Regolamento residenza Latour
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Regolamento residenza Latour
Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino Certificato n. 191852 RESIDENZA LATOUR S.da Revigliasco , 7 10024 –MONCALIERI Tel. 011/64.88.5 Fax 011/64.88.521 [email protected] Sede Legale – Piazza Silvio Pellico, 1 – 10023 Chieri (To) – tel. 011 94291 – C.F. e P.I. 06827170017 Residenza LATOUR REGOLAMENTO Art. 1. Caratteristiche e finalità Art. 2. Ammissione e dimissione Art. 3. Norme di vita comunitaria Art. 4. Assistenza medica, infermieristica, alla persona; attività di animazione, di riabilitazione. Art. 5. Prestazioni di natura alberghiera Art. 6. Accesso a familiari e visitatori. Art. 7. Associazioni di volontariato e obiettori di coscienza Art. 8. Centri di Responsabilità della Residenza. Art. 9. Norme a tutela degli utenti –Decalogo dei Diritti Art. 10. Norme di interesse generale Art. 11. Retta giornaliera Art. 12. Documentazione Art. 13. Procedure di amministrazione di sostegno e di interdizione Art. 14. Modifiche al regolamento. PROGETTO DI GESTIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Premessa Suddivisione della Residenza in nuclei Attività quotidiane Organizzazione del personale: compiti, figure professionali, orario Attività di assistenza integrata all’utente residenziale Attività di assistenza integrata all’utente semi - residenziale Controlli e verifiche del piano di assistenza Accesso in ospedale Rapporti con i famigliari Aspetti relazionali Organizzazione dell’emergenza. Proposta di gestione della RSA Latour 1 REGOLAMENTO Il presente Regolamento costituisce lo strumento fondamentale per definire e rendere trasparenti i rapporti ed i reciproci diritti/doveri fra la Residenza LATOUR e gli Utenti, i loro Familiari e/o chi li rappresenta. Parte integrante dello stesso è il “Contratto di Cura e di Accoglienza” della residenza. ART. 1 - CARATTERISTICHE E FINALITA’ La Residenza LATOUR è una struttura dell’AslTO 5 a valenza prevalentemente sanitaria di cura e di accoglienza extra ospedaliera polivalente, la cui direzione e gestione sono poste a carico della Direzione del Distretto di Moncalieri. La Residenza eroga attività socio sanitarie in regime di residenzialità e in regime di semi-residenzialità, in favore di persone non autosufficienti, prevalentemente anziani, che devono essere aiutate nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana e che per essere assistite e curate necessitano di prestazioni socio - sanitarie continuative, stabilmente o temporaneamente (cd. ricoveri di sollievo) non attuabili a domicilio. In virtù di Determinazione dirigenziale della regione Piemonte n. 22 del 24 gennaio 2014, il Presidio da ultimo risulta autorizzato accreditato con il sistema pubblico ai sensi della D.G.R. 14 settembre 2009, n. 25-12129 – “Requisiti e procedure per l'accreditamento istituzionale delle strutture socio sanitarie(…), e risulta articolato in: 120 posti letto residenza Assistenziale Sanitaria (R.S.A.) 20 posti Centro Diurno Alzheimer Integrato (C.D.A.I.) 10 posti Centro Diurno Integrato (C.D.I.) La Residenza Latour si inserisce all’interno del sistema integrato di risposte sanitarie e assistenziali, delineato sulla base del principio della flessibilità dei modelli organizzativi delle R.S.A. e delle R.A.F., introdotto dalla D.G.R. n°2929519 del 1° marzo 2000 e successive modifiche ed integrazioni. In altre parole mette in pratica, nell’ambito della riorganizzazione della risposta residenziale in funzione del percorso assistenziale della persona, quel modello integrato socio-sanitario articolato su livelli di intervento specifici in relazione a ciascuna macro tipologia di bisogno assistenziale. Poiché le attività svolte nella R.S.A. pongono in primo piano la persona, sono essenziali l’elaborazione di progetti individualizzati, l’integrazione e il coordinamento delle diverse figure professionali operanti sul singolo caso e la flessibilità operativa. Particolare attenzione nell’elaborare il progetto individualizzato è posta alle esigenze di tipo relazionale degli utenti. Nel presente Regolamento, con il termine “Utente” si indica sia il soggetto ricoverato in regime di residenzialità (degenza), sia il soggetto inserito in regime di semi residenzialità. I trattamenti riabilitativi cui è deputata la R.S.A. sono quelli di recupero e mantenimento funzionale, offrendo prestazioni adeguate all’evoluzione del bisogno dell’Utente. La necessità di elevato e continuato supporto sociale viene ad essere soddisfatta con personale qualificato di assistenza alla persona, che assicuri supporti umani ottimali al fine di consentire a tutti i soggetti non autosufficienti di trovare un equilibrio psico-fisico. È garantito alle persone assistite il rispetto dei loro diritti, la loro riservatezza, il rispetto della personalità, anche mediante la personalizzazione degli ambienti, la valorizzazione della persona attraverso una particolare cura dell’aspetto fisico, favorendo lo sviluppo delle relazioni interpersonali all’interno e all’esterno della Residenza. mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 Le attività assistenziali devono conformarsi il più possibile ai ritmi ed alle abitudini delle persone, compatibilmente con le esigenze di una collettività. L’organizzazione della risposta residenziale in funzione del percorso assistenziale della persona, comporta, come stabilito dalla D.G.R. n. 45 del 31 luglio 2012, l’individuazione di livelli d’intervento relativi a ciascuna macro-tipologia di bisogno assistenziale, ai quali le commissioni valutative ed i competenti servizi socio-sanitari dovranno riferirsi per l’individuazione della risposta più appropriata agli specifici bisogni cui far fronte. Il principio guida del modello è l’adeguamento della rete dei servizi ai bisogni delle persone assistite e non viceversa, evitando il più possibile che le medesime, nelle diverse fasi del loro percorso assistenziale, debbano necessariamente subire inutili spostamenti di struttura. Il modello organizzativo dei servizi residenziali che si persegue nella Residenza pertanto si articola secondo le fasce assistenziali di cui alla successiva tabella “Modello organizzativo per l'assistenza residenziale e semiresidenziale socio-sanitaria per anziani non autosufficienti” distinte in base alla complessità delle prestazioni specificate. La fascia d’intensità assistenziale è individuata sulla base delle modalità previste dalla D.G.R. 42-8390 del 10 marzo 2012 e s.m.i.. Per ogni fascia assistenziale individuata sono definiti la tipologia di utenza e del progetto assistenziale appropriato rispetto ai bisogni individuali e sono altresì indicati gli standard minimi da garantire in termini di minuti/giorno/utente. All’interno del presidio sono realizzati, quali progetti ad personam degli interventi di Fascia Assistenziale ad alta Complessità socio sanitaria per pazienti affetti da patologia neurologica cronica, per gli accessi al setting territoriale residenziale concordati tra i familiari, il Distretto e l’ente gestore dei S.S.A., di cui alla D.G.R. 22 marzo 2010, n. 62 – 13647. Nell’ambito dei servizi semi-residenziali la struttura è autorizzata alla gestione del servizio di Centro Diurno Alzheimer Integrato (C.D.A.I.) per soggetti affetti da morbo di Alzheimer e altre demenze. Il Presidio è autorizzato al funzionamento per Centro diurno Integrato Alzheimer, per complessi 20 utenti, in virtù di Deliberazione del Dg ASL TO5 n. 1249 del 09/12/2010 (a parziale rettifica delle D.D. regionale N. 285del 25/10/2002) ed è stata accreditata con Deliberazione n. 1420 del DG ASL TO5 del 27 dicembre 2010. Il C.D.A.I, quale servizio intermedio tra i servizi di assistenza e cura domiciliare e quelli residenziali, persegue i seguenti obiettivi principali: • tutelare la salute e il benessere della persona anziana con particolare attenzione al mantenimento ed al recupero dell’autonomia, in modo tale da consentire la permanenza al domicilio il più a lungo possibile; • sostenere il nucleo familiare che, disponibile a mantenere l’anziano a domicilio, necessita di appoggio significativo nelle ore diurne, in via temporanea; 2 • migliorare e sviluppare le capacità residue degli anziani dementi, per il mantenimento dei livelli di autonomia posseduti; • stimolare gli interessi di interrelazione degli anziani per renderli il più possibile attivi e partecipi alla vita sociale. I C.D.A.I. è aperto per 5 giorni alla settimana (dal lunedì al venerdì- esclusi i festivi infrasettimanali) con un orario di almeno 8 ore comprensive del pranzo. In particolare, la possibilità di accogliere in regime diurno soggetti affetti da Alzheimer e altre demenze persegue i seguenti obiettivi: • attivare programmi di recupero funzionale di soggetti dementi che vivono a domicilio, a seguito di deterioramento dei livelli di autonomia posseduti; • realizzare un miglior controllo delle problematiche comportamentali; ● offrire alle famiglie periodi di sollievo dal grave onere assistenziale. ART. 2 - AMMISSIONE E DIMISSIONE Il Direttore Sanitario verifica l’attuabilità di tutte le ammissioni, che possono avvenire nel giorno ed orario concordati. La prenotazione dell’inserimento avviene previa presentazione della documentazione dell’ASL di appartenenza dell’assistito, che certifica l’inserimento nella graduatoria aziendale, a seguito della valutazione geriatrica. L’utente e/o un parente è invitato a visitare la struttura prima dell’ammissione; durante tale visita verranno fornite loro tutte le informazioni necessarie previa acquisizione formale del consenso dell’interessato, compatibilmente con le sue capacità cognitive. L’eventuale lista d’attesa delle prenotazioni è realizzata tenendo conto della data di presentazione della domanda. Nel caso di indisponibilità immediata del posto, al verificarsi della disponibilità dell’inserimento, la Direzione di struttura ne dà comunicazione all’utente/parente/care giver, concordando il giorno dell’inserimento. In caso di rinuncia, l’utente/parente/care giver invia comunicazione scritta alla struttura: nel caso di rinuncia temporanea, la prenotazione relativa viene inserita al fondo della lista delle prenotazioni; in caso di rinuncia definitiva, il nominativo dell’utente è cancellato dalla lista delle prenotazioni. All’ingresso, l’utente deve avere con sé il corredo personale e la documentazione necessaria (documento identità, tessera sanitaria ed eventuale documentazione clinica). Viene quindi effettuato un colloquio con l’utente e/o i parenti al fine di raccogliere le informazioni sui bisogni, abitudini, comportamenti a rischio dell’utente. I Nuclei residenziali La Residenza ospita persone non autosufficienti, elettivamente anziani, portatori di particolari patologie geriatriche, neurologiche e neuro psichiatriche stabilizzate. L'indicazione alle cure presso la Residenza è disposta in base alla valutazione multidimensionale operata dalla Unità di valutazione geriatrica (U.V.G.) dell'ASL di appartenenza dell’assistito. La relativa documentazione è acquisita dalla Residenza. Alla Residenza possono afferire, in via del tutto eccezionale, anche persone di età non inferiore ai 45 anni, purché affette da disabilità cronica ad andamento evolutivo, per le quali non sia possibile la cura domiciliare e per le quali l'organizzazione e il contesto della struttura risultino adeguati al massimo sviluppo delle residue capacità relazionali e al progetto assistenziale. In