frutto ed elevata produttività. Fruttifica inizialmente su brindilli o alle estremità dei rami
misti. Richiede accurato diradamento dei
frutti. Resistente a ticchiolatura, sensibile all’oidio.
Frutto medio grosso, di bella forma tronco-conica, talvolta costoluta. Buccia giallo
verde con sovraccolore rosa-arancio soffuso
su larga parte, priva di rugginosità. Polpa di
discreta consistenza (anche croccante, in
montagna), succosa, relativamente dolce e
alquanto acidula, di gradevole sapore; inizia
a maturare ad appena due settimane dallo
stacco.
Maturazione: si raccoglie in media una
settimana prima di Golden Delicious (a Borgo V.) e da 7 a 10 giorni dopo nel cuneese;
discreta serbevolezza (non oltre 3-4 mesi),
inferiore a Golden Delicious.
Risulta apprezzata anche per utilizzazioni industriali della polpa.
La qualità del frutto sarebbe positivamente influenzata da una elevata capacità di
scambio cationico del suolo.
Rubens® Civni*
Deriva da un incrocio di Gala x Elstar del
CIV di Ferrara (1985). Selezione VNI 185.
Albero facilmente governabile. Produttività costante, molto elevata, superiore a Gala, fruttificazione di tipo III, con buona attitudine alla ramificazione. Piuttosto suscettibile
all’oidio e mediamente a ticchiolatura.
Frutto bi-colore, striato di rosso vivo brillante (a volte pomellato come in Elstar) su
fondo chiaro. Cultivar idonea agli ambienti
pedemontani e montani, pezzatura mediogrossa; forma tronco-conica breve, polpa
consistente, croccante e succosa; il contenuto zuccherino, superiore a Gala di 1-2 °Brix,
è compensato da un’acidità di 7-8 g/l alla
raccolta. Molto gradevole per un buon equilibrio zuccheri/acidi/aromi. Fra i difetti si
possono annoverare screpolature vicino al
calice. Adatta ai mercati del Nord Europa.
Buona shelf life serbevole a lungo, si può
commercializzare in inverno.
Si adatta solo ad ambienti pedemontani,
settentrionali, dove più intensa è la colorazione, Sconsigliabile in pianura, con clima
caldo.
Maturazione: si raccoglie, in media, 10
giorni dopo Gala.
Nuova Zelanda
Il primo programma di miglioramento
genetico del melo, nato negli anni ’80, è stato condotto e portato a termine da Allan
White ad Havelock North, con cofinanziamento pubblico-privato, gestito dall’ENZA (il
Board delle associazioni produttori che, fino
a poco tempo fa, controllava l’esportazione
ed anche i programmi interni di ricerca e svi-
luppo di nuove mele). Oggi le esportazioni
sono lasciate all’iniziativa libera delle singole imprese ed il programma di MG è ripartito
su nuove basi, condotto dal duo Dr. Wunsche/Noga e gestito secondo criteri aziendalistici (dovrà cercare di fare profitti con la
cessione delle nuove varietà, specialmente
in Europa).
Le varietà licenziate finora sono state sette (cfr. Riv. Frutticoltura, 11.97), le principali
delle quali sono: Pacific Beauty® Sciearly*,
Pacific Queen® Scired*, Pacific Rose® Sciros*
e Scifresh*, Southern Snap® - GS330 (poi abbandonata), oltre alla recentissima Jazz.
Le prime due, già licenziate da 6/7 anni,
hanno finora trovato un qualche spazio commerciale solo in Nuova Zelanda; Pacific Rose è andata in crisi a causa dei troppi difetti,
mentre Jazz sta per essere lanciata in Francia
con la formula del Club, seppure non si conoscano ancora sufficienti dati sperimentali.
Infine, sempre dalla Nuova Zelanda è arrivata in prova una nuova varietà, Sonja, della quale siamo alla prima e seconda fruttificazione in Italia; sembra essere molto esigente come ambiente di coltura.
Jazz®
Incrocio di Braeburn x Royal Gala, ottenuto nel 1986 ad Havelock North (N. Z).
