Giancarlo Bertocco La crisi e le responsabilità degli economisti

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Giancarlo Bertocco La crisi e le responsabilità degli economisti
Giancarlo Bertocco
La crisi e le responsabilità degli economisti
Varese, 26 Maggio 2015
1
Gli economisti e la crisi (1/2)
La crisi e le responsabilità degli economisti
ATTEGGIAMENTO PASSIVO  Gli economisti non stanno imparando niente dalla crisi
COSA DOVREMMO IMPARARE:
1
Riconoscere i limiti della teoria mainstream elaborata negli ultimi 40/50 anni che escludeva la
possibilità di una crisi catastrofica in un’economia di mercato
“La macroeconomia come disciplina, è nata negli anni Quaranta del secolo scorso,
come risultato della risposta intellettuale alla Grande Depressione. La disciplina è
costituita dall’insieme di conoscenze ed esperienze che dovevano impedire il ripetersi di
quel disastro economico. La mia tesi in questa lezione, è che la macroeconomia nel suo
senso originale ha avuto successo. Il suo problema centrale, che consisteva nel
prevenire le depressioni, è stato risolto, da ogni punto di vista …” (Lucas
2003, p. 1)
2
Modificare radicalmente il modello teorico dominante
2
Gli economisti e la crisi (2/2)
La crisi e le responsabilità degli economisti
 Nel 2015, 8 anni dopo l’inizio della crisi, la maggior parte degli economisti rimante legato alla teoria dominante 
contraddizione tra teoria e realtà
 Gli economisti mainstream superano la contraddizione:
1.
definendo la crisi = evento accidentale = evento casuale = “cigno nero”
2.
individuando i colpevoli = FED + Sistema Bancario Americano
 Queste soluzioni non consentono di salvare la teoria mainstream:
1.
il sistema finanziario americano era considerato come il migliore in assoluto prima della crisi
(Rajan, Zingales 2003a, 2003b, 2003c)
2.
le spiegazioni della crisi proposte dagli economisti mainstream utilizzano concetti e relazioni in contrasto
con la teoria tradizionale = prova evidente del fallimento teorico
LA TEORIA TRADIZIONALE DESCRIVE UN MONDO DIVERSO DA QUELLO IN CUI VIVIAMO
3
Le spiegazioni della crisi degli economisti mainstream
La crisi e le responsabilità degli economisti
SOSTENITORE
COLPEVOLE INDIVIDUATO
Federal Reserve:
Politica monetaria eccessivamente
espansiva tra il 2000 e il 2004 a
seguito della bolla “.com” e 9/11
1
COME?
Politica Monetaria Espansiva 
Offerta di mutui subprime 
Domanda di Case  Prezzo Case =
BOLLA IMMOBILIARE
John B. Taylor
Sistema Bancario:
2
Il sistema bancario ha CREATO
rischio
Creazione di rischio da parte del
sistema bancario mediante
l’espansione di offerta di mutui
subprime  Domanda di case 
Prezzo Case = BOLLA IMMOBILIARE
Raghuram G. Rajan
Sistema Finanziario:
3
Errore del sistema finanziario
nell’allocazione dell’eccesso di
risparmio globale
Ben S. Bernanke
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Eccesso di risparmio globale 
Offerta di mutui subprime 
Domanda di case  Prezzo Case =
BOLLA IMMOBILIARE
L’incoerenza dei pilastri della teoria mainstream
La crisi e le responsabilità degli economisti
PILASTRI
DESCRIZIONE
Vale la TEORIA QUANTITATIVA DELLA
MONETA:
1
2
TEORIA DELLA
MONETA
 MONETA ≠ CREDITO
 Autorità Monetarie  Offerta di Moneta

Decisioni di Risparmio  Offerta di
Credito

Fondata sui concetti di RISPARMIO ed
INVESTIMENTO: le decisioni di risparmio
determinano l’offerta di credito e
quindi gli investimenti
TEORIA DELLA
FINANZA
 Le banche sono semplici intermediari
che non creano rischio (risolvono i
problemi di asimmetria informativa)
3
VALIDITÀ GENERALE
DELLA LEGGE DELLA
DOMANDA E OFFERTA