tali casi l'indicazione alle cure mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 presso la Residenza deriva dalla valutazione congiunta delle Unità di valutazione geriatrica e handicap. La camera è assegnata in base alla disponibilità del posto letto, considerando il sesso dell’inserendo (per le camere doppie), tenendo comunque conto, ove possibile, delle preferenze dell’utente medesimo. Eventuali spostamenti, dovuti ad esigenze del servizio, sono preventivamente comunicati all’utente/care giver, salvo i casi di assoluta ed indifferibile urgenza. Al momento dell’accoglienza il personale medico valuta le condizioni psico-fisiche dell’ospite. Nel primo periodo di inserimento vengono rilevate le condizioni cliniche, il profilo relazionale e psicologico, il grado di autonomia, le potenzialità, ecc. al fine di permettere all'equipe interdisciplinare interna di elaborare il Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.), che sarà condiviso con l’utente e/o i suoi familiari, e a loro trasmesso. A garanzia dell’adattabilità della risposta in relazione alla specificità delle situazioni da trattare, è possibile che durante la permanenza in struttura, l’utente possa essere spostato in un nucleo più idoneo alle sue condizioni. La permanenza nella R.S.A. è condizionata dalla persistenza di necessità di prestazioni sanitarie che possono essere espletate dall'organizzazione presente nella struttura. Qualora le prestazioni necessarie all'assistenza dell’utente potessero essere svolte in una struttura con organizzazione non sanitaria oppure fossero necessarie prestazioni di complessità non organizzabile nella struttura, il Direttore Sanitario, valutata la situazione con l’utente ed i suoi congiunti, può concordare il trasferimento nella struttura più idonea. • Il Centro Diurno Alzheimer Integrato L’ammissione al C.D.A.I. è disposta sulla base di un progetto individualizzato redatto in collaborazione con i servizi sanitari e socio assistenziali del Distretto, previa valutazione multidimensionale dell’utente, con l'accordo della U.V.G. dell’ASLTO 5 La frequenza al Centro, se prevista nell’ambito del progetto individualizzato, può anche essere limitata a pochi giorni alla settimana, nel rispetto delle modalità di funzionamento del Centro. La verifica dell’attuazione del progetto individualizzato viene discussa all’interno dell’equipe interdisciplinare interna in una riunione sul caso. L’obiettivo principale degli interventi di tipo riabilitativo, di mantenimento, di stabilizzazione e di reinserimento per questi pazienti è quello di un miglioramento della qualità della loro vita, attraverso una gestione dei bisogni assistenziali, clinici e psicologici evidenziati da una valutazione multidimensionale, effettuata con lo strumento del Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.). ART. 3 - NORME DI VITA COMUNITARIA Gli utenti della Residenza LATOUR sono tenuti a osservare le regole della struttura, con particolare riguardo a quelle della convivenza e della vita di relazione e ad adeguarsi alle disposizioni della Direzione. L’utente gode di libertà di movimento ed eventuali limitazioni sono esclusivamente imposte dal suo stato di salute. L’utente residente: compatibilmente con le condizioni di salute sarà autorizzato dalla Direzione ad uscire all’esterno, previa compilazione di apposito modulo; ha la possibilità di personalizzare la propria camera, portando con sé oggetti e suppellettili personali, nel rispetto dei diritti e delle esigenze dell’eventuale compagno di stanza e degli utenti, nonché della sicurezza. 3 L’utente del Centro Diurno ha facoltà di scegliere l’orario di ingresso nella fascia dalle 8-8,30 e di uscita dalle 16-16,30. Compatibilmente con le proprie condizioni fisiche e mentali, l’utente si impegna a: • non danneggiare arredi, attrezzature e parti strutturali; • segnalare al personale l’eventuale cattivo funzionamento delle attrezzature o degli impianti della camera; • consentire al personale di servizio ad entrare nella camera per provvedere alla pulizia, ai controlli e alle eventuali riparazioni; • mantenere un comportamento corretto, dignitoso e rispettoso verso gli utenti; • osservare regole di igiene personale e dell’ambiente; • astenersi dal dare compensi di qualunque natura al personale operante in struttura e richiedere loro ciò che è vietato dal regolamento; • utilizzare gli apparecchi radio-tv negli orari stabiliti, rispettando il riposo degli utenti, eccetto per il caso di utilizzo di idonee cuffie auricolari. ART. 4 - ASSISTENZA MEDICA, INFERMIERISTICA, ALLA PERSONA; ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE, DI RIABILITAZIONE Assistenza medica e psicologica L’assistenza medica all’utente residenziale, è garantita da Medici di Medicina Generale della struttura, che forniscono le prestazioni previste dall’Accordo Collettivo in vigore, comprese le prestazioni di particolare impegno professionale, le certificazioni e ogni altra prestazione di competenza. Ogni medico non può avere più di 20 scelte. L’utente all’atto dell’ammissione dovrà scegliere, tra i medici sopraindicati, quello con disponibilità di scelta. L’assistenza medica all’utente semi residenziale è garantita dai Medici di Medicina Generale, con i quali si rapportano le figure sanitarie della struttura. Lo Psicologo, oltre che per gli utenti (…) del Centro Diurno Integrato Alzheimer, viene assicurato per le eventuali attività di sostegno previste all’interno del progetto individualizzato. Assistenza infermieristica L’assistenza infermieristica è assicurata dalle seguenti figure professionali: a) responsabile area infermieristica: svolge l’importante funzione di collegamento tra le figure sanitarie e quelle assistenziali, facilitando la trasmissione delle informazioni; verifica la quantità e la qualità degli interventi infermieristici, supportando l’operato degli infermieri professionali nell’organizzazione delle attività sanitarie; b) infermiere: svolge funzioni di prevenzione delle malattie, assistenza e somministrazione delle terapie prescritte e di educazione sanitaria. Svolge, inoltre, tutte le mansioni di tipo organizzativo, di controllo e di registrazione delle informazioni in stretta collaborazione con i medici di Medicina Generale e gli specialisti. Agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali. Assistenza alla persona L’assistenza alla persona è assicurata da Operatori Socio Sanitari (O.S.S.): svolgono interventi diretti all’assistenza alla persona (aiuto durante l’igiene personale e i pasti, compreso l’imboccamento, se necessario, deambulazione e mobilizzazione, vestizione, prevenzione delle complicanze dell’allettamento prolungato, pulizia ordinaria degli ambienti di vita, arredi ed attrezzature dell’utente, ecc.), interventi di protezione della persona (controllo e vigilanza) e interventi generali di natura assistenziale (prestazioni di carattere assistenziale volte a seguire l’evoluzione delle condizioni mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 dell’utente, rapporti con la famiglia e l’esterno, ecc.) e qualsiasi altra competenza prevista per il profilo professionale dalla normativa vigente in materia. Tra questi viene identificata anche la figura del TUTOR, che prende in cura con maggiore carico 2 o 3 anziani, di cui diventa il riferimento. Per il settore residenziale, è altresì individuata la funzione di Responsabile dell’Area Assistenza Tutelare, a cui sono affidati: importanti funzioni di comunicazione e collegamento tra le diverse figure sanitarie e quelle assistenziali; coordinamento delle attività socio assistenziali, verificandone gli interventi sotto il profilo della quantità e della qualità e supportando l’operato degli addetti all’assistenza di base nella fase di ambientamentoinserimento dell’utente; mansioni amministrative relative alla gestione del personale addetto all’assistenza. È inoltre responsabile del piano di lavoro integrato di nucleo, nonché dei servizi accessori. Attività di animazione Educatori /Terapisti occupazionali: svolgono le attività ludico ricreative, collettive e individuali, programmate per gli utenti. Attività di riabilitazione Fisioterapisti e logopedista: svolgono l’attività di riabilitazione; operano con tecniche specifiche nel recupero dell’autosufficienza e dell’autonomia dell’anziano, addestrando gli utenti al recupero della modalità autonoma nell’alimentazione, nella vestizione, nell’igiene, nella comunicazione, nel rispetto dei protocolli e dei programmi di riabilitazione, elaborati dallo specialista di Rieducazione e Recupero Funzionale, in accordo con il Medico di Medicina Generale. Visite specialistiche Le visite specialistiche, richieste dal medico curante per gli utenti residenziali, sono effettuate, preferibilmente nella struttura stessa e quando possibile alla presenza del richiedente. In caso sia necessario il trasferimento dell’utente per l’effettuazione di prestazioni diagnostiche, è cura del personale della struttura provvedere ad organizzare il trasporto, utilizzando idoneo mezzo, e l’eventuale accompagnamento (con addebito all’utente del relativo onere) in assenza di familiare disponibile. Assistenza protesica, integrativa e farmaci Per tutti gli ospiti ricoverati in struttura, residenti in Regione Piemonte, l’assistenza specialistica, protesica, integrativa, farmaceutica e le prestazioni diagnostico-terapeutiche sono garantite dall’A.S.L. TO5, ove possibile direttamente presso il presidio stesso,secondo le necessità degli ospiti. Per quanto riguarda l’assistenza protesica ed integrativa, si specifica quanto segue: la fornitura di protesi ed ortesi, previste dagli Elenchi 1, 2 (esclusi quelli espressamente previsti dal presente provvedimento) e 3 del D.M. 332/99 è garantita dalle A.S.L. di residenza degli ospiti, sia per gli ospiti in regime di convenzione sia in regime privato, secondo le disposizioni delle vigenti normative e dell’organizzazione delle singole ASL; l’ASL TO5 ha concordato con la struttura le modalità della fornitura diretta di presidi degli Elenchi 2 e 3 del D.M. 332/99 oggetto di gara; per gli ospiti residenti in ASL diversa da quella in cui è ubicata la struttura, la fornitura avviene sulla base delle modalità di compensazione dell’eventuale spesa sostenuta dall’ASL in cui insiste la struttura; letti, cuscini e materassi antidecubito, nonché sollevatori con relative imbracature, con le caratteristiche previste dal D.M. 332/99, sono garantiti dalla struttura; 4 per la fornitura di presidi antidecubito con caratteristiche particolari, il riferimento è l’ASL di residenza della persona inserita in struttura in base ad uno specifico progetto assistenziale definito con il Distretto dell’ASL di residenza. L’A.S.L. TO5 garantisce sia per gli ospiti in regime di convenzione sia in regime privato: • la fornitura diretta dei farmaci, sulla base di quanto previsto nel Prontuario Terapeutico Aziendale (PTA. L’erogazione di farmaci non presenti in PTA (farmaci ad personam o farmaci in fascia C) è valutata dalla Commissione Terapeutica Aziendale; • la fornitura diretta dei prodotti per la Nutrizione Artificiale, dei supplementi nutrizionali orali calorici (per pazienti malnutriti) e dei sostituti dell’acqua (per pazienti disfagici), sulla base del Piano Nutrizionale; • la fornitura diretta di materiale di medicazione avanzata, sulla base di piani terapeutici rilasciati da Specialisti del SSN, nei quadri clinici e con le modalità di prescrizione previste dalle