Insalata di mare con legumi,Salmone al forno su fette di limone al

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Insalata di mare con legumi,Salmone al forno su fette di limone al
Insalata di mare con legumi
Adoro il pesce in tutte le sue forme (a parte crudo!!!!) specie crostacei e
cefalopodi, alias calamari & Co.
L’abbinamento con i legumi lo trovo particolarmente stuzzicante e anche molto
pratico dal momento che può diventare un ottimo piatto unico da preparare in
anticipo con cui risolvere un pranzo leggero o una cena veloce com’è stata la mia
ieri sera!
Così, tanto per non dire “mi è toccato un panino al volo e ora…non ci vedo più dalla
fame”!!!
Insalata di mare con legumi
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Prep time
2 hours 15 mins
Cook time
25 mins
Total time
2 hours 40 mins
Per 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Secondi piatti
Serves: 4
Ingredienti
800
gr
di
mix
per
insalata
di
mare
(calamari,
moscardini, polpo, gamberetti…)
250 gr di ceci lessati
250 gr di fagioli rossi lessati
1 costa di sedano
1 carota
1 spicchio d’aglio
1 cipollotto rosso
un mazzetto di prezzemolo
un rametto di timo
un rametto di maggiorana
olio evo
aceto balsamico
sale
peperoncino (facoltativo)
Procedimento
1. Lessare il misto pesce in acqua bollente salata con
carota, sedano, aglio e un ciuffo di prezzemolo per
circa 25 minuti.
2. Una volta freddo, riunirlo in una terrina insieme a ceci
e fagioli, timo, maggiorana e prezzemolo tritati molto
finemente e cipollotto a rondelle.
3. Preparare un’emulsione con olio e aceto balsamico, sale
e, se piace (io assolutamente SI!), una punta di
peperoncino.
4. Condire l’insalata e lasciarla riposare per un paio
d’ore a temperatura ambiente prima di servire.
Salmone al forno su fette di
limone al sale
In uno dei tanti giri a spasso per la rete mi son capitate sotto gli occhi le fette
di limone al sale e subito mi è presa la curiosità di provarle, of course!
Tipici della cucina etnica marocchina, i limoni sotto sale sono usati moltissimo per
insaporire zuppe e tajine, ma la cottura su fette di limone è estremamente
versatile, oltre che leggera e nello stesso tempo gustosa.
Unico “inconveniente” è la preparazione anticipata dei limoni confit, ma ne vale la
pena.
Io di solito le preparo con una settimana di anticipo, approfittando del
rifornimento spesa del week end, per utilizzarle il fine settimana successivo.
Questa è stata la volta del salmone, ma cambiando gli aromi è un’ottima soluzione
anche per altri tipi di pesce come orata, spigola o rana pescatrice.
Salmone al forno su fette di limone al sale
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Prep time
10 mins
Cook time
15 mins
Total time
25 mins
Per 2 persone
Author: Federica
Recipe type: Secondi piatti
Serves: 2
Ingredienti
2 fette di salmone
1 spicchio d’aglio
1 rametto di rosmarino
mix “creola” in grani (pepe multicolore)
poco pangrattato
1-2 cucchiai di limoncino (se fatto in casa…meglio!)
2 limoni NON trattati
sale grosso q.b.
olio evo
Procedimento
1. Preparare in anticipo il limone al sale.
2. Una volta lavati e asciugati, tagliare i limoni a fette
di circa ½ cm e disporli in un contenitore di vetro,
alternati al sale grosso che deve ricoprirli per bene.
3. Terminare con uno strato di sale, chiudere e lasciar
riposare a temperatura ambiente da un minimo di 48 ore
fino anche a 2-3 settimane.
4. Per la cottura del pesce, coprire il fondo di una
pirofila con le fette di limone, eliminando tutto il
sale visibile (si possono anche passare velocemente
sotto l’acqua, tamponandole poi con carta assorbente).
5. Appoggiare su ciascuna un ciuffetto di rosmarino e
adagiarvi sopra le fette di salmone, asciugate bene con
carta da cucina, strofinate con lo spicchio d’aglio e
insaporite con una bella macinata di pepe multicolore da
ambo i lati.
6. Cospargere le fette con un po’ di pangrattato, condire
il tutto con un filo di olio, mezza tazzina di acqua
tiepida e il limoncino ed infornare a 180°C per circa 15
minuti, accendendo il grill negli ultimi minuti di
cottura, fino a che la superficie è ben dorata.
