Eurostat e le donne.
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Eurostat e le donne.
EUROSTAT E LE DONNE La situazione delle donne e degli uomini in vari ambiti di vita secondo un'analisi dell'ufficio di statistiche dell'UE. Ecco i dati In occasione della Giornata internazionale della donna, Eurostat, l'Ufficio statistico delle Comunità europee, ha pubblicato una statistica comparativa tra la situazione delle donne e degli uomini nell'UE nel campo della demografia, dell'educazione, delle competenze informatiche, dell'occupazione. Dai dati raccolti si possono estrapolare alcune considerazioni. Ad esempio: la speranza di vita delle donne dovrebbe superare gli 80 anni in tutti gli Stati membri dell'UE entro il 2050; il tasso di fecondità più elevato si riscontra in Francia (1.92) e in Irlanda (1.88), contro la media europea a 27 dell'1.51 (l'Italia registra l'1.34); circa un quarto delle donne e degli uomini sono in possesso di un diploma universitario. Tra i paesi che registrano il maggior numero di laureate compare la Finlandia (42%), l'Estonia e la Danimarca (39%) mentre la Romania (12%), la Repubblica Ceca e Malta (13%) registrano le percentuali più basse. In Italia le percentuali sono del 14.3% per le donne e del 12.3% per gli uomini; le percentuali più alte di donne che posseggono elevate conoscenze informatiche si rilevano in Danimarca (25%), Lussemburgo e Ungheria (21%), mentre la media europea si attesta sul 15% di donne e 29% di uomini. Le percentuali più alte di donne senza conoscenze informatiche sono state registrate in Bulgaria (69%), Italia (64%), Portogallo (61%) e Grecia -60%). A questo proposito, visto il calo di laureate nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), la Commissione ha presentato i video-diari di 6 donne che hanno potuto seguire una giornata di lavoro di un'affermata professionista del settore (ingegnere o dirigente tecnico) per conoscere le promettenti prospettive di carriera aperte alle donne nel settore delle TIC. Lo scopo è di incoraggiare le donne ad intraprendere una carriera nell'industria delle TIC per creare una forza lavoro più ampia, diversificata e creativa. Al primo progetto pilota hanno partecipato cinque società tecnologiche (BT, Cisco, Infineon, Motorola e Nokia) assieme alla Commissione europea. Silvia Dragoni