ADUC SALUTE ======================== Articoli, documenti

Transcript

ADUC SALUTE ======================== Articoli, documenti
====== ADUC SALUTE ========================
Articoli, documenti, notizie e lettere sulla salute, con particolare attenzione alla libertà di cura e di ricerca scientifica.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
URL: http://salute.aduc.it
NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA!
Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti.
Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione
http://www.aduc.it/info/sostienici.php
------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF:
http://salute.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Salute-2014-04.txt
http://salute.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Salute-2014-04.pdf
------------------------------------------Servizio di consulenza: http://sosonline.aduc.it/info/consulenza.php
Archivio settimanale
Dal 17-01-2014 al 23-01-2014
2014-04
COMUNICATI
- Lassativi al sodio fosfato. Attenzione all'uso
http://salute.aduc.it/comunicato/lassativi+al+sodio+fosfato+attenzione+all+uso_21920.php
ARTICOLI
- Eutanasia. Il caso Lambert in Francia: decide il giudice o il medico?
http://salute.aduc.it/articolo/eutanasia+caso+lambert+francia+decide+giudice_21922.php
LETTERE
- Assistenza - Tutore - Vendita
http://salute.aduc.it/lettera/assistenza+tutore+vendita_262965.php
- Ricovero in RSA
http://salute.aduc.it/lettera/ricovero+rsa_262950.php
- Rette RSA
http://salute.aduc.it/lettera/rette+rsa_262937.php
NOTIZIE
- /Politiche droga. A Davos si parla di cambiamenti
http://salute.aduc.it/notizia/politiche+droga+davos+si+parla+cambiamenti_128839.php
- USA/Staminali del sangue agiscono diversamente rispetto al sesso
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+sangue+agiscono+diversamente+rispetto+al_128837.php
- ITALIA/Legalizzazione cannabis. Mozione alla Regione Lazio
http://salute.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+mozione+alla+regione+lazio_128834.php
- ITALIA/Consumo droghe a Torino. Dpa: in calo
http://salute.aduc.it/notizia/consumo+droghe+torino+dpa+calo_128833.php
- ITALIA/Sen.Gentile versus legalizziamocanapa.org
http://salute.aduc.it/notizia/sen+gentile+versus+legalizziamocanapa+org_128832.php
- GRAN BRETAGNA/Calamita contro emicrania cronica
http://salute.aduc.it/notizia/calamita+contro+emicrania+cronica_128830.php
- GRAN BRETAGNA/Ecstasy per combattere ansia e disordini post-traumatici
http://salute.aduc.it/notizia/ecstasy+combattere+ansia+disordini+post+traumatici_128829.php
- CINA/L'inquinamento dell'aria a Pechino. La realta' solo in tv....
http://salute.aduc.it/notizia/inquinamento+dell+aria+pechino+realta+solo+tv_128824.php
- USA/Cocaina. Nuove cure contro dipendenza
http://salute.aduc.it/notizia/cocaina+nuove+cure+contro+dipendenza_128822.php
- ITALIA/Cannabis terapeutica. Ok commissione Regione Puglia
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+ok+commissione+regione+puglia_128821.php
- ITALIA/Stamina. Tre scienziati contro l'informazione-spettacolo
http://salute.aduc.it/notizia/stamina+tre+scienziati+contro+informazione_128816.php
- USA/Marijuana non e' peggiore dell'alcool. Presidente Obama
http://salute.aduc.it/notizia/marijuana+non+peggiore+dell+alcool+presidente+obama_128815.php
- SPAGNA/Legalizzazione cannabis. 'San Canuto': tre giorni a Fuerteventura
http://salute.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+san+canuto+tre+giorni_128813.php
- ITALIA/Cannabis terapeutica. Il Sativex anche in Sardegna
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+sativex+anche+sardegna_128812.php
- USA/Staminali per ridurre dolore dopo operazione al menisco
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+ridurre+dolore+dopo+operazione+al+menisco_128810.php
- GERMANIA/Prototipo di midollo osseo artificiale
http://salute.aduc.it/notizia/prototipo+midollo+osseo+artificiale_128807.php
- ITALIA/Legalizzazione cannabis. Don Mazzi: la marijuana e' una schifezza
http://salute.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+don+mazzi+marijuana_128806.php
- ITALIA/Legalizzazione cannabis. Sindaco De Magistris: depenalizzare
http://salute.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+sindaco+de+magistris_128805.php
------------------------------------------COMUNICATI
17-01-2014 12:37 Lassativi al sodio fosfato. Attenzione all'uso
I lassativi da banco contenenti sodio fosfato (il nome commerciale riporta questa
dizione) possono avere effetti collaterali anche gravi se non usati correttamente. Questa tipologia di lassativi e'
controindicata nei bambini, nelle persone con problemi renali e cardiaci perche' possono alterare la composizione del
sangue e interferire con alcuni farmaci antinfiammatori e diuretici. Sarebbe opportuno consultare il medico o chiedere
consiglio al farmacista visto che tali prodotti possono essere acquistati liberamente e senza prescrizione medica.
Primo Mastrantoni
------------------------------------------ARTICOLI
18-01-2014 15:30 Eutanasia. Il caso Lambert in Francia: decide il giudice o il medico?
Abitualmente un giudice si esprime da solo sulle questioni di
arbitrio-liberta'. Ma “visto il carattere inusuale” della questione sollevata, e' stato un collegio di nove magistrati che ha
esaminato la vicenda Vincent Lambert al tribunale amministrativo di Châlons-en-Champagne. Il fatto che un tribunale
imponga ad un'équipe medica di sospendere la decisione di bloccare un trattamento di un paziente, e' una primizia. Mai,
fino ad oggi, un tribunale si era pronunciato su una questione di fine vita a questo livello. Sulla materia, a posteriori,
solo delle corti d'assiste si erano pronunciate.
Il seguito avra' quindi una sua importanza. Se il Consiglio di Stato sara' chiamato in appello confermando la decisione
del tribunale, si trattera' di una sentenza che fara' giurisprudenza. Se la procedura, invece, si fermera', questa sentenza
costituira' un precedente.
La vicenda solleva il problema dell'assenza di direttive anticipate perche' la volonta' del paziente sia considerata in
modo preciso, oltre che diverse questioni relative alla legge Leonetti. Il deputato UMP, lui stesso, ha detto di prendere
atto “con sorpresa” della decisione del tribunale, rilevando che la stessa “rischia di rendere fragile l'attuale legge”.
Medici o giudici, a chi la parola finale?
