Regolamento residenza Latour

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Regolamento residenza Latour
Azienda Sanitaria Locale
di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino
Certificato n. 191852
RESIDENZA LATOUR
S.da Revigliasco , 7
10024 –MONCALIERI
Tel. 011/64.88.5
Fax 011/64.88.521
[email protected]
Sede Legale – Piazza Silvio Pellico, 1 – 10023 Chieri (To) – tel. 011 94291 – C.F. e P.I. 06827170017
Residenza LATOUR
REGOLAMENTO
Art. 1. Caratteristiche e finalità
Art. 2. Ammissione e dimissione
Art. 3. Norme di vita comunitaria
Art. 4. Assistenza medica, infermieristica, alla persona; attività di animazione, di riabilitazione.
Art. 5. Prestazioni di natura alberghiera
Art. 6. Accesso a familiari e visitatori.
Art. 7. Associazioni di volontariato e obiettori di coscienza
Art. 8. Centri di Responsabilità della Residenza.
Art. 9. Norme a tutela degli utenti –Decalogo dei Diritti
Art. 10. Norme di interesse generale
Art. 11. Retta giornaliera
Art. 12. Documentazione
Art. 13. Procedure di amministrazione di sostegno e di interdizione
Art. 14. Modifiche al regolamento.
PROGETTO DI GESTIONE
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Premessa
Suddivisione della Residenza in nuclei
Attività quotidiane
Organizzazione del personale: compiti, figure professionali, orario
Attività di assistenza integrata all’utente residenziale
Attività di assistenza integrata all’utente semi - residenziale
Controlli e verifiche del piano di assistenza
Accesso in ospedale
Rapporti con i famigliari
Aspetti relazionali
Organizzazione dell’emergenza.
Proposta di gestione della RSA Latour
1
REGOLAMENTO
Il presente Regolamento costituisce lo strumento fondamentale per definire e rendere trasparenti i rapporti ed i reciproci
diritti/doveri fra la Residenza LATOUR e gli Utenti, i loro Familiari e/o chi li rappresenta.
Parte integrante dello stesso è il “Contratto di Cura e di Accoglienza” della residenza.
ART. 1 - CARATTERISTICHE E FINALITA’
La Residenza LATOUR è una struttura dell’AslTO 5 a
valenza prevalentemente sanitaria di cura e di accoglienza
extra ospedaliera polivalente, la cui direzione e gestione sono
poste a carico della Direzione del Distretto di Moncalieri.
La Residenza eroga attività socio sanitarie in regime di
residenzialità e in regime di semi-residenzialità, in favore di
persone non autosufficienti, prevalentemente anziani, che
devono essere aiutate nell'espletamento delle funzioni della
vita quotidiana e che per essere assistite e curate necessitano
di prestazioni socio - sanitarie continuative, stabilmente o
temporaneamente (cd. ricoveri di sollievo) non attuabili a
domicilio.
In virtù di Determinazione dirigenziale della regione
Piemonte n. 22 del 24 gennaio 2014, il Presidio da ultimo
risulta autorizzato accreditato con il sistema pubblico ai sensi
della D.G.R. 14 settembre 2009, n. 25-12129 – “Requisiti e
procedure per l'accreditamento istituzionale delle strutture
socio sanitarie(…), e risulta articolato in:
120 posti letto residenza Assistenziale Sanitaria
(R.S.A.)
20 posti Centro Diurno Alzheimer Integrato (C.D.A.I.)
10 posti Centro Diurno Integrato (C.D.I.)
La Residenza Latour si inserisce all’interno del sistema
integrato di risposte sanitarie e assistenziali, delineato sulla
base del principio della flessibilità dei modelli organizzativi
delle R.S.A. e delle R.A.F., introdotto dalla D.G.R. n°2929519 del 1° marzo 2000 e successive modifiche ed
integrazioni. In altre parole mette in pratica, nell’ambito della
riorganizzazione della risposta residenziale in funzione del
percorso assistenziale della persona, quel modello integrato
socio-sanitario articolato su livelli di intervento specifici in
relazione a ciascuna macro tipologia di bisogno assistenziale.
Poiché le attività svolte nella R.S.A. pongono in primo piano
la persona, sono essenziali l’elaborazione di progetti
individualizzati, l’integrazione e il coordinamento delle
diverse figure professionali operanti sul singolo caso e la
flessibilità operativa. Particolare attenzione nell’elaborare il
progetto individualizzato è posta alle esigenze di tipo
relazionale degli utenti.
Nel presente Regolamento, con il termine “Utente” si indica
sia il soggetto ricoverato in regime di residenzialità
(degenza), sia il soggetto inserito in regime di semi
residenzialità.
I trattamenti riabilitativi cui è deputata la R.S.A. sono quelli
di recupero e mantenimento funzionale, offrendo prestazioni
adeguate all’evoluzione del bisogno dell’Utente.
La necessità di elevato e continuato supporto sociale viene ad
essere soddisfatta con personale qualificato di assistenza alla
persona, che assicuri supporti umani ottimali al fine di
consentire a tutti i soggetti non autosufficienti di trovare un
equilibrio psico-fisico.
È garantito alle persone assistite il rispetto dei loro diritti, la
loro riservatezza, il rispetto della personalità, anche mediante
la personalizzazione degli ambienti, la valorizzazione della
persona attraverso una particolare cura dell’aspetto fisico,
favorendo lo sviluppo delle relazioni interpersonali
all’interno e all’esterno della Residenza.
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Le attività assistenziali devono conformarsi il più possibile ai
ritmi ed alle abitudini delle persone, compatibilmente con le
esigenze di una collettività.
L’organizzazione della risposta residenziale in funzione del
percorso assistenziale della persona, comporta, come stabilito
dalla D.G.R. n. 45 del 31 luglio 2012, l’individuazione di
livelli d’intervento relativi a ciascuna macro-tipologia di
bisogno assistenziale, ai quali le commissioni valutative ed i
competenti servizi socio-sanitari dovranno riferirsi per
l’individuazione della risposta più appropriata agli specifici
bisogni cui far fronte.
Il principio guida del modello è l’adeguamento della rete dei
servizi ai bisogni delle persone assistite e non viceversa,
evitando il più possibile che le medesime, nelle diverse fasi
del loro percorso assistenziale, debbano necessariamente
subire inutili spostamenti di struttura.
Il modello organizzativo dei servizi residenziali che si
persegue nella Residenza pertanto si articola secondo le
fasce assistenziali di cui alla successiva tabella “Modello
organizzativo
per
l'assistenza
residenziale
e
semiresidenziale socio-sanitaria per anziani non
autosufficienti” distinte in base alla complessità delle
prestazioni specificate.
La fascia d’intensità assistenziale è individuata sulla base
delle modalità previste dalla D.G.R. 42-8390 del 10 marzo
2012 e s.m.i..
Per ogni fascia assistenziale individuata sono definiti la
tipologia di utenza e del progetto assistenziale appropriato
rispetto ai bisogni individuali e sono altresì indicati gli
standard
minimi
da
garantire
in
termini
di
minuti/giorno/utente.
All’interno del presidio sono realizzati, quali progetti ad
personam degli interventi di Fascia Assistenziale ad alta
Complessità socio sanitaria per pazienti affetti da patologia
neurologica cronica, per gli accessi al setting territoriale
residenziale concordati tra i familiari, il Distretto e l’ente
gestore dei S.S.A., di cui alla D.G.R. 22 marzo 2010, n. 62 –
13647.
Nell’ambito dei servizi semi-residenziali la struttura è
autorizzata alla gestione del servizio di Centro Diurno
Alzheimer Integrato (C.D.A.I.) per soggetti affetti da morbo
di Alzheimer e altre demenze.
Il Presidio è autorizzato al funzionamento per Centro diurno
Integrato Alzheimer, per complessi 20 utenti, in virtù di
Deliberazione del Dg ASL TO5 n. 1249 del 09/12/2010 (a
parziale rettifica delle D.D. regionale N. 285del 25/10/2002)
ed è stata accreditata con Deliberazione n. 1420 del DG ASL
TO5 del 27 dicembre 2010.
Il C.D.A.I, quale servizio intermedio tra i servizi di assistenza
e cura domiciliare e quelli residenziali, persegue i seguenti
obiettivi principali:
• tutelare la salute e il benessere della persona anziana con
particolare attenzione al mantenimento ed al recupero
dell’autonomia, in modo tale da consentire la permanenza
al domicilio il più a lungo possibile;
• sostenere il nucleo familiare che, disponibile a mantenere
l’anziano a domicilio, necessita di appoggio significativo
nelle ore diurne, in via temporanea;
2
•
migliorare e sviluppare le capacità residue degli anziani
dementi, per il mantenimento dei livelli di autonomia
posseduti;
• stimolare gli interessi di interrelazione degli anziani per
renderli il più possibile attivi e partecipi alla vita sociale.
I C.D.A.I. è aperto per 5 giorni alla settimana (dal lunedì al
venerdì- esclusi i festivi infrasettimanali) con un orario di
almeno 8 ore comprensive del pranzo.
In particolare, la possibilità di accogliere in regime diurno
soggetti affetti da Alzheimer e altre demenze persegue i
seguenti obiettivi:
• attivare programmi di recupero funzionale di soggetti
dementi che vivono a domicilio, a seguito di deterioramento
dei livelli di autonomia posseduti;
• realizzare un miglior controllo delle problematiche
comportamentali;
● offrire alle famiglie periodi di sollievo dal grave onere
assistenziale.
ART. 2 - AMMISSIONE E DIMISSIONE
Il Direttore Sanitario verifica l’attuabilità di tutte le
ammissioni, che possono avvenire nel giorno ed orario
concordati.
La
prenotazione
dell’inserimento
avviene
previa
presentazione
della
documentazione
dell’ASL
di
appartenenza dell’assistito, che certifica l’inserimento nella
graduatoria aziendale, a seguito della valutazione geriatrica.
L’utente e/o un parente è invitato a visitare la struttura prima
dell’ammissione; durante tale visita verranno fornite loro
tutte le informazioni necessarie previa acquisizione formale
del consenso dell’interessato, compatibilmente con le sue
capacità cognitive.
L’eventuale lista d’attesa delle prenotazioni è realizzata
tenendo conto della data di presentazione della domanda.
Nel caso di indisponibilità immediata del posto, al verificarsi
della disponibilità dell’inserimento, la Direzione di struttura
ne dà comunicazione all’utente/parente/care giver,
concordando il giorno dell’inserimento.
In caso di rinuncia, l’utente/parente/care giver invia
comunicazione scritta alla struttura: nel caso di rinuncia
temporanea, la prenotazione relativa viene inserita al fondo
della lista delle prenotazioni; in caso di rinuncia definitiva, il
nominativo dell’utente è cancellato dalla lista delle
prenotazioni.
All’ingresso, l’utente deve avere con sé il corredo personale e
la documentazione necessaria (documento identità, tessera
sanitaria ed eventuale documentazione clinica).
Viene quindi effettuato un colloquio con l’utente e/o i parenti
al fine di raccogliere le informazioni sui bisogni, abitudini,
comportamenti a rischio dell’utente.
I Nuclei residenziali
La Residenza ospita persone non autosufficienti,
elettivamente anziani, portatori di particolari patologie
geriatriche, neurologiche e neuro psichiatriche stabilizzate.
L'indicazione alle cure presso la Residenza è disposta in base
alla valutazione multidimensionale operata dalla Unità di
valutazione geriatrica (U.V.G.) dell'ASL di appartenenza
dell’assistito. La relativa documentazione è acquisita dalla
Residenza.
Alla Residenza possono afferire, in via del tutto eccezionale,
anche persone di età non inferiore ai 45 anni, purché affette
da disabilità cronica ad andamento evolutivo, per le quali non
sia possibile la cura domiciliare e per le quali
l'organizzazione e il contesto della struttura risultino adeguati
al massimo sviluppo delle residue capacità relazionali e al
progetto assistenziale. In tali casi l'indicazione alle cure
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presso la Residenza deriva dalla valutazione congiunta delle
Unità di valutazione geriatrica e handicap.
