RELAZIONE ESERCIZIO 2013 Assemblea Ordinaria

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RELAZIONE ESERCIZIO 2013 Assemblea Ordinaria
Aeronautics
Space
Land Forces Defence
Naval Defence Systems
High Technology
Security
Research & Innovation
Federazione Aziende Italiane
per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza
RELAZIONE
ESERCIZIO 2013
Assemblea Ordinaria
Roma, 10 luglio 2014
www.aiad.it
RELAZIONE ESERCIZIO 2013
ASSEMBLEA ORDINARIA
10 luglio 2014
FEDERAZIONE AZIENDE ITALIANE PER L’AEROSPAZIO, LA DIFESA E LA SICUREZZA
00184 ROMA VIA NAZIONALE 54 – Tel. +39 06 4880247 Fax +39 06 4827476 e-mail: [email protected] http://www.aiad.it
INDICE
CARICHE SOCIALI ……………………………………………………….
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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
INDUSTRIA ITALIANA PER L’AEROSPAZIO, LA DIFESA E LA SICUREZZA
I SETTORI AERONAUTICO ED ELICOTTERISTICO ……………………………
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il comparto industriale dell’ala fissa ……………………………………………
il comparto industriale dell’ala rotante …………………………………………
la propulsione aeronautica ……………………………………………………...
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IL SETTORE DELL’ELETTRONICA PER LA DIFESA E LA SICUREZZA
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IL SETTORE SPAZIALE ……………………………………………………………..
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l’Osservazione della Terra ………………………………………………………
le Telecomunicazioni Satellitari …………………………………………………
la Navigazione Satellitare ……………………………………………………….
il Programma Space Situational Awareness ………………………………….
l’Esplorazione …………………………………………………………………….
i Satelliti Scientifici ……………………………………………………………….
VEGA ……………………………………………………………………………...
IL SETTORE NAVALE ……………………………………………………………….
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l’area della subacquea …………………………………………………………..
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IL SETTORE TERRESTRE ………………………………………………………….
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IL SETTORE MISSILISTICO ………………………………………………………..
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RELAZIONE SULLE ATTIVITA’ DELLA FEDERAZIONE ….…………
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ELENCO FEDERATE …………………………………………………………....
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CARICHE SOCIALI
PRESIDENTE ONORARIO - Mauro MORETTI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Vice Presidente
Vice Presidente
Vice Presidente
Remo PERTICA
Corrado ANTONINI
Enzo BENIGNI
Roberto CIBRARIO ASSERETO
Consiglieri
Antonio ALUNNI
Stefano BORTOLI
Salvatore DE BIASIO
Alessandro FRANZONI
Gianmaria GAMBACORTA
Fabrizio GIULIANINI
Giancarlo GRASSO
Carlo Alberto IARDELLA
Francesco LALLI
Carlo LOGLI
Luigi PASQUALI
Antonio PERFETTI
Nicola PERROTTI
Elisio PRETTE
Riccardo PROCACCI
Giorgio ZAPPA
SEGRETARIO GENERALE
Carlo FESTUCCI
COLLEGIO REVISORI CONTABILI
Membri Effettivi
Membri Supplenti
Claudio BARBIERI
Stefania LIBORI
Elena NAPOLITANO
Fabrizio BRAGHINI
Luciano PULCRANO
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Membri Effettivi
Membri Supplenti
Luigi BALIS CREMA
Antonio CASTELLANI
Sergio CHIESA
Carolina MATARAZZI
Marina RUGGERI
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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
L’INDUSTRIA ITALIANA PER L’AEROSPAZIO, LA DIFESA
E LA SICUREZZA
I SETTORI AERONAUTICO ED ELICOTTERISTICO
Il comparto industriale dell’ala fissa è incentrato sul settore aeronautico di
Finmeccanica, rappresentato da Alenia Aermacchi, società nata il 1° gennaio 2012 dalla
fusione fra Alenia Aeronautica, Aermacchi e SIA. La società ha raccolto, sotto unico
brand di Finmeccanica, la tradizione di aziende storiche che hanno scritto la storia
dell’industria aeronautica italiana, quali Fiat Aviazione, Aeritalia, Macchi, Aerfer, Romeo,
Aeronavali.
Il 2013 ha segnato il Centenario dalla fondazione della prima fra loro, la Nieuport Macchi,
costituita il 1° maggio 1913 a Varese. In 100 anni di storia sono usciti complessivamente
dalle officine di queste aziende circa 30.000 aerei.
Oggi Alenia Aermacchi è uno dei principali player a livello mondiale nella progettazione,
sviluppo, produzione, supporto e manutenzione di velivoli completi civili e militari, sistemi
integrati da addestramento, sistemi a pilotaggio remoto e partecipa con un ruolo di primo
piano ai principali programmi aeronautici internazionali attraverso la realizzazione di
aerostrutture complesse.
La società di Finmeccanica gestisce altresì le partecipazione in JVco e consorzi, quali
ATR, Eurofighter, Sukhoi Civil Aircarft Corporation (SCAC) e SuperJet International.
L’azienda, attraverso una presenza industriale distribuita fra Piemonte, Lombardia,
Campania e Puglia, rappresenta inoltre la capofila per numerose aziende dell’indotto
nazionale, che oggi sono in buona parte riunite nei Distretti Tecnologici regionali.
Sotto il profilo dei programmi militari, Alenia rappresenta un partner di rilievo in
collaborazioni militari e civili, sia in ambito europeo (Eurofighter, Tornado, nEUROn) sia
al di fuori dei confini continentali (Lockheed Martin F-35, AMX). Partecipa inoltre a
programmi commerciali con i principali produttori a livello globale quali Airbus (A380,
A321), Boeing (B787), Bombardier (C-Series). Detiene la leadership del mercato dei
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regionali turboprop, tramite la Joint Venture ATR (con Airbus), e partecipa al programma
SSJ100 (con Sukhoi).
Dal punto di vista dei programmi proprietari, Alenia Aermacchi è probabilmente l’unica
azienda al mondo in grado di poter presentare sul mercato un gamma completa di
sistemi nel settore strategico del training, che copre l’intero sillabo addestrativo: dallo
“screening”, alla fase basica/intermedia (MB-339, M-345), fino all’addestramento
avanzato (M-346).
Estremamente significativa l’offerta di prodotti anche nel segmento del trasporto tattico
(C-27J, che rappresenta il best in class della sua categoria) e nei velivoli per missioni
speciali (ATR42/72 MP/ASW).
Al centro dell’interesse, in termini di ricerca e sviluppo, vi è anche il settore degli UAV
(Unmanned Aerial Vehicle): la società aeronautica di Finmeccanica ha già realizzato
autonomamente piattaforme non pilotate sviluppate specificatamente come dimostratori
di tecnologie innovative (Sky-X e Sky-Y), partecipando inoltre con un ruolo di primo piano
al programma per il dimostratore europeo nEUROn.
Con specifico riferimento all’andamento 2013, l’azienda si è concentrata sulla redditività
dei contratti, lavorando sulla rinegoziazione delle principali collaborazioni nel segmento
delle aerostrutture e sul recupero dell’efficienza industriale. In tale ambito, risulta
particolarmente rilevante la partecipazione al programma B787, il cui rateo produttivo ha
traguardato alla fine dell’anno le 7 serie al mese, con l’obiettivo di salire, nei primi mesi
del 2014, a 10 serie/mese.
Sempre in ambito civile, la società ATR (partecipata al 50% insieme ad Airbus) ha
conseguito 89 ordini fermi, che hanno portato il backlog a 221 serie, mentre, nel mese di
agosto, è stato consegnato da parte della controllata SuperJet International il primo
velivolo regionale SSJ100 al cliente di lancio, il vettore messicano Interjet.
Venendo al settore Difesa, a fine luglio è iniziato presso il sito di Cameri l’assemblaggio
del primo F-35 destinato all’Aeronautica Militare italiana.
In occasione del Salone di Le Bourget, è stato lanciato, d’intesa con l’Aeronautica Militare
e con il Segretariato Generale della Difesa, lo sviluppo del nuovo addestratore
basico/intermedio M-345 HET (Hight Efficiency Trainer), mentre al Salone di Dubai è
stato rinnovato l’impegno delle Forze Armate italiane a sostenere lo sviluppo della
versione multi missione del C-27J, che consentirà alla piattaforma di incrementare
significativamente le proprie capacità operative.
Riguardo le attività commerciali dei prodotti proprietari, la fine dell’anno ha salutato la
firma del contratto per la fornitura di 2 C-27J con la Fuerza Aerea del Perù, che ha
ulteriormente consolidato il ruolo da “best in class” del velivolo, e la selezione, da parte
delle Forza Aerea della Polonia, di 8 addestratori M-346. La selezione da parte della
Polonia, che si va ad aggiungere ai contratti già sottoscritti con Italia, Singapore ed
Israele, conferma l’M-346 quale piattaforma di riferimento nell’addestramento avanzato a
livello mondiale.
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Sul fronte dei risultati finanziari, il Settore Aeronautico di Finmeccanica ha chiuso il 2013
con trend positivi in tutti i principali indicatori economici e gestionali. Rispetto all’esercizio
precedente, gli ordini sono cresciuti del 25%, mentre i ricavi hanno segnato un aumento
del 12%, grazie al buon andamento del segmento civile, con particolare riferimento al
programma B787 e ATR.
Il portafoglio ordini risulta in crescita del 2%, con un produzione pari a circa 3 anni di
lavoro.
Significativi anche i miglioramenti dell’EBITA (+75%) e del flusso di cassa, a seguito delle
azioni di efficientamento intraprese. Tali risultati sono stati conseguiti in un contesto che
ha visto inoltre l’azienda aumentare gli investimenti sui programmi principali, con una
crescita dell’11% rispetto al 2012.
Nell’ambito degli aerei executive e special mission è da evidenziare il ruolo e l’attività di
Piaggio Aero Industries, attiva nella progettazione, costruzione e manutenzione di
velivoli, motori aeronautici e componenti strutturali. Punta di eccellenza della produzione
Piaggio Aero l’Avanti EVO, il più avanzato velivolo turboprop multiutility presente sul
mercato mondiale e uno dei più performanti aerei per l’aviazione d’affari e per le “special
mission”: aero ambulanza, radiomisure e calibrazione e light maritime patrol. Costituita
nel 1998, l’azienda è oggi strutturata in 3 unità operative: Genova e Finale Ligure,
entrambe in corso di trasferimento nel centro d‘eccellenza aeronautica di Villanova
d’Albenga (Savona ); Piaggio America INC, la succursale americana di Piaggio Aero, ha
invece sede in Florida, a West Palm Beach. Le attività di Customer Service di Piaggio
Aero sono coordinate dalla sede presso l’Aeroporto C. Colombo di Genova e realizzate
sia presso lo stesso sito che presso le basi di Roma Ciampino e Pratica di Mare oltre che
presso i numerosi Centri di Manutenzione Autorizzati distribuiti in tutto il mondo.
Accanto al proprio ruolo di global brand nell’aviazione d’affari Piaggio Aero sta entrando
da protagonista nel settore Sorveglianza e Sicurezza con lo sviluppo di due programmi
per piattaforme aeree ISR (Intelligence, Surveillance, Recognition): il P.1HH
HammerHead UAS, il sistema MALE (Medium Altitude Long Endurance) di
pattugliamento a pilotaggio remoto in partnership con Selex-ES, ed MPA Multirole Patrole
Aircraft, pattugliatore pilotato multiruolo.
Il comparto industriale dell’ala rotante si identifica invece con AgustaWestland,
Società di Finmeccanica, che continua a competere a livello globale con 5 players
principali, divisi tra Stati Uniti e Europa, facendo leva sulla propria competitività,
continuamente rafforzata da considerevoli investimenti in Ricerca e Sviluppo per
migliorare i prodotti esistenti e per svilupparne di nuovi e più avanzati.
La Società, impegnata in un settore ad elevata tecnologia ed altamente concorrenziale,
deve la sua riconosciuta competitività a competenze d’alto livello grazie alle quali è in
grado di gestire l’intero ciclo di vita del sistema elicottero; possiede infatti le competenze
necessarie per procedere autonomamente alla progettazione e produzione delle
trasmissioni, alla definizione ed all’integrazione dei sistemi avionici, dei sistemi
computerizzati di controllo del volo e di gestione della missione, nonché di tutte le
tecnologie legate alle attività di training e di supporto al prodotto.
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AgustaWestland si avvantaggia di una rete internazionale di joint-venture e collaborazioni
che le hanno consentito di penetrare nuovi mercati e di ampliare il proprio portafoglio
prodotti. Questa strategia di espansione ha visto la crescita diretta della propria presenza
industriale. AgustaWestland può contare infatti su siti produttivi, oltre che in Italia e nel
Regno Unito, negli Stati Uniti ed in Polonia (con l'acquisizione di PZL-Swidnik finalizzata
nel 2010), ed è presente attraverso accordi industriali e joint-ventures in Cina, Russia,
India, Turchia, Giappone, Libia e negli Emirati Arabi Uniti. AgustaWestland ha proseguito
inoltre l’espansione del proprio network di supporto al prodotto a livello globale, per
garantire un’assistenza sempre più efficace ai propri clienti.
AgustaWestland ha conseguito nel 2013 una performance complessivamente positiva in
termini economico-finanziari e soprattutto commerciali, nonostante le complicazioni
contrattuali derivanti dalle vicende legate alla fornitura di elicotteri AW101 VVIP per il
cliente indiano.
Al buon risultato commerciale ha contribuito in modo determinante la finalizzazione del
maxi contratto con il Ministero della Giustizia della Norvegia per la fornitura di 16
macchine AW101 in configurazione All Weather Search and Rescue, del valore di circa
1,15 miliardi di euro. Il contratto prevede consegne dal 2017 al 2020 e 15 anni di servizi
di ricambistica componenti, di training e di supporto tecnico, in base alla formula turn key,
con un’opzione di estensione per ulteriori 5 anni.
Gli ordini sono stati pari a 4.384 milioni di euro rispetto ai 4.013 milioni del 2012.
L’incremento (+9,2%) è ascrivibile, oltre che alla finalizzazione del maxi contratto
norvegese, anche all’acquisizione del primo contratto export della macchina AW159,
relativo alla fornitura di 8 macchine per la Marina Militare coreana e a un buon
andamento dell'offerta aziendale nel mercato civile, in particolare nel settore Oil & Gas.
I ricavi sono stati pari a 4.076 milioni di euro rispetto ai 4.243 milioni del 2012. La
variazione (-3,9%) è principalmente riconducibile all’effetto del blocco delle attività sul
programma AW101 India. Tale scostamento è stato parzialmente compensato dalle
maggiori consegne di elicotteri, complessivamente 60 macchine in più rispetto al 2012 (di
cui oltre la metà AW139).
L'EBITA é stato pari a 562 milioni di euro rispetto ai 473 milioni del 2012. L’incremento
(+18,8%) è riconducibile alle maggiori consegne su linee di prodotto a marginalità
superiore alla media, in particolare AW139, con un ROS solidamente in doppia cifra e
superiore allo scorso anno, anche escludendo i benefici netti derivanti dalla chiusura del
programma VH71.
Nel corso dell’anno é stata portata alla sua fase conclusiva la certificazione dell'AW189,
biturbina della classe 8 tonnellate, che é stata conseguita all'inizio del febbraio 2014.
Sono inoltre proseguite le attivitá di certificazione sui prototipi dell’AW169, elicottero nella
classe 4,5 tonnellate, per il quale l’ingresso in servizio operativo è atteso per la prima
parte del 2015. É inoltre proseguito lo sviluppo dell’AW609 mentre AgustaWestland è già
impegnata nello studio della nuova generazione di Tilt-Rotor attraverso programmi di
ricerca in ambito europeo. Sempre nella prima parte dell’anno è stato anche lanciato
ufficialmente lo sviluppo del nuovo elicottero AW109 Trekker, dedicato prevalentemente
al soddisfacimento di requisiti utility e di pubblica utilità sul mercato elicotteristico
mondiale.
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Questi nuovi velivoli sono destinati a rivoluzionare l’ala rotante grazie all’approccio
innovativo ed alla specificità di combinare i vantaggi propri dell’ala fissa in termini di
prestazioni e quelli tipici dell’ala rotante sul piano della flessibilità operativa.
Nell’ambito della propulsione aeronautica l’attività è incentrata sulle attività di Avio
Aero. I principali programmi commerciali ai quali Avio Aero partecipa sono:
 GE90, motore di General Electric, è il più grande e potente motore per applicazioni
civili al mondo attualmente in servizio. Nel 2013 sono stati consegnati 188 nuovi
motori GE90 (+18% rispetto al 2012) grazie alla continua crescita delle consegne
dell’unico velivolo motorizzato dal GE90, il Boeing 777.
 GEnx, motore di nuova generazione di General Electric, il GEnx-1B si conferma leader
di mercato per quanto riguarda l’applicazione sul velivolo Boeing 787 Dreamliner, con
circa il 60% degli ordinativi siglati al 31 dicembre 2013 con motorizzazione già
annunciata (l’altra motorizzazione selezionata è Trent1000 di Rolls-Royce). Il GEnx-2B
è invece la motorizzazione esclusiva del Boeing 747-8, la più recente versione del
“Jumbo” della Boeing. Nel 2013 sono stati consegnati 186 motori GEnx in crescita del
4% rispetto al 2012.
 CF6-80 C2/E1, motore di General Electric, precursore del GEnx, è installato
principalmente sui velivoli Boeing 747-400, 767 e Airbus A330. Nel corso del 2013
sono stati consegnati 66 motori CF6-80 C2/E1). La flotta in servizio al 31 dicembre
2013 è pari a 3.185 motori.
 CFM56 e V2500, prodotto da CFM International (Joint Venture tra General Electric e
Snecma), ad oggi il CFM56 è l’unica motorizzazione del Boeing 737, mentre per la
famiglia Airbus A320 è alternativo al propulsore V2500, sviluppato dal consorzio
International Aero Engines. Nel 2013 sono stati consegnati 1.424 motori CFM56 e
442 V2500. La flotta in servizio al 31 dicembre 2013 è pari a 18.530 CFM56 e 4.802
V2500.
 PW4000, motore Pratt & Whitney, è installato principalmente sui velivoli Boeing 747400, 767, 777 e Airbus A330. Nel corso 2013 sono stati consegnati 36 motori. La flotta
in servizio al 31 dicembre 2013 è pari a 2.223 motori.
 PW308, motore Pratt & Whitney, è installato principalmente sui velivoli business jet
Falcon 2000 e Hawker 4000. Nel 2013 sono stati consegnati 56 nuovi motori . La flotta
in servizio al 31 dicembre 2013 è pari a 700 motori.
 Trent 900, motore Rolls Royce, è installato sul velivolo Airbus A380. Nel 2013 sono
stati consegnati 36 nuovi motori. La flotta in servizio è cresciuta a 248 motori installati
al 31 dicembre 2013.