E' la funzione stessa del medico che sembra rimessa in discussione, con il tribunale che sentenzia che l'ostinazione
irragionevole non e' stabilita, non piu' di tanto della volonta' del paziente di non vivere in uno stato di dipendenza.
Valutazioni che rilevano, nella legge, la competenza del corpo medico.
Motivo per cui la dottoressa Véronique Fournier, del centro di etica clinica dell'ospedale Cochin, ritiene contestabile la
decisione dei giudici: “E' incredibile, e soprattutto molto grave che un tribunale si sostituisca ai medici, e controlli le
loro prescrizioni”. Questo medico, che ha preso parte, per la moglie di Lambert, alla procedura collegiale lanciata dal
Centro Ospedaliero Universitario (CHU) di Reims vi vede “un mescolio dei ruoli, una confusione dei poteri”.
“Decidere sulla legalita' e' il mestiere dei giudici -dice, al contrario Francois Vialla, professore di diritto medico- ma e'
chiaro che questa volta la vicenda era nuova: non sono stati chiamati ad esprimersi non su una domanda di offerte o
altre cose, ma sulla vita di una persona”.
I medici intravedono due possibili derive dopo questa decisione: la “giudizializzazione” delle questioni del fine vita, e la
prosecuzione delle pratiche di accanimento terapeutico, su cui la legge Leonetti voleva difendere il paziente. E' cio' che
teme, per esempio, la Société française d’accompagnement et de soins palliatifs (Societa' francese di accompagnamento
e cure palliative). Il rischio e' che in futuro, per non complicarsi la vita, i medici siano riluttanti a fare alcune riflessioni
sull'opportunita' del blocco delle cure.
Quale impatto per i pazienti in stato di coscienza-minima?
La decisione del tribunale non riguarda l'handicap in generale ma le persone che non sono in grado di esprimere la
propria volonta', e particolarmente quelli in uno stato di coscienza-minima come Vincent Lambert, o vegetativo. I
magistrati hanno ritenuto che “trattandosi di un paziente in stato di coscienza-minima per il quale non puo' essere
esclusa l'esistenza di una attivita' emozionale al di la' del semplice riflesso organico, il proseguimento delle cure e dei
trattamenti non puo' che avere la finalita' del solo mantenimento artificiale della vita biologica”. Cioe', quei pazienti
per cui il trattamento e' solo una nutrizione artificiale, non sono nell'ambito dell'accanimento terapeutico. Un punto
interessante sul piano giuridico, ma che fa discutere.
“Questa decisione rassicura le équipe mediche che si occupano di pazienti di questo tipo”, sostiene il neurologo Xavier
Ducroq, che rappresenta i genitori nella procedura collegiale. Secondo lui , se l'équipe medica avesse vinto, tutti questi
pazienti avrebbero potuto essere giudicati in un contesto di “ostinazione irragionevole”. Per cui bisogna ricordare che
le questioni di blocco dei trattamenti non sono delle trincee in assoluto, ma sempre un caso, ognuno specifico, per le
équipe mediche.
Genitori o coniuge, chi deve essere ascoltato?
Il legislatore ha dato al medico la funzione di decidere, si' da evitare che questo peso sia delegato ai parenti. La
famiglia, pero', deve essere consultata, dice la legge. Rachel Lambert, la moglie di Vincent Lambert, aveva deciso di
“lasciarlo partire”, ma non i suoi genitori, che avevano interpellato la giustizia a maggio del 2013, ritenendo di essere
stati emarginati. Ed e' questa la motivazione della prima sentenza di annullamento del blocco dei trattamenti. Il tribunale
amministrativo ha valutato che l'insieme della famiglia dovesse partecipare alla discussione.
La vicenda Lambert ha quindi lanciato un dibattito sulla questione di una eventuale gerarchia. “La legge Leonetti del
2005 valuta l'importanza della famiglia. Ma chi e' questa famiglia? I discendenti? I genitori? Il coniuge? La legge non
e' precisa”, dice l'Association pour le droit de mourir dans la dignité (associazione per il diritto a morire con dignita'). A
maggio lo stesso onorevole Leonetti ha ritenuto che la legge, per la quale il dialogo e' una delle chiavi, non puo'
prendere in considerazione ogni aspetto.
In caso di dubbio, la vita prima di tutto?
“Nella legge Leonetti, la questione piu' importante e' quella della messa in evidenza della realta' e della profondita'
della volonta' del paziente. Il tribunale si e' incentrato su questo aspetto”, spiega Denys de Béchillon, professore di
diritto pubblico. Cio' che i giudici hanno detto, secondo lui, e' che “il dubbio va a beneficio della vita”. La giustizia ha
applicato “il principio di precauzione”, dice l'avvocato dei genitori, Jorome Triomphe. “Dire che la vita deve essere
piu' importante in caso di dubbio, e' un principio morale, non una regola giuridica”, rileva Bruno Lorit, avvocato della
moglie.
Quale impatto per il dibattito voluto da Francois Hollande?
“Questa decisione rende fondamentale un chiarimento della legge Leonetti sul mantenimento artificiale della vita.
Questo non puo' essere fatto se non con una riforma che, giustamente, e' stata annunciata”, dice Vialla. Ma la
complessita' del dibattito su un solo caso, nel momento in cui le situazioni di fine vita sono fortemente diverse fra loro,
mostra come sia arduo questo compito per il governo.
(articolo di François Béguin e Laetitia Clavreul pubblicato sul quotidiano Le Monde del 18/01/2014)
Redazione
------------------------------------------LETTERE
22-01-2014 00:00 Assistenza - Tutore - Vendita
Buongiorno,
mia madre è ricoverata in un ricovero per via dell'Alzheimer. La sua pensione non è sufficiente per coprire le spese;
sono l'unico figlio e nemmeno io ho soldi sufficienti. Abbiamo una proprietà condivisa tra me, mia madre e la mia
ex-moglie: vorrei venderla sia per aver soldi per mia madre sia per togliermi delle spese sulla manutenzione etc. La mia
ex è d'accordo. Occorre essere i tutori per poter mettere in vendita? A mia madre non è ancora stata riconosciuta
l'invalidità (anche a detta delle assistenti sociali è una cosa incredibile) e sono davvero in difficoltà, dovendo soprattutto
pensare a mia figlia di 8 mesi con la mia attuale compagna. Da quanto leggo su internet occorre avere un legale per le
pratiche, a chi posso rivolgermi per contenere le spese?