La camera è assegnata in base alla disponibilità del posto
letto, considerando il sesso dell’inserendo (per le camere
doppie), tenendo comunque conto, ove possibile, delle
preferenze dell’utente medesimo. Eventuali spostamenti,
dovuti ad esigenze del servizio, sono preventivamente
comunicati all’utente/care giver, salvo i casi di assoluta ed
indifferibile urgenza.
Al momento dell’accoglienza il personale medico valuta le
condizioni psico-fisiche dell’ospite.
Nel primo periodo di inserimento vengono rilevate le
condizioni cliniche, il profilo relazionale e psicologico, il
grado di autonomia, le potenzialità, ecc. al fine di permettere
all'equipe interdisciplinare interna di elaborare il Piano
Assistenziale Individuale (P.A.I.), che sarà condiviso con
l’utente e/o i suoi familiari, e a loro trasmesso.
A garanzia dell’adattabilità della risposta in relazione alla
specificità delle situazioni da trattare, è possibile che durante
la permanenza in struttura, l’utente possa essere spostato in
un nucleo più idoneo alle sue condizioni.
La permanenza nella R.S.A. è condizionata dalla persistenza
di necessità di prestazioni sanitarie che possono essere
espletate dall'organizzazione presente nella struttura. Qualora
le prestazioni necessarie all'assistenza dell’utente potessero
essere svolte in una struttura con organizzazione non sanitaria
oppure fossero necessarie prestazioni di complessità non
organizzabile nella struttura, il Direttore Sanitario, valutata la
situazione con l’utente ed i suoi congiunti, può concordare il
trasferimento nella struttura più idonea.
•
Il Centro Diurno Alzheimer Integrato
L’ammissione al C.D.A.I. è disposta sulla base di un progetto
individualizzato redatto in collaborazione con i servizi
sanitari e socio assistenziali del Distretto, previa valutazione
multidimensionale dell’utente, con l'accordo della U.V.G.
dell’ASLTO 5
La frequenza al Centro, se prevista nell’ambito del progetto
individualizzato, può anche essere limitata a pochi giorni alla
settimana, nel rispetto delle modalità di funzionamento del
Centro.
La verifica dell’attuazione del progetto individualizzato viene
discussa all’interno dell’equipe interdisciplinare interna in
una riunione sul caso.
L’obiettivo principale degli interventi di tipo riabilitativo, di
mantenimento, di stabilizzazione e di reinserimento per
questi pazienti è quello di un miglioramento della qualità
della loro vita, attraverso una gestione dei bisogni
assistenziali, clinici e psicologici evidenziati da una
valutazione multidimensionale, effettuata con lo strumento
del Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.).
ART. 3 - NORME DI VITA COMUNITARIA
Gli utenti della Residenza LATOUR sono tenuti a osservare
le regole della struttura, con particolare riguardo a quelle
della convivenza e della vita di relazione e ad adeguarsi alle
disposizioni della Direzione.
L’utente gode di libertà di movimento ed eventuali
limitazioni sono esclusivamente imposte dal suo stato di
salute.
L’utente residente:
compatibilmente con le condizioni di salute sarà
autorizzato dalla Direzione ad uscire all’esterno, previa
compilazione di apposito modulo;
ha la possibilità di personalizzare la propria camera,
portando con sé oggetti e suppellettili personali, nel rispetto
dei diritti e delle esigenze dell’eventuale compagno di
stanza e degli utenti, nonché della sicurezza.
3
L’utente del Centro Diurno
ha facoltà di scegliere l’orario di ingresso nella fascia dalle
8-8,30 e di uscita dalle 16-16,30.
Compatibilmente con le proprie condizioni fisiche e mentali,
l’utente si impegna a:
• non danneggiare arredi, attrezzature e parti strutturali;
• segnalare al personale l’eventuale cattivo funzionamento
delle attrezzature o degli impianti della camera;
• consentire al personale di servizio ad entrare nella camera
per provvedere alla pulizia, ai controlli e alle eventuali
riparazioni;
• mantenere un comportamento corretto, dignitoso e
rispettoso verso gli utenti;
• osservare regole di igiene personale e dell’ambiente;
• astenersi dal dare compensi di qualunque natura al
personale operante in struttura e richiedere loro ciò che è
vietato dal regolamento;
• utilizzare gli apparecchi radio-tv negli orari stabiliti,
rispettando il riposo degli utenti, eccetto per il caso di
utilizzo di idonee cuffie auricolari.
ART. 4 - ASSISTENZA MEDICA,
INFERMIERISTICA, ALLA PERSONA;
ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE, DI RIABILITAZIONE
Assistenza medica e psicologica
L’assistenza medica all’utente residenziale, è garantita da
Medici di Medicina Generale della struttura, che forniscono
le prestazioni previste dall’Accordo Collettivo in vigore,
comprese le prestazioni di particolare impegno professionale,
le certificazioni e ogni altra prestazione di competenza. Ogni
medico non può avere più di 20 scelte. L’utente all’atto
dell’ammissione dovrà scegliere, tra i medici sopraindicati,
quello con disponibilità di scelta.
L’assistenza medica all’utente semi residenziale è garantita
dai Medici di Medicina Generale, con i quali si rapportano le
figure sanitarie della struttura.
Lo Psicologo, oltre che per gli utenti (…) del Centro Diurno
Integrato Alzheimer, viene assicurato per le eventuali attività
di sostegno previste all’interno del progetto individualizzato.
Assistenza infermieristica
L’assistenza infermieristica è assicurata dalle seguenti figure
professionali:
a) responsabile area infermieristica: svolge l’importante
funzione di collegamento tra le figure sanitarie e quelle
assistenziali, facilitando la trasmissione delle informazioni;
verifica la quantità e la qualità degli interventi infermieristici,
supportando l’operato degli infermieri professionali
nell’organizzazione delle attività sanitarie;
b) infermiere: svolge funzioni di prevenzione delle malattie,
assistenza e somministrazione delle terapie prescritte e di
educazione sanitaria. Svolge, inoltre, tutte le mansioni di tipo
organizzativo, di controllo e di registrazione delle
informazioni in stretta collaborazione con i medici di
Medicina Generale e gli specialisti. Agisce sia
individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori
sanitari e sociali.
Assistenza alla persona
L’assistenza alla persona è assicurata da Operatori Socio
Sanitari (O.S.S.): svolgono interventi diretti all’assistenza
alla persona (aiuto durante l’igiene personale e i pasti,
compreso l’imboccamento, se necessario, deambulazione e
mobilizzazione, vestizione, prevenzione delle complicanze
dell’allettamento prolungato, pulizia ordinaria degli ambienti
di vita, arredi ed attrezzature dell’utente, ecc.), interventi di
protezione della persona (controllo e vigilanza) e interventi
generali di natura assistenziale (prestazioni di carattere
assistenziale volte a seguire l’evoluzione delle condizioni
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dell’utente, rapporti con la famiglia e l’esterno, ecc.) e
qualsiasi altra competenza prevista per il profilo
professionale dalla normativa vigente in materia.
Tra questi viene identificata anche la figura del TUTOR, che
prende in cura con maggiore carico 2 o 3 anziani, di cui
diventa il riferimento.
Per il settore residenziale, è altresì individuata la funzione di
Responsabile dell’Area Assistenza Tutelare, a cui sono
affidati: importanti funzioni di comunicazione e
collegamento tra le diverse figure sanitarie e quelle
assistenziali; coordinamento delle attività socio assistenziali,
verificandone gli interventi sotto il profilo della quantità e
della qualità e supportando l’operato degli addetti
all’assistenza di base nella fase di ambientamentoinserimento dell’utente; mansioni amministrative relative alla
gestione del personale addetto all’assistenza. È inoltre
responsabile del piano di lavoro integrato di nucleo, nonché
dei servizi accessori.
Attività di animazione
Educatori /Terapisti occupazionali: svolgono le attività ludico
ricreative, collettive e individuali, programmate per gli utenti.
Attività di riabilitazione
Fisioterapisti e logopedista: svolgono l’attività di
riabilitazione; operano con tecniche specifiche nel recupero
dell’autosufficienza
e
dell’autonomia
dell’anziano,
addestrando gli utenti al recupero della modalità autonoma
nell’alimentazione, nella vestizione, nell’igiene, nella
comunicazione, nel rispetto dei protocolli e dei programmi di
riabilitazione, elaborati dallo specialista di Rieducazione e
Recupero Funzionale, in accordo con il Medico di Medicina
Generale.
Visite specialistiche
Le visite specialistiche, richieste dal medico curante per gli
utenti residenziali, sono effettuate, preferibilmente nella
struttura stessa e quando possibile alla presenza del
richiedente. In caso sia necessario il trasferimento dell’utente
per l’effettuazione di prestazioni diagnostiche, è cura del
personale della struttura provvedere ad organizzare il
trasporto, utilizzando idoneo mezzo, e l’eventuale
accompagnamento (con addebito all’utente del relativo
onere) in assenza di familiare disponibile.
Assistenza protesica, integrativa e farmaci
Per tutti gli ospiti ricoverati in struttura, residenti in Regione
Piemonte, l’assistenza specialistica, protesica, integrativa,
farmaceutica e le prestazioni diagnostico-terapeutiche sono
garantite dall’A.S.L. TO5, ove possibile direttamente presso
il presidio stesso,secondo le necessità degli ospiti.
Per quanto riguarda l’assistenza protesica ed integrativa, si
specifica quanto segue:
la fornitura di protesi ed ortesi, previste dagli
Elenchi 1, 2 (esclusi quelli espressamente previsti dal
presente provvedimento) e 3 del D.M. 332/99 è garantita
dalle A.S.L. di residenza degli ospiti, sia per gli ospiti in
regime di convenzione sia in regime privato, secondo le
disposizioni delle vigenti normative e dell’organizzazione
delle singole ASL;
l’ASL TO5 ha concordato con la struttura le
modalità della fornitura diretta di presidi degli Elenchi 2 e 3
del D.M. 332/99 oggetto di gara; per gli ospiti residenti in
ASL diversa da quella in cui è ubicata la struttura, la
fornitura avviene sulla base delle modalità di compensazione
dell’eventuale spesa sostenuta dall’ASL in cui insiste la
struttura;
letti, cuscini e materassi antidecubito, nonché
sollevatori con relative imbracature, con le caratteristiche
previste dal D.M. 332/99, sono garantiti dalla struttura;
4
per la fornitura di presidi antidecubito con
caratteristiche particolari, il riferimento è l’ASL di residenza
della persona inserita in struttura in base ad uno specifico
progetto assistenziale definito con il Distretto dell’ASL di
residenza.
L’A.S.L. TO5 garantisce sia per gli ospiti in regime di
convenzione sia in regime privato:
• la fornitura diretta dei farmaci, sulla base di quanto previsto
nel Prontuario Terapeutico Aziendale (PTA. L’erogazione
di farmaci non presenti in PTA (farmaci ad personam o
farmaci in fascia C) è valutata dalla Commissione
Terapeutica Aziendale;
• la fornitura diretta dei prodotti per la Nutrizione Artificiale,
dei supplementi nutrizionali orali calorici (per pazienti
malnutriti) e dei sostituti dell’acqua (per pazienti disfagici),
sulla base del Piano Nutrizionale;
• la fornitura diretta di materiale di medicazione avanzata,
sulla base di piani terapeutici rilasciati da Specialisti del
SSN, nei quadri clinici e con le modalità di prescrizione
previste dalle attuali disposizioni regionali, previsti nel
Prontuario Aziendale. La struttura è dotata del materiale
necessario per l’intervento episodico o acuto; mentre per il
materiale necessario per medicazioni continue o riferite a
piani terapeutici, prescrivibili direttamente dai MMG, si
applica quanto previsto dalla DGR 21-11426 del
18/05/2009.
