pag 9 - Concluso con successo il G 8 dell`Aquila
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Voci dal Sud 9 Anno V° nr. 8 Agosto 2009 w w w . s o s e d . eu Inopportune critiche da una frangia di stampa estera chiaramente di parte Concluso con successo il G 8 dell’Aquila Berlusconi ha zittito i suoi critici e ha messo in riga i suoi alleati, i leader sono stati calorosi, nessuna scossa di terremoto ha turbato il soggiorno MILANO - «Berlusconi percorre il cammino da playboy a statista»: è il titolo dell’articolo con cui il Financial Times commenta l’esito del vertice del G8 dell’Aquila. «La scommessa di Silvio Berlusconi di tenere il vertice del G8 sembra aver pagato - scrive il quotidiano finanziario britannico, che nei giorni scorsi non aveva risparmiato critiche al premier -. Da playboy flagellato dagli scandali a statista: dopo aver presieduto per tre giorni il vertice internazionale mr. Berlusconi ha zittito i suoi critici e ha messo in riga i suoi alleati, almeno per il momento. Per il 72enne premier miliardario, il vertice di tre giorni con 40 capi di governo e organizzazioni è stato un successo per tutto ciò che non è accaduto». LEADER CALOROSI - Lo staff del Cavaliere è visibilmente «sollevato - scrive ancora FT - per il fatto che non si è materializzato nulla di ciò che si temeva alla vigilia: nessuna scossa di terremoto ha disturbato i lavori; nessun magistrato ha annunciato inchieste e nessun giornalista ha avuto il coraggio di fare domande a Berlusconi sulla sua vita privata». Anche i leader presenti all’Aquila si sono mostrati calorosi con il presidente del Consiglio: «Angela Merkel, il cancelliere tedesco abituato agli scherzi di Berlusconi - il premier una volta gli fece “cucù” da dietro un albero -, lo ha salutato con un bacio. Gordon Brown lo ha abbracciato mentre Barack Obama ha elogiato l’organizzazione». Alcuni diplomatici europei hanno comunque osservato che in alcuni casi Berlusconi non ha rispettato gli orari del programma, arrivando con «un incredibile ritardo» ad alcuni incontri e facendo irritare la “puntigliosa” Merkel. ALLOGGI E CIBO MODESTI - Ma complessivamente, riconosce il quotidiano inglese, il vertice dell’Aquila è stato «organizzato bene». «Gli alloggi e il cibo erano modesti, ma è stata la cosa giusta», ha commentato un diplomatico. Berlusconi si è mostrato raggiante per la buona riuscita dell’appuntamento: «I risultati del summit sono estremamente positivi - ha dichiarato -. Ho ricevuto i complimenti da tutti i presenti e alcuni mi hanno detto che è stato il miglior G8 a cui abbiano mai partecipato». Il FT conclude riferendo che alcuni diplomatici sono ancora preoccupati «per un capo di governo sospettato di aver frequentato ragazze squillo, alcune delle quali provenienti dall’Europa dell’Est». Ma il quotidiano ricorda anche come Berlusconi abbia respinto ogni accusa affermando che Patrizia D’Addario, la escort che ha denunciato il presunto giro di ragazze e festi- ni nelle residenze del premier, «è stata pagata» per sollevare lo scandalo. BILANCI SULLA STAMPA ESTERA - Il giorno dopo la fine del G8, i quotidiani internazionali dedicano ampio spazio al vertice dell’Aquila, così come alla visita del presidente Barack Obama a Benedetto XVI. LE FIGARO - Il giornale francese sottolinea uno dei retroscena del summit e titola «Al G8, il processo al dollaro ha oscurato i veri argomenti del dibattito». Nell’incipit l’articolo spiega che «non c’è G8, G20 o summit dei Paesi emergenti che non si chiuda con un processo alla moneta americana. Esasperate per il ruolo dominante del dollaro, la Cina e la Russia non perdono occasione per prendersela col sistema monetario ereditato da Bretton Woods». DIE WELT - Il quotidiano tedesco pubblica un editoriale dal titolo «Il summit degli indecisi» e scrive: «Nel momento in cui sarebbe stato necessario combattere con urgenza i primi segni di protezionismo con una riaffermazione del libero scambio, il summit dell’Aquila è stato vago». DIE TAGESZEITUNG - Titolo in prima pagina: «G8 in rovina», con una grande immagine di macerie. Nell’articolo, il giornale berlinese di sinistra scrive: «L’incontro dei Paesi industrializzati nella regione terremota- Voci dal Sud 10 AnnoV° nr. 8 Agosto 2009 w w w . s o s e d . eu ta italiana è stato l’ultimo dei suo genere, poiché i pro- sta politico la realtà