Grazie saluti
Graziano, da Torino (TO)
Risposta:
non e' necessario un legale. Puo' rivolgersi alla cancelleria Volontaria Giurisdizione del tribunale, che la consigliera' su
come procedere. immaginiamo la strada migliore sia chiedere di essere nominato amministratore di sostegno e fatto cio'
chiedere al giudice tutelare di essere autorizzato alla vendita del bene.
21-01-2014 00:00 Ricovero in RSA
Buongiorno. Desideravo sapere se esiste una qualche forma di contributo regionale, provinciale o statale per il ricovero
in RSA di anziano non autosufficiente, di 87 anni e affetto da demenza senile. La residenza della persona è nel comune
di Como (si parla quindi della regione Lombardia).
Grazie per la risposta
Elena, da Milano (MI)
Risposta:
le suggeriamo di consultare la sezione del nostro sito dedicata all'argomento:
http://salute.aduc.it/info/rettersa.php
21-01-2014 00:00 Rette RSA
Buongiorno.
Ho visto sul vostro sito che vi occupate, fra le altre cose, in modo specialistico delle problematiche riferite al pagamento
delle rette dei degenti presso le RSA.
Vorrei cortesemente sottoporvi il caso di mia nonna per avere un Vostro parere e condividere con Voi le azioni da
intraprendere.
La nonna e’ ricoverata da circa 1 anno presso la RSA di Soncino (CR). La nonna e’ stata riconosciuta invalida oltre il
60% e percepisce, oltre che la pensione minima, l’accompagnamento.
La situazione dei figli e’ la seguente:
1 figlia vedova con casa di proprieta’ e pensionata
1 figlia con casa di proprieta’, marito pensionato e figlio disabile
1 figlio pensionato con moglie a carico e senza casa di proprieta’
1 figlio invalido con casa di proprieta’
1 figlio defunto (rimane la nuora con 2 figli)
Nessuno dei figli, stante le pensioni percepite, puo’ permettersi di pagare l’integrazione della rata (500/600 euro ca
mese)
Il Comune non intende intervenire.
Fino ad ora sono stati utilizzati i risparmi della nonna per integrare la rata ma ora i risparmi sono finiti ed i figli si
trovano nell’impossibilita’ di pagare l’intera rata.
Leggendo le Vostre recensioni ho appreso che l’integrazione della retta va sostenuta dal Comune e dalla Regione.
Le due figlie femmine hanno rilasciato alla RSA impegno al pagamento rata.
Ora vorremmo revocare con raccomandata a mano o RR l’impegno di pagamento ma poi cosa succede?
Dobbiamo temere che dimettano la nonna?
Va bene se ogni mese versiamo alla RSA l’esatto importo della pensione
e dell’accompagnamento?
Per completezza di informazioni allego anche l’ISEE della nonna e informo che la nonna ha l’usufrutto sulla casa ove
ha ancora la residenza, usufrutto costituito dal figlio ora defunto. Ringraziandovi fin d’ora dell’attenzione prestata mi e’
gradita l’occasione per porgervi distinti saluti
Mauro, da Castelcovati (BS)
Risposta:
non ci dice se sua nonna e' ricoverata a titolo esclusivamente privatistico (nel qual caso nulla si puo' pretendere dalle
istituzioni) o se sia stata inserita in RSA tramite i servizi sociali (se cosi' e', meta' della retta e' pagata dal servizio
sanitario).
Nel primo caso, dovra' fare istanza ai servizi sociali del comune di residenza di sua nonna, chiedendo l'inserimento
definitivo in RSA.
Nel secondo caso, cioe' se gia' la quota sanitaria non e' a vostro carico e a seguito del procedimento amministrativo di
presa in carico della persona i servizi sociali hanno ritenuto a totale carico dell'assistito la quota sociale, dovrete
chiedere il regolamento comunale di riferimento, chiedere l'accesso agli atti amministrativi (per avere tutta la
documentazione in atti) e consultarvi con un legale per valutare la possibilita' di impugnazione del provvedimento che
dispone che la quota sociale sia a totale carico dell'assistito (se ancora nei termini) oppure chiedere una nuova
valutazione. Prima di decidere se revocare o meno l'impegnativa al pagamento e' fondamentale chiarire i punti che
precedono.
------------------------------------------NOTIZIE
23-01-2014 19:30 /Politiche droga. A Davos si parla di cambiamenti
L'ex-segretario generale dell'ONU, Kofi Annan, il presidente della Colombia, Juan
Manuel Santos, e alcuni rappresentanti di ONG hanno proposto oggi, al Forum di Davos, il cambio delle politiche
pubbliche nella lotta contro il consumo di droghe, senza apertamente chiedere la legalizzazione.
“Le droghe hanno distrutto molte persone ma le cattive politiche in materia hanno distrutto molto di piu'”, ha
dichiarato Kofi Annan al primo incontro del genere mai tenuto in tutta la storia del Forum Economico Mondiale,
incontro moderato dal giornalista messicano Enrique Acevedo.
“Se le politiche non funzionano occorre correggerle o discuterle. Ma la domanda e' se siamo pronti” per la
legalizzazione, ha aggiunto Annan, confrontandosi con il governatore del Texas, Richard Perry, contrario alla
legalizzazione delle droghe.
Secondo Annan, “negli Usa si spende piu' denaro in prigioni che in farmaci. Le politiche attuali hanno fallito. Puo'
essere difesa questa situazione? Non e' il caso di chiederne una revisione?”.
“I metodi repressivi non hanno funzionato ed hanno creato maggiori problemi”, ci sarebbe invece bisogno di maggiore
educazione e appoggio ai giovani per prevenire il problema della tossicodipendenza.
“Vengo da un Paese che probabilmente e' tra quelli che hanno maggiormente sofferto della guerra contro i narco (…).
Ci sentiamo come una cyclette, dove pedaliamo stando fermi ed avendo sempre i medesimi problemi”, ha detto il
presidente colombiano Juan Manuel Santos.
“Dobbiamo confrontarci sulle strategie mondiali contro il narcotraffico e accordarci per trovare nuove forme piu'
efficaci per lottare contro di esso, perche' quanto stiamo facendo oggi non sta dando gli esiti sperati”, ha aggiunto
Santos.
“Sarebbe opportuno pensare a nuovi metodi per scoraggiare il consumo di droghe”, ha detto il direttore esecutivo di
“Human Right Watch", Kenneth Roth, favorevole alla depenalizzazione.
Gli oratori hanno evidenziato tutti le difficolta' per riformare le attuali politiche, sottolineando che non sanno ancora di
preciso quale potrebbe essere la strategia da seguire.
