4° film 17 - 18 – 19 – 20 settembre 2007 Nel 1938, mentre l`India è
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4° film 17 - 18 – 19 – 20 settembre 2007 Nel 1938, mentre l`India è
Cineforum G. Verdi - Breganze 33°anno www.cineverdi.it Water CAST TECNICO ARTISTICO Regia: Deepa Mehta Sceneggiatura: Deepa Mehta Fotografia: Giles Nuttgens Scenografia: Dilip Mehta Costumi: Dolly Ahluwallia Musica: Mychael Danna Montaggio: Colin Monie Prodotto da: Deepa Mehta Films, Flagship International, David Hamilton Productions, Echo Lake Productions, Noble Nomad Pictures Ltd., Téléfilm Canada (Canada, India, 2005) Durata: 113' Distribuzione cinematografica: Videa-Code, Warner Bros Italia PERSONAGGI E INTERPRETI Shakuntala: Seema Biswas Kulbhushan Kharbanda: Kulbhushan Kharbanda Kalyani: Lisa Ray Bhagavati: Waheeda Rehman a cura di Alessandra Sperotto Nel 1938, mentre l’India è ancora colonia inglese e il Mahatma Gandhi sta per iniziare la sua predicazione, la piccola Chuya, una bambina di 8 anni, viene data in sposa ad un uomo molto più anziano di lei e malato. Quando il marito muore, Chuya, rimasta vedova, viene rimandata a casa dai suoi, ma non rimarrà lì: secondo l’uso indù le vedove devono trascorrere l’intera esistenza tra di loro e in penitenza. Chuya viene mandata nella città sacra di Benares dove, non capendo quello che le sta accadendo, pensa che presto sua madre tornerà a riprenderla… Inizia in modo crudo il film Water di Deepa Mehta: un’efficace metafora sull’incomprensione e la denuncia di alcune vecchie 4° film consuetudini religiose. Lo schiaffo rimediato dalla piccola Chuya che solletica il piede del marito moribondo, le successive sequenze che ci mostrano il taglio dei capelli e il breve dialogo con il padre che le ricorda di essere una vedova, sono una vera e propria cronaca dell’incomprensione. La storia di Chuya, vedova prima ancora di essere donna, presentano con estrema lucidità che il corpo della donna, offeso ed umiliato, è il punto di incontro tra l’irrigidimento sociale e il fanatismo religioso dell’India degli anni Trenta. La regista non sembra aver dubbi in proposito, le sequenze all’interno della casa, oltre a illustrare le dinamiche che intercorrono tra le vedove dimostrano in maniera più latente la lenta disgregazione del corpo. Una lunga marcia verso la repressione di qualsiasi pulsione, anche quella verso il cibo. Deepa Mehta non si stanca di ricordarcelo, così vivono queste donne schiacciate dal peso di una tradizione religiosa antica di quasi duemila anni. Water è il terzo episodio di una trilogia sugli elementi naturali Fire e Earth e può essere considerata l’opera più riuscita delle tre. E’ un film estremamente coinvolgente sotto l’aspetto emotivo. Basato su una grande sobrietà non manca di momenti commoventi (un amore contrastato e la bambina abbandonata). Trasmette una grande forza immaginifica e al tempo stesso sferra un durissimo attacco a regole e tradizioni che schiavizzano le donne. La regista segue un doppio 17 - 18 – 19 – 20 settembre 2007 r egistro: da un lato la difficile vita di una bambina la cui esistenza viene rovinata e dall’altro l’India che si apre al cambiamento apportato da Gandhi , una vera lacerazione tra passato e futuro. Un film drammatico reso ancora più toccante dalla colonna sonora di Mychael Danna. Ha inaugurato l’anno scorso il Festival Internazionale di Toronto ed ha ottenuto il premio come migliore film straniero al Bangkok International film festival, è stato campione di incassi in Canada e in Spagna. Il film della prossima settimana Saturno contro Di Ferzan Ozpetek Durata 110’ Saturno è il pianeta che, secondo gli astrologi, quando è "contro" al proprio segno porta rotture, cambiamenti, nuovi incontri, dai quali si può uscire provati, cambiati e persino migliorati. E come un oroscopo impazzito la vita ti mette di fronte ai propri Saturno, ai propri eventi “contrari”, momenti della vita dai quali esci mutato, quasi senza rendertene conto. La morte, in questo caso, è l’evento scatenante; i rapporti, le amicizie, le fiducie e le parole cambiano a causa di essa. Ozpetek, torna a raccontarci una storia di amici, di coppie e di single, di etero e di gay, di poliziotti e di drogati. Una storia che cambia i propri connotati a seguito della tragedia accaduta ad uno dei protagonisti intrecciando sentimenti, emozioni, sguardi e comportamenti ad una mai arrendevole e sempre costante