è differente e si cita la «freddezza di blemi del mondo non si possono più risolvere da soli». Obama durante la passeggiata tra le rovine» e la sua preFRANKFURTERALLGEMEINE ZEITUNG - Il giornale sa di posizione etica « nell’elogiare l’integrità di Giorgio dedica al vertice un box sul premier dal titolo: «Berlusconi, Napolitano», che «sono chiari segnali di declino». Berlusconi, Berlusconi». Il giornale scrive: «Non ci sono E anche gli altri leader, salvo Gheddafi, «ora fedele amistate nuove storie da scandalo, come avevano annuncia- co a pagamento» e Mubarak, «un habitué di Villa Certoto i quotidiani inglesi, invece (c’è stata) la lode del presi- sa» non si sono mostrati prodighi di elogi. dente Obama per l’organizzazione e l’andamento del verDAILY TELEGRAPH - Il quotidiano britannico si tice». sofferma sulle accuse di snobismo, rivolte alla first lady EL PAIS - Titolo: «Berlusconi esce indenne dal summit Carla Bruni-Sarkozy. e annuncia che passerà il mese di agosto all’Aquila». «La moglie del Presidente francese è stata criticata L’articolo indica le parole di Barack Obama come la mi- dalla stampa italiana uno snobismo sull’orlo della maleglior sintesi del sentire generale: «L’ospitalità è stata stra- ducazione, per aver ignorato il programma ufficiale del ordinaria». Il che, secondo il giornale, vuol dire: vertice». «L’anfitrione sa ricevere i suoi ospiti». Poi l’articolo spieTema ripreso anche da Le Figaro che titola «Carla Bruga che, in effetti, «tutto ha funzionato» e «Berlusconi non ni-Sarkozy sotto il fuoco delle critiche in Italia». ha ricevuto una sola domanda compromettente in tre giorIl quotidiano conservatore francese riporta la risposta ni. Forse perché la stampa ha rispettato la tregua richie- dell’Eliseo: «La Bruni non ha partecipato nè allo scorso sta dal presidente Giorgio Napolitano. Forse perchè G8 in Giappone né al G20 a Londra. Ha fatto un’eccezioL’Aquila non era il luogo indicato». ne per essere all’Aquila, a fianco delle vittime». Tuttavia, si legge anche nell’articolo, aldilà del successo (n.d.r. avrebbe dovuto farlo in data differente da quella del summit e «delle pacche sulle spalle», dal punto di vi- in cui era stata invitata ufficialmente) G 8 dell’Aquila - Italiani promossi malgrado i catastrofisti Giancarlo Mazzuca * Gazzetta del Sud Notte dopo gli esami di maturità al G8. I promossi: C’erano molti catastrofisti tra le macerie dell’Aquila, ma gli italiani, una volta tanto, hanno terminato gli esami a pieni voti (o quasi). A cominciare dal presidente Napolitano e da sua Moglie Clio, perfetti anfitrioni al Quirinale. Anche il governo ha fatto la sua parte: chi avrebbe potuto organizzare meglio il mega-show abruzzese? Bene anche le Ministre: tra spaghetti alla carbonara e regalini vari, le “first ladies” sono state trattate con i guanti. E, a proposito di “first ladies”, la “numero uno” è stata Michelle Obama: disinvolta e alla mano, ha saputo conquistarsi la simpatia di tutti. E si è anche commossa di fronte alle rovine del terremoto. Sette più al marito Barack: qualcuno pensava che fosse un po’ prevenuto per via del “feeling” tra Berlusconi e Bush, ma invece ha dimostrato di trovarsi a suo agio. E ha avuto il tempo di realizzare persino qualche canestro nel campetto di basket che gli era stato attrezzato. Anche la Merkel si è riscattata dopo la porta in faccia alla Fiat nella vendita Opel: a Onna la cancelliera è stata una vera Frau nonostante il casco da catena di montaggio. I rimandati: “Rinviato a ottobre” il presidente cinese Hu Jintao che ha lasciato il vertice prima ancora che cominciasse dopo avere girato mezza Italia come turista. Motivo del forfait? La rivolta in patria. Giusto, ma un giorno al G8 non avrebbe modificato la situazione a Pechino, ma avrebbe cambiato molto all’Aquila. Anche Carlà Bruni si è fatta troppo desiderare: avrà pure i suoi problemi (è in dolce attesa?) ma ha fatto un torto al suo paese d’origine e alle consorti degli altri Grandi: la perdoniamo per la sua bellezza (n.d.r. noi no!). Esami di riparazione, infine, per l’inglese Sarah Maculay Brown che è meno affascinante e si è presentata un giorno con un tailleur che sembrava tanto la bandiera dell’Union Jack. I bocciati: Al primo posto il presidente francese Sarkozy che non si è alzato dalla sedia neppure alla presenza della Merkel, ma che ha poi