Anno Scolastico 2014-2015

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Anno Scolastico 2014-2015
Scuola Materna
MONSIGNOR PIETRO PIAZZA
(parificata protocollo n°488/2280 del 28/02/2002)
Via Monsignor P. Piazza n°1 25030 Pompiano (BS)
Tel-Fax 030-9465187
Email- [email protected]
Anno Scolastico 2014-2015
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INDICE
PREMESSA
La Scuola dell'Infanzia
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IDENTITA' DELLA SCUOLA
Aspetti socio-ambientali
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RISORSE
Interne
Esterne
Finanziarie
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p6
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ORGANI DELL'ENTE SCUOLA MATERNA
L'Assemblea generale
Il Consiglio Amministrativo
Il Presidente
Il Collegio Docente
Il Comitato scuola-famiglia
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p7
p8
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PERSONALE DOCENTE
Formazione
Assegnazione delle classi
Attività aggiuntive
p 10
p 10
p 10
PERSONALE NON DOCENTE
Formazione
Incarichi
p 11
p 11
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MODALITA' ORGANIZZATIVE
Accoglienza
Rapporti scuola-famiglia
Formazione delle sezioni
Calendario scolastico
Giornata scolastica
Incontri con il territorio
p 12
p 12
p 12
p 14
p 15
p 16
OFFERTA FORMATIVA
Finalita'
Esigenze degli alunni
Risposte della scuola
Scelte formative della scuola
p 17
p 18
p 18
p 19
PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA
Programmazione educativa
Organizzazione educativa didattica
Attività di laboratorio
Criteri per le verifiche e valutazioni degli alunni
Continuità educativa
p 21
p 22
p 23
p 24
p 25
INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITA'
Alunni stranieri
p 26
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PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa della Scuola dell’Infanzia intende essere un contributo
alla realizzazione dell’identità dell’unità scolastica, elaborato dal Collegio dei Docenti,
in base agli indirizzi generali del Consiglio di Amministrazione e risponde alle esigenze
formative degli alunni mediante la valorizzazione delle risorse professionali e strutturali,
nel rispetto degli obiettivi generali ed educativi determinati, a livello nazionale, dalla
normativa vigente.
IDENTITA’ DELLA SCUOLA
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ASPETTI SOCIO-AMBIENTALI
La Scuola Materna Mons. Pietro Piazza con sede in Pompiano via Mons. Piazza 1 è stata
istituita nell’anno 1911 ed è nata come espressione della comunità locale che l’ha voluta
autonoma e libera, ha carattere comunitario e popolare, è legalmente riconosciuta ed è
vigilata dal Ministero della Pubblica Istruzione tramite il Direttore Didattico.
La Scuola Materna, nel rispetto del primario diritto – dovere dei genitori di educare i
figli, intende radicare la propria proposta educativa, aperta a tutti, nella concezione
Cristiana della vita, che genitori ed insegnanti si impegnano a rispettare in spirito di
collaborazione.
Essa non persegue fini di lucro, costituisce l’occasione per il concreto esercizio di
primari diritti, personali e comunitari, di iniziativa sociale, di libertà educativa e
religiosa, riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana
La Scuola concorre con gli Enti locali, alla realizzazione dell’obiettivo di uguaglianza
sociale, che si concretizza nella generalizzazione del servizio prescolare.
La Scuola Materna è aperta a tutti, con particolare riguardo ai Bambini svantaggiati per
ragioni psico – fisiche, famigliari e sociali e per essi chiede l’intervento dello Stato e
degli Enti locali affinché assicurino i necessari sostegni tecnici ed economici.
