Delibera di GR n. 1640 del 03/10/2000
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Delibera di GR n. 1640 del 03/10/2000
OGGETTO: APPROVAZIONE MODALITA' DI VALUTAZIONE FINALE E CERTIFICAZIONI RILASCIABILI PER LE ATTIVITA' FORMATIVE INTEGRATE SPERIMENTALI. MODIFICA ALLA DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N. 1199 DEL 20 LUGLIO 1998. PROGR. N. 1640/2000 _____________________________________________________________ LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA – ROMAGNA Visti: − la Legge 21/12/78, n. 845 “Legge quadro in materia di formazione professionale e successive modificazioni”; − la Legge Regionale 24/07/79, n. 19 “Riordino, programmazione e deleghe della formazione professionale” e successive modificazioni; − gli “Indirizzi e priorità per la formazione professionale e l’orientamento – Triennio 1997/99” adottati dal Consiglio Regionale in data 21 novembre 1996 con atto n. 487, esecutivo a termini di legge; − le “Direttive attuative per la formazione professionale e per l’orientamento triennio 1997/99” e successive modificazioni di cui alla deliberazione di Giunta Regionale n. 528/99, esecutiva ai sensi di legge; − l’Approvazione direttive regionali stralcio per l’avvio della nuova programmazione 2000/2006” di cui alla deliberazione della G.R. n. 539 del 1 marzo 2000, esecutiva a termini di legge, nonché alla Determinazione del Direttore Generale Formazione Professionale e Lavoro n. 6398 dell’11 luglio 2000; − la Legge 15 marzo 1997, n. 59 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed Enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”, in particolare l’art. 21 che legiferando in materia di autonomia scolastica finalizzata anche “all’ampliamento dell’offerta formativa” da parte delle istituzioni scolastiche 1 prevede “percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica…e nell’ambito degli accordi fra le Regioni e l’Amministrazione scolastica, percorsi integrati fra i vari sistemi formativi”; − la Legge 24 giugno 1997, n. 196 “Norme in materia di promozione dell’occupazione” con la quale tra le altre disposizioni viene promossa la sinergia tra istruzione, formazione e politiche del lavoro, in particolare l’art. 17 è espressamente dedicato al riordino della formazione professionale quale “strumento per migliorare la qualità dell’offerta di lavoro, elevare le capacità competitive del sistema produttivo…incrementare l’occupazione” prevedendo nuove modalità di certificazione e di riconoscimento delle competenze quali crediti formativi nell’ambito del sistema integrato di istruzione, formazione e lavoro documentabili nel libretto formativo; − il D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modificazioni, in particolare l’art. 141”; − la Legge 20 gennaio 1999, n. 9 “Disposizioni urgenti per l’elevamento dell’obbligo di istruzione”; − il D.M. n. 70 del 13 marzo 2000 che adotta il modello di certificazione relativo all’obbligo di istruzione, a decorrere dall’anno scolastico 1999-2000; − la Legge 10 dicembre 1997, n. 425 “Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore”; − il D.M. del 24 febbraio 2000, n. 49 che, con riferimento all’anno scolastico 1999/2000, definisce quali esperienze danno luogo ai crediti formativi e quali ai crediti scolastici e le norme per la loro valutazione ai fini dell’esame di Stato; − la legge 17 maggio 1999, n. 144 “Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all’occupazione e della normativa che disciplina l’INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli 2 enti previdenziali”, in particolare l’art. n. 69 che istituisce, nell’ambito del sistema di formazione integrata superiore (FIS), il sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore IFTS; − l’art.68 della legge n. 144/99 sopra citata recante disposizioni relative all’obbligo di frequenza d’attività formative e relativo Regolamento attuativo; − la Direttiva Comunitaria 92/51 del 18 giugno 1992 relativa ad un secondo sistema generale di riconoscimento della formazione professionale, che integra la direttiva 89/48/CEE; in particolare il Titolo I art.1 punto A-B-C-G; − la Direttiva Comunitaria 99/42, che istituisce un meccanismo per il riconoscimento delle qualifiche in relazione alle attività coperte dalle Direttive sulla liberalizzazione e sulle misure transitorie e che integra il Sistema Generale per il riconoscimento delle qualifiche; in particolare il Titolo II art.3 che ribadisce quanto contenuto nella "giurisprudenza Vlassopoulou" sulla libertà di stabilimento di cittadini europei, per cui "lo Stato membro ospitante ha il diritto di esigere che l'interessato dimostri di aver acquisito le conoscenze e qualifiche mancanti solo dopo aver proceduto ad un confronto tra le competenze attestate dai diplomi o titoli posseduti e le conoscenze e qualifiche pretese dalle regole nazionali"; Preso atto: − del documento “Modalità di certificazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore integrata (IFTS)” trasmesso dal Ministero della Pubblica Istruzione con nota n. 3535/CF/10 del 22 luglio 1999 agli Assessori regionali alla Formazione Professionale, contenente lo schema di “Dichiarazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore”, che rappresenta il modello per l’attestazione intermedia delle competenze acquisite dagli allievi durante il percorso formativo; − del Provvedimento della Conferenza Unificata StatoRegioni e Stato-Città ed Autonomie Locali del 2 marzo 3 2000, pubblicato sulla G.U. n. 161 del 12.07.00, avente per oggetto “Accordo tra Governo, regioni, province, comuni e comunità montane, per la valutazione e la certificazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore previsti dai progetti pilota 1998/99” che definisce criteri e modalità relativi alle prove di valutazione finale, alla costituzione delle commissioni giudicatrici e fornisce lo schema del dispositivo di certificazione finale dei percorsi IFTS, previsti dai progetti pilota deliberati dalle Regioni per l’anno 1998/99; − dell'Accordo Stato Regioni su standard minimi delle qualifiche professionali e dei criteri formativi e per l'accreditamento delle strutture della formazione professionale - del 18 febbraio 2000 (Allegato B); Richiamate: − la propria Deliberazione n. 1224 del 14/7/99, esecutiva, che istituisce le Linee guida per la sperimentazione di azioni relative all'elevamento dell'obbligo, in attuazione dell'art. 4, comma 3 lettera c) e dell'art. 6 dell'emanando decreto ministeriale attuativo della legge 9/99 sull'elevamento dell'obbligo di istruzione; − la Determinazione della Direzione Generale Formazione Professionale e Lavoro n. 9351 del 14.10.1999 avente per oggetto: “Recepimento della documentazione a supporto delle direttive regionali relativamente alle - Indicazioni teoriche e strumenti operativi per la certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti formativi per il sistema integrato”; − la Determinazione della Direzione Generale Formazione Professionale e Lavoro, n. 10735 del 23.11.1999 avente come oggetto “Costituzione gruppo di progetto interservizi per il coordinamento delle azioni relative a certificazioni e crediti formativi”; Tenuto presente: − che le problematiche connesse all’area della certificazione delle competenze ed al riconoscimento dei crediti formativi sono trasversali a tutto il