• la fornitura diretta del materiale necessario per
l’automonitoraggio glicemico per pazienti diabetici;
• ossigenoterapia è erogata ai pazienti affetti da IRC,
secondo il Piano Terapeutico redatto dal medico
specialista;
Per gli ospiti residenti in ASL diversa dall’ASLTO5, le due
ASL interessate dovranno concordare modalità di
compensazione dell’eventuale spesa sostenuta dall’ASL in
cui insiste la struttura.
Il Direttore Sanitario della struttura si raccorda con i Servizi
Aziendali competenti dell’ASLTO5 per dare attuazione a
quanto sopra indicato.
I farmaci di fascia C, se non ricompresi nel Prontuario
Farmaceutico Aziendale, sono soggetti a rimborso a carico
dell’Utente/Comune, previa presentazione della ricetta
medica nominativa e relativi scontrini fiscali.
Trasporti
È organizzato il servizio di trasporto per l’effettuazione di
prestazioni diagnostiche e specialistiche, qualora non
erogabili direttamente in struttura, e per i trasferimenti
ospedale-residenza-domicilio-altre strutture
con
costi
corrisposti secondo quanto specificato al successivo articolo
11.
ART. 5 - PRESTAZIONI DI NATURA
ALBERGHIERA
Sveglia/riposo
La sveglia, per gli utenti residenziali, è prevista per le ore 7,
ma l’utente può scegliere di essere alzato in orario
successivo. Anche l’orario del riposo notturno, previsto tra le
ore 20,00 e le 21,00, può essere posticipato su richiesta del
singolo.
Pulizie
La pulizia dei locali comuni viene eseguita dal personale
addetto, in orari compatibili con il normale svolgimento delle
attività della struttura, senza recare disturbo agli utenti.
Vitto
I pasti vengono preparati sulla base di tabelle idonee dal
punto di vista dietetico e nutrizionale.
Eventuali diete personalizzate, dovute a particolari patologie,
sono prescritte dal medico curante.
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
Gli orari dei pasti sono i seguenti:
colazione:
ore 8,00 – 9,30
pranzo:
ore 12,00 – 13,15
cena:
ore 18,30.
La somministrazione dei pasti principali di norma avviene
nelle sale da pranzo, anche per favorire la socializzazione. Se
l’utente non è in grado di esservi trasportato, anche in
carrozzella, il pasto è servito nella camera o al letto del
malato.
Parenti/visitatori possono consumare pranzo o cena nella
Residenza corrispondendo l’importo stabilito. Il personale
operante nella struttura può usufruire del servizio mensa
secondo le modalità previste dall’ente di appartenenza.
Servizi barbiere/parrucchiere- Cure estetiche
Il servizio di barbiere e parrucchiere comprende una
prestazione mensile di taglio e piega. Possono essere richieste
prestazioni diverse e straordinarie, i cui costi sono a carico
del richiedente, secondo le tariffe esposte nei locali della
struttura.
Tutte le prestazioni ulteriori rispetto a quelle indicate nel
precedente capoverso, sono a carico dell’Utente.
Anche le cure estetiche, se non prescritte nel Piano
Individuale (P.A.I.) o dal medico per esigenze sanitarie, sono
a carico dell’Utente.
Servizio di lavanderia e guardaroba
Il servizio di lavaggio e stiratura della biancheria e degli
indumenti degli utenti residenziali, secondo quanto previsto
nel documento “Informativa lavanderia interna”, è compreso
nella retta.
All’ingresso i capi personali di uso corrente, di cui dovrà
essere consegnata una lista al responsabile del settore,
dovranno essere contrassegnati in modo da essere identificati.
Assistenza religiosa
E’ prevista la libertà di culto nel rispetto delle esigenze
personali e comunitarie. A tal proposito sono previsti accordi
con le autorità religiose.
Centralino e portineria
Il servizio è attivo sette giorni su sette. E’ previsto l’uso di
apparecchi telefonici in camera con onere a carico
dell’utente.
Presso il punto di accoglienza è custodita e smistata la posta
degli utenti.
Servizi amministrativi
Tutte le pratiche amministrative, compresi contabilità,
servizio cassa e custodia valori, vengono svolte nell’ufficio
amministrativo.
Servizio di trasporto da e per il domicilio:
È organizzato il servizio di trasporto da e verso il domicilio,
con idonei automezzi, per gli utenti dei Centro Diurno della
struttura. L’accesso al servizio è rimesso alla scelta
dell’utente ed il relativo onere è posto a carico dell’utente.
ART. 6 - ACCESSO A FAMILIARI E VISITATORI
Nell’orario di apertura (dalle 8,00 alle 20,00) è consentito
l’accesso a parenti e visitatori, che dovranno fornire al
centralinista le proprie generalità e attenersi alle disposizioni
che verranno fornite dalla Direzione.
Deroghe all’orario potranno essere rilasciate dal Direttore
Sanitario o suo delegato su motivata richiesta.
I medici curanti, in accordo con la Direzione Sanitaria, sono
obbligati a intervenire nella limitazione di eventuali visite che
possano risultare di ostacolo all’esecuzione dei programmi
individuali di cura e quindi sfavorevoli alla salute degli
utenti.
Orari e modalità di accesso potranno subire modificazioni
sulla base di esigenze tecnico-gestionali.
5
In particolare, le visite devono evitare di arrecare disturbo
agli utenti e di essere di ostacolo alle attività degli operatori.
Agli utenti/loro parenti della residenza è riconosciuto un
ruolo partecipativo nella programmazione e valutazione dei
servizi sanitari. Infatti, ai sensi della Legge regionale 6
agosto 2007, n. 18, l’ASL TO 5 ha istituito la Conferenza
Aziendale di Partecipazione, organismo di rappresentanza
degli utenti. Con determinazione n. 187 del 13 febbraio 2009
(disponibile presso gli Uffici di direzione) è stato approvato il
relativo Regolamento che definisce compiti, funzioni e
composizione.
ART. 7 - ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E
VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE
Le Associazioni di volontariato legalmente riconosciute che
desiderano concorrere al perseguimento degli obiettivi di cui
all’art. 1 potranno essere autorizzate a cooperare con proposte
o progetti alle attività della residenza.
Nella Residenza è possibile prestare servizio civile, in
collaborazione con il personale in servizio e con i volontari, a
seguito dei necessari accordi con gli Enti preposti.
ART. 8 - CENTRI DI RESPONSABILITA’ DELLA
RESIDENZA
La Residenza è diretta da un Responsabile di Struttura che ha
la responsabilità del coordinamento della gestione e
organizzativo complessivo. Il Responsabile, nominato dalla
Direzione Generale (D.G.) dell’ASL TO5, opera in base agli
obiettivi ed agli indirizzi gestionali fissati dall’Azienda. Gli
sono affidati compiti di organizzazione generale di attività,
nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi e la
vigilanza sugli aspetti qualitativi dei servizi offerti agli ospiti.
È altresì presente un centro di responsabilità delle attività
sanitarie affidato a un Direttore Sanitario, nominato dalla
D.G.
Il Direttore Sanitario è responsabile degli aspetti igienicosanitari della struttura residenziale e assicura il raccordo e
l’armonizzazione degli interventi erogati dalle diverse
componenti sanitarie, agevolandone funzioni ed integrazione.
ART. 9 - NORME A TUTELA DEGLI UTENTI –
DECALOGO DEI DIRITTI
La Direzione della Residenza si impegna a promuovere:
• l'uguaglianza degli utenti/ospiti nei confronti dei servizi
erogati, intesa non solo come uniformità ed imparzialità
delle prestazioni, ma anche come assoluto divieto di
discriminazione nei confronti di esigenze particolari,
• il rispetto per la dignità della persona e delle specificità
individuali senza distinzioni di nazionalità, etnia,
religione, lingua, condizioni economiche e opinioni
politiche – teso alla realizzazione di un rapporto di piena
fiducia,
• l’integrità e l’onestà come fonti di ispirazione quotidiana,
• la continuità dell'erogazione del servizio, mediante la
predisposizione di appositi turni di servizi assistenziali e
di cura,
• l'efficacia e l'efficienza, dell’attività lavorativa e
gestionale cercando costantemente di erogare le
prestazioni in modo razionale, senza spreco di risorse e
nella ricerca di una qualità sempre migliore.
Avuto riguardo delle condizioni cliniche di ognuno, l’utente è
invitato a partecipare il più possibile alla vita comune e
all’attività di animazione.
Nella struttura gli utenti devono, di norma, indossare abiti
della vita quotidiana.
La Direzione della Residenza inoltre si pone quale obiettivo
fondamentale il rispetto dei seguenti diritti degli Utenti
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
recependo il Decalogo dei Diritti dell’Utente, previsto dalla
D.G.R. n. 45-4248/2012 e s.m.i.:
• Diritto alla vita: ogni persona deve ricevere la tempestiva,
necessaria e appropriata assistenza per il soddisfacimento
dei bisogni fondamentali per la vita;
• Diritto di cura e assistenza: ogni persona deve essere
curata in scienza e coscienza e nel rispetto delle sue
volontà;
• Diritto di prevenzione: a ogni persona deve essere
assicurato ogni strumento atto a prevenire rischi e/o danni
alla salute e/o alla sua autonomia;
• Diritto di protezione: ogni persona in condizioni di
bisogno deve essere difesa da speculazioni e raggiri;
• Diritto di parola e di ascolto: ogni persona deve essere
ascoltata e le sue richieste soddisfatte nel limite del
possibile;
• Diritto d’informazione: ogni persona deve essere
informata sulle procedure e le motivazioni che
sostengono gli interventi cui viene sottoposta;
• Diritto di partecipazione: ogni persona deve essere
coinvolta sulle decisioni che la riguardano;
• Diritto di espressione: ogni persona deve essere
considerata come individuo portatore di idee e valori ed
ha il diritto di esprimere le proprie opinioni;
• Diritto di critica: ogni persona può dichiarare liberamente
il suo pensiero e le sue valutazioni sulle attività e le
disposizioni che la riguardano;
• Diritto al rispetto e al pudore; ogni persona deve essere
chiamata con il proprio nome e cognome e devono essere
rispettati la sua riservatezza e il suo senso del pudore;
• Diritto di riservatezza: ogni persona ha il diritto al
rispetto del segreto su notizie personali da parte di chi
eroga direttamente o indirettamente l’assistenza;
• Diritto di pensiero e di religione: goni persona deve poter
esplicitare le sue convinzioni filosofiche, politiche e
sociali, nonché praticare la propria confessione religiosa.
La struttura adotta una Carta dei Servizi, quale strumento
rilevante dei diritti degli utenti, a garanzia di una corretta
informazione sulle prestazioni erogate e sulla possibilità di
accesso alle stesse.
La Carta dei Servizi e il presente Regolamento sono in
visione presso l’ufficio amministrativo della struttura e c/o gli
sportelli dell’ufficio Relazioni con il Pubblico e sul sito
internet dell’ASL TO5.
ART. 10 - NORME DI INTERESSE GENERALE
Il personale in servizio deve indossare una divisa decorosa e
pulita, specifica per ogni figura professionale (camice, tuta o
grembiule) e avere ben visibile il cartellino con nome e
qualifica.
Il personale non è autorizzato a gestire denaro o valori per
conto degli utenti, né a conservare preziosi, denaro, libretti di
banca, oggetti personali o altro. Per eventuali necessità di
custodia occorre rivolgersi agli uffici amministrativi della
Residenza.
L’utente non può richiedere al personale prestazioni non
previste dal normale programma di servizio. Eventuali
avvalimenti di persone, estranee all’organizzazione delle
struttura, per compagnia dell’utente, vanno preventivamente
concordati con la Direzione della struttura. In ogni caso, la
struttura è totalmente estranea a qualsiasi rapporto con la
persona che è chiamata a prestare compagnia all’utente.
Nel caso desideri avanzare delle richieste straordinarie o
segnalare inadempienze nel servizio, può rivolgersi al
Direttore Sanitario o al Responsabile di Struttura.
