Delibera di GR n. 1640 del 03/10/2000

Transcript

Delibera di GR n. 1640 del 03/10/2000
OGGETTO: APPROVAZIONE MODALITA' DI VALUTAZIONE FINALE E
CERTIFICAZIONI RILASCIABILI PER
LE ATTIVITA' FORMATIVE
INTEGRATE SPERIMENTALI. MODIFICA
ALLA DELIBERA DI GIUNTA
REGIONALE N. 1199 DEL 20 LUGLIO 1998.
PROGR. N. 1640/2000
_____________________________________________________________
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA – ROMAGNA
Visti:
−
la Legge 21/12/78, n. 845 “Legge quadro in materia di
formazione professionale e successive modificazioni”;
−
la
Legge
Regionale
24/07/79,
n.
19
“Riordino,
programmazione e deleghe della formazione professionale”
e successive modificazioni;
−
gli
“Indirizzi
e
priorità
per
la
formazione
professionale e l’orientamento – Triennio 1997/99”
adottati dal Consiglio Regionale in data 21 novembre
1996 con atto n. 487, esecutivo a termini di legge;
−
le “Direttive attuative per la formazione professionale
e per l’orientamento triennio 1997/99” e successive
modificazioni di cui alla deliberazione di Giunta
Regionale n. 528/99, esecutiva ai sensi di legge;
−
l’Approvazione direttive regionali stralcio per l’avvio
della nuova programmazione 2000/2006” di cui alla
deliberazione della G.R. n. 539 del 1 marzo 2000,
esecutiva a termini di legge, nonché alla Determinazione
del Direttore Generale Formazione Professionale e Lavoro
n. 6398 dell’11 luglio 2000;
−
la Legge 15 marzo 1997, n. 59 “Delega al Governo per il
conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed Enti
locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e
per la semplificazione amministrativa”, in particolare
l’art. 21 che legiferando in materia di autonomia
scolastica finalizzata anche “all’ampliamento dell’offerta formativa” da parte delle istituzioni scolastiche
1
prevede “percorsi formativi per gli adulti, iniziative
di prevenzione dell’abbandono e della dispersione
scolastica…e nell’ambito degli accordi fra le Regioni e
l’Amministrazione scolastica, percorsi integrati fra i
vari sistemi formativi”;
−
la Legge 24 giugno 1997, n. 196 “Norme in materia di
promozione dell’occupazione” con la quale tra le altre
disposizioni viene promossa la sinergia tra istruzione,
formazione e politiche del lavoro, in particolare l’art.
17 è espressamente dedicato al riordino della formazione
professionale quale “strumento per migliorare la qualità
dell’offerta di lavoro, elevare le capacità competitive
del sistema produttivo…incrementare l’occupazione” prevedendo
nuove
modalità
di
certificazione
e
di
riconoscimento delle competenze quali crediti formativi
nell’ambito del sistema integrato di istruzione, formazione e lavoro documentabili nel libretto formativo;
−
il D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di
funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle
Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I
della Legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modificazioni, in particolare l’art. 141”;
−
la Legge 20 gennaio 1999, n. 9 “Disposizioni urgenti per
l’elevamento dell’obbligo di istruzione”;
−
il D.M. n. 70 del 13 marzo 2000 che adotta il modello di
certificazione relativo all’obbligo di istruzione, a
decorrere dall’anno scolastico 1999-2000;
−
la Legge 10 dicembre 1997, n. 425 “Disposizioni per la
riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di
studio di istruzione secondaria superiore”;
−
il D.M. del 24 febbraio 2000, n. 49 che, con riferimento
all’anno scolastico 1999/2000, definisce quali esperienze danno luogo ai crediti formativi e quali ai
crediti scolastici e le norme per la loro valutazione ai
fini dell’esame di Stato;
−
la legge 17 maggio 1999, n. 144 “Misure in materia di
investimenti, delega al Governo per il riordino degli
incentivi all’occupazione e della normativa che disciplina l’INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli
2
enti previdenziali”, in particolare l’art. n. 69 che
istituisce, nell’ambito del sistema di formazione
integrata superiore (FIS), il sistema dell’istruzione e
formazione tecnica superiore IFTS;
−
l’art.68 della legge n. 144/99 sopra citata recante
disposizioni relative all’obbligo di frequenza d’attività formative e relativo Regolamento attuativo;
−
la Direttiva Comunitaria 92/51 del 18 giugno 1992
relativa ad un secondo sistema generale di riconoscimento della formazione professionale, che integra la
direttiva 89/48/CEE; in particolare il Titolo I art.1
punto A-B-C-G;
−
la Direttiva Comunitaria 99/42, che istituisce un
meccanismo per il riconoscimento delle qualifiche in
relazione alle attività coperte dalle Direttive sulla
liberalizzazione e sulle misure transitorie e che
integra il Sistema Generale per il riconoscimento delle
qualifiche; in particolare il Titolo II art.3 che
ribadisce
quanto
contenuto
nella
"giurisprudenza
Vlassopoulou" sulla libertà di stabilimento di cittadini
europei, per cui "lo Stato membro ospitante ha il
diritto di esigere che l'interessato dimostri di aver
acquisito le conoscenze e qualifiche mancanti solo dopo
aver proceduto ad un confronto tra le competenze
attestate dai diplomi o titoli posseduti e le conoscenze
e qualifiche pretese dalle regole nazionali";
Preso atto:
−
del documento “Modalità di certificazione dei percorsi
di istruzione e formazione tecnica superiore integrata
(IFTS)”
trasmesso
dal
Ministero
della
Pubblica
Istruzione con nota n. 3535/CF/10 del 22 luglio 1999
agli Assessori regionali alla Formazione Professionale,
contenente lo schema di “Dichiarazione dei percorsi di
istruzione e formazione tecnica superiore”, che rappresenta il modello per l’attestazione intermedia delle
competenze acquisite dagli allievi durante il percorso
formativo;
−
del Provvedimento della Conferenza Unificata StatoRegioni e Stato-Città ed Autonomie Locali del 2 marzo
3
2000, pubblicato sulla G.U. n. 161 del 12.07.00, avente
per oggetto “Accordo tra Governo, regioni, province,
comuni e comunità montane, per la valutazione e la
certificazione dei percorsi di istruzione e formazione
tecnica superiore previsti dai progetti pilota 1998/99”
che definisce criteri e modalità relativi alle prove di
valutazione finale, alla costituzione delle commissioni
giudicatrici e fornisce lo schema del dispositivo di
certificazione finale dei percorsi IFTS, previsti dai
progetti pilota deliberati dalle Regioni per l’anno
1998/99;
−
dell'Accordo Stato Regioni su standard minimi delle
qualifiche professionali e dei criteri formativi e per
l'accreditamento
delle
strutture
della
formazione
professionale - del 18 febbraio 2000 (Allegato B);
Richiamate:
−
la propria Deliberazione n. 1224 del 14/7/99, esecutiva,
che istituisce le Linee guida per la sperimentazione di
azioni relative all'elevamento dell'obbligo, in attuazione dell'art. 4, comma 3 lettera c) e dell'art. 6
dell'emanando decreto ministeriale attuativo della legge
9/99 sull'elevamento dell'obbligo di istruzione;
−
la Determinazione della Direzione Generale Formazione
Professionale e Lavoro n. 9351 del 14.10.1999 avente per
oggetto: “Recepimento della documentazione a supporto
delle direttive regionali relativamente alle - Indicazioni teoriche e strumenti operativi per la certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti
formativi per il sistema integrato”;
−
la Determinazione della Direzione Generale Formazione
Professionale e Lavoro, n. 10735 del 23.11.1999 avente
come oggetto “Costituzione gruppo di progetto interservizi per il coordinamento delle azioni relative a
certificazioni e crediti formativi”;
Tenuto presente:
−
che le problematiche connesse all’area della certificazione delle competenze ed al riconoscimento dei
crediti formativi sono trasversali a tutto il sistema
formativo/educativo cui si riferiscono le norme e i
4
documenti precedentemente citati ed ineriscono le
politiche della Formazione professionale, del lavoro,
della scuola e dell’università;
−
che il tema dei crediti e delle certificazioni costituisce la finalità generale e lo strumento dell’intero
impianto teorico e strumentale per il sistema integrato
Scuola, Formazione professionale Università e Mercato
del Lavoro;
−
che le indicazioni in materia di riconoscimento di