Nell’ambito delle attività di Component Repair & Overhaul (CRO), ovvero riparazione e
manutenzione di moduli motore, Avio Aero supporta il fabbisogno manutentivo delle
scatole di trasmissione accessori del motore GE90 (montato sul velivolo Boeing 777) e
del motore Trent 900 (montato sul velivolo Airbus A380). Inoltre Avio Aero fornisce
revisione, test e manutenzione della pompa olio del motore V2500 (montato sui velivoli
della famiglia Airbus A320).
Nell’ambito del comparto militare, i principali programmi ai quali Avio partecipa sono:
 EJ200 – Avio Aero continua a supportare il programma EJ200 / Eurofighter Typhoon, il
principale programma militare europeo.
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 T700/CT7-8, motori turbo-albero della famiglia General Electric. Questi propulsori
equipaggiano varie piattaforme di successo, tra le quali gli elicotteri Sikorsky UH60
Black Hawk , NH 90 , AW101 e Boeing Apache AH-64.
 TP400, è continuata la produzione da parte di Avio Aero del sistema di trasmissione di
potenza all’elica del motore del velivolo da trasporto tattico a lungo raggio Airbus
A400M. La consegna del primo velivolo alla Forza Armata francese è avvenuta il 1
agosto 2013.
Avio Aero supporta il fabbisogno manutentivo dei motori di Aeronautica Militare italiana
(EJ200-Typhoon, RB199-Tornado, AE2100D3-C-130J, T58/HH-3F e Spey Mk807-AM-X),
Esercito (T700-NH90), Marina Militare (Pegasus-AV-8B, T700-AW101/NH90),
Carabinieri, Polizia di Stato e altri Corpi dello Stato e parapubblici (PT6-T).
Fuori da confini nazionali Avio Aero attualmente supporta il fabbisogno manutentivo della
Forza Armata brasiliana per il motore J85 (che motorizza il velivolo F5) e Spey (che
motorizza il velivolo AM-X). Avio Aero svolge inoltre attività di manutenzione per la Forza
Armata olandese per il motore F100 che motorizza il velivolo F16.
IL SETTORE DELL’ELETTRONICA PER LA DIFESA E LA SICUREZZA
L’area dell’Elettronica per la Difesa e la Sicurezza conferma il suo ruolo di presidio
strategico per l’industria italiana e di centralità in un mercato mondiale in evoluzione ed
ampliamento di soluzioni avanzate, con applicazioni duali anche in settori contigui, che
richiede capacità integrate realizzate essenzialmente da Finmeccanica già con SELEX
ES in Europa e DRS negli Stati Uniti e, nel contempo, specialistiche ed altamente
tecnologiche quali, ad esempio, quelle presidiate da Elettronica, IDS e Vitrociset nei loro
rispettivi segmenti. L’area Elettronica per la Difesa e Sicurezza rappresenta il settore più
ampio di Finmeccanica con circa 5 miliardi di euro di ricavi. Con l’obiettivo della
razionalizzare le attività europee della Finmeccanica in quest’area è stata realizzata la
fusione delle tre aziende Selex in un’unica società per consolidare e rafforzare le
capacità tecnologiche, produttive e industriali a fronte di una domanda in continua
evoluzione.
L’area elettronica include nel suo ambito anche il presidio dei sistemi di guerra elettronica
che viene assicurato dall’azienda Elettronica, tramite tecnologie proprietarie e tecniche di
elevato livello progettuale e realizzativo. Rafforzare il proprio posizionamento competitivo
nei confronti dei clienti tradizionali, in primis le Forze Armate Italiane, attraverso il
continuo e costante aggiornamento tecnologico dei sistemi tradizionalmente offerti, il
miglioramento prestazionale dei prodotti già sviluppati (nella filiera dei sistemi
all’infrarosso e in quella riferibile all’intelligence), consolidare la propria offerta su
piattaforme di futura realizzazione (es. velivoli RPAS) e su nuove applicazioni (es.
Intelligenza artificiale e Cybersecurity), migliorare la propria presenza su alcuni paesi
target (es. Paesi del Golfo e specifici paesi asiatici) sono gli obiettivi che Elettronica sta
perseguendo in una nicchia di mercato sempre più globalizzata e importante per il
Sistema Paese.
Le principali attività dell’area Elettronica Difesa e Sicurezza fanno riferimento a sistemi
integrati su architetture complesse e logiche “net-centric”, quali la realizzazione di sistemi
interoperabili in rete (Network Enabled Capability) per il controllo del traffico aereo e la
difesa aerea, navale e terrestre (sensori radar avionici, navali e terrestri, sistemi di
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comando e controllo), per teatri operativi (Battlefield-space Digitalisation), per la
protezione delle forze fuori-area (“Force Protection” e “Search and Rescue”).
La digitalizzazione risulta essere il vero elemento di aggregazione, cooperazione e
trasformazione delle FF.AA. e l’utilizzo dei sensori e sistemi elettronici avanzati ed in
continua evoluzione tecnologica, onde adeguarsi al mutamento delle minacce e degli
scenari, anche in una logica “dual use”, è indiscutibilmente il primo elemento per creare
la supremazia informativa e poi innestare l’effetto virtuoso dell’integrazione mediante il
“data fusion” ed il filtraggio dei dati al fine di evitare il sovraccarico all’operatore,
consentendo di realizzare la “situational awareness picture” e di inviarla negli opportuni
centri attraverso una “data exploitation and dissemination”. La superiorità sia nel mondo
della Difesa, sia in quello della Sicurezza, si estrinseca attraverso la creazione di un
efficace ed efficiente C5ISTAR, reso sicuro mediante l’adozione di opportune capacità di
cyber security.
La sicurezza cibernetica e più in generale la Cyber Warfare rappresentano una capability
trasversale irrinunciabile per la protezione degli interessi militari, di sicurezza ed
industriali delle Nazioni.
Al proposito, giova ricordare che Selex-ES ha acquisito in qualità di prime contractor il
programma NATO denominato NCIRC (Nato Computer Incident Response Capability), il
più importante contratto in questo settore finora aggiudicato al di fuori degli USA, per la
protezione del network e la creazione di una capacità di supporto agli Alleati in caso di
cyber attack, ed ha già ottenuto l’accettazione della IOC-Initial Operational Capability. Ed
ha successivamente acquisito un altro contratto NATO nello stesso settore, come
supplier di Lockeed Martin.
Allo stesso modo la crescente priorità di disporre di capacità integrate risponde alle
pressanti esigenze di Homeland Security, articolata in “missions” quali il controllo dei
confini e delle aree marittime, protezione civile e gestione delle crisi e di grandi eventi,
protezione di aree portuali, aeroportuali ed infrastrutture critiche. Allo scopo vengono
progettate ed utilizzate architetture modulari, sistemi di comando e controllo, sensoristica,
aeromobili non pilotati (dai MUAS-Mini e Micro agli RPAS tattici, come Falco e Falco
EVO), tutta la sensoristica e le comunicazioni sicure per mezzi aerei, per mezzi terrestri
ed unità navali, sistemi VTSM per l’assistenza e la gestione del traffico marittimo.
Nel 2014 SES ha iniziato l’attività operativa del velivolo Falco in Congo nell’ambito di una
fornitura di servizi di sorveglianza per le forze di peacekeeping dell’ONU (MONUSCO). Il
contratto pluriennale di servizio, ottenuto attraverso una selezione internazionale è
interamente fornito ed operato da SES è rappresenta il primo utilizzo per le forze
dell’ONU di velivoli unmanned. Le Nazioni Unite rappresentano il secondo cliente del
velivolo di SES nell’anno in corso che a fine 2013 era in servizio per cinque Clienti di cui
quattro undisclosed.
Ancora nel campo unmanned, SES è il Partner primario dello sviluppo del velivolo MALE
Piaggio P1HH il cui dimostratore ha effettuato il primo volo e una prima parte
fondamentale del suo programma di flight test nel 2013. SES sviluppa e fornisce per il
P1HH lo SkyISTAR (UAV ground-based Mission Management), composto dalla Ground
Control Station, il Sistema di Missione inclusi i relativi sensori e le comunicazioni, ed il
Vehicle Management System.
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Nel campo dei Sistemi Manned di Sorveglianza, SES prosegue la fornitura del Sistema di
Missione ATOS MLRS per la piattaforma nazionale P72MPA, inclusa la fornitura della
Stazione di terra per Mission Planning/Debriefing ed ha certificato con l’agenzia EASA e
consegnato ad un cliente del Mediterraneo, la versione su Beechcraft 350ER del suo
sistema ATOS per missioni Maritime Patrol.
E’ proseguita secondo i piani lo sviluppo della quota nazionale del programma NATO
AGS che vede SES responsabile di una quota importante del segmento di
comunicazione di bordo e di terra e della Main Operative Station (MOS).
Sono stati infine conseguiti significativi successi commerciali sul mercato nazionale ed
estero nel campo degli equipaggiamenti di comunicazione, sensori spaziali ed
equipaggiamenti elettronici per piattaforme militari e civili.
Nello specifico segmento dei sensori, SES progressivamente procede con l’inserimento
delle tecnologie evolutive negli ambiti di competenza (Radar sia a scansione meccanica
sia AESA per applicazioni avioniche, campali e navali, sia passivi; Camere Termiche con
propri detector raffreddati per applicazioni di sorveglianza e targetting per applicazioni
avioniche, campali e navali; Comunicazioni sicure ed IFF; Iperspettrale; Sensori di ausilio
alla navigazione ed al pilotaggio; Sistemi avionici di autoprotezione).
Per prepararsi al futuro in questo tipico settore di “transformation” delle tecnologie, dei
requisiti e delle minacce, gli investimenti in ricerca e sviluppo del sistema industriale
nazionale sono finalizzati su tematiche sistemistiche e tecnologiche rilevanti per i sistemi
di difesa e sicurezza di prossima generazione e relativa logistica, quali a titolo di esempio
lo sviluppo di sensori multifunzionali, di sistemi di comunicazione modulari e flessibili
basati sulle Software Defined Radio, di antenne radar e di guerra elettronica “active
phased array”, l’ulteriore integrazione dei sensori IR, elettro-ottici e per il tiro con radar di
scoperta a corto raggio.
Finmeccanica opera inoltre nei sistemi integrati per la Difesa e Sicurezza sviluppando
tecnologie avanzate duali orientate al mercato ed integrando grandi sistemi complessi
per la Homeland Security e la gestione delle Critical National Infrastructures ed anche
soluzioni Smart per la Mobilità e la Gestione Energetica.
Nel corso dell’anno meritano evidenza anche le attività nazionali ed estere per i sistemi di
controllo del traffico aereo come lo spazio aereo italiano o il piano di sorveglianza ADS-B,
i sistemi di combattimento e relative integrazioni per unità navali, le forniture per sistemi
di controllo dei confini e di sorveglianza marittima integrata, i sistemi di gestione del
campo di battaglia (con l’acquisizione di 3° segmento di Forza NEC-CD&E con SELEX
ES “Prime contractor”) e del territorio, i sistemi per la protezione dagli ordigni esplosivi
improvvisati (Counter IED) ed il Soldato Futuro.
IL SETTORE SPAZIALE
Lo Spazio rappresenta uno dei settori strategici e tecnologici avanzati nel quale un
numero sempre maggiore di paesi opera e intende svilupparsi. Per sua natura lo Spazio
è in grado di soddisfare le esigenze della Comunità scientifica, della Difesa e della
Sicurezza Nazionale. Una politica spaziale nazionale che valorizzi gli investimenti del
Paese e i suoi asset costituisce un importante fattore di crescita tecnico/scientifico e
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occupazionale di alta specializzazione. In particolare sempre più i servizi e le applicazioni
spaziali sono il driver per giustificare lo sviluppo di nuovi programmi e per valutare le reali
ricadute sociali ed economiche. In questo nuovo modello di business Thales Alenia
Space e Telespazio (Join Venture tra gli shareholders Finmeccanica e Thales) come
SPACE ALLIANCE stanno giocando un ruolo importante sul mercato spaziale europeo
(Commissione Europea ed ESA) ed internazionale.
Per l’Osservazione della Terra la decisione di proseguire con lo sviluppo della seconda
generazione di COSMO SkyMed (COSMO Seconda Generazione, CSG), presa dal
Ministero della Difesa e dall’ASI, è necessaria per garantire la continuità operativa dei
servizi della prima generazione, in vista della fine del ciclo di vita dei primi due satelliti, e
contribuire a mantenere la riconosciuta leadership nelle tecnologie SAR, accrescendo il
peso dell’Italia in programmi europei come Copernicus (COSMO SkyMed, CSK è una
delle “contributing mission” nazionali) e la competitività sul mercato europeo ed
internazionale delle applicazioni. La seconda generazione consentirà di attuare un salto
in avanti in termini di funzionalità, prestazioni e vita operativa. In particolare, grazie ai
nuovi sviluppi tecnologici della piattaforma e del payload SAR, offrirà nuove capacità
multi-polarimetriche, un altissimo livello di risoluzione per le applicazioni militari ed una
geo-localizzazione dei prodotti immagine a livello sub-metrico. La seconda generazione
permetterà quindi un ampliamento dei servizi applicativi ed un conseguente incremento
del portafoglio prodotti sia a livello nazionale che a livello internazionale. Nel 2013, TAS-I
ha firmato il contratto per lo sviluppo dell’intero sistema in collaborazione con Telespazio,
come responsabile per la progettazione e sviluppo del Segmento di Terra ed è
responsabile della gestione delle operazioni in orbita; mentre e-GEOS (Società
Telespazio\ASI) è responsabile della commercializzazione dei dati CSK e CSG per le
applicazioni civili. Il lancio del primo satellite per ora è previsto nella seconda metà del
2016 e il secondo nel corso del 2017. Tale contratto riveste un’importanza rilevante per il
Paese poiché andrà a tutela del patrimonio tecnologico, del capitale umano ad alta
specializzazione e permetterà di garantire i traguardi raggiunti e futuri per l’Italia per il
settore multidisciplinare dell’Osservazione della Terra.
Va ricordato che CSK ha permesso lo sviluppo di collaborazioni internazionali di grande
valore, agevolato anche dall’esser stato concepito come sistema multi-missione. A livello
europeo, con l’accordo di Torino del 2001, il governo italiano e francese si sono
impegnati in una cooperazione per l’interoperabilità dei rispettivi programmi di
Osservazione della Terra (CSK e PLEIADES) per la realizzazione di un sistema duale
bilaterale (italo-francese) basato sullo scambio di dati ottici e radar. Telespazio ha fornito
una stazione di terra per la ricezione dei dati di CSK per la difesa francese (F-DUGS). In
vista della realizzazione della seconda generazione, la difesa italiana e quella polacca
hanno concordato la fornitura di una ulteriore stazione di ricezione dati (P-DUGS),
allargando a livello europeo gli accordi in ambito Difesa per l’utilizzo dei dati CSK.
L'accordo firmato è un passo concreto di una cooperazione tra le difese italiana e polacca
nel settore spaziale, e permette a Telespazio e Thales Alenia Space di rafforzare e
consolidare la loro presenza in Polonia.
In conformità all’accordo del 2004 tra Francia, Italia, Germania, Belgio, Spagna e Grecia
per lo sviluppo comune di un sistema di ricognizione spaziale, nel 2011 TAS-I ha
condotto, insieme ad altri partner industriali, il contratto con l'OCCAR - EA
(Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti) per la fase di
studio del sistema satellitare MUSIS (Mutinational Space-based Imaging System for
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surveillance and observation) finalizzato a rendere interoperativi i segmenti di terra di
CSG ed il sistema ottico francese CSO (Helios follow-on).
Beneficiando dell’esperienza maturata per lo sviluppo del sistema CSK, TAS-I è stata
selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come ‘’Prime Contractor’’ per lo
sviluppo delle Sentinelle 1A e 1B in costellazione: la prima missione SAR del programma
COPERNICUS, progettato per fornire in modo continuo servizi al cittadino per l’Ambiente
e la Sicurezza. Sono previste le successive versioni 1C e 1D, che andranno a
rimpiazzare le prime due (1A e 1B), in modo da garantire continuità al servizio ed il cui
finanziamento è stato confermato nell’ambito del Bilancio della Commissione Europea
(MFF Multi-annual Financial Framework 2014-20). La Sentinella 1A è stata lanciata con
successo da Kourou il 3 aprile 2014 e, dopo la fase di commissioning, durante la quale il
satellite viene qualificato per la vita operativa, sarà ceduta al cliente. Per lo stesso
programma TAS-I contribuisce anche alla Sentinella 3A e 3B con la piattaforma e il
payload di ricezione e trasmissione dati (PDHT).
Sentinel 1A ha già inviato immagini della terra dallo spazio dimostrando il ruolo
fondamentale che svolgerà come programma europeo di Osservazione della Terra civile.
Telespazio sta giocando un ruolo di assoluto rilievo nella realizzazione del ground
segment del programma Copernicus, in particolare i segmenti PDGS (Payload Data
Ground Segment) dei satelliti Sentinel-1, Sentinel-2 e Sentinel-3. Parallelamente e-Geos
sta giocando un ruolo importante in ambito UE come “Prime” su tematiche di security,
emergency e maritime surveillance e in ambito ESA nel ricoprire con il centro di Matera
un ruolo importante nell’architettura del sistema di terra per Copernicus e per le missioni
di Earth Explorer.
Va evidenziato che CSK è un asset strategico nazionale per il posizionamento
dell’industria italiana su un mercato export. A livello europeo, è necessario salvaguardare
il vantaggio competitivo ottenuto nell’ambito della tecnologia SAR, in forza del quale TASI ha recentemente acquisito un contratto per la fornitura di parti del payload SAR per il
sistema SARah (follow-on di SARLupe), finanziato dalla Difesa tedesca per ulteriormente
potenziare le prestazioni nel campo radar.
Attraverso la stretta cooperazione con l’Argentina, è stato possibile realizzare il sistema
satellitare SIASGE (Italian-Argentine Satellite System for Disaster Managment) in cui
CSK è interoperabile con i due satelliti SAR in banda L del sistema argentino SAOCOM e
per il quali TAS-I ha contribuito al segmento spaziale con la fornitura dei moduli di
trasmissione e ricezione (TR module) e Telespazio ha realizzato l’antenna presso la
stazione del CONAE a Cordoba per la ricezione dei dati CSK.
Altro esempio a livello internazionale è rappresentato dal Programma coreano Kompsat-5
per il quale TAS-I è stata selezionata dal KARI come “Prime Contractor” per la fornitura
del payload SAR e di un’unità (PDHT) per la trasmissione dei dati da satellite a terra. Il
satellite è stato lanciato con successo nell’agosto del 2013.
TAS-I ha così sviluppato una politica commerciale per l’Export basata su due tipologie di
prodotti SAR:
 l’Export SAR (già fornito per Kompsat5), basato su un “phased array antenna”;
 un innovativo Compact SAR come soluzione low cost, basato su una “reflector
antenna”.
