REGOLE DI COMPORTAMENTO E NORME DI CONTROLLO
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REGOLE DI COMPORTAMENTO E NORME DI CONTROLLO
Acta Medica Mediterranea, 2005, 19: 145 REGOLE DI COMPORTAMENTO E NORME DI CONTROLLO NELLANUTRIZIONE ENTERALE DEL PAZIENTE CRITICO RITA AZZOLINA – GIOVANNI ARRABITO - AGOSTINO MESSINA University of Studies of Catania – Department of Biological Chemistry – Medical Chemistry and Molecular Biology – Dept. of Anaesthesiology and Resuscitation - (Responsabile: Prof.ssa Rita Azzolina) [Rules of behaviour and regulations of control in the enteral nutrition of critical patient] RIASSUNTO SUMMARY In questo lavoro vengono sottolineate le norme di controllo della nutrizione enterale del paziente critico. Si analizzano la somministrazione in bolo ed in pompa con vantaggi e svantaggi ad essa correlata. Vengono altresì evidenziate le complicanze prevedibili e non e si afferma la validità della tecnica in pazienti selezionati in quanto permette il transito fisiologico e garantisce un supporto nutrizionale adeguato. In this work we underlined the regulations of control of enteral nutrition of critical patient. We analysed the bolus and pump administration with related advantages and disadvanta ges. We also underlined foreseeable and non foreseeable com plications and affirmed the validity of tecnique in selected patients because it allows the physiological transit and assures a suitable nutritional support. Parole chiave: Enterale, paziente critico, vantaggi, svantaggi, complicanze Key words: Enteral, critical patient, advantages, disadvanta ges, complications Introduzione I pazienti con deficit respiratori cronici riacutizzati necessitano di un contenuto di carboidrati minore e maggiore di lipidi per evitare l’aumento di CO2. Nei casi di insufficienza renale si deve somministrare un prodotto ipoproteico. I pazienti settici o immunocompromessi, con infezioni gravi (AIDS) andrebbero alimentati con diete speciali iperproteiche e con sostanze immunomodulatorie La nutrizione enterale è una procedura che consente l’alimentazione e il reperimento di un adeguato apporto calorico-nutrizionale per il paziente critico che è impossibilitato a nutrirsi autonomamente per os. Nella nutrizione enterale mediante sondino naso-gastrico è necessario avere a disposizione un sondino naso-gastrico di 12-14 F.in poliuretano o silicone attraverso il quale viene somministrato il contenuto della sacca. Inoltre occorrono guanti monouso non sterili, lubrificante quali ad esempio il Nefluan o il Luan, siringa da 60 cc.con cono grande, garze, telino, cerotto di fissaggio, fonendoscopio e in ultimo xilocaina spray (4%). Si inizia in genere con un prodotto isosmolare per evitare problemi di malassorbimento (diarrea ecc.). I pazienti con funzionalità intestinale ridotta necessitano di diete arricchite con fibra che aumentano il volume delle feci. Posizionamento del SNG Innanzitutto occorre informare il paziente sulla procedura, se questi è cosciente, e se possibile, per l’esecuzione di tale manovra, porlo semiseduto nella posizione di Fowler. Bisogna ispezionare le cavità nasali al fine di verificare eventuali deformazioni per scegliere la narice più pervia e rimuovere le eventuali protesi dentarie. A paziente cosciente occorre spruzzare la Xilocaina spray nel naso-faringe. 