Melo adattabile a svariate condizioni
ambientali; positivamente saggiato nel Nord
della Francia e nel Washington. La produttività è ancora da controllare, non sembra elevata.
Mele di pezzatura media, coperte per il
70% di un rosso-brillante-slavato su fondo
giallo-verde-limone. In aree calde potrebbe
anche difettare di colore. Pezzatura come
Gala, o medio-piccola, polpa molto soda,
croccante, assai succosa, gradevole, con maturazione molto lenta. Buon tasso di zuccheri/acidi. L’ENZA ne sta programmando lo sviluppo commerciale in vari paesi con la formula a Club.
Pacific Beauty® Sciearly*
Incrocio di Gala x Splendor (licenziata
quale Sciearly*) ottenuto ad Havelock North.
Da qualche anno si sta diffondendo in Nuova Zelanda per la sua precocità.
Mela produttiva ma un po’ alternante. Il
frutto, rosso attenuato ma poco esteso, vorrebbe competere con Gala, rispetto al quale
anticipa di una settimana; ma si conserva solo per 2-3 mesi. Deve essere ancora valutata
attentamente.
Pacific Queen® Scired*
Incrocio di Gala x Splendor. Selezionato
ad Havelock North da Hort. Res. (N.Z.) edita
da ENZA. Licenziata da FIPIA (nel 1996/97).
Albero di medio vigore, habitus simile a
Red Delicious, fertile, richiede diradamento
dei frutti.
Frutto: medio piccolo, sferoidale-conico,
molto attraente (80-100% di superficie colorata di rosso un po’ scuro). Polpa molto soda,
croccante e succosa, dolce, con buone qualità gustative. Tracce di rugginosità. Si conserva a lungo in frigo (6 mesi). Ottima tenuta
di maturazione.
Maturazione: autunnale (seconda metà
di marzo in N.Z.). Si raccoglie in due tempi.
È una mela emergente fra le rosse, ma la
pezzatura medio-piccola potrebbe essere di
grosso ostacolo per i paesi europei.
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Pacific Rose® Sciros*
Incrocio di Gala x Splendor, ottenuta alla
Stazione Sperimentale di Frutticoltura di Havelock North, N.Z., licenziata nel 1996 insieme al gruppo privato ENZA (New Zealand
Product Development Group) attraverso il FIPIA di Hastings.
Suscettibile alle principali malattie. Albero compatto, di modesto vigore, di rapida
messa a frutto, produttivo, tendente all’alternanza.
Frutto medio-grosso, globoso-allungato,
polpa fine, croccante e succosa, dolce, moderatamente acida e aromatica (retrogusto un
po’ astringente). Il calice è aperto. Buccia coperta per il 60-90% di un bel colore rosa slavato o rosso-chiaro brillante, talora un po’
rugginosa.
Raccolta: autunnale, si fa in due volte, in
un periodo di 3 settimane.
È stata lanciata come varietà alternativa a
Pink Lady®(anche perché la polpa è meno
dura) e a buccia rosa-rossa, relativamente simile a Pink Lady®. Ma poi ha sollevato molti
problemi agronomici (anche di potatura) e il
frutto può difettare di colore oltre che di buona attitudine alla conservazione.
Sonja
Ottenuta dall’incrocio di Red Delicious x
Gala, da J. Mc Laren in Nuova Zelanda e ceduta in esclusiva al gruppo inglese Mark &
Spencer.
Albero molto vigoroso, produttivo, con
fruttificazione irregolare e maturazione scalare. Caratteristico il frutto conico, scarsamente
colorato di rosso, con possibile cerchiatura
sub-apicale dell’emisfero calicino, che potrebbe costituire un difetto. Polpa soda e croccante, di eccellenti qualità gustative.
Maturazione: si raccoglie in settembre,
un paio di settimane dopo Gala.
La varietà merita di essere valutata anche
in Italia prima di poterne escludere l’adattabilità ai nostri climi.
Olanda
CRPO-47
Nuova varietà olandese, ancora siglata
ma di prossimo licenziamento da parte del
CPRO, l’ex Istituto di studi genetici di Wageningen, ora privatizzata e divenuta PRI (come l’acronimo americano, ma con altro significato, Plant Research International). Incrocio di una selezione CRPO x Elise (1987).