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Telespazio, grazie alla sua esperienza sul mercato istituzionale e commerciale ed alle
sue competenze, è presente a livello internazionale con l’offerta geo-station che
comprende il TUC (Terminal Utente per l’acquisizione dei dati CSK), la piattaforma
applicativa e la fornitura di servizi integrati. La Telespazio insieme ad e-Geos ha già
venduto prodotti con successo, per esempio in Finlandia, Norvegia, Tailandia e Cabon.
Inoltre Telespazio, è anche un service provider che offre soluzioni “chiave in mano”: sulla
base di accordi intergovernativi tra Italia ed Israele, il Ministero della Difesa ha assegnato
a Telespazio il ruolo di prime contractor per la realizzazione del sistema satellitare ottico
ad alta risoluzione per l’osservazione della Terra denominato OPSAT-3000.
Thales Alenia Space e Telespazio sono sempre più vicine nell’affrontare il competitivo
mercato estero e la SPACE ALLIANCE rappresenta l’elemento strategico per l’offerta di
prodotti lungo l’intera catena del valore. Il fine è quello di penetrare il mercato export
attraverso modelli di business personalizzati sulla base della maturità tecnologica del
Paese, ma soprattutto tramite l’offerta di pacchetti integrati di applicazioni innovative e
competitive. Per rafforzare questo approccio vincente è necessario adottare una politica
di sistema paese come sta facendo la Francia mobilitando in modo coerente tutte le
risorse del paese per raggiungere gli obiettivi definiti, industria inclusa.
Nell’area delle Telecomunicazioni Satellitari, la capacità sistemistica Italiana è
maturata fin dagli anni ‘80 - sia in ambito internazionale che in ambito nazionale - con i
programmi Olympus per ESA ed Italsat per ASI. Ulteriori significativi investimenti all’inizio
degli anni ‘90, con il programma Artemis ed il follow-on del programma Italsat (Italsat 2),
hanno consentito un posizionamento importante del nostro Paese nelle tecnologie
spaziali che si è ulteriormente consolidato con lo sviluppo di sistemi per applicazioni
commerciali e militari.
Con il Programma SICRAL, l’industria spaziale si è qualificata quale centro di eccellenza
delle missioni end-to-end militari nel campo della gamma di frequenze UHF ed EHF;
attività queste che sono tuttora in corso con i servizi forniti sia dal Satellite SICRAL 1,
ancora operativo, nonostante abbia terminato la vita utile, che dal satellite SICRAL 1B,
lanciato ad Aprile 2009. Dopo la creazione della joint venture Thales Alenia Space,
l’industria nazionale ha finalizzato il contratto per la realizzazione del satellite SICRAL 2
(lancio previsto entro fine 2014) nel quadro di una collaborazione bilaterale per lo
sviluppo dell’infrastruttura spaziale tra il Ministero della Difesa (MoD) italiano e la
Direction Générale de l'Armement (DGA) francese. Sia per SICRAL 1B che per SICRAL
2, Telespazio partecipa in qualità di co-finanziatore e cura l’erogazione dei servizi forniti
dal satellite SICRAL 1B, oggi, e di SICRAL 2, dopo il lancio, a fronte della disponibilità di
parte della capacità trasmissiva per la commercializzazione verso il mercato Europeo e
NATO. Avio ha realizzato il sistema propulsivo, mentre TAS-I ha realizzato il controllo
d’assetto che ha permesso il corretto posizionamento in orbita del satellite SICRAL 1B e
che ne continua a garantire il mantenimento in posizione.
In maniera sinergica e complementare con il filone militare, in una collaborazione fra le
Agenzie Spaziali Francese ed Italiana, è stato lanciato il 6 Febbraio 2014 il sistema
Athena/FIDUS in banda EHF/Ka che ha lo scopo di fornire servizi di TLC duali
istituzionali. In questa fase la Telespazio ha fornito il servizio di LEOP. È stato avviato
anche il contratto fra la Difesa Italiana ed un Consorzio, guidato da SELEX ES, con TAS-I
e Telespazio, per la realizzazione dell’infrastruttura di terra, terminali e adattamento del
Centro di Vigna di Valle, finalizzati alla gestione militare italiana del sistema.
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L’ASI ha dichiarato di voler sviluppare una propria rete, collegata a quella del MoD, per
gestire le richieste di collegamenti satellitari del mondo istituzionale. Con SICRAL2 e
Athena/FIDUS l’industria italiana ha un ruolo significativo nella realizzazione sia dei
carichi utili che della piattaforma satellitare, basata, quest’ultima, sulla filiera Spacebus
4000 (classe B).
Da rilevare infine che, mentre Francia, Germania ed Inghilterra hanno aumentato molto il
supporto istituzionale in ESA alle proprie industrie nelle TLC, ASI non ha aderito al
prossimo programma ESA chiamato New Generation Platform (NEOSAT) per avviare gli
sviluppi industriali degli elementi fondamentali per le piattaforme Europee di prossima
generazione escludendo, di fatto, l’industria italiana da un ruolo di Prime sulle future
missioni per satelliti di classe medio/piccola.
Per la Navigazione Satellitare, l’anno 2013 a livello Europeo è stato un anno cruciale
motivato da:
 approvazione del nuovo Regolamento GNSS;
 approvazione budget pluriennale 2014-2020;
 aggiudicazione di contratti EGNOS (European Geostationary Navigation Overlay
Service) e GALILEO.
Telespazio, con TAS-I come key sub contractor, si è aggiudicata il contratto “EGNOS
Service Provider” per la gestione operativa e l’erogazione dei servizi EGNOS come
partner dell’European Satellite Service Provider (ESSP) nell’ambito del programma
europeo di navigazione satellitare EGNOS, che avrà durata di otto anni. Telespazio è
responsabile della attività di manutenzione e dei servizi di rete, assicurando le
telecomunicazioni tra i siti EGNOS dislocati in Europa. Inoltre, supporta l’ESSP nella
fornitura dei servizi EGNOS in vari campi di attività (stradale, ferroviario, marittimo) nel
settore pubblico e privato. Dal Centro Spaziale del Fucino Telespazio gestirà i servizi
logistici del programma.
Attraverso il programma di studio dell’ESA “EGNOS V3 fase B2” si è avviata la fase B2
dell’evoluzione di EGNOS, dove Telespazio è responsabile del WP operations per la
definizione dei nuovi concetti operativi di sistema. Inoltre Telespazio è leader sui servizi
downstream di EGNOS in ESA e in EC/GSA (European GNSS Agency), in particolare
sulle merci pericolose nei progetti SCUTUM e Mentore e nei progetti internazionali per la
cooperazione dei paesi del Mediterraneo sul tema GNSS, come il progetto della
Commissione Europea MEDUSA, dove Telespazio è il coordinatore. Lo scopo del
progetto è coordinare i paesi mediterranei europei e non interessati ad adottare i servizi
GNSS/SBAS per le applicazioni innovative in tutti i settori come il maritime, aviation, rail,
road, agricoltura, turismo, etc).
Altrettanto importanti sono le attività di studio dell’evoluzione di Galileo, programmi
dell’ESA European GNSS Evolution Programme (EGEP) e programma della EC H2020
(European Commission Horizon2020), avviate per porre le basi della evoluzione
tecnologica dei sistemi di Navigazione. TAS-I è prime dei contratti “Galileo second
generation space segment study” e “RIMS V3 Prototype development”.
La Commissione Europea ha firmato due contratti per il GNSS Service Centre situato a
Madrid, per il quale è previsto il confluire delle funzioni di supporto agli utenti tanto di
EGNOS che di Galileo. Telespazio ha un contratto diretto per la realizzazione della
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facility e, tramite SpaceOpal (JV Telespazio-DLR), svolge attività di hosting ed
operations.
Per la Full Operational Capability (FOC) di Galileo la TAS-I è coinvolta nelle seguenti
principali attività: System Engineering Technical Assistance (SETA); Galileo Mission
System (Precision Timing Facility, PTF, e Galileo Receivers Chain, GRC); Space
Segment (Navigation Signal Generator Units, NSGU, e Navigation Antenne, NAVANT). Il
contributo di Telespazio al programma FOC riguarda il segmento WP6 Operations con il
ruolo di “Prime” tramite la società Space Opal. TAS-I intende rientrare nella competizione
e proporsi come Prime per lo sviluppo del terzo Batch dei satelliti della costellazione
FOC. Le attività del Contratto Galileo System Support sono in corso di estensione fino al
2016.
Lo scenario attuale, caratterizzato anche da una crisi economica e da una competizione
agguerrita, rende vitale per le Aziende del territorio nazionale il rifinanziamento della
Legge 10/2001 in materia di Navigazione Satellitare per il mantenimento degli obiettivi
prefissati (sviluppo di key technologies e degli elementi relativi al Public Regulated
Services, PRS), oltre che la prosecuzione nell’ambito di ESA del programma Aerocom
Iris Antares. In tale contesto è importante sostenere e rafforzare, a livello nazionale, il
ruolo di Space Opal come operatore di tutta la costellazione Galileo. Infatti uno dei Centri
di Controllo della costellazione e della missione Galileo è stato realizzato da Telespazio
presso il Centro Spaziale del Fucino. Attualmente L’Europa sta preparando la fase di
Galileo Service Provision in parallelo con il full deployment della costellazione e l’inizio
della fornitura dei Early Service (OS, PRS and SAR) nei prossimi due anni con l’obiettivo
finale di una gara competitiva per selezionare il Galileo Service Operator. Telespazio
punta a confermare il proprio ruolo di leader in tale ambito utilizzando la posizione di
vantaggio guadagnata da SpaceOpal.
Da un lato è necessario supportare l’industria nazionale nello sviluppo e nella
miniaturizzazione dei ricevitori e terminali utenti, e anche in questo caso le applicazioni
legate alla navigazione, consentono di promuovere programmi dove ne sia supportato
l’ingresso, non solo in altri settori legati allo spazio, ma anche nell’Aerospazio in senso
ampio e nella Difesa. Le competenze acquisite nell’ambito della sistemistica di
navigazione, in particolare di sistemi “safety of life” quali EGNOS e Galileo, hanno portato
TAS-Italia a ricoprire un ruolo chiave nel Programma dell’ESA Iris/ANTARES, relativo alle
comunicazioni satellitari per applicazioni ATM, le cui attività di Fase B sono in fase di
conclusione (entro la metà del 2014). È fondamentale che l’ASI continui a supportare Iris
mantenendo l’Italia come “major subscriber” del Programma e TAS-I come Primo
Contraente nell’ambito della prossima Ministeriale (2014), per evitare di disperdere
l’investimento pregresso e di ridimensionare l’attuale posizionamento dell’industria
nazionale in ambito europeo.
TAS-I e Telespazio continuano le proprie attività all’interno del programma europeo
SESAR che sono previste terminare entro il 2017, è quindi necessario che le aziende
mantengano o aumentino il perimetro delle attività svolte.
Nell’area della Security, il programma Space Situational Awareness (SSA), focalizzato
sulla protezione delle infrastrutture spaziali dai rischi di origine spaziale, si sta
consolidando come programma “flagship” in ambito europeo; in questo ambito
Telespazio partecipa agli studi di definizione architetturale complessiva del sistema ed è
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in particolare attiva nello studio per l’ESA finalizzato alla progettazione del centro di
controllo asteroidale, che sarà situato all'ESRIN di Frascati, e sullo Space Weather.
Inoltre Telespazio ha acquisito un’eccellenza nell’ambito delle attività di collision warning
ed avoidance svolte per esempio su CSK. Per le sue competenze, Telespazio si candida
come capofila nazionale per l’architettura di sistema sul programma europeo SST
Framework Program che mira a contribuire allo sviluppo di una capacità europea
indipendente di sorveglianza dello spazio e di localizzazione.
Anche nel 2013 il problema dei “debris” (rifiuti) spaziali è rimasto in cima alle agende di
molte agenzie spaziali che hanno avviato attività di studio: lo spazio si presenta oggi
affollato di oggetti con forte rischio di collisione in orbita o rientro a terra non controllato
(satelliti operativi e non, parti di lanciatori, ecc.). Nell’ambito di questo settore aziende
nazionali quali Avio e TAS-I hanno iniziato studi di fattibilità per soluzioni tecnologiche il
cui obiettivo sarà di governare il deorbiting a fine missione dei satelliti o degli stadi dei
lanciatori. In particolare TASI sta attualmente lavorando alla fase A di una futura missione
ESA di de-orbiting e definendo la preparazione per la successiva fase B.
Per l’Esplorazione le decisioni prese nel 2013 alla Conferenza Ministeriale del 2012
(utilizzo dell’ISS almeno fino al 2020 e supporto al programma NASA per il nuovo
veicolo con equipaggio per missioni di esplorazione MPCV), sono state concretizzate da
ESA con l’avvio delle attività di “procurement” industriale per l’European Service Module,
contributo Europeo ad MPCV; in esso TAS-I ricopre il ruolo di principale partner del
Prime AIRBUS Defence and Space (Ex Astrium), posizione che permette a TAS-I di
sviluppare ulteriormente le competenze e le capacità uniche di progettazione e
realizzazione di sistemi spaziali abitati maturate nel corso del programma di sviluppo
della ISS. Tali capacità consentiranno di partecipare con ruoli chiave sia ai futuri
programmi europei sia a quelli frutto di cooperazioni internazionali nel campo del volo
abitato e dell’esplorazione umana. Sempre nell’ambito della continuazione delle
operazioni ed utilizzazione della ISS TAS-I, insieme alla società controllata ALTEC,
partecipa alle attività; di supporto ingegneristico e logistico degli elementi europei. In
questo ambito ALTEC è stato accreditato come il centro europeo per la logistica
integrata; inoltre TAS-I sta realizzando alcune ottimizzazioni del laboratorio Columbus
che ne consentiranno una migliore utilizzazione.
Infine il 2013 ha visto il positivo esordio in orbita del modulo Cygnus, prodotto da TAS-I
nell’ambito del contratto assegnatole da Orbital Sciences Corporation (OSC), per la
realizzazione di 9 moduli pressurizzati per il trasporto cargo alla ISS fino a fine 2015
(Programma NASA CRS Cargo Resupply Service). Durante il 2014 NASA emetterà un
nuovo bando definito CRS 2, per missioni logistiche aggiuntive fino alla fine della vita
operativa della ISS ed a cui il nostro cliente OSC ha già dichiarato di voler partecipare
continuando la collaborazione con TAS-I.
Nell’ambito dell’utilizzo della ISS, Telespazio è attiva nella fornitura di servizi di
operazione, acquisizione, trattamento e distribuzione dei dati per le missioni scientifiche
svolte all’interno della ISS, insieme ad ALTEC, con un ruolo ingegneristico, operativo e
scientifico. Telespazio contribuisce alla valorizzazione della ISS come piattaforma
orbitante propedeutica all’esplorazione robotica ed umana dello spazio, favorendone
l’utilizzo come test bed di tecnologie e di nuovi concetti operativi. In tale contesto è
particolarmente rilevante il ruolo di coordinatore svolto nel progetto Ulisse e del suo
follow-on Circe. Inoltre TAS-I sta realizzando alcune ottimizzazioni del laboratorio
Columbus che ne consentiranno una migliore utilizzazione.
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Un punto critico da evidenziare è la decisione di ASI di permettere il trasferimento in
Belgio delle attività USOC attualmente svolte da Telespazio a causa della riduzione di
budget. Ciò comporterà la perdita di competenze e di valorizzazione di asset nazionali,
riconosciuti da ESA stessa come eccellenze.
Nel segmento dell’Esplorazione Robotica, ed in particolare per il programma ESA
Exomars, il 2013 ha rappresentato, sia un momento di consolidamento della nuova
partnership tra ESA e Russian Space Agency (accordo finalizzato a Marzo 2013) sia di
approvazione del contratto per il completamento della fase C/D per la missione 2016,
nonché per il completamento delle fase B e l’avvio delle attività di fase C/D per la
missione 2018. Le due missioni rappresentano p per l’Italia una sfida tecnologica non
indifferente, in particolare per lo sviluppo del Modulo di discesa ed atterraggio e dei
sistema TLC e Radar per la missione 2016, ed inoltre per lo sviluppo di un innovativo
Driller e la realizzazione del centro di controllo del Rover(presso ALTEC) per la missione
2018.
Grazie al supporto dell’ASI, TAS-I detiene il ruolo di capo-commessa su entrambe le
missioni con la partecipazione di altri importanti soggetti industriali nazionali come
sottocontraenti. Da questa posizione di leadership in ambito europeo è auspicabile per
Thales Alenia Space e per l’industria nazionale di mantenere tale ruolo per i futuri
programmi di esplorazione robotica post ExoMars (Mars Sample Return ed eventuali
precursori).
Nell’ambito dei Satelliti Scientifici, per permettere all’industria nazionale di mantenere in
futuro una posizione preminente, è fondamentale il ruolo dell’ASI sia attraverso la
promozione di un nuovo programma scientifico nazionale, sia con il supporto alle future
missioni scientifiche ESA del programma Cosmic Vision 2015-25.
Tra le missioni ESA già selezionate segnaliamo che a Thales Alenia Space è stato
assegnato nel 2013 il contratto da Prime per la realizzazione dell’intero satellite della la
missione M2-Euclid, che avrà lo scopo di mappare la geometria, la distribuzione e
l’evoluzione dell’energia scura nell’Universo; in ambito nazionale ricordiamo che nel 2013
il raggruppamento di impresa formato da TAS-I e CGS ha ricevuto da ASI il contratto per
lo sviluppo del coronografo METIS per la missione europea Solar Orbiter
Questi sviluppi potranno inoltre rafforzare la già molto attiva sinergia tra TAS-I e le
Università ed Istituti di ricerca nazionali ed europei, contribuendo a mantenere la ricerca
scientifica e tecnologica in Italia su posizioni di eccellenza.
Telespazio supporta la definizione delle missioni scientifiche in ESTEC, gli sviluppi
infrastrutturali della rete delle stazioni “Deep Space” dell’Agenzia Spaziale Europea e la
loro gestione operativa. Inoltre si candida come partner della comunità scientifica nello
sviluppo e gestione operativa dei centri per l’elaborazione dei dati scientifici.
Il 2013 ha aggiunto un ulteriore tassello al patrimonio tecnologico italiano nel settore
spaziale con il primo lancio commerciale del lanciatore europeo VEGA avvenuto con
successo il 7 maggio 2013. Il lanciatore sviluppato e realizzato da Avio, attraverso la
Società ELV, Prime Contractor del programma, (70% AVIO e 30% ASI), ha rilasciato con
estrema precisione nelle orbite previste il satellite dell’ESA Proba-V destinato allo studio
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della vegetazione terrestre, il satellite commerciale vietnamita VNREDSat-1 ed il cubesat
ESTCube-1 primo satellite lanciato dalla repubblica dell’Estonia.
