Taxi, nessuna pausa per la protesta Domani
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Taxi, nessuna pausa per la protesta Domani
SULLA PORTUENSE CANTIERE STRADALE DALLE 10 ALLE 17 Linee 701 e 711 Da oggi e per dodici giorni, rischio rallentamenti per due linee bus nella zona del Portuense, i collegamenti 701 e 711. In via Pietro Frattini si apre un cantiere che andrà avanti sino al 5 marzo. Mercoledì corteo a Montesacro: divieti di sosta A Montesacro mercoledì pomeriggio è previsto un corteo con partenza e arrivo in via Monte Bianco. La manifestazione inizierà intorno alle 16 e percorrerà anche viale Tirreno, via delle Isole Curzolane e via Vigne Nuove. Tra i provvedimenti di viabilità per lo svolgimento della manifestazione, entro il primo pomeriggio scatterà la rimozione dei veicoli e il divieto di sosta proprio su via Monte Bianco. DECRETO MILLEPROROGHE Da oggi lavori di manutenzione, con cantiere dalle 10 alle 17, in via Portuense, tra via di Vigna Jacobini e via Mengarini. Su questo tratto, la carreggiata sarà ridotta sino all’1 marzo, durata prevista per i lavori. SCIOPERI Taxi, nessuna pausa per la protesta Domani tavolo di confronto al Mit Doppia agitazione mercoledì e venerdi A rischio rete tpl Oggi inizia l’esame in commissione alla Camera. Ipotesi “svista” sulla scadenza urbana e regionale Un fine settimana di passione alle spalle e da oggi uno scenario incerto per il servizio taxi non solo a Roma. I conducenti delle auto bianche (che annunciano di sbarcare domani nella Capitale da tutta Italia) non rinunciano alla protesta, dopo che giovedì scorso il Senato ha votato la fiducia su un emendamento nel decreto Milleproroghe che secondo i tassisti apre la strada agli ncc e alle attività modello Uber. Ma l’analisi del testo approvato fa emergere ora una possibile “svista”: l’emendamento contestato, infatti, interviene su un articolo di legge che ha esaurito i suoi effetti nel 2010, come spiega l’avvocato Marco Giustiniani, dello studio Pavia e Ansaldo, da tempo al fianco dell’Associazione tutela legale taxi. “L’articolo di legge sul quale oggi si interviene – sottolinea Giustiniani - stabilì l’entrata in vigore nel 2010 delle norme anti-abusivismo: come è possibile prorogare un termine già scaduto da sette anni? Mi aspetterei che una legge in vigore sia abrogata o modificata, non sospesa.” Tutto questo sarà materia per le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera dove oggi inizia l'esame del decreto che poi domani pomeriggio approderà in Aula. Nello stesso giorno del tavolo convocato al ministero dei Trasporti con i rappresentanti di categoria. Intanto gli utenti fanno MOBILITÀ GREEN i conti con i disagi di uno sciopero mai proclamato, (ieri anche ai telefoni di T&M sono arrivate richieste e proteste), in attesa che l’Autorità di garanzia si pronunci. Ma non mancano le iniziative delle cooperative per limitare i disagi. Come nel caso del servizio solidale di Samarcanda per anziani, disabili, donne in gravidanza diretti agli ospedali SERVIZI PUBBLICI Domeniche ecologiche, è in arrivo la seconda dell’anno Oggi possibili stop in Ama Se confermata, il 26 febbraio blocco del traffico in Fascia Verde Assicurati i servizi minimi Conto alla rovescia per la seconda domenica ecologica dell’anno, in programma per il prossimo 26 febbraio. La misura, adottata dall’attuale amministrazione capitolina per contenere e prevenire l'inquinamento atmosferico, se sarà confermata prevederà, come già avvenuto nelle precedenti edizioni, il blocco totale della circolazione all’interno della Fascia Verde per tutti i veicoli a motore in due fasce orarie: al mattino dalle 7,30 alle 12,30 e poi nel pomeriggio dalle 16,30 alle 20.30. Anche in questa occasione sono previste deroghe ai divieti di circolazione. Sono infatti esentati i veicoli ecologici (metano, gpl, elettrici, ibridi), i veicoli Euro 6, le auto del car sharing e i veicoli con contrassegno disabili. Durante la giornata ecologica potrebbe essere potenziata una parte del servizio di trasporto pubblico. Info su comune.roma.it e muoversiaroma.it Non solo i trasporti. La settimana delle proteste comincia oggi con possibili disagi per la raccolta dei rifiuti a causa dello sciopero proclamato in Ama dai Cobas. L’azienda, in una nota, assicura di aver attivato “le procedure tese ad assicurare i servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili”. Dal pronto intervento a ciclo continuo alla raccolta di pile, farmaci e siringhe abbandonate, dalla pulizia mercati alla raccolta dei rifiuti negli ospedali La penultima settimana di febbraio preannuncia disagi per la mobilità dei cittadini. Vediamo quando e come. Mercoledì 22 è in programma lo sciopero di 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30, indetto in Atac da Faisa-Confail. L’agitazione metterà a rischio il servizio di trasporto pubblico locale e riguarderà bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Due giorni dopo, venerdì 24, un nuovo sciopero interesserà Cotral, la società che gestisce il servizio di trasporto extraurbano. In questo caso lo stop, di 24 ore, è indetto da Ugl-Autoferrotranvieri, Cambia-Menti M410, Sul e Faisa Cisal dalle 00,01 alle 5,29, dalle 8,30 alle 16,59 e dalle 20 a fine servizio. Mentre per la Filt-Cgil la protesta sarà, sempre di 24 ore, ma dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Saranno, comunque, assicurate le consuete fasce di garanzia dalle 5,30 alle 8,30 e dalle 17 alle 20 LE VIE DEL FERRO Rfi, stazione di Viterbo dieci settimane di lavori Fino all’8 aprile lavori nella stazione di Viterbo Porta Fiorentina. Rfi sostituirà sette scambi e rinnoverà i quattro chilometri di rotaie. Con l’obiettivo di aumentare l’affidabilità e l’efficienza della stazione a vantaggio della regolarità del servizio sulla Roma-Viterbo. Investimento complessivo circa 2,5 milioni di euro. Durante le settimane di cantiere, che prevede varie fasi, sarà modificato il capolinea di alcuni treni e si lavorerà su un binario per volta www.muoversiaroma.it - Trasporti&Mobilità a cura di Roma Servizi per la Mobilità. Anno XVI n. 31 - Reg. Trib. Roma n. 163 del 24/4/2001 - Direttore responsabile: Andrea Burli Redazione: piazzale degli Archivi, 40 - 00144 Roma. Tel: 06.46952080. Fax 06.46957839. E-mail: [email protected]. Lunedì 20 febbraio 2017 L’INDAGINE RSM Strade e incroci cittadini nella mappa del rischio Roma spende circa un miliardo per gli incidenti All’esame 76 vie della Capitale. Nell’area Togliatti-Prenestina-Tor de’ Schiavi gli snodi con maggiori vittime Via di Torrevecchia, la Nomentana e via di Casal del Marmo. Numeri alla mano (gli ultimi disponibili, forniti dalla polizia municipale, sono del 2015), le strade più pericolose della Capitale. Proviamo a raccontare come si è arrivati a questi dati. L’agenzia Roma Servizi per la Mobilità, che ha la delega del Comune sulla sicurezza stradale, ha preso in esame 76 strade cittadine. Sono quelle (circa 700 chilometri di viabilità, poco più dell’1% del totale) dove i flussi di traffico nelle ore di punta sono più consistenti: oltre 5mila veicoli-chilometro in un’ora. Qui, nel 2015, si è verificato oltre il 40% degli incidenti con vittime (5.024 su 11.485). Le 76 strade sono state analizzate utilizzando più parametri. Il numero di incidenti, chiaramente. E poi i flussi di traffico, la velocità, la lunghezza e il costo sociale, ovvero le ricadute sulla collettività degli incidenti, una voce che incide su Roma per oltre un miliardo di euro l’anno. E così sono venute fuori le 18 direttrici più pericolose. Viste le prime tre, ci sono poi via Gregorio VII al quarto posto, la Braccianense al quinto, e