conoscenze e competenze possedute, contenute nelle
Direttive CEE più sopra richiamate non possono essere
disattese o recepite in termini detrattivi o peggiorativi da norme di livello regionale;
Considerato che il Gruppo di progetto interservizi
ha avuto il compito di coordinare l’implementazione di un
sistema integrato e coerente di certificazione delle
competenze, in stretto raccordo con le indicazioni nazionali,
completo di dispositivi tecnici e soluzioni operative per una
loro implementazione nelle singole ed autonome politiche
gestionali ed ha fornito positivi risultati e specifica
documentazione;
Rilevato che i percorsi formativi integrati tra i
sistemi
della
Scuola,
della
Formazione
Professionale,
dell’Università e del Lavoro, parte rilevante dell’offerta
formativa globale, hanno necessità di trovare diversa
regolamentazione nei dispositivi di valutazione e conseguente
certificazione per dar conto del processo integrato di
progettazione e pianificazione degli interventi;
Ritenuto pertanto necessario procedere ad una
razionalizzazione delle procedure e delle modalità sul tema
della valutazione e della certificazione attraverso la
definizione di regole comuni e specifiche, con riguardo ai
segmenti formativi:
-
Obbligo scolastico (NOS) integrato con l'Obbligo formativo (NOF) nella sperimentazione regionale
-
Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS)
-
Percorsi integrati di istruzione/formazione
-
Percorsi post-diploma integrati;
5
Considerato che il documento “Modalità di valutazione finale e certificazioni rilasciabili per le attività
formative integrate” che costituisce l’Allegato A), parte
integrante della presente deliberazione, risponde alle
suddette finalità e costituisce il punto di riferimento per i
soggetti che attuano i percorsi formativi integrati più sopra
individuati, a diretta sperimentazione regionale;
Richiamata la propria deliberazione n. 1199 del 20
luglio 1998, esecutiva ai sensi di legge, avente per oggetto
“Approvazione
progetti
formativi
integrati
nell’ultimo
triennio della Scuola Secondaria Superiore e nel post-diploma
di cui alla deliberazione della Giunta Regionale del 10
dicembre 1997, n. 2354, ratificata con atto del 18 dicembre
1997, n. 815 del Consiglio Regionale – Finanziamento della
relativa spesa.”, in particolare il punto 10) del dispositivo
che stabilisce per i percorsi formativi integrati nell’ultimo
triennio della Scuola secondaria superiore il rilascio del
certificato di competenze al termine di ogni annualità;
Tenuto conto dell’alta sperimentalità dei progetti
formativi integrati nell’ultimo triennio della scuola secondaria superiore, oggetto della delibera suddetta, e degli
elementi di riflessione scaturiti dall’esperienza stessa
nonché dalle risultanze delle azioni d’accompagnamento
attivate a supporto dei soggetti attuatori dei corsi, si
ritiene di modificare il punto 10) sopra riportato stabilendo, come specificato nell’Allegato A), parte integrante
del presente atto, che la valutazione è costituita da:
-
tante dichiarazioni di competenza per quante Unità
Formative Capitalizzabili (di seguito UFC) o moduli
intermedi effettivamente conclusi previsti dal progetto
e rilasciate su modulistica regionale a doppia firma
(Ente di formazione ed istituto scolastico), a seguito
di una verifica interna a cura dei docenti e formatori
coinvolti nella didattica integrata;
-
la
certificazione
delle
competenze
a
conclusione
dell’intero percorso, che sintetizzi non le singole
competenze riferibili alle UFC o ai moduli, bensì le
competenze o la competenza acquisita come obiettivo di
sintesi dell’intero percorso integrato nei tre anni;
alle
Ritenuto che sia necessario dotare i partecipanti
diverse iniziative formative afferenti le filiere
6
citate, di un dispositivo che possa registrare il possesso di
tutte le attestazioni ufficiali e delle autodichiarazioni di
competenza necessarie a fornire utili indicazioni ai diversi
sub sistemi interessati (lavoro, istruzione, formazione)
relativamente alla modalità di inserimento diretto, di
valutazione del credito posseduto, della applicabilità delle
passerelle per le necessarie integrazioni di formazione;
Tenuto conto che di tale dispositivo in vario modo
definito, si trova indicazione in tutta la legislazione
nazionale ed europea sopra citata ed in particolare
nell'art.17 della L.196/97, nonché nell'Allegato B dell’“Accordo Stato Regioni” del febbraio 2000 e relativa Nota
Tecnica dell'ISFOL;
Rilevato indispensabile adottare all'interno delle
azioni a diretta sperimentazione regionale, un dispositivo
deputato a raccogliere, contenere e classificare i diversi
tipi di acquisizioni individuali, per una corretta identificazione dei crediti e la loro capitalizzazione e valorizzazione, nei termini e nei modi definiti dalla normativa,
definito Portfolio, il cui schema è allegato alla presente;
Dato atto:
-
del parere favorevole espresso dal Responsabile del
Servizio Scuola Università e Integrazione dei Sistemi
Formativi dott.ssa Cristina Bertelli relativo alla
regolarità tecnica del presente atto, sentito anche nel
merito il parere favorevole espresso dal dott. Maurizio
Pozzi, Responsabile del Servizio Formazione Professionale, ai sensi dell’art. 4, comma 6, della L.R. 19
novembre 1992, n. 41 e della propria deliberazione n.
2541/95;
-
del parere favorevole del Direttore Generale dell’area
Lavoro e Formazione Professionale dott.ssa Cristina
Balboni in merito alla legittimità del presente atto, ai
sensi della legge e della deliberazione di cui sopra;
Su proposta dell’Assessore competente per materia;
A voti unanimi e palesi
D E L I B E R A
7
1)
di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e
che qui si intendono integralmente riportate, l’Allegato
A) “MODALITA’ DI VALUTAZIONE FINALE E CERTIFICAZIONI
RILASCIABILI PER LE ATTIVITA’ FORMATIVE INTEGRATE”,
parte integrante del presente atto, che costituirà punto
di riferimento per i soggetti che attueranno i percorsi
formativi integrati sperimentali. L’Allegato si compone
di tre parti:
Parte prima “Modalità comuni per le attività
formative integrate e specifiche per singola
filiera formativa”;
Parte seconda “Il Portfolio”;
Parte terza “Sperimentazione regionale percorsi
formativi integrati nell’ultimo triennio della
scuola secondaria superiore. Il certificato di
competenze”;
2)
di adottare in via sperimentale all'interno dell'area
integrata a diretta promozione regionale il dispositivo
di registrazione delle attestazioni individuali denominato "Portfolio", secondo le linee guida contenute nella
Parte Seconda dell’Allegato A) di cui al precedente
punto 1);
3)
di adottare la certificazione delle competenze prevista
dalle direttive regionali in materia di formazione
professionale 1997/99 e successive modificazioni e
integrazioni come da modello contenuto nella Parte Terza
del suddetto Allegato A);
4)
di modificare il punto 10) del dispositivo della
deliberazione n. 1199 del 20 luglio 1998, esecutiva ai
sensi di legge, avente per oggetto “Approvazione
progetti formativi integrati nell’ultimo triennio della
Scuola Secondaria Superiore e nel post-diploma di cui
alla deliberazione della Giunta Regionale del 10
dicembre 1997, n. 2354, ratificata con atto del 18
dicembre 1997, n. 815 del Consiglio Regionale –
Finanziamento della relativa spesa.”, che risulta così
sostituito: “per i percorsi formativi integrati nell’ultimo triennio della scuola secondaria superiore la
valutazione è costituita da:
-
tante dichiarazioni di competenza per quante Unità
Formative Capitalizzabili (di seguito UFC) o moduli
intermedi effettivamente conclusi previsti dal
progetto e rilasciate su modulistica regionale a
8
doppia firma (Ente di formazione ed istituto
scolastico), a seguito di una verifica interna a
cura dei docenti e formatori coinvolti nella
didattica integrata;
-
5)
la certificazione delle competenze a conclusione
dell’intero percorso, che sintetizzi non le singole
competenze riferibili alle UFC o ai moduli, bensì
le competenze o la competenza acquisita come
obiettivo di sintesi dell’intero percorso integrato
nei tre anni”;
di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna affinché costituisca oggetto di massima divulgazione.