146 R. Azzolina - G. Arrabito Dopo aver misurato la distanza orecchio-nasoprocesso xifoideo, per determinare la lunghezza giusta per l’inserimento del sondino naso-gastrico (SNG), e aver segnato il punto con un cerotto, occorre lubrificare la punta del SNG prima di introdurlo delicatamente. Il cavo orale va ispezionato per controllare che il SNG non si arrotoli in bocca durante la manovra di posizionamento. Inoltre, per favorire l’avanzamento del SNG fino al punto segnato, occorre far bere al paziente un bicchiere d’acqua e invitarlo a deglutire quando il SNG è in faringe (se il paziente è cosciente). In caso di tosse, cianosi, ipossia bisogna rimuovere rapidamente il SNG e ripetere la manovra. In ultimo è utile valutare che il sondino sia correttamente posizionato all’interno dello stomaco e ciò può essere fatto in due modi. Il primo consiste nell’aspirazione mediante siringa e vedere se c’è succo gastrico nell’aspirato. Il secondo consiste, se non c’è ristagno gastrico, nell’insufflare aria ascoltando con il fonendoscopio in epigastrio. Accertato il corretto posizionamento del sondino nello stomaco, occorre fissarlo al naso senza fare pressioni sulle ali nasali. La testa del paziente va mantenuta elevata per ridurre la possibilità di reflusso gastrico e inalazione nelle vie aeree. Il sondino va assicurato bene alla cute controllando la tenuta del cerotto al fine di prevenirne la retrazione o la fuoriuscita. La sonda per l’alimentazione va irrigata con 10-50 cc.di acqua sterile ogni 8 ore e dopo la somministrazione di farmaci per os (compresse, farmaci viscosi, etc.), al fine di lavare via i residui di dieta dal lume della sonda. Nel caso in cui il residuo gastrico sia > 200 cc.occorre diminuire il successivo bolo. • Somministrazione in pompa: Si inizia con una velocità di infusione di 30ml/ora; stop al sucralfato. Inoltre va eseguita l’aspirazione gastrica ogni 4 ore controllando l’entità del residuo gastrico (R.G.). Se tale residuo è maggiore a 200 cc.allora occorre risomministrare 200 ml e mantenere la velocità di infusione a 30 ml/ora. Se invece è minore a 200 cc.occorre aumentare la velocità di infusione ogni 4 ore. Si esegue una nuova aspirazione dopo 4 ore dalla precedente per rivalutare il residuo gastrico (R.G.). Se il R.G. è maggiore a 200 ml allora occorre risomministrare 200 ml, iniziare la peristaltogenesi e diminuire la velocità di infusione da 30 ml a 10ml/ora. Aspirare poi ogni 6 ore, 8 ore e 12 ore. Riaspirare dopo 4 ore e rivalutare il residuo gastrico. Se superiore a 200 ml allora procedere alla risomministrazione di 200 ml e diminuire la velocità di infusione a 10 ml/ora. Nutrizione enterale mediante Sondino-NasoGastrico Eseguire sempre un attento e scrupoloso esame dell’addome per valutare se è disteso e se è presente l’attività peristaltica intestinale. La glicemia è un parametro che deve essere valutato spesso segnalando anche eventuali sintomi avvertiti dal paziente quali nausea, vomito e senso di ripienezza. Controllare anche lipidi, trigliceridi, colesterolo 1/settimana e registrare costantemente la frequenza cardiaca e la consistenza delle feci valutandone il colore, odore, volume e peso. I tubi di connessione e le sacche/contenitori per l’alimentazione vanno sostituiti ogni 24 ore mentre il contenuto di ogni sacca/contenitore va somministrato ogni 12 ore specie se l’ambiente è caldo.In presenza di diarrea si deve eseguire una coltura microbiologica sugli ultimi 5-10 cc.di dieta del contenitore. In particolare nel paziente con gastro digiunostomia occorre lavare la sonda digiunostomicagastrostomica ogni giorno e controllarne la pervietà tramite aspirazione-lavaggio con acqua bidistillata sterile. La dieta necessaria per la nutrizione enterale (NE) va preparata tenendo conto delle esigenze nutrizionali di ogni singolo paziente ed inoltre va attentamente controllata la data di scadenza, l’integrità della confezione e la temperatura ricordando che bisogna somministrarla a