sistema formativo/educativo cui si riferiscono le norme e i 4 documenti precedentemente citati ed ineriscono le politiche della Formazione professionale, del lavoro, della scuola e dell’università; − che il tema dei crediti e delle certificazioni costituisce la finalità generale e lo strumento dell’intero impianto teorico e strumentale per il sistema integrato Scuola, Formazione professionale Università e Mercato del Lavoro; − che le indicazioni in materia di riconoscimento di conoscenze e competenze possedute, contenute nelle Direttive CEE più sopra richiamate non possono essere disattese o recepite in termini detrattivi o peggiorativi da norme di livello regionale; Considerato che il Gruppo di progetto interservizi ha avuto il compito di coordinare l’implementazione di un sistema integrato e coerente di certificazione delle competenze, in stretto raccordo con le indicazioni nazionali, completo di dispositivi tecnici e soluzioni operative per una loro implementazione nelle singole ed autonome politiche gestionali ed ha fornito positivi risultati e specifica documentazione; Rilevato che i percorsi formativi integrati tra i sistemi della Scuola, della Formazione Professionale, dell’Università e del Lavoro, parte rilevante dell’offerta formativa globale, hanno necessità di trovare diversa regolamentazione nei dispositivi di valutazione e conseguente certificazione per dar conto del processo integrato di progettazione e pianificazione degli interventi; Ritenuto pertanto necessario procedere ad una razionalizzazione delle procedure e delle modalità sul tema della valutazione e della certificazione attraverso la definizione di regole comuni e specifiche, con riguardo ai segmenti formativi: - Obbligo scolastico (NOS) integrato con l'Obbligo formativo (NOF) nella sperimentazione regionale - Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) - Percorsi integrati di istruzione/formazione - Percorsi post-diploma integrati; 5 Considerato che il documento “Modalità di valutazione finale e certificazioni rilasciabili per le attività formative integrate” che costituisce l’Allegato A), parte integrante della presente deliberazione, risponde alle suddette finalità e costituisce il punto di riferimento per i soggetti che attuano i percorsi formativi integrati più sopra individuati, a diretta sperimentazione regionale; Richiamata la propria deliberazione n. 1199 del 20 luglio 1998, esecutiva ai sensi di legge, avente per oggetto “Approvazione progetti formativi integrati nell’ultimo triennio della Scuola Secondaria Superiore e nel post-diploma di cui alla deliberazione della Giunta Regionale del 10 dicembre 1997, n. 2354, ratificata con atto del 18 dicembre 1997, n. 815 del Consiglio Regionale – Finanziamento della relativa spesa.”, in particolare il punto 10) del dispositivo che stabilisce per i percorsi formativi integrati nell’ultimo triennio della Scuola secondaria superiore il rilascio del certificato di competenze al termine di ogni annualità; Tenuto conto dell’alta sperimentalità dei progetti formativi integrati nell’ultimo triennio della scuola secondaria superiore, oggetto della delibera suddetta, e degli elementi di riflessione scaturiti dall’esperienza stessa nonché dalle risultanze delle azioni d’accompagnamento attivate a supporto dei soggetti attuatori dei corsi, si ritiene di modificare il punto 10) sopra riportato stabilendo, come specificato nell’Allegato A), parte integrante del presente atto, che la valutazione è costituita da: - tante dichiarazioni di competenza per quante Unità Formative Capitalizzabili (di seguito UFC) o moduli intermedi effettivamente conclusi previsti dal progetto e rilasciate su modulistica regionale a doppia firma (Ente di formazione ed istituto scolastico), a seguito di una verifica interna a cura dei docenti e formatori coinvolti nella didattica integrata; - la certificazione delle competenze a conclusione dell’intero percorso, che sintetizzi non le singole competenze riferibili alle UFC o ai moduli, bensì le competenze o la competenza acquisita come obiettivo di sintesi dell’intero percorso integrato nei tre anni; alle Ritenuto che sia necessario dotare i partecipanti diverse iniziative formative afferenti le filiere 6 citate, di un dispositivo che possa registrare il possesso di tutte le attestazioni ufficiali e delle autodichiarazioni di competenza necessarie a fornire utili indicazioni ai diversi sub sistemi interessati (lavoro, istruzione, formazione) relativamente alla modalità di inserimento diretto, di valutazione del credito posseduto, della applicabilità delle passerelle per le necessarie integrazioni di formazione; Tenuto conto che di tale dispositivo in vario modo definito, si trova indicazione in tutta la legislazione nazionale ed europea sopra citata ed in particolare nell'art.17 della L.196/97, nonché nell'Allegato B dell’“Accordo Stato Regioni” del febbraio 2000 e relativa Nota Tecnica dell'ISFOL; Rilevato indispensabile adottare all'interno delle azioni a diretta sperimentazione regionale, un dispositivo deputato a raccogliere, contenere e classificare i diversi tipi di acquisizioni individuali, per una corretta identificazione dei crediti e la loro capitalizzazione e valorizzazione, nei termini e nei modi definiti dalla normativa, definito Portfolio, il cui schema è allegato alla presente; Dato atto: - del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Scuola Università e Integrazione dei Sistemi Formativi dott.ssa Cristina Bertelli relativo alla regolarità tecnica del presente atto, sentito anche nel merito il parere favorevole espresso dal dott. Maurizio Pozzi, Responsabile del Servizio Formazione Professionale, ai sensi dell’art. 4, comma 6, della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 e della propria deliberazione n. 2541/95; - del parere favorevole del Direttore Generale dell’area Lavoro e Formazione Professionale dott.ssa Cristina Balboni in merito alla legittimità del presente atto, ai sensi della legge e della deliberazione di cui sopra; Su proposta dell’Assessore competente per materia; A voti unanimi e palesi D E L I B E R A 7 1) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente riportate, l’Allegato A) “MODALITA’ DI VALUTAZIONE FINALE E CERTIFICAZIONI RILASCIABILI PER LE ATTIVITA’ FORMATIVE INTEGRATE”, parte integrante del presente atto, che costituirà punto di riferimento per i soggetti che attueranno i percorsi formativi integrati sperimentali. L’Allegato si compone di tre parti: Parte prima “Modalità comuni per le attività formative integrate e specifiche per singola filiera formativa”; Parte seconda “Il Portfolio”; Parte terza “Sperimentazione regionale percorsi formativi integrati nell’ultimo triennio della scuola secondaria superiore. Il certificato di competenze”; 2) di adottare in via sperimentale all'interno dell'area integrata a diretta promozione regionale il dispositivo di registrazione delle attestazioni individuali denominato "Portfolio", secondo le linee guida contenute nella Parte Seconda dell’Allegato A) di cui al precedente punto 1); 3) di adottare la certificazione delle competenze prevista dalle direttive regionali in materia di formazione professionale 1997/99 e successive modificazioni e integrazioni come da modello contenuto nella Parte Terza del suddetto Allegato A); 4) di modificare