La nostra scuola affonda le proprie radici negli ideali e nei valori proposti, testimoniati e
diffusi dal Vangelo. Ha fatto proprie le istanze fondative della pedagogia Agazziana
congiungendole con i più autentici valori cristiani volti ad affermare l’autonomia
istituzionale ed educativa, nell’ambito di un progetto fondativo condiviso e
compartecipato, Essendo di ispirazione cristiana, la scuola materna, è un’istituzione
educativa nella quale la centralità della persona costituisce criterio regolatore e ispiratore
della prassi educativa e, allo stesso tempo, si afferma quale elemento fondativo di
quell’umanesimo integrale che implica la tutela e il rispetto dell’integrità del soggetto
educante di ogni singola creatura, concepita nell’insieme dei suoi bisogni e di tutto il suo
potenziale umane.
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RISORSE
INTERNE
UMANE: Personale Docente e non Docente, una cuoca e una segretaria.
STRUTTURALI: uno stabile di proprietà della Parrocchia comprendente un ingresso, un
salone, un ambulatorio, una veranda, una segreteria, una dispensa, una cucina, una sala
da pranzo, quattro sezioni, una stanza adibita a dormitorio con relativi servizi, una
adibita alla psicomotricità, servizi igienici per bambini e per il personale, corridoi, vano
scale e ripostiglio.
STRUMENTALI: materiali grafici e pittorici, strumenti musicali, attrezzatura ludica e
psicomotoria specifica, libri, giochi strutturati e non, arredo conforme alle vigenti
normative.
ESTERNE
AMBIENTALI: giardino con giochi e un cortile coperto da telo ombreggiante
UMANE ESTERNE: volontari, i pensionati, i genitori e attività commerciali (forneria,
macelleria,farmacia e cartoleria).
ENTI: il Comune che mette a disposizione scuolabus, auditorium, Biblioteca e palestra,
l’Oratorio, la Scuola Elementare.
ASSOCIAZIONI: gli Alpini di Pompiano, i cacciatori, il Clan
FINANZIARIE
Le entrate finanziare della scuola sono dettate da:
- Rette famigliari
- Buoni pasto
- Contributo Ministero P.I
- Contributo della Regione
- Contributo del Comune
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ORGANI DELL’ENTE SCUOLA MATERNA
-
Sono organi dell’Ente Scuola materna:
l’Assemblea generale;
il Consiglio Amministrativo;
il Collegio delle Educatrici;
l’eventuale Comitato scuola-famiglia.
ASSEMBLEA: l’assemblea è costituita da tutti i membri degli organi dell’Ente.
L’assemblea propone indirizzi di carattere organizzativo, amministrativo, pedagogico ed
assistenziale per la scuola; formula pareri sull’andamento della scuola, sia sotto il profilo
didattico sia amministrativo; delibera le modifiche dello statuto. L’assemblea è
convocata dal Presidente tutte le volte che è necessario, ma non meno di due volte
l’anno. La convocazione avviene mediante comunicazione scritta diretta a ciascun
membro ovvero mediante affissione all’albo della scuola materna almeno cinque giorni
prima; la convocazione dovrà contenere l’ordine del giorno. L’assemblea può anche
essere convocata su domanda firmata da almeno un quinto dei suoi membri.
L’assemblea è presieduta dal Presidente dell’Ente. Spetta al Presidente constatare, anche
tramite suoi incaricati, il diritto dei presenti a partecipare all’assemblea. Di ogni riunione
si redige un verbale firmato dal Presidente e dal Segretario o da loro delegati. Le
decisioni dell’assemblea sono prese a maggioranza dei voti espressi.
-
CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE (CdA):
Il CdA è così composto:
dal Parroco pro-tempore, o da un suo delegato, che di diritto è anche Presidente;
da n. 3 genitori eletti dall’Assemblea;
da n. 3 rappresentanti dell’Amministrazione Comunale;
dalla Direttrice della scuola materna, che funge anche da segretario;
da n. 4 persone rappresentative o benemerite nominate dal parroco pro-tempore;
dall’Ufficiale Sanitario.