Finora provata in Olanda e Germania.
Albero vigoroso, ramifica facilmente con
anticipati; produzione moderata o buona.
Suscettibile a ticchiolatura e oidio.
Frutto medio o grosso, sovraccolore rosso intenso, scuro a strisce molto estese, di
aspetto rustico. Rugginosità limitata alla cavità calicina e dintorni (>10% della buccia).
Polpa abbastanza consistente (6 kg), che si
conserva a lungo, insieme alla shelf life del
frutto. Succosa, dolce (13-16 °Brix) aromatica, giudicata molto buona. Anche la conservazione è molto buona (fino a 8 mesi).
Maturazione: si raccoglie a Randwijk
(NL) nella 4a settimana di settembre.
Repubblica Ceca
Meteor
Incrocio di Megumi x Melrore eseguito a
Holovousy (1977). Licenziata con brevetto
nel 2002.
13
15
14
Nuove mele neozelandesi: 13) Jazz®;
14) Pacific Rose®; 15) Sonja.
Albero di medio vigore, di non precoce
messa a frutto e moderatamente produttivo.
Suscettibile a ticchiolatura e oidio.
Frutto: Melrose-simile, grosso globosoovoidale-conico, giallo, coperto da rossoporpora-slavato per il 70-100% della buccia.
Polpa fine, soda, croccante-succosa, di eccellente qualità, con ottimo equilibrio dolce/acido.
Maturazione: si raccoglie una-due settimane dopo Golden Delicious. Si conserva
molto bene per 6-7 mesi.
Sampion Red*
Incrocio di Golden Delicios x Cox’s
Orange Pippin dell’Istituto di Pomologia di
Holovousy, registrata (come Sampion) nel
1977 ed irradiata con raggi gamma (1983) a
Praga; mutante selezionato e poi registrata
nel 1995 come Sampion Red e inclusa nelle
varietà commerciali per la Repubblica Ceca
(2003). Protetta con brevetto.
Albero assurgente di limitata vigoria.
Fruttifica su lamburde, di precoce messa a
frutto, produttivo, non alternante.
Frutto di mediocre pezzatura, globoso,
regolare, un po’ costoluto, coperto di un bel
rosso carminio diffuso su quasi tutta la superficie (non striato come in Sampion), molto attraente. Polpa di media consistenza, succosa, dolce, di buona qualità.
Maturazione: si raccoglie nella seconda
metà di settembre a Holovousy ed è consumabile da ottobre.
Stati Uniti e Canada
Dagli Stati Uniti sono sempre venute molte
varietà, soprattutto dai grandi centri di Geneva
(es. la cv Jonagold della Cornell University) e
dal programma PRI, per la resistenza a ticchiolatura e ad altre avversità (in atto da alcuni decenni fra le tre università Purdue, Rutgers e Illinois), condotto inizialmente con il cofinanziamento di un gruppo associato di produttori dello Stato di New York (da cui la denominazione
della serie Co-op). Relativamente rilevante anche il programma della Stazione di ricerca di
Summerland (British Columbia).
A questi programmi si è aggiunto recentemente quello di Wenatchee (Washington)
condotto da Bruce Barrit e finanziato da un
grande consorzio di produttori dello stesso
Stato (“Washington State Fruit Commission”)
che, sappiano i colleghi italiani, destina ogni
anno un grosso budget, oltre un milione di
dollari, a programmi di ricerca nazionali e
internazionali. Tale programma è stato avviato da appena 7/8 anni, per cui occorre attendere altro tempo per parlare di risultati. Attiva, fra le altre, è stata anche l’Università del
Minnesota, che ha licenziato Honeycrisp*.
Vari altri centri pubblici stanno pure effettuando breeding su melo.
