“ RISOTTO VIVACE “
Transcript
“ RISOTTO VIVACE “
Indietro “ RISOTTO VIVACE “ Un giorno del burro in padella saltò e , col caldo del fuoco , su e giù scivolò. In un bianco laghetto lui si trasformava , mentre la dolce cipolla il vestito arricciava. Nuotaron con lei , felici e beate , le gialle carote a rondelle tritate. Con un tuffo di testa il sedano si unì e il suo volo veloce , di colpo , finì . Sfrigolarono insieme per qualche minuto ; li raggiunse poi il porro facendo un saluto. Ballarono tutti vicino , vicino , creando così un buon profumino. Ma il riso invidioso di quella danza sfrenata si precipitò in padella , scendendo in picchiata. A cascata il vino d’improvviso arrivò , mescolandosi agli altri pian piano evaporò. Col calore del fuoco venne poi a giocare un cuor di carciofo che col brodo bollente si ammorbidì lentamente. Per quel ballo agitato ogni chicco di riso divenne sudato… Ma era bello girare , con gli amici giocare… Poi tutto cessò : il fuoco si spense, la danza finì , stretti e uniti si trovarono lì : sotto una pioggia bianca e fine che solleticò chicchi e verdurine. Ben stretti ed amalgamati scivolarono insieme nei piatti approntati e fu così che… un risotto fumante in tavola andò e il cuor di carciofo tutti deliziò !! Delizio ? ! Ma no ! Ma no ! La cuoca sbadata di qualcosa si era scordata ! “ Accidenti ! Non vale ! Proprio io! IO non posso mancare ! E , nel riso fumante s’infilò trionfante dillo tu , chi ! Ma certo : il sale mancante ! 9