6
ART. 11 - RETTA GIORNALIERA e DEPOSITO
CAUZIONALE
11.1 Importo della retta giornaliera
L’importo della retta giornaliera complessiva (sanitaria ed
alberghiera), per le prestazioni erogate nella residenza e
previsti dal presente Regolamento, è approvato dalla ASL
TO5, in accordo con gli enti gestori dei SSA del territorio, ai
sensi della normativa regionale vigente in materia.
Gli importi così determinati sono applicati anche per i
ricoveri a tempo determinato (cd ricoveri di sollievo).
Degli eventuali aumenti della retta giornaliera (compresi
l’entità e la decorrenza) verrà data comunicazione scritta
all'Utente/Impegnatario dall’ASL TO5.
L’utente inserito in regime privato deve corrispondere
l’intero importo della retta (sanitaria e alberghiera).
11.2 La retta sanitaria.
L’ASL di appartenenza dell’assistito garantisce il pagamento
della quota parte di spettanza sanitaria, secondo la
ripartizione di cui alla normativa regionale vigente in
materia, per ogni utente ricoverato.
La retta sanitaria comprende tutte le prestazioni indicate nel
precedente articolo 4.
La sua corresponsione cessa il giorno successivo al verificarsi
dell’assenza (dimissione, decesso, ricovero ospedaliero,
assenze brevi,…) e riprende a decorrere dal giorno di rientro
in struttura.
11.3 La retta alberghiera
La quota alberghiera della retta giornaliera, secondo la
ripartizione prevista dalla normativa regionale vigente in
materia,
- applicata nella stessa misura e con le stesse
modalità anche ai ricoveri a tempo determinato -, è a carico
del singolo utente che, se non in grado di provvedervi, dovrà
tempestivamente dichiararlo al fine di ottenere le integrazioni
economiche necessarie da parte degli Enti territorialmente
competenti titolari delle funzioni socio-assistenziali.
La retta alberghiera comprende tutte le prestazioni ed i servizi
indicati nel precedente articolo 5.
L’Utente / Impegnatario può avanzare richiesta di prestazioni
straordinarie di tipo alberghiero o assistenziale direttamente
alla Direzione della residenza che, dopo averne valutato
l’opportunità,
rilascerà
eventuale
autorizzazione,
comunicando all’interessato i relativi costi.
Gli importi delle tariffe, per eventuali servizi a pagamento
non ricompresi nella retta alberghiera, definite dalla
Direzione Generale ASL TO5 su proposta della Ditta
aggiudicataria, sono disponibili presso gli Uffici
amministrativi della struttura.
11.3.1. Le modalità di pagamento
La corresponsione dell’importo mensile (retta giornaliera per
n. giorni di presenza al mese) della retta a carico dell’Utente,
anche in caso di ammissione all’integrazione da parte
dell’Ente gestore dei SSA, deve avvenire entro il giorno 10 di
ogni mese.
Ai fini del conteggio dell’addebito mensile, la giornata di
ingresso viene considerata giornata di presenza effettiva.
Successivamente
la
presenza
dell’Utente
viene
convenzionalmente rilevata alle ore 00,00 ogni giorno.
La fattura della retta mensile conterrà anche eventuali spese
extra per l’erogazione di servizi aggiuntivi a carico
direttamente dell’Utente relativi al mese precedente ed
evidenziati in modo chiaro sulla fattura.
11.3.2.Conservazione del posto
Solo in caso di assenza per ricoveri in ospedale, la retta
alberghiera non verrà corrisposta. E’ garantito il
mantenimento del posto letto. Qualora il ricovero in ospedale
dovesse protrarsi per lunghi periodi di tempo si concorderà
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
con l’utente/parenti la modalità per il reinserimento in
Residenza.
In caso di decesso, non è dovuta la retta alberghiera dal
giorno successivo al verificarsi dell’evento.
Nel caso in cui l’Utente intenda lasciare provvisoriamente la
struttura, (fatto salvo la condizione di ricovero ospedaliero), è
tenuto a darne comunicazione alla Direzione di Struttura,
concordando le modalità di dimissione temporanea e di
successivo rientro.
Il tempo massimo concesso è pari a n. 7 giorni durante i quali
verrà scalato dalla retta il solo costo dei pasti non consumati.
In caso di dimissioni la quota verrà quantificata sulla base dei
giorni di effettiva presenza e conguagliata all’Utente
/Impegnatario.
In caso di rinuncia, a qualsiasi titolo o per qualsiasi causa,
alla permanenza nella struttura, l’Utente è tenuto a dare un
preavviso di almeno 15 giorni alla Direzione della Struttura
mediante formale comunicazione, pagando fino al 15° giorno
l’intera rata maturata, in caso di mancato preavviso.
La rinuncia si ritiene confermata dalla data di iscrizione a
Protocollo di corrispondenza della richiesta.
Detta conferma non è prevista nel caso di compilazione
dell’apposito
modulo
“DIMISSIONE
DALLA
RESIDENZA”, alla presenza del Responsabile di Struttura o
suo delegato.
11.3.3 Corresponsione della retta alberghiera integrata
dall’ente gestore dei SSA.
Nel caso in cui l’utente sia ammesso all’integrazione della
stessa retta alberghiera da parte dell’Ente gestore dei SSA di
riferimento, il versamento è effettuato direttamente dall’Ente
all’ASL TO5.
La corresponsione di tale quota della retta alberghiera cessa il
giorno successivo al verificarsi dell’assenza (dimissione,
decesso, ricovero ospedaliero, assenze brevi,…) e riprende a
decorrere dal giorno di rientro in struttura.
11. 4 Deposito cauzionale
L' Utente verserà, all’atto della ammissione in struttura, a
titolo di cauzione sul pagamento delle rette mensili, una
somma corrispondente ad una mensilità intera.
In caso di frequenza part – time al servizio diurno, la somma
è ridotta del 50%.
Detta cauzione non è dovuta nel caso di ricoveri a tempo
determinato (cd. Ricoveri di sollievo) e nel caso in cui
l’utente sia ammesso all’integrazione della retta da parte del
competente Ente gestore dei servizi Socio Assistenziali.
Tale somma sarà restituita, comprensiva degli interessi
maturati secondo il tasso legale annuo, entro trenta giorni
dalla data in cui viene lasciato il posto occupato.
Si specifica che è facoltà dell’ASL TO5 procedere
all’incasso, in conto retta e/ altri oneri a carico dell’utente, a
proprio favore della cauzione versata nel caso in cui l’Utente
e non provveda nei termini di cui al precedente 11.3.1, al
pagamento di quanto dovuto per il servizio prestato.
L’incameramento della cauzione sarà effettuato senza
bisogno di alcuna procedura d’esecuzione e non esonera
l’Utente al pagamento di quanto dovuto per il servizio, oltre
gli interessi di mora, eventualmente dovuti per la sola somma
che eccede la cauzione versata.
Nel caso l’Utente provvedessero al saldo della retta/e
mensile/i e/ degli altri oneri, dovrà essere reintegrata la
cauzione precedentemente incamerata.
All’atto del versamento della cauzione, verrà rilasciata
regolare fattura.
11. 5 I costi per il trasporto in ambulanza per persone non
altrimenti trasferibili:
• per l’effettuazione di prestazioni diagnostiche,
specialistiche, qualora non erogabili direttamente
7
•
•
nell’ambito della struttura residenziale, o per ricovero
ospedaliero programmato, per gli utenti in convenzione
con integrazione tariffaria da parte dell’Ente gestore delle
funzioni socio-assistenziali, sono a carico dell’ASL di
residenza della persona; coloro che non fruiscono di detta
integrazione tariffaria provvedono in proprio al
pagamento del costo del trasporto;
per il rientro da ricovero ospedaliero sono a carico della
struttura in quanto compresi nella tariffa giornaliera;
detto servizio è a carico dell’utente per il rientro a
domicilio, il trasferimento in altra struttura e/o per motivi
per esigenze personali diverse da quelle di ordine
sanitario o socio–assistenziale di cui al precedente
capoverso. I costi relativi sono indicati in apposite tabelle
pubblicate mediante affissione nei locali della struttura.
ART. 12 - DOCUMENTAZIONE
La Residenza utilizza e conserva in sede, aggiornandoli,
supporti cartacei/informatizzati al fine di acquisire e
mantenere i dati riguardanti gli utenti che sono indispensabili
per un’adeguata cura e assistenza agli stessi e per
un’efficiente organizzazione gestionale della Residenza.
Sono rispettati i contenuti e i criteri delle norme relative alla
gestione dei dati (D.Lgs. 30.06.2003, n°196).
Vengono utilizzati i seguenti supporti:
1) amministrativi:
•
cartella amministrativa dell’utente, indicante generalità,
dati amministrativi, recapiti parenti, modalità
pagamento, elenco oggetti e/o suppellettili e corredo
personale di proprietà dell’utente etc.;
•
registro delle persone alloggiate;
2) sanitari - assistenziali:
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
•
cartella socio sanitaria dell’utente contenente: relazione
del medico inviante, scheda medica che rilevi le
condizioni psico-fisiche del paziente all’ingresso,
schede ADL, IADL, MMSE, terapia, documentazione
diagnostica ed analisi cliniche, visite specialistiche e
ricoveri ospedalieri, etc.;
•
registro delle terapie e diario infermieristico;
•
quaderno delle consegne (con annotazione dei servizi
svolti durante il turno di lavoro e l’indicazione delle
consegne lasciate al turno successivo);
•
schede dell’igiene personale degli utenti;
•
P.A.I.
La struttura rilascia copia della documentazione personale
dell’utente (cartella sanitaria integrata, PAI, esami
diagnostici) in caso di trasferimento, allontanamento, decesso
dell’utente.
ART. 13 - PROCEDURE DI AMMINISTRAZIONE DI
SOSTEGNO E DI INTERDIZIONE
L’ASL TO5, in applicazione delle normative vigenti in
materia, ove a conoscenza di fatti, riguardanti utenti della
Residenza Latour, tali da rendere opportuna l’apertura di
procedimenti per l’attivazione di misure di protezione della
persona, effettua le necessarie segnalazioni ai competenti
Enti Gestori dei Servizi Socio Assistenziali ovvero
direttamente al Giudice Tutelare.
ART. 14 - MODIFICHE AL REGOLAMENTO
L’ASL TO5 si riserva di modificare, attraverso
provvedimento della Direzione Generale, il presente
regolamento, portandone a conoscenza tutte le parti
interessate.
8
PROGETTO DI GESTIONE
LA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE
E IL CENTRO DIURNO INTEGRATO
1. PREMESSA
Le residenze sanitarie assistenziali (R.S.A.) si configurano
come strutture extraospedaliere finalizzate a fornire
accoglimento, prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero
a persone non autosufficienti, prevalentemente anziani, non
assistibili al proprio domicilio.
Il D.P.C.M. 29 novembre 2001 “Definizione dei Livelli
Essenziali di Assistenza” infatti prefigura, tra le attività
sanitarie e socio sanitarie territoriali, le attività residenziali e
semi residenziali a favore di persone anziane non
autosufficienti.
Il P.S.R. per il triennio 2007 - 2010, approvato il 24 ottobre
2007, al Capitolo 4 “Integrazione socio-sanitaria e cure
primarie”, prevede quale area prioritaria di intervento la
“tutela della salute della persona anziana”, includendo, tra
l’altro, la realizzazione di percorsi assistenziali a favore di
tali soggetti, secondo un modello organizzativo ispirato dal
principio della continuità delle cure, assicurando, caso per
caso, e per le differenti tipologie di bisogno, prevenzione,
diagnosi precoce, cura efficace, riabilitazione e, se del caso,
lungo assistenza.
Le R.S.A. devono corrispondere ai requisiti strutturali
specifici (indicati nel D.P.C.M. 22/12/89 e s.m.i.) che sono
imperniati:
•
sulla articolazione della zona residenziale in “nuclei”
funzionalmente autonomi di 15-20 posti;
•
sulla dotazione di servizi generali e collettivi;
•
sulla presenza di servizi sanitari (ambulatorio, palestra
di riabilitazione);
•
sulla disponibilità di adeguati spazi “di vita collettiva”.