- - -
9
ALLEGATO A)
MODALITA' DI VALUTAZIONE FINALE E CERTIFICAZIONI
RILASCIABILI PER LE ATTIVITA' FORMATIVE INTEGRATE
Parte Prima
MODALITA’ COMUNI PER LE ATTIVITA’ FORMATIVE
SPECIFICHE PER SINGOLA FILIERA FORMATIVA
INTEGRATE
E
I percorsi integrati che secondo la recente normativa
nazionale e regionale costituiscono una parte rilevante
dell'offerta formativa globale, hanno necessità di trovare
diversa regolamentazione nei dispositivi di valutazione e
conseguente certificazione, per dare conto del processo
integrato
di
pianificazione
e
progettazione
anche
e
soprattutto nelle attestazioni rilasciate ai partecipanti,
che ne costituiscono lo strumento di comunicazione tra subsistemi, il documento di interpretazione al fine di inferire
il
livello
raggiunto
dalle
competenze
oggetto
di
apprendimento.
"Con l'espressione dispositivo ci si intende qui riferire ad
un modello operativo complesso nel quale specificare attori,
ruoli, competenze, modalità organizzative, metodologie e
strumenti" (♦)
I percorsi integrati hanno infatti necessità di non limitarsi
a certificare "esclusivamente la partecipazione con esito
positivo ad un percorso formativo, senza essere in grado di
mettere in valore quanto un soggetto ha appreso attraverso lo
sviluppo di percorsi formativi realizzati componendo segmenti
significativi di esperienze di apprendimento all'interno dei
diversi contesti (l'istruzione, la formazione, il lavoro).(1)
Per tale motivo si intendi qui di seguito disporre delle
modalità con le quali effettuare le valutazioni finali dei
percorsi
integrati
per
il
rilascio
delle
relative
certificazioni, mettendo in evidenza quanto di comune e
quanto di particolare va riferito alle singole filiere,
interpretazione della integrazione.
10
LE FILIERE
Le filiere formative che interpretano l'integrazione, secondo
quanto evidenziato dal legislatore nella
legge
59/97
(rapporto
tra
dimensione
territoriale
e
regionale
e
dimensione nazionale ed europea per la produzione di norme e
regole); nella legge 196/97 (art.17); nel Dlgs.112/98
(art.141); nel DPR.275/99 e atti successivi; legge 144/99
(art.68 e regolamento attuativo; art.69 e regolamento
attuativo in via di pubblicazione); legge 9/99 e nell'Accordo
Stato-Regioni del 18/2/2000 e del 2/3/2000, sono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Obbligo scolastico
Obbligo formativo
Istruzione Formazione Tecnica Superiore
Educazione degli adulti
Percorsi integrati istruzione/formazione
Percorsi post-diploma integrati
Nel presente allegato si intendono precisare le modalità con
le quali gestire l'accertamento delle competenze e la
relativa certificazione in esito ai soli percorsi oggetto di
sperimentazioni regionali, in quanto per le altre filiere, di
seguito elencate, esiste una normativa nazionale che ne
regolamenta gli adempimenti per tutti i soggetti coinvolti.
Resta inteso come le soluzioni adottate siano coerenti con
quanto previsto dai regolamenti nazionali ed in analogia con
le soluzioni in essi previste, in molti casi anticipate
proprio dalle sperimentazioni promosse dalla Regione EmiliaRomagna nell'ambito del Protocollo d'Intesa siglato in data
13.06.1997 dal M.P.I., il M.d.L.e P.S., la Regione EmiliaRomagna, le Province e la Confederazione delle Autonomie
Locali dell'Emilia-Romagna.
- Obbligo scolastico - Legge 20/1/99, n°9 - D.M. n°323/99 D.M. n°70/2000
- Obbligo formativo - Legge 17/5/99, n°144, art.68 Regolamento attuativo del 7/7/2000
- Istruzione Formazione Tecnico Superiore - Legge 17/5/99,
n°144, art.n°69
e regolamento attuativo (2) - Accordo
Conferenza unificata Stato-Regioni del 2/3/2000
- Educazione degli Adulti - Accordo Conferenza unificata
Stato-Regioni del 2/3/2000
11
REGOLE COMUNI
Le regole comuni si riferiscono esclusivamente a quelle
filiere che presuppongono, al termine dell'iter formativo, il
rilascio di una certificazione ufficiale, intesa nel senso
dato dalle Direttive Regionali 97/99 e successivi stralci ed
integrazioni, a fronte di un esame finale di valutazione
complessiva delle competenze di esito.
A) PORTFOLIO
Tali certificazioni andranno registrate nel PORTFOLIO (3°
sezione) - allegato alla presente
e adottato in via
sperimentale per i percorsi a diretta promozione regionale in
area integrata-, quale documento progressivo di sintesi,
utilizzabile sia dal soggetto che dai diversi contesti,
nell'ambito di pratiche valutative longitudinali, cioè per
misurare in progress gli effetti dei processi formativi nel
loro svolgersi temporale dalla valutazione iniziale a quella
continua a quella finale o sommativa e a testimonianza
inoltre
dei
progressi
che
il
formando
compie
verso
l'acquisizione delle competenze necessarie ad inserirsi in un
successivo percorso formativo o nel mercato del lavoro.
"Poiché infatti la formazione è un processo aperto, il
soggetto deve essere in grado di gestire la propria ulteriore
formazione, sia quanto a motivazioni, sia quanto a scelte di
obiettivi, sia quanto a regolazione dei propri processi di
apprendimento." (3)
La registrazione delle certificazioni e la compilazione del
Portfolio dovranno essere effettuate secondo le linee-guida
che accompagnano il dispositivo medesimo.
B) ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE E COMMISSIONI ESAMINATRICI
La verifica finale del possesso da parte dei partecipanti,
delle competenze previste dal progetto, che in molti dei
casi
diventa
individuale
o
relativo
a
competenze
trasversali,
di
integrazione
di
competenze
pregresse
oltreché di integrazione sistemica, ha bisogno di essere
concepita in modo diverso dal tradizionale esame di
qualifica.
Occorre collegare il momento della verifica finale agli
obiettivi
formativi
del
progetto,
agli
obiettivi
di
apprendimento riguardanti il singolo o il gruppo classe,
alle
competenze
definite
come
raggiungibili
nella
12
progettazione didattica costituita da moduli piuttosto che
da UFC, da aree tematiche, spesso da aree integrate. Ci si
riferisce comunque ad un percorso che difficilmente è
riconducibile alle caratteristiche lineari e consolidate
della
tradizionale
attività
formativa,
ma
che
differentemente da questa, presuppone una condivisione forte
già dalla individuazione del bisogno formativo fino alla
progettazione integrata ed alla erogazione delle attività,
da
parte
di
rappresentanti
di
tutti
i
sistemi
di
riferimento: scuola, università, formazione, mercato del
lavoro, a seconda naturalmente della finalità dell’azione
formativa medesima.