critica ai lati più tradizionalisti e ottusi della società italiana. Cineforum G. Verdi - Breganze 4° film 33°anno www.cineverdi.it LA REGISTA Scheda film Water La locandina NOME: Deepa Mehta DATA DI NASCITA: 01/01/1950 LUOGO DI NASCITA: Amritsar PunjabIndia CENNI E CURIOSITA’ SUL FILM: -candidato all'Oscar 2007 come Miglior film Straniero - Ci sono più di 34 milioni di vedove in India, secondo il censimento del 2001. Molte continuano a vivere in condizioni di degrado sociale, economico e culturale, come sancito 2000 anni fa dai sacri testi di Manu. Nella religione induista Manu è il mitico progenitore degli uomini. Il codice che porta il suo nome è stato scritto nel quarto secolo dopo Cristo ed è un intreccio di norme religiose e giuridiche che regolano la vita della società. Fra queste spicca il destino riservato alle vedove: o farsi bruciare assieme alla salma del marito, o sposare il cognato più giovane, o essere rinchiuse nella “casa delle vedove”, affidate unicamente alla pietà e all’elemosina della comunità, ma anche, almeno per quelle giovani e belle, ai capricci e alle voglie di qualche ricco signore in cerca di svaghi momentanei. -Girare questo film non è stato facile. Quattro anni fa, mentre si cercava di girare questo film nella città sacra di Varanasi, le riprese erano state interrotte, il set incendiato e attaccato da duemila indù arrabbiati con Deepa Mehta, minacciata di morte e le sue foto bruciate pubblicamente, perché ritenevano che i suoi film fossero denigratori verso la religione. Già il suo precedente film, Fire (Il Fuoco) che parlava di rapporti sessuali tra due donne, aveva sollevato molto scalpore tra alcuni gruppi in India, i quali ritenevano che l'omosessualità fosse estranea alla cultura indiana. Alla fine Mehta fu costretta ad interrompere le riprese del film e a lasciare l'India. Questo film è stato girato in grande segreto in Sri Lanka e tutto il cast di attori è stato cambiato per non destare sospetti e per evitare che simili disordini si sollevassero un'altra volta. (2005) (2003) (2002) (1998) (1996) (1994) (1991) Water The republic of love Bollywood/Hollywod Heart Fire Camilla Sam and Me 3° rassegna di viaggi e di incontri Senza orario senza bandiera Cinema Verdi – Martedì 23 Ottobre ore 20.45 Proiezione film VINCITORE FILMFESTIVAL DELLA MONTAGNA DI TRENTO 2007 Primavera in Kurdistan Di SERGIO SAVONA Presentazione a cura del Cineforum Verdi INGRESSO GRATUITO Cineforum G. Verdi - Breganze Com. montana dall’Astico al Brenta I PROSSIMI FILM IN PROGRAMMA 24 – 25 –2 6 - 27 Ottobre Saturno contro 31 Ottobre 1 – 2 – 3 Novembre Blood diamond 7 – 8 – 9 -10 Ottobre Il mio migliore amico 17 - 18 – 19 – 20 settembre 2007 L’ATTRICE NOME: Lisa Ray DATA DI NASCITA: 04/04/1972 LUOGO DI NASCITA: Toronto Canada (2006) Water (2004) Ball & Chain (2002) Boolywood/Holliwood La colonna sonora A.R. Rahman è uno dei compositori indiani più conosciuti nel mondo, tanto da essere stato soprannominato il Morricone d'India. La sua colonna sonora d'esordio, realizzata per Roja (1992), pellicola tamil di Mani Ratnam, è finita addirittura nella classifica del Time magazine dei 10 Migliori Soundtrack di tutti i tempi. Mychael Danna ha esordito nel cinema nel 1987, quando ha tessuto le musiche di Black Comedy di Atom Egoyan, e ottenuto la prima delle sue undici nomination al Genie Award (l'equivalente canadese del premio Oscar). Noto per essere uno dei pionieri nella combinazione di suoni non-occidentali e minimalismo orchestrale ed elettronico e per l’utilizzo di strumentazioni asiatiche e mediorientali mescolate alle più classiche dell’Occidente, Danna ha lavorato al fianco di registi come Ang Lee, James Mangold, Mira Nair, Joel Schumacher e Denzel Washington. Non è dunque strano che sia proprio lui a comporre la trama sonora del film di Deepa Mehta, lasciando ad A.R. Rahman la sola realizzazione di cinque canzoni (i cui testi sono scritti da Sukhwinder Singh, uno dei cantanti più richiesti a Bollywood). È anche grazie alle musiche di Danna che il film di Mehta acquista ulteriore colore e delicatezza. Attingendo elementi dal suo lavoro per Monsoon Wedding, il compositore canadese appare perfettamente a suo agio tra sitar, bansuri, santoor, shenai e percussioni indiane, tracciando un incantevole percorso attraverso i suoni dell'India, confermando la sua sensibilità verso una cultura musicale raffinata ed emozionante.(Mymovies.it)