charles baudelaire giovanni pascoli gabriele d`annunzio filippo

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charles baudelaire giovanni pascoli gabriele d`annunzio filippo
CHARLES BAUDELAIRE GIOVANNI PASCOLI GABRIELE D’ANNUNZIO FILIPPO TOMMASO MARINETTI ¾
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¾ (1855‐1912) ¾ Poeta simbolista italiano.
¾ 10 Agosto 1867 muore ucciso il padre. ¾ Vita sconvolta da molti lutti. ¾ Visse durante la crisi politica, sociale di fine ‘800 (crisi dell’io) Freud,Nietzsche. ¾ Nutre molta sfiducia nei confronti della scienza. ¾ Il mondo gli sembra confuso e complesso. ¾ E’ meglio rinchiudersi nel piccolo mondo della famiglia (nido). ¾ La realtà è misteriosa, assurda e incomprensibile. ¾ La poesia sembra essere l’unico mezzo per comprendere le cose più oscure. ¾ Il poeta è un veggente, ha la capacità di esplorare l’ignoto. ¾ Scrisse un saggio, “Il fanciullino”, ed il vero poeta è colui che sa vedere con gli occhi di un bambino. ¾ Poesie legate a ciò che i sensi percepiscono. ¾ Temi quasi sempre presenti nelle sue liriche sono: 1. Dolore per i frequenti lutti. 2. Esaltazione del “nido”. 3. Esaltazione della natura. 4. Angoscia nei confronti del mondo misterioso. ¾ Esteta. ¾ Solo l’istinto gli dà la possibilità di mettersi in contatto diretto con la natura. ¾ Ha sfiducia nella ragione e nella scienza perché non danno una spiegazione certa della vita. ¾ Visione aristocratica della società (è contro la nuova borghesia che si limita ad accumulare denaro). ¾ Bisogna, invece, abbandonarsi all’istinto. ¾ Grande amore per la parola raffinata. ¾ La parola ha per lui elementi musicali che parlano all’anima. ¾ La parola sa persuadere, commuovere, affascinare e sedurre ( le radiose giornate di Maggio). ¾ Era contro il trasformismo. ¾ La pioggia nel pineto (Ermione ed il poeta si trasformano in elementi naturali). ¾ Fondatore del futurismo, “Le Figaro” 1909 (manifesto del futurismo) rifiutano il perbenismo borghese. ¾ Grande amore per il progresso. ¾ Nel manifesto, il poeta, canta l’amore per il pericolo, per il coraggio, per l’audacia, per la velocità, per la guerra. ¾ E’ contro il passato. (“Noi vogliamo distruggere i musei, le accademie, le biblioteche”). ¾ E’ contro il passato perché è superato e finto. ¾ Esalta il movimento aggressivo, il passo do corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno, la guerra (sola igiene del mondo). ¾ Il futurismo vuole cantare la civiltà della macchina perché solo ad una velocità elevata si può avere una diversa percezione del paesaggio. ¾ Esprime nei suoi testi poetici un nuovo mondo: 1. Abbandonando la metrica ed il ritmo. 2. Servendosi di onomatopee. 3. Non segue la sintassi ma applica il paro liberismo ( parole in libertà). 4. Sono per lui fondamentali sostantivi e aggettivi. 5. Gli avverbi sono inutili. 6. La punteggiatura è sostituita con segni matematici. 7. Dà spazio alle espressioni dialettali, ai neologismi, alle onomatopee di suoni animali per raggiungere l’immediatezza. ¾ Cosa vogliono fare i futuristi? Svegliare la sensibilità attraverso una continua sollecitazione. ¾
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Poeta francese. Simbolista. Vita difficile. Denuncia la crisi della società. Ricerca la perfezione musicale. Racconta come la città sia in perenne movimento. Si identifica come l’albatros. E’ ribelle alle convenzioni. Scrisse”I fiori del male”, ma il suo capolavoro è accusato di immoralità. Afferma come l’uomo sia costretto a vivere in un mondo senza ideali. Si sente emarginato. L’unica sua forza sta nel voler raggiungere la bellezza che comunque non raggiungerà mai.