I componenti dei sistemi citati sono chiamati alla
condivisione corresponsabile dei diversi progetti attraverso
la partecipazione ai Comitati Tecnici di Progetto (4), sono
assistiti dalla Regione Emilia-Romagna con azioni tecniche
allo scopo finalizzate, sono formalmente istituiti, trovano
conforto normativo nella recente legislazione per tutte le
linee sperimentali di azione ed hanno quindi un riferimento
in Comitati nazionali di regia di sistema.
Risulta pertanto come possano essere più adeguate le
competenze dei componenti dei Comitati Tecnici di Progetto,
rispetto a quelle esclusivamente formali dei membri delle
Commissioni d’esame tradizionali, a valutare la acquisizione
delle competenze dei partecipanti alle attività formative
innovative, spesso individuali, quasi sempre slegate o
comunque
tendenti
a
superare
i
classici
profili
professionali. Adeguatezza più puntuale poiché intervengono
non esclusivamente nella fase di accertamento valutativo, ma
lungo tutto l’iter di costruzione condivisa del percorso.
Questo dato è vero soprattutto per le competenze riferite a
percorsi individuali e non riferibili a figure specifiche
del mercato, ma trasversali a diversi settori produttivi,
comparti, aree funzionali e dunque una modalità di
accertamento più sostanziale che formale, che garantisce sia
i candidati sia i diversi sistemi che ne devono accogliere e
rendere spendibile il titolo acquisito.
E’ altresì da sottolineare come l’unico strumento messo a
disposizione dalla legislazione attuale, dallo stesso
significato di “legalità” attribuibile ad un titolo di cui
un’Istituzione si rende garante, è costituto da un esame
ufficiale. Tale istituto che faccia riferimento ad un
livello
super
partes
sancisce
la
validità
di
una
13
certificazione, in discontinuità con il percorso cui questa
si riferisce.
La
mediazione
fra
le
due
esigenze,
quella
formale
(validazione ufficiale da parte di un’istituzione) e quella
sostanziale
(riconoscere
la
peculiarità
di
percorsi
fortemente innovativi e valorizzarli con una comprensione
competente),
viene
risolta
dalla
seguente
modalità
operativa:
individuazione, con le modalità previste dalle Direttive
Regionali, di commissioni esperte in grado di valutare le
competenze diversificate per filiera, per target e per
tipologia
di
certificazione
(attestato
di
qualifica,
certificato di competenze, ecc.).
Conseguentemente la stessa modalità valutativa deve essere
coerente ad un percorso formativo teso a spostare la
motivazione da un orientamento al solo risultato ad un
orientamento
alla
prestazione
che,
favorendo
un
coinvolgimento più diretto e sistematico dei partecipanti,
interpreta il potenziale comunicativo dello strumento
certificatorio relativamente ai risultati del processo
formativo, ma soprattutto del percorso effettivamente
seguito, delle acquisizioni progressive, delle integrazioni
ancora necessarie.
C) PROVE DI VALUTAZIONE
L'accertamento delle competenze obiettivo del percorso
formativo si identifica in due prove, secondo quanto
stabilito dalle Direttive regionali:
1. Simulazione
2. Colloquio
Per quanto attiene le modalità di organizzazione e gestione
delle prove medesime, si rimanda al materiale didattico
distribuito in sede di aggiornamento dei Presidenti di
commissione (maggio1999); tenendo conto che le metodologie
vanno declinate in modo diverso a seconda delle differenti
filiere alla cui logica devono rispondere, di seguito
specificate.
14
D) LA VALUTAZIONE DELLE PROVE
La valutazione delle prove d'esame è un processo e come tale
va
gestito
contestualmente
alla
filiera
in
cui
l'accertamento si innesta, pur nella pratica comune già
indicata nelle citate Direttive regionali e precisata nel
Manuale TUTTAFORMAZIONE - luglio 1998 - ( Cap.I par.4 e 5)
e che qui si intende integralmente richiamata.
E) MODALITA' DI AMMISSIONE ALLE PROVE FINALI
Poiché tutte le attività di formazione comportano l'obbligo
di frequenza da parte dei partecipanti, occorre dimostrare
di non aver fatto assenze per una quota superiore al 30% del
monte
ore
totale
(al
netto
dei
crediti
formativi
riconosciuti), fatte salve assenze giustificate per gravi
motivi di malattia o per maternità. In tali casi ed in tutti
quelli che il Comitato Tecnico Scientifico ritenga e
documenti che non pregiudichino il raggiungimento degli
obiettivi formativi, il partecipante può accedere ugualmente
alla prova finale.
Resta inteso che il Soggetto gestore può mettere in atto
attività di recupero e misure individuali di accompagnamento
e assistenza all'utente, o individuare metodologie di
valutazione
opportune
per
l'eventuale
attività
in
autoapprendimento attivate autonomamente dal partecipante.
REGOLE PER SINGOLA FILIERA FORMATIVA
SPERIMENTAZIONE REGIONALE INTEGRATA NOS/NOF
In generale per coloro che sono prosciolti dall'obbligo
scolastico la legge 9/99 prevede, a conclusione dell'anno
scolastico, il rilascio di una certificazione secondo il
modello approvato con D.M. n°70 del 13/3/00, a cura dei
dirigenti delle scuole, con valenza di credito formativo.
Su
tale
attestazione
vengono
indicate
le
iniziative
sperimentali attuate con Centri di Formazione Professionale o
Agenzia Formativa (Art.7 del decreto del 9/8/99, n°323),
senza tuttavia evidenziarne o accertarne con verifica
ufficiale, le competenze raggiunte, in quanto lo spazio
riservato è di tipo descrittivo.
15
Una opportunità ulteriore è prevista come possibile nel caso
della sperimentazione regionale, approvata con delibera della
G.R. n°1224 del 14/7/1999.
In forza della natura fortemente integrata delle azioni
formative approvate, è infatti data la opportunità di
rilasciare la certificazione delle competenze, attivando la
procedura di verifica regionale, a discrezione del Comitato
di Progetto.
Tale attestazione infatti rende più agevole l'identificazione
dei crediti formativi per poter accedere ai nuovi percorsi
nel punto più adeguato rispetto alle competenze acquisite,
avendo forza di certificazione ufficiale; ma deve essere
rilasciata solo nel caso in cui il progetto preveda la
acquisizione di competenze compiute, descrivibili, preprofessionalizzanti, identificabili dai sistemi diversi di
successiva accoglienza dell'allievo e quindi spendibili, ma
soprattutto
non
di
pertinenza
dei
normali
curricula
scolastici.
La
precisazione
è
necessaria
in
quanto
i
progetti
sperimentali
integrati
prevedono
essenzialmente
azioni
orientative e di supporto alla motivazione; iniziative preprofessionalizzanti, approccio alle competenze di base e
trasversali; tutti obiettivi che possono o meno individuare
competenze certificabili nella logica della trasparenza e
della capitalizzazione.
COMMISSIONI PER L'ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE
Le commissioni sono formate dalle seguenti componenti:
∗ 1 Presidente regionale
∗ 2 membri del Comitato di Progetto
∗ 1 Rappresentante della Provincia sul cui territorio si è
attuata l'iniziativa
PROVE D'ESAME
Le prove sono predisposte dal Comitato di Progetto e
sottoposte alla Commissione in sede di riunione preliminare.
Queste devono accertare la/e competenza/e acquisita/e come
obiettivo di sintesi dell'intero percorso e non "parti" di
esso.