Spetta al CdA:
a) approvare il bilancio preventivo e il conto consuntivo;
b) proporre all’assemblea le modifiche dello statuto;
c) provvedere all’amministrazione dell’Ente;
d) deliberare i regolamenti interni, sentito anche il parere dell’assemblea, e fissare le
direttive generali dell’attività.
e) deliberare la nomina del personale;
f) deliberare la stipula di convenzioni con altri enti ed il contratto di lavoro;
g) deliberare le costituzioni in giudizio di ogni genere;
h) controllare, anche tramite organi di specifica competenza, il conseguimento delle
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finalità della scuola materna.
Le deliberazioni del CdA sono prese a maggioranza di voti con la presenza di almeno la
metà dei componenti. Le riunioni ordinarie del CdA si tengono almeno ogni due mesi. Si
tengono riunioni straordinarie quando il presidente le convoca spontaneamente o su
richiesta di almeno tre consiglieri. I membri del CdA durano in carica tre anni. I
componenti del CdA che, senza giustificato motivo, non partecipano a tre sedute
consecutive decadono dalla carica.
PRESIDENTE
Spetta al Presidente:
a) rappresentare l’Ente Scuola Materna di fronte a terzi e stare in giudizio per
l’associazione;
b) curare l’esecuzione delle delibere del CdA;
c) convocare e presiedere l’assemblea e le riunioni del CdA;
d) prendere, in caso di urgenza, i provvedimenti temporanei richiesti dalle necessità e
riferirne quanto prima al CdA;
e) tenere la contabilità dell’Ente.
COLLEGIO DELLE EDUCATRICI: l’attività educativa, nell’ambito delle linee
generali indicate dall’Assemblea e dal Consiglio, è programmata ed attuata dal Collegio
delle Educatrici e dalle Assistenti (che potrà essere integrato con esperti nelle varie
materie). Lo stesso collegio delle insegnanti e delle assistenti valuta periodicamente
l’andamento complessivo dell’azione educativa, della sperimentazione didattica e di
aggiornamento del personale.
COMITATO SCUOLA-FAMIGLIA:
Il Collegio delle Educatrici può diventare Comitato scuola-famiglia se integrato con:
genitori (uno per ogni sezione esistente nella scuola materna);
un rappresentante del personale ausiliario;
il Presidente del CdA.
Il Comitato scuola-famiglia ha il compito di:
a) determinare i criteri di attuazione degli orientamenti dell’attività educativa;
b) proporre le varie attività, l’organizzazione e il funzionamento della scuola;
c) sottoporre, almeno due volte l’anno, all’assemblea dei genitori e del personale un
rapporto sul funzionamento generale della scuola materna.
Presiede il Comitato scuola-famiglia un genitore eletto a maggioranza semplice dal
comitato stesso nel suo seno. Egli convoca i membri del comitato almeno ogni tre mesi
comunicandone l’ordine del giorno almeno cinque giorni prima salvo situazioni di
particolare urgenza. Il Comitato provvede inoltre all’elezione di un Vice-presidente. Il
Comitato può essere convocato anche su richiesta scritta di almeno un quinto dei
membri.
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Eleggibilità: sono eleggibili come componenti del Comitato scuola-famiglia i genitori
dei bambini iscritti alla scuola e il personale ausiliario della stessa.
Elezione dei membri del Comitato: l’assemblea dei genitori elegge un rappresentante
per ogni sezione. Il personale ausiliario sceglie a scrutinio segreto il proprio
rappresentante. Tutti i genitori ed il personale ausiliario sono elettori ed eleggibili.
Durata in carica dei membri: i membri del comitato rimangono in carica tre anni;
qualora decadessero per mancanza di diritto o per altro motivo, sono sostituiti con
regolare votazione all’inizio del nuovo anno scolastico.
Convocazione dell’assemblea dei genitori: spetta al presidente del comitato scuolafamiglia o al vice-presidente in accordo con il Presidente del comitato di gestione,
convocare le assemblee dei genitori e presiederle. La prima assemblea dell’anno
scolastico è convocata entro due mesi dall’inizio della scuola e l’ultima entro il termine
dell’anno scolastico. L’assemblea può essere convocata anche su richiesta scritta di
almeno un terzo dei genitori.
