SABATO 11 SETTEMBRE 2004: LA PRIMA GIORNATA

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SABATO 11 SETTEMBRE 2004: LA PRIMA GIORNATA
SABATO 11 SETTEMBRE 2004: LA PRIMA GIORNATA INTERNAZIONALE
DELL’ALIMENTAZIONE SENZA GLUTINE
La celiachia sotto i riflettori di SANA. Per far luce su una patologia
che colpisce con un’incidenza pari a 1/100 – 1/150
Milano, 4 Maggio 2004 – La 16^ edizione di SANA, Il Salone Internazionale del Naturale,
Alimentazione, Salute, Ambiente, in Fiera a Bologna dal 9 al 12 settembre 2004, ospiterà la
Prima Giornata Internazionale dell’Alimentazione Senza Glutine.
Al centro dell’evento sarà un convegno internazionale organizzato da SANA in collaborazione con
AIC Associazione Italiana Celiachia, A.G.E.R. Borsa Merci di Bologna, ASCOM Bologna, CCIAA di
Bologna e sponsorizzato da Galbusera, in programma per sabato 11 settembre presso il Palazzo
dei Congressi – Sala Europa.
Il convegno affronterà l’attualissimo tema della celiachia da diversi punti di vista. La sessione
mattutina, “Celiachia: la nuova sfida per l’industria alimentare”, sottolineerà come la crescente
disponibilità e varietà di alimenti privi di glutine, oltre a costituire in sé un importante fenomeno di
dinamica produttiva industriale, rappresenti un’interessante fonte di miglioramento della dieta e, di
conseguenza, della qualità di vita delle persone affette da celiachia. Oltre a presentare il fenomeno
della celiachia come dimensioni e quadro epidemiologico, gli interventi previsti spazieranno dalla
normativa in materia di etichettatura a testimonianze aziendali relative alle fonti di approvvigionamento
per l’industria; dalla gestione delle contaminazioni al sistema dei controlli.
Nel corso della sessione pomeridiana, dal titolo “Celiachia tra presente e futuro”, dopo aver trattato i
temi della certificazione e casi di non conformità, il tema verrà invece affrontato secondo un’ottica
medico-scientifica, esaminando la celiachia nell’età pediatrica e in quella adulta e il ruolo giocato dalle
medicine non convenzionali.
LA CELIACHIA
Cos’è
La malattia celiaca (MC) è una condizione caratterizzata da intolleranza permanente al glutine, o, più
precisamente, alla proteina gliadina contenuta nel glutine, presente in cereali come frumento, farro, kamut,
orzo, segale, sorgo, spelta, triticale.
Nei soggetti geneticamente predisposti, un’anomala e complessa reazione immunologica alla gliadina
provoca l’infiammazione, l’indebolimento e la progressiva distruzione dei villi intestinali. La grave
compromissione della capacità di assorbimento intestinale determina malnutrizione e danni ad altri organi.
Sintomatologia
Non sempre la celiachia si presenta in modo palese, infatti le sue forme cliniche possono essere molteplici.
La forma tipica ha come sintomatologia diarrea e rallentamento della crescita nei bambini, mentre quella
atipica si presenta tardivamente con sintomi prevalentemente extraintestinali (ad esempio anemia); la
forma silente ha invece come peculiarità l’assenza di sintomi eclatanti, mentre quella potenziale (o latente)
si evidenzia con esami sierologici positivi ma con biopsia intestinale normale.
Importanti e qualche volta irreversibili sono le malattie determinate da una diagnosi tardiva: osteoporosi,
infertilità, aborti ripetuti, bassa statura nei ragazzi, diabete mellito, tiroidite autoimmune, alopecia, epilessia
con calcificazioni cerebrali e il temutissimo linfoma intestinale.
La diagnosi
La diagnosi di celiachia si effettua mediante dosaggi sierologici: gli AGA (anticorpi antigliadina di classe IgA
e IgG), gli EMA (anticorpi antiendomisio di classe IgA). Recentemente è stato messo a punto un nuovo test
per il dosaggio di anticorpi di classe IgA, gli Anti-transglutaminasi. Per la diagnosi definitiva di celiachia è
però indispensabile una biopsia dell’intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto, dall’esame
istologico del quale è possibile determinare l’atrofia dei villi intestinali.
Incidenza
L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. I celiaci
potenzialmente sarebbero quindi 400.000, ma ne sono stati diagnosticati circa 50.000 Ogni anno vengono
effettuate almeno 5.000 nuove diagnosi ed ogni anno nascono circa 2.800 nuovi celiaci, con un
incremento annuo del 10% circa.
La terapia
La dieta completamente priva di glutine permette la guarigione nella maggior parte dei pazienti.
La dieta
Il glutine è una proteina contenuta in alcuni cereali quali frumento, farro, orzo, segale. Seguire una dieta
senza glutine significa evitare alimenti contenenti questi cereali e i loro derivati, come ad esempio il malto.
Occorre quindi escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ed
eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto. Questo implica un forte impegno di educazione
alimentare; l’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può infatti causare danni. Si possono utilizzare
invece altri tipi di cereali: riso, mais, miglio, tapioca, soia ed altri. Molte industrie alimentari hanno messo in
commercio alimenti senza glutine sempre più gradevoli: farine che sostituiscono quella di grano, pane,
pasta, biscotti, dolci, cracker, grissini, fette biscottate, merende. La dieta del celiaco risulta così varia ed
equilibrata nonostante l’esclusione del glutine.
Gustavo Capella
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