7. Servire subito.
Visto che siamo in rosa…non posso non dedicare questa ricetta ad una raccolta tutta
rosa come quella di Sara.
Ma il pesce è anche perfetto per restare in forma con gusto. Con questa ricetta
partecipo ancora alla raccolta di Gaijina.
Confettura
di
prugne
albicocche con zenzero
mandorle a lamelle
e
e
Oltre al sole e al caldo, una delle cose che amo maggiormente della bella stagione è
la gran varietà di frutta che è in grado di offrirci: fragole, ciliegie, pesche,
albicocche, susine, melone, anguria…un vero trionfo di colori e di sapori.
E quale miglior sistema per cercare di prolungare i profumi dell’estate se non un
bel barattolo di confettura “home made” con poco zucchero e ricco di frutta a
pezzettoni?
Qualche anno fa mi lasciai tentare dall’uso della pectina per cercare di velocizzare
i tempi ma confesso che l’entusiasmo iniziale per la rapidità e la resa (quasi il
doppio dei vasetti a parità di frutta!!!) è subito svanito al primo assaggio.
Il sapore poteva andare (anche se una nota di…”industriale” mi sembrava di
avvertirla) ma ciò che non mi piaceva era la consistenza: non una crema ma una
gelatina che si prendeva a pezzi e mi richiamava alla mente le marmellate del
supermercato e che sulle crostate si trasformava in un lago di sciroppo…mai più!!!!
Le buste di pectina avanzate son finite dritte dritte nella spazzatura.
In compenso mi son trovata bene ad aggiungere alla frutta una mela grattugiata
oppure, se proprio alle strette con i tempi, il microonde è un’ottimo compromesso.Le
confettura di prugne e quella di albicocche sono le mie preferite e visto che avevo
delle prugne “contadine” belle mature ma un po’ pochine per aver voglia di
marmellatare solo per loro, ho pensato di aggiungerle ad altrettante albicocche
arricchendo il tutto con delle mandorle a lamelle e profumando con una nota di
zenzero…fantastica da spalmare su pane e fette biscottate a colazione, ma anche
semplicemente da mangiare a cucchiaiate!
Confettura di prugne e albicocche con zenzero e mandorle a
lamelle
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Prep time
40 mins
Cook time
2 hours
Total time
2 hours 40 mins
Per 4-5 vasetti
Author: Federica
Recipe type: Marmellate
Serves: 4-5
Ingredienti
750 gr di prugne rosse
750 gr di albicocche
500 gr di zucchero
1 mela (possibilmente renetta)
1 limone
1 arancia
zenzero in polvere
50 gr di mandorle a lamelle
Procedimento
1. Lavare prugne e albicocche, snocciolarle e tagliarle a
pezzetti.
2. Sbucciare la mela e grattugiarla con la grattugia a fori
grossi.
3. Spremere il limone e l’arancia e filtrare il succo.
4. Mettere la frutta in una casseruola di acciaio,
aggiungere il succo del limone e 50 ml di succo
d’arancia, porre sul fuoco e lasciar cuocere a fiamma
bassa mescolando di tanto in tanto, fino a che il
liquido sarà quasi del tutto ritirato.
5. Aggiungere lo zucchero, lo zenzero in polvere (quantità
a piacere secondo i gusti; io tendo ad abbondare un po)
e proseguire la cottura sempre a fuoco basso, mescolando
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spesso per evitare che la frutta si attacchi, fino a
raggiungere la giusta consistenza (prova piattino!).
Una volta aggiunto lo zucchero si può frullare il tutto
con il frullatore ad immersione se si preferisce una
marmellata “liscia” ma io non l’ho fatto perchè amo
quella con i bei pezzettoni di frutta.
Una volta pronta la marmellata, aggiungere le mandorle a
lamelle, mescolare velocemente e invasare ancora
bollente nei vasetti lavati e sterilizzati.
Chiudere i vasetti, avvolgerli con un panno e lasciarli
raffreddare completamente.
Si sentirà un “clac” appena i vasetti faranno il vuoto!
Note
* Il peso della frutta è considerato al netto di noccioli ed
eventuali scarti.
* Piccolo trucchetto: appena invasata la marmellata, metto i
vasetti aperti in micro alla max potenza fino a che prendono
leggermente il bollore, chiudo immediatamente e avvolgo nel
canovaccio.
Un grazie a Martolina per il prezioso consiglio del micronde.