Detti principi sono previsti anche per il C.D.I. dalla
normativa regionale di settore (D.G.R. 38/92 e D.G.R.
203/93).
La D.G.R. n. 51 – 11389 del 23.12.2003 ha definito gli
indirizzi e le linee guida per la realizzazione di un modello
integrato tra area sanitaria e area socio – assistenziale per la
gestione ed erogazione delle attività socio – sanitarie di cui al
D.P.C.M. 29.11.2001. La stessa ha individuato, i criteri di
ripartizione delle tariffe relative alle prestazioni erogate, tra
quote a carico del FSR e quote a carico dell’Utente/Comune.
Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale, approvato dal
Consiglio regionale con deliberazione del 3 aprile 2012, n.
167-14087, ha individuato tra gli altri obiettivi la revisione
del modello organizzativo di assistenza residenziale e
semiresidenziale definito con D.G.R. n. 17 – 15226 del
30.03.2005, richiedendo una riduzione delle rigidità e delle
segmentazioni, insite nel modello stesso.
Il nuovo modello organizzativo proposto dalle regione
Piemonte con D.G.R. 45 – 4246 del 31 luglio 2013, è
formulato sulla base del principio generale, contenuto nel
D.Lgs. 502/1992 modificato ed integrato e nel D.P.C.M.
29/11/2001 (a cui l’art. 54 della L.289/2002 ha dato forza di
legge), secondo il quale è compito del Servizio Sanitario
nazionale garantire le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie,
attraverso gli interventi di prevenzione, diagnosi, cura e
riabilitazione previsti dalla normativa vigente e riconducibili
ai Livelli Essenziali di Assistenza.
L’area dell’integrazione socio-sanitaria è normata dall’art. 3
septies del D.Lgs. 502/1992 e, in attuazione, dal D.P.C.M.
14/2/2001 “Atto d’indirizzo e coordinamento in materia di
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
prestazioni socio-sanitarie”. Tale normativa individua e
definisce, nell’area dell’integrazione socio-sanitaria, le
prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria,
quelle sanitarie a rilievo sociale e quelle sociali a rilievo
sanitario.
Il D.P.C.M. 29/11/2001, Allegato 1, punto 1.C, come
recepito dalla D.G.R. n. 51-11389 del 23.12.2003, “Accordo
Regione-territorio per l’applicazione dei L.E.A. sull’area
socio-sanitaria”, nell’ambito della titolarità sanitaria delle
prestazioni comprese nei Livelli Essenziali, individua per
ciascuna tipologia di carattere socio-sanitario, quelle che
sono le prestazioni sanitarie e quelle sanitarie di rilevanza
sociale nelle quali la componente sanitaria e quella sociale
non risultano operativamente distinguibili e per le quali è
stata prevista una percentuale di costo non attribuibile alle
risorse finanziare destinate al S.S.N.
L’area di prestazioni interessata dal presente modello
afferisce a quest’ultima tipologia e riguarda le “prestazioni
terapeutiche, di recupero e mantenimento funzionale delle
abilità per non autosufficienti in regime residenziale,
compresi gli interventi di sollievo” erogate nel Livello di
Assistenza “attività sanitaria e socio-sanitaria nell’ambito di
programmi riabilitativi a favore di anziani” (rif. DPCM
29.11.2001, punto 1.C).
Obiettivi principali del nuovo modello sono:
• rimodulare, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza
(LEA), il complesso di attività erogate dalla rete delle
strutture pubbliche e private, articolandolo in un
ventaglio più ampio di risposte disponibili e dotandolo di
una maggiore flessibilità progettuale, organizzativa,
gestionale e strutturale, al fine di renderlo maggiormente
adeguato ai variegati bisogni che attualmente connotano
la popolazione anziana non autosufficiente;
• ottenere un più efficiente utilizzo delle risorse sanitarie
al fine di incrementare i posti letto convenzionabili;
• rispondere in maniera appropriata alle esigenze di
continuità assistenziale degli anziani in dimissione al
termine di ricoveri ospedalieri in acuzie e post-acuzie.
Ciò comporta una riorganizzazione delle prestazioni di
assistenza residenziale sulla base delle specifiche esigenze
delle persone assistite, attraverso un modello di risposta
fondato su una maggiore flessibilità quali-quantitativa degli
interventi, che trova nel Piano di Assistenza Individualizzato
(P.A.I.) la sua espressione operativa.
Sono state pertanto individuate le
fasce assistenziali,
elencate nella successiva Tabella 1, in cui si articola
l’intensità delle prestazioni erogate nell’ambito dei L.E.A.,
all’interno delle strutture residenziali e semiresidenziali per
anziani non autosufficienti:
o alta-incrementata
o alta
o medio-alta
o media
o medio-bassa
o bassa
La fascia d’intensità assistenziale è individuata sulla base
delle modalità previste dalla D.G.R. 42-8390 del 10 marzo
2009.
Ogni fascia assistenziale individuata rappresenta uno
standard complessivo minimo da garantire, in termini di
tempi di assistenza giornalieri per ospite i quali, in base al
principio dell’appropriatezza della risposta posto a
fondamento del modello assistenziale, vengono assegnati ad
9
ogni Progetto Individuale in relazione al bisogno
assistenziale della persona.
Sono stati indicati, nella colonna “Tipologia di utenza” della
Tabella 1, alcuni criteri di massima attraverso cui le U.V.G.
procedono ad individuare la fascia d’intensità ed il livello di
complessità da attribuire ad un intervento.
Nel nuovo modello tracciato, la risposta residenziale viene
personalizzata e calibrata su un livello più adeguato al
complesso dei bisogni di salute e di assistenza dell’anziano.
Pertanto, l’organizzazione delle strutture erogatrici
dell’assistenza residenziale deve essere orientata a garantire
l’adattabilità della risposta in relazione alla specificità delle
situazioni da trattare.
Il modello è fondato sul riconoscimento di un congruo livello
di autonomia organizzativo gestionale agli enti erogatori
degli interventi residenziali, introducendo elementi di
flessibilità funzionali al miglioramento qualitativo
dell’assistenza erogata, al razionale utilizzo delle risorse e, in
linea generale, ad una più completa espressione
dell’efficienza gestionale degli enti.
Ciascuna struttura erogatrice provvede ad articolare il proprio
assetto gestionale, modulandolo per situazioni coesistenti e
compatibili, in relazione alla fascia/fasce di intensità e livelli
di complessità prestazionale complessivamente erogati,
coerentemente con i principi e gli
indirizzi stabiliti nel presente atto.
La struttura deve garantire, in base al Progetto Individuale
definito dall’U.V.G., la coerenza fra i bisogni rilevati ed
espressi nel progetto assistenziale e la globalità delle risposte
sanitarie, socio-sanitarie ed alberghiere attivabili da parte
della struttura.
Sulla base dell’articolazione organizzativa adottata per
l’erogazione degli interventi relativi a ciascuna fascia, la
struttura garantisce la copertura del fabbisogno complessivo
di risorse tecnico-professionali, con riferimento agli standard
prestazionali individuati nel presente modello – Tabella 1,
come definiti nei Progetti Assistenziali Individuali (P.A.I.)
relativi a ciascun ospite.
La funzionalità del modello organizzativo-gestionale fondato
sul principio della flessibilità degli interventi in relazione alla
centralità dei bisogni dell’utente presuppone, in particolare,
l’utilizzo coordinato del personale, da realizzarsi attraverso la
costituzione di nuclei di figure professionali sanitarie e socioassistenziali, coordinati ed operanti, in maniera integrata.
Tale flessibilità organizzativa risponde all’esigenza di
realizzare una razionale ed unitaria gestione delle risorse a
disposizione, ottimizzando l’impiego del personale, delle
attrezzature, degli spazi assistenziali e dei posti letto in modo
funzionale alle esigenze degli ospiti.
Le R.S.A. possono ospitare anche pazienti anziani dimessi
dai presidi ospedalieri nell’ambito di progetti di continuità
assistenziale o di dimissione protetta. Per questa tipologia
assistenziale la struttura deve identificare al momento della
richiesta dell’autorizzazione al funzionamento quale sia il
nucleo/i dedicato a tale tipologia di attività e dovrà garantire
gli standard assistenziali richiesti dal progetto individuale
post dimissione.
Il fabbisogno di risorse professionali utilizzato è dichiarato
tramite il riepilogo previsto dalla normativa che consente la
verifica della corrispondenza dei minutaggi di tutte le
professionalità impiegate rispetto a quanto definito nei P.A.I.
degli ospiti. Il predetto riepilogo, vistato dal Responsabile di
struttura, deve essere messo a disposizione degli organi di
vigilanza in sede di sopralluogo ed esposto in locali della
struttura accessibili al pubblico.
A livello regionale i riferimenti legislativi sono:
• D.G.R. n. 46- 27840 del 19/9/1999: “D.G.R. n. 46 –
26252 del 9/12/1998 “Accordo regionale per l’attività di
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
•
•
•
•
•
•
•
•
assistenza sanitaria dei medici di Medicina Generale
degli utenti in R.S.A. e R.A.F. della Regione Piemonte”.
Modificazioni ed integrazioni”
D.G.R. 1 marzo 2000, n. 29-29519: “Criteri di indirizzo
per l’adeguamento della DGR 41- 42433/95 a quanto
previsto dal D.Lgs 229/99”.
D.G.R. n. 51 – 11389 del 23.12.2003, che definisce gli
indirizzi e le linee guida per il modello integrato di
assistenza residenziale socio – sanitaria a favore delle
persone anziane.
D.G.R. 20 dicembre 2004, n. 72 – 14420: “Percorsi di
Continuità Assistenziale per anziani ultra 65enni non
autosufficienti o persone i cui bisogni sanitari e
assistenziali siano assimilabili ad anziano non
autosufficiente”;
D.G.R. 14 settembre 2009, n. 25 – 12129, “ Requisiti e
procedure per l’accreditamento istituzionale delle
strutture socio –sanitarie”
D.G.R. 22 marzo 2010, n. 64 -13649, Percorso di
progressivo adeguamento delle tariffe per l'assistenza
residenziale socio-sanitaria, in conseguenza degli
intervenuti CC.CC.NN.LL.
D.G.R. 22 marzo 2010, n. 62 – 13647, “Istituzione del
percorso clinico assistenziale per persone in Stato
Vegetativo, Stato di Minima Coscienza e Locked – in –
Syndrome”
D.G.R. 45 -4247 del 31 luglio 2012, avente ad oggetto “Il
nuovo modello integrato di assistenza residenziale e
semiresidenziale socio-sanitaria a favore delle persone
anziane non autosufficienti. Modifica D.G.R. n. 25-12129
del 14.09.09 e D.G.R. n. 35-9199 del 14.07.08. Revoca
precedenti deliberazioni”.
D.G.R. 85 – 4267 del 2 agosto 2013, recante
Approvazione del piano tariffario delle prestazioni di
assistenza residenziale per anziani non autosufficienti
come previsto dalla D.G.R. 45-4248 del 30 luglio 2012.
2 - SUDDIVISIONE DELLA RESIDENZA IN NUCLEI
Le attività svolte in struttura sono organizzate sulla base della
suddivisione strutturale e funzionale in nuclei, distinti tra:
- 6 nuclei residenziali Alta Intensità, di cui uno di 17 ed un
secondo di 19 posti letto, rispettivamente, al primo ed al
secondo piano, ed uno di 15 ed un secondo di 16 posti letto
al terzo piano;
- 1 Nucleo RSA di 15 posti letto al piano terra, riservato
prevalentemente a soggetti affetti da demenza con alterazioni
comportamentali limitate a tentativi di fuga, con necessità di
alta sorveglianza in ambiente protetto.