Norme finali: i diritti, i doveri, le attribuzioni e le mansioni del personale sono fissati da
apposito regolamento interno (vedi allegato A). Per tutto quanto non riguarda i titoli di
idoneità del personale dirigente, insegnante ed ausiliario sono osservate le disposizioni
delle Leggi e dei regolamenti scolastici. Tutte le eventuali controversie sociali tra
associati e tra questi e l’associazione ed i suoi organi saranno sottoposte, con esclusione
di ogni altra giurisdizione, alla competenza di tre probiviri da nominarsi dal CdA e, in
caso di impossibilità ad accordarsi, dall’Associazione Scuole Materne Provinciale. Essi
giudicheranno “ex bono et aequo “ senza formalità di procedura.
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IL PERSONALE
L’organico della scuola è fissato dal Consiglio d’Amministrazione. Il personale è
assunto secondo le forme e le modalità stabilite dal CCNL stipulato tra la FISM e le
Organizzazioni Sindacali che regola anche i rapporti economici e normativi. All’atto
dell’assunzione il personale docente e non docente dichiara d’essere consapevole e di
accettare, senza riserve, le finalità educative dell’Ente e di cooperare al loro
raggiungimento. Le comunicazioni di sospensione di servizi, in caso di sciopero o per
altri motivi eccezionali, saranno date per iscritto in precedenza alle famiglie, purché
concordate con il Presidente del Consiglio d’Amministrazione, nel rispetto delle vigenti
disposizioni di legge.
PERSONALE DOCENTE
FORMAZIONE
Ogni insegnante per arricchire il proprio bagaglio culturale partecipa annualmente agli
incontri zonali di coordinamento indetti dalla F.I.S.M nonché a corsi di
aggiornamento.(vedi curriculum allegato 1)
ASSEGNAZIONE ALLE CLASSI
Il Collegio Docenti è composto da cinque insegnanti: Maestra Laura Maltempi e
Maestra Sonia Gardoni responsabili della sezione Farfalle e Bruchi Azzurri; Maestra
Roberta Chiappini responsabile della sezione Pesciolini ; Maestra Orsolina Maifredi
responsabile della sezione Farfalle e Bruchi rossi e Maestra Roberta Battaglia
responsabile della sezione Farfalle e Bruchi verdi
ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
Roberta Chiappini oltre ad essere insegnante di sezione svolge anche il ruolo di
coordinatrice (cura i rapporti tra il personale docente e non docente, con i genitori, con
gli enti e con le associazioni……..vedi regolamento interno).
Promotrice con l’aiuto delle altre insegnanti di manifestazioni interne “TORTE IN
PIAZZA”.
.
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PERSONALE NON DOCENTE
FORMAZIONE
Tutto il personale non docente provvede al proprio aggiornamento attraverso corsi di
formazione specifici
INCARICHI
Strettamente legati al proprio titolo:
- Cuoca (cucina)
- Ausiliarie (pulizie e riordino degli ambienti scolastici)
- Segretarie
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MODALITA’ ORGANIZZATIVE
ACCOGLIENZA
La nostra scuola materna, di ispirazione cattolica, accoglie bambini dai 2 anni e 6 mesi
ai 6 anni; ha lo scopo di far trovare un ambiente ospitale e famigliare che favorisca uno
sviluppo armonico della personalità.
Nella società complessa in cui viviamo, una società preoccupata più all’avere che
all’essere, riteniamo che l’accoglienza sia quanto mai necessaria.
Il bambino, in particolare, ha bisogno di trovare nella scuola materna un ambiente
sereno, capace di offrirgli un’accoglienza attenta e premurosa, ad opera di insegnanti che
sappiano mettersi davanti al mistero della vita con atteggiamento umile, ammirato e
rispettoso dell’originalità di ciascuna creatura umana.