Con le Dita nel barattolo partecipo alla raccolta di Martina.
Pepatelli abruzzesi
Tipici della provincia di Teramo (la mia città d’origine), in modo particolare delle
zone montane, i “papatìlle” sono piccoli biscotti piatti che sembrano vagamente
ricordare, per la forma, i cantucci toscani.
In realtà sono molto diversi, a base di farina integrale, miele, scorza gratugiata
d’arancia, mandorle e, nota curiosa, pepe, che conferisce loro un gusto unico e
particolarissimo.
Di queste piccole golosità tipiche del periodo natalizio esistono diverse versioni:
solo farina bianca, solo farina integrale o mix delle due; più o meno mandorlosi,
sottili o leggermente spessi, morbidi o croccanti.
Ricordo che mia nonna paterna li faceva di sola farina bianca, con poche mandorle e
poco pepe, abbastanza spessi e morbidi ma non ho mai amato molto quello che chiamavo
“effetto cheewing gum” probabilmente dovuto alla presenza del miele. Mastica
mastica, il pepatello sembrava essere sempre lì, appiccicato ai denti, senza aver
nessuna intenzione di andar giù. E la farina bianca sembrava rendere il tutto troppo
dolce per i miei gusti.
Da criceto/scoiattolo quale sono, ho un debole speciale per la frutta secca e per le
consistenze sgranocchiose.
Questa è la versione che ho imparato da mia mamma (e che lei a sua volta ha
ereditato dalla sua) e, neanche a dirlo, la mia preferita, perchè croccantissima e
ricchissima di mandorle.
Pepatelli abruzzesi
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Prep time
40 mins
Cook time
30 mins
Total time
1 h 10 mins
Author: Federica
Recipe type: Dolci tipici
Ingredienti
500 gr di mandorle
500 gr di miele millefiori
500 gr di farina di tritello (è la farina che contiene
la parte fine della crusca) o, in alternativa, farina
integrale
2-3 arance non trattate
pepe nero
Procedimento
1. Lavare le arance, asciugarle bene e grattugiare la
scorza (solo la parte arancione) abbastanza finemente.
2. In una casseruola far sciogliere il miele a fuoco
bassissimo.
3. Sulla spianatoia mescolare la farina con le mandorle, la
scorza delle arance ed una generosa macinata di pepe.
4. Aggiungere pian piano il miele caldo e cominciare ad
impastare; il tutto alla fine risulterà piuttosto
5.
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10.
consistente.
Per la quantità di pepe, dipende molto dai gusti ma si
dovrebbe sentire leggermente il pizzico…da cui il nome
pepatelli.
Con la pasta formare dei filoni rettangolari ed
ppoggiarli sulla placca del forno.
Cuocere 170°C fino a che la superficie risulterà dorata.
Dai filoni ancora caldi ritagliare i pepatelli dello
spessore di 3 mm circa
Disporre i pepatelli nuovamente sulla leccarda e
ripassarli in forno ancora per qualche minuto in modo da
renderli croccanti.
Per quet’operazione non è necessario che il forno sia
acceso, va benissimo anche il forno appena spento ancora
bello caldo, e ovviamente tanto più vi si terrano
dentro, tanto più i pepatelli risulteranno croccanti.
11. Una volta freddi riporre i “papatìlle” in una scatola di
latta. Ben chiusi, si conservano a lungo…se durano!
Note
Per tagliare i pepatelli usare un coltello affilatissimo ed
aiutarsi con un canovaccio, altrimenti si rischia l’ustione!
Con questa ricetta partecipo all’E-book di Dolci Pasticci.
Biscottiamo? Ma sì dai… come resistere alla simpatica proposta de “Il criceto
goloso“?!?!
Plum cake
sorpresa
alle
carote…con
Ricordate le “CAMILLE” del Mulino Bianco?
Magari mi sbaglio, ma credo che il boom delle torte alla carota sia cominciato
proprio da lì.
Quando ero piccola ne andavo pazza, erano le mie merendine preferite, benchè di
merendine non ne abbia mai fatto gran consumo (la mia mamma preferiva di gran
lunga una ciambella o crostata fatta in casa ai prodotti confezionati).
Con un tenero sorriso ricordo quando, appena uscite sul mercato, durante gli spot
pubblicitari mio padre scuoteva la testa scettico dicendo “Ecco, non sanno più cosa
inventare…ora ci mancavano anche le carote nelle torte“. Già, le carote non gli sono
mai piaciute troppo!
