Volete fare come Soros? Ecco 13 idee controcorrente

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Volete fare come Soros? Ecco 13 idee controcorrente
MILANO FINANZA
zione, anche se i prezzi dovessero
solo stabilizzarsi. Secondo la regola di Taylor, la Fed è addirittura
in lieve ritardo con il rialzo dei
tassi, ma del resto deve considerare anche altri fattori con
ripercussioni dirette o indirette sull’economia interna, come
si evince dai costanti riferimenti
ai mercati finanziari internazionali» . Kreuzkamp sottolinea che
la Federal Reserve è pienamente
consapevole dell’effetto dirompente dei rialzi dei tassi e del
rafforzamento del dollaro, in particolare sui mercati emergenti, e
continua a tenere sotto controllo
Il mercato azionario statunitense e le sue reazioni agli annunci
di politica monetaria.
Secondo Beffy, inoltre, il tema
della reflazione sta acquisendo
importanza anche in Europa. La
possibilità di un ulteriore rialzo
dei tassi Usa nel terzo trimestre
dovrebbe mettere pressione sul
dollaro e un cross euro-dollaro più
debole potrebbe supportare un rialzo delle aspettative d’inflazione
nell’Eurozona nel breve termine.
«Appare sempre più chiaro che
il processo di giapponificazione
dell’Europa è in atto», segnala
l’economista di Bnp. «Tuttavia i
mercati giapponesi si sono sempre ben comportati finché la
situazione a livello globale era
positiva, con un contestuale deprezzamento dello yen. Lo stesso
ragionamento vale per il sistema
bancario: le banche giapponesi
continuano ad avere valorizzazioni estremamente basse ma
generalmente hanno sovraperformato in presenza di uno yen
debole». Quindi, secondo Beffy, tema del ritorno dell’inflazione non
può essere ignorato.
Già nei mesi scorsi uno studio di Jonathan Wilmot (Credit
Suisse Asset Management) avvertiva che in passato le crisi
finanziarie, dopo aver innescato
un recupero di valore di bond e
azioni, avevano portato non alla
stagnazione globale bensì proprio alla reflazione. L’analisi,
intitolata «When bonds aren’t
bonds anymore», ricorda che i
rendimenti dei bond sono stati così bassi in passato soltanto
due volte, sempre in seguito a
gravi crisi finanziarie. «La storia
ci mostra che il ritorno reale dei
bond potrà restare intorno a zero per un decennio o più, mentre
quello dell’equity in passato si è
attestato al 4-6% annuo», si legge
nell’analisi (si veda tabella nella
pagina a fianco). In un mondo di
bassi rendimenti del reddito fisso
la diversificazione e le strategie
di investimento passivo difficilmente riusciranno a soddisfare
i bisogni dei risparmiatori e ciò
rappresenta una sfida per l’industria del risparmio gestito. Un
portafoglio diversificato tra bond
e azioni darebbe un rendimento
dell’1-3% annuo, contro il 10%
che è stato dato dai mercati negli ultimi 7 anni. Secondo Wilmot,
la conseguenza è che i gestori obbligazionari dovranno prendere
più rischi anche solo per ottenere
rendimenti reali appena positivi
13
Volete fare come Soros? Ecco 13 idee controcorrente
di Ester Corvi
I
l noto finanziere George Soros è tornato a puntare contro i mercati. Come
rivelato da The Wall Street Journal,
il Soros Fund Management, che gestisce 30 miliardi di dollari, ha venduto
titoli azionari e ha comprato un tipico bene-rifugio, l’oro, adottando un approccio
decisamente più pessimista di molti gestori di Wall Street. Avrà ragione oppure no?
È presto per dirlo. Resta il fatto che andare controcorrente è una scelta coraggiosa
che può anche rivelarsi molto redditizia.
Ecco allora 13 idee contrarian suggerite a
Milano Finanza da alcuni money manager
su listini azionari, valute e commodity.
«le valutazioni, l’aumento delle aspettative
di redditività e il posizionamento leggero
da parte degli investitori sono gli elementi
che potrebbero trainarlo al rialzo nei prossimi mesi».