3 - ATTIVITA’ QUOTIDIANE
La vita dell’utente residenziale è indicativamente così
organizzata:
ore 7,00-9,00 sveglia, alzata dal letto, vestizione, igiene
personale, cambio pannolone;
ore 8,00-9,30 colazione nelle sale da pranzo;
ore 9,30-12,00 attività varie (animazione, fisioterapia,
prestazioni inf., visite, etc.), eventuale cambio pannolone,
preparazione per il pranzo;
ore 12,00-13,00 somministrazione del pasto;
ore 13,15 cambio pannolone ed eventuale preparazione
per riposo pomeridiano;
ore 13,30-15,00 riposo pomeridiano;
ore 15,00-16,00 alzata, cambio pannolone, merenda;
ore 16,00-18,00 attività di animazione;
ore 18,30 somministrazione cena;
ore 20,00-21,00 cambio pannolone e preparazione per il
riposo – Sorveglianza, cambio posturazione e controllo
del pannolone.
10
La vita dell’utente del C.D.A.I. è così organizzata:
ore 8 – 8.30 ingresso;
ore 8.30 – 9.30 colazione nelle sale da pranzo;
ore 9,30-11,30 attività varie (animazione, fisioterapia,
prestazioni inf., visite, etc.)
ore 11,30-12,00 cambio pannolone, preparazione per il
pranzo;
ore 12,30-13,15 somministrazione del pasto;
ore 13,15 cambio pannolone ed eventuale preparazione
per riposo pomeridiano:
ore 13,30-15,00 riposo pomeridiano;
ore 15,00-16,00 alzata, cambio pannolone, merenda;
ore 16,00- chiusura attività di animazione e preparazione
per l’uscita.
4 - ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE:
COMPITI, FIGURE PROFESSIONALI, ORARIO
Responsabile di Struttura
La direzione della Struttura è affidata ad un Dirigente
dipendente dell’ASL TO5. Il Responsabile di Struttura:
è Referente dell’ASL TO5 nei rapporti generali con la
ditta appaltatrice;
è responsabile della qualità delle attività alberghiere che
si svolgono all’interno della struttura;
coordina le attività che si svolgono all’interno della
struttura con gli altri servizi zonali socio sanitari
assistenziali (Enti socio assistenziali ASL TO5);
verifica e controlla i rapporti economico-finanziari con la
ditta appaltatrice;
gestisce, verifica e controlla i rapporti con le
organizzazioni di volontariato autorizzate a operare
all’interno della struttura e con gli Enti preposti
all’autorizzazione del servizio civile;
coordina l’attività di elaborazione, gestione e
monitoraggio dei Piani assistenziali (P.A.I.), nonché il
collegamento con l’UVG per garantire la costante
coerenza fra il progetto individuale ed il relativo P.A.I .
esecutivo;
è responsabile dell’equipe multidisciplinare interna alla
struttura;
controlla i costi relativi alla gestione e rendiconta al
Direttore del Distretto di Moncalieri;
verifica l’espletamento delle prestazioni oggetto di
appalto per la gestione della Residenza
è responsabile dell’applicazione delle norme vigenti in
materia di sicurezza, privacy, e sicurezza alimentare.
Direttore Sanitario
La direzione sanitaria della struttura è affidata a un Medico
dipendente dell’ASL TO5 esperto in organizzazione dei
servizi sanitari extra ospedalieri. Il Direttore Sanitario è
responsabile:
dell’andamento complessivo dell’assistenza sanitaria
della struttura, affinché la medesima si esplichi in modo
corretto ed adeguato alle necessità degli ospiti;
degli aspetti igienico-sanitari della struttura, della
completezza della cartella sanitaria, della supervisione
sulla salute psico-fisica degli ospiti;
della verifica del corretto funzionamento delle
apparecchiature e attrezzature di ambito sanitario;
della verifica del regolare approvvigionamento dei
farmaci, presidi, protesi ed ausili per gli ospiti, nonché
della regolare tenuta delle relative registrazioni;
del raccordo e dell’armonizzazione degli interventi
erogati dalle diverse componenti sanitarie, socio-sanitarie
all’interno delle equipe multidisciplinari interne;;
del coordinamento dell’assistenza medica e specialistica
effettuata all’interno della struttura, rispettivamente da
parte dei Medici di medicina generale e degli specialisti
sia ambulatoriali che ospedalieri;
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
della verifica delle modalità e della qualità delle
prestazioni rese, ai sensi delle vigenti normative e degli
accordi collettivi in essere, da parte dei Medici di
Medicina Generale;
del coordinamento dell’équipe multidisciplinare per
quanto attiene alla valutazione dell’anziano al momento
dell’inserimento in struttura e durante la permanenza,
nonché le valutazioni e rivalutazioni ai sensi del D.M. 17
dicembre 2008 “Istituzione della banca dati finalizzata
alla rilevazione delle prestazioni residenziali e
semiresidenziali” e della D.G.R. 69-481 del 2 agosto
2010;
del collegamento della struttura con le U.V.G. ;
del coordinamento dell’equipe multi professionale per
quanto inerente l’elaborazione, l’attuazione e il
monitoraggio del P.A.I.;
del raccordo con le Aziende Sanitarie Regionali e con le
relative strutture afferenti alla rete del percorso di
Continuità delle cure Ospedale-Territori, relazionandosi
con i Nuclei Ospedalieri di Continuità delle cure NOCC e
con i Nuclei Distrettuali di Continuità delle Cure NDCC;
favorisce la partecipazione delle associazioni di
volontariato.
Geriatra
Tale sanitario, dipendente/ convenzionato ASL TO5,:
- collabora direttamente con il Direttore Sanitario
nell'espletamento delle funzioni di competenza;
- collabora alla estensione ed alla valutazione del
programma assistenziale individuale (P.A.I.) di ciascun
paziente;
- effettua le consulenze richieste dai Medici di Medicina
Generale;
- prescrive gli ausili e i presidi necessari.
Inoltre, svolge attività di sostegno e aiuto per problemi e
difficoltà inerenti l’inserimento nella Residenza, in
collaborazione con le altre figure professionali operanti nella
struttura.
Segreteria alla Direzione
Sono operatori amministrativi e svolgono attività di
segreteria e di supporto amministrativo, al Direttore Sanitario
e al Responsabile di Struttura.
Psicologo
Tale sanitario, dipendente/convenzionato ASL TO5, è
responsabile dell’attività di riabilitazione psicologica a favore
degli utenti affetti da demenza o da Alzheimer.
Deve garantire almeno due accessi settimanali (per un monte
ore risultante dai singoli P.A.I.)
Assolve le funzioni di:
gestione e verifica dei programmi riabilitativi atti a
favorire l’orientamento e a compensare le disabilità;
collaborazione con i Medici per il controllo periodico e
gestione dei problemi sanitari ricorrenti;
gestione del nursing orientato al mantenimento delle
capacità residue e, per quanto possibile, alla riabilitazione
psichica dell’utente.
collaborazione per il sostegno e l’aiuto dell’utente che
presenti eventuali problemi e difficoltà inerenti
l’inserimento ;
promozione di attività ed iniziative finalizzate al
miglioramento della qualità della vita quotidiana;
partecipazione alle riunioni di equipe per la definizione di
progetti individuali;
cura e sostegno delle relazioni con i parenti;
verifica dell’attuazione dei programmi di animazione.
Medici di Medicina Generale
Il Medico di Medicina Generale opera all’interno della
residenza ed esplica nei confronti degli utenti residenziali,
tutti i compiti previsti dall’Accordo Collettivo in vigore
(D.P.R. 270/2000) e dall’Accordo regionale (D.G.R. n.5011
8410 del 10/02/2003, con richiamo alle DD.GG.RR. n. 4726252 del 9/12/1998 e n. 46-27840 del 19/07/1999),
comprese le prestazioni di particolare impegno professionale,
le certificazioni ed ogni altra prestazione di competenza
senza richiedere ulteriori oneri agli utenti.
L’assistenza è garantita da Medici di Medicina Generale,
scelti mediante bando di concorso.
La presenza dei Medici all’interno della Struttura, è
organizzata e coordinata in rapporto alle esigenze
assistenziali della Struttura, sulla base di protocolli da
definirsi secondo i parametri previsti in materia dalla
normativa regionale vigente, ed è garantita, con turni attivi o
con turni di disponibilità, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00
alle ore 20,00.
I suddetti turni sono affissi all’ingresso della struttura e in
tutti i nuclei.
Durante le ore di presenza presso la struttura, il sanitario di
turno deve assistere anche i pazienti che hanno scelto gli altri
colleghi.
Alla data del ricovero del paziente residenziale viene
revocata la scelta del medico di famiglia originario, se questi
non opera nella Residenza stessa e dovrà essere operata la
scelta fra uno dei medici previsti nella struttura.
L’assistenza medica è garantita, dal lunedì al venerdì dalle
ore 20,00 alle ore 8,00 e nei giorni prefestivi e festivi, dal
Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica).
Coordinatore Cooperative in RTC - Responsabile del
Gestore
La RTC Appaltatrice mette a disposizione un Coordinatore
Cooperative in RTC -Responsabile di Struttura a tempo pieno
con le seguenti responsabilità:
gestione complessiva delle risorse sia verso Ditta
Appaltatrice, sia verso l’ASL TO5, sia verso l’utenza,
rispetto del contratto d’appalto, della qualità dei servizi
alberghieri e di supporto svolte nella Struttura
gestione del personale in ordine all’applicazione dei
contratti di lavoro ed alla copertura dei posti necessari in
base agli standards assistenziali previsti
nomina i Referenti di area.
Il Responsabile dell’Area Socio – Sanitaria - Assistenziale di
presidio e il Responsabile dell’Area Socio – Sanitaria –
Assistenziale Area Alzheimer
svolgono un’importante
funzione di comunicazione e collegamento tra le figure
sanitarie e assistenziali, facilitando la trasmissione delle
informazioni e la realizzazione di un clima di collaborazione.
Sono responsabili della verifica di congruità sulle attività
assistenziali,
infermieristiche,
riabilitative
e
di
socializzazione attuate nel presidio, in applicazione dei
progetti redatti per la personalizzazione dell’assistenza e
della cura.
Si interfacciano con la Direzione Sanitaria per favorire la
verifica della corrispondenza delle attività del servizio
residenziale con gli obiettivi di salute concordati.
Infermieri
Nella struttura è sempre presente, 24 ore su 24, almeno un
infermiere professionale. L’eventuale presenza di più unità è
prevista nell’orario dalle 7 alle 18.
Le funzioni dell’infermiere possono essere così sintetizzate:
pianificazione, gestione e valutazione dell’intervento
assistenziale infermieristico;
tenuta e aggiornamento della cartella del piano
individualizzato di assistenza;
azione professionale individuale e in collaborazione con
gli altri operatori sanitari e sociali;
supervisione del personale di assistenza in merito
all’esecuzione dei compiti relativi agli atti della vita
quotidiana (vedi prospetto di cui al p.to 4);
corretta applicazione delle prescrizioni diagnosticoterapeutiche.
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
Tra il suddetto personale sono individuate unità cui affidare
compiti di referenza infermieristica del piano. Sinteticamente
le funzioni affidategli sono le seguenti:
garantisce l’approvvigionamento delle risorse (farmaci,
presidi, protesi e ausili, nonché il materiale sanitario
previsto per l’emergenza);
verifica il regolare funzionamento delle attrezzature;
controlla il corretto approvvigionamento e la corretta
distribuzione dei pasti;
conserva correttamente la documentazione clinica;
verifica la corretta tenuta della cartella personalizzata
degli utenti;
è responsabile della custodia dell’armadio medicinali
prescritti agli utenti.
OSS (Operatore Socio Sanitario)/OSSS (Operatore Socio
Sanitario Specializzato)
Il Servizio di assistenza alla persona viene prestato da
operatori in possesso della qualifica di Operatore Socio
Sanitario ( O.S.S.)
Nella residenza, orientativamente, i turni potranno essere così
definiti: 7-14 (matt.)- 14-21 (pom.) –21-7 (nott.). Detto
personale deve essere presente in almeno 7 unità per il turno
notturno. La suddivisione dovrà essere congrua rispetto alla
distribuzione dei posti letto nella struttura e alla presenza
dell’infermiere professionale. È individuata la funzione di
Responsabile dell’Area Socio-Assistenziale, con presenza
nella fascia oraria dalle ore 7 alle ore 21.