Ma se lui era prevenuto, io bambina ero stuzzicata da quella novità e un giorno
convinsi la mamma a comperarmi un pacco di Camille; le assaggiammo insieme…fu subito
conquista.
E insieme decidemmo di giocare un piccolo scherzetto a papà!
Una sera dopo cena con la faccina innocente gli dissi “papà, chiudi gli occhi e apri
la bocca, ti faccio assaggiare una cosa” e giù via un pezzetto di merendina.
“mhhhhhh, che buona, cos’è? L’hai fatta tu con la mamma?”
“No papà, sono le tortine alla carota che critichi tanto in TV!” e da allora zitto e
muto come un pesce davanti alla pubblicità ma famelico come un lupetto davanti al
pacco di Camille!
E poi dicono i bambini….
Dopo tanti anni ho riassaggiato queste merendine nella nuova versione, più buona (in
teoria) ma ne sono rimasta un po’ delusa.
Non era lo stesso sapore che ricordavo da piccola, chissà magari crescendo i gusti
cambiano ed i ricordi conservano sempre un qualcosa di speciale rispetto alla
realtà, o forse quella nuova ricetta non le ha poi migliorate così tanto, almeno per
me!
Però il pallino di una bella tortina alla carota mi è rimasto e visto che a fare
pasticci in cucina mi diverto un mondo ho deciso che avrei provato a farmelo da sola
un bel plum cake carotoso.
E giacchè c’ero, perchè non approfittarne per smaltire anche un po’ di Nutella?
Insomma, questo è quello che è venuto fuori dal pasticciamento.
Plum cake alle carote e nutella
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Prep time
20 mins
Cook time
40 mins
Total time
1 h
Per uno stampo 30×11 cm
Author: Federica
Recipe type: Plum cake
Serves: 8-10
Ingredienti
120 gr di farina 00
80 gr di fecola
100 gr di burro morbido
2 uova
50 gr di zucchero bianco
50 gr di zucchero di canna
180 gr di carote già pulite
nutella q.b. (mai troppa!)
1 bustina di lievito
cannella in polvere
latte q.b. (50ml circa)
sale
zucchero a velo
Procedimento
1. Grattugiare le carote con la grattugia a fori larghi,
strizzarle bene e lasciarle asciugare su carta da cucina
2.
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6.
7.
in modo da eliminare tutta l’acqua.
In una ciotola lavorare a crema con le fruste elettriche
il burro morbido con i due tipi di zucchero e un pizzico
di sale, fino ad ottenere una crema soffice.
Aggiungere i tuorli uno alla volta, incorporando il
successivo solo dopo che l’altro è stato ben assorbito.
Aggiungere una spolverata di cannella poi, piano piano
con una spatola, incorporare la farina setacciata con il
lievito, alternandola al latte se il composto diventa
troppo sodo.
Amalgamare bene, unire le carote e mescolare ancora.
Aggiungere infine gli albumi montati a neve ferma con un
goccio di succo di limone, mescolando delicatamente dal
basso verso l’alto.
Versare metà dell’impasto in uno stampo da plum cake
imburrato e infarinato.
8. Distribuire qua e là cucchiaini di nutella in quantità a
piacere.
9. Ricoprire con il resto della pasta, e terminare con
qualche altra cucchiaiata di nutella in superficie.
10. Infornare a 180°C per circa 40 minuti (fare la prova
stecchino).
11. Lasciar raffreddare su una gratella e servire cosparso
di zucchero a velo.
Note
Un’alternativa veloce è usare le carote julienne in busta da
tagliuzzare con le forbici. Non le amo da condire in insalata
perchè troppo secche ma per i dolci sono perfette, asciutte
all’osso!
Un abbraccio e buona merenda.
Brownies golosi al caffè
Tipici
amanti
Ideali
sente
dolcetti della cucina statunitense i brownies sono una vera delizia per gli
del cioccolato e non solo!
come scacciatristezza (non propriamente salvalinea…) nei giorni cui ci si
un po’ giù, sono incredibilmente facili da preparare, perfetti per
accompagnare una bella tazza di latte o di thè a merenda, per chiudere una cenetta
romantica o da regalare agli amici.
Insomma…ogni occasione è buona per lasciarsi tentare da questi bocconcini
cioccolatosi che ho rivisitato per l’occasione con l’aggiunta di caffè, cannella e
una punta di peperoncino!