Accanto alla complessa manovra di rilascio dei satelliti, che ha reso necessarie ben 5
riaccensioni (numero massimo previsto per il motore AVUM del quarto stadio), bisogna
sottolineare anche il successo ottenuto dal nuovo software di volo sviluppato, grazie a
finanziamenti dell’Agenzia Spaziale Italiana, da ELV con il supporto di Telespazio, MBDA
e CIRA. Questo software ha sostituito quello di origine francese utilizzato per il primo volo
e non più disponibile, permettendo all’Italia di avere tutte le competenze per accedere
autonomamente allo Spazio e di collocarsi tra i pochi Paesi al mondo in grado di
sviluppare e realizzare un proprio lanciatore spaziale. Telespazio è anche coinvolta nella
realizzazione del sistema di controllo a terra del lanciatore; è presente a Kourou con un
gruppo di operatori a supporto della gestione operativa del Centro Spaziale, in particolare
telemetria, localizzazione del lanciatore, pianificazione operativa, meteorologia,
telecomunicazioni. Inoltre Telespazio ha partecipato a tutti i lanci della famiglia Ariane.
Il terzo volo di Vega, il 30 aprile del 2014, con il satellite commerciale per l’E.O., il
Kazeosat1 (Kazakstan), ne ha definitivamente decretato il successo, grazie a risultati mai
raggiunti da un lanciatore completamente nuovo, realizzato e gestito con nuove
tecnologie e modalità innovative insieme con ESA. Il prossimo volo Vega, a fine 2014,
sarà ancora una “prima” emozionante e complessa, perché prevede il trasporto e il
rilascio del dimostratore tecnologico iXV, veicolo spaziale sperimentale in grado di
compiere il rientro in atmosfera, di cui TAS-I è capocommessa: le attività di integrazione
sono in completamento presso lo stabilimento TAS-I di Torino, mentre ALTEC e
Telespazio sono coinvolte nella realizzazione del segmento di terra e nella preparazione
della missione.
Il 2013 è stato anche l’anno che ha visto realizzare le decisioni prese nella Conferenza
Ministeriale dei paesi membri dell’ESA di novembre 2012 con l’avvio del programma di
sviluppo dell’evoluzione dell’Ariane 5 denominata Ariane 5 ME (Mid-life Evolution) e
l’avvio del programma di sviluppo del futuro lanciatore europeo denominato Ariane 6 che
sostituirà il già noto Ariane 5. La configurazione attualmente indicata da ESA per
quest’ultimo lanciatore riprende quanto già proposto da Avio grazie alla esperienza
acquisita in ambito VEGA: primo e secondo stadio totalmente a propulsione solida con
quattro motori uguali, con involucro realizzato in fibra di carbonio. La scelta di tale
configurazione permetterebbe all’ESA di utilizzare il know-how e le competenze acquisite
da Avio nello sviluppo e qualifica dei motori del VEGA per i motori a propellente solido di
Ariane 6, con indubbie sinergie e riduzione dei costi complessivi del nuovo lanciatore. La
decisione finale, molto importante per il futuro di Avio, sarà presa nella prossima
Conferenza dei Ministri delle nazioni europee aderenti all’ESA prevista nel Dicembre
2014.
Il 2013 è stato inoltre l’anno in cui è continuata la storia di successo per i lanci di Ariane
5, per il quale Avio fornisce i motori a propellente solido e la turbopompa ad ossigeno
liquido: ed ha raggiunto “quota 59” di lanci consecutivi effettuati con successo
confermando l’indiscussa affidabilità del lanciatore.
Obiettivo principale della strategia europea nei lanciatori è il mantenimento
dell’autonomia di accesso allo spazio, riducendo i costi del servizio di lancio, secondo le
decisioni dalla Conferenza Ministeriale del 2012, coordinate dall’Agenzia Spaziale
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Europea. Partendo dal successo dell’esperienza di VEGA, Avio ha proposto all’ESA una
strategia unica per lo sviluppo dei due lanciatori futuri Europei (Ariane 6 e VEGA
Evolution) proponendo di utilizzare per ambedue i lanciatori gli stessi moduli propulsivi
con evidenti vantaggi.
Avio, pur dedicando alla propulsione a solido oltre il 90 % delle sue attività, considera la
propulsione criogenica basata sull’ossigeno liquido e il metano come la risposta alle
prossime generazioni di stadi alti per veicoli di lancio, così come per veicoli spaziali
destinati all’esplorazione. Nel 2013 sono proseguite le attività di sviluppo del dimostratore
LM10-MIRA, motore a ossigeno liquido metano da 10 ton di spinta, in partnership con la
ditta russa Kbkha, nell’ambito del contratto Lira dell’ASI. In particolare, la turbopompa del
combustibile, sviluppata in Avio è stata integrata e accettata. Il dimostratore, in Russia
per una campagna di prove a fuoco, ha terminato con un grande successo nel giugno
2014 la seconda campagna di prova a fuoco del motore Mira. Sono iniziate inoltre le
attività di fattibilità per la versione di volo del MIRA, che potrebbe fornire la propulsione
dell’ultimo stadio del futuro Vega E. Ulteriore attività in questo campo sono in corso con il
CIRA con le attività di messa a punto di una piastra di iniezione e di una camera di
combustione ossigeno liquido-metano e al miglioramento del Technology Readiness
Level (TRL) per alcune tecnologie abilitanti.
Il grande successo del programma Vega ottenuto da Avio in ambito europeo, insieme allo
sviluppo di tecnologie portanti per la nuova famiglia di vettori Europei, può rimettere
l’Italia al centro dei negoziati tra i paesi per la definizione dei prossimi lanciatori europei.
L’Italia, supportando queste scelte nella prossima Conferenza Ministeriale con
finanziamenti adeguati, avrà un’opportunità unica di ricoprire un ruolo strategico nelle
scelte europee oggi guidate da Francia e Germania, di garantirsi autonomia di accesso
allo spazio, di permettere alle proprie industrie il ruolo di Prime Contractor, ed alle nostre
Università e centri di ricerca attività e ricerca tecnologica di eccellenza.
Sempre nel mercato dei Lanciatori ESA, nell’ambito del programma FLPP si colloca il
dimostratore tecnologico di rientro IXV (Intermediate Experimental Vehicle) di cu TAS-I è
capo commessa: le attività di integrazione del veicolo sono iniziate a Maggio 2013 e sono
in fase di completamento presso lo stabilimento TAS-I di Torino, mentre ALTEC e
Telespazio sono coinvolte nella realizzazione del segmento di terra e nella preparazione
della missione. Il lancio di IXV è previsto per fine Ottobre 2014 dalla base di lancio di
Kourou con il lanciatore VEGA. Il contratto a per il supporto alla campagna di lancio ed
alla missione è stato assegnato da ESA a TAS-I ad inizio 2014.
Va ricordato infine che la Ministeriale 2012 aveva approvato, con il sostanziale sostegno
di ASI, l’avvio del programma Pride ISV (Innovative Space Vehicle) avente l’obiettivo di
realizzare ulteriori avanzamenti nelle tecnologie del rientro atmosferico e sviluppare un
dimostratore di rientro di seconda generazione rispetto ad IXV. Tale approccio dovrebbe
essere confermato nel corso del 2014 con l’avvio del programma in cui TASI punta a
mantenere i ruolo di leader acquisito con IXV.
23
IL SETTORE NAVALE
Il mercato navale militare nel 2013 si è caratterizzato per una maggiore vivacità rispetto
agli anni passati.
La maggior parte degli ordini ha tuttavia riguardato i mercati captive, ovvero programmi
assegnati dalle varie marine nazionali a beneficio della cantieristica domestica, modesta
invece la porzione di mercato accessibile, caratterizzata da un lato da una crescente
richiesta di costruzione e trasferimento di tecnologia in loco e dall’altro da una forte
competizione sia con i tradizionali concorrenti europei sia con produttori di paesi, quali la
Corea, che si stanno proponendo nei mercati internazionali anche nei segmenti
caratterizzati da maggiore complessità tecnologica.
Si registra in linea generale una crescita nella domanda di unità con caratteristiche
multiruolo e con una struttura modulare che garantisce la possibilità di riconfigurare
velocemente i mezzi per facilitare un impiego in differenti situazioni operative.
In ambito nazionale, la necessità di dotare la Marina Militare Italiana di unità navali
adeguate all’assolvimento di una crescente serie di compiti e la prevista dismissione di
un significativo numero di mezzi giunti a fine vita, hanno portato nel corso del 2013 allo
stanziamento dei finanziamenti per la settima e ottava unità delle fregate classe FREMM
ed allo stanziamento in “Legge di Stabilità 2014” dei fondi necessari per il rinnovo di parte
della flotta per un investimento complessivo pari a Euro 5,5 miliardi.
In tale ambito, accanto alla FINCANTIERI la SELEX-ES avrà la responsabilità del
Combat Management System (CMS), differenziato in base alla configurazione operativa
della varie Unità Navali, e svilupperà e fornirà i sistemi radar sia multifunzionali 3-D, sia di
scoperta di superficie, l’ADT, la sensoristica avanzata EO-IR, le Comunicazioni.
Prosegue il programma relativo alle fregate multimissione FREMM, il 19 dicembre 2013 è
stata consegnata alla Marina Militare Italiana “Virgilio Fasan”, la seconda unità del
programma e la prima in configurazione ASW (Anti Submarine Warfare).
Tale Programma è Bi-Nazionale (Italo-Francese) e prevede la costruzione in Italia di 10
Fregate di cui 8 già finanziate. Di queste 10 unità, la prima è stata consegnata alla MM a
Maggio 2013, la seconda a Dicembre 2013 e la terza è stata accettata a Febbraio 2014,
con un Programma estremamente sfidante, in anticipo rispetto alle attese. Questo è un
Programma di cui è Prime OSN-Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri e 49% Selex
ES) che ha ricadute particolarmente rilevanti sulle altre industrie nazionali della difesa.
Si ricorda a questo proposito la componente del Sistema di Controllo (SdC), di elevata
innovatività e prestazioni complessive, di fornitura Selex ES, le artiglierie navali ed il
munizionamento a lunga gittata (Vulcano-BER da 127mm) e guidato (Vulcano-GLR da
127 e 76mme Davide da 76mm) di OTO Melara, i sistemi subacquei (es. Blackshark,
MU90) e le contromisure di WASS, i sistemi elettronici (comando &, controllo, radar
multifunzionali, sensori di scoperta e tiro, combat management systems) di Selex ES, i
sensori di sorveglianza passiva con integrata la componente attiva di contromisura
elettronica dell’Elettronica, installati sulle fregate italo/francesi Orizzonte e Fremm e su
navi di diverse nazioni estere.
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Si è invece concluso il programma relativo alla costruzione di due unità multiruolo
commissionate a Fincantieri dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto per la
Guardia Costiera italiana. A settembre 2013, presso lo stabilimento di Castellammare di
Stabia, si è svolta la cerimonia di consegna della prima unità la “Luigi Dattilo”, mentre a
marzo 2014 è stata consegnata la seconda unità “Ubaldo Diciotti”.
Questa unità è concepita per operare in mare aperto anche in condizioni meteo-marine
particolarmente avverse e sarà impiegata per operazioni di ricerca e salvataggio,
antinquinamento, antincendio e attività di controllo dell’immigrazione clandestina.
Il vero punto di forza di questo pattugliatore è l’aspetto innovativo dell’impianto propulsivo
di tipo ibrido, che prevede una propulsione ausiliaria diesel-elettrica da utilizzare per le
basse e bassissime andature, necessarie quando si eseguono operazioni di vigilanza e
controllo per tempi prolungati, altrimenti impossibili da realizzare con la tradizionale
propulsione.
Con riferimento alle attività sviluppate negli Stati Uniti d’America, principale mercato per
la difesa a livello mondiale, mercato in cui Fincantieri è presente attraverso la consociata
Fincantieri Marine Group nel corso del 2013 la Marina Militare degli Stati Uniti ha
confermato la prosecuzione del programma Littoral Combat Ship (LCS) stanziando nuovi
fondi per la realizzazione di 2 ulteriori unità (LCS13 e LCS15) nell’ambito dell’ordine di 10
navi assegnato al consorzio Lockheed Martin-Fincantieri alla fine del 2010.
Si tratta in particolare del finanziamento della quinta e sesta unità che saranno costruite
presso lo stabilimento di Marinette, mentre nel primo trimestre del 2014 sono state
finanziate ulteriori due unità del programma (settima e ottava).
Inoltre, tra gennaio 2013 ed aprile 2014, la U.S. Coast Guard ha confermato altre 8 unità
“Response Boat-Medium”, programma in cui Fincantieri Marine Group ha il ruolo di prime
contractor, facendo così salire a 174 il numero complessivo dei mezzi ad oggi ordinati
nell’ambito del programma.
Le acquisizioni dell’anno assicurano continuità e valore alle attività americane e
confermano il ruolo dell’Azienda come interlocutore di primo livello della US Navy e della
US Coast Guard.
Si segnala inoltre il contratto acquisito da OSN, con Selex ES responsabile del Combat
Mngt System ed Intermarine di piattaforma e propulsione, per la fornitura di due
cacciamine per la MM Algerina, che segue quello per l’ Unità Navale BDSL acquisito nel
2010.
Per quanto riguarda la propulsione navale Avio Aero fornisce supporto e manutenzione
per le turbine a gas aeroderivate LM2500 imbarcate sulle navi della Marina Militare
italiana.
Si ricordano inoltre le artiglierie navali ed il munizionamento a lunga gittata (Vulcano-BER
da 76 e 127 mm) e guidato (Vulcano-GLR da 127 e 76mm e Davide da 76mm) di OTO
Melara; tali prodotti rappresentano infatti un’innovazione assoluta nell’ambito del
munizionamento garantendo un’estensione della capacità operativa delle artiglierie
navali, sia nel tiro diretto (Davide) che tiro indiretto (Vulcano), fino ad ora mai raggiunte
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se non con sistemi di altra natura e costo. Inoltre l’avanzato stato di questi programmi
(Davide a fine qualifica, Vulcano BER ad inizio qualifica e Vulcano GLR a fine sviluppo)
garantisce un ottima previsione di vendita per l’immediato futuro (2015-2020), sia per il
munizionamento stesso che per le artiglierie navali che ne permettono l’impiego (la
Marina Militare Italiana si è già dotata delle ultime versioni delle artiglierie da 76mm e
127mm capaci di gestire tale munizionamento e presumibilmente le adotterà anche per
tutte le nuove unità combattenti).
L’area della subacquea è rappresentata da un numero ridotto di players, in Italia da
“Whitehead Sistemi Subacquei (WASS), leader nei mercati internazionali dei Sistemi
d’Arma Subacquei per la Difesa, con applicazioni ed eccellenze tecnologiche trasferite ai
settori militari e civili.
Nei prossimi vent’anni è prevista la costruzione di circa 3.000 piattaforme navali e
subacquee, di cui il 60% in Paesi Emergenti (Area Pacifico, Middle East Nord Africa,
America Latina, Africa Sub-Sahariana). Dall’analisi dei programmi per piattaforme, si
prevede la domanda di relativi Sistemi d’Arma da integrare a bordo delle stesse, che
risulta in crescita per quanto riguarda Siluri Leggeri per la lotta anti-sommergibile e da
Elicottero/MPA. Resta stabile la domanda di Siluri Pesanti, così come quella di Sistemi di
Difesa Anti-siluro. Relativamente ai sonar si nota un trend in crescita per la domanda di
protezione di piattaforme da minacce asimmetriche, così come per le piattaforme
unmanned dual use.
Nell’ambito della subacquea, proseguono in WASS gli sviluppi per l’utilizzazione delle
tecnologie fotoniche, con lo sviluppo di sensori e reti in fibra ottica per il monitoraggio
passivo di aree marittime, in particolare portuali, e per avanzate apparecchiature sonar.
È in fase di sviluppo il nuovo siluro leggero Flash Black che utilizza al massimo evoluzioni
dei sistemi e sotto-sistemi derivanti da precedenti sviluppi, riducendo i rischi e i tempi e
assicurando il raggiungimento di elevate prestazioni.
In ambito propulsione va rimarcato il nuovo sviluppo della batteria ricaricabile con
tecnologia Litio-Polimeri.
Sono in corso progetti per un veicolo subacqueo multi-missione che, con semplici cambi
di allestimento, sia in grado di svolgere diversi compiti, dall’esplorazione di fondali, al
recupero di oggetti, alle manutenzioni di installazioni industriali o di beni archeologici
subacquei, alla reazione ASW (Anti-Submarine Warfare) e anti-siluro. All’interno di tali
attività rientra il programma V-FIDES, cofinanziato da Regione Toscana.
Nell’ambito dei Siluri Pesanti è stato avviato l’aggiornamento del prodotto Flash Black
con il duplice scopo di ridurne i costi e garantirne l’indipendenza tecnologica da fornitori
critici (sviluppo Pila e Batteria).
Per le contromisure da Nave è in corso un aggiornamento tecnologico del prodotto core
(C310), volto alla riduzione dei costi, e all’introduzione di nuovi sistemi low cost.
Nel campo dei Sonar Leggeri, è stato avviato l’aggiornamento del prodotto core, il MAS,
per ridurne i costi e per potenziali applicazioni civili.
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Per la difesa delle coste, dei porti e dei siti strategici dalle minacce rappresentate da navi,
sommergibili, midget, sommozzatori, UUV, WASS sta sviluppando un sistema in grado di
operare su tre distinti livelli, con tre sotto-sistemi integrati fra loro:
 sistema di Allerta avanzato: per la “Outer Zone Protection”;
 barriera Acustica e Magnetica: per la “Harbour Entrance Protection”;
 sonar Anti-intrusione: per la “Inner Zone Protection”.
Inoltre per applicazioni militari, è prevista l’integrazione del Siluro Pesante Black Shark
che rende il Sistema un unicum, grazie alla capacità di garantire sia la scoperta della
minaccia che la reazione.
IL SETTORE TERRESTRE
Le forze terrestri sono da sempre le più esposte nelle operazioni per il ristabilimento ed il
mantenimento della pace, difatti la quasi totalità delle casualties derivanti dalle missioni
internazionali appartiene alle forze di terra.
In questo quadro l’’Italia è tra i Paesi più attivi in Europa per interventi di pace: vi
partecipa con uomini, mezzi e strutture di primo livello, il che ne ha fatto un partner
riconosciuto, preparato ed affidabile, accrescendo la visibilità ed il ruolo internazionale del
nostro Paese.
Le forze di terra nazionali sono pertanto le più sollecitate in termini di interventi operativi
fuori area e nello stesso tempo, in proporzione, sono purtroppo le meno supportate per
quote di bilancio ed iniziative politiche.