La tipologia di prove deve essere
coerente con quanto è
accertabile e quindi:
16
♦ assegnazione delle prove previste dalle Direttive
(simulazione e colloquio)
♦ accorpamento
in
un'unica
modalità
(colloquio
approfondito o simulazione di un processo e domande di
approfondimento)
♦ presentazione e discussione di un elaborato a cura del
candidato su un argomento inerente l'applicazione delle
competenze da accertare
Il modello di certificato è analogo a quello predisposto per
le
attività
relative
ai
moduli
formativi
integrati
nell'ultimo triennio della S.S.S. e allegato alla presente
circolare.
SPERIMENTAZIONE REGIONALE DEI MODULI INTEGRATI NEL TRIENNIO
DELLA S.S.S., NELL'AMBITO DEL PROTOCOLLO D'INTESA DEL
13/6/1997 OD IN ANALOGIA
Per tali percorsi che sono riferiti a progetti diversi, ma
collegati
da
una
stessa
metodologia
di
impostazione
didattica, che hanno sperimentano la identificazione delle
competenze
attraverso
la
correlazione
del
contributo
integrato
della
cultura
scolastica
con
quella
della
formazione,
per
l’arricchimento
curriculare
attraverso
l’intreccio tra apprendimenti teorici ed operativi ed il
riconoscimento dei crediti maturati, la valutazione è
costituita da:
/
tante dichiarazioni di competenza per quante UFC o moduli
intermedi effettivamente conclusi previsti dal progetto e
rilasciate su modulistica regionale a doppia firma
(Organismo di formazione ed Istituto scolastico), a
seguito di una verifica interna a cura dei docenti e
formatori coinvolti nella didattica integrata;
/
la
certificazione
delle
competenze
a
conclusione
dell’intero percorso, che sintetizzi non le singole
competenze riferibili alle UFC o ai moduli, bensì le
competenze o la competenza acquisita come obiettivo di
sintesi dell’intero percorso integrato nei tre anni. Tale
certificazione è acquisibile:
a)
se è dimostrato il possesso da parte dell'allievo di
tutte le dichiarazioni intermedie,
17
b)
se a giudizio del Comitato di progetto, pur in
mancanza
di
alcune
dichiarazioni
intermedie,
si
ritiene
che
il
candidato
abbia
acquisito
complessivamente le competenze previste dal progetto.
Tale
valutazione
dovrà
essere
formalizzata
per
iscritto.
La certificazione costituisce anche credito formativo per
l'ammissione all'Esame di Stato. (5)
(Secondo la terminologia del sistema dell’istruzione è da
intendersi credito didattico).
La prova per l'accertamento della/e competenza/e è costituita
da un colloquio o da una simulazione o da una prova
interdisciplinare definita dal Comitato di Progetto e va
sostenuta alla presenza di una Commissione composta dai
membri del Comitato stesso, presieduti da un Presidente
dell’albo regionale.(6)
VALUTAZIONE
La valutazione della prova avviene secondo i seguenti pesi:
70% percorso formativo e stage
30% esame finale
Il modello di certificato è indicato nella Parte Terza del
presente Allegato.
CORSI POST-DIPLOMA INTEGRATI
Per i corsi post-diploma integrati la soluzione è quella di
rilasciare in itinere, prima della attestazione finale, tante
dichiarazioni di competenza per quante sono le UFC che
compongono
l'intero
progetto,
per
consentirne
la
capitalizzazione nel caso di uscite anticipate e la loro
spendibilità all'interno del sistema FIS.
Il rilascio delle dichiarazioni intermedie, attraverso
verifiche multidisciplinari con metodologie anche innovative,
è competenza di commissioni interne, composte da docenti
della scuola, operatori della formazione professionale,
esperti del mondo del lavoro che abbiano svolto compiti
significativi di docenza all'interno del corso ed il
coordinatore per gli aspetti didattici.
18
La innovazione delle attività integrate nel post-diploma si
situa infatti nella modalità progettuale, più che nella fase
dell'accertamento finale che, in questo caso, rilasciando un
diploma di qualifica o una certificazione delle competenze,
si attiene alle regole delle Direttive regionali.
Schematizzando, il processo è il seguente:
DIPLOMA S.S.S.
FORMAZIONE POST - DIPLOMA INTEGRATA
IDENTIFICAZIONE CONDIVISA DEL PROFILO
(scuola/formazione/imprese)
PROGETTAZIONE INTEGRATA
UFC1
UFC2
Dichiarazione
Competenze
Dichiarazione
competenze
UFC3
UFC4
Dichiarazione
competenze
Dichiarazione
competenze
ESAME DI QUALIFICA
ai sensi della L.N° 845/78
DIPLOMA DI QUALIFICAZIONE SUPERIORE
O
CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE (7)
LEGENDA:
= possibili uscite anticipate e capitalizzazione della dichiarazione ottenuta
N.B: per lo schema completo confronta la determinazione del D.G. n. 9351 del 14/10/99.
19
ISTRUZIONE FORMAZIONE TECNICO SUPERIORE
In applicazione di quanto previsto nell'Accordo della
Conferenza Unificata Stato - Regioni del 2/3/2000, pubblicato
sulla G.U. n°161 del 12/07/00 "Accordo tra Governo, Regioni,
Province, Comuni e Comunità Montane per la valutazione e la
certificazione dei percorsi di istruzione e formazione
tecnica superiore dei progetti pilota 98/99", che qui si
intende integralmente richiamato, si prevedono le seguenti
modalità:
Prove di valutazione finale
Le prove si articolano in:
- colloquio
- simulazione
1. Il colloquio individuale, che pesa per il
valutazione
finale
minimo
42
punti
sull'approfondimento di:
70%
-
sulla
verte
.
un dossier del percorso individuale, predisposto dai
docenti del corso, teso a evidenziare tutte le
acquisizioni
del
partecipante
relativamente
alle
competenze di base, tecnico-professionali, trasversali e
culturali obiettivo del percorso - stage compreso -, ma
anche patrimonio del singolo, secondo documentazione
prodotta; i suoi eventuali crediti in entrata, che ne
avessero consentito una abbreviazione del percorso
medesimo; la eventuale individualizzazione del percorso
o di parti di esso; le certificazioni intermedie
rilasciate, a fronte di singole UFC o gruppi di esse.
Tale dossier ricostruisce il percorso IFTS interpretato
da ogni singolo soggetto, sulla base dei personali
requisiti di partenza.
.
"Un documento individuale predisposto dall'utente, che
deve riguardare la rilettura personale del percorso
effettuato, evidenziando il lavoro svolto; le competenze
acquisite e rilevate per differenza da quelle possedute
in partenza (come ampiezza ed intensità, non solo come
quantità); eventuali materiali individuali prodotti che
possano valorizzare l'acquisizione di conoscenze e/o
competenze (elaborati e prodotti diversi o aggiuntivi
rispetto a quanto richiesto come prove di verifica messe
a punto dal Comitato tecnico di progetto). Tale
20
documento non deve essere la valutazione di gradimento
maggiore o minore rispetto al percorso frequentato, ai
docenti, alle modalità organizzative, ma una riflessione
critica che il partecipante attua rispetto a se stesso
ed alle conoscenze e competenze che ritiene di aver
capitalizzato con la frequenza al percorso, anche
sottolineando - se del caso - quanto abbiano influito le
modalità di accompagnamento e personalizzazione adottate
nei suoi confronti.
2. La simulazione, che pesa per il 30% sulla valutazione
finale - minimo 18 punti - deve consentire l'accertamento
delle
competenze
e
conoscenze
in
situazione,
con
riferimento al profilo ed alla figura professionale
oggetto del percorso, con l'accentuazione, se previsto dal
progetto medesimo, della peculiarità territoriale o di
contesto in cui questa si situi dovendo esercitare compiti
specifici o possedere competenze distintive.