Brownies golosi al caffè
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Prep time
20 mins
Cook time
40 mins
Total time
1 h
Per uno stampo 18×18 cm
Author: Federica
Recipe type: Torte
Serves: 9-12
Ingredienti
150 gr di zucchero di canna
100 gr di burro
150 gr di cioccolato fondente al 70%
4 uova medie
1 cucchiaio di caffè solubile
50 gr di pinoli
70 gr di farina 00
1 cucchiaino di bicarbonato
cannella e peperoncino in polvere
sale
zucchero a velo
Procedimento
1. Spezettare 100 gr di cioccolato fondente e lasciarlo
fondere insieme al burro a bagnomaria o in micro.
2. Aggiungere il caffè solubile e mescolare fino a che è
sciolto completamente.
3. In una ciotola remontano bene le uova con lo zucchero e
un pizzico di sale, fino a renderle soffici e spumose.
4. Aggiungere una generosa spolverata di cannella e una
punta di peperoncino, secondo gusto.
5. Unire il cioccolato fuso tiepido e, a seguire, poco per
volta, la farina setacciata con il bicarbonato.
6. Mescolare delicatamente.
7. D a u l t i m o i n c o r p o r a r e i p i n o l i e d i l r e s t o d e l
cioccolato tritato grossolanamente.
8. Trasferire il composto in uno stampo imburrato e
infarinato e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 40
minuti.
9. Una volta freddo, tagliare il dolce a quadrotti e
servire spolverato di zucchero a velo.
Ma ripensandoci…anche una bella pallina di gelato alla vaniglia ci starebbe niente
male!
Grazie a Dida per la sua raccolta.
Pane di farro senza impasto
Conoscete il pane senza impasto?
E’ un pane con pochissimo lievito e che, come dice il nome, NON si impasta!
La strepitosa idea pare sia di Jim Lahey della Sullivan Street Bakery di NY ed il
risultato è favoloso: un pane leggerissimo, dall’aspetto rustico, “campagnolo” e
dalla mollica ben alveolata, e il bello è che non richiede olio di gomito, nè
impastatrici o mdp, solo la pazienza di aspettare e…fa tutto da sè!!
Va’ iniziato il giorno prima e richiede 18-24 ore di lenta lievitazione, ma è
proprio la lunga fermentazione, insieme all’alto grado di umidità (siamo all’80%) a
permettere la formazione della maglia glutinica senza la necessità di impastare.
L’altra particolarità è la cottura in pentola, che permette di sfruttare il vapore
prodotto dall’impasto senza la necessità di umidificare il forno durante le prime
fasi della cottura del pane.
Da quando l’ho scoperto, l’ho rifatto spesso (è quasi diventata la tecnica di
routine per la sua praticità), anche variando i mix di farine, visto che ho poca
predilezione per il pane bianco, e il risultato è sempre stato molto gradito.
Questa è la versione con farina integrale di farro, per un pane molto saporito che
si sposa bene con prosciutto e formaggi stagionati.
Pane di farro senza impasto
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Prep time
24 hours
Cook time
40 mins
Total time
24 hours 40 mins
Per una pagnotta da circa 300 gr
Author: Federica
Recipe type: Lievitati salati
Serves: 1
Ingredienti
125 gr farina di farro integrale
125 gr farina manitoba
1,5-2 gr di lievito di birra fresco
½ cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino raso di sale
185 ml di acqua
una pentola con coperchio adatta per la cottura in forno
Procedimento
1. Verso le 19.00 del giorno prima sciogliere il lievito in
30 ml di acqua tiepida presa dal totale insieme allo
zucchero.
2. Lasciar riposare per una decina di minuti.
3. In una ciotola capiente riunire le farinesetacciate con
il sale.
4. Aggiungere l’acqua rimasta, quella con sciolto il
lievito ed impastare velocmente con una spatola, giusto
il tempo per amalgamare bene il tutto. L’impasto è molto
idratato e quindi appiccicoso.
5. C o p r i r e l a c i o t o l a c o n u n f o g l i o d i p e l l i c o l a
trasparente e lasciarlo nel forno spento per
6. circa 20 ore: l’impasto è pronto quando la superficie è
piena di bolle.
7. Verso le 15.00 del giorno successivo, rovescaire
l’impasto sulla spianatoia ben infarinta con della
semola.