Ma negli USA e in Canada è molto attivo
anche il MG privato (fra queste la Soc. Pico),
sia perché sono molte e più frequenti le mutazioni che altrove (specie in Oregon, Washington e British Columbia), sia perché i
breeder privati sono da molti anni tutelati da
leggi più tardivamente introdotte anche in
Italia. Ci limiteremo perciò a segnalare le
mutazioni più interessanti lanciate in USA
negli ultimi anni e alcune nuove varietà,
quali Cameo® Caudle*, Ambrosia*, oltre a
quattro Golden-simili: Autumn Gold®, Earligold® Srygold, Golden Extrème® Gradigold*
(=Golden Supreme®) e Firmgold.
Ambrosia*
Semenzale rinvenuto casualmente a
Cawston, British Columbia (Canada).
L’albero è di medio vigore e scarsa ramificazione. La produzione, distribuita prevalentemente su lamburde, è elevata e costante.
Il frutto è bi-colore, con sfumature rosarossastre sul 60-80% della superficie. La forma è tronco-conica, con umboni appena
pronunciati. La pezzatura è elevata e uniforme.
La polpa è soda, croccante e succosa; il
sapore è buono, caratterizzato da elevato tenore zuccherino (14-15 °B), e bassa acidità
(4-6 g/l). Nell’ambito della tipologia “dolce”
è una delle cultivar di migliori qualità gustative, sorrette da gradevole aroma. La conservazione si protrae oltre 6 mesi in AC.
FRUTTICOLTURA - n. 12 - 2003
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Honeycrunch® Honeycrisp*
Incrocio di Macoun x Honey Gold dell’Università del Minnesota. Varietà concessa in esclusiva al gruppo francese Pomanjou, che ne coltiva (o fa coltivare) alcune centinaia di ha, vendendo direttamente il prodotto.
Negli USA è una mela di successo e
forse lo sarà anche in Europa, ma secondo
Susan Brown (Eucarpia, 2003) possiede anche molti difetti, in particolare va soggetta
a varie fisiopatie, come bitter-pit e riscaldo.
È purtroppo alternante e molto suscettibile
a oidio; può difettare di colore.
Il frutto è grosso, anche troppo, sferoidale-oblato, non sempre molto attraente,
con intensa colorazione rossa a strisce su
larga superficie, soggetto a cascola.
Le qualità organolettiche sono eccellenti: polpa soda, croccante, succosa, dolce; mela dotata di ottime capacità di conservazione.
Maturazione: si raccoglie qualche giorno dopo Gala, quindi in agosto. È perciò
una mela estivo-autunnale che si ritiene
adatta solo ai paesi del Centro-Nord Europa, dove matura più tardi e colora meglio.
In Italia si dovrebbe provare almeno nelle
zone alpine. Per il momento non si può né
propagare né coltivare.
18
17
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Nuove varietà americane: 16) Honey Crisp*; 17) Cameo®; 18) Ambrosia*; 19) Condessa.
Maturazione: si raccoglie 5-6 giorni dopo Golden Delicious. Si profila come un’interessante innovazione sotto il profilo estetico e gustativo.
Cameo® Caudle*
L’albero è di vigore medio-elevato, con
produttività elevata e costante; la fruttificazione è ben distribuita, anche su brindilli coronati. È poco sensibile all’ oidio.
Il frutto è di forma tronco-conica allungata, con pezzatura medio-elevata. Il colore è
rosso striato, con buona estensione ed aspetto gradevole, limitatamente agli ambienti pedemontani e montani. La polpa è soda, fine,
croccante e succosa. Presenta elevato contenuto zuccherino (13-14 °B), con acidità medio-elevata alla raccolta. La conservabilità è
prolungata.
Maturazione: 10-15 giorni dopo Golden.
È commercializzata in forma di club-filiera,
ciò che consente di scegliere gli ambienti
idonei. Le prospettive sono interessanti per le
zone alpine, per le eccellenti caratteristiche
gustative e la serbevolezza. Può difettare di
colore, specialmente in pianura.
Chinook
Incrocio di Gala x Splendor, selezionata
a Summerland dalla Soc. Pico (Canada).
Albero di buona vigoria, molto produttivo.
Frutto di pezzatura media o medio piccola, molto attraente per il colore rosso brillante chiaro. Caratteristico per l’elevata durezza (>10 kg) e l’alto tenore zuccherino
(15-16 °B).