attuali disposizioni regionali, previsti nel Prontuario Aziendale. La struttura è dotata del materiale necessario per l’intervento episodico o acuto; mentre per il materiale necessario per medicazioni continue o riferite a piani terapeutici, prescrivibili direttamente dai MMG, si applica quanto previsto dalla DGR 21-11426 del 18/05/2009. • la fornitura diretta del materiale necessario per l’automonitoraggio glicemico per pazienti diabetici; • ossigenoterapia è erogata ai pazienti affetti da IRC, secondo il Piano Terapeutico redatto dal medico specialista; Per gli ospiti residenti in ASL diversa dall’ASLTO5, le due ASL interessate dovranno concordare modalità di compensazione dell’eventuale spesa sostenuta dall’ASL in cui insiste la struttura. Il Direttore Sanitario della struttura si raccorda con i Servizi Aziendali competenti dell’ASLTO5 per dare attuazione a quanto sopra indicato. I farmaci di fascia C, se non ricompresi nel Prontuario Farmaceutico Aziendale, sono soggetti a rimborso a carico dell’Utente/Comune, previa presentazione della ricetta medica nominativa e relativi scontrini fiscali. Trasporti È organizzato il servizio di trasporto per l’effettuazione di prestazioni diagnostiche e specialistiche, qualora non erogabili direttamente in struttura, e per i trasferimenti ospedale-residenza-domicilio-altre strutture con costi corrisposti secondo quanto specificato al successivo articolo 11. ART. 5 - PRESTAZIONI DI NATURA ALBERGHIERA Sveglia/riposo La sveglia, per gli utenti residenziali, è prevista per le ore 7, ma l’utente può scegliere di essere alzato in orario successivo. Anche l’orario del riposo notturno, previsto tra le ore 20,00 e le 21,00, può essere posticipato su richiesta del singolo. Pulizie La pulizia dei locali comuni viene eseguita dal personale addetto, in orari compatibili con il normale svolgimento delle attività della struttura, senza recare disturbo agli utenti. Vitto I pasti vengono preparati sulla base di tabelle idonee dal punto di vista dietetico e nutrizionale. Eventuali diete personalizzate, dovute a particolari patologie, sono prescritte dal medico curante. mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 Gli orari dei pasti sono i seguenti: colazione: ore 8,00 – 9,30 pranzo: ore 12,00 – 13,15 cena: ore 18,30. La somministrazione dei pasti principali di norma avviene nelle sale da pranzo, anche per favorire la socializzazione. Se l’utente non è in grado di esservi trasportato, anche in carrozzella, il pasto è servito nella camera o al letto del malato. Parenti/visitatori possono consumare pranzo o cena nella Residenza corrispondendo l’importo stabilito. Il personale operante nella struttura può usufruire del servizio mensa secondo le modalità previste dall’ente di appartenenza. Servizi barbiere/parrucchiere- Cure estetiche Il servizio di barbiere e parrucchiere comprende una prestazione mensile di taglio e piega. Possono essere richieste prestazioni diverse e straordinarie, i cui costi sono a carico del richiedente, secondo le tariffe esposte nei locali della struttura. Tutte le prestazioni ulteriori rispetto a quelle indicate nel precedente capoverso, sono a carico dell’Utente. Anche le cure estetiche, se non prescritte nel Piano Individuale (P.A.I.) o dal medico per esigenze sanitarie, sono a carico dell’Utente. Servizio di lavanderia e guardaroba Il servizio di lavaggio e stiratura della biancheria e degli indumenti degli utenti residenziali, secondo quanto previsto nel documento “Informativa lavanderia interna”, è compreso nella retta. All’ingresso i capi personali di uso corrente, di cui dovrà essere consegnata una lista al responsabile del settore, dovranno essere contrassegnati in modo da essere identificati. Assistenza religiosa E’ prevista la libertà di culto nel rispetto delle esigenze personali e comunitarie. A tal proposito sono previsti accordi con le autorità religiose. Centralino e portineria Il servizio è attivo sette giorni su sette. E’ previsto l’uso di apparecchi telefonici in camera con onere a carico dell’utente. Presso il punto di accoglienza è custodita e smistata la posta degli utenti. Servizi amministrativi Tutte le pratiche amministrative, compresi contabilità, servizio cassa e custodia valori, vengono svolte nell’ufficio amministrativo. Servizio di trasporto da e per il domicilio: È organizzato il servizio di trasporto da e verso il domicilio, con idonei automezzi, per gli utenti dei Centro Diurno della struttura. L’accesso al servizio è rimesso alla scelta dell’utente ed il relativo onere è posto a carico dell’utente. ART. 6 - ACCESSO A FAMILIARI E VISITATORI Nell’orario di apertura (dalle 8,00 alle 20,00) è consentito l’accesso a parenti e visitatori, che dovranno fornire al centralinista le proprie generalità e attenersi alle disposizioni che verranno fornite dalla Direzione. Deroghe all’orario potranno essere rilasciate dal Direttore Sanitario o suo delegato su motivata richiesta. I medici curanti, in accordo con la Direzione Sanitaria, sono obbligati a intervenire nella limitazione di eventuali visite che possano risultare di ostacolo all’esecuzione dei programmi individuali di cura e quindi sfavorevoli alla salute degli utenti. Orari e modalità di accesso potranno subire modificazioni sulla base di esigenze tecnico-gestionali. 5 In particolare, le visite devono evitare di arrecare disturbo agli utenti e di essere di ostacolo alle attività degli operatori. Agli utenti/loro parenti della residenza è riconosciuto un ruolo partecipativo nella programmazione e valutazione dei servizi sanitari. Infatti, ai sensi della Legge regionale 6 agosto 2007, n. 18, l’ASL TO 5 ha istituito la Conferenza Aziendale di Partecipazione, organismo di rappresentanza degli utenti. Con determinazione n. 187 del 13 febbraio 2009 (disponibile presso gli Uffici di direzione) è stato approvato il relativo Regolamento che definisce compiti, funzioni e composizione. ART. 7 - ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE Le Associazioni di volontariato legalmente riconosciute che desiderano concorrere al perseguimento degli obiettivi di cui all’art. 1 potranno essere autorizzate a cooperare con proposte o progetti alle attività della residenza. Nella Residenza è possibile prestare servizio civile, in collaborazione con il personale in servizio e con i volontari, a seguito dei necessari accordi con gli Enti preposti. ART. 8 - CENTRI DI RESPONSABILITA’ DELLA RESIDENZA La Residenza è diretta da un Responsabile di Struttura che ha la responsabilità del coordinamento della gestione e organizzativo complessivo. Il Responsabile, nominato dalla Direzione Generale (D.G.) dell’ASL TO5, opera in base agli obiettivi ed agli indirizzi gestionali fissati dall’Azienda. Gli sono affidati compiti di organizzazione generale di attività, nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi e la vigilanza sugli aspetti qualitativi dei servizi offerti agli ospiti. È altresì presente un centro di responsabilità delle attività sanitarie affidato a un Direttore Sanitario, nominato dalla D.G. Il Direttore Sanitario è responsabile degli aspetti igienicosanitari della struttura residenziale e assicura il raccordo e l’armonizzazione degli interventi erogati dalle diverse componenti sanitarie, agevolandone funzioni ed integrazione. ART. 9 - NORME A TUTELA DEGLI UTENTI – DECALOGO DEI DIRITTI La Direzione della Residenza si impegna a promuovere: • l'uguaglianza degli utenti/ospiti nei confronti dei servizi erogati, intesa non solo come uniformità ed imparzialità delle prestazioni, ma anche come assoluto divieto di discriminazione nei confronti di esigenze particolari, • il rispetto per la dignità della persona e delle specificità individuali senza distinzioni di nazionalità, etnia, religione, lingua, condizioni economiche e opinioni politiche – teso alla realizzazione di un rapporto di piena fiducia, • l’integrità e l’onestà come fonti di ispirazione quotidiana, • la continuità dell'erogazione del servizio, mediante la predisposizione di appositi turni di servizi assistenziali e di cura, • l'efficacia e l'efficienza, dell’attività lavorativa e gestionale cercando costantemente di erogare le prestazioni in modo razionale, senza spreco di risorse e nella ricerca di una qualità sempre migliore. Avuto riguardo delle condizioni cliniche di ognuno, l’utente è invitato a partecipare il più possibile alla vita comune e all’attività di animazione. Nella struttura gli utenti devono, di norma, indossare abiti della vita quotidiana. La Direzione della Residenza inoltre si pone quale obiettivo fondamentale il rispetto dei seguenti diritti degli Utenti mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 recependo il Decalogo dei Diritti dell’Utente, previsto dalla D.G.R. n. 45-4248/2012 e s.m.i.: • Diritto alla vita: ogni persona deve ricevere la tempestiva, necessaria e appropriata assistenza per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali per la vita; • Diritto di cura e assistenza: ogni persona deve essere curata in scienza e coscienza e nel rispetto delle sue volontà; • Diritto di prevenzione: a ogni persona deve essere assicurato ogni strumento atto a prevenire rischi e/o danni alla salute e/o alla sua autonomia; • Diritto di protezione: ogni persona in condizioni di bisogno deve essere difesa da speculazioni e raggiri; • Diritto di parola e di ascolto: ogni persona deve essere ascoltata e le sue richieste soddisfatte nel limite del possibile; • Diritto d’informazione: ogni persona deve essere informata sulle procedure e le motivazioni che sostengono gli interventi cui viene sottoposta; • Diritto di partecipazione: ogni persona deve essere coinvolta sulle decisioni che la riguardano; • Diritto di espressione: ogni persona deve essere considerata come individuo portatore di idee e valori ed ha il diritto di esprimere le proprie opinioni; • Diritto di critica: ogni persona può dichiarare liberamente il suo pensiero e le sue valutazioni sulle attività e le disposizioni che la riguardano; • Diritto al rispetto e al pudore; ogni persona deve essere chiamata con il proprio nome e cognome e devono essere rispettati la sua riservatezza e il suo senso del pudore; • Diritto di riservatezza: ogni persona ha il diritto al rispetto del segreto su notizie personali da parte di chi eroga direttamente o indirettamente l’assistenza; • Diritto di pensiero e di religione: goni persona deve poter esplicitare le sue convinzioni filosofiche, politiche e sociali, nonché praticare la propria confessione religiosa. La struttura adotta una Carta dei Servizi, quale strumento rilevante dei diritti degli utenti, a garanzia di una corretta informazione sulle prestazioni erogate e sulla possibilità di accesso alle stesse. La Carta dei Servizi e il presente Regolamento sono in visione presso l’ufficio amministrativo della struttura e c/o gli sportelli dell’ufficio Relazioni con il Pubblico e sul sito internet dell’ASL TO5. ART. 10 - NORME DI INTERESSE GENERALE Il personale in servizio deve indossare una divisa decorosa e pulita, specifica per ogni figura professionale (camice, tuta o grembiule) e avere ben visibile il cartellino con nome e qualifica. Il personale non è autorizzato a gestire denaro o valori per conto degli utenti, né a conservare preziosi, denaro, libretti di banca, oggetti personali o altro. Per eventuali necessità di custodia occorre rivolgersi agli uffici amministrativi della Residenza. L’utente non può richiedere al personale prestazioni non previste dal normale programma di servizio. Eventuali avvalimenti di persone, estranee all’organizzazione delle struttura, per compagnia dell’utente, vanno preventivamente concordati con la Direzione della struttura. In ogni caso, la struttura è totalmente estranea a qualsiasi rapporto con la persona che è chiamata a prestare compagnia all’utente. Nel caso desideri avanzare delle richieste straordinarie o segnalare inadempienze nel servizio, può rivolgersi al Direttore Sanitario o al Responsabile di Struttura. 