“I capi di Stato si occupano di esprimersi in materia quando gia' i carichi (…) Nessuno sa esattamente come
incardinare oggi questo argomento”, ha detto Santos.
Il piu' favorevole al mantenimento del divieto del consumo e' stato il governatore del Texas, Richard Perry, che ha
evidenziato il costo medico che avrebbe la depenalizzazione del consumo delle droghe e l'effetto che la novita' potrebbe
avere sui giovani.
23-01-2014 18:57 USA/Staminali del sangue agiscono diversamente rispetto al sesso
Le cellule staminali ematopoietiche (Cse) sono regolate in modo diverso, fra i topi maschi e i topi femmina. A dirlo un
nuovo studio pubblicato sull'ultimo numero della rivista Nature. Le Cse sono staminali del sangue che possono dare
origine a tutti i tipi di cellule ematiche. I risultati della nuova ricerca condotta dagli scienziati dello University of Texas
Southwestern Medical Center di Dallas potrebbero far luce su come modulare le funzioni delle cellule staminali, in un
modo specifico che dipende dal sesso, nei tessuti che invece non presentano differenze dovute al genere sessuale.
Una delle questioni fondamentali nella biologia delle cellule staminali riguarda il modo in cui queste vengono
influenzate dai segnali a lungo raggio e dai segnali locali all'interno dei tessuti. I tessuti dei mammiferi che differiscono
tra maschi e femmine contengono staminali che sono regolate da ormoni sessuali. Si pensa che le ematopoietiche
abbiano funzioni simili per entrambi i sessi: gli scienziati hanno ora mostrato che queste staminali nelle femmine si
dividono piu' frequentemente, in risposta all'ormone estrogeno. Secondo gli scienziati, questa condizione riflette la
capacita' delle madri di soddisfare la crescente richiesta delle staminali ematopoietiche durante la gravidanza.
22-01-2014 18:13 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Mozione alla Regione Lazio
Legalizzare le canne per scopo ricreativo, tassarle e risanare così il buco mos oso della sanità nel
Lazio. La proposta ufficiale, anticipata da l'Espresso on line, è di un consigliere regionale della Regione Lazio, Riccardo
Agostini, eletto nelle file del Pd di Nicola Zingaretti. Il democrat, si spiega in una nota, ha depositato pochi giorni fa
una mozione rivoluzionaria sul tema cannabis che "L'Espressonline" ha letto in anteprima. Il documento chiede che il
governatore "rappresenti, al governo e ai ministri competenti, l'opportunità di un progetto sperimentale che veda la
Regione Lazio come laboratorio della legalizzazione della cannabis, non solo a scopo medico ma anche ricreativo,
prevedendone il monopolio di Stato come per il tabacco". "In pratica - continua la nota de l'Espresso -, secondo la
mozione che deve essere calendarizzata dai capigruppo e essere discussa in consiglio entro le prossime settimane,
l'Italia deve seguire le orme dell'Uruguay, unico Stato al mondo in cui, lo scorso dicembre, è passata una legge che
permetterà al governo guidato da Josè Mujica di coltivare e vendere marijuana a circa un dollaro al grammo in farmacie
dotate di licenza (i consumatori potranno comprarne fino a 40 grammi al mese)".
22-01-2014 18:08 ITALIA/Consumo droghe a Torino. Dpa: in calo
Le analisi tossicologiche delle acque reflue di Torino evidenziano che nel 2012 e nel primo semestre 2013 nel
capoluogo piemontese e' lievemente diminuito il consumo di sostenze stupefacenti, mentre e' aumentato, negli ultimi 12
mesi tra i giovani di eta' compresa tra i 15 e i 19 anni, In particolare, in Piemonte ne fa uso quasi un giovane su quattro,
il 23,1% contro una media nazionale del 22,5%. Nel dettaglio delle sostante, i consumi di cocaina a Torino nel 2012 si
mantengono stabili mentre diminuiscono quelli di cannabis e di eroina. E' quanto emerge dai dati raccolti dal
Dipartimento politiche antidroga, in collaborazione con il ministero della Salute, che ha redatto il piano d'azione
nazionale di lotta alle nuove sostanze psicoattive, presentato questa mattina al centro regionale antidoping di Orbassano.
''Il fenomeno che si sta trattando - ha sottolineato Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento politiche antidroga della
Presidenza del Consiglio - e' in continua evoluzione e sempre nuove molecole sono pronte ad essere inserite nel
mercato, sia per soddisfare nuove richieste da parte dei consumatori ma anche, e soprattutto, per eludere i controlli che
vanno istituendosi nei vari Paesi attraverso l'aggiornamento della normativa in materia''. ''Il lavoro di informazione,
coordinamento e riorganizzazione che il Dipartimento politiche antidroga sta conducendo e' importantissimo - ha
osservato Gianmaria Ajani, rettore dell'Universita' di Torino - l'Ateneo e' a fianco di chi esamina questi temi nella loro
complessa articolazione e stretta interdipendenza, con estremo rigore scientifico e indipendenza''.
22-01-2014 18:05 ITALIA/Sen.Gentile versus legalizziamocanapa.org
''Spero che l'Agcom, i cui compiti e le cui funzioni oggi sono delicate e importanti, voglia dare un'occhiata al sito
www.legalizziamolacanapa.org e assumere le decisioni conseguenziali''. Lo afferma il sen. Antonio Gentile (Ncd),
membro della commissione bicamerale per l'infanzia. ''Si legge sul sito- prosegue Gentile - che 'l'8 febbraio'' data di una
manifestazione a Roma per la legalizzazione di questa droga bisogna '' essere in tanti per contrastare i bigotti della FiniGiovanardi che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma''. ''Una frase grave -dice
Gentile - che contrasta con l'appendice ipocrita messa dai realizzatori del sito che dichiarano di non voler istigare all'uso
della cannabis e di rispettare il codice penale. Questo sito diffama chiunque contrasti l'idea assurda che la cannabis non
sia una droga - dice Gentile - e impunemente scrive e dice cio' che vuole pensando che la liberta' di espressione non
abbia alcun limite. E' necessario che l'Agcom faccia il suo dovere, leggendo quelle pagine e analizzando se sono in
contrasto.con le numerose leggi vigenti. Tutto qui. Non si puo' pensare che internet sia un mondo dove tutto e' possibile
e concesso''.