È in valutazione in varie sedi europee.
Crimson Crisp® Coop 39*
Mela TR, Incrocio PRI (Sel. 669.205 x
PCF W2134) del 1971. Precedentemente
selezionata come Coop 39*, e poi
CLR20T14. Crimson Crisp ®, insieme a
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FRUTTICOLTURA - n. 12 - 2003
Juliet®, è una delle ultime varietà licenziate
dal Gruppo PRI.
Albero di media vigoria ed elevata produttività. Resistente a ticchiolatura (gene Vf), ma
suscettibile a oidio e fireblight. I frutti sono
grossi, belli, colorati (anche in pianura), ampiamente soffusi di rosso (70-80%). Polpa soda, alquanto croccante, succosa, di buon sapore, dolce-acidula, con lieve retrogusto amarognolo. Si conserva a lungo in frigorifero.
Maturazione: si raccoglie a fine agosto-1ª
decade di settembre. Dovrebbe entrare prossimamente fra le varietà TR autunnali consigliate in Italia in vari ambienti, al posto di Enterprise* e Florina. Crimson Crisp® sembra
ormai la mela rossa più interessante dell’intera serie PRI.
Golden Simili
Autumn Gold®
Semenzale di origine casuale, individuato a Yakima (Washington) nel 1985.
L’albero è di medio vigore, rustico, con
produttività elevata e costante.
Il frutto è Golden-simile, di forma troncoconica con umboni pronunciati. La pezzatura è medio-elevata, non dissimile da Golden
Delicious. Il colore di fondo è verde chiarogiallo, con ampia sfaccettatura rosso-brillante. La polpa è soda, croccante, molto dolce e
mediamente acidula, di buon sapore.
Maturazione: 10-15 giorni dopo Golden
Delicious.
TAB. 2 - VARIETÀ DI MELO A RESISTENZA MULTIPLA INTRODOTTE DALLA STAZIONE
SPERIMENTALE DI PILLNITZ IN GERMANIA.
Cultivar
Realka
Reanda
Rebella
Regine
Reglindis
Reka
Releika
Releta
Relinda
Remo
Remura
Rene
Renora
Resi
Retina
Rewena
Geni
resistenti
a ticchiolatura
Ticchiolatura
Oidio
Vr
Vf
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Resistenze
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Fireblight Batterico
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x
X = resistente; (x) = poco resistente; o = poco suscettibile; # = suscettibile.
Rielaborato da M. Fischer, Pillnitz (b), 2000.
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Ragno
rosso
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Gelate
Freddo
primaverili invernale
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Firmgold
Semenzale casualmente individuato in
Zillah (Washington) da probabile incrocio di
Stark Spur Golden Delicious e Starkrimson.
Albero di medio vigore e solo moderatamente produttivo; non suscettibile all’oidio.
Frutto di bella forma (come Starkrimson),
buccia verdastra e spessa, peduncolo molto
lungo, polpa soda, succosa, croccante, dolce; a lunga capacità di conservazione.
Maturazione: si raccoglie due settimane
dopo Golden Delicious.
Golden Extrème® Gradigold
(= Golden Supreme®)
Semenzale da libera impollinazione di
Golden Delicious, ottenuta da W.D. Krause
negli USA. L’albero è molto vigoroso. La produttività è medio-elevata, ma molto alternante. È inoltre sensibile a cascola pre-raccolta.
Il frutto è Golden-simile, dall’aspetto più
attraente della cv madre: forma più allungata, assenza di rugginosità e presenza di ampie sfaccettature. La polpa è di consistenza
simile a Golden Delicious, leggermente meno zuccherina e più acidula, di buon sapore
per l’epoca.
Maturazione: 25-30 giorni prima di Golden Delicious. Interessante, ma affetta da problemi agronomici che ne limitano la diffusione. Il Progetto MIPAF dopo qualche anno di
osservazione ha deciso di abbandonarla.
