10° Percorso di informazione
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10° Percorso di informazione
ieci anni D Percorsi insieme: verso nuovi orizzonti parigi 25-29 giugno 2014 È più facile cambiare una macchina da scrivere o un investimento? Sebastiano Costa, Senior Sales Lombard Odier Asset Management Storia delle tastiera QWERTY • La tastiera QWERTY fu perfezionata da un inventore per risolvere il problema dell’inceppamento dei martelletti nelle macchine da scrivere con tastiera in ordine alfabetico • L’aumento della velocità di scrittura rispetto alle versioni precedenti ne decretò il successo • I miglioramenti erano però associati ad alcuni svantaggi. • L’introduzione delle tastiere elettroniche fece venir meno il vantaggio, mantenendo gli svantaggi • La tastiera Dvorak, più ergonomica, non riuscì a rimpiazzare la QWERTY 2 I benchmark a capitalizzazione • Creati dalla banche di investimento come rappresentazione del mercato (o per dare più mercato ai titoli che trattavano…) • Nonostante numerosi svantaggi si sono affermati come paradigma per la costruzione dei portafogli • Al contrario della tastiera Dvorak, le alternative si stanno già affermando a livello mondiale 3 I benchmark obbligazionari a capitalizzazione • Sono costruiti sulla base del debito circolante e non della solidità patrimoniale e finanziaria degli emittenti: si presta denaro a chi è già molto indebitato • Sono concentrati in pochi emittenti e pochi settori 35 30 25 20 15 10 5 0 Barclays Global Aggregate Corporate - 500MM 4 I benchmark obbligazionari a capitalizzazione: gli indici obbligazionari governativi globali 35 30 25 20 15 10 5 0 Barclays Global Treasury 5 I benchmark azionari a capitalizzazione • Sono costruiti sulla base della capitalizzazione dei titoli azionari • Sono concentrati in pochi paesi, settori e singoli titoli • Investono sui titoli già cari e di moda: favoriscono le bolle speculative 25% 20% 15% 10% 5% 0% MSCI Europe 6 I benchmark azionari a capitalizzazione: gli indici azionari internazionali 12% Asia Pac.: 13,5% Europa: 28% N.America: 58,5% 10% 8% 6% 4% 2% 0% MSCI World 7 I benchmark LOIM FWD • Rinnegano le regole standard di costruzione dei benchmark • Sono trasparenti, più razionali e favorevoli agli investitori • Sono quotati su Bloomberg, ma sono anche personalizzabili Processo di creazione benchmark obbligazionari corporate 8 I benchmark LOIM FWD: l’obbligazionario governativo globale RICCHEZZA (30%) PIL (corretto per la PPA) Fonte dati: FMI SQUILIBRI SOCIALI (20%) INDEBITAMENTO (50%) Preferiamo i paesi più ricchi Cerchiamo stabilità sociale Investiamo in emittenti più solidi Debito Pubblico/PIL Tasso dipendenza anziani Debito Privato/PIL Indice Miseria Debito esterno netto/PIL Stabilità politica Deficit/PIL Saldo partite correnti/PIL Fonte dati: FMI Fonti: Nazioni Unite, FMI Banca Mondiale L’allocazione finale viene corretta per liquidità e rendimento delle emissioni, per riequilibrare il portafoglio 9 I benchmark LOIM FWD: l’azionario DEFINIRE I FATTORI DI RISCHIO Per ogni area vengono identificati e misurati i principali fattori di rischio: Regioni e settori per l’azionario internazionale Settori per l’azionario regionale (Europa, Nord America e AsiaPacifico) Paesi per l’azionario emergente Fonte dati: FMI SELEZIONARE I TITOLI EQUIRIPARTIRE IL RISCHIO Il contributo al rischio di ogni fattore viene equiripartito I budget di rischio vengono attribuiti Fonte dati: FMI I titoli vengono selezionati in base: Alla volatilità dei prezzi passati Ai fondamentali dei titoli Al rischio politico del paese (dove rilevante) Fonti: Nazioni Unite, FMI Banca Mondiale 10 I benchmark LOIM FWD: l’obbligazionario corporate globale - allocazione 35 30 25 20 15 10 5 0 LOIM FWD Global Corporate Fundamental Barclays Global Aggregate Corporate - 500MM 11 United States Korea, Republic of Mexico Germany Turkey Japan Poland United Kingdom Norway