22-01-2014 13:14 GRAN BRETAGNA/Calamita contro emicrania cronica
Una calamita in aiuto dell'emicrania cronica. Il segreto e' un dispositivo
magnetico capace di stimolare il cranio per alleviare il dolore senza dover assumere alcun medicinale. Alla base del
nuovo dispositivo c'e' la stimolazione magnetica transcranica (Tms). Ora il National Institute for Health and Care
Excellence (Nice) inglese ha consigliato il suo utilizzo sotto la supervisione di un medico specialista, anche se gli
esperti ancora non hanno valutato se sia una terapia efficace e appropriata per le casse del sistema sanitario inglese.
Secondo Peter Goadsby, presidente della 'British Association for the Study of Headache' "molti pazienti con emicrania
che provano il Tms stanno avendo benefici, in uno studio su 164 pazienti - avverte - che hanno usato il dispositivo circa
il 40% ha manifestato, dopo due ore dall'utilizzo, un generale miglioramento del dolore".
22-01-2014 13:08 GRAN BRETAGNA/Ecstasy per combattere ansia e disordini post-traumatici
Secondo un recente studio, la Mdma, anche nota come ecstasy,
potrebbe essere utile nel trattamento delle persone con ansia e con disordine da stress post-traumatico. Lo studio,
condotto da Robin Carhart-Harris e colleghi dell'Imperial College London, ha coinvolto 25 volontari i cui cervelli
sono stati sottoposti a scansione, sotto ecstasy e sotto un placebo.
I risultati hanno mostrato che l'ecstasy ha effettivamente abbassato l'attivita' nel sistema limbico, ossia l'area
responsabile per le emozioni legate allo stress. Lo studio ha anche mostrato che questa sostanza riduce la
comunicazione fra il lobo mediano temporale e la corteccia mediana prefrontale, che e' coinvolta nel controllo delle
emozioni. Inoltre, l'ecstasy aumenta la comunicazione fra amigdala e ippocampo e precedenti studi avevano rivelato che
i pazienti con disordine da stress post-traumatico mostravano una riduzione nella comunicazione fra queste due regioni
del cervello. Come si legge su Biological Psychiatry, i ricercatori hanno scoperto infine che l'Mdma riduce il flusso di
sangue nelle regioni legate a emozioni e memoria, un effetto probabilmente legato alla sensazione di euforia che e' in
grado di causare.
21-01-2014 09:32 CINA/L'inquinamento dell'aria a Pechino. La realta' solo in tv....
Gli abitanti di Pechino non vedono talmente piu' il sole, grazie all'inquinamento massiccio dell'aria che sta facendo
soffocare la capitale cinese, che per ora si accontentano di osservare su dei grandi schermi televisivi come sarebbe il
mondo senza inquinamento. Sono immagini che hanno fatto il giro del mondo, a partire dal quotidiano britannico Daily
Mail.
Quest'ultima immagine e' stata scattata dopo che si e' alzato un po' di vento.
20-01-2014 21:40 USA/Cocaina. Nuove cure contro dipendenza
Ricercatori americani hanno identificato un nuovo meccanismo molecolare con cui la cocaina
altera i circuiti di ricompensa del cervello e provoca cosi' la dipendenza. I risultati dei loro studi sono stati pubblicati on
line sui 'Proceedings of the National Academy of Sciences'. Eric Nestler e i colleghi del Mount Sinai Hospital hanno
condotto un trial preclinico che rivela come un enzima e un gene influenzino il circuito di ricompensa chiave nel
cervello, agendo in particolare sul nucleo accumbens. In un modello murino, il team ha scoperto che la
somministrazione di cocaina aumenta i livelli dell'enzima chiamato Parp-1, che a sua volta provoca influenza anche i
geni nel nucleo accumbens, contribuendo a creare la dipendenza dalla droga. E' la prima volta che il Parp-1 viene
collegato con la dipendenza da cocaina: finora era studiato come trattamento del cancro. "Questa scoperta fornisce
nuovi indizi per lo sviluppo di farmaci anti-dipendenza", assicura Nestler, che con il suo team di ricerca sta usando
l'enzima Parp per identificare altre proteine regolate dalla cocaina. Successivamente, i ricercatori hanno anche
identificato quali geni sono alterati attraverso i cambiamenti epigenetici indotti da Parp-1. C'e' ad esempio il
'Sidekick-1', mai studiato fino a oggi nel cervello ne' in relazione all'esposizione a cocaina. Utilizzando un sistema di
trasferimento genico virale per sovraesprimere il Sidekick-1 nel nucleo accumbens, gli investigatori hanno verificato
che questo aumenta non solo gli effetti gratificanti della cocaina, ma ha anche indotto cambiamenti nella morfologia e
nelle connessioni sinaptiche dei neuroni in questa regione del cervello, legata alla ricompensa. La ricerca apre dunque a
una nuova direzione per il trattamento della dipendenza da cocaina, urgentemente necessaria considerando che i soli
dati del Us National Institute of Drug Abuse rivelano che quasi 1,4 milioni di americani soddisfano i criteri per essere
definiti dipendenti da questa sostanza stupefacente.
20-01-2014 17:37 ITALIA/Cannabis terapeutica. Ok commissione Regione Puglia
La terza commissione consigliare della Regione Puglia, presieduta da Dino
Marino (Pd), ha approvato la proposta di legge che disciplina le "modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati
galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche". Lo rende noto la Regione. Si tratta di una iniziativa
legislativa (a firma del capogruppo di Sel, Michele Losappio) già sottoposta alla verifica degli uffici competenti e che
sostituisce una proposta precedente depositata in commissione. ''La Regione Puglia adottando questa normativa - si
legge in una nota - si allinea ad altre regioni italiane e soprattutto recepisce un percorso nazionale sancito da una legge
del governo Monti (n.38 del 2010) che ha reso possibile l'uso di alcuni derivati naturali o di sintesi dei cannabinoidi per
la cosiddetta terapia del dolore su pazienti affetti da patologia cronica o da malattia terminale, come cura palliativa del
dolore e di altre forme di disabilità fisica e mentale''. Il 9 febbraio 2010 la giunta regionale pugliese era intervenuta con
una delibera nel percorso definito dal ministero della Salute, consentendo la pratica sperimentale nel presidio
ospedaliero di Casarano (Lecce) "con ampi risultati e riconoscimenti al punto da diventare un polo di attrazione
nazionale" sottolinea Losappio. La legge approvata dalla commissione è composta da sette articoli e si pone l'obiettivo
di ''completare con uno strumento normativo questo percorso prevedendo e disciplinando anche la possibilità di un
ricorso extra-ospedaliero''. Losappio ha inoltre raccolto in commissione le cinque firme necessarie per consentire alla
proposta di legge una corsia privilegiata di accesso alla discussione in aula.