La funzione del Responsabile dell’area Assistenziale Tutelare
è diretta a favorire la comunicazione e il collegamento tra le
figure sanitarie e quelle assistenziali, facilitando la
trasmissione delle informazioni e la realizzazione di un clima
di collaborazione; verifica la quantità e la qualità degli
interventi igienici e di assistenza tutelare supportando
l’operato degli addetti all’assistenza nella fase di
inserimento-ambientamento di ogni utente.
Nell’organizzazione dei turni dei servizi Diurni è garantita
sempre la presenza di due operatori.
Vengono fornite tutte le prestazioni di assistenza all’utente
rivolte al soddisfacimento dei suoi bisogni; a titolo
esemplificativo si elencano le seguenti:
interventi rivolti all’assistenza diretta alla persona (aiuto
durante l’igiene personale e i pasti, deambulazione e
mobilizzazione,
vestizione,
prevenzione
delle
complicanze dell’allettamento prolungato, pulizia
ordinaria degli ambienti di vita, arredi ed attrezzature
dell’utente, ecc.);
interventi di protezione della persona (controllo e
vigilanza);
interventi generali di natura assistenziale (prestazioni di
carattere assistenziale volte a seguire l’evoluzione delle
condizioni dell’utente, rapporti con la famiglia e
l’esterno, ecc.).
Fisioterapisti/Logopedista
L’attività di riabilitazione è garantita da personale, in
possesso della qualifica di fisioterapista, che assicura agli
utenti i trattamenti riabilitativi, con l’eventuale supervisione
del fisiatra per gli utenti non autosufficienti e quella dello
psicologo per gli utenti dementi / affetti dal Morbo di
Alzheimer.
L’attività è articolata su 6 giorni la settimana escluso la
domenica e festivi. I trattamenti potranno essere effettuati
nella palestra o al letto del paziente, a seconda delle
condizioni cliniche.
L’attività è articolata invece su 5 giorni la settimana, a favore
degli utenti del Nucleo residenziale Alzheimer e dei Centri
Diurni.
All’interno della dotazione è presente un Coordinatore
dell’Area riabilitativa che svolge mansioni di tipo
12
organizzativo e di controllo sull’attività svolta da parte degli
operatori, oltre che quella di Referenti FKt di Nucleo.
Educatori professionali/terapisti occupazionali
Programmi individuali e collettivi di animazione e terapia
occupazionale, secondo il progetto individuale vengono
svolti da animatori in possesso di specifica professionalità,
tenendo conto delle preferenze e delle possibilità di
stimolazione fisica e mentale degli utenti.
Particolare attenzione deve essere prestata nella scelta degli
operatori da adibire al Nucleo / Centro Diurno Alzheimer,
operatori che debbono essere fortemente motivati e, nello
stesso tempo, dotati delle sufficienti conoscenze per capire
anche i dementi più severi.
Infatti, l’interazione con tali pazienti è resa difficile dai
deficit di comunicazione verbale e della memoria, oltre che
dall’interpretazione distorta dell’ambiente: occorre pertanto
un’adeguata formazione degli operatori ed un’accurata
gestione operativa.
A questo scopo gli operatori addetti all’assistenza potranno
ruotare ogni tre – quattro mesi all’interno dei vari nuclei /
Centri della Residenza, in modo da rendere flessibile il
rapporto professionale degli operatori sul versante
assistenziale.
È individuato all’interno di tale dotazione organica un
Referente di Area cui è affidata la responsabilità della
programmazione, realizzazione e verifica delle attività
ludico-ricreative, elaborate nell’ambito del progetto
terapeutico, coordinando le risorse a disposizione.
Parrucchiere / barbiere
È assicurata la presenza di un barbiere/parrucchiere interno a
favore degli utenti residenziali.
Le prestazioni ricomprese nella retta sono quelle specificate
al precedente art. 5 del Regolamento. Le tariffe relative a
prestazioni erogabili in struttura non ricompresa nella retta
sono affisse all’ingresso dei locali dedicati all’attività.
Altro personale
Il personale addetto ai servizi generali: (cucina, lavanderia guardaroba, pulizia parti comuni, addetti alla manutenzione,
amministrativo, portineria - centralino) è in numero
sufficiente ad assicurare un efficiente funzionamento della
Struttura. Si rammenta che il servizio di portineria-centralino
è garantito per n. 12 ore al giorno.
I quadri turni mensili degli operatori saranno affissi nei
diversi nuclei.
Il numero degli operatori di ogni singola Area
professionale è tale da garantire gli standard specifici
indicati nella successiva tabella 1.
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
13
TABELLA 1: Modello organizzativo per l'assistenza residenziale e semiresidenziale socio-sanitaria per anziani non autosufficienti
Fasce assistenziali
(intensità
prestazioni erogate)
Alta Livello
Incrementato
(punteggio 12)
Alta
(punteggio 10/11)
Medio-alta
(punteggio 9)
Media
(punteggio 7/8)
Medio-bassa
(punteggio 6)
Tipologia di utenza
Tipologia progetto e bisogno
Non-autosufficienza di alto grado con necessità assistenziali e
sanitarie elevate (ad es. condizioni cliniche instabili e/o frequenti
riacutizzazioni, decubiti di stadio >=3). Demenza con alterazioni
comportamentali limitate a tentativi di fuga con necessità di alta
sorveglianza o di ambiente protetto.
Frequente intervento medico, bisogno infermieristico di
grado elevato, interventi specialistici per patologie
scompensate. Rivalutazione del progetto in funzione della
stabilizzazione del quadro clinic e comunque secondo la
tempistica definita dal progetto predisposto U.V.G..
Polipatologie di diversa natura e gravità con elevato livello di
non autosufficienza, ad alto rischio di scompenso e/o
complicazioni; deficit cognitivo di grado variabile (anche di
grado severo), associati o meno ad alterazioni omportamentali
anche di grado elevato (A.Di.Co 2), tranne che per tentativi di
fuga e problematiche richiedenti ricovero in nucleo protetto.
Decubiti fino allo stadio 3.
Alimentazione enterale (PEG).
Patologie cronico degenerative con compromissione
dell'autonomia di grado medio, associate o meno a deficit
cognitivi e alterazioni comportamentali di grado lieve/moderato
(< 2 all’A.Di.Co).
In tale fascia assistenziale possono essere ricompresi quei
pazienti con bisogni assistenziali analoghi a quelli sopra indicati
ma che necessitano di interventi sanitari e assistenziali di livello
meno elevato.
Alimentazione enterale (PEG).
Polipatologie a carattere cronico-degenerativo, moderatamente
stabili da un punto di vista clinico, associate a deficit di
autonomia funzionale di grado medio e a un eventuale
deterioramento cognitivo di grado variabile con lievi disturbi del
comportamento (< 2 all’A.Di.Co).
Modesta perdita dell'autonomia nella deambulazione e/o nell'uso
degli ausilii; modesta compromissione cognitiva (stati di
confusione, irrequietezza) senza disturbi comportamentali.
Limitazione dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana,
per le quali sono richiesti interventi assistenziali di supporto e di
stimolo e protezione, finalizzati precipuamente a conservare le
capacità funzionali residue (2 al DMI).
Parziale perdita di autonomia funzionale e/o motoria, con
declino cognitivo lieve ( >=1 al DMI).
Bisogni sanitari di medio/alta complessità associati a
bisogni assistenziali di alta intensità
Marcata necessità di assistenza nelle attività di vita
quotidiana per deficit motori o cognitivi senza rilevanti
disturbi del comportamento. Necessità di programmi di
attività fisica mirata/riattivazione motoria, volti a mantenere
le capacità residue in pazienti con esiti stabilizzati di
patologie invalidanti (ad es.: ictus, frattura di femore, ecc).
Bisogni sanitari di moderata complessità e bisogni
assistenziali di media intensità.
Supporto nelle attività della vita quotidiana compromesse,
tentativo di
recupero e prevenzione dell’ulteriore perdita di
autosufficienza. Intervento sanitario finalizzato alla
gestione delle patologie croniche.
Parametri ass.li di
tipo tutelare
(minuti/giorno/ut.)
(1)
46' (Ass.infermieristica,
riabilitazione psico-fisica: in
base alle specif. necessità,
da
individuarsi nel progetto
individuale)
134'
(Assistenza
tutelare)
30' (Ass.infermieristica,
riabilitazione/
mantenimento
psico-fisico)
120'
(Assistenza
tutelare)
25' (Ass.infermieristica,
riabilitazione/
mantenimento
psico-fisico)
105'
(Assistenza
tutelare)
18' (Ass.infermieristica,
riabilitazione/
mantenimento
psico-fisico)
87' (Assistenza
tutelare)
13' (Ass.infermieristica,
riabilitazione/mantenimento
psico-fisico)
82' (Assistenza
tutelare)
Assistenza
specialistica
Garantita
dall'A.S.L.,
secondo le
necessità cliniche
individuate nel
progetto
individuale.
8' (Ass.infermieristica,
riabilitazione/
72' (Assistenza
mantenimento
tutelare)
psico -fisico)
Soggetti affetti da morbo di Alzheimer o altre forme di demenza,
3' Medico responsabile
C.D.A.A./ C.D.A.I. con diagnosi accertata
2' Psicologo
capienza 20 utenti
28' (Ass. infermieristica 82' (Assistenza
(previsione
riabilitazione/
tutelare)
d’apertura 8
mantenimento
ore/die)
psico-fisico)
Attività di animazione: viene garantita attraverso le figure professionali dell’animatore professionale, del terapista occupazionale, dell’educatore professionale o altre figure professionali dell’area della riabilitazione e/o altre
specializzazioni (es. musicoterapia, teatroterapia, ecc.) che possono essere utilmente impiegate ai fini del raggiungimento degli obiettivi assistenziali prefissati nei progetti assistenziali, per un totale complessivo di 18 ore settimanali
e deve essere calibrata sulle peculiarità della fascia di intensità.
Livelli assistenziali: (1) I parametri assistenziali indicati sono da considerare come standard minimo da garantire complessivamente e vengono articolati nell'ambito del P.A.I., in relazione agli specifici e diversificati bisogni delle
singoli. (3) La PEG può essere gestita nell'ambito della fascia medio-alta e superiori
Bassa
(punteggio 5)
Progetto individuale volto alla supervisione nelle attività di
base della vita quotidiana per il mantenimento
dell'autonomia funzionale residua e prevenzione del declino
funzionale-cognitivo.
Miglioramento della qualità della vita della persona e dei
suoi famigliari, con la conseguente riduzione del ricorso
all’istituzionalizzazione o, almeno, un suo allontanamento
nel tempo.
Parametri ass.li di tipo
sanitari
(minuti/giorno/ut.) (1)
14
5- ATTIVITA’ DI ASSISTENZA INTEGRATA
ALL’UTENTE RESIDENZIALE
GIORNATA TIPO
ORA
7,00
8,00
9,00
10,00
11,30
12,00
13,00
14.00
15,00
16,00
17,30
18,30
19,00
ATTIVITA’
Verifica situazione notte per eventuali modifiche del piano
assistenziale e disposizioni per gli utenti che non devono
essere alzati. Eventuali prelievi ematici.
Igiene del mattino (viso, mani, bidet, cambio pannoloni,
ecc.) e vestizione
Alzata
Colazione (imboccamento se necessario)
Somministrazione terapia orale e/o parenterale
Bagni/docce (almeno un bagno ogni settimana per degente)
e barbe
Riassetto sala da pranzo
Controllo dell’idratazione ed eventuale somministrazione
acqua e/o bevande calde
Accompagnamento sale comuni, palestra……..