6 ART. 11 - RETTA GIORNALIERA e DEPOSITO CAUZIONALE 11.1 Importo della retta giornaliera L’importo della retta giornaliera complessiva (sanitaria ed alberghiera), per le prestazioni erogate nella residenza e previsti dal presente Regolamento, è approvato dalla ASL TO5, in accordo con gli enti gestori dei SSA del territorio, ai sensi della normativa regionale vigente in materia. Gli importi così determinati sono applicati anche per i ricoveri a tempo determinato (cd ricoveri di sollievo). Degli eventuali aumenti della retta giornaliera (compresi l’entità e la decorrenza) verrà data comunicazione scritta all'Utente/Impegnatario dall’ASL TO5. L’utente inserito in regime privato deve corrispondere l’intero importo della retta (sanitaria e alberghiera). 11.2 La retta sanitaria. L’ASL di appartenenza dell’assistito garantisce il pagamento della quota parte di spettanza sanitaria, secondo la ripartizione di cui alla normativa regionale vigente in materia, per ogni utente ricoverato. La retta sanitaria comprende tutte le prestazioni indicate nel precedente articolo 4. La sua corresponsione cessa il giorno successivo al verificarsi dell’assenza (dimissione, decesso, ricovero ospedaliero, assenze brevi,…) e riprende a decorrere dal giorno di rientro in struttura. 11.3 La retta alberghiera La quota alberghiera della retta giornaliera, secondo la ripartizione prevista dalla normativa regionale vigente in materia, - applicata nella stessa misura e con le stesse modalità anche ai ricoveri a tempo determinato -, è a carico del singolo utente che, se non in grado di provvedervi, dovrà tempestivamente dichiararlo al fine di ottenere le integrazioni economiche necessarie da parte degli Enti territorialmente competenti titolari delle funzioni socio-assistenziali. La retta alberghiera comprende tutte le prestazioni ed i servizi indicati nel precedente articolo 5. L’Utente / Impegnatario può avanzare richiesta di prestazioni straordinarie di tipo alberghiero o assistenziale direttamente alla Direzione della residenza che, dopo averne valutato l’opportunità, rilascerà eventuale autorizzazione, comunicando all’interessato i relativi costi. Gli importi delle tariffe, per eventuali servizi a pagamento non ricompresi nella retta alberghiera, definite dalla Direzione Generale ASL TO5 su proposta della Ditta aggiudicataria, sono disponibili presso gli Uffici amministrativi della struttura. 11.3.1. Le modalità di pagamento La corresponsione dell’importo mensile (retta giornaliera per n. giorni di presenza al mese) della retta a carico dell’Utente, anche in caso di ammissione all’integrazione da parte dell’Ente gestore dei SSA, deve avvenire entro il giorno 10 di ogni mese. Ai fini del conteggio dell’addebito mensile, la giornata di ingresso viene considerata giornata di presenza effettiva. Successivamente la presenza dell’Utente viene convenzionalmente rilevata alle ore 00,00 ogni giorno. La fattura della retta mensile conterrà anche eventuali spese extra per l’erogazione di servizi aggiuntivi a carico direttamente dell’Utente relativi al mese precedente ed evidenziati in modo chiaro sulla fattura. 11.3.2.Conservazione del posto Solo in caso di assenza per ricoveri in ospedale, la retta alberghiera non verrà corrisposta. E’ garantito il mantenimento del posto letto. Qualora il ricovero in ospedale dovesse protrarsi per lunghi periodi di tempo si concorderà mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 con l’utente/parenti la modalità per il reinserimento in Residenza. In caso di decesso, non è dovuta la retta alberghiera dal giorno successivo al verificarsi dell’evento. Nel caso in cui l’Utente intenda lasciare provvisoriamente la struttura, (fatto salvo la condizione di ricovero ospedaliero), è tenuto a darne comunicazione alla Direzione di Struttura, concordando le modalità di dimissione temporanea e di successivo rientro. Il tempo massimo concesso è pari a n. 7 giorni durante i quali verrà scalato dalla retta il solo costo dei pasti non consumati. In caso di dimissioni la quota verrà quantificata sulla base dei giorni di effettiva presenza e conguagliata all’Utente /Impegnatario. In caso di rinuncia, a qualsiasi titolo o per qualsiasi causa, alla permanenza nella struttura, l’Utente è tenuto a dare un preavviso di almeno 15 giorni alla Direzione della Struttura mediante formale comunicazione, pagando fino al 15° giorno l’intera rata maturata, in caso di mancato preavviso. La rinuncia si ritiene confermata dalla data di iscrizione a Protocollo di corrispondenza della richiesta. Detta conferma non è prevista nel caso di compilazione dell’apposito modulo “DIMISSIONE DALLA RESIDENZA”, alla presenza del Responsabile di Struttura o suo delegato. 11.3.3 Corresponsione della retta alberghiera integrata dall’ente gestore dei SSA. Nel caso in cui l’utente sia ammesso all’integrazione della stessa retta alberghiera da parte dell’Ente gestore dei SSA di riferimento, il versamento è effettuato direttamente dall’Ente all’ASL TO5. La corresponsione di tale quota della retta alberghiera cessa il giorno successivo al verificarsi dell’assenza (dimissione, decesso, ricovero ospedaliero, assenze brevi,…) e riprende a decorrere dal giorno di rientro in struttura. 11. 4 Deposito cauzionale L' Utente verserà, all’atto della ammissione in struttura, a titolo di cauzione sul pagamento delle rette mensili, una somma corrispondente ad una mensilità intera. In caso di frequenza part – time al servizio diurno, la somma è ridotta del 50%. Detta cauzione non è dovuta nel caso di ricoveri a tempo determinato (cd. Ricoveri di sollievo) e nel caso in cui l’utente sia ammesso all’integrazione della retta da parte del competente Ente gestore dei servizi Socio Assistenziali. Tale somma sarà restituita, comprensiva degli interessi maturati secondo il tasso legale annuo, entro trenta giorni dalla data in cui viene lasciato il posto occupato. Si specifica che è facoltà dell’ASL TO5 procedere all’incasso, in conto retta e/ altri oneri a carico dell’utente, a proprio favore della cauzione versata nel caso in cui l’Utente e non provveda nei termini di cui al precedente 11.3.1, al pagamento di quanto dovuto per il servizio prestato. L’incameramento della cauzione sarà effettuato senza bisogno di alcuna procedura d’esecuzione e non esonera l’Utente al pagamento di quanto dovuto per il servizio, oltre gli interessi di mora, eventualmente dovuti per la sola somma che eccede la cauzione versata. Nel caso l’Utente provvedessero al saldo della retta/e mensile/i e/ degli altri oneri, dovrà essere reintegrata la cauzione precedentemente incamerata. All’atto del versamento della cauzione, verrà rilasciata regolare fattura. 11. 5 I costi per il trasporto in ambulanza per persone non altrimenti trasferibili: • per l’effettuazione di prestazioni diagnostiche, specialistiche, qualora non erogabili direttamente 7 • • nell’ambito della struttura residenziale, o per ricovero ospedaliero programmato, per gli utenti in convenzione con integrazione tariffaria da parte dell’Ente gestore delle funzioni socio-assistenziali, sono a carico dell’ASL di residenza della persona; coloro che non fruiscono di detta integrazione tariffaria provvedono in proprio al pagamento del costo del trasporto; per il rientro da ricovero ospedaliero sono a carico della struttura in quanto compresi nella tariffa giornaliera; detto servizio è a carico dell’utente per il rientro a domicilio, il trasferimento in altra struttura e/o per motivi per esigenze personali diverse da quelle di ordine sanitario o socio–assistenziale di cui al precedente capoverso. I costi relativi sono indicati in apposite tabelle pubblicate mediante affissione nei locali della struttura. ART. 12 - DOCUMENTAZIONE La Residenza utilizza e conserva in sede, aggiornandoli, supporti cartacei/informatizzati al fine di acquisire e mantenere i dati riguardanti gli utenti che sono indispensabili per un’adeguata cura e assistenza agli stessi e per un’efficiente organizzazione gestionale della Residenza. Sono rispettati i contenuti e i criteri delle norme relative alla gestione dei dati (D.Lgs. 30.06.2003, n°196). Vengono utilizzati i seguenti supporti: 1) amministrativi: • cartella amministrativa dell’utente, indicante generalità, dati amministrativi, recapiti parenti, modalità pagamento, elenco oggetti e/o suppellettili e corredo personale di proprietà dell’utente etc.; • registro delle persone alloggiate; 2) sanitari - assistenziali: mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 • cartella socio sanitaria dell’utente contenente: relazione del medico inviante, scheda medica che rilevi le condizioni psico-fisiche del paziente all’ingresso, schede ADL, IADL, MMSE, terapia, documentazione diagnostica ed analisi cliniche, visite specialistiche e ricoveri ospedalieri, etc.; • registro delle terapie e diario infermieristico; • quaderno delle consegne (con annotazione dei servizi svolti durante il turno di lavoro e l’indicazione delle consegne lasciate al turno successivo); • schede dell’igiene personale degli utenti; • P.A.I. La struttura rilascia copia della documentazione personale dell’utente (cartella sanitaria integrata, PAI, esami diagnostici) in caso di trasferimento, allontanamento, decesso dell’utente. ART. 13 - PROCEDURE DI AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO E DI INTERDIZIONE L’ASL TO5, in applicazione delle normative vigenti in materia, ove a conoscenza di fatti, riguardanti utenti della Residenza Latour, tali da rendere opportuna l’apertura di procedimenti per l’attivazione di misure di protezione della persona, effettua le necessarie segnalazioni ai competenti Enti Gestori dei Servizi Socio Assistenziali ovvero direttamente al Giudice Tutelare. ART. 14 - MODIFICHE AL REGOLAMENTO L’ASL TO5 si riserva di modificare, attraverso provvedimento della Direzione Generale, il presente regolamento, portandone a conoscenza tutte le parti interessate. 