20-01-2014 09:19 ITALIA/Stamina. Tre scienziati contro l'informazione-spettacolo
Elena Cattaneo, Michele De Luca e Gilberto Corbellini accusano la trasmissione delle 'Iene': "l'inganno Stamina è anche
colpa loro". L'accusa della senatrice a vita e direttore del Centro di ricerca sulle cellule staminali dell'università di
Milano, di uno dei massimi esperti mondiali di staminali, De Luca, e dello storico della medicina e delle scienze,
Corbellini, arriva mentre si attende la conclusione dell'inchiesta di Torino su Stamina, "in dirittura d'arrivo" secondo il
procuratore Raffaele Guariniello, che vede indagate 20 persone, tra cui anche lo stesso Davide Vannoni, presidente di
Stamina Foundation. Su quest'ultimo pende anche un procedimento per presunta truffa alla Regione Piemonte, la cui
prima udienza è stata fissata per il 7 febbraio. I tre scienziati parlano in una lettera firmata di informazione-spettacolo
"irresponsabile" e affermano che "l'uso della vicenda Stamina" fatto dal programma tv di Italia 1 è "un esempio
eclatante di irresponsabilità nella pratica della libertà di informazione, da cui sono venuti danni irreparabili a persone e
alla sanità pubblica". "Le Iene hanno gravi colpe nell'avere concorso a costruire, insieme a Vannoni, l''inganno
Stamina'", dicono, "con una responsabilità morale forse equivalente a quella dello 'stregone di Moncalieri' e con un
impatto comunicativo sicuramente superiore a quello di uno o più stregoni". Parole forti, alle quali già in passato
Davide Parenti, direttore del programma - come riporta anche la lettera dei tre scienziati - aveva risposto: "Abbiamo
solo raccontato". Intanto, sul fronte giudiziario della vicenda, è intervenuto oggi l'avvocato di Vannoni, Roberto
Piacentino, precisando che al suo assistito "non sarebbe stata notificata nessuna querela per la questione della
pubblicazione del video". "Non ne sappiamo nulla", aggiunge, relativamente alle indiscrezioni investigative secondo le
quali i genitori di una bimba malata, Nicole, avrebbero sporto denuncia dopo che il presidente di Stamina Foundation
aveva pubblicato su Facebook un video che ritraeva la piccola dopo un'infusione effettuata a Trieste. Preoccupati per le
lunghe liste d'attesa agli Spedali Civili di Brescia e per un possibile stop definitivo alla metodica ideata da Davide
Vannoni, i pazienti costituiti in cooperativa per poter fare le infusioni fuori dall'Italia stanno esaminando costi e
destinazioni, e sabato si sono riuniti a porte chiuse a Ciriè, nel Torinese, con il presidente di Stamina. "C'è ancora tanto
da fare, la cooperativa si è costituita solo il 4 dicembre", spiega Rosalinda La Barbera, una delle mamme coinvolte nel
progetto di Stamina all'estero. "La destinazione potrebbe essere Capoverde", sottolinea, spiegando che il progetto "ha
ricevuto già l'adesione di 200 famiglie". Ne servono altre 300 per arrivare a uno standard prefissato di 500, che
porterebbe a dei costi stimati di circa 18mila euro a paziente, escluse le spese del viaggio e la permanenza. A fare i
calcoli è lo stesso presidente Vannoni, che entra nel dettaglio delle spese: 8.000 euro per contributo laboratorio, 5.000
per i prelievi e infusioni, 5.000 per medici e materiale. "Si tratta comunque di stime - avverte -, anche perché vi sono
molte variabili: si possono chiedere diversi preventivi e scegliere quelli più vantaggiosi". Vannoni, che spiega di voler
"regalare la metodica ai pazienti", evidenzia anche che "Stamina non farà parte della cooperativa. Mi sembra giusto che
i pazienti si consorzino solo tra loro, nessun paziente speculerà sugli altri".
20-01-2014 08:12 USA/Marijuana non e' peggiore dell'alcool. Presidente Obama
Per Barack Obama fumare marijuana, come ha ammesso lui
stesso di aver fatto quando era giovane, non e' piu' pericoloso che il tabacco o bere alcol. Allo stesso tempo, il
presidente americano, non considera una "panacea" la sua legalizzazione. Cosi' Obama in un'intervista al New Yorker.
"Come e' stato ben documentato io ho fumato marijuana quando ero giovane, e la considero un'abitudine sbaglita ed un
vizio, ma non molto diverso dalle sigarette che ho fumato anche da grande. Ma non penso che sia piu' pericoloso
dell'alcol", ha dichiarato Obama, sottolineando che anzi ai suoi occhi la cannabis e' meno pericolosa dell'alcol. "in
termini di impatto sulla vita dei consumatori individuali. E' qualcosa che io non incoraggio (legalizzata per uso medico
in 18 Stati e in Colorado e nello Stato di Washington anche per puro piacere, resta illegale ed assimilata alla cocaina e
all'eroina a livello federale) e come ho detto alle mie figlie penso che sia una cattiva idea, una perdita di tempo e
tuttaltro che sano". (AGI) (AGI/EFE) - Washington, 19 gen. - Benche' non ne sostenga il consumo Obama, forte del
sostegno popolare alla legalizzazione della droga, ritiene siano maturi i tempi per cambiare le leggi per chi ne fa uso:
"Non dovremmo infliggere ai giovani o chi ne fa uso individualmente lunghe pene in prigione quando alcuni di quei tipi
che hanno scritto quelle leggi hanno fatto probabilmente lo stesso".
Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta), ha cosi' commentato:
E’ la prima volta nel corso dei suoi due mandati che il presidente degli Stati Uniti - Paese bastione del regime
proibizionista almeno dal 1961 - affronta il tema “cannabis” in termini non ideologici ma razionali. E lo fa consapevole
che le sue dichiarazioni fanno sorgere almeno due domande spontanee: se la marijuana è pericolosa quanto l’alcool,
perché solo la prima è soggetta alle leggi proibizioniste? E come fare per evitare quella “giustizia di classe” (in realtà
“ingiustizia di classe”) per cui, negli USA come in Italia, chi può permettersi un avvocato capace non va in galera, chi
non ha soldi in galera ci crepa?
Le parole di Barack Obama, dopo i fatti dell’Uruguay e del Colorado, devono incoraggiare gli antiproibizionisti italiani
all’azione, magari partendo dal far passare nel maggior numero di Consigli Comunali i due ordini del giorno (uno sulla
legalizzazione della cannabis tout court e sull’abolizione della legge “Fini-Giovanardi, l’altro sulla cannabis
terapeutica) approvati sette giorni fa dal Consiglio Comunale di Torino.