L’industria italiana del settore, che pur presenta capacità sistemistiche di armamento con
punte di eccellenza riconosciute a livello internazionale, risente della carenza di nuovi e
più consistenti programmi di innovazione rispetto ai competitori esteri che beneficiano di
mercati interni più ampi, e di maggior supporto politico nazionale per poter rispondere
tempestivamente all’escalation e al mutare delle tipologie della minaccia ed ai sempre
crescenti impegni di peace-enforcing e peace-keeping richiesti alle forze terrestri, ma
anche alla concorrenza dei Paesi emergenti.
La competitività sui mercati e l’eccellenza del prodotto nazionale a cui si è fatto cenno si
è sviluppata nel contesto di uno stretto rapporto di partnership tra Esercito Italiano,
Amministrazione Difesa ed Industria, che ha consentito di realizzare, già dai primi anni
’90, e come premessa basilare per la messa in campo di mezzi e sistemi di concezione
innovativa e competitivi sul mercato, una profonda ristrutturazione del comparto
industriale, con integrazione e snellimento delle capacità produttive esistenti sul territorio.
E’ nata così la società Consortile IVECO-OTO MELARA (CIO), Champion Nazionale per
il settore, che raggruppa il top delle competenze nazionali nelle produzioni meccaniche
automotive nelle Torrette e nei sistemi d’arma, e che ha consentito progressivamente lo
sviluppo di una gamma di veicoli blindati da combattimento e trasporto truppa ad elevate
prestazioni ed altamente protetti.
Nell’ambito del CIO, oltre alle ormai consolidate piattaforme blindate Ariete, Centauro e
Dardo ricordiamo il VBM Freccia consegnato in anni recenti all’Esercito italiano ed a
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quello spagnolo. Nel corso del 2013 sono proseguite le attività relative allo sviluppo della
Nuova Blindo Centauro. La consegna del primo prototipo è prevista per nei primi mesi del
2015. Il contratto di serie prevederà un primo lotto di 74 unità, per un valore di 571 milioni
di euro, nel quadro di un fabbisogno complessivo di circa 150 unità. La Nuova Blindo
Centauro è caratterizzata da maggiore potenza di fuoco (nuova torre HTFACT OTO
Melara da 120 mm) maggiore mobilità (nuovo propulsore IVECO da 720 cv) sistemi di
condotta del tiro e BMS (Battlefield Management Systems) avanzati e da una più elevata
protezione grazie ad uno scafo di nuova concezione.
È stato firmato il contratto per il completamento della terza tranche di VBM Freccia, per
un valore complessivo di 350 milioni di euro. Il completamento della prima Brigata media
prevede la realizzazione di 8 VBM in configurazione porta mortaio e 18 VBM in
configurazione Posto Comando. Il contratto dovrà essere finalizzato entro il 2014.
Significativi sviluppi sono anche stati realizzati da OTO Melara nel segmento delle
torrette con i sistemi d’arma Hitrole, Hitfist e Hitfact utilizzate nelle missioni fuori area.
Dopo una prima fornitura di 101 sistemi di tipo Hitrole L, nel 2014 dovrà essere definito
un contratto per la fornitura di ulteriori 80 sistemi da installare su VTLM LINCE 1 A.
In parallelo alle attività CIO, sempre in stretta partnership con la Forza Armata nazionale
e capitalizzando le esperienze dai teatri operativi più esposti, IVECO DV ha
progressivamente sviluppato negli anni, con un importante contributo di investimenti in
proprio, una ampia gamma di veicoli protetti medi e leggeri ad alte prestazioni per
operazioni di peace-keeping.
Relativamente agli sviluppi nel settore del munizionamento, si sottolinea l’OTO Melara
Vulcano da 155mm, sia BER che GLR, che grazie ai risultati raggiunti negli ultimi periodi
(su tutti la produzione del primo lotto pilota da 50 munizioni Vulcano 155 BER e i tiri
effettuati con munizioni Vulcano 155 GLR e guida terminale SAL realizzati grazie anche
alla collaborazione instaurata tra il governo italiano e quello tedesco e alla partnership
industriale OTO-DIEHL che garantirà nel breve periodo una nuova capacità operativa in
grado sicuramente di rilanciare il mercato delle artiglierie terrestri da 155mm.
In questo ambito, IVECO DV, attraverso lo sviluppo del veicolo LMV/VTLM LINCE
(Veicolo tattico leggero multiruolo per l’Esercito Italiano) ha saputo dare risposte concrete
alle nuove esigenze di alta protezione ed elevata mobilità, creando in sostanza un nuovo
segmento di mercato nel quale l’Italia si è posizionata a livello di leader tecnologico e
commerciale creando un vero e proprio standard di riferimento europeo. Il LMV/VTLM è
stato venduto agli eserciti di dieci Paesi europei per più di 4500 unità.
Sulla base di questo successo e in un ottica di soddisfare tempestivamente nuove
richieste per veicoli più pesanti e protetti, IVECO DV ha recentemente sviluppato in
collaborazione con l’azienda tedesca Krauss Maffei Wegmann Il VTMM come
applicazione del concept e della tecnologia di prodotto del LMV ad un veicolo di portata
superiore (18-25 tons). I primi esemplari di VTMM, in versione ambulanza, sono già stati
consegnati all’Esercito Italiano. Nel 2013 sono avvenute anche le prime consegne di
VTMM nel quadro del progetto RCP – Route Clearance Package - a fronte di un contratto
firmato con Amministrazione Difesa per complessivi 40 VTMM, per un valore totale di 120
mln euro.
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Nel 2013 sono proseguite le consegne degli autocarri tattici IVECO ASTRA su telaio 4x4
e 8x8 e in varie configurazioni tra cui versione cassonato, scarrabile, autogru e versione
trattore. Il contratto firmato con Amministrazione Difesa (Italia) prevede la fornitura di 168
autocarri per un valore di oltre 75 milioni di euro. Gli autocarri sono equipaggiati con una
cabina blindata di ultima generazione e di alto livello di protezione balistica ed antimina,
predisposizione per impianto radio e disturbatori.
A conferma della competitività internazionale acquisita dalla nostra industria nel settore
terrestre, va inoltre ricordato il contratto Iveco con il governo brasiliano per la fornitura di
una nuova piattaforma di veicoli blindati ruotati (VBTP-MR). Per questo programma è
prevista una fornitura ventennale per 2044 unità di una nuova famiglia di veicoli APC
ruotati (denominati Guranì) ed ha un valore di circa 2,5 miliardi di euro e rappresenta
quindi uno dei più importanti accordi firmati da una industria italiana nel settore. Nel 2013
sono proseguite le forniture di veicoli secondo un programma che prevede il
completamento nel 2030.
Nel 2013, alla presenza delle più alte autorità civili e militari brasiliane, è stato inaugurato
il nuovo Stabilimento Iveco DV a Sete Lagoas, destinato alla produzione dei nuovi VBTP,
con un investimento di 75 milioni di $.
Ultimo della famiglia in ordine di tempo il nuovo veicolo anfibio IVECO SuperAV ad alte
prestazioni di navigabilità, protezione e mobilità. Il nuovo anfibio Iveco SuperAV si unisce
ad un’altra eccellenza tecnologica, la Torretta HITFIST OWS 25/30 di OTO MELARA,
dando così vita ad un prodotto, il VBA, concepito sulla base dei desiderata della Landing
Force Italiana e proprio per tale motivo di grande interesse anche all’estero.
Per completare il quadro di gamma e di veicoli di supporto alle operazioni della Forza
armata nazionale non possiamo non menzionare IVECO – tra i leader mondiali nel
mercato dei veicoli industriali – che ha assicurato all’Italia un’ulteriore posizione di
leadership nel settore dei veicoli logistici e militarizzati, con prodotti degli stabilimenti di
Bolzano e Piacenza.
Sono iniziate le prime consegne (circa un centinaio di veicoli nel corso del 2013)
all’interno di uno dei più importanti contratti nel settore dei camion tattico-logistici, il cui
tender – emesso dalla Direzione Generale degli Armamenti del Ministero della Difesa
Francese – prevede la fornitura pluriennale di 2200 veicoli per complessivi oltre 800
milioni di euro.
Sono proseguite, nel corso dell’anno, le consegne all’esercito svizzero di veicoli logistici
Iveco Trakker, nell’ambito di un contratto pluriennale che prevede la consegna di un
migliaio di veicoli.
Al successo di queste realizzazioni, che come evidenziato ha consentito significative
forniture anche in campo internazionale, ha certamente contribuito lo sviluppo in ambito
nazionale di aree tecnologiche di eccellenza di livello internazionale nei principali
sottosistemi e nelle tecnologie chiave di prodotto tra cui: Power Trains e componenti
meccanici, torrette ad elevate prestazioni e multiruolo con completezza della gamma dei
calibri (con posizioni di leadership mondiale anche in campo navale), sistemi d’arma,
sensori radar ed elettro-ottici, armi leggere da difesa personale e da combattimento.
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OTO Melara ha inoltre perseguito un costante sviluppo delle tecnologie per sistemi di
propulsione, vetronica, controllo di stabilizzazione ed assetto di piattaforma, nella
robotica e nelle componenti funzionali per unmanned ground vehicles, per sistemi di tiro
polifunzionali ed innovativi (tra cui il sistema C-RAM Porcupine e la torretta multiruolo
DRACO con radar di tracking e guida Davide Plus di Selex ES, specifici per la
soddisfazione delle sempre più esigenti necessità della protezione con capacità di
proiezione della forza) e per componenti di sistemi di trazione elettrica (moto-ruota e
sistemi per il controllo dell’energia elettrica di potenza). OTO Melara ha proseguito nelle
sue attività di sviluppo e omologazione nel settore degli UGV per impieghi multiruolo.
Non sono inoltre mancate iniziative di sviluppo in aree di tecnologie emergenti quali
quelle per il soldato futuro, per la digitalizzazione delle componenti di piattaforma e per
l’interconnettività ed il networking con altri Centri di controllo, Forze multinazionali e
NATO. Iniziative queste essenziali per poter far fronte come Paese alla continua
evoluzione della minaccia, alla crescente competizione internazionale ed alle sfide
imposte dalla ristrutturazione in corso nel settore della difesa a livello europeo.
Le attività CIO e quelle sviluppate in tempi successivi da IVECO nel campo dei veicoli
protetti multiruolo leggeri, medi e anfibi e nei veicoli tattici e logistici hanno consentito la
realizzazione di un comparto industriale nazionale con grande ampiezza ed alta
uniformità di gamma, standardizzazione di sottosistemi e componenti e quindi la
possibilità di consentire un basso costo sul ciclo vita ed un supporto logistico efficiente e
funzionale in grado di coprire sia i servizi di manutenzione sia la gestione delle flotte.
Un insieme di caratteristiche ed un quadro imprenditoriale che rendono il comparto
terrestre italiano particolarmente attraente come partner nelle collaborazioni
internazionali in quanto in grado di offrire competenza, buoni margini di flessibilità e
continuità di business nonché un ruolo di riferimento per il processo di consolidamento
dell’industria della difesa europea ed opportunità di partnership anche verso Paesi terzi,
come evidenziato dal carnet di successi commerciali e tecnologici in Europa e sul
mercato globale.
Non si può tuttavia ipotizzare che l’onere per la continua ricerca delle tecnologie per
fronteggiare l’evoluzione della minaccia, debba passare solo per l’industria.
L’industria del comparto terrestre ha dimostrato di saper fare sistema. Ora ci si aspetta
che sia il Paese a fare altrettanto identificando attraverso un lavoro comune che impegni
Difesa ed Industria quelle piattaforme e quei sottosistemi che rappresentano un
qualificato e riconosciuto punto di forza del nostro Paese proponendole poi e
sostenendole nelle opportune sedi comunitarie, transatlantiche e nel contesto
internazionale in genere.
Particolare interesse e attenzione vengono dati anche al settore della Security. Infatti,
l’ampia copertura di capacità industriali nei sistemi tecnologici per la veicolistica, nella
robotica e nei velivoli tattici di sorveglianza senza pilota, sia a livello civile sia militare,
permettono alle aziende nazionali del settore di porsi in modo del tutto naturale come
attori, a livello europeo e globale, per lo sviluppo di sistemi per la sicurezza dei cittadini,
per la protezione delle infrastrutture e per la mobilità.
30
Lo sviluppo di applicazioni duali, stanno già consentendo di supportare attivamente le
forze paramilitari, la protezione civile, i vigili del fuoco con mezzi altamente specializzati e
protetti per operare in situazioni di calamità naturali, fronteggiare minacce terroristiche,
intervenire rapidamente per l’evacuazione di civili e consolidare zone di rischio.
Il SETTORE MISSILISTICO
Il gruppo MBDA opera nel settore della progettazione e produzione di missili e sistemi
missilistici. E’ una joint venture costituita da BAE SYSTEMS (37,5%), Airbus Group
(37,5%) e Finmeccanica (25%) ed è la prima azienda europea integrata nel settore della
Difesa. MBDA dispone della capacità di progettare e produrre missili e sistemi missilistici
per rispondere alle più svariate esigenze operative, presenti e future, delle forze armate.
In totale, il gruppo offre una gamma di 45 programmi di sistemi missilistici e contromisure
già in servizio operativo e più di 15 altri progetti in fase di sviluppo.
MBDA è tra le più grandi aziende missilistiche al mondo con un fatturato annuo di circa 4
miliardi di Euro. E’ pertanto in diretta competizione con i giganti Raytheon e Lockheed
Martin su tutti i mercati, sia quelli domestici che internazionali.
MBDA Italia nasce dal processo di evoluzione ed integrazione dell’industria missilistica
italiana (già Divisione Sistemi Missilistici di Selenia, Alenia Difesa e Alenia Marconi
Systems) che è confluita nel gruppo MBDA nel 2001. MBDA Italia è specializzata nello
sviluppo e nella realizzazione di sistemi missilistici antiaerei e antinave con importanti
commesse nei principali mercati mondiali.
La maggior parte dei prodotti sviluppati nell’ultimo decennio sono il frutto di programmi di
cooperazione internazionale. Attualmente i principali settori di applicazione sono i
seguenti :
 i sistemi di difesa aerea terrestre a corto e medio raggio inclusi i sistemi di difesa
contro i missili balistici. Tra questi vanno ricordati i sistemi Spada/Aspide e
Skyguard/Aspide, i sistemi SAMP/T-Aster, in collaborazione con la Francia, ed il
sistema MEADS, in collaborazione con USA e Germania;
 i sistemi di difesa aerea navale tra cui l’Albatros/Aspide ed i sistemi SAAM/IT,
SAAM/ESD e PAAMS basati sul missile Aster (15 e 30), questi ultimi anch’essi nati
dalla collaborazione con l’industria francese e UK;
 i sistemi antinave tra cui l’Otomat (e la sua variante antisom Milas) ed il Marte, con le
varianti aria-superficie e superficie-superficie;
 i missili aria-aria partendo dal multiruolo Aspide degli anni ‘80 per arrivare al Meteor, il
più avanzato missile “beyond the visual range” attualmente disponibile sul mercato,
dotato di motore ramjet e seeker attivo, realizzato dalla collaborazione tra 6 nazioni
europee. Il missile aria-aria a corto raggio IRIS-T (capocommessa DBD) anch’esso
realizzato nell’ambito di una cooperazione europea;
 i missili da attacco al suolo a lungo raggio Storm Shadow, prodotto con MBDA FR e
MBDA UK, ed il missile anti time sensitive targets AARGM, sviluppato con la
statunitense ATK.
MBDA Italia è oggi fortemente impegnata ad avviare programmi di sviluppo che mirano al
rinnovamento del portafoglio prodotti e che si propongono di definire la nuova identità
aziendale ed il suo futuro all’interno del Gruppo. Tra questi si annoverano:
31
- i moderni sistemi ATBM terrestri quali il MEADS;
- l’ammodernamento del missile superficie – aria Aster con l’evoluzione B1NT per le
future applicazioni sui sistemi SAMP/T e PAAMS;
- i nuovi sistemi terrestri anti aerei basati sul missile CAMM-ER;
- la componente antinave con lo sviluppo della variante Marte Extended Range e
Otomat Evolved.
Particolare attenzione è dedicata al finanziamento di questi programmi che, abilitando
tecnologie strategiche nazionali che devono essere assolutamente salvaguardate, sono
sviluppati in questo momento di congiuntura economica anche attraverso strumenti
finanziari innovativi e auto investimenti di entità non trascurabile.
32
RELAZIONE SULLE ATTIVITA’ DELLA FEDERAZIONE
L’AIAD accoglie, ad oggi, oltre 100 imprese di tutte le dimensioni che vantano un
patrimonio occupazionale complessivo, dati al 31 dicembre 2013, di oltre 50.000 addetti e
sviluppano un fatturato annuo di 15,1 miliardi di euro. Di questi numeri Finmeccanica e le
Società del Gruppo coprono circa l’80%; pur tuttavia, se consideriamo i quadri associativi
in termini unitari di impresa ben il 75% delle aziende federate sono da considerarsi
Piccole e Medie Imprese e oltre il 50% occupano unitariamente meno di 100 addetti.
Accoglie altresì nel proprio ambito l’Associazione delle imprese per Servizi e Applicazioni
nell’ambito delle attività Spaziali (ASAS) e l’Associazione Nazionale dei Produttori di Armi
e Munizioni (ANPAM). Mantiene stretti e costanti rapporti con quegli organi ed istituzioni
che in campo nazionale, europeo, NATO e/o nel mondo, svolgono attività d’interesse per
l’industria aerospaziale e della difesa. Nell’ambito di questi rapporti e nel rispetto dei
propri compiti istituzionali propone rapporti e documenti di indirizzo ai vari dicasteri
governativi e - direttamente o tramite l’Associazione europea a cui aderisce - ad ogni
altra organizzazione istituzionale estera, su temi ed attività d’interesse e/o di potenziale
riflesso sull’industria che essa rappresenta. L’AIAD è inoltre Socio Fondatore del “Cluster
Tecnologico Nazionale per l’Aerospazio”, che ha sede presso la Federazione, e ne
gestisce la Segreteria Generale. Intensa è naturalmente l’attività di sostegno
all’internazionalizzazione attraverso la partecipazione alle più importanti manifestazioni
internazionali, coordinando e aggregando in un’area comune le imprese nazionali, alle
più importanti Business Convention, per favorire l’offerta della nostra Supply Chain, e
organizzando missioni da/verso l’estero nell’ambito di accordi bilaterali di collaborazione
con altri Paesi.
Di seguito, suddivise per aree tematiche, le attività sviluppate dall’AIAD nell’arco
dell’anno comprendendo – tra esse – anche le attività dei gruppi specialistici di lavoro.
RAPPORTI E COLLABORAZIONI
pag.