temperatura ambiente. Dopo aver appurato il corretto posizionamento del sondino nello stomaco e avere aspirato l’eventuale ristagno per prevenire l’inalazione nelle vie aeree, bisogna procedere alla somministrazione che può essere in bolo o in pompa. • Somministrazione in bolo: Prima di ogni somministrazione occorre verificare la prescrizione medica. Il paziente non va mantenuto in posizione supina e bisogna inoltre procedere all’aspirazione del residuo gastrico (R.G.) o dell’aria prima di ogni bolo (ogni 4 ore o meno secondo la prescrizione). Norme di controllo Regole di comportamento e norme di controllo nella nutrizione enterale del paziente critico 147 Si deve eseguire anche un accurato controllo delle stomia verificando eventuali infiltrate peristomotiche e zone di arrossamento eventualmente presenti. Ricordarsi infine di sostituire la medicazione ogni 48 ore se la stomia è pulita. La diarrea, molto spesso, è associata alla NE e non è causata da essa; va tenuto conto dei numerosi farmaci (es. gli antibiotici) che possono essere la causa della diarrea (alterazione della flora microbica intestinale). Vantaggi e svantaggi della nutrizione enterale Conclusioni I vantaggi della nutrizione enterale sono molteplici. Tra questi vanno ricordati: • Mantenimento dell’integrità della mucosa, della peristalsi; • Aumento del flusso ematico intestinale (ciò previene l’ischemia a livello intestinale); • Aumento della secrezione biliare e pancreatica; • Aumentata sintesi proteica, ritenzione di N; • Ridotta incidenza di ulcere da stress; • Mantenimento e aumento di produzione di gastrina, urogastrone, enteroglucagone, bombesina etc.; • Stimolazione dell’attività dei macrofagi, della chemiotassi, delle IgA; • Diminuzione traslocazione batterica; • Minor incidenza di infezioni (9% contro 37% della N.P.T); • Mortalità più bassa; • Minor degenza (costi più bassi). Gli svantaggi possono essere: • Perforazioni intestinali; • Fistole intestinali; La via enterale rappresenta la prima scelta per il trattamento nutrizionale ogni qualvolta il tratto gastrointestinale lo consenta. Essa infatti permette un transito fisiologico e garantisce un supporto nutrizionale adeguato con un minimo di rischi e complicanze. Essa deve essere attuata in tutti quei pazienti correttamente selezionati che sono o che diverranno malnutriti ed in cui la nutrizione per os sia impossibile o insufficiente a mantenere uno stato nutrizionale adeguato. Occorre utilizzare la sola via parenterale unicamente quando il tentativo per via enterale sia fallito o quando la funzionalità intestinale risulta compromessa. Bibliografia 1) 2) Complicanze della NET 3) ♦ Inalazione, aspirazione nelle vie aeree con polmonite; ♦ Ostruzione della sonda; ♦ Contaminazione della dieta, dei devices per la somministrazione; ♦ Otiti, faringiti; ♦ Erosione della mucosa; disconfort da SNG; ♦ Diarrea (da 3 a 5 scariche/die); ♦ Meteorismo; ♦ Nausea e vomito; ♦ Costipazione; ♦ Disidratazione, alterazioni metaboliche, idroelettrolitiche (K, Na, P); La maggior parte di queste complicanze è prevenibile con un attento monitoraggio e nursing; la nausea, il vomito, il ritardato svuotamento gastrico scompaiono in genere col posizionamento della sonda oltre il piloro. 4) 5) 6) Phoni L., Tognoni G. Cost-benefits and cost-effective ness analysis of home artificial nutrition: reappreisal of available data.Clin Nutr 1995; 14 (suppl 1) 87-91. Bozzetti F.,Braga M.,: Linee guida per l’impiego della nutrizione parenterale ed enterale nei pazienti adulti ospedalizzati. RINPE 1995; 13 (suppl 2) 1. Chrisomillides SA, Kaminska MV. 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