dovuto arrampicarsi sugli specchi per giustificare il ritardo al vertice di Carlà, finendo per commettere una piccola “gaffe” nei confronti delle altre primedonne (nel senso di consorti dei premier). Infine, prova d’appello fallita per il colonnello Gheddafi dopo i ritardi mostruosi accumulati un mese fa a Roma. Questa volta si è messo a fare quattro passi a piedi lungo l’autostrada tra la capitale e l’Abruzzo. E poi ha voluto ancora stare sotto una tenda, come se all’Aquila non ce ne fossero già abbastanza. * parlamentare del Pdl Voci dal Sud 11 Anno V° nr. 8 Agosto 2009 w w w . s o s e d . eu E alla fine Berlusconi, da buon padrone di casa, si scusa con i Sarkozy Il Cavaliere si è dichiarato «Contrariato e dispiaciuto» per l’attacco di alcuni giornali a Carla Bruni, moglie del presidente francese ROMA - Il vertice dei G8 è andato così bene che Silvio Berlusconi ha voluto che nemmeno una nuvoletta lo offuscasse. Così ha scritto una nota ufficiale per prendere le difese di Carla Bruni, la moglie del presidente francese Sarkozy che alcuni media italiani (compreso il quotidiano della famiglia del premier) hanno dipinto come una snob per la scelta di separarsi dalle altre mogli dei leader del G 8. «Sono rimasto molto contrariato e profondamente dispiaciuto - fa sapere Berlusconi - quando mi sono stati riferiti i contenuti di articoli apparsi su quotidiani italiani, tra cui “Il Giornale”, aventi per oggetto giudizi ed espressioni offensive nei confronti della signora Carla Bruni, sposa del presidente della Repubblica francese». Detto questo, Berlusconi chiude affermando che «in questa disdicevole evenienza voglio rinnovare alla signora Carla Bruni e al presidente Sarkozy i sensi della mia stima e della mia amicizia». Un gesto che serve a rinsaldare l’amicizia pluridecennale con Sarkozy, a tendere una mano all’”italiana” Carlà, mai tenera verso il centro destra italiano e, appunto, a non lasciare ombre, seppur piccole, sul G8. E ieri il presidente del Consiglio si è trovato elogiato dalla stampa estera, mai tenera con lui. «Berlusconi uomo di Stato, non playboy», così il “Financial Times” titola un’analisi del vertice G8 dell’Aquila. Secondo il quotidiano britannico, il premier italiano «sembra aver vinto la scommessa di ospitare il summit del G8». Il vertice «è stato un successo per tutto ciò che non è accaduto. In particolare – spiega l’articolo – nessuna scossa, dopo il terremoto del 6 aprile, ha disturbato le riunioni; nessun Pm ha annunciato un’indagine sulle ben note accuse secondo cui il premier si era procurato alcune escort per i suoi lussuosi party; nessun giornalista, italiano o straniero, ha avuto l’audacia di fare domande a Berlusconi sulla sua vita privata. E – continua il giornale, riferendosi ai comportamenti dei capi di Stato e di governo invitati – «Angela Merkel, ben abituata alle birichinate del premier, lo ha salutato con un bacio, Gordon Brown lo ha abbracciato calorosamente e Barack Obama è stato cortese nel lodare l’organizzazione». L’articolo sostiene tuttavia che «alcuni diplomatici sono preoccupati, sul piano della sicurezza, sul fatto di fidarsi di un capo di governo che ha presumibilmente ricevuto delle escort, alcune dell’Europa dell’Est”. Inconcepibile il comportamento di Carlà - Sarkozy per giustificarla accumala gaffe su gaffe! Mariasole Dalmonte Sembra che Carlà Bruni Sarkozy sia specializzata in idee balzane e spesso, molto spesso, commette leggerezze (non potendo noi dubitare minimamente della sua buona educazione) che la presentano sotto una luce assolutamente negativa. Quando Berlusconi fece la sua famosa affermazione su Obama (è molto abbronzato) lei si è sottratta all’ottima occasione di mordersi la lingua e tacere e venne fuori con una infelice frase che diceva “mi vergogno e sono felice di non essere più italiana”. Le sue idee politiche poi la portarono poi a frquentazioni assolutamente discutibili in quanto i suoi “ospsti” erano fuggiti dall’Itaia in quanto ritenuti responsabili di attentato all’integrità dello Stato (italiano). Invitata al G 8 come tutte le first ady mondiali, lei non rifiuta, ma non si presenta all’appuntamento, non partecipa alle manifestazioni ufficiali indette dallo sttato italiano (egregiamente rappresentato dalle Ministre) e non si reca neanche al Quirinale ove il Presidente della Repubblica