FASHION DESIGN

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FASHION DESIGN
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI ROMA
Prof.ssa Elisabetta Gonzo
FASHION DESIGN
triennio
a.a. 2014/2015
ABITI?
PROGETTI DA INDOSSARE PER ABITARE IL MONDO.
L’ABITO COME PRIMA FORMA DELL’ABITARE
(con un o più pezzi di stoffa di 150x150 cm., da usare interamente senza sfrido, da tagliare,
cucire, annodare, abbottonare, colorare, piegare, duplicare, triplicare,……)
“Sulla pelle hai la maglietta, sulla maglietta hai la camicia, sulla camicia il gilet, sul gilet la giacca,
sulla giacca hai il soprabito, sul soprabito indossi lʼautomobile…..” (Bruno Munari, Spazio
abitabile 1968 – 1996. Millelire Stampa Alternativa, 1996)
Il termine "abitare" é molto più ricco di quello di "risiedere" e non significa semplicemente
possedere uno spazio, un “alloggio". L'idea di abitare, intesa come "l'avere consuetudine con i
luoghi", si contrappone a quella di risiedere, "il trattenersi temporaneamente", cioé al
transitorio, all'effimero, al flusso, al movimento, all'incertezza. Presso i popoli primitivi si
abitava costruendo, quello che Hölderlin definiva "abitare poeticamente", dove la poesia non é
intesa come un semplice ornamento aggiunto all'abitare, ma é l'atto del fare, dal greco poiesis.
Se l'"abitare" é così il modo di "essere" dell'uomo sulla terra, allora la casa non é solo un luogo
fisico, ma é il luogo in cui l'uomo può sedimentare i ricordi e lasciare le proprie traccie: é il
guscio che lo protegge dal mondo esterno, segna lo spazio, disegna il confine, prima della
casa c’è l'abito.
Hannah Arendt scrive che la condizione dell'uomo è caratterizzata da tre attività fondamentali:
il lavoro, l'opera e l'azione. L'uomo produce opere, ne distrugge altre, ma conserva la sua
memoria culturale e la manifesta tramite simboli: i monumenti, gli utensili e in maniera più
generale gli oggetti.
Il corso intende sviluppare una didattica della progettazione e si concentra in un’unica
esercitazione sviluppata secondo tre fasi di lavoro, scandite dalle relative consegne.
Il corso richiede che ogni studente sia fornito di un quaderno da disegno, formato A4 e
rilegato, sul quale raccogliere gli appunti, gli schizzi e le riflessioni del proprio percorso
progettuale.
Le 3 fasi di lavoro e il calendario delle consegne:
- Analisi e Ricerca: consegna 27/28/29 novembre 2014
- Concept: consegna 18/19/20 dicembre 2014
- Progetto: esame
1° fase – Analisi e Ricerca: consegna 27/28/29 novembre 2014
La 1° fase di “Analisi e Ricerca” intende far riflettere sullo svolgimento quotidiano delle azioni
che ci permettono di vivere e di affrontare il mondo.
In questa fase lo studente è invitato a selezionare e raccogliere, dalle più diverse fonti e
piattaforme informative (letteratura, poesia, arte, storia, architettura, fotografia, antropologia,
esperienza e cultura personali, geografia, fumetto, musica, natura, teatro, cinema, pubblicità,
rete, etc...) e dalle più eterogenee aree culturali e progettuali, il materiale e i documenti che
riterrà più stimolanti per l’inquadramento del problema progettuale.
La globalità del materiale raccolto dovrà essere impaginato e “strutturato” ai fini dell’esame
secondo uno story-board (racconto per immagini e testi) che tenga conto di distinti e possibili
ambiti di ricerca come ad esempio:
1. ABITARE (le azioni legate ad un’idea e ad un’esperienza del nostro corpo)
2. PROTEZIONE (le velnerabilità del nostro corpo)
3. TRASFORMAZIONE (il rapporto tra contenuto, il nostro corpo. e contenitore, l’abito).
Materiali richiesti per la consegna della 1° fase:
- n°3 Tav. A3 (orizz.) da proiettare, per la presentazione dell’ANALISI e RICERCA
- Quaderno degli schizzi e delle riflessioni del percorso progettuale svolto.
2° fase – Concept: consegna 18/19/20 dicembre 2014
La 2° fase intende definire l’anima concettuale (Concept) e le linee guida del progetto
(Progetto di massima).
Lo studente è invitato per questa fase a trasformare la fase di Analisi e Ricerca nelle proprie
intenzioni progettuali. Ancora una volta le modalità di manipolazione e di restituzione grafica di
questi “metaprogetti” è da intendersi assolutamente libera, nella tecnica grafica e nella
rapprentazione.
Materiali richiesti per la consegna della 2° fase:
- n°2 Tavv. A3 (orizz.) da proiettare, per la presentazione del CONCEPT
- n°2 Tavv. A3 (orizz.) da proiettare, per il PROGETTO di MASSIMA, in scala adeguata
- Quaderno degli schizzi e delle riflessioni del percorso progettuale.
3° fase – Progetto: esame
Stesura del progetto definitivo che comprende lo studio degli aspetti costruttivi, dei materiali,
dei modi d’uso, delle proporzioni e delle dimensioni. Tale studio deve avvalersi dell’ausilio di
modelli di studio, che saranno da comprendere tra i materiali d’esame.
Materiali d’esame richiesti per la consegna della 3° fase:
- n°1 Modello.
- Video (1/2 minuti max) di presentazione del progetto.
- Quaderno degli schizzi e delle riflessioni del percorso progettuale svolto e modelli di studio.
BIBLIOGRAFIA
Bruno Munari, Design e comunicazione visiva. Laterza, Bari, 1966
(o uno degli altri scritti e testi di Bruno Munari).
Giulio Carlo Argan, Progetto e oggetto: scritti sul design, (a cura di Claudio Gamba) Medusa,
Milano, 2003.
Ernesto L. Francalanci, Estetica degli oggetti, Il Mulino, Bologna, 2006.
Deyan Sudjic, Il linguaggio delle cose, Editori Laterza, Bari, 2009.
Bibliografia specifica sarà consigliata durante le lezioni e le revisioni.