Svizzera
Ariwa
Mela multiresistente. Oltre che a TR è la
prima mela creata dal FAW di Wädenswil
coniugando varie resistenze Vf (ticchiolatura) e Pl2 (oidio), al colpo di fuoco batterico,
oltre che al cancro rameale.
Albero vigoroso; la fruttificazione è di tipo IV (Morgenduft), produttivo ma predisposto all’alternanza. Si segnala la sensibilità a
colpi di sole.
Frutto di media pezzatura; un po’ polimorfico, da oblato a subcilindrico, coperto di rosso
arancio striato per buona parte della buccia,
peduncolo molto lungo. Polpa fine, succosa, di
buon sapore (alto contenuto in zuccheri e acidi) equilibrata e aromatica. Non è una mela attraente, ma è già una mela di buona qualità fra
quelle dotate di resistenze multiple.
Maturazione: si raccoglie qualche giorno
prima di Gala. La sua rapida perdita in qualità dopo la raccolta non permette una conservazione superiore ai 3-4 mesi.
Diwa® FAW 5878*
Varietà derivante dall’incrocio (Idared x
Maigold) x Elstar ottenuto al FAW di Wädenswil, Svizzera. Selez FAW 5878.
Albero di vigore medio-debole con buona ramificazione, leggermente assurgente e
con buona produttività; purtroppo soggetto
all’alternanza, mediamente sensibile all’odio
e alla ticchiolatura
Maturazione: il frutto si raccoglie circa
10 gg prima di Golden Delicious, di calibro
medio-piccolo, forma leggermente appiattita, molto regolare, con un sovraccolore rosso
vivo su circa 70% della superficie; colore di
fondo verde-giallo. La polpa è molto croccante e compatta, succosa e ben bilanciata
nel rapporto zuccheri e acidi. La conservabilità è buona per 8/9 mesi, con una successiva buona “shelf-life”.
Mairac® (La Flamboyante)
Varietà derivante da incrocio di Gala X
Maigold, ottenuta al Centre de Fougères,
RAC Changins, Svizzera
Albero: medio-debole con buona ramifi-
20
cazione ad angolo d’inserzione molto aperto; entrata in produzione molto rapida e regolare, leggermente sensibile all’oidio e alla
ticchiolatura
Frutto: il calibro è medio grosso a forma globosa con un sovraccolore rosso vivo
su quasi tutta la superficie. Il frutto matura
5 gg dopo Golden Delicious, la polpa è
molto croccante e succosa; appena raccolta l’acidità è molto elevata. La conservabilità è ottima per 7-8 mesi; possono comparire problemi di imbrunimento interno se
con l’AC si raggiungono elevati livelli di
CO2.
I mutanti clonali
Braeburn
Aurora® Joburn*
Mutazione di Braeburn standard, rinvenuta in Nuova Zelanda.
La distribuzione striata del colore e la tonalità rosso intensa, con sfumature aranciate,
la collocano tra i cloni di Braeburn di migliore aspetto. La percentuale di frutti di prima
scelta è sensibilmente più elevata rispetto alla cultivar originaria ed agli altri cloni striati
oggi disponibili.
21
Eve® Mariri Red*
Clone dall’aspetto ormai del tutto distinto rispetto alla cultivar originaria. La
colorazione rosso intensa è uniforme ed
estesa (80-90%). Le altre caratteristiche pomologiche e agronomiche non differiscono
sostanzialmente dagli altri cloni rossi di
Braeburn.
22
Hillwell® Hidala*
Mutazione di Braeburn standard, individuata da J. Hillwell, a Hastings, Nuova Zelanda, nel 1981.
Si differenzia dal clone standard per la
colorazione più estesa, meglio striata di rosso luminoso. La finestra di raccolta è più ristretta rispetto alla cultivar originaria.
Fuji
Auvil ® Early
Clone precoce di Fuji, individuato da G.
Auvil a Oronda, Washington nel 1993.
Si distingue per la colorazione uniforme
estesa fin oltre il 90% dell’epicarpo, in ambienti pedemontani e sui frutti esposti. La tonalità del sovraccolore tende al rosso vivo,
con sfumature rosate. L’aspetto sarebbe più
attraente tra i cloni attualmente diffusi.