il punto 10) del dispositivo della deliberazione n. 1199 del 20 luglio 1998, esecutiva ai sensi di legge, avente per oggetto “Approvazione progetti formativi integrati nell’ultimo triennio della Scuola Secondaria Superiore e nel post-diploma di cui alla deliberazione della Giunta Regionale del 10 dicembre 1997, n. 2354, ratificata con atto del 18 dicembre 1997, n. 815 del Consiglio Regionale – Finanziamento della relativa spesa.”, che risulta così sostituito: “per i percorsi formativi integrati nell’ultimo triennio della scuola secondaria superiore la valutazione è costituita da: - tante dichiarazioni di competenza per quante Unità Formative Capitalizzabili (di seguito UFC) o moduli intermedi effettivamente conclusi previsti dal progetto e rilasciate su modulistica regionale a 8 doppia firma (Ente di formazione ed istituto scolastico), a seguito di una verifica interna a cura dei docenti e formatori coinvolti nella didattica integrata; - 5) la certificazione delle competenze a conclusione dell’intero percorso, che sintetizzi non le singole competenze riferibili alle UFC o ai moduli, bensì le competenze o la competenza acquisita come obiettivo di sintesi dell’intero percorso integrato nei tre anni”; di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna affinché costituisca oggetto di massima divulgazione. - - - 9 ALLEGATO A) MODALITA' DI VALUTAZIONE FINALE E CERTIFICAZIONI RILASCIABILI PER LE ATTIVITA' FORMATIVE INTEGRATE Parte Prima MODALITA’ COMUNI PER LE ATTIVITA’ FORMATIVE SPECIFICHE PER SINGOLA FILIERA FORMATIVA INTEGRATE E I percorsi integrati che secondo la recente normativa nazionale e regionale costituiscono una parte rilevante dell'offerta formativa globale, hanno necessità di trovare diversa regolamentazione nei dispositivi di valutazione e conseguente certificazione, per dare conto del processo integrato di pianificazione e progettazione anche e soprattutto nelle attestazioni rilasciate ai partecipanti, che ne costituiscono lo strumento di comunicazione tra subsistemi, il documento di interpretazione al fine di inferire il livello raggiunto dalle competenze oggetto di apprendimento. "Con l'espressione dispositivo ci si intende qui riferire ad un modello operativo complesso nel quale specificare attori, ruoli, competenze, modalità organizzative, metodologie e strumenti" (♦) I percorsi integrati hanno infatti necessità di non limitarsi a certificare "esclusivamente la partecipazione con esito positivo ad un percorso formativo, senza essere in grado di mettere in valore quanto un soggetto ha appreso attraverso lo sviluppo di percorsi formativi realizzati componendo segmenti significativi di esperienze di apprendimento all'interno dei diversi contesti (l'istruzione, la formazione, il lavoro).(1) Per tale motivo si intendi qui di seguito disporre delle modalità con le quali effettuare le valutazioni finali dei percorsi integrati per il rilascio delle relative certificazioni, mettendo in evidenza quanto di comune e quanto di particolare va riferito alle singole filiere, interpretazione della integrazione. 10 LE FILIERE Le filiere formative che interpretano l'integrazione, secondo quanto evidenziato dal legislatore nella legge 59/97 (rapporto tra dimensione territoriale e regionale e dimensione nazionale ed europea per la produzione di norme e regole); nella legge 196/97 (art.17); nel Dlgs.112/98 (art.141); nel DPR.275/99 e atti successivi; legge 144/99 (art.68 e regolamento attuativo; art.69 e regolamento attuativo in via di pubblicazione); legge 9/99 e nell'Accordo Stato-Regioni del 18/2/2000 e del 2/3/2000, sono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Obbligo scolastico Obbligo formativo Istruzione Formazione Tecnica Superiore Educazione degli adulti Percorsi integrati istruzione/formazione Percorsi post-diploma integrati Nel presente allegato si intendono precisare le modalità con le quali gestire l'accertamento delle competenze e la relativa certificazione in esito ai soli percorsi oggetto di sperimentazioni regionali, in quanto per le altre filiere, di seguito elencate, esiste una normativa nazionale che ne regolamenta gli adempimenti per tutti i soggetti coinvolti. Resta inteso come le soluzioni adottate siano coerenti con quanto previsto dai regolamenti nazionali ed in analogia con le soluzioni in essi previste, in molti casi anticipate proprio dalle sperimentazioni promosse dalla Regione EmiliaRomagna nell'ambito del Protocollo d'Intesa siglato in data 13.06.1997 dal M.P.I., il M.d.L.e P.S., la Regione EmiliaRomagna, le Province e la Confederazione delle Autonomie Locali dell'Emilia-Romagna. - Obbligo scolastico - Legge 20/1/99, n°9 - D.M. n°323/99 D.M. n°70/2000 - Obbligo formativo - Legge 17/5/99, n°144, art.68 Regolamento attuativo del 7/7/2000 - Istruzione Formazione Tecnico Superiore - Legge 17/5/99, n°144, art.n°69 e regolamento attuativo (2) - Accordo Conferenza unificata Stato-Regioni del 2/3/2000 - Educazione degli Adulti - Accordo Conferenza unificata Stato-Regioni del 2/3/2000 11 REGOLE COMUNI Le regole comuni si riferiscono esclusivamente a quelle filiere che presuppongono, al termine dell'iter formativo, il rilascio di una certificazione ufficiale, intesa nel senso dato dalle Direttive Regionali 97/99 e successivi stralci ed integrazioni, a fronte di un esame finale di valutazione complessiva delle competenze di esito. A) PORTFOLIO Tali certificazioni andranno registrate nel PORTFOLIO (3° sezione) - allegato alla presente e adottato in via sperimentale per i percorsi a diretta promozione regionale in area integrata-, quale documento progressivo di sintesi, utilizzabile sia dal soggetto che dai diversi contesti, nell'ambito di pratiche valutative longitudinali, cioè per misurare in progress gli effetti dei processi formativi nel loro svolgersi temporale dalla valutazione iniziale a quella continua a quella finale o sommativa e a testimonianza inoltre dei progressi che il formando compie verso l'acquisizione delle competenze necessarie ad inserirsi in un successivo percorso formativo o nel mercato del lavoro. "Poiché infatti la formazione è un processo aperto, il soggetto deve essere in grado di gestire la propria ulteriore formazione, sia quanto a motivazioni, sia quanto a scelte di obiettivi, sia quanto a regolazione dei propri processi di apprendimento." (3) La registrazione delle certificazioni e la compilazione del Portfolio dovranno essere effettuate secondo le linee-guida che accompagnano il dispositivo medesimo. B) ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE E COMMISSIONI ESAMINATRICI La verifica finale del possesso da parte dei partecipanti, delle competenze previste dal progetto, che in molti dei casi diventa individuale o relativo a competenze trasversali, di integrazione di competenze pregresse oltreché di integrazione sistemica, ha bisogno di essere concepita in modo diverso dal tradizionale esame di qualifica. Occorre collegare il momento della verifica finale agli obiettivi formativi del progetto, agli obiettivi di apprendimento riguardanti il singolo o il gruppo classe, alle competenze definite come raggiungibili nella 12 progettazione didattica costituita da moduli piuttosto che da UFC, da aree tematiche, spesso da aree integrate. Ci si riferisce comunque ad un percorso che difficilmente è riconducibile alle caratteristiche