poi via dei Prati Fiscali, Una viabilità più sicura c’è ancora molto da fare la Cassia, via di Tor Cervara, via di Pratica e via della Pineta Sacchetti, via Casilina, via di Vigna Murata, via di Boccea, via di Tor Bella Monaca e via Prenestina, via Tiburtina, viale dei Romagnoli e viale del Muro Torto. Su queste 18 strade nel 2015 si è verificato quasi il 45% degli incidenti mortali. Roma Servizi per la Mobilità ha analizzato anche le strade e gli incroci con il più alto tasso di incidenti nel triennio 2013-2015. La Colombo è la strada con il più alto costo sociale, seguita da Casilina, Prenestina e Nomentana, Tiburtina, Salaria, Aurelia e Tu- scolana. Le strade con il maggior numero di incidenti gravi sono invece viale Erminio Spalla, la Braccianense, via Santa Maria di Galeria, via di Brava, via Domenico Tardini e via dei Pescatori, via Pasquale II e via Fosso dell’Osa. Gli incroci con il più alto costo sociale sono quelli tra viale Togliatti e la Prenestina e tra la Prenestina e Tor de’ Schiavi; quelli con i maggiori livelli di gravità sono invece gli incroci via Antonio Anile-via Tuscolana e piazzale Venticinque Marzo 1957- via Cristoforo Colombo SIMONE COLONNA Secondo Roma Servizi per la Mobilità, negli ultimi quindici anni in Italia si è speso, per ogni vittima della strada, poco più di 16mila euro in sicurezza. Nel Lazio, circa 13mila euro. Nel nostro Paese gli investimenti pro capite in sicurezza stradale non arrivano a 5 euro; in Svizzera, Svezia, Francia oscillano tra i 20 e 25 euro, con una spesa, rispetto a ogni vittima, che varia tra i 250mila e i 430mila euro. Dal 2002 ad oggi, la spesa totale dell’Italia per migliorare la sicurezza in strada è stata lo 0,33 % dei costi degli incidenti nello stesso periodo. Al Lazio va il “record” della spesa più bassa: lo 0,23%. E gli investimenti sono stati ulteriormente ridotti dall’effettiva capacità di utilizzo degli incentivi da parte degli enti locali, anche per le difficoltà a erogare quote di cofinanziamento degli interventi. (S.C.) TECNOLOGIE AVANZATE Come i sistemi aiutano la mobilità Strade in grado di rispondere alle esigenze più impensate. In Olanda, a Bodegraven, sono state “affogate” nei marciapiedi scie luminose per pedoni disattenti. Per chi è concentrato sullo smartphone, ad esempio, piuttosto che sui tempi di attraversamento. È partita, perciò, la sperimentazione di Lichtijn, striscia led che sincronizza il colore con quello del semaforo. Nella gestione della mobilità e della sicurezza stradale, gli ITS, o sistemi intelligenti di trasporto, sono determinanti. Lo conferma Olga Landolfi, segretario generale di TTS Italia, associazione che riunisce produttori e utilizzatori di sistemi “Hanno un peso enorme, spiega - perché consentono di organizzare al meglio i flussi di traffico aumentando l’efficienza del trasporto pubblico e possono fungere da deterrente a cattivi comportamenti. Oltre a essere molto utili nel monitoraggio dei cosiddetti “punti neri” della città, le zone a alta densità di incidenti”. Ma in Italia quanto e come investono i comuni in questi sistemi? “Ci sono comuni più lungimiranti, come, per citarne alcuni, Torino e Verona o Milano, Firenze, Cagliari. Gli investimenti più classici riguardano sistemi di gestione del traffico, quelli più nuovi, ad esempio, i sistemi di guida-cooperativa, ovvero quando il veicolo connesso dialoga con l’infrastruttura stradale. Le auto possono dialogare con i semafori, ad esempio, grazie al progetto europeo Compass 4D”. E Roma? “Per anni è stata una città all’avanguardia e oggi può fare molto di più. Ci sono una serie di programmi legati alla gestione della mobilità che l’amministrazione comunale sta portando avanti con investimenti legati allo sviluppo delle centrali della mobilità. Da realizzare con fondi nazionali ed europei” M.T.C.