8. Spolverare di farina e dare due giri di pieghe.
9. Coprire con un foglio di pellicola e lasciar riposare
per un quarto d’ora circa (ma non è indispensabile).
10. Trascorso il riposo, cospargere abbondantemente di
semola un canovaccio pulito e, con le mani ben
infarinate, rovesciarvi sopra l’impasto, facendo in modo
che la piegatura capiti sotto.
11. Cospargere la superficie con altra semola, richiudere il
canovaccio e lasciar lievitare per circa 3 ore.
12. Mezz’ora prima del termine della lievitazione, accendere
il forno a 230°C e mettervi dentro la pentola in cui
cuocere il pane (ho usato una pentola di pirex con
coperchio, del diametro di 18 cm).
13. Una volta che il forno è andato bene a temperatura,
tirar fuori la pentola (attenzione…brucia!!!!) e
rovesciarvi dentro l’impasto lievitato (operazione che
deve essere piuttosto rapida), riportando la piegatura
in alto.
14. Coprire con il coperchio e infornare per 30 minuti, poi
togliere il coperchio e proseguito la cottura per
un’altra decina di minuti, fino a che la pagnottina
risulta bella dorata.
15. Una volta cotto, trasferire il pane a raffreddare su una
griglia.
Eccolo pronto per andare in tavola….
Biscotti da colazione
Colazione…il primo pasto della giornata, quello che molti saltano limitandosi ad una
frettolosa tazzina di caffè con un piede già fuori della porta di casa! E invece,
cosa c’è di più dolce che svegliarsi con l’inebriante aroma del caffè, ritrovarsi
intorno alla tavola apparecchiata con i propri cari e darsi la carica per affrontare
la giornata con una bella tazzona di latte in cui inzuppare biscottoni che assorbono
a gogò senza disfarsi? Ecco, questi sono i classici biscotti da colazione, che
spesso di trovano nelle panetterie del sud, reinterpretati con l’aggiunta della
farina di kamut, che adoro. L’odore di ammoniaca che si sprigiona non è molto
gradevole ma sparisce completamente con la cottura e ne vale la pena perchè i
biscotti acquistano una fragranza che non è paragonabile a quella che si ottiene con
il comune lievito chimico.
I biscotti si conservano bene e a lungo (se ci arrivano!!!!) chiusi in una scatola
di latta e sono ancora migliori se consumati dopo un giorno di riposo.
BISCOTTI da COLAZIONE
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Prep time
12 hours
Cook time
15 mins
Total time
12 hours 15 mins
Per circa 40-50 biscottoni
Author: Federica
Recipe type: Biscotti
Serves: 40-50
Ingredienti
300 gr di farina 00
200 gr di farina di kamut
2 uova
125 gr di zucchero
100 gr di strutto morbido
70 ml di latte
8 gr di ammoniaca per dolci (carbonato d’ammonio)
4 gr di lievito per dolci
1 limone grande non trattato
sale
Procedimento
1. Montare bene le uova con lo zucchero, poi aggiungere la
scorza grattugiata del limone, lo strutto morbido a
pezzetti, poco alla volta e, quando sarà tutto
assorbito, unire a filo il latte leggermente tiepido, in
cui sarà stata sciolta l’ammoniaca.
2. Aggiungere le farine setacciate con il lievito e un
pizzico di sale in un solo colpo e lavorare brevemente,
come per la frolla, giusto il tempo per amalgamare il
tutto, unendo se necessario un altro po’ di latte. Alla
fine la pasta deve risultare bella morbida e liscia.
3. Lasciar riposare a temperatura ambiente in luogo fresco
(18-20°C) meglio per una notte o almeno per qualche ora,
poi formare i biscotti.
4. Dividere la pasta in 4 parti e formare dei panetti
lunghi e non troppo stretti, spessi circa ½ cm che
andranno ritagliati a losanghe. Se necessario, aiutarsi
con un po’ di farina sulla spianatoia.
5. Rotolare i biscotti nello zucchero semolato da un solo
lato, cercando di farlo aderire bene con il palmo delle
mani, e posizionarli (con la parte zuccherata in alto)
sulla placca del forno foderata di carta forno,
lasciandoli abbastanza distanziati fra loro.
6. Far cuocere a 180°C per circa 15 minuti, fino a che i
biscotti risulteranno gonfi e appena dorati.
7. Lasciarli raffreddare su una grata prima di riporli in
una scatola di latta e aspettare (se ci riuscite!!!) un
giorno prima di assaggiare.