Essere a disposizione del Cittadino è un dovere per i pubblici

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Essere a disposizione del Cittadino è un dovere per i pubblici
Il “grazie” di un contribuente al personale dell’Ufficio locale di Barletta
Essere a disposizione del Cittadino è un dovere per i pubblici dipendenti e lo è ancor di più
per noi dell’Agenzia delle Entrate, che ha fatto del motto “dalla parte del Cittadino” la sua
mission.
Non è una notizia, pertanto, la lettera di segnalazione e di ringraziamento scritta da un
utente che ha voluto manifestare la sua soddisfazione per l’assistenza professionale
ricevuta da alcuni nostri colleghi.
Ciò nonostante, la pubblichiamo, sia pure non integralmente, per dare un senso a quanto
comunicato dal contribuente che ha inteso, con il suo gesto, ringraziare e gratificare il
Personale dell’Ufficio locale di Barletta.
Ecco uno stralcio della lettera del contribuente barese:
“…di solito si scrive alle Istituzioni per lagnarsi del cattivo funzionamento e delle ingiustizie
subite. Un vecchio adagio di un mio professore, al Liceo Classico, si manifestava, alle
lagnanze dei miei compagni di scuola, con un “la lagna rende”. Ora, io non ho da lagnarmi
alcunché. Ma ho il dovere morale di significare quanto soddisfatto e compiaciuto sia
rimasto nella mia memoria e vissuto di questi giorni trascorsi negli Uffici di Barletta per un
problema, non mio, ma legato alla professione…”
“…per un problema di successione, non potendo, né sapendo come porre rimedio a
tanto, mi recavo all’Ufficio di Barletta. Dopo il primo smarrimento per i labirintici corridoi e
le visioni delle anime meste che li popolavano, avendo chiesto con chi potevo parlare per il
caso di cui mi interessavo, un signore cortesissimo, dopo avermi ascoltato con attenzione,
mi proponeva di esporre il problema a…”
“…il voler portare a conoscenza di questa Direzione quanto ho raccontato, non è
certamente legato all’avvenimento in sé, ma ai concetti errati che spesso si hanno delle
istituzioni. Non è assolutamente vero il vecchio dire “non funziona niente”. E’ necessario
dire che il cittadino abbia fiducia nelle istituzioni che se opportunamente adite, con garbo e
correttezza, ma soprattutto con fiducia, stabiliscono quel rapporto che non è di
subordinazione ma di corretta dialettica. In questa circostanza mi sono sentito protetto
dalla preparazione e disponibilità di chi mi ha assistito. Il mio affettuoso ringraziamento va
ai Personaggi che professionalmente mi hanno assistito, ma anche a tutto l’Ufficio di
Barletta, nella laica convinzione che spesso le istituzioni funzionano. GRAZIE.”
La lettera termina con “Andria, 12 giugno 2006” e la firma del contribuente.