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SPORTELLO NAZIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE E ASSISTENZA
VITTIME DELLA STRADA
PREMESSA
Ogni anno, più di 40.000 persone muoiono nell’Unione europea (EU15) a seguito di incidenti stradali e 1.700.000 persone sono ferite.
Questi incidenti sono la principale causa di mortalità delle persone di
meno di 45 anni e riducono maggiormente la speranza di vita delle
malattie cardiache o del cancro. Alcune fasce della popolazione sono
particolarmente colpite soprattutto giovani di età compresa tra 15 e 24
anni, utenti vulnerabili e persone anziane. Il loro costo totale per la
società è stato stimato a più di 160 miliardi di euro l’anno, cosa che
corrisponde al 2 % del PNL dell’Unione – un prezzo esorbitante da
pagare – mentre non si sfruttano soluzioni poco costose e accettabili
da parte del pubblico.
I dati Istat 2003 hanno rilevato che in Italia si sono avuti 225.141
incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 6.015 persone,
mentre altre 318.961 hanno subito lesioni di diversa gravità. Le città si
confermano i luoghi dove si riscontrano la maggior parte di incidenti e
di feriti: nel 2003 sulle strade urbane si sono verificati 168.572
incidenti (il 74% del totale degli incidenti) che hanno causato 227.357
feriti (pari al 71,3% sul totale). Il numero dei morti sulle strade urbane
è pari al 40,2% (2.421 in valore assoluto). Sebbene gli incidenti in
area urbana sono più del doppio di quelli in area extraurbana, la
pericolosità delle strade extraurbane è molto più elevata di quella
delle strade urbane: l’indice di mortalità in città è pari al 2,8% mentre
fuori città tale indicatore assume il valore di 9,5% circa.
Comprensibilmente il miglioramento della sicurezza stradale
costituisce una delle maggiori attese dei cittadini e di conseguenza
tale aspettativa deve essere assunta quale settore prioritario
d’intervento: bisogna dotarsi di strumenti idonei per offrire al cittadino
sia assistenza e consulenza, in caso di incidente stradale, sia
proporre interventi e azioni politiche tese al superamento delle
condizioni d’insicurezza delle strade italiane e alla crescita della
consapevolezza di tali problematiche da parte delle Istituzioni.
Le cause principali degli incidenti sono ben individuate e riguardano principalmente il Fattore
umano, le Infrastrutture e i Veicoli. In particolare:
• Inadeguatezza della rete stradale in riferimento all’abnorme numero di mezzi
circolanti, soprattutto di mezzi pesanti
• strade maltenute
Da un’indagine sul livello di sicurezza stradale in 50 cantieri condotta sulla rete viaria
europea emerge che 6 cantieri sono stati bocciati con la valutazione “insufficiente”. Di questi
6 cantieri ben 4 appartengono all’Italia. Da notare che i cantieri italiani considerati erano 5 e
il quinto è stato considerato appena sufficiente. I test, effettuati tra marzo e giugno 2005,
hanno preso in esame la segnaletica verticale ed orizzontale (in termini quantitativi e
qualitativi), la gestione del traffico (modalità di avvicinamento e di attraversamento), la
pavimentazione stradale (pendenza, comfort e pulizia), la visibilità notturna (illuminazione,
installazione di delineatori di deviazione, paletti e materiali rifrangenti) e le informazioni sul
cantiere (indicazione della tipologia dei lavori in corso e relativa durata, lunghezza,
progressiva distanza dalla fine).