Il sistema dei prezzi garantisce un
equilibrio di piena occupazione
(flessibilità dei salari e del tasso di
interesse)
 Non ci sono mercati speculativi
5
INCOERENZA CON LE SPIEGAZIONI
DEGLI ECONOMISTI MAINSTREAM
John B. Taylor:
 Politica Monetaria espansiva  offerta di
mutui subprime
 L’offerta di credito è indipendente dalle
decisioni di risparmio
Raghuram G. Rajan:
 Creazione di rischio da parte del sistema
bancario mediante l’espansione di offerta di
mutui subprime
Ben S. Bernanke:
 Eccesso di risparmio globale  Bolla
Immobiliare (≠ investimenti)
Le tre spiegazioni di Taylor, Rajan e Bernanke
fanno esplicito riferimento ai concetti di
speculazione e bolle speculative
La teoria mainstream e l’economia in cui viviamo
La crisi e le responsabilità degli economisti
SISTEMA ECONOMICO A CUI SI APPLICA LA
TEORIA MAINSTREAM
IL SISTEMA ECONOMICO IN CUI VIVIAMO
1 Vale la teoria quantitativa della moneta e le
1.
1 Il sistema finanziario determina l’offerta di
1.
credito; l’offerta di credito è indipendente
rispetto alle decisioni di risparmio
autorità monetarie controllano la quantità
di moneta e non l’offerta di credito
2 L’offerta di credito dipende dalle decisioni
1.
2 Il sistema finanziario può creare rischio
1.
di risparmio e le banche sono intermediari
finanziari che non creano rischio
31.
3 Vale universalmente la legge della domanda
1.
e offerta e non ci sono mercati speculativi
6
Sono presenti mercati speculativi; i
fenomeni della speculazione e delle bolle
speculative sono rilevanti
Un modello teorico “eretico”
La crisi e le responsabilità degli economisti
 La tesi presentata nella slide 6 non è particolarmente originale  sostenuta da Marx, Keynes,
Schumpeter, Kalecky, Kaldor, Minsky
 MARX:
− Circolazione semplice delle merci: Merce (M) – Denaro (D) – Merce (M’)
− Circolazione del denaro come capitale: Denaro (D) – Merce (M) – Denaro (D’)
 KEYNES:
− Teoria monetaria della produzione (D – M – D’)
 IMPORTANZA DI SCHUMPETER PER SPIEGARE:
−
Incertezza Keynesiana
−
Principio Keynesiano della Domanda Effettiva
−
Processo di Accumulazione della Ricchezza e Fenomeno della Speculazione
LE CRISI ALL’INTERNO DI UN’ECONOMIA DI MERCATO SONO UN FENOMENO STRUTTURALE
7
Merce – Denaro – Merce' vs. Denaro – Merce – Denaro'
La crisi e le responsabilità degli economisti
MERCE – DENARO – MERCE'
DENARO – MERCE – DENARO'
vs.
1
AUTO PRODUTTORI – ECONOMIA AGRICOLA
1
ECONOMIA INDUSTRIALE
2
DECISIONI DI INVESTIMENTO - CERTEZZA
2
DECISIONI DI INVESTIMENTO - INCERTEZZA
3
INDIVIDUI OMOGENEI (IMPRENDITORE IRRILEVANTE)
3
4
SOVRANITÀ DEI CONSUMATORI
4
NON VALE LA SOVRANITÀ DEI CONSUMATORI
5
SAZIETÀ DEI BISOGNI
5
INSAZIABILITÀ DEI BISOGNI – SCARSITÀ DELLE RISORSE
6
IRRILEVANZA RICCHEZZA E SPECULAZIONE
6
IMPORTANZA RICCHEZZA E SPECULAZIONE
7
NEUTRALITÀ DELLA MONETA
7
NON NEUTRALITÀ DELLA MONETA
8
NEUTRALITÀ DELLA FINANZA
8
NON NEUTRALITÀ DELLA FINANZA
9
VALE LA LEGGE DI SAY
9
NON VALE LA LEGGE DI SAY
10
UGUAGLIANZA DEI REDDITI
10
DISEGUAGLIANZA DEI REDDITI – NATURA MONETARIA
DEI PROFITTI
11
SISTEMA STABILE – STATO STAZIONARIO
11
INSTABILITÀ
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ETEROGENEITÀ DEGLI INDIVIDUI (IMPRENDITORI E
LAVORATORI)
La natura endogena delle crisi
La crisi e le responsabilità degli economisti
1
2
3
Un’economia di mercato non converge spontaneamente verso un equilibrio di piena
occupazione
Gli stessi fattori da cui dipende il processo di sviluppo in senso “schumpeteriano”
possono generare una profonda instabilità (“natura monetaria delle fluttuazioni della
domanda aggregata”, Keynes/Schumpeter)
Le crisi NON sono come i terremoti
a.
b.
I MODELLI TEORICI ESCLUDEVANO LA POSSIBILITA’ DI UNA CRISI CATASTROFICA 
economisti prima della crisi = sismologi che in un periodo di inattività sismica arrivano a concludere che i
terremoti non esistono
TERREMOTO = evento NATURALE
indipendente rispetto alla teorie proposte dai
sismologi
vs.
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CRISI FINANZIARIA = fenomeno SOCIALE la
cui probabilità dipende dalla teoria elaborata per
spiegare il funzionamento del sistema economico
stesso
Giancarlo Bertocco
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Varese, 26 Maggio 2015
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