Sul certificato di specializzazione tecnico superiore la
valutazione va riportata solo nel caso del raggiungimento del
massimo pari a 100 punti, che comunque non compaiono, poiché
il valore docimologico viene sostituito dall'indicazione "con
lode". Negli altri casi (dai 60 punti ai 99) il valore non
viene scritto sulla certificazione.
Si raccomanda che la valutazione avvenga secondo quanto
riportato
nel
già
citato
Cap.I
del
testo
regionale
TUTTAFORMAZIONE, per salvaguardare una concezione della
valutazione di tali percorsi da un'ottica eccessivamente
scolastica e comunque dal rischio di un giudizio di valore.
Costituzione della commissione d'esame
La costituzione della commissione segue le regole fissate
dalle
Direttive
regionali,
relativamente
alla
sua
formalizzazione.
Composizione(8):
Ø Presidente
regionale,
tratto
dall'elenco
decretato
dall'Assessore competente per materia;
Ø 2 membri proposti dal Direttore del corso, rappresentativi
delle diverse componenti (scuola, università, formazione,
lavoro)
e
indicati
in
maniera
concordata
(anche
appartenenti al CTS(9));
21
Ø 2 esperti del mondo del lavoro, con competenze coerenti
con quelle del profilo e oggetto di accertamento,
individuati su parere del C.T.S. (anche appartenenti al
CTS).
La Regione si riserva di intervenire con un'azione di
riequilibrio solo nel caso in cui le indicazioni proposte non
garantissero la presenza di rappresentanti di tutte e quattro
le componenti previste.
Dispositivo
Linee guida
di
Certificazione
finale
dei
percorsi
IFTS
e
La Regione Emilia-Romagna stabilisce di rilasciare solo ed
esclusivamente il Certificato di Specializzazione Tecnica
Superiore al termine dei percorsi IFTS.
A coloro che non superassero le prove previste viene
rilasciato il Dispositivo intermedio, nel caso non si fosse
scelto di rilasciare tale attestazione al termine di ogni
U.F.C. completata con esito positivo (mediante verifica
interna) o di gruppi omogenei di U.F.C.
Il rilascio delle dichiarazioni intermedie in itinere a tutti
i
partecipanti
è
comunque
una
modalità
fortemente
raccomandata, non solo per fruizioni individualizzate o in
caso
di
uscite
anticipate,
costituendo
fra
l'altro
documentazione esaustiva degli obiettivi di apprendimento,
oggetto del dossier individuale.
La attestazione intermedia è a firma del Direttore del Corso
quale rappresentante del Comitato Tecnico Scientifico;
Direttore che, secondo le linee-guida dell'ISFOL, è anche
responsabile amministrativo. Poiché comunque il Direttore non
è necessariamente un componente del C.T.S., è sufficiente che
egli abbia la delega del Presidente del C.T.S. a firmare tali
dichiarazioni.
22
Note al documento:
♦
Cfr. Nota tecnica relativa all'Accordo
(Allegato B) del febbraio 2000 – ISFOL
(1)
Stato-Regioni
Cfr. Nota Tecnica - ISFOL - giugno 2000
Relativamente ai percorsi IFTS si precisano, nel testo,
le sole modalità organizzative con cui la Regione EmiliaRomagna
intende
attuare
il
dettato
del
regolamento
dell'art.69
(2)
Cfr. Michelle Pellerey - Professionalità maggio/giugno
2000 - Il portafoglio formativo progressivo
(3)
Comitato
Tecnico
di
Progetto:
è
composto
da
rappresentanti della scuola e dell'ente di formazione, con la
necessaria presenza del progettista. Ha responsabilità
collegiale dello svolgimento del progetto; ha il compito di
applicare il progetto nella sua fase operativa, di verificare
in itinere la coerenza dei contenuti con gli obiettivi
formativi previsti e l'efficienza degli interventi, attivando
le eventuali azioni di modifica e miglioramento.
(4)
Cfr.: D.M. del 24/2/2000 n°49 "Tipologie di esperienze
che danno luogo a crediti formativi" art.1, comma 3 e art.3,
comma 1
(5)
Cfr.: determinazione del D.G.n°9351 del 14/10/99 Allegato A - e L. n°425 del 10/12/97 che disciplina il nuovo
Esame di Stato: art.4, comma 2 e regolamento da D.P.R. n°323
del 23/07/98, art.9,comma 1
(6)
Diploma o Certificazione a seconda che il progetto abbia
come obiettivo l'acquisizione di competenze riferibili a
professionalità
compiute
e/o
consolidate
ovvero
a
professionalità non compiute e/o innovative.
(7)
Nell'allegato B dell'accordo citato, si dice che il
Presidente è nominato dalla Regione previo parere del
Comitato Regionale e gli esperti del mondo del lavoro sono da
individuare previo parere dello stesso Comitato. L'impegno è
che detto Comitato, una volta formalizzato, deleghi il C.T.S.
di ogni progetto a provvedere alla nomina degli esperti del
mondo del lavoro e stabilisca che il Presidente è nominato
dall'elenco decretato dall'Assessore regionale.
(8)
23
C.T.S. = Comitato Tecnico Scientifico, organismo composto
dai rappresentanti dei diversi soggetti coinvolti (scuola,
formazione,
università,
imprese,
associazioni),
con
responsabilità di coordinamento e supervisione relativamente
a:
programmazione
delle
attività,
gestione
operativa,
monitoraggio e valutazione interna e/o esterna. Rappresenta
il riferimento funzionale di tutti gli altri organismi di
gestione.
(9)
24
Parte Seconda
“IL PORTFOLIO”
25
PORTFOLIO
PER LA FORMAZIONE LUNGO TUTTO L'ARCO
DELLA VITA
26
IL PORTFOLIO NELLA LONGLIFE LEARNING
LINEE GUIDA
CHE COSA E'
1. E' l'insieme della documentazione che registra:
•
•
•
•
il
le
le
le
un
numero di capacità che l'individuo si autoriconosce
certificazioni dell'impresa
situazioni professionali vissute nel mercato
competenze riconosciute socialmente dal possesso di
titolo
2.
E' utilizzabile ai fini del riconoscimento di una
situazione descrivibile e di una formazione che si offre
ad integrazione.
3.
E' la rappresentazione della situazione individuale,
utensile per tutti i sistemi, interfaccia tra impresa e
lavoratore,
tra
soggetto
e
sistema
di
istruzione/formazione
4. Il dispositivo sviluppa le competenze, ne incoraggia il
riconoscimento anche al di là dei titoli posseduti.
5. Utilizza le competenze quale protocollo di scambio per la
condivisione delle varie culture del lavoro
6. Costituisce lo strumento per:
• leggibilità per gli individui (ciò che sono; ciò che
hanno fatto),
• in quale spazio e con quali interlocutori
• passa attraverso l'individuo con informazioni per
l'impresa e per i sistemi dell'education
• è un veicolo di comunicazione necessaria
• assolve a criteri di trasparenza
• unifica nella identificazione di competenze il carattere
eterogeneo delle esperienze
• consente la valutazione degli scarti ( rispetto alla
posizione soggettiva) per la contrattazione pedagogica
(rispetto ai profili esistenti, all'orientamento) e la
gestione individualizzata dell'integrazione ( rispetto
27
allo sviluppo nel tempo del capitale di conoscenze
soggettive e del valore aggiunto apportabile)
• possiede dimensione europea
UTILIZZO
Strettamente personale, gli elementi contenuti in questo
dossier possono essere utilizzati anche singolarmente per:
∗
∗
∗
costituire una documentazione curriculare nella ricerca di
lavoro
costituire un repertorio di competenze professionali
validate all'interno dei cicli di formazione/istruzione
costituire dispositivo per il riconoscimento di competenze
professionali dichiarate, ma non certificate, purché
comparabili con standard nazionali e/o regionali afferenti
profili
professionali; ovvero con gli standard di
contenuto afferenti i diplomi.