• punti ad alto rischio di incidenti (black points)
la concezione delle strade e lo stato delle sue dotazioni tecniche riveste un ruolo essenziale
e determinante per ridurre le lesioni in caso di incidente ;
• Cattiva segnaletica stradale
• insufficiente protezione offerta dai veicoli in caso d’urto
l’analisi degli incidenti mostra che se tutte le automobili fossero concepite per offrire, in caso
di incidente, una protezione equivalente a quella offerta dalle migliori della loro categoria, la
metà delle lesioni mortali e invalidanti potrebbero essere evitate;
• mancanza di controlli da parte delle autorità
• velocità eccessiva
all’origine di circa un terzo degli incidenti mortali e gravi, fattore determinante della gravità
delle ferite ;
• consumo d’alcool e droghe
circa 300.000 sono i controlli ogni anno del tasso alcolemico di chi guida in Italia. In Francia
ne vengono fatti, invece, ogni anno 10.000.000 circa. In Italia paradossalmente sulle strade
non si muore a causa dell'alcol);
• mancato uso delle cinture di sicurezza, del casco protettivo e di altri mezzi di
sicurezza
(rappresentano fattori aggravanti importanti per gli incidenti );
• inosservanza dei tempi di guida e di riposo per il trasporto professionale;
• attiva visibilità degli altri utenti o campo di visione del conducente insufficiente
( L’assenza di visibilità nell’angolo cieco verso il retro è, da sola, all’origine di 500 morti ogni
anno e a farne le "spese" sono per lo più bambini, pedoni e ciclisti);
In conclusione, una corretta applicazione delle regole di prudenza stradale, un adeguato
intervento del settore pubblico nel ridurre i punti di rischio e nella programmata
manutenzione delle strade, un innalzamento dei sistemi conosciuti di sicurezza dei veicoli
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da parte dei produttori di veicoli, porterebbe ad una radicale riduzione delle vittime della
strada.
Per questo il CODICI ha dato vita allo
SPORTELLO NAZIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE E ASSISTENZA VITTIME DELLA STRADA
Una prima risposta vuol essere l’istituzione di uno sportello nazionale vittime della strada
che preveda la realizzazione di un'attività di informazione, assistenza, consulenza e
patrocinio al cittadino vittima d’incidente stradale, una attività di promozione, monitoraggio e
confronto con gli enti gestori delle strade e verso i produttori dei veicoli, un confronto con le
rappresentanze professionali degli operatori della strada .
Lo Sportello agisce come punto di informazione alle vittime della strada.
Lo Sportello di Assistenza alla Vittime della Strada oltre a svolgere l’attività di assistenza
diretta alla vittima e ai suoi familiari è anche lo strumento di "difesa" dei diritti dei cittadini
utenti della strada e si farà promotore di iniziative di tutela e difesa degli utenti danneggiati
da incidenti avvenuti su strade maltenute dai gestori e/o a causa di autoveicoli non conformi
ai sistemi di sicurezza previsti dalla normativa.
Lo Sportello agirà:
1. Chiamando in causa i produttori delle auto qualora il sistema di sicurezza poteva
essere già introdotto alla data della messa in circolazione dell’auto o avrebbe potuto
essere installato successivamente e l’introduzione del sistema avrebbe evitato
perdite umane;
2. Chiamata in causa degli enti gestori per la cattiva manutenzione della strada o la
mancata messa in sicurezza qualora il sistema di sicurezza poteva essere già
introdotto e l’introduzione del sistema avrebbe evitato perdite umane;
3. avviando azioni giudiziarie nei confronti di comuni, province, enti gestori e ditte
appaltatrici della manutenzione delle strade e della messa in sicurezza e avvio
azione inibitoria e/o surrogatoria;
4. proposizione di cause per i cittadini per le buche/cattiva illuminazione/ecc fino in
Cassazione per determinare la fine della giurisprudenza sull’insidia-trabocchetto
quale causa di giustificazione della cattiva manutenzione delle strade da parte degli
enti preposti)
5. proposizione di procedimenti nei confronti di produttori di auto, moto, ecc.. che
utilizzino a scopo di marketing messaggi pubblicitari pericolosi (dinanzi al CAP o
affini autorità)
Lo sportello nazionale per la sicurezza stradale e assistenza vittime della strada,
diviene il punto promotore di iniziative politico-culturali, legislative e di azione di difesa dei
diritti delle vittime della strada, in particolare nei confronti degli enti gestori delle strade
chiamati alla manutenzione programmata delle infrastrutture da diverse disposizione di
legge.
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L'obiettivo sociale deve essere quello di evitare che la sofferenza, fenomeno fisiologico che
nessuno potrà mai eliminare, diventi nella solitudine e nell'abbandono disperazione e
patologia.
Il CODICI promuoverà un protocollo d’intesa con tutte le associazioni e organizzazioni che si
occupano di sicurezza stradale , per mettere a disposizione le attività e la professionalità
dello sportello.
Lo sportello nazionale nasce a Roma ma sarà presto esteso in altre città di’Italia.
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