I titoli finanziari. Secondo l’ufficio
studi di Copernico sim, «in un’ottica contrarian e considerando i livelli raggiunti
in seguito alle recenti correzioni, l’esposizione al settore finanziario potrebbe
avvantaggiarsi di un’eventuale diminuzione dell’incertezza sui mercati. Anche
Massimo Saitta, direttore investimenti
di Intermonte Advisory, fa notare che, «se
l’attuale fase è quella che potremmo definire la coda della fase deflazionistica,
dal momento che il rimbalzo del prezzo
del petrolio comincerà a far sentire i suoi
effetti nei prossimi mesi, i mercati dovreb-
metalli preziosi, cioè dollaro canadese, corona norvegese e rand
sudafricano».
COPERTINA
11 Giugno 2016
L’argento. Il metallo bianco, secondo Lorenzo Di Mattia, ha tutti
i numeri per far bene. Viene da cinque anni difficili ed è rimasto molto
indietro rispetto alle quotazioni
dell’oro. «A livello macroeconomico l’impossibilità di normalizzare i tassi di interesse
e la necessità nel medio-lungo termine di
lanciare politiche di stimolo fiscale finanziate dalle banche centrali a livello globale
potrebbero generare un movimento simile a
quello osservato nel 2010-2011».
Il petrolio. Il greggio potrebbe rappresentare la sorpresa del secondo semestre
Le borse europee. Le azioni dell’Eudell’anno. Il consensus è schierato per un
rozona sono in questa fase penalizzate
trading range molto ampio, fra
a causa dell’incertezza legata
25 e 50 dollari al barile. «La buoall’esito del referendum sulla
ARGENTO
INDICE HANG SENG na evoluzione della domanda di
Brexit e continuano a soffrire per
Dollari per oncia
Hong Kong - Var. da inizio 2016
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greggio, specialmente nei Paesi
la pessima performance operati23.000
emergenti, e la tendenziale mova e di mercato delle banche. «Il
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derazione dell’offerta, dovuta
posizionamento degli investitori
21.000
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all’importante taglio degli inverisulta particolarmente sottoestimenti estrattivi», spiega Emilio
sposto nei confronti dell’area,
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19.000
Franco (Ubi Pramerica), «aprononostante le valutazioni attra21.042
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no a potenziali sorprese rialziste,
enti rispetto alle obbligazioni,
-3,98%
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17.000
specialmente se corroborate da
gli utili in miglioramento, la
dinamica macroeconomica favo4 gen 16
10 giu 16
4 gen ’16
10 giu ’16 un dollaro stabile e non in rafforzamento».
revole e il super-accomodamento
operato dalla Bce», dice Emilio
Franco, responsabile investimenti di Ubi bero registrare un aumento delle attese di Yen. Quella giapponese è stata la valuta
Pramerica sgr.
rialzo dei tassi, che resteranno comunque protagonista nella prima parte dell’anno
molto bassi grazie all’intervento della Bce, e può continuare a esserlo, soprattutto se
Il listino di Londra. L’attenzione de- favorendo il recupero del settore banca- le quotazioni dell’azionario globale dovesgli operatori è focalizzata sull’imminente rio, che è correlato positivamente a tassi sero indebolirsi, sostiene Stefano Gianti di
referendum inglese, il cui esito risulta e inflazione. Nel frattempo dovrebbe esse- Swissquote.
molto incerto. «Potrebbe essere interessan- re passata anche la fase più difficile delle
Sterlina. Secondo l’ufficio studi di
te puntare su un eventuale esito positivo ricapitalizzazioni».
Copernico Sim, la valuta inglese dovrebbe
e scommettere su un rimbalzo dei listini
dell’area euro e di quello inglese», fan- I titoli del lusso. «Il settore bancario ri- recuperare gran parte del terreno perduto
no notare gli esperti dell’ufficio studi di marrà il più volatile, in quanto il problema in questi mesi, mentre il dollaro statuniCopernico sim.
degli npl non è stato risolto e non lo sarà tense potrebbe apprezzarsi rispetto all’euro
per diverso tempo, mentre i titoli del lus- qualora la Fed imboccasse un percorso di
Il mercato cinese. L’indice Hang Seng so, come Ferragamo, dopo il recente ribasso normalizzazione della propria politica moChina Enterprise, mette in evidenza possono essere comprati a sconto», sosten- netaria.