8 PROGETTO DI GESTIONE LA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE E IL CENTRO DIURNO INTEGRATO 1. PREMESSA Le residenze sanitarie assistenziali (R.S.A.) si configurano come strutture extraospedaliere finalizzate a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero a persone non autosufficienti, prevalentemente anziani, non assistibili al proprio domicilio. Il D.P.C.M. 29 novembre 2001 “Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza” infatti prefigura, tra le attività sanitarie e socio sanitarie territoriali, le attività residenziali e semi residenziali a favore di persone anziane non autosufficienti. Il P.S.R. per il triennio 2007 - 2010, approvato il 24 ottobre 2007, al Capitolo 4 “Integrazione socio-sanitaria e cure primarie”, prevede quale area prioritaria di intervento la “tutela della salute della persona anziana”, includendo, tra l’altro, la realizzazione di percorsi assistenziali a favore di tali soggetti, secondo un modello organizzativo ispirato dal principio della continuità delle cure, assicurando, caso per caso, e per le differenti tipologie di bisogno, prevenzione, diagnosi precoce, cura efficace, riabilitazione e, se del caso, lungo assistenza. Le R.S.A. devono corrispondere ai requisiti strutturali specifici (indicati nel D.P.C.M. 22/12/89 e s.m.i.) che sono imperniati: • sulla articolazione della zona residenziale in “nuclei” funzionalmente autonomi di 15-20 posti; • sulla dotazione di servizi generali e collettivi; • sulla presenza di servizi sanitari (ambulatorio, palestra di riabilitazione); • sulla disponibilità di adeguati spazi “di vita collettiva”. Detti principi sono previsti anche per il C.D.I. dalla normativa regionale di settore (D.G.R. 38/92 e D.G.R. 203/93). La D.G.R. n. 51 – 11389 del 23.12.2003 ha definito gli indirizzi e le linee guida per la realizzazione di un modello integrato tra area sanitaria e area socio – assistenziale per la gestione ed erogazione delle attività socio – sanitarie di cui al D.P.C.M. 29.11.2001. La stessa ha individuato, i criteri di ripartizione delle tariffe relative alle prestazioni erogate, tra quote a carico del FSR e quote a carico dell’Utente/Comune. Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione del 3 aprile 2012, n. 167-14087, ha individuato tra gli altri obiettivi la revisione del modello organizzativo di assistenza residenziale e semiresidenziale definito con D.G.R. n. 17 – 15226 del 30.03.2005, richiedendo una riduzione delle rigidità e delle segmentazioni, insite nel modello stesso. Il nuovo modello organizzativo proposto dalle regione Piemonte con D.G.R. 45 – 4246 del 31 luglio 2013, è formulato sulla base del principio generale, contenuto nel D.Lgs. 502/1992 modificato ed integrato e nel D.P.C.M. 29/11/2001 (a cui l’art. 54 della L.289/2002 ha dato forza di legge), secondo il quale è compito del Servizio Sanitario nazionale garantire le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, attraverso gli interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione previsti dalla normativa vigente e riconducibili ai Livelli Essenziali di Assistenza. L’area dell’integrazione socio-sanitaria è normata dall’art. 3 septies del D.Lgs. 502/1992 e, in attuazione, dal D.P.C.M. 14/2/2001 “Atto d’indirizzo e coordinamento in materia di mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 prestazioni socio-sanitarie”. Tale normativa individua e definisce, nell’area dell’integrazione socio-sanitaria, le prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria, quelle sanitarie a rilievo sociale e quelle sociali a rilievo sanitario. Il D.P.C.M. 29/11/2001, Allegato 1, punto 1.C, come recepito dalla D.G.R. n. 51-11389 del 23.12.2003, “Accordo Regione-territorio per l’applicazione dei L.E.A. sull’area socio-sanitaria”, nell’ambito della titolarità sanitaria delle prestazioni comprese nei Livelli Essenziali, individua per ciascuna tipologia di carattere socio-sanitario, quelle che sono le prestazioni sanitarie e quelle sanitarie di rilevanza sociale nelle quali la componente sanitaria e quella sociale non risultano operativamente distinguibili e per le quali è stata prevista una percentuale di costo non attribuibile alle risorse finanziare destinate al S.S.N. L’area di prestazioni interessata dal presente modello afferisce a quest’ultima tipologia e riguarda le “prestazioni terapeutiche, di recupero e mantenimento funzionale delle abilità per non autosufficienti in regime residenziale, compresi gli interventi di sollievo” erogate nel Livello di Assistenza “attività sanitaria e socio-sanitaria nell’ambito di programmi riabilitativi a favore di anziani” (rif. DPCM 29.11.2001, punto 1.C). Obiettivi principali del nuovo modello sono: • rimodulare, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (LEA), il complesso di attività erogate dalla rete delle strutture pubbliche e private, articolandolo in un ventaglio più ampio di risposte disponibili e dotandolo di una maggiore flessibilità progettuale, organizzativa, gestionale e strutturale, al fine di renderlo maggiormente adeguato ai variegati bisogni che attualmente connotano la popolazione anziana non autosufficiente; • ottenere un più efficiente utilizzo delle risorse sanitarie al fine di incrementare i posti letto convenzionabili; • rispondere in maniera appropriata alle esigenze di continuità assistenziale degli anziani in dimissione al termine di ricoveri ospedalieri in acuzie e post-acuzie. Ciò comporta una riorganizzazione delle prestazioni di assistenza residenziale sulla base delle specifiche esigenze delle persone assistite, attraverso un modello di risposta fondato su una maggiore flessibilità quali-quantitativa degli interventi, che trova nel Piano di Assistenza Individualizzato (P.A.I.) la sua espressione operativa. Sono state pertanto individuate le fasce assistenziali, elencate nella successiva Tabella 1, in cui si articola l’intensità delle prestazioni erogate nell’ambito dei L.E.A., all’interno delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti: o alta-incrementata o alta o medio-alta o media o medio-bassa o bassa La fascia d’intensità assistenziale è individuata sulla base delle modalità previste dalla D.G.R. 42-8390 del 10 marzo 2009. Ogni fascia assistenziale individuata rappresenta uno standard complessivo minimo da garantire, in termini di tempi di assistenza giornalieri per ospite i quali, in base al principio dell’appropriatezza della risposta posto a fondamento del modello assistenziale, vengono assegnati ad 9 ogni Progetto Individuale in relazione al bisogno assistenziale della persona. Sono stati indicati, nella colonna “Tipologia di utenza” della Tabella 1, alcuni criteri di massima attraverso cui le U.V.G. procedono ad individuare la fascia d’intensità ed il livello di complessità da attribuire ad un intervento. Nel nuovo modello tracciato, la risposta residenziale viene personalizzata e calibrata su un livello più adeguato al complesso dei bisogni di salute e di assistenza dell’anziano. Pertanto, l’organizzazione delle strutture erogatrici dell’assistenza residenziale deve essere orientata a garantire l’adattabilità della risposta in relazione alla specificità delle situazioni da trattare. Il modello è fondato sul riconoscimento di un congruo livello di autonomia organizzativo gestionale agli enti erogatori degli interventi residenziali, introducendo elementi di flessibilità funzionali al miglioramento qualitativo dell’assistenza erogata, al razionale utilizzo delle risorse e, in linea generale, ad una più completa espressione dell’efficienza gestionale degli enti. Ciascuna struttura erogatrice provvede ad articolare il proprio assetto gestionale, modulandolo per situazioni coesistenti e compatibili, in relazione alla fascia/fasce di intensità e livelli di complessità prestazionale complessivamente erogati, coerentemente con i principi e gli indirizzi stabiliti nel presente atto. La struttura deve garantire, in base al Progetto Individuale definito dall’U.V.G., la coerenza fra i bisogni rilevati ed espressi nel progetto assistenziale e la globalità delle risposte sanitarie, socio-sanitarie ed alberghiere attivabili da parte della struttura. Sulla base dell’articolazione organizzativa adottata per l’erogazione degli interventi relativi a ciascuna fascia, la struttura garantisce la copertura del fabbisogno complessivo di risorse tecnico-professionali, con riferimento agli standard prestazionali individuati nel presente modello – Tabella 1, come definiti nei Progetti Assistenziali Individuali (P.A.I.) relativi a ciascun ospite. La funzionalità del modello organizzativo-gestionale fondato sul principio della flessibilità degli interventi in relazione alla centralità dei bisogni dell’utente presuppone, in particolare, l’utilizzo coordinato del personale, da realizzarsi attraverso la costituzione di nuclei di figure professionali sanitarie e socioassistenziali, coordinati ed operanti, in maniera integrata. Tale flessibilità organizzativa risponde all’esigenza di realizzare una razionale ed unitaria gestione delle risorse a disposizione, ottimizzando l’impiego del personale, delle attrezzature, degli spazi assistenziali e dei posti letto in modo funzionale alle esigenze degli ospiti. Le R.S.A. possono ospitare anche pazienti anziani dimessi dai presidi ospedalieri nell’ambito di progetti di continuità assistenziale o di dimissione protetta. Per questa tipologia assistenziale la struttura deve identificare al momento della richiesta dell’autorizzazione al funzionamento quale sia il nucleo/i dedicato a tale tipologia di attività e dovrà garantire gli standard assistenziali richiesti dal progetto individuale post dimissione. Il fabbisogno di risorse professionali utilizzato è dichiarato tramite il riepilogo previsto dalla normativa che consente la verifica della corrispondenza dei minutaggi di tutte le professionalità impiegate rispetto a quanto definito nei P.A.I. degli ospiti. Il predetto riepilogo, vistato dal Responsabile di struttura, deve essere messo a disposizione degli organi di vigilanza in sede di sopralluogo ed esposto in locali della struttura accessibili al pubblico. A livello regionale i riferimenti legislativi sono: • D.G.R. n. 46- 27840 del 19/9/1999: “D.G.R. n. 46 – 26252 del 9/12/1998 “Accordo regionale per l’attività di mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 • • • • • • • • assistenza sanitaria dei medici di Medicina Generale degli utenti in R.S.A. e R.A.F. della Regione Piemonte”. Modificazioni ed integrazioni” D.G.R. 1 marzo 2000, n. 29-29519: “Criteri di indirizzo per l’adeguamento della DGR 41- 42433/95 a quanto previsto dal D.Lgs 229/99”. D.G.R. n. 51 – 11389 del 23.12.2003, che definisce gli indirizzi e le linee guida per il modello integrato di assistenza residenziale socio – sanitaria a favore delle persone anziane. D.G.R. 20 dicembre 2004, n. 72 – 14420: “Percorsi di Continuità Assistenziale per anziani ultra 65enni non autosufficienti o persone i cui bisogni sanitari e assistenziali siano assimilabili ad anziano non autosufficiente”; D.G.R. 14 settembre 2009, n. 25 – 12129, “ Requisiti e procedure per l’accreditamento istituzionale delle strutture socio –sanitarie” D.G.R. 22 marzo 2010, n. 64 -13649, Percorso di progressivo adeguamento delle tariffe per l'assistenza residenziale socio-sanitaria, in conseguenza degli intervenuti CC.CC.NN.LL. D.G.R. 22 marzo 2010, n. 62 – 13647, “Istituzione del percorso clinico assistenziale per persone in Stato Vegetativo, Stato di Minima Coscienza e Locked – in – Syndrome” D.G.R. 45 -4247 del 31 luglio 2012, avente ad oggetto “Il nuovo modello integrato di assistenza residenziale e semiresidenziale socio-sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti. Modifica D.G.R. n. 25-12129 del 14.09.09 e D.G.R. n. 35-9199 del 14.07.08. Revoca precedenti deliberazioni”. D.G.R. 85 – 4267 del 2 agosto 2013, recante Approvazione del piano tariffario delle prestazioni di assistenza residenziale per anziani non autosufficienti come previsto dalla D.G.R. 45-4248 del 30 luglio 2012. 2 - SUDDIVISIONE DELLA RESIDENZA IN NUCLEI Le attività svolte in struttura sono organizzate sulla base della suddivisione strutturale e funzionale in nuclei, distinti tra: - 6 nuclei residenziali Alta Intensità, di cui uno di 17 ed un secondo di 19 posti letto, rispettivamente, al primo ed al secondo piano, ed uno di 15 ed un secondo di 16 posti letto al terzo piano; - 1 Nucleo RSA di 15 posti letto al piano terra, riservato prevalentemente a soggetti affetti da demenza con alterazioni comportamentali limitate a tentativi di fuga, con necessità di alta sorveglianza in ambiente protetto. 