lineari e consolidate della tradizionale attività formativa, ma che differentemente da questa, presuppone una condivisione forte già dalla individuazione del bisogno formativo fino alla progettazione integrata ed alla erogazione delle attività, da parte di rappresentanti di tutti i sistemi di riferimento: scuola, università, formazione, mercato del lavoro, a seconda naturalmente della finalità dell’azione formativa medesima. I componenti dei sistemi citati sono chiamati alla condivisione corresponsabile dei diversi progetti attraverso la partecipazione ai Comitati Tecnici di Progetto (4), sono assistiti dalla Regione Emilia-Romagna con azioni tecniche allo scopo finalizzate, sono formalmente istituiti, trovano conforto normativo nella recente legislazione per tutte le linee sperimentali di azione ed hanno quindi un riferimento in Comitati nazionali di regia di sistema. Risulta pertanto come possano essere più adeguate le competenze dei componenti dei Comitati Tecnici di Progetto, rispetto a quelle esclusivamente formali dei membri delle Commissioni d’esame tradizionali, a valutare la acquisizione delle competenze dei partecipanti alle attività formative innovative, spesso individuali, quasi sempre slegate o comunque tendenti a superare i classici profili professionali. Adeguatezza più puntuale poiché intervengono non esclusivamente nella fase di accertamento valutativo, ma lungo tutto l’iter di costruzione condivisa del percorso. Questo dato è vero soprattutto per le competenze riferite a percorsi individuali e non riferibili a figure specifiche del mercato, ma trasversali a diversi settori produttivi, comparti, aree funzionali e dunque una modalità di accertamento più sostanziale che formale, che garantisce sia i candidati sia i diversi sistemi che ne devono accogliere e rendere spendibile il titolo acquisito. E’ altresì da sottolineare come l’unico strumento messo a disposizione dalla legislazione attuale, dallo stesso significato di “legalità” attribuibile ad un titolo di cui un’Istituzione si rende garante, è costituto da un esame ufficiale. Tale istituto che faccia riferimento ad un livello super partes sancisce la validità di una 13 certificazione, in discontinuità con il percorso cui questa si riferisce. La mediazione fra le due esigenze, quella formale (validazione ufficiale da parte di un’istituzione) e quella sostanziale (riconoscere la peculiarità di percorsi fortemente innovativi e valorizzarli con una comprensione competente), viene risolta dalla seguente modalità operativa: individuazione, con le modalità previste dalle Direttive Regionali, di commissioni esperte in grado di valutare le competenze diversificate per filiera, per target e per tipologia di certificazione (attestato di qualifica, certificato di competenze, ecc.). Conseguentemente la stessa modalità valutativa deve essere coerente ad un percorso formativo teso a spostare la motivazione da un orientamento al solo risultato ad un orientamento alla prestazione che, favorendo un coinvolgimento più diretto e sistematico dei partecipanti, interpreta il potenziale comunicativo dello strumento certificatorio relativamente ai risultati del processo formativo, ma soprattutto del percorso effettivamente seguito, delle acquisizioni progressive, delle integrazioni ancora necessarie. C) PROVE DI VALUTAZIONE L'accertamento delle competenze obiettivo del percorso formativo si identifica in due prove, secondo quanto stabilito dalle Direttive regionali: 1. Simulazione 2. Colloquio Per quanto attiene le modalità di organizzazione e gestione delle prove medesime, si rimanda al materiale didattico distribuito in sede di aggiornamento dei Presidenti di commissione (maggio1999); tenendo conto che le metodologie vanno declinate in modo diverso a seconda delle differenti filiere alla cui logica devono rispondere, di seguito specificate. 14 D) LA VALUTAZIONE DELLE PROVE La valutazione delle prove d'esame è un processo e come tale va gestito contestualmente alla filiera in cui l'accertamento si innesta, pur nella pratica comune già indicata nelle citate Direttive regionali e precisata nel Manuale TUTTAFORMAZIONE - luglio 1998 - ( Cap.I par.4 e 5) e che qui si intende integralmente richiamata. E) MODALITA' DI AMMISSIONE ALLE PROVE FINALI Poiché tutte le attività di formazione comportano l'obbligo di frequenza da parte dei partecipanti, occorre dimostrare di non aver fatto assenze per una quota superiore al 30% del monte ore totale (al netto dei crediti formativi riconosciuti), fatte salve assenze giustificate per gravi motivi di malattia o per maternità. In tali casi ed in tutti quelli che il Comitato Tecnico Scientifico ritenga e documenti che non pregiudichino il raggiungimento degli obiettivi formativi, il partecipante può accedere ugualmente alla prova finale. Resta inteso che il Soggetto gestore può mettere in atto attività di recupero e misure individuali di accompagnamento e assistenza all'utente, o individuare metodologie di valutazione opportune per l'eventuale attività in autoapprendimento attivate autonomamente dal partecipante. REGOLE PER SINGOLA FILIERA FORMATIVA SPERIMENTAZIONE REGIONALE INTEGRATA NOS/NOF In generale per coloro che sono prosciolti dall'obbligo scolastico la legge 9/99 prevede, a conclusione dell'anno scolastico, il rilascio di una certificazione secondo il modello approvato con D.M. n°70 del 13/3/00, a cura dei dirigenti delle scuole, con valenza di credito formativo. Su tale attestazione vengono indicate le iniziative sperimentali attuate con Centri di Formazione Professionale o Agenzia Formativa (Art.7 del decreto del 9/8/99, n°323), senza tuttavia evidenziarne o accertarne con verifica ufficiale, le competenze raggiunte, in quanto lo spazio riservato è di tipo descrittivo. 15 Una opportunità ulteriore è prevista come possibile nel caso della sperimentazione regionale, approvata con delibera della G.R. n°1224 del 14/7/1999. In forza della natura fortemente integrata delle azioni formative approvate, è infatti data la opportunità di rilasciare la certificazione delle competenze, attivando la procedura di verifica regionale, a discrezione del Comitato di Progetto. Tale attestazione infatti rende più agevole l'identificazione dei crediti formativi per poter accedere ai nuovi percorsi nel punto più adeguato rispetto alle competenze acquisite, avendo forza di certificazione ufficiale; ma deve essere rilasciata solo nel caso in cui il progetto preveda la acquisizione di competenze compiute, descrivibili, preprofessionalizzanti, identificabili dai sistemi diversi di successiva accoglienza dell'allievo e quindi spendibili, ma soprattutto non di pertinenza dei normali curricula scolastici. La precisazione è necessaria in quanto i progetti sperimentali integrati prevedono essenzialmente azioni orientative e di supporto alla motivazione; iniziative preprofessionalizzanti, approccio alle competenze di base e trasversali; tutti obiettivi che possono o meno individuare competenze certificabili nella logica della trasparenza e della capitalizzazione. COMMISSIONI PER L'ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE Le commissioni sono formate dalle seguenti componenti: ∗ 1 Presidente regionale ∗ 2 membri del Comitato di Progetto ∗ 1 Rappresentante della Provincia sul cui territorio si è attuata l'iniziativa PROVE