Canada Italy France Australia Netherlands Sweden Spain Austria Belgium Denmark Finland Chile Czech Republic Hungary New Zealand Israel Ireland Portugal I benchmark LOIM FWD: l’obbligazionario governativo globale - allocazione 35 30 25 20 15 10 5 0 LOIM FWD Global Government Barclays Global Treasury 12 I benchmark LOIM FWD: l’azionario internazionale - allocazione 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% MSCI World LOIM Global Equity Risk Parity 13 I benchmark LOIM FWD: l’azionario europeo - allocazione 25% 20% 15% 10% 5% 0% LOIM FWD European Equity Risk Parity MSCI Europe 14 Primo passo del cambiamento: sostituire i benchmark Port. MC Rend. Ann. Vol. Ann. Port. LOIM Rend. Ann. Vol. Ann. 30B-70E 5,97% 8,53% 30B-70E 9,16% 8,67% 50B-50E 5,24% 6,66% 50B-50E 8,04% 6,95% 70B-30E 4,40% 5,91% 70B-30E 6,87% 5,68% Fonte: LOIM, Bloomberg. Barclays Global Treasury UH USD, MSCI World ND USD Fonte: LOIM, Bloomberg, LOIM FWD Global Government, LOIM FWD Global Equity Risk Parity L’utilizzo degli indici LOIM in un tradizionale portafoglio bilanciato internazionale permette di incrementare la redditività a parità di rischio, rispetto agli indici a capitalizzazione. 15 Secondo passo del cambiamento: sostituire i tradizionali processi di asset allocation • • • • Si basano sui dati passati per costruire l’asset allocation I risultati sono instabili e molto sensibili anche a piccole variazioni negli input Tendono ad essere concentrati in poche asset class Non forniscono una rappresentazione corretta del rischio 16 Distribuzione del rischio di un tradizionale portafoglio bilanciato 100% 90% 80% 70% 60% Azioni 50% Obbligazioni 40% 30% 20% 10% 0% Allocazione capitale Allocazione rischio 17 Caratteristiche dei portafogli LOIM Multi Asset Risk Parity • • • • • • Il rischio è al centro del processo e viene gestito attivamente Ogni asset class contribuisce in maniera uguale al rischio totale del portafoglio C’è una gestione attiva del drawdown Nel lungo periodo produce risultati migliori del classico portafoglio bilanciato Si adatta bene a la gran parte degli scenari economici e di mercato Sono personalizzabili su diversi livelli di rischio, con diverse asset class, con o senza leva 18 Processo di investimento LOIM Multi Asset Risk Parity Abbiamo selezionato 5 asset class che crediamo abbiano i migliori requisiti per affrontare tutte le fasi del ciclo economico. Ad ognuna di esse viene attribuito 1/5 del rischio totale del portafoglio. Quest’ultimo viene poi gestito attivamente con tecniche di gestione dinamica del drawdown. Allocazione rischio Az. P. Svil. Az. P. Em. Obbl. Corp. Obbl. Gov. Mat. Prime 19 Risultati applicazione Multi Asset Risk Parity LPP25 LPP 40 LOIM (MIN) LOIM (MAX) Rend. Ann. 4,1% 4,9% Rend. Ann. 2,8% 4,1% Vol. Ann. 4,1% 6,2% Vol. Ann. 2,4% 2,8% Max. DD -9,8% -15,0% Max. DD -3,5% -6,8% Sharpe 1 0,8 Sharpe 1,2 1,5 Fonte: LOIM. Periodo: 1/9/2009 – 31/5/2014 Fonte: LOIM. Periodo: 1/9/2009 – 31/5/2014 Rispetto ai tradizionali portafogli bilanciati, l’adozione di metodologie Multi-Asset Risk Parity comporta una drastica riduzione della volatilità e del massimo drawdown e un incremento dell’indice di Sharpe. 20 Conclusioni • Le tastiere QWERTY, nonostante l’inefficienza, non sono mai state sostituite perché si è ritenuto che i costi superassero i benefici • Anche gli indici a capitalizzazione hanno manifestato tutte le loro criticità, ma nel loro caso la loro sostituzione sarebbe a costo zero • Gli indici di LOIM sono stati sviluppati da investitori istituzionali per investitori istituzionali, sono trasparenti, quotati e personalizzabili • E’ possibile impiegarli all’interno di tradizionali portafogli bilanciati, con un immediato beneficio in termini di rapporto rischio/rendimento • E’ possibile impiegarli anche all’interno di portafogli «risk-based», i quali riescono a sfruttare al meglio i pregi delle strategie «smart-beta» 21