19-01-2014 20:20 SPAGNA/Legalizzazione cannabis. 'San Canuto': tre giorni a Fuerteventura
Tra degustazioni e conferenze di esperti, 500 persone hanno celebrato per tre giorni
a Fuerteventura, nell'arcipelago delle Canarie, la “San Canuto”, o “Saint-Joint”, approfittando di questa data nata quasi
per scherzo in Spagna per reclamare la legalizzazione della cannabis. “California", “Tsunami”, Revolution”: il menu' e'
affisso su una lavagna dietro un piccolo banco. A sei euro il grammo, i partecipanti, tutti aderenti ai club di consumatori
di cannabis, hanno potuto fare i loro acquisti. Non lontano, un piccolo gruppo si e' ritrovato intorno ad un tavolo per una
degustazione, rollando delle canne o preparando delle pipe alla cannabis, prima di annotare le proprie valutazioni su
delle schede. Alcuni coltivatori hanno preparato per questo incontro, cominciato venerdi' 17 gennaio, dei campioni di
marijuana accuratamente imballati in alcuni sacchetti di plastica trasparente.
Medici, biochimici ma anche una economista: alcuni esperti sono arrivati da Francia, Austria o Germania. Il loro
incontro in questo raduno coincide con “San Canuto", un ex-reale di Danimarca, martire, il cui nome in spagnolo
-Canuto- corrisponde alla parola gergale con cui si indica uno spinello. “Il giorno di San Canuto e' festa in tutto il
paese e serve a rivendicare i diritti dei consumatori di cannabis”, spiega José Maria Alonso, presidente
dell'Associazione di cannabis terapeutica di Fuerteventua (ACMEFUR), che ha organizzato l'incontro nel proprio club
di consumatori. Pur se la legge spagnola vieta la produzione di droga dolce per poterla rivendere, nonche' il suo
possesso in luoghi pubblici, la stessa legge la tollera in base a dei precisi criteri: in privato, tra persone maggiorenni e in
un ambito molto ristretto di mancanza di lucro. Alcune decine di club sono nati nel Paese, offrendo un'alternativa ai
consumatori che non vogliono continuare a fornirsi sul mercato clandestino e che approfittano di una certa protezione
rispetto alla legge. “Noi siamo ad un punto in cui abbiamo consapevolezza che se ci uniamo, possiamo spingere verso
il cambiamento”, dice Ibaui Ateka, portavoce della federazione dei club di cannabis del Paese Basco, precisando di
sperare che l'attuale andazzo giuridico sia risoluto, si' da poter “continuare a coltivare nell'ambito dell'attuale legge”.
19-01-2014 19:50 ITALIA/Cannabis terapeutica. Il Sativex anche in Sardegna
Il “Sativex" disponibile in Sardegna da un mese. Elena Mamusa, neurologa del
Centro per la diagnosi e la cura della sclerosi multipla al Binaghi: «Si tratta di un farmaco sintomatico».
Non più (soltanto) stupefacente. La cannabis, anche in Sardegna, fa il suo ingresso nel campo terapeutico: in particolare
nel trattamento della spasticità muscolare che colpisce una buona parte dei pazienti affetti da sclerosi multipla, malattia
a carico del sistema nervoso centrale che vede la Sardegna come zona ad alto rischio nel mondo. Ebbene: i medici
hanno un alleato in più da usare per combattere uno dei sintomi più frequenti della malattia nei pazienti che hanno già
assunto altri trattamenti ma senza beneficio. Il farmaco si chiama “Sativex" ed è uno spray orale formulato con due
estratti derivati dalla pianta. Nell'isola è disponibile da un mese, dopo un iter burocratico piuttosto travagliato, seppure
la legislazione nazionale avesse già da tempo ammesso l'uso dei cannabinoidi a scopo terapeutico.
«Si tratta di un farmaco esclusivamente sintomatico», puntualizza Elena Mamusa, neurologa del Centro per la diagnosi
e la cura della sclerosi multipla diretto dalla professoressa Maria Giovanna Marrosu, con sede all'ospedale Binaghi. Una
precisazione importante per sgomberare il campo dagli equivoci e non dare false speranze agli ammalati: al momento i
ricercatori non ritengono che la cannabis possa agire in sostituzione ai farmaci usati per curare (ma non guarire) la
malattia, seppure in altre parti del mondo (in Israele, ad esempio) ci siano studi in corso per verificare le altre
potenzialità delle sostanze contenute nella cannabis. Ma di ufficiale oggi c'è solo che la prescrizione del Sativex è stata
autorizzata con una finalità ben precisa: dare sollievo a quei pazienti affetti dalla rigidità muscolare che può rendere
molto problematici i movimenti e causare spasmi dolorosi.
«Il Sativex agisce su un sintomo della malattia e nello specifico la spasticità», ribadisce la neurologa. «Non è un
sostituto dell'interferone, che è invece un farmaco preventivo: previene le ricadute e i nuovi attacchi alla mielina». La
mielina è quella sostanza che riveste i nervi: nella sclerosi multipla, per motivi non ancora del tutto chiari, essa viene
distrutta e ciò causa, nel midollo o nell'encefalo o in entrambi, delle cicatrici chiamate placche, disturbo infiammatorio
cronico del sistema nervoso centrale.
In Sardegna, la zona considerata a più alto rischio è il Sulcis Iglesiente, al centro di un recente studio da parte di medici
e ricercatori del Centro sclerosi multipla insieme alla Divisione neurologica del Brotzu, al Dipartimento di salute
pubblica dell'Università di Cagliari e quello di Epidemiologia e statistica medica dell'Università di Pavia. Risultano
colpite 210,4 persone (soprattutto donne) su 100 mila abitanti. Tasso di prevalenza ben più elevato rispetto a quello
della Sardegna centrale e del Nord Ovest che contano, rispettivamente, 157 e 102 ammalati su una base sempre di 100
mila abitanti.