D'ESAME Le prove sono predisposte dal Comitato di Progetto e sottoposte alla Commissione in sede di riunione preliminare. Queste devono accertare la/e competenza/e acquisita/e come obiettivo di sintesi dell'intero percorso e non "parti" di esso. La tipologia di prove deve essere coerente con quanto è accertabile e quindi: 16 ♦ assegnazione delle prove previste dalle Direttive (simulazione e colloquio) ♦ accorpamento in un'unica modalità (colloquio approfondito o simulazione di un processo e domande di approfondimento) ♦ presentazione e discussione di un elaborato a cura del candidato su un argomento inerente l'applicazione delle competenze da accertare Il modello di certificato è analogo a quello predisposto per le attività relative ai moduli formativi integrati nell'ultimo triennio della S.S.S. e allegato alla presente circolare. SPERIMENTAZIONE REGIONALE DEI MODULI INTEGRATI NEL TRIENNIO DELLA S.S.S., NELL'AMBITO DEL PROTOCOLLO D'INTESA DEL 13/6/1997 OD IN ANALOGIA Per tali percorsi che sono riferiti a progetti diversi, ma collegati da una stessa metodologia di impostazione didattica, che hanno sperimentano la identificazione delle competenze attraverso la correlazione del contributo integrato della cultura scolastica con quella della formazione, per l’arricchimento curriculare attraverso l’intreccio tra apprendimenti teorici ed operativi ed il riconoscimento dei crediti maturati, la valutazione è costituita da: / tante dichiarazioni di competenza per quante UFC o moduli intermedi effettivamente conclusi previsti dal progetto e rilasciate su modulistica regionale a doppia firma (Organismo di formazione ed Istituto scolastico), a seguito di una verifica interna a cura dei docenti e formatori coinvolti nella didattica integrata; / la certificazione delle competenze a conclusione dell’intero percorso, che sintetizzi non le singole competenze riferibili alle UFC o ai moduli, bensì le competenze o la competenza acquisita come obiettivo di sintesi dell’intero percorso integrato nei tre anni. Tale certificazione è acquisibile: a) se è dimostrato il possesso da parte dell'allievo di tutte le dichiarazioni intermedie, 17 b) se a giudizio del Comitato di progetto, pur in mancanza di alcune dichiarazioni intermedie, si ritiene che il candidato abbia acquisito complessivamente le competenze previste dal progetto. Tale valutazione dovrà essere formalizzata per iscritto. La certificazione costituisce anche credito formativo per l'ammissione all'Esame di Stato. (5) (Secondo la terminologia del sistema dell’istruzione è da intendersi credito didattico). La prova per l'accertamento della/e competenza/e è costituita da un colloquio o da una simulazione o da una prova interdisciplinare definita dal Comitato di Progetto e va sostenuta alla presenza di una Commissione composta dai membri del Comitato stesso, presieduti da un Presidente dell’albo regionale.(6) VALUTAZIONE La valutazione della prova avviene secondo i seguenti pesi: 70% percorso formativo e stage 30% esame finale Il modello di certificato è indicato nella Parte Terza del presente Allegato. CORSI POST-DIPLOMA INTEGRATI Per i corsi post-diploma integrati la soluzione è quella di rilasciare in itinere, prima della attestazione finale, tante dichiarazioni di competenza per quante sono le UFC che compongono l'intero progetto, per consentirne la capitalizzazione nel caso di uscite anticipate e la loro spendibilità all'interno del sistema FIS. Il rilascio delle dichiarazioni intermedie, attraverso verifiche multidisciplinari con metodologie anche innovative, è competenza di commissioni interne, composte da docenti della scuola, operatori della formazione professionale, esperti del mondo del lavoro che abbiano svolto compiti significativi di docenza all'interno del corso ed il coordinatore per gli aspetti didattici. 18 La innovazione delle attività integrate nel post-diploma si situa infatti nella modalità progettuale, più che nella fase dell'accertamento finale che, in questo caso, rilasciando un diploma di qualifica o una certificazione delle competenze, si attiene alle regole delle Direttive regionali. Schematizzando, il processo è il seguente: DIPLOMA S.S.S. FORMAZIONE POST - DIPLOMA INTEGRATA IDENTIFICAZIONE CONDIVISA DEL PROFILO (scuola/formazione/imprese) PROGETTAZIONE INTEGRATA UFC1 UFC2 Dichiarazione Competenze Dichiarazione competenze UFC3 UFC4 Dichiarazione competenze Dichiarazione competenze ESAME DI QUALIFICA ai sensi della L.N° 845/78 DIPLOMA DI QUALIFICAZIONE SUPERIORE O CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE (7) LEGENDA: = possibili uscite anticipate e capitalizzazione della dichiarazione ottenuta N.B: per lo schema completo confronta la determinazione del D.G. n. 9351 del 14/10/99. 19 ISTRUZIONE FORMAZIONE TECNICO SUPERIORE In applicazione di quanto previsto nell'Accordo della Conferenza Unificata Stato - Regioni del 2/3/2000, pubblicato sulla G.U. n°161 del 12/07/00 "Accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane per la valutazione e la certificazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore dei progetti pilota 98/99", che qui si intende integralmente richiamato, si prevedono le seguenti modalità: Prove di valutazione finale Le prove si articolano in: - colloquio - simulazione 1. Il colloquio individuale, che pesa per il valutazione finale minimo 42 punti sull'approfondimento di: 70% - sulla verte . un dossier del percorso individuale, predisposto dai docenti del corso, teso a evidenziare tutte le acquisizioni del partecipante relativamente alle competenze di base, tecnico-professionali, trasversali e culturali obiettivo del percorso - stage compreso -, ma anche patrimonio del singolo, secondo documentazione prodotta; i suoi eventuali crediti in entrata, che ne avessero consentito una abbreviazione del percorso medesimo; la eventuale individualizzazione del percorso o di parti di esso; le certificazioni intermedie rilasciate, a fronte di singole UFC o gruppi di esse. Tale dossier ricostruisce il percorso IFTS interpretato da ogni singolo soggetto, sulla base dei personali requisiti di partenza. . "Un documento individuale predisposto dall'utente, che deve riguardare la rilettura personale del percorso effettuato, evidenziando il lavoro svolto; le competenze acquisite e rilevate per differenza da quelle possedute in partenza (come ampiezza ed intensità, non solo come quantità); eventuali materiali individuali prodotti che possano valorizzare l'acquisizione di conoscenze e/o competenze (elaborati e prodotti diversi o aggiuntivi rispetto a quanto richiesto come prove di verifica messe a punto dal Comitato tecnico di progetto). Tale 20 documento non deve essere la valutazione di gradimento maggiore o minore rispetto al percorso frequentato, ai docenti, alle modalità organizzative, ma una riflessione critica che il partecipante attua rispetto a se stesso ed alle conoscenze e competenze che ritiene di aver capitalizzato con la frequenza al percorso, anche sottolineando - se del caso - quanto abbiano influito le modalità di accompagnamento e personalizzazione adottate nei suoi confronti. 