 NATO
“
 EUROPA
“
ASD (Associazione Europea per l’Aerospazio e la Difesa)
“
OCCAR (Organismo di Cooperazione Congiunta in materia d’Armamento) “
L.o.I. (Letter of Intent)
“
EDA (Agenzia Europea della Difesa)
“
 ALTRE COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI
“
 PARTECIPAZIONE A CORSI
“
34
34
34
34
35
36
37
40
40
ATTIVITA’ DEI GRUPPI DI LAVORO
41
“
Politiche delle Esportazioni, Programma JSF, Attività Promozionali, Ricerca e
Tecnologia, Piccola e Media Impresa, Attività Spaziali, Qualità e
Standardizzazione, Certificazione Sistemi Qualità – CBMC, Formazione,
Statistica.
33
RAPPORTI E COLLABORAZIONI
NATO
In ambito NIAG (NATO Industrial Advisory Group) l’attività della Delegazione italiana,
rafforzata dalla confermata presenza dell’ing. Raffaele Esposito nel ruolo di “Honorary
Chairman” è stata piuttosto intensa. Sia come partecipazione all’offerta di pareri richiesti
da Enti di alto livello come ATC, CNAD e NC3A, sia come partecipazione industriale ai
programmi di particolare urgenza richiesti dai NATO Armament Groups.
Nel primo caso riveste particolare rilevanza l’organizzazione dello studio TADIC per
dibattere ed individuare le linee per una “Trans Atlantic Industrial Cooperation”. Tale
studio ha portato allo sviluppo, nell’anno seguente, della successiva iniziativa del
“Pooling & Sharing".
Nel secondo caso ai 12 studi di fattibilità richiesti hanno partecipato 13 aziende italiane
con un numero complessivo di circa 30 esperti, a volte in posizione di Chairman.
Infine, per quanto riguarda la necessità di presidiare l’intero fronte tecnologico in risposta
alle nuove problematiche per la Difesa indotte dalla dinamica evoluzione dello scenario in
atto, particolare attenzione è stata rivolta all‘attività svolta nei pannelli della NATO/RTO
(Research and Technology Organization).
In vista di ciò il Gruppo di Lavoro RITEC ha istituito un attento osservatorio permanente
di quanto si svolge in tale ambito attraverso la diffusione dei documenti tecnici prodotti e
l’invito alla partecipazione agli studi ivi organizzati.
Di rilievo è stata anche la progressione dei rapporti di collaborazione NATO–EDA
soprattutto nel tentativo di evitare duplicazione di iniziative, rafforzare l’interoperabilità,
creare sinergie nel contesto del pooling and sharing.
Analoga iniziativa di un più stretto dialogo tra NIAG e ASD Defence Commission stenta a
consolidarsi per via di una diversità istituzionale nei ruoli dei due organismi: improntato
alla lobby industriale quello di ASD, allo sviluppo capacitivo e di interoperabilità attive il
NIAG e questo, pur in un contesto che vede molti membri dell’ASD Defence Commission
far parte anche del NIAG. Una ragione più profonda va probabilmente trovata nella
difficoltà dei paesi europei membri della NATO a ricercare e raggiungere un più stretto
rapporto interno e l’armonizzazione di vedute e quindi nel non consolidamento di un
effettivo e solido pilastro europeo della NATO.
EUROPA
1)
ASD (Associazione Europea per l’Aerospazio e la Difesa)
Nel 2013 è proseguita
l’attività di ristrutturazione nell’ambito della struttura
organizzativa e di governance che ha in fine portato al subentro di un nuovo
Segretario Generale e alla fusione del Council e del Board in un unico “new Board”
aperto alla partecipazione diretta delle principali aziende Europee del settore. Al fine
di accelerare il processo di ristrutturazione il gruppo ristretto di wisemen è stato
sostituito dall’”Audit & Organisation Committee” e dal “Nomination Committe” che
hanno rispettivamente il compito di definire una nuova struttura funzionale
dell’Associazione e individuarne e selezionarne i responsabili di gestione per
successiva approvazione del Board e dell’Assemblea Generale.
34
Le attività dell’Associazione sono comunque proseguite con le strutture preesistenti,
con particolare riferimento alle iniziative per il Council Europeo del dicembre 2013,
dello sviluppo e consolidamento del programma di investimento nella ricerca ed
innovazione Horizon 2020, e nelle tecnologie critiche. Sono stati inoltre consolidati di
studi di settore per le attività terrestri e per i Remotely Piloter Air Systems.
Nell’ambito delle attività per la Difesa nel 2013 le iniziative si sono concentrate sul
supporto e interfaccia verso la Commissione ed in particolare, la sua Defence Task
Force (C DTF) appositamente costituita per preparare l’Agenda per il Council
Dicembre 2013. Delegati della ASD Defence Commission hanno partecipato a vario
titolo ad incontri con i commissari e in delegazione ad un incontro di analisi della
prima bozza preparata dalla C DTF.
Temi di particolare attenzione per ASD sono stati: la necessità di dare tempo
adeguato alle direttive sul procurement e sui trasferimenti infracomunitari di
consolidarsi nelle pratiche nazionali prima di intervenire da parte della commissione
con aggiustamenti o modifiche, il proseguimento delle discussioni in materia di
Offsets, Security of Supply, Security of Information e Intellectual Property Rights,
supporto alle piccole e medie imprese, stimoli ed incentivi per incoraggiare l’avvio di
programmi di cooperazione a livello Europeo.
AIAD, attraverso i suoi delegati nella Defence Commission si è attivamente
impegnata anche attraverso gli ormai consolidati rapporti e confronti con i delegati
governativi nazionali, su temi di particolare rilevanza per il settore, e contribuendo
attivamente con apporti concreti e coordinati alle azioni delle strutture europee,
compresa EDA ed ASD.
2)
OCCAR (Organismo di Cooperazione Congiunta in materia d’Armamento)
L’OCCAR è un organismo a cui aderiscono sei Paesi (Belgio, Francia, Germania,
Italia, Regno Unito e Spagna) che punta a garantire un sempre più stretto
coordinamento delle pianificazioni nazionali, nonché una gestione unitaria del
procurement e del management operativo per programmi di interesse comune dei sei
Paesi.
L’attività include anche programmi di R&T che abbiano come obiettivo finale la
realizzazione di dimostratori tecnologici/operativi.
L’Italia nel 2013 ha continuato la sua partecipazione ai programmi FSAF/PAAMS,
FREMM, ESSOR (European Secure SOftware defined Radio) e MuSIS (Multinational
Space based Imaging System - Federating Activities). Quest’ultimo programma, che
vede la partecipazione della Francia e dell’Italia, fissa gli accordi per la gestione
della fase preliminare di definizione di un "Common Interoperability Layer" (CIL) per
far dialogare le componenti spaziali del MuSIS: CSO (Composante Spatiale Optique)
and CSG (COSMO Second Generation).
Fra gli eventi più significativi di interesse nazionale avvenuti nell’anno vanno
ricordati:

la nomina di Tim Rowntree quale Direttore dell’OCCAR in sostituzione di Patrick
Bellouard (28.02.2013);
35

la consegna delle prime due FREMM all’Italia: la prima, in versione FOC GP
(First Of Class - General Purpose), il 29 maggio 2013; la seconda, in versione
FOC ASW (First Of Class Anti Submarine Warfare) il 19 dicembre 2013.
AIAD è stata costantemente impegnata a fornire supporto all’OCCAR attraverso
esperti aziendali in seno alle tre strutture istituzionali di interfaccia:

ODIG (OCCAR Defence Industry Group): agisce come organo di Interfaccia
verso OCCAR EA e di coordinamento per le industrie dei Paesi aderenti nella
definizione di strategie e linee d’azione comuni; La presidenza di ODIG ruota in
base alla nazionalità che presiede il Board of Directors di OCCAR. L’Italia ha già
tenuto due presidenze del Gruppo e una supplenza richiesta da UK, non
disponibile a seguire il suo ciclo di competenza.
Nel corso del 2013, anche sulla base del rafforzamento ottenuto da OCCAR
attraverso l’Administrative Agreement con EDA, ODIG ha proposto
un’estensione del suo mandato per interfacciare anche il Board of Supervisors
(BoS, la rappresentanza dei referenti governativi nazionali) al fine di poter
garantire, lavorando in piena sinergia, un più concreto e proficuo supporto alla
realizzazione di programmi congiunti. L’azione non è ancora arrivata a
conclusione ma sono state poste le basi per un prosieguo dell’iniziativa nel corso
del 2014, tra l’altro a presidenza Italiana.
3)

OICP (OCCAR Industrial Contract Panel): partecipa allo sviluppo delle normative
contrattuali e delle guidelines da utilizzarsi nelle negoziazioni dei futuri contratti
con OCCAR. E’ stato avviato un processo di revisione generale della normativa
(OMP – OCCAR Management Procedures) per gli aspetti contrattuali sulla base
delle esperienze maturate nel corso dei primi anni di gestione progetti.
Continuano tuttavia a permanere aspetti non pienamente condivisi tra le parti.

OILSP (OCCAR Industrial Logistic Support Panel): Il pannello, costituito nel
2008, segue e tratta l’In Service Support (ISS) e il Supporto Logistico Integrato
(ILS). La presidenza e rapporteur ruotano su base biennale ma, dalla sua
costituzione, ambedue le cariche sono state sempre assegnate all’Italia.
Nel corso del 2012 il Pannello ha completato il suo mandato attraverso la
compilazione della ISS Guide (guida di sintesi ed apprezzamento delle
procedure di In Service Support ad uso dell’industria e delle associazioni
industriali dei Paesi associati e non) nella quale le attività ISS sono conglobate
nel più ampio segmento del Through Life Management (TLM) e mediante
l’aggiornamento della OMP 6 (documento di base per la gestione dei contratti)
con l’inclusione di alcuni paragrafi relativi al catalogo delle proposte e servizi
OCCAR e delle procedure disponibili in materia di Through Life Management e
in Service Support.
Il gruppo OILSP è attualmente in stand-by ma è pronto a riprendere le proprie
attività nel contesto evolutivo delle iniziative strategiche ed operative di OCCAR.
L.o.I. – Letter of Intent
Con tale definizione si definisce l’accordo sottoscritto aderiscono dai 6 Paesi europei
(Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia) che dispongono
dell’industria per la difesa più sviluppata e l’Organizzazione governativa che ne è
derivata. Tale Organizzazione, dopo un periodo iniziale in cui è stata completata la
36
fase iniziale di consolidamento di un quadro normativo comune in materia di
procurement, scambi di tecnologie e di informazioni, si è ora concentrata su temi di
carattere più “politico” ed orientati alla sicurezza delle forniture, alla condivisione di
azioni comuni di programmi di cooperazione, alla revisione in termini propositivi delle
nuove direttive avanzate dalla commissione UE in materia di procurement e di
proposte di ristrutturazione della EDTIB europea.
L’attività AIAD in LoI è stata caratterizzata nel 2013 da un’intensa attività tesa
all’armonizzazione delle posizioni nazionali sui temi tipici della LoI (proprietà
intellettuale, sicurezza delle informazioni, supporto a PMI) nei confronti di EDA e
della Commissione Europea. Ciò al fine di ricercare le necessarie aggregazioni
transnazionali, presupposto indispensabile anche per un più misurato confronto con
l’industria d’oltreoceano.
In tale contesto si è ricercato un sempre più marcato rafforzamento dei rapporti con
EDA al fine dell’individuazione delle migliori soluzioni ai problemi legati ai sistemi
aerei futuri, al “security of supply”, alla prioritizzazione delle forniture, al codice di
condotta sugli offset, con particolare attenzione alle tematiche specifiche afferenti
alle PMI.
Nel quadro dei rapporti LoI industria, è continuata l’azione per la costituzione di un
gruppo stabile industriale di interfaccia verso la LoI, ciò al fine di pervenire
al’istituzione di un canale di comunicazione più efficace tra organizzazione
governativa e industria che consentisse maggiore sinergia di intenti, rapporti più
strutturati, una strategia industriale condivisa e condivisibile. Ancorché questo
processo non si sia ancora concretizzato, una delegazione industriale, ha comunque
sempre partecipato a latere degli incontri governativi IWG e ExCo.
Di particolare rilevanza l’attività svolta in collaborazione con la Presidenza del
Consiglio e con Segredifesa per portare all’attenzione della Commissione Europea
commenti e proposte su ristrutturazione della Base Industriale e fornendo pareri e
posizioni che hanno poi trovato riscontri di interesse nell’azione preparatoria per la
definizione di posizioni comuni verso il Council UE del Dicembre 2013.
In tale contesto si inquadra l’incontro promosso in ambito LOI dalla Presidenza e
dalla Segreteria Generale di AIAD per cercare di trovare una posizione comune e
condivisa in vista del Council UE sulla Difesa in programma, come già accennato, a
dicembre 2013. L’incontro, tenutosi l’11 novembre in Roma, è stato presieduto
dall’On. Roberta Pinotti, Sottosegretario di Stato per la Difesa pro-tempore, ed ha
visto la partecipazione di tutti i rappresentanti governativi ed industriali dei sei Paesi,
incluso il Segretario Generale di ASD Mr. Jan Pie, ponendo le premesse per un più
stretto rapporto di collaborazione.
4)
EDA (Agenzia Europea della Difesa)
L’EDA è stata costituita nel 2004 ed è operativa da giugno 2005. Opera attivamente
come coordinatore e catalizzatore di varie iniziative europee in materia di difesa e
sviluppa un ruolo guida e di supporto verso i Paesi membri nella definizione dei
requisiti militari, delle capacità industriali e nelle attività di ricerca tecnologica.
Per quanto riguarda i rapporti con l’industria, EDA non ha istituzionalizzato una
struttura specifica di riferimento e si relaziona in via informale preferenziale con ASD.
37
Periodicamente aggiorna le Associazioni per la Difesa (NDIAs – National Defense
Industrial Associations) dei rispettivi Stati membri.
Nel corso del 2013 sotto la guida di Claude-France Arnould - Capo Esecutivo
dell’Agenzia – EDA ha continuato ad operare attraverso 4 Direttorati:

Capabilities Directorate: con il compito di sviluppare nuove capacità di difesa
attraverso l’armonizzazione dei requisiti militari dei paesi membri;

Research and Technology Directorate: attraverso lo sviluppo della ricerca in 12
aree tecnologiche chiamate CapTech, all’interno delle quali sono in fase di
sviluppo progetti per un budget annuale di circa 150 MEuro costituito con
contributi volontari da parte degli Stati membri;

Armaments Directorate: con il compito di agevolare lo sviluppo e l’acquisto
congiunto degli equipaggiamenti della difesa in Europa attraverso l’incremento
della qualità e del numero dei programmi di collaborazione al fine di migliorare e
potenziare le capacità di difesa dell’Europa. In tale ottica mantiene uno stretto
coordinamento con i Paesi membri a livello politico e industriale.
Nel 2013, sono proseguiti i programmi già impostati negli anni precedenti:
 Unmanned Arial Vehicles;
 progetto NEC;
 software radio (ESSOR); lo studio per la standardizzazione del
munizionamento in Europa;
 la proposta di sviluppo di tecnologie autonome UE nel campo del
munizionamento intelligente;
 l’avvio di studi in campo anti IED e nell’area del “Road Clearance”;
 lo studio sull’analisi dei Future Land Systems, sviluppato in collaborazione tra
delegati governativi dei principali paesi e un consorzio di ditte operanti nel
contesto del LAND Sectoral Group di ASD (ELDIG).
Sono stati inoltre avviati studi specifici di derivazione dalle raccomandazioni del
Future Land System:
 LAVOSAR - Open System Architecture e nel contesto dei sottosistemi di
piattaforma;
 ORAMIS - Open Reference Architecture standard and experiment for an
European integrated MIssion System in military land vehicles;
nonché altri progetti connessi con i sistemi unmanned RPAS, supporto medicale,
protezione marittima, Cyber Security.
Particolare impulso è stato dato allo sviluppo di Best Practices per gli standard di
riferimento Europeo Sistema EDSTAR e progetti specifici correlati per i Land
Armoured Vehicles e System Architerctures.

Industry and Market Directorate: in tale Direttorato è stato sviluppato ulteriormente
il rapporto con le Associazioni nazionali dei Paesi membri (NDIA); uno strumento
utile per l’aggiornamento ed il confronto sulle tematiche di sviluppo dell’Agenzia.
38
Il portale per gli acquisti in area, art. 296, è stato rimpiazzato da un nuovo sistema
EDA Defence Procurement Gateway che dovrebbe garantire una più ampia flessibilità
di uso e servizi per una più ampia gamma di utenti e per la supply chain inclusa una
funzione “Pagine Gialle” per le PMI.
E’ anche proseguita l’azione a supporto delle PMI, in cooperazione con la
Commissione Europea, sia sul fronte delle normative che ne facilitano l’inserimento in
programmi per la difesa, sia sul piano del supporto all’informazione e di facilitazione
al clustering.
In cooperazione con le Direzioni Capabilities e Armaments è proseguita l’azione del
“pooling and sharing”. Si tratta di un’importante azione per promuovere programmi
congiunti a livello europeo e per favorire la condivisione di risorse nazionali a livello
operazioni internazionali a guida UE. I lavori proseguiranno con il consolidamento di
procedure standard di riferimento e l’avvio di progetti pilota. Tali iniziative includono
una flotta comune per il trasporto aero (A400M e C113), il rifornimento in volo e centri
comuni per l’addestramento al volo ed il supporto logistico per elicotteri. AIAD
partecipa attivamente a queste iniziative, attraverso il GdL AIAD-STAN e la rete di
esperti industriali in esso costituito.
A dicembre il Consiglio Europeo ha approvato 4 “key capability programmes” nelle
aree dei “RPAS” (Remotely Piloted Aircraft Systems), delle “Governmental Satellite
Communications”, dello “Air to Air Refuelling” e della “Cyber Defense” affidando a
EDA il compito di analizzarle e di identificare requisiti comuni.
Nella seconda parte del 2013 è stato infine avviato un processo di ristrutturazione
dell’Agenzia che prevede a partire dal 1 gennaio 2014 la sostituzione dei direttorati
esistenti con tre unità operative secondo l’organigramma di seguito riportato:
39
ALTRE COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI

USA, nell’ambito dell’evento “IT-US Defence Science & Technology Dialogue” si
è tenuto presso l’Ambasciata italiana a Washington un workshop dal titolo “From
Basic Research to Innovation”. Vi hanno partecipato rappresentanti della ricerca
militare USA (Army, Air e Navy) e sono state presentate all’AFOSR/Air Force
Office for Scientific Research una serie di proposte da parte italiana con lo scopo
di valutare le possibilità di uno sviluppo congiunto. Tali proposte, sollecitate alle
nostre aziende federate, alle Università ed ai responsabili dei cluster tecnologici,
sono state filtrate attraverso dichiarazioni d’interesse da parte del Segretariato
Generale della Difesa e per la parte USA da AFORS.