3 - ATTIVITA’ QUOTIDIANE La vita dell’utente residenziale è indicativamente così organizzata: ore 7,00-9,00 sveglia, alzata dal letto, vestizione, igiene personale, cambio pannolone; ore 8,00-9,30 colazione nelle sale da pranzo; ore 9,30-12,00 attività varie (animazione, fisioterapia, prestazioni inf., visite, etc.), eventuale cambio pannolone, preparazione per il pranzo; ore 12,00-13,00 somministrazione del pasto; ore 13,15 cambio pannolone ed eventuale preparazione per riposo pomeridiano; ore 13,30-15,00 riposo pomeridiano; ore 15,00-16,00 alzata, cambio pannolone, merenda; ore 16,00-18,00 attività di animazione; ore 18,30 somministrazione cena; ore 20,00-21,00 cambio pannolone e preparazione per il riposo – Sorveglianza, cambio posturazione e controllo del pannolone. 10 La vita dell’utente del C.D.A.I. è così organizzata: ore 8 – 8.30 ingresso; ore 8.30 – 9.30 colazione nelle sale da pranzo; ore 9,30-11,30 attività varie (animazione, fisioterapia, prestazioni inf., visite, etc.) ore 11,30-12,00 cambio pannolone, preparazione per il pranzo; ore 12,30-13,15 somministrazione del pasto; ore 13,15 cambio pannolone ed eventuale preparazione per riposo pomeridiano: ore 13,30-15,00 riposo pomeridiano; ore 15,00-16,00 alzata, cambio pannolone, merenda; ore 16,00- chiusura attività di animazione e preparazione per l’uscita. 4 - ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE: COMPITI, FIGURE PROFESSIONALI, ORARIO Responsabile di Struttura La direzione della Struttura è affidata ad un Dirigente dipendente dell’ASL TO5. Il Responsabile di Struttura: è Referente dell’ASL TO5 nei rapporti generali con la ditta appaltatrice; è responsabile della qualità delle attività alberghiere che si svolgono all’interno della struttura; coordina le attività che si svolgono all’interno della struttura con gli altri servizi zonali socio sanitari assistenziali (Enti socio assistenziali ASL TO5); verifica e controlla i rapporti economico-finanziari con la ditta appaltatrice; gestisce, verifica e controlla i rapporti con le organizzazioni di volontariato autorizzate a operare all’interno della struttura e con gli Enti preposti all’autorizzazione del servizio civile; coordina l’attività di elaborazione, gestione e monitoraggio dei Piani assistenziali (P.A.I.), nonché il collegamento con l’UVG per garantire la costante coerenza fra il progetto individuale ed il relativo P.A.I . esecutivo; è responsabile dell’equipe multidisciplinare interna alla struttura; controlla i costi relativi alla gestione e rendiconta al Direttore del Distretto di Moncalieri; verifica l’espletamento delle prestazioni oggetto di appalto per la gestione della Residenza è responsabile dell’applicazione delle norme vigenti in materia di sicurezza, privacy, e sicurezza alimentare. Direttore Sanitario La direzione sanitaria della struttura è affidata a un Medico dipendente dell’ASL TO5 esperto in organizzazione dei servizi sanitari extra ospedalieri. Il Direttore Sanitario è responsabile: dell’andamento complessivo dell’assistenza sanitaria della struttura, affinché la medesima si esplichi in modo corretto ed adeguato alle necessità degli ospiti; degli aspetti igienico-sanitari della struttura, della completezza della cartella sanitaria, della supervisione sulla salute psico-fisica degli ospiti; della verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature e attrezzature di ambito sanitario; della verifica del regolare approvvigionamento dei farmaci, presidi, protesi ed ausili per gli ospiti, nonché della regolare tenuta delle relative registrazioni; del raccordo e dell’armonizzazione degli interventi erogati dalle diverse componenti sanitarie, socio-sanitarie all’interno delle equipe multidisciplinari interne;; del coordinamento dell’assistenza medica e specialistica effettuata all’interno della struttura, rispettivamente da parte dei Medici di medicina generale e degli specialisti sia ambulatoriali che ospedalieri; mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 della verifica delle modalità e della qualità delle prestazioni rese, ai sensi delle vigenti normative e degli accordi collettivi in essere, da parte dei Medici di Medicina Generale; del coordinamento dell’équipe multidisciplinare per quanto attiene alla valutazione dell’anziano al momento dell’inserimento in struttura e durante la permanenza, nonché le valutazioni e rivalutazioni ai sensi del D.M. 17 dicembre 2008 “Istituzione della banca dati finalizzata alla rilevazione delle prestazioni residenziali e semiresidenziali” e della D.G.R. 69-481 del 2 agosto 2010; del collegamento della struttura con le U.V.G. ; del coordinamento dell’equipe multi professionale per quanto inerente l’elaborazione, l’attuazione e il monitoraggio del P.A.I.; del raccordo con le Aziende Sanitarie Regionali e con le relative strutture afferenti alla rete del percorso di Continuità delle cure Ospedale-Territori, relazionandosi con i Nuclei Ospedalieri di Continuità delle cure NOCC e con i Nuclei Distrettuali di Continuità delle Cure NDCC; favorisce la partecipazione delle associazioni di volontariato. Geriatra Tale sanitario, dipendente/ convenzionato ASL TO5,: - collabora direttamente con il Direttore Sanitario nell'espletamento delle funzioni di competenza; - collabora alla estensione ed alla valutazione del programma assistenziale individuale (P.A.I.) di ciascun paziente; - effettua le consulenze richieste dai Medici di Medicina Generale; - prescrive gli ausili e i presidi necessari. Inoltre, svolge attività di sostegno e aiuto per problemi e difficoltà inerenti l’inserimento nella Residenza, in collaborazione con le altre figure professionali operanti nella struttura. Segreteria alla Direzione Sono operatori amministrativi e svolgono attività di segreteria e di supporto amministrativo, al Direttore Sanitario e al Responsabile di Struttura. Psicologo Tale sanitario, dipendente/convenzionato ASL TO5, è responsabile dell’attività di riabilitazione psicologica a favore degli utenti affetti da demenza o da Alzheimer. Deve garantire almeno due accessi settimanali (per un monte ore risultante dai singoli P.A.I.) Assolve le funzioni di: gestione e verifica dei programmi riabilitativi atti a favorire l’orientamento e a compensare le disabilità; collaborazione con i Medici per il controllo periodico e gestione dei problemi sanitari ricorrenti; gestione del nursing orientato al mantenimento delle capacità residue e, per quanto possibile, alla riabilitazione psichica dell’utente. collaborazione per il sostegno e l’aiuto dell’utente che presenti eventuali problemi e difficoltà inerenti l’inserimento ; promozione di attività ed iniziative finalizzate al miglioramento della qualità della vita quotidiana; partecipazione alle riunioni di equipe per la definizione di progetti individuali; cura e sostegno delle relazioni con i parenti; verifica dell’attuazione dei programmi di animazione. Medici di Medicina Generale Il Medico di Medicina Generale opera all’interno della residenza ed esplica nei confronti degli utenti residenziali, tutti i compiti previsti dall’Accordo Collettivo in vigore (D.P.R. 270/2000) e dall’Accordo regionale (D.G.R. n.5011 8410 del 10/02/2003, con richiamo alle DD.GG.RR. n. 4726252 del 9/12/1998 e n. 46-27840 del 19/07/1999), comprese le prestazioni di particolare impegno professionale, le certificazioni ed ogni altra prestazione di competenza senza richiedere ulteriori oneri agli utenti. L’assistenza è garantita da Medici di Medicina Generale, scelti mediante bando di concorso. La presenza dei Medici all’interno della Struttura, è organizzata e coordinata in rapporto alle esigenze assistenziali della Struttura, sulla base di protocolli da definirsi secondo i parametri previsti in materia dalla normativa regionale vigente, ed è garantita, con turni attivi o con turni di disponibilità, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 20,00. I suddetti turni sono affissi all’ingresso della struttura e in tutti i nuclei. Durante le ore di presenza presso la struttura, il sanitario di turno deve assistere anche i pazienti che hanno scelto gli altri colleghi. Alla data del ricovero del paziente residenziale viene revocata la scelta del medico di famiglia originario, se questi non opera nella Residenza stessa e dovrà essere operata la scelta fra uno dei medici previsti nella struttura. L’assistenza medica è garantita, dal lunedì al venerdì dalle ore 20,00 alle ore 8,00 e nei giorni prefestivi e festivi, dal Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica). Coordinatore Cooperative in RTC - Responsabile del Gestore La RTC Appaltatrice mette a disposizione un Coordinatore Cooperative in RTC -Responsabile di Struttura a tempo pieno con le seguenti responsabilità: gestione complessiva delle risorse sia verso Ditta Appaltatrice, sia verso l’ASL TO5, sia verso l’utenza, rispetto del contratto d’appalto, della qualità dei servizi alberghieri e di supporto svolte nella Struttura gestione del personale in ordine all’applicazione dei contratti di lavoro ed alla copertura dei posti necessari in base agli standards assistenziali previsti nomina i Referenti di area. Il Responsabile dell’Area Socio – Sanitaria - Assistenziale di presidio e il Responsabile dell’Area Socio – Sanitaria – Assistenziale Area Alzheimer svolgono un’importante funzione di comunicazione e collegamento tra le figure sanitarie e assistenziali, facilitando la trasmissione delle informazioni e la realizzazione di un clima di collaborazione. Sono responsabili della verifica di congruità sulle attività assistenziali, infermieristiche, riabilitative e di socializzazione attuate nel presidio, in applicazione dei progetti redatti per la personalizzazione dell’assistenza e della cura. Si interfacciano con la Direzione Sanitaria per favorire la verifica della corrispondenza delle attività del servizio residenziale con gli obiettivi di salute concordati. Infermieri Nella struttura è sempre presente, 24 ore su 24, almeno un infermiere professionale. L’eventuale presenza di più unità è prevista nell’orario dalle 7 alle 18. Le funzioni dell’infermiere possono essere così sintetizzate: pianificazione, gestione e valutazione dell’intervento assistenziale infermieristico; tenuta e aggiornamento della cartella del piano individualizzato di assistenza; azione professionale individuale e in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali; supervisione del personale di assistenza in merito all’esecuzione dei compiti relativi agli atti della vita quotidiana (vedi prospetto di cui al p.to 4); corretta applicazione delle prescrizioni diagnosticoterapeutiche. mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 Tra il suddetto personale sono individuate unità cui affidare compiti di referenza infermieristica del piano. Sinteticamente le funzioni affidategli sono le seguenti: garantisce l’approvvigionamento delle risorse (farmaci, presidi, protesi e ausili, nonché il materiale sanitario previsto per l’emergenza); verifica il regolare funzionamento delle attrezzature; controlla il corretto approvvigionamento e la corretta distribuzione dei pasti; conserva correttamente la documentazione clinica; verifica la corretta tenuta della cartella personalizzata degli utenti; è responsabile della custodia dell’armadio medicinali prescritti agli utenti. OSS (Operatore Socio Sanitario)/OSSS (Operatore Socio Sanitario Specializzato) Il Servizio di assistenza alla persona viene prestato da operatori in possesso della qualifica di Operatore Socio Sanitario ( O.S.S.) Nella residenza, orientativamente, i turni potranno essere così definiti: 7-14 (matt.)