2. La simulazione, che pesa per il 30% sulla valutazione finale - minimo 18 punti - deve consentire l'accertamento delle competenze e conoscenze in situazione, con riferimento al profilo ed alla figura professionale oggetto del percorso, con l'accentuazione, se previsto dal progetto medesimo, della peculiarità territoriale o di contesto in cui questa si situi dovendo esercitare compiti specifici o possedere competenze distintive. Sul certificato di specializzazione tecnico superiore la valutazione va riportata solo nel caso del raggiungimento del massimo pari a 100 punti, che comunque non compaiono, poiché il valore docimologico viene sostituito dall'indicazione "con lode". Negli altri casi (dai 60 punti ai 99) il valore non viene scritto sulla certificazione. Si raccomanda che la valutazione avvenga secondo quanto riportato nel già citato Cap.I del testo regionale TUTTAFORMAZIONE, per salvaguardare una concezione della valutazione di tali percorsi da un'ottica eccessivamente scolastica e comunque dal rischio di un giudizio di valore. Costituzione della commissione d'esame La costituzione della commissione segue le regole fissate dalle Direttive regionali, relativamente alla sua formalizzazione. Composizione(8): Ø Presidente regionale, tratto dall'elenco decretato dall'Assessore competente per materia; Ø 2 membri proposti dal Direttore del corso, rappresentativi delle diverse componenti (scuola, università, formazione, lavoro) e indicati in maniera concordata (anche appartenenti al CTS(9)); 21 Ø 2 esperti del mondo del lavoro, con competenze coerenti con quelle del profilo e oggetto di accertamento, individuati su parere del C.T.S. (anche appartenenti al CTS). La Regione si riserva di intervenire con un'azione di riequilibrio solo nel caso in cui le indicazioni proposte non garantissero la presenza di rappresentanti di tutte e quattro le componenti previste. Dispositivo Linee guida di Certificazione finale dei percorsi IFTS e La Regione Emilia-Romagna stabilisce di rilasciare solo ed esclusivamente il Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore al termine dei percorsi IFTS. A coloro che non superassero le prove previste viene rilasciato il Dispositivo intermedio, nel caso non si fosse scelto di rilasciare tale attestazione al termine di ogni U.F.C. completata con esito positivo (mediante verifica interna) o di gruppi omogenei di U.F.C. Il rilascio delle dichiarazioni intermedie in itinere a tutti i partecipanti è comunque una modalità fortemente raccomandata, non solo per fruizioni individualizzate o in caso di uscite anticipate, costituendo fra l'altro documentazione esaustiva degli obiettivi di apprendimento, oggetto del dossier individuale. La attestazione intermedia è a firma del Direttore del Corso quale rappresentante del Comitato Tecnico Scientifico; Direttore che, secondo le linee-guida dell'ISFOL, è anche responsabile amministrativo. Poiché comunque il Direttore non è necessariamente un componente del C.T.S., è sufficiente che egli abbia la delega del Presidente del C.T.S. a firmare tali dichiarazioni. 22 Note al documento: ♦ Cfr. Nota tecnica relativa all'Accordo (Allegato B) del febbraio 2000 – ISFOL (1) Stato-Regioni Cfr. Nota Tecnica - ISFOL - giugno 2000 Relativamente ai percorsi IFTS si precisano, nel testo, le sole modalità organizzative con cui la Regione EmiliaRomagna intende attuare il dettato del regolamento dell'art.69 (2) Cfr. Michelle Pellerey - Professionalità maggio/giugno 2000 - Il portafoglio formativo progressivo (3) Comitato Tecnico di Progetto: è composto da rappresentanti della scuola e dell'ente di formazione, con la necessaria presenza del progettista. Ha responsabilità collegiale dello svolgimento del progetto; ha il compito di applicare il progetto nella sua fase operativa, di verificare in itinere la coerenza dei contenuti con gli obiettivi formativi previsti e l'efficienza degli interventi, attivando le eventuali azioni di modifica e miglioramento. (4) Cfr.: D.M. del 24/2/2000 n°49 "Tipologie di esperienze che danno luogo a crediti formativi" art.1, comma 3 e art.3, comma 1 (5) Cfr.: determinazione del D.G.n°9351 del 14/10/99 Allegato A - e L. n°425 del 10/12/97 che disciplina il nuovo Esame di Stato: art.4, comma 2 e regolamento da D.P.R. n°323 del 23/07/98, art.9,comma 1 (6) Diploma o Certificazione a seconda che il progetto abbia come obiettivo l'acquisizione di competenze riferibili a professionalità compiute e/o consolidate ovvero a professionalità non compiute e/o innovative. (7) Nell'allegato B dell'accordo citato, si dice che il Presidente è nominato dalla Regione previo parere del Comitato Regionale e gli esperti del mondo del lavoro sono da individuare previo parere dello stesso Comitato. L'impegno è che detto Comitato, una volta formalizzato, deleghi il C.T.S. di ogni progetto a provvedere alla nomina degli esperti del mondo del lavoro e stabilisca che il Presidente è nominato dall'elenco decretato dall'Assessore regionale. (8) 23 C.T.S. = Comitato Tecnico Scientifico, organismo composto dai rappresentanti dei diversi soggetti coinvolti (scuola, formazione, università, imprese, associazioni), con responsabilità di coordinamento e supervisione relativamente a: programmazione delle attività, gestione operativa, monitoraggio e valutazione interna e/o esterna. Rappresenta il riferimento funzionale di tutti gli altri organismi di gestione. (9) 24 Parte Seconda “IL PORTFOLIO” 25 PORTFOLIO PER LA FORMAZIONE LUNGO TUTTO L'ARCO DELLA VITA 26 IL PORTFOLIO NELLA LONGLIFE LEARNING LINEE GUIDA CHE COSA E' 1. E' l'insieme della documentazione che registra: • • • • il le le le un numero di capacità che l'individuo si autoriconosce certificazioni dell'impresa situazioni professionali vissute nel mercato competenze riconosciute socialmente dal possesso di titolo 2. E' utilizzabile ai fini del riconoscimento di una situazione descrivibile e di una formazione che si offre ad integrazione. 3. E' la rappresentazione della situazione individuale, utensile per tutti i sistemi, interfaccia tra impresa e lavoratore, tra soggetto e sistema di istruzione/formazione 4. Il dispositivo sviluppa le competenze, ne incoraggia il riconoscimento anche al di là dei titoli posseduti. 5. Utilizza le competenze quale protocollo di scambio per la condivisione delle varie culture del lavoro 6. Costituisce lo strumento per: • leggibilità per gli individui (ciò che sono; ciò che hanno fatto), • in quale spazio e con quali interlocutori • passa attraverso l'individuo con informazioni per l'impresa e per i sistemi dell'education • è un veicolo di comunicazione necessaria • assolve a criteri di trasparenza • unifica nella identificazione di competenze il carattere eterogeneo delle esperienze • consente la valutazione degli scarti ( rispetto alla posizione soggettiva) per la contrattazione pedagogica (rispetto ai profili esistenti, all'orientamento) e la gestione individualizzata dell'integrazione ( rispetto 27 allo sviluppo nel tempo del capitale di conoscenze soggettive e del valore aggiunto apportabile) • possiede dimensione europea UTILIZZO Strettamente personale, gli elementi contenuti in questo dossier possono essere utilizzati anche singolarmente per: ∗ ∗ ∗ costituire una documentazione curriculare nella ricerca di lavoro costituire un repertorio di competenze professionali validate all'interno dei cicli di formazione/istruzione costituire dispositivo per il riconoscimento di competenze professionali dichiarate, ma non certificate, purché comparabili con standard nazionali e/o regionali