Maturazione: più precoce di circa 15-20
giorni rispetto al clone standard di Fuji.
23
24
Nuovi mutanti
clonali:
20) Joburn*
(Braeburn);
21) Sniga* (Gala);
22) Raku Raku
(Fuji); 23) Pink
Gold® (Golden
Del.); 24) IT® (Red
Delicious).
Kiku®8
Clone di Fuji individuato da Alois Braun
ad Aomori, Giappone, nel 1990. Ottima precocità di messa a frutto, come nelle altre Fuji,
ma più interessante anche rispetto a Nagafu
12 per la diffusa estensione delle striature su
tutto il frutto, anche in ombra. In Alto Adige
è stato preferito a tutti gli altri cloni, compresi Nagafu 6 e Nagafu 12.
Raku Raku
Questo clone, al pari del precedente,
presenta distribuzione del sovraccolore
striata. Nell’ambito di tale tipologia, Raku
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I frutti, di pezzatura media o medio grossa (talvolta anche medio piccola se non si
dirada) sono molto belli, tronco-conici allungati o subcilindrici, polimorfici, ampiamente slavati di rosa-rosso-brillante, ma
troppo poco colorati all’ombra. Da cui la richiesta selezione, da vendere con due differenti nomi, Pink Lady® (caratteri standard) e
Cripps Pink* (quelli con colorazione inferiore al 40-50%). Presenta vari problemi di
conservazione (riscaldo, imbrunimento polpa, ecc.) per cui si stanno ancora studiando
la finestra ottimale di raccolta, e le tecniche
frigo-CA più idonee.
Raku, almeno nel cuneese, raggiungerebbe
la colorazione più intensa ed estesa (anche
sulle parti ombreggiate) rispetto a tutti gli
altri cloni.
Semptember Wonder® Fiero*
Mutazione di Yataka Fuji, individuata da
Van Leuven a Myles, Washington, nel 1992.
La colorazione è di tipo uniforme, estesa
su oltre l’80% della superficie. A maturazione, il rosso assume tonalità rosate, con effetto estetico attraente. Le qualità della polpa
non differiscono dalla Fuji standard, mentre
sembra più accentuata la tendenza all’alternanza di produzione. Della conservazione
non si hanno notizie.
Maturazione: molto precoce. Si raccoglie 40-45 giorni prima di Fuji e circa 10
giorni dopo Gala. Si teme, in ogni caso, che
una raccolta così anticipata possa comportare un difetto di qualità (prescindendo dal
colore).
Suprema
Clone individuato a Curitibanos e selezionato presso la Stazione Sperimentale di
Caçador, Brasile, nel 1986. Assume una colorazione uniforme, pressocché completa su
tutta la superficie già dopo un mese dalla fioritura e per tutta l’estate. Purtroppo, con l’approssimarsi della maturazione, il colore perde di brillantezza e intensità per assumere tonalità opaca, in definitiva meno attraente
della maggior parte degli altri cloni oggi disponibili.
Zhen® Aztec*
Si distingue per il sovraccolore rossouniforme, soffuso, con rare striature. L’estensione del sovraccolore è pressoché totale, superiore a quella dei cloni striati. Per cui sarebbe maggiore la percentuale di frutti di prima categoria.
®
Rosy Glow*
Nuovo mutante australiano, già legalmente riconosciuto, che sarà probabilmente
commercializzato in Europa dallo stesso
gruppo Star Fruits a partire dal 2005. Sembra
che la principale differenza con Pink Lady®
sia dovuta alla più accentuata ed estesa colorazione del frutto.
Buckeye® Gala.
Gale Gala®
Mutazione di Tenroy*, individuata da
Gale Wallace a Wenatchee, Washington, nel
1991. È il clone di Gala che presenta la maggior estensione di sovraccolore, intenso e luminoso. La distribuzione del sovraccolore è
solo parzialmente striata.
Schnitzer ® Schniga*
Clone di Gala con elevata sovraccolorazione di tipo striata. Rinvenuta in Alto Adige
verso metà degli anni ’90. Estensione, distribuzione e ampiezza delle striature rappresentata da un colore rosso così intenso da diventare a volte “dark-red”. Costituisce una
nuova tipologia merceologica (al pari di
Brookfield®).