PARTECIPAZIONE A CORSI
Anche nel 2013 il personale delle industrie federate, in base agli accordi presi da AIAD,
ha avuto modo di accedere a programmi formativi e/o seminari organizzati da Enti
governative, da istituzioni varie o da AIAD in prima persona. In particolare:
(a) I.A.S.D. - Istituto Alti Studi per la Difesa: ogni anno lo IASD organizza una sessione
speciale aperta anche al personale dell’industria. La frequenza del corso si
concretizza come un’opportunità di approfondimento e di confronto, con la
controparte militare, sulle principali tematiche attinenti alla difesa ed alla sicurezza
nazionale, senza tralasciare gli altri settori che permettono di accrescere
l’integrazione e l’osmosi tra realtà militare e società civile. L’AIAD, come di consueto,
ha coordinato la partecipazione industriale. Nella sessione del 2012- 2013, che si è
tenuta da ottobre 2012 a giugno 2013, hanno partecipato 8 dirigenti di aziende
federate. Per la 13^ sessione, che è iniziata a fine 2013 e terminerà a giugno 2014,
sono stati segnalati i nominativi di 4 dirigenti delle aziende federate.
(b) S.E.R.A. – La Sessione Europea Responsabili di Armamento è organizzata dalla
D.G.A. francese presso il dipendente Centro Alti Studi dell’Armamento. Il corso, della
durata di 4 settimane, è dedicato ai responsabili (governativi ed industriali) per le
questioni legate all’armamento nella cooperazione europea. Il corso ha lo scopo di
accrescere la consapevolezza dell’identità europea e delle varie istituzioni ad essa
collegate e di offrire l’opportunità di proficui scambi di conoscenze ed opinioni fra gli
addetti ai lavori. Anche nel 2013 l’AIAD ha coordinato la partecipazione di un
dirigente dell’industria italiana alla 26^ Sessione Europea e ha segnalato il
nominativo di un altro rappresentante delle aziende federate quale consigliere
dell’organizzazione.
(c) OSDIFE – Osservatorio sulla Sicurezza e Difesa CBRNe . L'Osservatorio OSDIFE è
un luogo scientifico indipendente di studio, monitoraggio, analisi e divulgazione
dedicato alla conoscenza del rischio con particolare attenzione per i settori della
Sicurezza, Difesa e CBRNe. L’Osservatorio opera in stretto coordinamento e
collaborazione con istituti universitari organizzando seminari e corsi attinenti alla
sfera di proprio interesse. AIAD ha stipulato una Convenzione con il Centro che
consente di ottenere condizioni agevolate per la frequenza dei corsi a pagamento.
Nel 2013 circa trenta rappresentanti delle Aziende federate hanno avuto la
possibilità di frequentare tali eventi.
40
Da ricordare inoltre che nel 2013 l’AIAD ha organizzato un seminario sulla normativa
FAR/DFAR (Federal Acquisition Regulation/Defense Federal Acquisition Regulations) per
portare all’attenzione delle Aziende Federate le norme di acquisizione in vigore negli USA
e le cautele da tener presenti all’atto della firma di un contratto con il Governo
statunitense. Il seminario è stato tenuto dal Liaison US DCAA/DCMA, ing. Giuseppe
Riccio.
ATTIVITA’ DEI GRUPPI DI LAVORO
Politiche delle Esportazioni
L’attività del Gruppo Politiche delle Esportazioni (POLES) si è sostanzialmente
sviluppata, come in passato, sulle problematiche applicative della Legge 185/90 e relative
direttive e circolari emesse dalla Pubblica Amministrazione.
Dopo la pubblicazione del regolamento di attuazione (Decreto 7 gennaio 2013, n. 19) del
Decreto Legislativo 22 Giugno 2012 n.105, l’UAMA ha emesso una serie di direttive per
cercare di chiarire e di disciplinare le modalità di applicazione della normativa.
L’argomento è stato oggetto di dibattiti e di incontri con UAMA in quanto in taluni casi si
sono riscontrati problemi di uniformità nell’applicazione delle norme in Italia e in Europa,
che hanno comportato un aggravio di lavoro e di spese a carico dell’industria italiana.
L’UAMA si è comunque sempre dimostrato disponibile al colloquio e al confronto per
risolvere le problematiche incontrate.
A tenere viva l’attenzione della Federazione è stato anche il problema delle Banche
etiche che, professandosi “non armate”, hanno sospeso ogni transazione di esportazione,
pur se già disciplinata nel rispetto della Legge 185/90. In maniera ricorrente l’AIAD ha
rappresentato la propria preoccupazione per l’amplificarsi delle conseguenze derivanti
alle imprese.
Programma JSF
Nel corso del 2013 il GdL AIAD ha continuato a condurre iniziativeper dare maggiore
visibilità delle Aziende italiane e delle loro capacità industriali verso i “Prime” Contractor
(Lockheed Martin e Pratt&Whitney) e gli OEM (Original Equipment Manufacturer) USA.
In particolare, il GdL di concerto con le aziende intervenute nelle periodiche riunioni
tenute in AIAD, ha provveduto a:




consolidare l’elenco dei “centri di eccellenza” nazionali per render noto alla Lockheed
Martin (LM), Prime Contractor per il velivolo, e alla ditta Pratt & Whitney, Prime
Contractor per il motore, le capacità dell’industria italiana nei vari settori tecnologici;
stimolare le industrie italiane ad iscriversi sia al SRNI (Servizio del Registro Nazionale
delle Imprese presso Segredifesa) sia all’albo fornitori di LM e dei suoi Partners (NG e
BAe) al fine di rendere più efficaci i canali di comunicazione;
promuovere e sostenere il dialogo diretto tra le industrie italiane e statunitensi per
individuare opportunità di lavoro anche al di fuori del programma JSF;
acquisire maggiore visibilità sugli studi condotti da LM e sui parametri utilizzati per le
valutazioni di competitività, ciò soprattutto in un’ottica di sustainment del velivolo che
41
appare ormai la sola area che offre opportunità di lavoro e di ulteriore crescita
tecnologica.
Infatti, dalle prime analisi fatte dal JSFPO risulta che nella fase di Sustainment
potrebbero conseguirsi per il Paese enormi risparmi acquisendo in Italia attraverso la
FACO capacità di MRo&U per la cellula e le componenti del velivolo F-35; altre aree di
interesse con riferimento a tale sistema d’arma riguardano:




Supply Chain Management (limitato a movimentazione, trasporti e warehousing)
Autonomic Logistics Information System (ALIS)
Support Equipment
Simulation Training Services.
In tale prospettiva la DPJSF nel 2013 ha finanziato e commissionato a Lockheed Martin
uno Studio di Fattibilità per valutare i costi non ricorrenti che l’industria italiana dovrebbe
sostenere per acquisire capacità di MRO&U relative ai Componenti Velivolo, Support
Equipment, Trainer e Warehousing. Lo Studio di Fattibilità dovrebbe completarsi nel
2014.
Attività Promozionali
Anche nel 2013 è proseguita l’intensa attività di coordinamento a sostegno della
partecipazione italiana alle manifestazioni internazionali che, nel corso dell’anno, ha
riguardato: IDEX (Emirati Arabi, Abu Dhabi); LIMA (Malesia, Langkawi); LAAD (Brasile,
Rio de Janeiro); IDEF (Turchia, Istanbul); PARIS AIRSHOW (Francia, Le Bourget);
MSPO, International Defence Industry Exhibition (Polonia, Kielce); DSEi (Regno
Unito, Londra); DUBAI (Emirati Arabi, Dubai).
A Novembre 2013 ha avuto inizio il periplo del 30° Gruppo Navale Cavour; per 5 mesi
la portaerei Cavour, la rifornitrice Etna, la fregata Bergamini e il pattugliatore Borsini,
hanno toccato 20 differenti nazioni ed hanno svolto attività di addestramento, sicurezza
marittima, antipirateria, cooperazione, sostegno alle Marine dei Paesi visitati ed
assistenza umanitaria. L'AIAD, con il prezioso e sostanziale contributo del Segretariato
Generale della Difesa, ha coordinato nei porti considerati di maggior interesse (nel 2013
Kuwait City e Dubai) i seminari, adattati di volta in volta alle esigenze e agli interessi dei
diversi interlocutori, per presentare le eccellenze tecnologiche delle quali sono capaci le
nostre industrie; eccellenze che in alcuni casi è stato possibile peraltro sostanziate con la
testimonianza tangibile e concreta dei sistemi presenti a bordo delle navi del 30° Gruppo.
Analoga attività è stata organizzata ad Helsinky in occasione della sosta nella capitale
finlandese del Cacciatorpediniere Caio Duilio.
Ricerca e Tecnologia
Lo strumento che all’interno della nostra organizzazione esegue un attento monitoraggio
di quanto avviene sull’intero fronte tecnologico è il Gruppo di Lavoro RITEC (Ricerca
Tecnologica). Nato come punto di riferimento per la sola ricerca militare, ha esteso
gradatamente il suo raggio d’interesse, data la sempre maggiore interrelazione tra
tematiche duali (Difesa e Sicurezza) e ambiti (EDA, NATO e Commissione).
42
Il Gruppo di lavoro RITEC riscuote un notevole interesse: vi partecipano infatti circa 50
rappresentanti per circa il 30% delle Aziende Associate. Il Gruppo si riunisce 5 volte
l’anno.
Nel corso dell’anno sono state istituite delle finestre su tutte le aree di ricerca: nazionali
(ACARE, SERIT, Spin-It, PNRM), europee (EDA e ASD), internazionali (NATO/RTO e
NATO/NIAG). Si è formalizzata l’interfaccia con SGD - V Rep attraverso la presenza “exofficio” di un rappresentante alle riunioni del Gruppo. Si è inoltre seguita l’interessante
iniziativa bilaterale Italia-USA TIEM/Technology Information Exchange Meeting-1.
Il gruppo agisce in due modi:
 come veicolo d’informazione per tutte le Aziende, in particolare le PMI, di quanto
avviene nel campo della ricerca dando indicazioni sulle relative modalità di
partecipazione;
 come agente primario per la determinazione dei criteri di partecipazione per i progetti
da presentare in campo EDA/Direzione R&D. Onde seguire con maggiore attenzione
questa attività, il RITEC ha istituito un sottogruppo organizzato per aree tecnologiche
secondo la logica EDA: ad esso partecipano le Aziende interessate attraverso dei
Focal Point industriali che si collegano all’interno dei Gruppi EDA con i nostri
rappresentanti nazionali.
Si conferma che l’aspetto più significativo dell’attività del RITEC è quello di mettere a
disposizione dei partecipanti una serie di tavoli con logiche diverse, diverse modalità di
finanziamento, diverse collocazioni rispetto alla ricerca pura o a fatti applicativi, diversi
ambiti (nazionale/internazionale, USA/EU), in modo da consentire a ciascuno la scelta
della partecipazione più conveniente.
Il risultato di queste diverse opzioni è un grande interesse verso attività remunerate
(PNRM o EDA) o, poco remunerate ma più vicine alle applicazioni (NATO/NIAG),
lasciando il ruolo di quelle non finanziate (NATO/STO) alla raccolta di interessanti
informazioni su nuovissime tecnologie o di preziosi risultati desunti da complesse e
onerose prove operative.
E’ altresì proseguita l’attività di ACARE-Italia, l’Advisory Group nato con l’intento sia di
favorire lo sviluppo di una strategia settoriale aeronautica mirata al conseguimento di una
maggiore incisività ed autorevolezza del sistema nazionale di R&ST negli ambiti europeo
ed internazionale e sia per garantire un’azione di raccordo tra gli obiettivi nazionali e
quelli individuati dalla piattaforma tecnologica aeronautica europea (ACARE Europa)
della quale ACARE Italia è l’espressione nazionale.
L'obiettivo di ACARE Italia è sostanzialmente quello di intraprendere ogni azione
necessaria a favorire un approccio sinergico, coordinato e coerente, di tutti i soggetti
coinvolti con lo scopo di definire una proposta condivisa in materia di Ricerca e Sviluppo
Tecnologico (R&ST) nel settore aeronautico, considerandone oltre alle ricadute
sull’efficienza e qualità del sistema del trasporto aereo nel suo complesso, anche la
rilevanza sociale, il valore economico ed il contributo al benessere ed alla sicurezza del
Paese.
Parimenti, sono proseguite le attività di SPIN-It, Piattaforma Tecnologica “Space
Innovation in Italy”, con la partecipazione e l’adesione delle principali imprese, università
e centri di ricerca italiani e con il sostegno delle istituzioni nazionali interessate. La
43
costituzione della Piattaforma è stata promossa dall’AIAD con il concorso delle altre
Federazioni e Associazioni di settore (ASAS e CSIT), per promuovere l’innovazione
tecnologica e rafforzare la presenza italiana nell’ambito della Ricerca applicata al Settore
Spazio, nel contesto europeo e internazionale.
La Piattaforma tecnologica italiana per lo Spazio si ispira al modello delle ETP (European
Technology Platform) come delineate dalla Commissione europea. Essa si configura
come “struttura aggregativa organizzata” che riunisce tutti gli operatori italiani industriali,
scientifici e istituzionali, per il perseguimento di specifici obiettivi in tema di innovazione e
sviluppo, con particolare attenzione alla promozione delle competenze e degli interessi
italiani in Europa ed alla valorizzazione dei diversi Attori (Grande industria, PMI,
Università e Ricerca, Distretti) e delle loro possibili sinergie.
La Piattaforma opera prioritariamente per una ottimale rappresentanza del Sistema Italia
nel quadro della Ricerca Europea avendo cura di: identificare le priorità per il Sistema
Italia; scegliere la strategia per conseguirle; valorizzare multidisciplinarietà e cooperazioni
trasversali con altre aree/settori di ricerca; recepire ed individuare progetti da valorizzare
come Sistema Italia; proporre modalità operative per la gestione dei Progetti.
Questi gli obiettivi:
1) favorire - con particolare riferimento ai Programmi Europei di Ricerca e Sviluppo (EC,
ESA, EDA) - la definizione di una strategia di settore mirata al conseguimento di una
maggiore incisività ed autorevolezza del sistema nazionale di R&ST in ambito
europeo ed internazionale;
2) promuovere un’azione di raccordo tra gli obiettivi nazionali in tema di Spazio con
quelli individuati da analoghe Piattaforme a livello nazionale ed europeo;
3) svolgere, al contempo, un'azione di indirizzo e sensibilizzazione del Sistema
Industriale e della Ricerca verso le priorità individuate.
Queste le azioni attraverso le quali perseguirne il conseguimento:
1) essere la sede di discussione e confronto degli indirizzi strategici di tutti gli stakeholders del Sistema Spazio italiano per la costruzione di una strategia coordinata di
settore, anche individuando per ciascun ambito tematico o “dominio” (Navigazione,
Osservazione, Esplorazione, Telecomunicazioni, Tecnologie abilitanti condivise con
altri settori industriali) e per ogni eventuale contributo trasversale tra i domini, gli
obiettivi specifici condivisi dai diversi attori;
2) contribuire alla definizione del Piano Nazionale della Ricerca (PNR), nonché di
analoghi Piani regionali e locali, in linea con la Vision italiana e le priorità identificate
dall'Agenzia Spaziale Italiana;
3) promuovere il coordinamento tra i vari attori nazionali per la partecipazione alle
iniziative europee nel campo della ricerca nel settore Spazio a supporto degli obiettivi
nazionali di sviluppo, ove necessario elaborando linee guida e ponendo in atto azioni
volte ad aumentare la probabilità di successo;
4) favorire, anche tramite l'organizzazione di iniziative o eventi, l'attenzione delle
istituzioni e dell’opinione pubblica, svolgendo le necessarie azioni di
sensibilizzazione utili per richiamare le risorse, le competenze ed i mezzi finanziari
necessari allo sviluppo ed alla innovazione tecnologica del Settore Spazio e nei
settori in cui la tecnologia aerospaziale svolge un ruolo significativo.
44
Significativa inoltre l’attività dell’AIAD di concerto con il Cluster Tecnologico Nazionale
per l’Aerospazio (CTNA), costituitosi nel 2012, e del quale la Federazione è uno dei Soci
Fondatori.
Il Cluster Nazionale si è dotato di un piano strategico che racchiude una pluralità di
competenze, programmi e interessi. In questa logica sono già state proposte e
autorizzate dal MIUR quattro distinte iniziative di ricerca e sviluppo che coinvolgono
competenze distribuite in diverse aree territoriali del Paese. La loro attuazione concorrerà
a favorire un efficace posizionamento di nuovi prodotti dell’impresa aerospaziale sul
mercato internazionale. Trattasi di nuove tecnologie per lo sviluppo di convertiplani; di
UAV ed addestratori di nuova generazione, di motoristica ecocompatibile e per
l’osservazione della terra ed esplorazioni spaziali.
Il Cluster ha la sua sede presso l’AIAD che ne gestisce altresì la Segreteria Generale.
Piccola e Media Impresa
Anche quest’anno le azioni della Federazione a sostegno delle proprie PMI, che coprono
in termini unitari il 75% dei quadri associativi, sono state sostanzialmente indirizzate a: 1)
favorirne un processo sempre più spinto d’integrazione con la grande impresa nazionale;
2) articolarne in maniera più efficace l’offerta nei riguardi dei committenti esteri; 3)
promuovere la nascita di un sistema satellitare industriale altamente specializzato e
competitivo.
A tal fine, in ambito nazionale, sono proseguite le attività dei due tavoli di dialogo sia con
la grande committenza (Finmeccanica) che con la Pubblica Amministrazione
(Segretariato Generale della Difesa). Obiettivi: discutere congiuntamente le
problematiche che impediscono alle PMI di affermare e mantenere viva la propria
capacità competitiva oltreché individuare e favorire percorsi di medio e lungo periodo che
- sulla base del fabbisogno sia della Grande Impresa che della Pubblica Committenza consentano alle PMI di meglio indirizzare la propria progettualità e le proprie capacità in
termini di Ricerca e Innovazione. Nell’ambito degli stessi tavoli e più in generale
nell’ambito dell’intero consesso delle PMI sono stati altresì esplorati e favoriti processi di
aggregazione nel rispetto di idee progettuali capaci di impiegare e valorizzare in maniera
collettiva le specifiche eccellenze.
E’ inoltre da evidenziare, coordinata dall’AIAD, la partecipazione alle Business
Convention dedicate all’incontro tra la domanda e l’offerta che ha fatto registrare anche
nel 2013 una significativa crescita di partecipazione e d’interesse della Supply Chain
nazionale: AEROSPACE & DEFENSE SUPPLIER SUMMIT (Canada, Montreal) e
AEROSOLUTION (Francia, Bordeaux).
Attività Spaziali
Sono proseguite le attività già in itinere con l’ASI (l’Agenzia Spaziale Italiana) nell’ambito
della “Convenzione per il supporto alla politica industriale ai fini dello sviluppo e della
crescita delle PMI spaziali nazionali”, rinnovatasi a febbraio, 2013 dopo il primo triennio di
significative iniziative articolate in 14 Pacchi di Lavoro (WP) concordati all’avvio della
Convenzione.