IL GLOSSARIO DEL PORTFOLIO
ATTIVITA'
E' l'insieme dei compiti effettivamente svolti da una persona
che concorrono ad una o più funzioni nell'impresa, secondo
identiche condizioni di esercizio.
AREA DI ATTIVITA'
Segmento di funzioni/processi lavorativi tipici presenti in
un determinato settore o ambito professionale, caratterizzato
da finalizzazione funzionale, autoconsistenza -autonomia,
omogeneità
COMPETENZE
L’insieme
di
oggetti
definiti,
ottenibili
attraverso
particolari modalità di analisi del lavoro, che godono delle
seguenti proprietà.
Rappresentano
uno
standard
minimo
di
riferimento,
esplicitamente legato al raggiungimento certo di una data
performance
28
Sono costituite da un mix di elementi, alcuni legati alla
natura del lavoro (conoscenze, tecniche operative,…), altri
legati a caratteristiche individuali di utilizzo efficace del
proprio sapere (capacità di comunicazione, problem solving,
motivazione e comportamenti…)
Costituiscono una metrica per rileggere le attuali figure
professionali attraverso la loro scomposizione in Unità di
competenza, ognuna delle quali avente un valore proprio e
potendo essere presente come componente di diverse figure, in
una logica di flessibilità della prestazione professionale e
di supporto alla mobilità nella vita lavorativa
Costituiscono un requisito di occupabilità per gli individui
Sono il riferimento base per la progettazione e la
realizzazione di azioni formative efficaci (in quanto
orientate a garantire che, al termine, il partecipante abbia
acquisito la capacità di realizzare performance) basate
standard formativi capitalizzabili e sul riconoscimento
/certificazione di crediti formativi
COMPITI
Attività
lavorative,
decisioni
prevalenti
esercitate su un processo lavorativo.
e
rilevanti
Possono essere suddivisi in:
- compiti di trasformazione, finalizzati alla realizzazione
del processo lavorativo;
- compiti
di
coordinamento
controllare
assicurare
e
regolare
integrazione
e
il
controllo,
processo
tra
di
attività,
orientati
a
riferimento,
ad
ruoli,
processi
diversi;
- compiti
di
mantenimento-innovazione,
finalizzati
a
ripristinare, innovare e sviluppare metodologie, risorse,
prodotti e servizi
29
OBIETTIVI FORMATIVI
Le competenze che i partecipanti devono acquisire al termine
di un percorso formativo.
OBIETTIVI DIDATTICI
Le capacità o le conoscenze che i partecipanti devono
acquisire al termine di un’azione o una situazione formativa,
espresse dai formatori in modo da consentire la costruzione,
la conduzione e valutazione del processo di apprendimento
PROGETTO FORMATIVO
E' inteso come l’elaborazione degli obiettivi formativi,
delle scelte organizzative e degli strumenti
facenti
riferimento agli standards formativi e ai dati di contesto (
utenza, tipologia formativa, caratteristiche socio-economiche
del territorio, diverso grado di complessità del percorso
formativo ).
RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE
Valutazione dichiarata del capitale di formazione e di
esperienze che un individuo può provare di possedere. Il
riconoscimento può condurre alla validazione.
VALIDAZIONE DELLE COMPETENZE
La validazione delle competenze è l'atto ufficiale che
consiste nel certificare a nome dell'autorità competente che
un individuo ha potuto dimostrare con strumenti idonei allo
scopo (esame, simulazione, colloquio) e non arbitrari che
padroneggia le conoscenze e le competenze corrispondenti agli
standard previsti per un dato titolo a corso legale.
30
LE SEZIONI DEL PORTFOLIO
Sezione prima
ELEMENTI CURRICULARI
1. Curriculum vitae
2. Acquisizioni
personali
(conoscenze,
autodichiarate)
3. Progetti professionali (bilanci di competenza)
competenze
Sezione seconda
DOCUMENTI AUTENTICATI E UFFICIALI - LIBRETTO FORMATIVO
1. Attestazioni di lavoro
2. Attestazioni di stage o tirocini
3. Attestazioni di formazione/istruzione
Sezione terza
TITOLI LEGALMENTE RICONOSCIUTI
1. Fotocopie dei diplomi a corso legale
2. Attestazioni di qualifica
NORME PER LA COMPILAZIONE
Il modello è sperimentale, pertanto in attesa della messa a
regime delle attività di informazione, orientamento e
tutorato relative all'obbligo formativo, previste dal decreto
legislativo 496/97 e dall'Accordo Stato Regioni e attribuite
per competenza ai Servizi per l'impiego decentrati, la
responsabilità della corretta compilazione del Portfolio è
demandata:
31
Sezione prima
ELEMENTI CURRICULARI
Curriculum vitae
Percorso di formazione
a cura del singolo individuo
a
cura
del
singolo,
controfirmato
da
un
coordinatore
del
sistema
di
formazione professionale da cui
proviene o in cui si intende
iscrivere, che ne controlla la
correttezza
dei
dati
o
ne
facilita la compilazione, sulla
base
della
documentazione
esibita
Percorso professionale
A
cura
del
singolo,
controfirmata
da
un
rappresentante
dell'ultima
impresa in cui si è prestato
servizio
A cura del coordinatore o tutor
dell'organismo presso il quale
si chiede di frequentare una
attività
di
formazione,
che
deve essere di ausilio nella
compilazione, evidenziando il
tipo di conoscenze/competenze
ritenute acquisite ed il modo o
l'esperienza che ne sono state
veicolo.
E'
compilato
per
capitalizzazioni successive.
A cura del soggetto, la prima
parte.
A cura del coordinatore o tutor
dell'organismo presso il quale
si chiede di frequentare una
attività
di
formazione,
la
seconda parte che sintetizza il
risultato dei
colloqui di
orientamento,
di
valutazione
delle competenze in ingresso e
di
valorizzazione
degli
interessi
e
motivazioni
del
soggetto.
E'
compilato
per
capitalizzazioni successive.
Acquisizioni personali
Progetto professionale
32
Sezione seconda
DOCUMENTI AUTENTICATI E UFFICIALI - LIBRETTO FORMATIVO
Attestazioni di impiego
A
cura
del
responsabile
dell'impresa.
Una
attestazione
per
ogni
attività
lavorativa
certificabile
A cura del coordinatore di
ogni azione formativa che
preveda il rilascio di una
dichiarazione intermedia
A cura del coordinatore di
ogni azione formativa che
preveda il rilascio di un
attestato di frequenza
Dichiarazioni intermedie
Attestazioni di frequenza
Sezione terza
TITOLI
LEGALMENTE RICONOSCIUTI
Va allegato soltanto il frontespizio dei titoli a
legale posseduti: dell'istruzione, della formazione.