- 14-21 (pom.) –21-7 (nott.). Detto personale deve essere presente in almeno 7 unità per il turno notturno. La suddivisione dovrà essere congrua rispetto alla distribuzione dei posti letto nella struttura e alla presenza dell’infermiere professionale. È individuata la funzione di Responsabile dell’Area Socio-Assistenziale, con presenza nella fascia oraria dalle ore 7 alle ore 21. La funzione del Responsabile dell’area Assistenziale Tutelare è diretta a favorire la comunicazione e il collegamento tra le figure sanitarie e quelle assistenziali, facilitando la trasmissione delle informazioni e la realizzazione di un clima di collaborazione; verifica la quantità e la qualità degli interventi igienici e di assistenza tutelare supportando l’operato degli addetti all’assistenza nella fase di inserimento-ambientamento di ogni utente. Nell’organizzazione dei turni dei servizi Diurni è garantita sempre la presenza di due operatori. Vengono fornite tutte le prestazioni di assistenza all’utente rivolte al soddisfacimento dei suoi bisogni; a titolo esemplificativo si elencano le seguenti: interventi rivolti all’assistenza diretta alla persona (aiuto durante l’igiene personale e i pasti, deambulazione e mobilizzazione, vestizione, prevenzione delle complicanze dell’allettamento prolungato, pulizia ordinaria degli ambienti di vita, arredi ed attrezzature dell’utente, ecc.); interventi di protezione della persona (controllo e vigilanza); interventi generali di natura assistenziale (prestazioni di carattere assistenziale volte a seguire l’evoluzione delle condizioni dell’utente, rapporti con la famiglia e l’esterno, ecc.). Fisioterapisti/Logopedista L’attività di riabilitazione è garantita da personale, in possesso della qualifica di fisioterapista, che assicura agli utenti i trattamenti riabilitativi, con l’eventuale supervisione del fisiatra per gli utenti non autosufficienti e quella dello psicologo per gli utenti dementi / affetti dal Morbo di Alzheimer. L’attività è articolata su 6 giorni la settimana escluso la domenica e festivi. I trattamenti potranno essere effettuati nella palestra o al letto del paziente, a seconda delle condizioni cliniche. L’attività è articolata invece su 5 giorni la settimana, a favore degli utenti del Nucleo residenziale Alzheimer e dei Centri Diurni. All’interno della dotazione è presente un Coordinatore dell’Area riabilitativa che svolge mansioni di tipo 12 organizzativo e di controllo sull’attività svolta da parte degli operatori, oltre che quella di Referenti FKt di Nucleo. Educatori professionali/terapisti occupazionali Programmi individuali e collettivi di animazione e terapia occupazionale, secondo il progetto individuale vengono svolti da animatori in possesso di specifica professionalità, tenendo conto delle preferenze e delle possibilità di stimolazione fisica e mentale degli utenti. Particolare attenzione deve essere prestata nella scelta degli operatori da adibire al Nucleo / Centro Diurno Alzheimer, operatori che debbono essere fortemente motivati e, nello stesso tempo, dotati delle sufficienti conoscenze per capire anche i dementi più severi. Infatti, l’interazione con tali pazienti è resa difficile dai deficit di comunicazione verbale e della memoria, oltre che dall’interpretazione distorta dell’ambiente: occorre pertanto un’adeguata formazione degli operatori ed un’accurata gestione operativa. A questo scopo gli operatori addetti all’assistenza potranno ruotare ogni tre – quattro mesi all’interno dei vari nuclei / Centri della Residenza, in modo da rendere flessibile il rapporto professionale degli operatori sul versante assistenziale. È individuato all’interno di tale dotazione organica un Referente di Area cui è affidata la responsabilità della programmazione, realizzazione e verifica delle attività ludico-ricreative, elaborate nell’ambito del progetto terapeutico, coordinando le risorse a disposizione. Parrucchiere / barbiere È assicurata la presenza di un barbiere/parrucchiere interno a favore degli utenti residenziali. Le prestazioni ricomprese nella retta sono quelle specificate al precedente art. 5 del Regolamento. Le tariffe relative a prestazioni erogabili in struttura non ricompresa nella retta sono affisse all’ingresso dei locali dedicati all’attività. Altro personale Il personale addetto ai servizi generali: (cucina, lavanderia guardaroba, pulizia parti comuni, addetti alla manutenzione, amministrativo, portineria - centralino) è in numero sufficiente ad assicurare un efficiente funzionamento della Struttura. Si rammenta che il servizio di portineria-centralino è garantito per n. 12 ore al giorno. I quadri turni mensili degli operatori saranno affissi nei diversi nuclei. Il numero degli operatori di ogni singola Area professionale è tale da garantire gli standard specifici indicati nella successiva tabella 1. mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 13 TABELLA 1: Modello organizzativo per l'assistenza residenziale e semiresidenziale socio-sanitaria per anziani non autosufficienti Fasce assistenziali (intensità prestazioni erogate) Alta Livello Incrementato (punteggio 12) Alta (punteggio 10/11) Medio-alta (punteggio 9) Media (punteggio 7/8) Medio-bassa (punteggio 6) Tipologia di utenza Tipologia progetto e bisogno Non-autosufficienza di alto grado con necessità assistenziali e sanitarie elevate (ad es. condizioni cliniche instabili e/o frequenti riacutizzazioni, decubiti di stadio >=3). Demenza con alterazioni comportamentali limitate a tentativi di fuga con necessità di alta sorveglianza o di ambiente protetto. Frequente intervento medico, bisogno infermieristico di grado elevato, interventi specialistici per patologie scompensate. Rivalutazione del progetto in funzione della stabilizzazione del quadro clinic e comunque secondo la tempistica definita dal progetto predisposto U.V.G.. Polipatologie di diversa natura e gravità con elevato livello di non autosufficienza, ad alto rischio di scompenso e/o complicazioni; deficit cognitivo di grado variabile (anche di grado severo), associati o meno ad alterazioni omportamentali anche di grado elevato (A.Di.Co 2), tranne che per tentativi di fuga e problematiche richiedenti ricovero in nucleo protetto. Decubiti fino allo stadio 3. Alimentazione enterale (PEG). Patologie cronico degenerative con compromissione dell'autonomia di grado medio, associate o meno a deficit cognitivi e alterazioni comportamentali di grado lieve/moderato (< 2 all’A.Di.Co). In tale fascia assistenziale possono essere ricompresi quei pazienti con bisogni assistenziali analoghi a quelli sopra indicati ma che necessitano di interventi sanitari e assistenziali di livello meno elevato. Alimentazione enterale (PEG). Polipatologie a carattere cronico-degenerativo, moderatamente stabili da un punto di vista clinico, associate a deficit di autonomia funzionale di grado medio e a un eventuale deterioramento cognitivo di grado variabile con lievi disturbi del comportamento (< 2 all’A.Di.Co). Modesta perdita dell'autonomia nella deambulazione e/o nell'uso degli ausilii; modesta compromissione cognitiva (stati di confusione, irrequietezza) senza disturbi comportamentali. Limitazione dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana, per le quali sono richiesti interventi assistenziali di supporto e di stimolo e protezione, finalizzati precipuamente a conservare le capacità funzionali residue (2 al DMI). Parziale perdita di autonomia funzionale e/o motoria, con declino cognitivo lieve ( >=1 al DMI). Bisogni sanitari di medio/alta complessità associati a bisogni assistenziali di alta intensità Marcata necessità di assistenza nelle attività di vita quotidiana per deficit motori o cognitivi senza rilevanti disturbi del comportamento. Necessità di programmi di attività fisica mirata/riattivazione motoria, volti a mantenere le capacità residue in pazienti con esiti stabilizzati di patologie invalidanti (ad es.: ictus, frattura di femore, ecc). Bisogni sanitari di moderata complessità e bisogni assistenziali di media intensità. Supporto nelle attività della vita quotidiana compromesse, tentativo di recupero e prevenzione dell’ulteriore perdita di autosufficienza. Intervento sanitario finalizzato alla gestione delle patologie croniche. Parametri ass.li di tipo tutelare (minuti/giorno/ut.) (1) 46' (Ass.infermieristica, riabilitazione psico-fisica: in base alle specif. necessità, da individuarsi nel progetto individuale) 134' (Assistenza tutelare) 30' (Ass.infermieristica, riabilitazione/ mantenimento psico-fisico) 120' (Assistenza tutelare) 25' (Ass.infermieristica, riabilitazione/ mantenimento psico-fisico) 105' (Assistenza tutelare) 18' (Ass.infermieristica, riabilitazione/ mantenimento psico-fisico) 87' (Assistenza tutelare) 13' (Ass.infermieristica, riabilitazione/mantenimento psico-fisico) 82' (Assistenza tutelare) Assistenza specialistica Garantita dall'A.S.L., secondo le necessità cliniche individuate nel progetto individuale. 8' (Ass.infermieristica, riabilitazione/ 72' (Assistenza mantenimento tutelare) psico -fisico) Soggetti affetti da morbo di Alzheimer o altre forme di demenza, 3' Medico responsabile C.D.A.A./ C.D.A.I. con diagnosi accertata 2' Psicologo capienza 20 utenti 28' (Ass. infermieristica 82' (Assistenza (previsione riabilitazione/ tutelare) d’apertura 8 mantenimento ore/die) psico-fisico) Attività di animazione: viene garantita attraverso le figure professionali dell’animatore professionale, del terapista occupazionale, dell’educatore professionale o altre figure professionali dell’area della riabilitazione e/o altre specializzazioni (es. musicoterapia, teatroterapia, ecc.) che possono essere utilmente impiegate ai fini del raggiungimento degli obiettivi assistenziali prefissati nei progetti assistenziali, per un totale complessivo di 18 ore settimanali e deve essere calibrata sulle peculiarità della fascia di intensità. Livelli assistenziali: (1) I parametri assistenziali indicati sono da considerare come standard minimo da garantire complessivamente e vengono articolati nell'ambito del P.A.I., in relazione agli specifici e diversificati bisogni delle singoli. (3) La PEG può essere gestita nell'ambito della fascia medio-alta e superiori Bassa (punteggio 5) Progetto individuale volto alla supervisione nelle attività di base della vita quotidiana per il mantenimento dell'autonomia funzionale residua e prevenzione del declino funzionale-cognitivo. Miglioramento della qualità della vita della persona e dei suoi famigliari, con la conseguente riduzione del ricorso all’istituzionalizzazione o, almeno, un suo allontanamento nel tempo. Parametri ass.li di tipo sanitari (minuti/giorno/ut.) (1) 14 5- ATTIVITA’ DI ASSISTENZA INTEGRATA ALL’UTENTE RESIDENZIALE GIORNATA TIPO ORA 7,00 8,00 9,00 10,00 11,30 12,00 13,00 14.00 15,00 16,00 17,30 18,30 19,00 ATTIVITA’ Verifica situazione notte per eventuali modifiche del piano assistenziale e disposizioni per gli utenti che non devono essere alzati. Eventuali prelievi ematici. Igiene del mattino (viso, mani, bidet, cambio pannoloni, ecc.) e vestizione Alzata Colazione (imboccamento se necessario) Somministrazione terapia orale e/o parenterale Bagni/docce (almeno un bagno ogni settimana per degente) e