afferenti profili professionali; ovvero con gli standard di contenuto afferenti i diplomi. IL GLOSSARIO DEL PORTFOLIO ATTIVITA' E' l'insieme dei compiti effettivamente svolti da una persona che concorrono ad una o più funzioni nell'impresa, secondo identiche condizioni di esercizio. AREA DI ATTIVITA' Segmento di funzioni/processi lavorativi tipici presenti in un determinato settore o ambito professionale, caratterizzato da finalizzazione funzionale, autoconsistenza -autonomia, omogeneità COMPETENZE L’insieme di oggetti definiti, ottenibili attraverso particolari modalità di analisi del lavoro, che godono delle seguenti proprietà. Rappresentano uno standard minimo di riferimento, esplicitamente legato al raggiungimento certo di una data performance 28 Sono costituite da un mix di elementi, alcuni legati alla natura del lavoro (conoscenze, tecniche operative,…), altri legati a caratteristiche individuali di utilizzo efficace del proprio sapere (capacità di comunicazione, problem solving, motivazione e comportamenti…) Costituiscono una metrica per rileggere le attuali figure professionali attraverso la loro scomposizione in Unità di competenza, ognuna delle quali avente un valore proprio e potendo essere presente come componente di diverse figure, in una logica di flessibilità della prestazione professionale e di supporto alla mobilità nella vita lavorativa Costituiscono un requisito di occupabilità per gli individui Sono il riferimento base per la progettazione e la realizzazione di azioni formative efficaci (in quanto orientate a garantire che, al termine, il partecipante abbia acquisito la capacità di realizzare performance) basate standard formativi capitalizzabili e sul riconoscimento /certificazione di crediti formativi COMPITI Attività lavorative, decisioni prevalenti esercitate su un processo lavorativo. e rilevanti Possono essere suddivisi in: - compiti di trasformazione, finalizzati alla realizzazione del processo lavorativo; - compiti di coordinamento controllare assicurare e regolare integrazione e il controllo, processo tra di attività, orientati a riferimento, ad ruoli, processi diversi; - compiti di mantenimento-innovazione, finalizzati a ripristinare, innovare e sviluppare metodologie, risorse, prodotti e servizi 29 OBIETTIVI FORMATIVI Le competenze che i partecipanti devono acquisire al termine di un percorso formativo. OBIETTIVI DIDATTICI Le capacità o le conoscenze che i partecipanti devono acquisire al termine di un’azione o una situazione formativa, espresse dai formatori in modo da consentire la costruzione, la conduzione e valutazione del processo di apprendimento PROGETTO FORMATIVO E' inteso come l’elaborazione degli obiettivi formativi, delle scelte organizzative e degli strumenti facenti riferimento agli standards formativi e ai dati di contesto ( utenza, tipologia formativa, caratteristiche socio-economiche del territorio, diverso grado di complessità del percorso formativo ). RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE Valutazione dichiarata del capitale di formazione e di esperienze che un individuo può provare di possedere. Il riconoscimento può condurre alla validazione. VALIDAZIONE DELLE COMPETENZE La validazione delle competenze è l'atto ufficiale che consiste nel certificare a nome dell'autorità competente che un individuo ha potuto dimostrare con strumenti idonei allo scopo (esame, simulazione, colloquio) e non arbitrari che padroneggia le conoscenze e le competenze corrispondenti agli standard previsti per un dato titolo a corso legale. 30 LE SEZIONI DEL PORTFOLIO Sezione prima ELEMENTI CURRICULARI 1. Curriculum vitae 2. Acquisizioni personali (conoscenze, autodichiarate) 3. Progetti professionali (bilanci di competenza) competenze Sezione seconda DOCUMENTI AUTENTICATI E UFFICIALI - LIBRETTO FORMATIVO 1. Attestazioni di lavoro 2. Attestazioni di stage o tirocini 3. Attestazioni di formazione/istruzione Sezione terza TITOLI LEGALMENTE RICONOSCIUTI 1. Fotocopie dei diplomi a corso legale 2. Attestazioni di qualifica NORME PER LA COMPILAZIONE Il modello è sperimentale, pertanto in attesa della messa a regime delle attività di informazione, orientamento e tutorato relative all'obbligo formativo, previste dal decreto legislativo 496/97 e dall'Accordo Stato Regioni e attribuite per competenza ai Servizi per l'impiego decentrati, la responsabilità della corretta compilazione del Portfolio è demandata: 31 Sezione prima ELEMENTI CURRICULARI Curriculum vitae Percorso di formazione a cura del singolo individuo a cura del singolo, controfirmato da un coordinatore del sistema di formazione professionale da cui proviene o in cui si intende iscrivere, che ne controlla la correttezza dei dati o ne facilita la compilazione, sulla base della documentazione esibita Percorso professionale A cura del singolo, controfirmata da un rappresentante dell'ultima impresa in cui si è prestato servizio A cura del coordinatore o tutor dell'organismo presso il quale si chiede di frequentare una attività di formazione, che deve essere di ausilio nella compilazione, evidenziando il tipo di conoscenze/competenze ritenute acquisite ed il modo o l'esperienza che ne sono state veicolo. E' compilato per capitalizzazioni successive. A cura del soggetto, la prima parte. A cura del coordinatore o tutor dell'organismo presso il quale si chiede di frequentare una attività di formazione, la seconda parte che sintetizza il risultato dei colloqui di orientamento, di valutazione delle competenze in ingresso e di valorizzazione degli interessi e motivazioni del soggetto. E' compilato per capitalizzazioni successive. Acquisizioni personali Progetto professionale 32 Sezione seconda DOCUMENTI AUTENTICATI E UFFICIALI - LIBRETTO FORMATIVO Attestazioni di impiego A cura del responsabile dell'impresa. Una attestazione per ogni attività lavorativa certificabile A cura del coordinatore di ogni azione formativa che preveda il rilascio di una dichiarazione intermedia A cura del coordinatore di ogni azione formativa che preveda il rilascio di un attestato di frequenza Dichiarazioni intermedie Attestazioni di frequenza Sezione terza TITOLI LEGALMENTE RICONOSCIUTI Va allegato soltanto il frontespizio dei titoli a legale posseduti: dell'istruzione, della formazione. 