Interpretazione clinica delle alterazioni dell`equilibrio acido
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Interpretazione clinica delle alterazioni dell`equilibrio acido
Close window to return to IVIS in collaborazione con RICHIESTO ACCREDITAMENTO SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI organizzato da certificata ISO 9001:2000 INFORMATION SCIVAC Secretary Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 Cremona Tel. (0039) 0372-403504 - Fax (0039) 0372-457091 [email protected] www.scivac.it Close window to return to IVIS 50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC Interpretazione clinica delle alterazioni dell’equilibrio acido-base Xavier Roura Med Vet, Phd, Dipl ECVIM-CA, Barcellona, Spagna La regolazione dell’equilibrio acido-basico e le sue alterazioni più frequenti sono un argomento difficile da capire e, per questo, molte volte i clinici ne abbandonano lo studio. In questa sede, cercheremo di far comprendere le basi di questo equilibrio, ponendo l’accento sulla terminologia fondamentale e sugli aspetti clinici delle alterazioni semplici. L’equilibrio acido-base è dato dal bilancio dello ione idrogeno (H+). La sua regolazione è simile a quella degli altri ioni dell’organismo. Bisogna ricordare che il controllo preciso delle concentrazioni degli ioni di idrogeno necessita dell’intervento di sostanze tampone (o ammortizzatori) acido-basici a livello renale, nel sangue, nelle cellule e nei polmoni. Uno ione idrogeno è un protone liberato da un atomo d’idrogeno. Gli ioni o molecole che contengono atomi di idrogeno e che li possono liberare in una soluzione prendono il nome di acidi (HCl-, H2CO3,…). Un acido forte è quello che si dissocia rapidamente e libera grande quantità di H+ nella soluzione. Una base è uno ione o una molecola che può accettare ioni di idrogeno (HCO3-, HPO4-, …). Le proteine funzionano come una base. Una base forte reagisce in modo rapido ed energico con l’H+ e pertanto lo elimina dalla soluzione. Il normale metabolismo dell’organismo produce una quantità di acidi quotidiani, 20.000 mmol di acidi volatili (acido carbonico) provenienti dalla CO2 che sono eliminati per mezzo dei polmoni e 80 mmol di acidi fissi o non volatili che sono eliminati dai reni. La concentrazione finale di H+ = [H+] = 40 nmol/L (35-45) risulta molto instabile e il suo mantenimento è fondamentale per il funzionamento normale dell’organismo. Poiché questa concentrazione è un numero molto basso, si utilizza una scala relativa al pH. Il pH è il logaritmo negativo della concentrazione dello ione idrogeno. Bisogna ricordare che su una scala logaritmica, piccole variazioni del pH comportano grandi mutamenti nella concentrazione di ioni di idrogeno e, che in una scala logaritmica negativa, gli aumenti di [H+] implicheranno un calo del pH e viceversa. [H+] = 40 +/- 5 nmol/L ➠ pH = 7,4 +/- 0,04 Pertanto, l’acidemia e l’alcalemia sono aumenti o diminuzioni della [H+] che vengono espressi sotto forma di pH ematico. Per mantenere questo equilibrio di base della [H+] esiste una serie di meccanismi fisiologici. Questi meccanismi si possono dividere in base alla rapidità con cui intervengono ed alla durata della loro azione. Li possiamo dividere in tre gruppi principali: A) Si attuano in pochi secondi ma la loro durata è breve. Sono i tamponi intracellulari o extracellulari. Tra gli altri: H2CO3, NaHCO3, Na2HPO4, NaH2PO4, emoglobina e proteine (albumina). B) Si attuano in alcuni minuti. Il loro rendimento non è sempre sufficiente per mantenere l’equilibrio. Controllo respiratorio della CO2. C) Si attivano dopo 12 ore e raggiungono la massima espressione in 2-3 giorni. Sono duraturi e molto efficaci. Regolazione renale di H+, bicarbonato ed elettroliti. Per mantenere l’equilibrio si devono verificare delle variazioni a livello di sistemi tampone, polmoni e reni secondo la formula basica dell’equilibrio acido-basico. [H+] = 24 x CO2/HCO3Componente respiratoria: pCO2 = 40 +/- 4 mmHg La ritenzione della CO2 implica un aumento della [H+] e, pertanto, una diminuzione del pH L’eliminazione della CO2 implica una diminuzione della [H+] e, pertanto, un incremento del pH Esistono alterazioni della componente respiratoria quando si manifestano disfunzioni a carico di