Lorenzo Di Mattia, gestore del fondo HI gono gli specialisti di Swissquote.
Yuan. «La sorpresa contrarian potrebbe esSibilla Macro di Hedge Invest, dopo aver
perso circa il 50% dai massimi del 2015, ha Oro, ma non solo. «Nell’era dei sere una stabilizzazione dello yuan, per il
recuperato meno della maggioranza degli Quantitative easing», dice Salvatore quale la maggior parte degli osservatori si
indici dei mercati sviluppati e degli emer- Gaziano, responsabile strategie di inve- aspetta un indebolimento; con il sostegno
genti. «Contrariamente alle aspettative e stimento di SoldiExpert Scf, «i mercati della People’s Bank of China potrebbe invece
malgrado una graduale svalutazione del- favoriti sono quelli legati agli asset fisi- restare stabile», fa notare Massimo Saitta.
lo yuan potrebbe fare meglio del previsto ci, come metalli preziosi, petrolio e altre
in un trend generale di rialzo dei mercati commodity. Le azioni aurifere rappresen- Mercati emergenti. A parere di
azionari e alla luce di una politica mone- tano uno dei migliori comparti da inizio Alessandro Allegri, amministratore deletaria da colomba della Fed».
anno, così come il petrolio, con ricadute gato di Ambrosetti Asset Management sim,
positive per i Paesi produttori. La borsa «in una logica contrarian alcuni mercati
Il settore energetico. Questo comparto è russa, quella canadese e quella sudafrica- che finora sono andati molto male postato oggetto di una prolungata revisione na in uno scenario contrarian potrebbero trebbero rappresentare un’ opportunità di
al ribasso delle stime di utili, che si è con- essere le favorite. Un ragionamento simi- investimento interessante. È il caso di Paesi
cretizzata in una performance peggiore del le vale anche per le valute dei Paesi con emergenti come Brasile, Messico e Turchia».
mercato. A parere però di Emilio Franco, una buona base estrattiva di petrolio o di (riproduzione riservata)
e anche chi dispone di un ottimo
track record potrà avere difficoltà a soddisfare i sottoscrittori.
Per i risparmiatori e in particolare per la generazione di baby
boomers che si appresta a andare in pensione i rendimenti a
zero sono un disastro, soprattutto
perché questo tipo di investitore
in passato si è sempre affidato a
portafogli obbligazionari. Finora
la risposta è stata quella di spostarsi verso titoli più rischiosi
e illiquidi sempre nell’ambito
del reddito fisso, ma questo approccio presto incontrerà dei
ostacoli. Da qui l’idea della neces-
sità di una maggiore esposizione
all’equity, magari accompagnata a strumenti che permettono
di limitare la volatilità. Wilmot
sottolinea che paradossalmente
proprio nel momento in cui prende più piede la gestione passiva
il potenziale beneficio che può derivare da una gestione attiva di
qualità è in forte crescita. Per difendere i risparmi dall’erosione
dell’aumento del carovita serviranno soluzioni più complesse
rispetto a quelle che hanno funzionato finora.
Sul tema dell’inflazione si è poi
soffermato anche Alessandro
Fugnoli, strategist di Kairos
Partners, nella newsletter settimanale Il Rosso & il Nero,
ricordando che «l’oro, in un contesto di inflazione in crescita e
di banche centrali espansive, è
un buon investimento e non è
un caso che personaggi navigati come Soros o Druckenmiller,
che hanno cavalcato molto bene
il grande rialzo del 2009- 2015,
stiano mostrando grande interesse per questo strumento».
Fugnoli però avverte: «Il problema dell’oro è che, a fronte di
una domanda in aumento, c’è
un’offerta anch’essa in grande
crescita che limita il rialzo del
prezzo. Perciò in questa fase sono più interessanti i titoli delle
miniere, che in questi anni hanno tagliato i costi di estrazione e
possono così soddisfare con ampi
margini la forte domanda degli
investitori». Fugnoli ricorda che,
se i mercati non sono più nella
condizione di prezzare il rischio,
il compito spetta all’investitore
finale, che può mitigarlo restando su scadenze obbligazionarie
non troppo lunghe, mantenendo
una quota di cash e puntando su
azioni e bond solidi. (riproduzione riservata)