33 corso Nome:_____________________________ Cognome:________________________ CURRICULUM VITAE - Stato civile – Nome: Cognome: Data di nascita: Luogo: Codice Fiscale: Indirizzo: Codice postale Città Telefono: Fax: E-Mail: Situazione familiare: celibe: nubile: n° figli: altro: Libero da obblighi militari: si no Servizio Civile prestato: si no Mezzo di trasporto personale: si no - Lingue conosciute livello livello livello livello - 34 - Diplomi ottenuti nell'istruzione (titolo e data di rilascio) - - Attestazioni e/o qualificazioni ottenute nella formazione degli adulti o nell'apprendistato (titolo e data) - - Riconoscimenti, pubblicazioni - - Sviluppo professionale - Interessi personali - Compilato il_______________________ Firma_________________________ 35 Nome:_____________________________ Cognome:________________________ PERCORSO DI FORMAZIONE - Diplomi ottenuti No Si, quali - - Istruzione Ultima classe frequentata: Data di fine scolarità: - Formazione professionale iniziale Corsi frequentati Da_____ a________ Durata Attestazione Durata Attestazione Durata Attestazione - Formazione professionale superiore Corsi frequentati Da_____ a________ - Formazione professionale continua Corsi frequentati Da_____ a________ Compilato il____________________ Firma__________________________ Per l'Organismo di formazione______________ il Coordinatore / Tutor _____________________ 36 Nome:_____________________________ Cognome:________________________ PERCORSO PROFESSIONALE Data Impresa Settore di attività/area professionale Funzione ricoperta Responsabilità esercitate Durata Compilato il_______________________ Per l'Impresa___________________________________________ Firma__________________________ il Responsabile_____________________________________ 37 Nome:_____________________________ Cognome:________________________ ACQUISIZIONI PERSONALI (conoscenze, competenze) Data Natura Metodo/esperienza di acquisizione Compilato il_______________________ Per l'Organismo____________________ Firma_____________________________ il Coordinatore/Tutor________________ 38 Nome:_____________________________ Cognome:________________________ PROGETTO PROFESSIONALE (descrizione) Progetto di sviluppo personale (a cura del soggetto) Bilancio delle competenze/orientamento (a cura dell'Agenzia) Compilato il_______________________ Firma____________________________ Per l'Organismo_________________________ Il Coordinatore/Tutor____________________ 39 Nome:_____________________________ Cognome:________________________ ATTESTAZIONE DI IMPIEGO – CERTIFICATO DI LAVORO Nome dell'impresa Settore di attività Ruolo/i ricoperto/i Campo riservato al responsabile dell'impresa Responsabilità esercitate Dichiarazione di veridicità Io sottoscritto ______________________________ in qualità di ____________________________________ Certifico come esatte le indicazioni sopra descritte. Compilato a_________________ il_______________________ Firma 40 Nome:_____________________________ Cognome:________________________ DICHIARAZIONE/I DI COMPETENZA CERTIFICAZIONE/I INTERMEDIA DI PERCORSI IFTS Progetto di riferimento Obiettivi perseguiti Tipologia di competenze dichiarate Da_________ A_________ Durata in ore Rilasciato da N° repertorio - Compilato il_______________________ Firma_____________________ Per l'Organismo___________________ il Coordinatore_________________ 41 Nome:_____________________________ Cognome:________________________ ATTESTATO/I DI FREQUENZA Attività di riferimento Obiettivi formativi Moduli frequentati Da_________ A_________ Durata in ore - Compilato il_______________________ Firma________________________________ Per l'Organismo______________________ Il Coordinatore _______________________ 42 Rilasciato da N° repertorio FOTOCOPIA DEL FRONTESPIZIO DEI DIPLOMI E DEI CERTIFICATI A CORSO LEGALE 43 Parte Terza SPERIMENTAZIONE REGIONALE PERCORSI FORMATIVI INTEGRATI NELL’ULTIMO TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE. Il CERTIFICATO DI COMPETENZE 44 Fac-simile del CERTIFICATO DI COMPETENZE Berufsbezeichnungzeugnis Attestation de qualification professionnelle Vocational training certificate Tipologia formativa …… 3.1 Moduli integrati con la Scuola Media Superiore…………… CONFERITO AL CANDIDATO Erteild dem bewerber/Attribuè au candidat/Awarded to candidate ………………………………………………………………………………………………. Nat………a………………………………………….…….il………………………………. Geboren in/Né à/Born in Am/Le/On SOGGETTI ATTUATORI Berufsausbildungsanstalt oder-gefuge/Organization ou structure de formation/Vocational structuresorganizations ………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………. SEDI Sitz/Lieu/Town ………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………… L’ASSESSORE (o suo delegato) IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ESAMINATRICE ………………………….. ………………………………………. Ai sensi della L. 144/99 e Direttiva Comunitaria 51/92 Registrato in data…………………al n……………. Certificazione approvata con atto………………………n……..del……………………. 45 1. DENOMINAZIONE E NUMERO DEL CORSO Benennung des Kurses/Denomination du cours/Course name ……………………………………………………………………………………………….. 2. REQUISITI DI ACCESSO Zugangsrequisiten/ Exigences d’accés/Admission requiremnts ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. 3. CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO Inhalte des Kurses/Contenus du cours/Course contents 3.1 U.F.C. durata in ore dauer i n stunden/durée en heures/length in hours )……………………………………………………… ………………………. )………………………………………………………. ……………………… )………………………………………………………. ……………………... )………………………………………………………. ……………………… )………………………………………………………. ……………………… )………………………………………………………. ……………………... )………………………………………………………. ……………………. 4. COMPETENZE ACQUISITE 4.1 di base ……………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………… 46 4.2 tecnico/professionali ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… 4.3 trasversali ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… 5. STAGE/TIROCINIO PRATICO Praktischetage Ausbildung/Stage pratique/Practical apprenticeship Durata (espressa in ore)…………………………………………………………………….. Dauer(in stunden berechnet)/durée (exprimée en heures)/ length (in hours) Nome dell’organizzazione………………………………………………………………….. Namen der Organisation/nom de l’organisation/ name of the organisation Sede di svolgimento….……………………………………………………………………… Ort der Lehre/ lieu d’apprentissage/ location of apprenticeship 6. ALTRE ESPERIENZE PRATICHE Andere praktische Erfahrungen/ Autres expériences practiques/ Other practical experinces modalità durata in ore (ad esclusione dello stage) dauer in stunden/durée en heures/ length in hours modalitat/modalités/ conditions ………………………………………………….. …………………………… ………………………………………………… …………………………….. …………………………………………………. ……………………………. 47 7. TIPI DI PROVE PER L’ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE Art der Abschluβprufungen/ Type d’épreuves d’evaluation /Evaluation ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. 8. ANNOTAZIONI INTEGRATIVE Erganzende Bemerkungen/ Notes complémentaires/ Other comments ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. 48 NOTE PER LA COMPILAZIONE DEL CERTIFICATO DI COMPETENZE ACQUISIBILE AL TERMINE DEI CORSI INTEGRATI NELL’ULTIMO TRIENNIO DELLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE Facciata - TIPOLOGIA FORMATIVA: 3.1 Moduli integrati con la Scuola Media Sup. SOGGETTI ATTUATORI: Indicare, nei due spazi a disposizione, rispettivamente la Scuola e l’Ente di formazione SEDI : Indicare le sedi dove prevalentemente si è svolto il corso Campo 1 Indicare il nome del corso e la numerazione assegnata dalla delibera regionale di approvazione. Campo 2 Indicare, anche se ovvi, i requisiti richiesti. Campo 3 Titolo e durata in ore di ciascuna UFC Campo 4 Le competenze declinate sono, per definizione in questo progetto, di base e trasversali. Il campo relativo a quelle tecnico – professionale risulterà barrato. Le competenze indicate sono quelle riassuntive del progetto, non quelle delle singole UFC che si suppongono già descritte nelle dichiarazioni precedenti. Campo 5 Questo spazio sarà occupato dalla sede di stage più significativa (nel caso fossero più d’una). Le altre possono essere indicate nelle “Annotazioni integrative” Campo 6 Qui non si fa riferimento alla stage ma ad altre, eventuali, significative e consistenti esperienze. Campo 7 Fa riferimento alla prove sostenute in occasione dell’esame. - - - - - 49