polmoni, diaframma, muscoli respiratori, pleura o centri di controllo a livello del SNC. Un’alterazione nella pCO2 indica un’anomalia respiratoria, ma non una patologia. Componente metabolica o non respiratoria: [HCO3-] = 24 +/- 4 mEq/L L’eliminazione o la ritenzione degli acidi non volatili o fissi (H3PO4, H2SO4, NH4+) nei reni controlla l’eccesso o la mancanza di H+. Il rene controlla anche i livelli di HCO3- mediante l’eliminazione di Na+ o K+, attraverso lo scambio con Cl- o la produzione di H2SO4. Un’alterazione nel HCO3- indica un’anomalia metabolica, ma non una patologia. L’acidosi e l’alcalosi sono processi (respiratori o metabolici) che modificano la produzione, eliminazione o ritenzione degli acidi e le basi, ma che non sempre vanno posti in relazione con un pH anormale. Le alterazioni semplici sono l’acidosi metabolica, l’alcalosi metabolica, l’acidosi respiratoria e l’alcalosi respiratoria. Questi processi possono occorrere simultaneamente, come meccanismo di compensazione o perché è un processo misto (complessi). È Close window to return to IVIS 50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC molto importante ricordare che la compensazione dell’alterazione non sempre è sinonimo di correzione dell’alterazione. La compensazione migliora il pH, ma non sempre lo porta ad un valore normale. Acidosi metabolica: HCO3- basso con CO2 normale (non compensato) o basso (compensato) Alcalosi metabolica: HCO3- alto con CO2 normale (non compensato) o alto (compensato) UA – UC = 12 = (Na+ + K+) – (Cl- + HCO3-) Possono esistere alterazioni metaboliche con o senza modificazioni dell’anion gap. Quest’ultimo varia in presenza di modificazioni degli ioni non quantificabili o quantificabili che non sono stati corretti attraverso lo scambio con gli ioni di segno opposto. Ioni forti Sono gli ioni che sono totalmente dissociati. Le loro alterazioni possono produrre variazioni nell’equilibrio acido-basico. Acidosi respiratoria: CO2 alto con HCO3- normale (non compensato) o alto (compensato) Anioni: Na+, K+, Ca2+ e Mg2+ Alcalosi respiratoria: CO2 basso con HCO3- normale (non compensato) o basso (compensato) Cationi: Cl-, SO42-, proteine e acidi organici non quantificabili (lattico, chetoacidi) Il pH può essere normale se non sono presenti alterazioni acido-basiche, perché si ha una buona risposta alla compensazione (caso raro) o perché si ha un’alterazione mista o complessa. L’efficacia nella risposta di regolazione è differente fra uomini e animali. Nei cani la risposta è più efficace nell’acidosi respiratoria cronica, meno efficace nell’acidosi metabolica e uguale nel resto. Nei cani la risposta all’alcalosi respiratoria è un 60% più efficace di quella che si ha nei confronti dell’acidosi respiratoria. Gap anionico L’organismo è elettricamente neutro, pertanto deve presentare lo stesso numero di cationi e anioni. Come esistono degli anioni (Cl- e HCO3-) e dei cationi (Na+ e K+) in maggiore quantità e più facili da quantificare, i restanti anioni (UA) e cationi (UC) non quantificabili necessari per mantenere la neutralità ricevono il nome di anion gap. Letture consigliate GUYTON, AC., HALL, JE. Regulación del equilibrio ácido-base. En: Tratado de Fisiología Médica 9ª ed. MacGraw-Hill, 1999, pp: 423-443. AUTRAN DE MORAIS, HS., DIBARTOLA, SP. Ventilatory and Metabolic Compensation in Dogs with Acid-Base Disturbances. J Vet Emerg Crit Care, 1991, Vol. 1, nº 2, pp: 39-49. KOVACIC, J. Acid-Base and Electrolyte Interpretation. Proceedings IVECCS VII, Orlando, FL, 2000, pp: 27-33. SENIOR, DF. Fluid Therapy, Electrolytes, and Acid-Base control. En: Textbook of Veterinary Internal Medicine 4th Ed, Ettinger-Feldman eds., Saunders, Philadelphia, 1995, pp: 294-312. MEYER, J and HARVEY, JW. Evaluation of electrolyte and acid-base disorders. En: Veterinary Laboratory Medicine, Saunders, Philadelphia, 2004, pp: 237-244. DIBARTOLA, S and DE MORAIS, H. Acis-Base Disorders. En: Fluid therapy in small animal practice, Saunders, Philadelphia, 2000, pp: 189-261. Indirizzo per la corrispondenza: Xavier Roura - Hospital Clinic Veterinari Facoltà di veterinaria, Università di Barcellona E-mail: [email protected] This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of the Congress Organizing Committee