italiana Girogio Napolitano e la squisita Signor Clio hanno ricevuto le illustri ospiti. In contropartita è andata all’Aquila ove ha fatto un giro fra i terremotati ma subito dopo quello operato dall’ufficialità e per giunta a fianco dell’On. Ventroni che rappresenta una frangia ben definita politicamente. Il marito Presidente Sarkozy, nel tentativo dei salvare la faccia ha così dicharato: “Dimenticate che Mia molgie è italiana per cui conosce Roma e non ha avuto necessità di fare un giro guidato da guide”. A parte che le “guide” erano due Ministri ufficialmente incaricate dallo Stato Italiano, anche le altre first lady avrebbero potuto organizzare a loro piacimento e spese un giro privato, ma il programma ufficiale era quello ed andava rispettato. E’ sato commentato ironicamente “se vi invitano a cena non andate perchè vi hanno reputati morti di fame!” Seconda gaffe del Presidente francese la commette quando dichiara che lei ha inteso fare “un giro veramente umanitario fra gli sfollati” come se le altre Signore avessero fatto una tournèe folcloristica, una sfilata espositiva. Alla fine la ciliegina sulla torta è stato il fatto che a sera è andata a dormire a L’Aquila accanto al marito che ha evidenziato che “ ... avrebe potuto andare a dormire a Roma in un albergo a 5 Stelle (n.d.r.: alla faccia del bon ton!) ed invece ha preferito dormire in una casema (come se gli altri fossero stati dei barboni e lei, bontà sua ... si è degnata di accettare e scendere a quel livello). Nessun commento, ma solo mi torna in mente un frase storica : “Fatta l’Italia bisgna fare gli italiani” ed ame viene da parafrasarla con ...” fatta la moglie del Presidente bisogna fare la presidentessa” Voci dal Sud 12 AnnoV° nr. 8 Agosto 2009 w w w . s o s e d . eu Obama ormai è un leader che piace ai colleghi Rapporti sempre più stretti, tra sorrisi e abbracci Con la loro semplicità e simpatia hanno conquistato i cuori di tutto il mondo Gazzetta del Sud L’AQUILA - Abbracci, sorrisi e pacche sulle spalle. Il presidente americano Barack Obama, al suo quinto vertice, ha rotto il ghiaccio con i leader del pianeta e i suoi incontri con i colleghi stanno diventando più “caldi” anche dal punto di vista dei contatti fisici. L’inquilino della Casa Bianca è stato così accolto ieri al suo ingresso nel salone della riunione del G14 da un caloroso abbraccio da parte del presidente egiziano Hosni Mubarak. Grandi sorrisi col presidente dell’India Manmohan Singh. Pacche sulle spalle col presidente brasiliano Luis Ignacio Lula da Silva che, durante un colloquio bilaterale, gli aveva regalato una maglietta gialla della nazionale di calcio brasiliana. Manifestazioni di simpatia Obama ha rivolto al presidente messicano Felipe Calderon. E non è mancata la “storica” stretta di mano con Gheddafi. A sua volta il presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha suscitato qualche critica mercoledì per essere rimasto a sedere mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel parlava con lui in una pausa della riunione del G8, ha ieri mostrato un atteggiamento ben diverso nei confronti di Obama scattando subito in piedi al cospetto del numero uno Usa. Obama, in attesa dell’inizio della riunione del G14, ha notato Sarkozy seduto a due posti di distanza da lui e si è avvicinato all’inquilino dell’Eliseo per salutarlo. Sarkozy, non appena ha visto Obama, si è alzato e si è messo a conversare con lui. La Merkel non ha dato l’impressione di avere notato la differenza di trattamento. Obama mercoledì aveva trovato tempo anche per il basket. Dopo il sopralluogo all’Aquila, il Presidente ha ceduto al suo sport preferito. Chi ha potuto assistere racconta che Obama si è allenato in maniche di camicia, cravatta al collo e pantaloni del completo scuro. Nonostante l’abbigliamento non proprio sportivo, la sua performance sembra sia stata di tutto rispetto: «Ha fatto tre “tiri da tre” e tre canestri», raccontano. Grande simpatia ha ispirato anche la moglie del presidente Usa, Michelle. Ha colpito, in particolare, la «doggy bag» con gli avanzi della cena richiesta dalla signora prima di lasciare il ristorante della capitale dove ha cenato mercoledì sera. «È un segnale contro lo scandalo degli sprechi alimentari che nei paesi più sviluppati riguarda ben il 30 per cento del cibo acquistato», ha commentato la Coldiretti.