Golden Delicious
Toshiro
Clone di Fuji selezionato dal CIV a Ferrara, licenziato nel 2003.
Presenta colorazione striata-soffusa, con
ampia estensione del sovraccolore; interessante la tonalità meno opaca rispetto ai cloni
standard, più brillante e luminosa.
Pink Gold® Leratess*
Mutazione di Golden Delicious rinvenuta ed edita in Francia. Si distingue per la sfaccettatura rosata, anche se non costante nel
tempo e nei diversi ambienti, che talora tende ad intensificarsi in conservazione.
Gala
Pink Kiss® Pink Rose*
Presunto mutante di Pink Lady®, di cui, in
Europa, non è ancora stata legittimata l’origine.
Quindi ne è contestata la commercializzazione, che, nel frattempo, continua ad opera dei
vivai Escande (F), al di fuori del consorzio Pink
Lady® gestito dal gruppo Star Fruit (F).
Dalle osservazioni condotte su frutti e alberi, in Italia, non sono state riscontrate differenze rispetto a Pink Lady®. Sensibile a ticchiolatura.
Si tratta dunque di una varietà che, come
Pink Lady®, ha esaltati al massimo pregi e difetti. Fra i primi, l’habitus dell’albero, facile
da governare, di rapida messa a frutto ed elevata produttività. Fruttificazione un po’ irregolare (anche perché produce tanto su lamburde quanto su brindilli e rami misti) e talvolta alternante. Ne deriva anche una scalarità di maturazione, già di per sé tardiva, che
richiede almeno due stacchi. In Francia ne
vengono suggeriti anche quattro. Altrimenti
si possono avere guai nella conservazione.
Annaglo*
Clone di Gala americano, edita in Europa
da Pépinières du Valois. Buona estensione
del sovraccolore, con striatura fine, ma meno
evidente rispetto a Galaxy.
Brookfield® Baigent*
Mutazione di Gala Tenroy individuata da
Brookfield nel 1985 a Hawkes Bay, Nuova
Zelanda. Raggiunge un’elevata estensione di
sovraccolore rosso intenso, con striatura a
bande ampie diffuse su tutta l’epicarpo.
Bucheye® Simmons*
Mutazione di Mitchgla Gala, individuata
da Simmons in Ohio, USA.
Si distingue per la colorazione (striata o
slavata) molto estesa, con tonalità del sovraccolore più brillante rispetto a Brookfield, ma
con striatura meno evidente e presenza di
frutti con colore soffuso.
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FRUTTICOLTURA - n. 12 - 2003
Red Delicious
Jéromine
Mutazione standard di Early Red One®
Erovan*. La colorazione è uniforme come
nella cultivar di origine; si differenzia per un
anticipo della colorazione, che alla raccolta
raggiunge maggior estensione e tonalità più
brillante. La produttività è elevata e costante
quanto Erovan.
IT® Red Delicious
Clone spur di Red Delicious (cl. Heinike), individuato in Orondo (Washington)
nel 1986. Presenta il miglior profilo estetico
del gruppo, in ragione della forma allungata
e dell’estensione del sovraccolore pressoché
completa su tutta la buccia, con striatura evidente e contrasto di tonalità.
Superchief ® Sandidge*
Mutazione spur di Red Chief® Camspur,
rinvenuta a Entiat (Washington). Presenta sovraccolore più intenso ed esteso di Red
Chief; mantiene in ogni caso una distribuzione striata, appariscente anche nelle parti ombreggiate della chioma. Poco soggetta a re■
gressioni.
Gruppo Pink Lady® Cripps Pink*
Superchief ®.
Gli Autori ringraziano i dr.i Stefano Lugli, Lorenzo
Berra, Franco Donati e Walter Guerra per la preziosa
collaborazione.
Le foto n. 3, 8, 9, 11, 12, 20-24 sono di C. Carli (CreSO Cuneo), le altre di S. Sansavini (DCA di Bologna).
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