Terapia infusionale e medicazioni
Verifica condizioni degente (vestizione, pulizia
personale,…)
Compilazione prospetto scelta menù
Alzate successive (per prescrizione medica o altre necessità
dell’utente)
Sanificazione unità utente, rifacimento letti e riordino degli
effetti personali
Cambio posture per allettati
Controllo pannolone ed eventuale cambio
Controllo dell’idratazione ed eventuale somministrazione
acqua e/o bevande calde
Preparazione tavoli sala da pranzo
Accompagnamento e preparazione utenti per il pranzo
Pranzo (aiuto per tagliare cibi e servire bevande,
imboccamento,….)
Applicazione di eventuali disposizione per le diete
Controllo dell’assunzione completa del pasto
Pulizia viso/mani e igiene orale, accompagnamento utenti in
camera, sistemazione per riposo pomeridiano
Cambio posture, cambio pannoloni
Verifica difficoltà per coricamento
Somministrazione eventuale terapia farmacologica
Riordino sala da pranzo
Aggiornamento lavori da assegnare
Alzata dopo riposo pomeridiano ed eventuale cambio
pannoloni
Controllo dell’idratazione ed eventuale somministrazione
acqua e/o bevande calde
Accompagnamento per attività di animazione/fisioterapia
Merenda
Esecuzione lavori assegnati di pulizia camere, e bagni utenti,
stoviglie, ecc.
Bagni / docce
Alzate successive (per prescrizione medica o altre necessità
dell’utente)
Cambio postura ai soggetti allettati
Somministrazione eventuale terapia farmacologica
Accompagnamento utenti nelle sale comuni
Preparazione tavoli sala da pranzo
Accompagnamento e preparazione utenti per cena
Cena (aiuto per tagliare cibi e servire bevande,
imboccamento,…)
Applicazione di eventuali disposizioni per le diete
Controllo dell’assunzione completa del pasto
15
ESECUZ.
CONTR.
COLL.
SUPERV.
I.P.
I.P.
I.P.
I.P.
Coord. O.S.S.
I.P.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
I.P.
O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
I.P.
I.P..
Coord. O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P..
O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
I.P..
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
I.P.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
I.P.
I.P.
I.P.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
ORA
19,00
20,00
21,00
ATTIVITA’
Pulizia viso / mani e igiene orale
Cambio posture e cambio pannoloni
Somministrazione terapia farmacologia
Sistemazione utenti nelle camere e/o a letto
Somministrazione acqua e/o bevande calde
Segnalazione anomalie agli I.P. per eventuali disposizioni
per il turno di notte
Consegne per cambio turno
Riassetto sala da pranzo
Predisposizione terapie giornaliere
Visita nelle camere ogni ora
Preparazione sala da pranzo per la colazione
ESECUZ.
O.S.S.
O.S.S.
I.P..
O.S.S.
O.S.S.
CONTR.
COLL.
SUPERV.
I.P.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P..
Coord. O.S.S.
O.S.S.e I.P..
O.S.S.
I.P.
O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P.
N.B.*: La funzione di CONTROLLO prevede il controllo che il compito sia eseguito;
La funzione di SUPERVISIONE prevede il controllo che il compito sia eseguito in modo corretto.
E’ sottinteso che la referente O.S.S.oltre alle sue funzioni di controllo, in caso di necessità e nei momenti in cui l’organizzazione lo
richiede, esegue anche attività proprie delle O.S.S. essendo essa stessa una O.S.S.
6 - ATTIVITA’ DI ASSISTENZA INTEGRATA
ALL’UTENTE SEMI - RESIDENZIALE
GIORNATA TIPO
ORA
ATTIVITA’
8,00 – Accoglienza al Centro ed eventuale colazione
8,30
(imboccamento se necessario)
Somministrazione terapia orale e/o parenterale
9,00
Bagni/docce e barbe (se necessario)
Riassetto sala da pranzo
Accompagnamento sale comuni, palestra……..
Medicazioni
10,00
Compilazione prospetto scelta menù
Controllo pannolone ed eventuale cambio
Somministrazione acqua e/o bevande calde
11,30
Preparazione tavoli sala da pranzo
Accompagnamento e preparazione degenti per il pranzo
12,00
Pranzo (aiuto per tagliare cibi e servire bevande,
imboccamento,….)
Applicazione di eventuali disposizione per le diete
Controllo dell’assunzione completa del pasto
13,00
Pulizia viso/mani e igiene orale, accompagnamento degenti
in camera, sistemazione per riposo pomeridiano
Cambio posture, cambio pannoloni
Somministrazione eventuale terapia farmacologica
14.00
Riassetto sala da pranzo
Aggiornamento lavori da assegnare
15,00
Alzata dopo riposo pomeridiano ed eventuale cambio
pannoloni
Controllo disidratazione ed eventuale somministrazione
bevande
Accompagnamento per attività di animazione/fisioterapia
Servizio merenda
16,00Preparazione per l’uscita dal Centro. Riassetto sala da
16,30
pranzo
N.B. PER SPECIFICHE VEDI ART. PRECEDENTE
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
ESECUZ.
O.S.S.
I.P.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
CONTR.
Coord. O.S.S.
COLL.
SUPERV.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
I.P.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
Coord. O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
O.S.S.
I.P.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
Coord. O.S.S.
16
7 - CONTROLLI E VERIFICHE DEL PIANO DI
ASSISTENZA
Si effettuano verifiche periodiche di controllo (ogni 6 mesi)
del piano di assistenza individuale con la partecipazione
dell’équipe multidisciplinare della struttura.
Ogni due mesi è prevista una riunione di coordinamento,
presieduta dal Direttore Sanitario, per la discussione di
eventuali situazioni problematiche al fine di individuare le
soluzioni ottimali, e per la valutazione globale dell’assistenza
e della sua qualità, anche mediante l’utilizzo di indicatori
specifici (es. disidratazione, fratture, decubiti, ricoveri
ospedalieri, controlli sanitari effettuati, qualità percepita
dall’utenza, ecc.).
8 - ACCESSO IN OSPEDALE
L’utente della struttura residenziale è una persona fragile,
affetta spesso da patologie croniche multiple, e può andare
incontro a riacutizzazioni delle stesse o ad insorgenza di
nuovi eventi morbosi che possono comportare il
trasferimento in ambiente ospedaliero per una corretta
definizione diagnostico terapeutica.
L’ospedale e la R.S.A. hanno compiti diversi che non devono
confondersi bensì integrarsi.
9 - RAPPORTI CON I FAMILIARI
Si presente presso la reception un registro delle visite dei
parenti.
È indetta una riunione almeno annuale con i familiari degli
utenti.
I familiari potranno comunque fornire suggerimenti, proposte
e critiche agli organi di Direzione della RSA.
Gli orari di ricevimento del Responsabile di Struttura, del
Direttore Sanitario, dei Medici Specialisti e dei
responsabili/coordinatori di area sono esposti presso i locali
della struttura.
10 - ASPETTI RELAZIONALI
Il ricovero di anziani non più autosufficienti in strutture
residenziali può determinare in alcuni casi effetti negativi, sia
a livello fisico che psicologico, con aumento della frequenza
della morbilità e della mortalità. Al fine di evitare tale
rischio, il personale deve porre attenzione alle attese
dell’utente, sollecitandolo al raggiungimento/mantenimento
del maggior grado di autonomia possibile.
Va incentivata l’autonomia di scelta nell’organizzazione del
tempo, ogni qualvolta sia possibile. Vi è la necessità che gli
operatori, indifferentemente dalla qualifica professionale,
abbiano funzioni di stimolo verso l’utente perché lo stesso
partecipi alle attività ed alle relazioni sociali della Residenza.
E’ presupposto necessario ad un agire comune degli operatori
la condivisione di una “cultura” che sia tesa a dare un senso
alla vita che si svolge all’interno della R.S.A.
Particolare attenzione viene posta nel rilevare le difficoltà di
relazione fra gli utenti e fra gli stessi e gli operatori, mettendo
in atto le azioni necessarie al loro superamento.
Sono inoltre garantite tutte le attività finalizzate alla tutela
dell’utente dal rischio di emarginazione. L’anziano, di norma,
deve:
• essere alzato dal letto tutti i giorni (salvo diversa
prescrizione del medico);
• recarsi in sala da pranzo per consumare i pasti (salvo
diversa prescrizione/scelta);
• poter utilizzare il telefono (essere aiutato se necessario);
• utilizzare un idoneo abbigliamento;
• partecipare alle attività di animazione.
Al fine di garantire possibilità di relazioni sociali molteplici e
soddisfacenti la Residenza garantisce:
mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014
•
•
la partecipazione delle associazioni di volontariato locali
stabilendone orari e attività;
la possibilità di utilizzare apparecchi radio/TV
compatibilmente con il rispetto degli altri utenti e in
particolare del compagno di camera.
11 - ORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZA
L’organizzazione dell’emergenza si suddivide in:
A. Organizzazione di struttura;
B. Organizzazione dell’emergenza sanitaria sul paziente;
C. Organizzazione dell’emergenza collettiva.
A.
Consiste nella predisposizione di interventi di
struttura volti ad individuare la richiesta di soccorso urgente.
Essi sono:
- apparecchi di chiamata di sicurezza;
- i sistemi di allarme;
- gli apparecchi rilevatori e di ricerca persone.
B.
L’emergenza sanitaria sul paziente è assicurata dai
medici di medicina generale operanti nella struttura che
coprono l’assistenza in turno attivo o in pronta disponibilità
dalle ore 8 alle ore 20 dei giorni feriali, il sabato dalle ore 8
alle ore 10. Fuori di tale orario è previsto il ricorso al
servizio di continuità assistenziale.
Il medico di turno attiva, se necessario, il servizio di
soccorso urgente 118.
L’infermiere in turno attivo effettua la chiamata del medico
della struttura in pronta disponibilità e/o il medico di turno
del servizio di continuità assistenziale e/o il 118.
C.
Si intende come tale l’emergenza derivante da
cause incidentali e/o calamitose che costituiscono una
condizione di pericolo imminente per gli utenti ed il
personale della Struttura e che richiedono l’effettuazione di
piani di evacuazione. Si rimanda alla relazione dei Vigili del
Fuoco in merito all’individuazione delle vie di fuga in caso
di incendio ed alla predisposizione di attrezzature
antincendio. Al personale operante saranno impartite le
relative istruzioni in merito.
11. GESTIONE DELLA “RESIDENZA LATOUR”:
l’organigramma nella pagina seguente descrive nel
dettaglio la gestione della residenza Latour.
17
ORGANIGRAMMA RESIDENZA LATOUR
RESPONSABILE DI STRUTTURA
DIRETTORE SANITARIO
AREA QUALITA
Rappresentante Direzione e
RQ
SEGRETERIA di
DIREZIONE
ASSISTENZA SANITARIA DI
BASE
Medici di Medicina Generale
COORDINATORE COOPERATIVE IN R.T.I.
RESPONSANBILE DI STRUTTURA
ASSISTENZA SANITARIA
SPECIALISTICA
Geriatra –Psicologo –
Altri specialisti su richiesta
AREA AMMINISTRATIVA
RESPONSABILE RISORSE UMANE
VICE RESPONSABILE DI
STRUTTURA E RESPONSABILE
QUALITA’
RECEPTION E CENTRALINO
COORDINATORE AREA
RIABILITATIVA
REFERENTE AREA
EDUCATIVA
RESPONSABILE AREA
SOCIO SANITARIA
ASSISTENZIALE DI
PRESIDIO
RESPONSABILE AREA
ASSISTENZIALE
TUTELARE DI
PRESIDIO
RISTORAZIONE – CAMST
SERVIZIO LAVANDERIA E
SANIFICAZIONE
(COOP. Nuova Socialità)
SERVIZIO MANUTENZIONE
(COOP. Nuova Socialità)
SERVIZIO PARRUCCHIERE
E PODOLOGIA
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Referente FKT di Nucleo
Referenti infermieristici di
piano
Referenti di nucleo:
Responsabile
Centro Diurno
Alzheimer
Integrato
Referente O.S.S.
FISIOTERAPISTI
INFERMIERE
EDUCATORE
EDUCATORI
INFERMIERI
OPERATORI SOCIO
SANITARI
OPERATORI
SOCIO
SANITARI
FISIOTERAPISTA