(articolo di Cinzia Simbula pubblicato sul quotidiano l'Unione Sarda del 19/01/2014)
17-01-2014 18:10 USA/Staminali per ridurre dolore dopo operazione al menisco
Una singola iniezione di cellule staminali dopo un intervento chirurgico al menisco
puo' fornire sollievo dal dolore e aiutare la guarigione e la rigenerazione della cartilagine. Lo assicura un nuovo studio
pubblicato sul 'Journal of Bone and Joint Surgery'. Una buona notizia se si pensa che ogni anno, solo negli Stati Uniti,
viene effettuato piu' di un milione di procedure artroscopiche al ginocchio, principalmente per il trattamento delle
lesioni al menisco, la porzione cuneiforme di cartilagine che funge da 'ammortizzatore' tra femore e tibia
nell'articolazione del ginocchio. Si tratta del primo studio di questo genere e ha analizzato l'effetto delle cellule
staminali mesenchimali umane somministrate mediante iniezione intra-articolare al ginocchio, seguita da una
meniscectomia parziale mediale. Ha coinvolto 55 pazienti fra 18 e 60 anni. "La maggior parte dei pazienti che hanno
ricevuto una singola iniezione di cellule staminali adulte in seguito alla chirurgia per la rimozione di tutto o di parte del
menisco lacerato - assicura l'autore dello studio Thomas Vangsness, Jr dell'Usc Orthopaedic Surgery della University of
Southern California - ha riportato una riduzione significativa del dolore. Alcuni hanno sperimentato un aumento di
almeno il 15% del volume meniscale dopo un anno". Insomma, i risultati hanno dimostrato che dosi anche elevate di
cellule staminali mesenchimali possono essere iniettate in tutta sicurezza nel ginocchio senza formazione di tessuto
anomalo. "I risultati - conclude Vangsness - suggeriscono che le cellule staminali mesenchimali hanno il potenziale di
migliorare le condizioni generali del ginocchio. Sono molto emozionato e incoraggiato da questi dati: se una singola
iniezione ha avuto successo, cosa potremmo ottenere se ne somministriamo una serie?".
17-01-2014 12:55 GERMANIA/Prototipo di midollo osseo artificiale
Un prototipo di midollo osseo artificiale è stato realizzato dagli scienziati del Max Planck Institute for Intelligent
Systems di Stoccarda, insieme ai colleghi della Tubingen University. La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica
Biomaterials, è composta da una struttura porosa che, raccontano gli esperti, "possiede le caratteristiche del midollo
osseo naturale, e potrà essere usato per riprodurre cellule staminali in laboratorio, ma anche per migliorare nei prossimi
anni le cure per malattie come la leucemia". Con l'aiuto di polimeri sintetici, gli scienziati hanno creato una struttura che
simula quella 'a spugna' che si trova nelle nostre ossa; inoltre, hanno aggiunto a questo prototipo dei blocchi di proteine
simili a quelle naturali, creando una matrice che facilita l'adesione delle cellule. A questo punto, ottenuto un 'involucro'
funzionante, i ricercatori hanno introdotto nel midollo artificiale delle cellule staminali ricavate dal sangue del cordone
ombelicale, e le hanno lasciate crescere. "Analisi accurate hanno rivelato che le cellule si riproducono bene in questo
midollo osseo artificiale. Paragonato ai metodi standard per la coltivazione delle cellule, il nostro midollo artificiale
permette di mantenere molto meglio le caratteristiche che rendono 'staminali' queste cellule", rendendo quindi più
elevata la loro qualità. Il prossimo passaggio, confermano i ricercatori, sarà ora quello di ricalcare il più possibile le
caratteristiche del midollo naturale, e di utilizzare la scoperta per capire a fondo le interazioni tra i diversi materiali e le
cellule staminali. Questo aiuterà ad approfondire il modo in cui le staminali sono influenzate e controllare dai polimeri
sintetici, e queste conoscenze "contribuiranno a produrre un sistema per riprodurre le cellule staminali, ma anche ad
elaborare una cura contro la leucemia entro i prossimi 10-15 anni".
17-01-2014 10:46 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Don Mazzi: la marijuana e' una schifezza
''Non voglio perdermi in parodie fantapolitiche, percio' tiro diritto per la mia
strada, sotto la sassaiola dei progressisti e degli ultra' dell'antiproibizionismo. Per me la cannabis e' una porcheria
pacchiana e laida come lo sono il gioco d'azzardo, l'alcol, il motorino truccato, il bullismo metropolitano, la coca e il
computer 'cerca-malanni'. E' il duro commento di don Mazzi alle proposte di legalizzazione: ''La cannabis e' un
capriccio. E sui capricci non c'e' un piu' o un meno'', aggiunge, e spiega: ''La teoria del minore dei mali puo' giustificarsi
in chiave economica, terapeutica e antimalavitosa. Ma per la pedagogia e l'educazione si parte da lontano per prevenire.
Il principio ''massimo capriccio, minimo sacrificio'' non fa parte dei nostri comandamenti''. ''Questa societa' debosciata
in adorazione di idoli sballati e impegnata nella svogliata ricerca del trastullo idiota butta sul mercato, nel momento piu'
delicato e doloroso della nostra Italia, una delle sostanze piu' equivoche e pericolose'', denuncia. ''Il vizio, il capriccio, la
dipendenza sono infamanti e disgustosi in se''', aggiunge. ''Penso ai nostri figli: gli adulti, anziche' preoccuparsi di
proporre loro sogni positivi, impegni carichi di motivazioni, avventure solidali, permettono che si avvicinino a
esperienze vuote di senso. Altre volte ho scritto che l'Italia non puo' ripianare i suoi debiti moltiplicando le multe,
permettendo bische televisive e riempiendo i bar di macchinette mangiasoldi. Oggi, aggiunge un diadema in piu'. Vedo
gia' il dibattito parlamentare infuocato: domani la cannabis legalizzata passera' davanti alla disoccupazione galoppante,
agli stipendi da fame, alla burocrazia imperante'', conclude.
17-01-2014 10:43 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Sindaco De Magistris: depenalizzare
''Prima ancora che diventassi sindaco ho sempre pensato che si
dovesse aprire nel Paese un dibattito sulla depenalizzazione delle droghe leggere. Sono quindi assolutamente favorevole
che si vada in questa direzione, come stanno facendo tanti posti nel mondo''. Lo ha affermato il sindaco di Napoli Luigi
de Magistris in un'intervista a Fanpage.it che ne ha diffuso il testo. ''Bisogna uscire dalla criminalizzazione complessiva.
Il sindaco di una città - ha proseguito de Magistris - deve ascoltare le varie opinioni, è un tema di carattere nazionale su
cui deve legiferare il Parlamento, ma come persona prima che come sindaco io sono d'accordo. E vediamo se si apre un
dibattito in città sul tema''.
------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA!
Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti.
Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta:
- con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/
- CC/postale 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502
- CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00
(N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero)
-------------------------------------------