45
Per quanto concerne, in particolare, la promozione del sistema italiano nelle
manifestazioni internazionali l’attività, coordinata dall’AIAD, ha riguardato quest’anno
SATELLITE (USA, Washington) e PARIS AIRSHOW (Francia, Le Bourget).
Qualità e Standardizzazione
Si è definitivamente configurata la complessa organizzazione delle attività del gruppo di
lavoro AIAD STAN per lo sviluppo e il coordinamento delle iniziative industriali in materia
di normazione. Elemento di rilievo in questo contesto il consolidamento di una rete di
esperti per il presidio e l’interscambio di informazioni tra i vari gruppi di normazione
nazionali e internazionali e per la partecipazione a nuovi gruppi di lavoro per la
definizione di nuove norme nell’ambito di settori tecnologici emergenti.
Certificazione Sistemi Qualità – CBMC
Nel rispetto dei compiti attribuitigli dagli accordi internazionali l’AIAD ha coordinato come
consuetudine le attività del Certification Board Management Committee (CBMC) ed ha
soddisfatto con successo l’Audit di verifica dell’Associazione Europea (ASD).
Attraverso la Commissione ad hoc (AAB Panel) ha inoltre provveduto all’autenticazione di
altri Valutatori.
Formazione
E’ proseguita al riguardo l’attività di UNAVIA - l’Associazione Nazionale per la
Normazione e la Formazione nel settore Aeronautico - della quale AIAD è Socio
unitamente ad UNI, al Ministero dello Sviluppo Economico, ad Armaereo ed all’ENAC braccio operativo del piano di formazione proposto dall’AIAD.
Anche nel 2013, attraverso UNAVIA, della quale AIAD è Socio, è proseguita l’erogazione
di percorsi formativi suggeriti dalle Aziende e/o proposti da UNAVIA, molto spesso tarati
sulle necessità aziendali; hanno rappresentato la soluzione a esigenze formative
necessarie a supportare l’attività lavorativa ed hanno avuto impatto significativo sia sulle
conoscenze sia sul modus operandi abituale dei discenti.
Statistica
Sono stati predisposti, come di consueto, attraverso le indagini condotte presso le
aziende associate, i quadri statistici relativi all’andamento dei maggiori indicatori
economici.
46
FEDERATE *
Aziende Settore Aerospazio e Difesa:
AEREA S.p.A.
20156 MILANO
Via Cefalonia, 18
Tel. 02-334831 Fax 02-33402676
BCUBE S.p.A.
15030 CONIOLO (AL)
S.S. Casale-Torino, 8
Tel. 0142-565600 Fax 0142-565512
AERO SEKUR S.p.A.
04011 APRILIA (LT)
Via delle Valli
Tel. 06-920161 Fax 06-92727165
BERETTA S.p.A.
(Fabbrica d’Armi Pietro Beretta)
25063 GARDONE VALTROMPIA (BS)
Via P. Beretta, 18 - C.P. 160
Tel. 030-83411 Fax 030-8341355
AGUSTAWESTLAND
21017 CASCINA COSTA (VA)
Via G. Agusta, 520
Tel. 0331-229111 Fax 0331-229605
BMC S.r.l.
40059 MEDICINA (BO)
Via Roslè, 115
Tel. 051-6971511 Fax 051-852659
ALENIA AERMACCHI S.p.A.
21040 VENEGONO SUPERIORE (VA)
Via Ing. P. Foresio, 1
Tel. 0331-813111 Fax 0331-827595
BONETTI AIRCRAFT SUPPORTS S.p.A.
16149 GENOVA
Via De Marini, 1 – Torre WTC
Tel. 010-23501 Fax 010-2350200
ALTEC S.p.A.
10146 TORINO
Corso Marche, 79
Tel. 011-7430301 Fax 011-7430115
CALZONI S.r.l.
40012 CALDERARA DI RENO (BO)
Via A. De Gasperi, 7
Tel. 051-41377 Fax 051-4137555
A.R.I.S. Applicazioni Rielaborazioni
Impianti Speciali S.p.A.
10040 LOMBARDORE (TO)
Strada Cascina Bertola, 10
Tel. 011-9956150 Fax 011-9956205
CECOM S.r.l.
00012 GUIDONIA MONTECELIO (RM)
Via Tiburtina, Km. 18,700
Tel. 0774-355777 Fax 0774-355800
ASE S.p.A.
20010 S.GIORGIO SU LEGNANO (MI)
Via Verdi, 33/35
Tel. 0331-402216 Fax 0331-404550
CENTRO COSTRUZIONI S.r.l. Unipersonale
03012 ANAGNI (FR)
Località Paduni snc
Tel. 0775-769591 Fax 0775-779814
AVIO S.p.A.
00034 COLLEFERRO (RM)
Via Ariana Km. 5,2
Tel. 06-97285551 Fax 06-97285626
CIMA S.p.A.
40055 VILLANOVA DI CASTENASO (BO)
Via Fratelli Cairoli, 8
Tel. 051-6032511 Fax 051-6053292
_________________________________________
* Elenco aggiornato all’1.7.2014
47
ENGITECH S.r.l.
80034 MARIGLIANO (NA)
Via Vittorio Veneto, 26
Tel. 081-3296876 Fax 081-8440621
CIRA Centro Italiano Ricerche Aerospaziali
S.c.p.A.
81043 CAPUA (CE)
Via Maiorise s.n.c.
Tel. 0823-623111 Fax 0823-622024
C.M.D. Costruzioni Motori Diesel S.p.A.
81020 SAN NICOLA LA STRADA (CE)
Via Antonio Pacinotti, 2
Tel. 0823-424055 Fax 0823-452103
EUROCONTROL S.p.A.
16155 GENOVA
Via Varenna, 52
Tel. 010-422511 Fax 010-6990001
CONSORZIO S3LOG
00156 ROMA
Via Tiburtina, 1020
Tel. 06-88206111 Fax 06-88204735
EUROPEA MICROFUSIONI AEROSPAZIALI S.p.A.
83040 MORRA DE SANCTIS (AV)
Zona Industriale ASI
Tel. 0827-438211 Fax 0827-25984
COVER TECHNOLOGY S.r.l.
25080 SERLE (BS)
Via Caplà, 3
Tel. 030-6908111 Fax 030-6910390
FINCANTIERI S.p.A.
34121 TRIESTE
Via Genova, 1
Tel. 040-3193111 Fax 040-3192305
C.S.M. Centro Sviluppo Materiali S.p.A.
00129 ROMA
Via di Castel Romano, 100/2
Tel. 06-50551 Fax 06-5050250
FINMECCANICA S.p.A.
00195 ROMA
Piazza Monte Grappa, 4
Tel. 06-324731 Fax 06-3208621
CURTI COSTRUZIONI MECCANICHE S.p.A.
48014 CASTEL BOLOGNESE (RA)
Via Emilia Ponente, 750
Tel. 0546-656065 Fax 0546-656202
FIOCCHI MUNIZIONI S.p.A.
23900 LECCO
Via Santa Barbara, 4
Tel. 0341-473111 Fax 0341-473203
ECA SINDEL S.r.l.
16153 GENOVA
Via Buccari, 29
Tel. 010-6018828 Fax 010-6049840
FLEXIDER S.r.l.
10156 TORINO
C.so Romania, 501/24
Tel. 011-2627111 Fax 011-2620904
ECOR Research S.p.A.
36015 SCHIO (VI)
Via Friuli, 11
Tel. 0445-576063 Fax 0445-576264
FUCINE UMBRE S.r.l.
05100 TERNI
Via del Sersimone, 22
Tel. 0744-300002 Fax 0744-303624
ELETTRONICA S.p.A.
00131 ROMA
Via Tiburtina Valeria Km. 13,700
Tel. 06-41541 Fax 06-4154923
GE Avio S.r.l.
10040 RIVALTA DI TORINO (TO)
Via I Maggio, 99
Tel. 011-0082111 Fax 011-0082111
ENGINEERING INGEGNERIA INFORMATICA S.p.A. GELCO S.p.A.
00185 ROMA
01100 VITERBO
Via S. Martino della Battaglia, 56
Strada Poggino, 45 D/E
Tel. 06-492011 Fax 06-4453278
Tel. 0761-354321-5 Fax 0761-354482
48
GEM ELETTRONICA S.r.l.
63039 S. BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
Via Amerigo Vespucci, 9
Tel. 0735-59051 Fax 0735-590540
INNSE-BERARDI S.p.A.
25126 BRESCIA
Via Eritrea, 20/I
Tel. 030-3792260 Fax 030-3792279
GEMELLI S.p.A.
20010 CANEGRATE (MI)
Via Piave, 18
Tel. 0331-402943 Fax 0331-747890
INSIS S.p.A.
19136 LA SPEZIA
Via delle Pianazze, 74
Tel. 0187-980965 Fax 0187-981251
GENERAL AVIA S.r.l.
00141 ROMA
P.zza Conca d’Oro, 15
Tel. 06-88644600 Fax 06-88384688
INTERCONSULTING S.r.l.
00131 ROMA
Via Adriano Olivetti, 24/26
Tel. 06-41204467 Fax 06-41228120
G.M.A. Generale Meccatronica Applic. S.r.l.
80014 GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
V.le delle Ferrovie dello Stato, 20
Tel. 081-8198611 Fax 081-8182411
INTERMARINE S.p.A.
19038 SARZANA (SP)
Via Alta – Loc. Ca’ del Sale
Tel. 0187-6171 Fax 0187-674249
HI-TECH Elettronica S.r.l.
67100 L’AQUILA
S.S. 17 Località Boschetto
Tel. 0862-314628 Fax 0862-314628
ISSELNORD S.r.l.
19020 FOLLO (SP)
Via Trieste, 4
Tel. 0187-941414 Fax 0187-941420
IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A.
56121 PISA
Via Enrica Calabresi, 24 – Loc. Montacchiello
Tel. 050-31241 Fax 050-3124201
IVECO-OTO MELARA S.c.r.l.
00197 ROMA
Via A. Bertoloni, 55
Tel. 06-3722803 Fax 06-37350266
IES Ingegneria Elettronica Sistemi S.r.l.
00048 NETTUNO (Roma)
Via Cisterna, 107
Tel. 06-9858563 Fax 06-233222995
KAYSER ITALIA S.r.l.
57128 LIVORNO
Via di Popogna, 501
Tel. 0586-5621 Fax 0586-562222
IFI S.r.l.
00162 ROMA
C.ne Nomentana, 180
Tel. 06-86223423 Fax 06-86321648
LAER S.r.l.
82011 AIROLA (BN)
Via Caracciano, 5
Tel. 0823-951650 Fax 0823-950234
I.L.M. Industria Lavorazioni Meccaniche S.r.l.
04011 APRILIA (LT)
Via A. Vacchi, 24/26
Tel. 06-9276435 Fax 06-9276103
LARIMART S.p.A.
00168 ROMA
Via di Torrevecchia, 12
Tel. 06-303431 Fax 06-30343386
I.M.I. S.r.l.
25039 TRAVAGLIATO (BS)
Via dell’Artigianato, 26/28
Tel. 030-6864337 Fax 030-6864350
LEAT S.p.A.
00148 ROMA
Via Fosso della Magliana, 34F
Tel. 06-6555599 Fax 06-65678386
49
L.M.A. S.r.l.
10044 PIANEZZA (TO)
Via Vercelli, 6
Tel. 011-9672053 Fax 011-9673051
NORD OVEST S.p.A.
12100 CUNEO
Via della Motorizzazione, 21
Tel. 0171-415600 Fax 0171-1865144
LOGIC Sistemi Avionici S.p.A.
20060 CASSINA DE’ PECCHI (MI)
Via G. Galilei, 5
Tel. 02-959061 Fax 02-95906390
NORTHROP GRUMMAN ITALIA S.p.A.
00040 POMEZIA (Roma)
Via Pontina Km. 27,800
Tel. 06-911921 Fax 06-91192290
MAXFON CAMPANIA S.r.l.
81100 CASERTA
Via del Redentore, 10
Tel. 0823-1766565 Fax 0823-1766710
NT MAJOCCHI S.r.l.
22038 TAVERNERIO (CO)
Via Provinciale, 80
Tel. 031-6268211 Fax 031-6268250
MBDA ITALIA S.p.A.
00131 ROMA
Via Monte Flavio, 45
Tel. 06-87711 Fax 06-87714060
OMA S.p.A.
06034 FOLIGNO (PG)
Via Cagliari, 20
Tel. 0742-34751 Fax 0742-67620
MECAER AVIATION GROUP S.p.A.
28021 BORGOMANERO (NO)
Via per Arona, 46
Tel. 0322-837173 Fax 0322-837155
ORIZZONTE Sistemi Navali S.p.A.
16129 GENOVA
V.le Brigata Bisagno, 45R
Tel. 010-9817111 Fax 010-9817989
MECAL S.r.l.
03023 CECCANO (FR)
Via Colle Lami, 4
Tel. 0775-624023 Fax 0775-604015
OTO Melara S.p.A.
19136 LA SPEZIA
Via Valdilocchi, 15
Tel. 0187-581111 Fax 0187-582669
MERLETTI S.r.l.
21010 ARSAGO SEPRIO (VA)
Via Carducci, 8
Tel. 0331-769577 Fax 0331-768414
O.V.S. VILLELLA S.r.l.
21018 SESTO CALENDE (VA)
Via dello Sport, 26/28
Tel. 0331-922380 Fax 0331-924734
MESAR S.r.l.
00010 PONTELUCANO (Tivoli-Roma)
Via dei Canneti, 5
Tel. 0774-326528 Fax 0774-326880
PIAGGIO AERO INDUSTRIES S.p.A.
16154 GENOVA SESTRI
Via Cibrario, 4
Tel. 010-64811 Fax 010-6481309
MOREGGIA & C. S.r.l.
10139 TORINO
Via Borgone, 25
Tel. 011-4028411 Fax 011-4028436
PIETRO ROSA TBM S.r.l.
33085 MANIAGO (PN)
Via Petrarca, 7
Tel. 0427-71503 Fax 0427-71771
N.M.C. Nuovo Mollificio Campano S.r.l.
80023 CAIVANO (NA)
Zona A.S.I. – Loc. Pascarola
Tel. 081-8349144 Fax 081-8349208
POMPE GARBARINO S.p.A.
15011 ACQUI TERME (AL)
Via Marenco, 44
Tel. 0144-388671 Fax 0144-55260
50
PRESTEL AVIO S.r.l.
12064 LA MORRA (CN)
Loc. Batasiolo, 85/A
Tel. 0173-500302 Fax 0173-509759
SIMAV S.p.A.
00193 ROMA
Via G.G. Belli, 86
Tel. 06-590151 Fax 06-59015880
PROCESSI SPECIALI S.r.l.
72100 BRINDISI
Via O.M. Corbino, 35
Tel. 0831-548417 Fax 0831-1702005
S.I.ME. Società Industria Meccanica S.r.l.
28021 BORGOMANERO (NO)
Via Arona, 81/83
Tel. 0322-81625 Fax 0322-072016
REV-AVIATION S.p.A.
10034 CHIVASSO (TO)
Via Simone Gribaudo, 50
Tel. 011-9196282 Fax 011-9190948
SIPAL S.p.A.
10146 TORINO
Via Invorio, 24/A
Tel. 011-7176321 Fax 011-7793807
RHEINMETALL ITALIA S.p.A.
00131 ROMA
Via Affile, 102
Tel. 06-436111 Fax 06-4130830
SISTEMI SOFTWARE INTEGRATI S.p.A.
00131 ROMA
Via Tiburtina, 1238
Tel. 099-4701347 Fax 099-4701777
RWM ITALIA S.p.A.
25016 GHEDI (BS)
Via Industriale, 8/d
Tel. 030-90431 Fax 030-9050907
S.I.T.T.I. S.p.A.
20131 MILANO
Via G.B. Brocchi, 24
Tel. 02-2507121 Fax 02-2501622
SEASTEMA S.p.A.
16129 GENOVA (GE)
Via Brigata Bisagno, 45R
Tel. 010-9817677 Fax 010-9817678
SNAP-ON TOOLS ITALIA S.r.l.
20092 CINISELLO BALSAMO (MI)
Via Bizet, 43/45
Tel. 02-66045370 Fax 02-61297815
SECONDO MONA S.p.A.
21019 SOMMA LOMBARDO (VA)
Via C. del Prete, 1
Tel. 0331-756111 Fax 0331-252334
S.T.E. Servizi Tecnici per l’Elettronica S.p.A.
00142 ROMA
Via Benedetto Croce, 19
Tel. 06-89823790 Fax 06-89823791
SELEX ES S.p.A.
00131 ROMA
Via Tiburtina, Km. 12,400
Tel. 06-41501 Fax 06-4131436
S.TI.P. S.r.l.
36014 SANTORSO (VI)
Via Lazio, 24
Tel. 0445-575079 Fax 0445-575468
SELT S.r.l.
20020 ARESE (MI)
V.le Industrie, 13/22
Tel. 02-93582446 Fax 02-93581849
SUPERJET INTERNATIONAL S.p.A.
30173 TESSERA (VE)
Via Alvise Ca’ da Mosto, 25
Tel. 041-3900605 Fax 041-3900709
SICAMB S.p.A.
04010 LATINA
Via Eschido - Zona Aeroporto
Tel. 0773-6541 Fax 0773-654200
T.C.S. Group S.r.l.
10070 MAPPANO DI CASELLE (TO)
Via S. Giuseppe Cottolengo, 34
Tel. 011-9969951 Fax 011-9969949
51
TELEGI S.r.l.
00041 PAVONA di ALBANO LAZIALE (RM)
Via Catania, 16
Tel. 06-93490011 Fax 06-9344918
TITANIUM INTERNATIONAL GROUP S.r.l.
40010 SALA BOLOGNESE (BO)
Via Europa, 13/15
Tel. 051-6814893 Fax 051-6814894
TELESPAZIO S.p.A.
00156 ROMA
Via Tiburtina, 965
Tel. 06-40791 Fax 06-40796040
UFI FILTERS S.p.A.
37060 NOGAROLE ROCCA (VR)
Via dell’Industria, 4
Tel. 045-6339911 Fax 045-6339045
THALES ALENIA SPACE ITALIA S.p.A.
00131 ROMA
Via Saccomuro, 24
Tel. 06-41511 Fax 06-4190675
VITROCISET S.p.A.
00156 ROMA
Via Tiburtina, 1020
Tel. 06-88201 Fax 06-88202358
THALES ITALIA S.p.A.
00161 ROMA
Via G.B. Morgagni, 30/E
Tel. 06-51561011 Fax 06-51561308
WASS S.p.A.
57124 LIVORNO
Via Levante, 48
Tel. 0586-840111 Fax 0586-854000
Associazioni di categoria:
ANPAM
Associazione Nazionale Produttori
Armi e Munizioni Sportive e Civili
00144 ROMA
c/o Confindustria – V.le dell’Astronomia, 30
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RELAZIONE
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Roma, 10 luglio 2014
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