33
corso
Nome:_____________________________ Cognome:________________________
CURRICULUM VITAE
- Stato civile –
Nome:
Cognome:
Data di nascita:
Luogo:
Codice Fiscale:
Indirizzo:
Codice postale
Città
Telefono:
Fax:
E-Mail:
Situazione familiare:
celibe:
nubile:
n° figli:
altro:
Libero da obblighi militari:
si
no
Servizio Civile prestato:
si
no
Mezzo di trasporto personale:
si
no
- Lingue conosciute
livello
livello
livello
livello
-
34
- Diplomi ottenuti nell'istruzione (titolo e data di rilascio)
-
- Attestazioni e/o qualificazioni ottenute nella formazione degli adulti o nell'apprendistato
(titolo e data)
-
- Riconoscimenti, pubblicazioni
-
- Sviluppo professionale
- Interessi personali
-
Compilato il_______________________
Firma_________________________
35
Nome:_____________________________ Cognome:________________________
PERCORSO DI FORMAZIONE
- Diplomi ottenuti
No
Si, quali
-
- Istruzione
Ultima classe frequentata:
Data di fine scolarità:
- Formazione professionale iniziale
Corsi frequentati
Da_____ a________
Durata
Attestazione
Durata
Attestazione
Durata
Attestazione
- Formazione professionale superiore
Corsi frequentati
Da_____ a________
- Formazione professionale continua
Corsi frequentati
Da_____ a________
Compilato il____________________
Firma__________________________
Per l'Organismo di formazione______________
il Coordinatore / Tutor _____________________
36
Nome:_____________________________ Cognome:________________________
PERCORSO PROFESSIONALE
Data
Impresa
Settore di attività/area
professionale
Funzione ricoperta
Responsabilità esercitate
Durata
Compilato il_______________________
Per l'Impresa___________________________________________
Firma__________________________
il Responsabile_____________________________________
37
Nome:_____________________________ Cognome:________________________
ACQUISIZIONI PERSONALI (conoscenze, competenze)
Data
Natura
Metodo/esperienza di acquisizione
Compilato il_______________________
Per l'Organismo____________________
Firma_____________________________
il Coordinatore/Tutor________________
38
Nome:_____________________________ Cognome:________________________
PROGETTO PROFESSIONALE (descrizione)
Progetto di sviluppo personale (a cura del soggetto)
Bilancio delle competenze/orientamento (a cura dell'Agenzia)
Compilato il_______________________
Firma____________________________
Per l'Organismo_________________________
Il Coordinatore/Tutor____________________
39
Nome:_____________________________ Cognome:________________________
ATTESTAZIONE DI IMPIEGO – CERTIFICATO DI LAVORO
Nome dell'impresa
Settore di attività
Ruolo/i ricoperto/i
Campo riservato al responsabile
dell'impresa
Responsabilità esercitate
Dichiarazione di veridicità
Io sottoscritto ______________________________ in qualità di ____________________________________
Certifico come esatte le indicazioni sopra descritte.
Compilato a_________________ il_______________________
Firma
40
Nome:_____________________________ Cognome:________________________
DICHIARAZIONE/I DI COMPETENZA
CERTIFICAZIONE/I INTERMEDIA DI PERCORSI IFTS
Progetto di riferimento
Obiettivi perseguiti
Tipologia di competenze
dichiarate
Da_________
A_________
Durata in ore
Rilasciato da
N°
repertorio
-
Compilato il_______________________ Firma_____________________ Per l'Organismo___________________ il Coordinatore_________________
41
Nome:_____________________________ Cognome:________________________
ATTESTATO/I DI FREQUENZA
Attività di riferimento
Obiettivi formativi
Moduli frequentati
Da_________
A_________
Durata in ore
-
Compilato il_______________________
Firma________________________________ Per l'Organismo______________________ Il Coordinatore _______________________
42
Rilasciato da
N°
repertorio
FOTOCOPIA DEL FRONTESPIZIO
DEI DIPLOMI E DEI CERTIFICATI A CORSO LEGALE
43
Parte Terza
SPERIMENTAZIONE
REGIONALE
PERCORSI
FORMATIVI
INTEGRATI
NELL’ULTIMO
TRIENNIO
DELLA
SCUOLA
SECONDARIA SUPERIORE.
Il CERTIFICATO DI COMPETENZE
44
Fac-simile del
CERTIFICATO DI COMPETENZE
Berufsbezeichnungzeugnis
Attestation de qualification professionnelle
Vocational training certificate
Tipologia formativa …… 3.1 Moduli integrati con la Scuola Media Superiore……………
CONFERITO AL CANDIDATO
Erteild dem bewerber/Attribuè au candidat/Awarded to candidate
……………………………………………………………………………………………….
Nat………a………………………………………….…….il……………………………….
Geboren in/Né à/Born in
Am/Le/On
SOGGETTI ATTUATORI
Berufsausbildungsanstalt oder-gefuge/Organization ou structure de formation/Vocational structuresorganizations
……………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………….
SEDI
Sitz/Lieu/Town
……………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………
L’ASSESSORE
(o suo delegato)
IL PRESIDENTE DELLA
COMMISSIONE ESAMINATRICE
…………………………..
……………………………………….
Ai sensi della L. 144/99 e Direttiva Comunitaria 51/92
Registrato in data…………………al n…………….
Certificazione approvata con atto………………………n……..del…………………….
45
1. DENOMINAZIONE E NUMERO DEL CORSO
Benennung des Kurses/Denomination du cours/Course name
………………………………………………………………………………………………..
2. REQUISITI DI ACCESSO
Zugangsrequisiten/ Exigences d’accés/Admission requiremnts
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
3. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO
Inhalte des Kurses/Contenus du cours/Course contents
3.1 U.F.C.
durata in ore
dauer i n stunden/durée
en heures/length in hours
)………………………………………………………
……………………….
)……………………………………………………….
………………………
)……………………………………………………….
……………………...
)……………………………………………………….
………………………
)……………………………………………………….
………………………
)……………………………………………………….
……………………...
)……………………………………………………….
…………………….
4. COMPETENZE ACQUISITE
4.1 di base
…………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………
46
4.2 tecnico/professionali
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
4.3 trasversali
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
5. STAGE/TIROCINIO PRATICO
Praktischetage Ausbildung/Stage pratique/Practical apprenticeship
Durata (espressa in ore)……………………………………………………………………..
Dauer(in stunden berechnet)/durée (exprimée en heures)/ length (in hours)
Nome dell’organizzazione…………………………………………………………………..
Namen der Organisation/nom de l’organisation/ name of the organisation
Sede di svolgimento….………………………………………………………………………
Ort der Lehre/ lieu d’apprentissage/ location of apprenticeship
6. ALTRE ESPERIENZE PRATICHE
Andere praktische Erfahrungen/ Autres expériences practiques/ Other practical experinces
modalità
durata in ore (ad esclusione dello stage)
dauer in stunden/durée en heures/ length in hours
modalitat/modalités/ conditions
…………………………………………………..
……………………………
…………………………………………………
……………………………..
………………………………………………….
…………………………….
47
7. TIPI DI PROVE PER L’ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE
Art der Abschluβprufungen/ Type d’épreuves d’evaluation /Evaluation
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
8. ANNOTAZIONI INTEGRATIVE
Erganzende Bemerkungen/ Notes complémentaires/ Other comments
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
48
NOTE PER LA COMPILAZIONE DEL CERTIFICATO DI COMPETENZE
ACQUISIBILE AL TERMINE DEI CORSI INTEGRATI NELL’ULTIMO
TRIENNIO DELLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE
Facciata
-
TIPOLOGIA FORMATIVA: 3.1 Moduli integrati con la Scuola Media Sup.
SOGGETTI ATTUATORI: Indicare, nei due spazi a disposizione,
rispettivamente la Scuola e l’Ente di formazione
SEDI
: Indicare le sedi dove prevalentemente si è svolto
il corso
Campo 1
Indicare il nome del corso e la numerazione assegnata dalla delibera regionale di
approvazione.
Campo 2
Indicare, anche se ovvi, i requisiti richiesti.
Campo 3
Titolo e durata in ore di ciascuna UFC
Campo 4
Le competenze declinate sono, per definizione in questo progetto, di base e
trasversali. Il campo relativo a quelle tecnico – professionale risulterà barrato. Le
competenze indicate sono quelle riassuntive del progetto, non quelle delle singole UFC che
si suppongono già descritte nelle dichiarazioni precedenti.
Campo 5
Questo spazio sarà occupato dalla sede di stage più significativa (nel caso fossero
più d’una). Le altre possono essere indicate nelle “Annotazioni integrative”
Campo 6
Qui non si fa riferimento alla stage ma ad altre, eventuali, significative e consistenti
esperienze.
Campo 7
Fa riferimento alla prove sostenute in occasione dell’esame.
- - - - -
49