barbe Riassetto sala da pranzo Controllo dell’idratazione ed eventuale somministrazione acqua e/o bevande calde Accompagnamento sale comuni, palestra…….. Terapia infusionale e medicazioni Verifica condizioni degente (vestizione, pulizia personale,…) Compilazione prospetto scelta menù Alzate successive (per prescrizione medica o altre necessità dell’utente) Sanificazione unità utente, rifacimento letti e riordino degli effetti personali Cambio posture per allettati Controllo pannolone ed eventuale cambio Controllo dell’idratazione ed eventuale somministrazione acqua e/o bevande calde Preparazione tavoli sala da pranzo Accompagnamento e preparazione utenti per il pranzo Pranzo (aiuto per tagliare cibi e servire bevande, imboccamento,….) Applicazione di eventuali disposizione per le diete Controllo dell’assunzione completa del pasto Pulizia viso/mani e igiene orale, accompagnamento utenti in camera, sistemazione per riposo pomeridiano Cambio posture, cambio pannoloni Verifica difficoltà per coricamento Somministrazione eventuale terapia farmacologica Riordino sala da pranzo Aggiornamento lavori da assegnare Alzata dopo riposo pomeridiano ed eventuale cambio pannoloni Controllo dell’idratazione ed eventuale somministrazione acqua e/o bevande calde Accompagnamento per attività di animazione/fisioterapia Merenda Esecuzione lavori assegnati di pulizia camere, e bagni utenti, stoviglie, ecc. Bagni / docce Alzate successive (per prescrizione medica o altre necessità dell’utente) Cambio postura ai soggetti allettati Somministrazione eventuale terapia farmacologica Accompagnamento utenti nelle sale comuni Preparazione tavoli sala da pranzo Accompagnamento e preparazione utenti per cena Cena (aiuto per tagliare cibi e servire bevande, imboccamento,…) Applicazione di eventuali disposizioni per le diete Controllo dell’assunzione completa del pasto 15 ESECUZ. CONTR. COLL. SUPERV. I.P. I.P. I.P. I.P. Coord. O.S.S. I.P. O.S.S. O.S.S. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. I.P. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. I.P. I.P.. Coord. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P.. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. I.P.. O.S.S. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. I.P. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. I.P. I.P. I.P. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. ORA 19,00 20,00 21,00 ATTIVITA’ Pulizia viso / mani e igiene orale Cambio posture e cambio pannoloni Somministrazione terapia farmacologia Sistemazione utenti nelle camere e/o a letto Somministrazione acqua e/o bevande calde Segnalazione anomalie agli I.P. per eventuali disposizioni per il turno di notte Consegne per cambio turno Riassetto sala da pranzo Predisposizione terapie giornaliere Visita nelle camere ogni ora Preparazione sala da pranzo per la colazione ESECUZ. O.S.S. O.S.S. I.P.. O.S.S. O.S.S. CONTR. COLL. SUPERV. I.P. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P.. Coord. O.S.S. O.S.S.e I.P.. O.S.S. I.P. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P. N.B.*: La funzione di CONTROLLO prevede il controllo che il compito sia eseguito; La funzione di SUPERVISIONE prevede il controllo che il compito sia eseguito in modo corretto. E’ sottinteso che la referente O.S.S.oltre alle sue funzioni di controllo, in caso di necessità e nei momenti in cui l’organizzazione lo richiede, esegue anche attività proprie delle O.S.S. essendo essa stessa una O.S.S. 6 - ATTIVITA’ DI ASSISTENZA INTEGRATA ALL’UTENTE SEMI - RESIDENZIALE GIORNATA TIPO ORA ATTIVITA’ 8,00 – Accoglienza al Centro ed eventuale colazione 8,30 (imboccamento se necessario) Somministrazione terapia orale e/o parenterale 9,00 Bagni/docce e barbe (se necessario) Riassetto sala da pranzo Accompagnamento sale comuni, palestra…….. Medicazioni 10,00 Compilazione prospetto scelta menù Controllo pannolone ed eventuale cambio Somministrazione acqua e/o bevande calde 11,30 Preparazione tavoli sala da pranzo Accompagnamento e preparazione degenti per il pranzo 12,00 Pranzo (aiuto per tagliare cibi e servire bevande, imboccamento,….) Applicazione di eventuali disposizione per le diete Controllo dell’assunzione completa del pasto 13,00 Pulizia viso/mani e igiene orale, accompagnamento degenti in camera, sistemazione per riposo pomeridiano Cambio posture, cambio pannoloni Somministrazione eventuale terapia farmacologica 14.00 Riassetto sala da pranzo Aggiornamento lavori da assegnare 15,00 Alzata dopo riposo pomeridiano ed eventuale cambio pannoloni Controllo disidratazione ed eventuale somministrazione bevande Accompagnamento per attività di animazione/fisioterapia Servizio merenda 16,00Preparazione per l’uscita dal Centro. Riassetto sala da 16,30 pranzo N.B. PER SPECIFICHE VEDI ART. PRECEDENTE mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 ESECUZ. O.S.S. I.P. O.S.S. O.S.S. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. CONTR. Coord. O.S.S. COLL. SUPERV. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. O.S.S. O.S.S. I.P. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. Coord. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. O.S.S. I.P. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. Coord. O.S.S. 16 7 - CONTROLLI E VERIFICHE DEL PIANO DI ASSISTENZA Si effettuano verifiche periodiche di controllo (ogni 6 mesi) del piano di assistenza individuale con la partecipazione dell’équipe multidisciplinare della struttura. Ogni due mesi è prevista una riunione di coordinamento, presieduta dal Direttore Sanitario, per la discussione di eventuali situazioni problematiche al fine di individuare le soluzioni ottimali, e per la valutazione globale dell’assistenza e della sua qualità, anche mediante l’utilizzo di indicatori specifici (es. disidratazione, fratture, decubiti, ricoveri ospedalieri, controlli sanitari effettuati, qualità percepita dall’utenza, ecc.). 8 - ACCESSO IN OSPEDALE L’utente della struttura residenziale è una persona fragile, affetta spesso da patologie croniche multiple, e può andare incontro a riacutizzazioni delle stesse o ad insorgenza di nuovi eventi morbosi che possono comportare il trasferimento in ambiente ospedaliero per una corretta definizione diagnostico terapeutica. L’ospedale e la R.S.A. hanno compiti diversi che non devono confondersi bensì integrarsi. 9 - RAPPORTI CON I FAMILIARI Si presente presso la reception un registro delle visite dei parenti. È indetta una riunione almeno annuale con i familiari degli utenti. I familiari potranno comunque fornire suggerimenti, proposte e critiche agli organi di Direzione della RSA. Gli orari di ricevimento del Responsabile di Struttura, del Direttore Sanitario, dei Medici Specialisti e dei responsabili/coordinatori di area sono esposti presso i locali della struttura. 10 - ASPETTI RELAZIONALI Il ricovero di anziani non più autosufficienti in strutture residenziali può determinare in alcuni casi effetti negativi, sia a livello fisico che psicologico, con aumento della frequenza della morbilità e della mortalità. Al fine di evitare tale rischio, il personale deve porre attenzione alle attese dell’utente, sollecitandolo al raggiungimento/mantenimento del maggior grado di autonomia possibile. Va incentivata l’autonomia di scelta nell’organizzazione del tempo, ogni qualvolta sia possibile. Vi è la necessità che gli operatori, indifferentemente dalla qualifica professionale, abbiano funzioni di stimolo verso l’utente perché lo stesso partecipi alle attività ed alle relazioni sociali della Residenza. E’ presupposto necessario ad un agire comune degli operatori la condivisione di una “cultura” che sia tesa a dare un senso alla vita che si svolge all’interno della R.S.A. Particolare attenzione viene posta nel rilevare le difficoltà di relazione fra gli utenti e fra gli stessi e gli operatori, mettendo in atto le azioni necessarie al loro superamento. Sono inoltre garantite tutte le attività finalizzate alla tutela dell’utente dal rischio di emarginazione. L’anziano, di norma, deve: • essere alzato dal letto tutti i giorni (salvo diversa prescrizione del medico); • recarsi in sala da pranzo per consumare i pasti (salvo diversa prescrizione/scelta); • poter utilizzare il telefono (essere aiutato se necessario); • utilizzare un idoneo abbigliamento; • partecipare alle attività di animazione. Al fine di garantire possibilità di relazioni sociali molteplici e soddisfacenti la Residenza garantisce: mod. 01 rev. 12 del 01/03/2014 • • la partecipazione delle associazioni di volontariato locali stabilendone orari e attività; la possibilità di utilizzare apparecchi radio/TV compatibilmente con il rispetto degli altri utenti e in particolare del compagno di camera. 11 - ORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZA L’organizzazione dell’emergenza si suddivide in: A. Organizzazione di struttura; B. Organizzazione dell’emergenza sanitaria sul paziente; C. Organizzazione dell’emergenza collettiva. A. Consiste nella predisposizione di interventi di struttura volti ad individuare la richiesta di soccorso urgente. Essi sono: - apparecchi di chiamata di sicurezza; - i sistemi di allarme; - gli apparecchi rilevatori e di ricerca persone. B. L’emergenza sanitaria sul paziente è assicurata dai medici di medicina generale operanti nella struttura che coprono l’assistenza in turno attivo o in pronta disponibilità dalle ore 8 alle ore 20 dei giorni feriali, il sabato dalle ore 8 alle ore 10. Fuori di tale orario è previsto il ricorso al servizio di continuità assistenziale. Il medico di turno attiva, se necessario, il servizio di soccorso urgente 118. L’infermiere in turno attivo effettua la chiamata del medico della struttura in pronta disponibilità e/o il medico di turno del servizio di continuità assistenziale e/o il 118. C. Si intende come tale l’emergenza derivante da cause incidentali e/o calamitose che costituiscono una condizione di pericolo imminente per gli utenti ed il personale della Struttura e che richiedono l’effettuazione di piani di evacuazione. Si rimanda alla relazione dei Vigili del Fuoco in merito all’individuazione delle vie di fuga in caso di incendio ed alla predisposizione di attrezzature antincendio. Al personale operante saranno impartite le relative istruzioni in merito. 11. GESTIONE DELLA “RESIDENZA LATOUR”: l’organigramma nella pagina seguente descrive nel dettaglio la gestione della residenza Latour. 17 ORGANIGRAMMA RESIDENZA LATOUR RESPONSABILE DI STRUTTURA DIRETTORE SANITARIO AREA QUALITA Rappresentante Direzione e RQ SEGRETERIA di DIREZIONE ASSISTENZA SANITARIA DI BASE Medici di Medicina Generale COORDINATORE COOPERATIVE IN R.T.I. RESPONSANBILE DI STRUTTURA ASSISTENZA SANITARIA SPECIALISTICA Geriatra –Psicologo – Altri specialisti su richiesta AREA AMMINISTRATIVA RESPONSABILE RISORSE UMANE VICE RESPONSABILE DI STRUTTURA E RESPONSABILE QUALITA’ RECEPTION E CENTRALINO COORDINATORE AREA RIABILITATIVA REFERENTE AREA EDUCATIVA RESPONSABILE AREA SOCIO SANITARIA ASSISTENZIALE DI PRESIDIO RESPONSABILE AREA ASSISTENZIALE TUTELARE DI PRESIDIO RISTORAZIONE – CAMST SERVIZIO LAVANDERIA E SANIFICAZIONE (COOP. Nuova Socialità) SERVIZIO MANUTENZIONE (COOP. Nuova Socialità) SERVIZIO PARRUCCHIERE E PODOLOGIA 18 Referente FKT di Nucleo Referenti infermieristici di piano Referenti di nucleo: Responsabile Centro Diurno Alzheimer Integrato Referente O.S.S. FISIOTERAPISTI INFERMIERE EDUCATORE EDUCATORI INFERMIERI OPERATORI SOCIO SANITARI OPERATORI SOCIO SANITARI FISIOTERAPISTA