Rapporto annuale 2011 - amnesty :: Rapporto annuale
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ACQUISTA ONLINE > AFRICA SUBSAHARIANA 11 DUEMILA MADAGASCAR 2_AFRICA SUBSAHARIANA:Layout 1 04/05/11 11.27 Pagina 116 RAPPORTO 2011 MADAGASCAR REPUBBLICA DEL MADAGASCAR Capo di stato: Andry Nirina Rajoelina Capo del governo: Camille Albert Vital Pena di morte: abolizionista de facto Popolazione: 20,1 milioni Aspettativa di vita: 61,2 anni Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 105/95‰ Alfabetizzazione adulti: 70,7% Le forze di sicurezza hanno commesso violazioni dei diritti umani nella pressoché totale impunità, tra cui arresti e detenzioni arbitrarie, uso eccessivo della forza contro manifestanti e attacchi a giornalisti e leader dell’opposizione. Agli oppositori politici al governo è stato negato il diritto a un processo equo. CONTESTO La situazione politica si è mantenuta instabile e la comunità internazionale non è stata in grado di risolvere la crisi politica iniziata nel dicembre 2008. I negoziati di Pretoria sono naufragati a maggio. Il Madagascar ha continuato a essere sospeso dalle organizzazioni regionali e internazionali. Diversi ministri sono stati rimossi dal capo di stato e capo dell’Alta autorità della transizione (Haute authorité de la transition – Hat), Andry Nirina Rajoelina. Le tensioni all’interno dell’esercito sono rimaste elevate. A maggio, almeno quattro membri della sicurezza sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nell’accampamento militare di Fort Duchesnes. Alcuni alti ufficiali e almeno 22 gendarmi sono stati arrestati in seguito all’episodio. Il 17 novembre, c’è stato un ammutinamento nel giorno del referendum nazionale e alcuni ufficiali militari hanno annunciato la creazione di un “consiglio militare per il benessere del popolo”. Essi si sono in seguito consegnati alle autorità della Hat. USO ECCESSIVO DELLA FORZA E UCCISIONI ILLEGALI Manifestazioni pubbliche regolari organizzate dall’opposizione, sono state disperse con la violenza dalle forze di sicurezza, causando morti e feriti. I responsabili sono rimasti impuniti. Ad aprile almeno uno studente dell’Università Antananarivo di Antsiranana che manifestava è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da un membro delle forze di sicurezza ad aprile. Sull’episodio non è stata aperta alcuna inchiesta. 116 Rapporto annuale 2011 - Amnesty International 2_AFRICA SUBSAHARIANA:Layout 1 04/05/11 11.27 Pagina 117 AFRICA SUBSAHARIANA ARRESTI E DETENZIONI ARBITRARIE Oppositori politici alla Hat e sostenitori dell’ex presidente Marc Ravalomanana sono stati arbitrariamente arrestati e detenuti dalle forze di sicurezza. Alcune persone arrestate nel 2009 si trovavano ancora in carcere. Almeno 18 detenuti hanno iniziato uno sciopero della fame. Ralitera Andriamalala Andrianandraina, ex direttore della sicurezza presso l’Alta corte costituzionale del Madagascar, il quale era stato arrestato nell’aprile 2009, è rimasto in custodia nel carcere di Antanimora. Ad agosto è stato condannato da un tribunale penale di Antananarivo a due anni di reclusione con sospensione della pena, con l’accusa di aver messo a repentaglio la sicurezza dello stato. Egli non è stato rilasciato perché accusato dalle autorità di essere coinvolto nell’uccisione di un dipendente di una libreria, avvenuta ad Ambohijavoto nell’aprile 2009. A fine anno il nuovo processo a suo carico non era stato ancora fissato. La sua salute si è deteriorata in carcere ed è stato ricoverato in ospedale a metà gennaio. A maggio, un gruppo di ufficiali della Hat ha arrestato e percosso Ambroise Ravonison e Harison Razafindrakoto, due membri dell’opposizione che stavano partecipando a una trasmissione radiofonica ad Antananarivo. Ambroise Ravonison è stato accusato di aver insultato il presidente della Hat. È stato detenuto nel carcere di Antanimora per due settimane e poi condannato a otto mesi di reclusione con sospensione della pena e rilasciato. L’8 ottobre, Jaky Ernest Rabehaja, uno dei leader di uno sciopero indetto dai magistrati a ottobre, è stato arrestato e costretto a salire a bordo di un mezzo delle forze di sicurezza. È stato in seguito rilasciato alla periferia di Antananarivo. LIBERTÀ DI ESPRESSIONE – GIORNALISTI Giornalisti hanno continuato a essere vittime di vessazioni e intimidazioni. Mezzi di informazione privati e quanti erano ritenuti avere legami con l’opposizione sono stati presi di mira e almeno tre stazioni radiofoniche sono state chiuse. Il 6 ottobre, funzionari del ministero delle Comunicazioni hanno chiuso la stazione radiofonica Fototra, di proprietà di Saraha Georget Rabeharisoa, leader del Partito verde, la quale aveva da poco annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali. Dieci dipendenti di Radio Fahazavàna, di proprietà della chiesa riformata protestante del Madagascar, sono stati arrestati e detenuti a maggio e l’emittente radiofonica è stata chiusa per ordine del ministero delle Comunicazioni. Sono stati rilasciati con la condizionale a settembre ma a fine anno la radio era ancora chiusa. PROCESSI INIQUI A giugno è iniziato il processo a carico degli accusati per le uccisioni illegali avvenute al palazzo presidenziale Ambohitsorohitra il 7 febbraio 2009. Almeno 19 persone sono Rapporto annuale 2011 - Amnesty International 117 2_AFRICA SUBSAHARIANA:Layout 1 04/05/11 11.27 Pagina 118 RAPPORTO 2011 state condannate a varie pene detentive. Il processo non ha rispettato gli standard internazionali sul processo equo. Il diritto alla difesa, il diritto a contestare la legalità della detenzione, il diritto a un’udienza equa e il diritto a difendersi da soli o tramite avvocato sono stati negati ad alcuni degli imputati. Il 28 agosto, un tribunale di Antananarivo ha condannato l’ex presidente Marc Ravalomanana e altre otto persone all’ergastolo ai lavori forzati, per il loro presunto coinvolgimento nelle uccisioni illegali del 7 febbraio 2009, ad Antananarivo. Nei confronti di Marc Ravalomanana è stato spiccato un mandato di cattura ed è stato condannato in contumacia. Il processo è stato criticato dai membri dell’ordine degli avvocati malgasci. RAPPORTI DI AMNESTY INTERNATIONAL Madagascar: Urgent need for Justice – human rights violations during the political crisis (AFR35/001/2010) Madagascar: Amnesty International urges release of political prisoners – investigation into excessive use of force against demonstrators and freedom of the media (AFR 35/003/2010) MALAWI REPUBBLICA DEL MALAWI Capo di stato e di governo: Bingu wa Mutharika Pena di morte: abolizionista de facto Popolazione: 15,7 milioni Aspettativa di vita: 54,6 anni Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 125/117‰ Alfabetizzazione adulti: 72,8% Una coppia omosessuale è stata condannata a 14 anni di carcere e poi graziata. Le prigioni sono risultate affollate e prive di strutture adeguate. CONTESTO La situazione dei diritti umani del Malawi è stata esaminata secondo l’Esame periodico universale delle Nazioni Unite, nel cui contesto funzionari hanno dichiarato che era stata istituita una commissione indipendente per i reclami sul comportamento della polizia, al fine di indagarne la brutalità. 118 Rapporto annuale 2011 - Amnesty International