Le diversità individuali, sociali e culturali, costituiscono una risorsa da valorizzare sul
piano educativo – didattico al fine di giungere ad equivalenza degli esiti formativi.
La nostra proposta educativa si propone di accogliere e rispettare i veri bisogni
formativi del bambino, come soggetto attivo e impegnato in un processo di interazione
con i propri compagni, adulti, l’ambiente e la cultura.
La scuola materna deve consentire ai bambini che la frequentano di raggiungere
avvertibili traguardi di sviluppo in ordine all’identità, autonomia e competenza.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola in merito ai rapporti con i genitori degli alunni prevede:
- assemblee periodiche di sezione e di classe;
- colloqui individuali con i genitori degli alunni;
- coinvolgimento delle famiglie in iniziative scolastiche.
FORMAZIONE DELLE SEZIONI
L'obiettivo principale nella formazione delle sezioni è 1'istituzione di gruppi equilibrati
che possano favorire esperienze significative di apprendimento e di socializzazione
I criteri per 1'inserimento dei bambini iscritti per la prima volta alla Scuola dell'infanzia
sono stabiliti dal Consiglio di Amministrazione su indicazioni del Collegio Docenti.
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- Le sezioni saranno costituite di norma da 22/25 alunni con la possibilità in presenza di
particolari esigenze organizzative e territoriali di un incremento pari al 10% di alunni in
più.
- in presenza di alunni portatori di handicap, la sezione non può superare il numero
massimo di 20 bambini.
- in presenza di alunni portatori di handicap , con diagnosi funzionale rilasciata dalla
competente ASL, è previsto il personale di sostegno insegnante provvisto dello specifico
titolo nel rispetto della normativa vigente.
Attualmente vi sono quattro sezioni:
- Tre sezioni formate da bambini di quattro –cinque anni
- Una sezione formata da bambini di tre anni
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CALENDARIO
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GIORNATA SCOLASTICA
La scuola accoglie i bambini dalle 8:30 alle 9:00 (entrata) alle 15:45- 16:00
(uscita) con la possibilità di un’uscita intermedia alle ore 12:45.
Quest’anno il collegio docenti ha deciso di effettuare l’accoglienza per età
omogenea:
la maestra Roberta Chiappini con una delle maestre part-time nella salone
accolgono i pesciolini ( piccoli ).
la maestra Roberta Battaglia accoglie i bruchi( mezzani) nella sezione
azzurra al piano.
la maestra Orsolina accoglie le farfalle ( grandi) nella sezione rossa
Questo ci permette di dare attenzione, di ascoltare e coccolare i bambini in
base alle loro esigenze.
Lo schema della giornata scolastica riportata di seguito verrà attuato da
Ottobre a Maggio contemporaneamente ai laboratori.
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INCONTRI CON IL TERRITORIO
La pianificazione delle uscite didattiche è strettamente legata alla programmazione.
Suddivisi per fasce d’età, accompagnati da due insegnanti ogni gruppo(piccoli-mezzani
e grandi) potrà vivere una giornata al di fuori dell’ambiente scolastico, di condivisione,
di apprendimento, di gioco che arricchirà il loro bagaglio culturale, emozionale e
relazionale.
Per i rapporti con le istituzioni locali la scuola collabora con 1'Amministrazione
Comunale, attraverso gli assessorati di competenza, con il Centro di aggregazione
giovanile e le altre realtà ed associazioni del territorio
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OFFERTA FORMATIVA
FINALITA’
Nel redigere questo progetto si è tenuto conto degli articoli n. 3 – 21 –33 –34 della
Costituzione e delle finalità educative stabilite dalla legge 1975, degli Orientamenti per
la scuola Materna del 1991, dal C.C. N.L 1998/2001 e dal C.C.N. 13 agosto 1999, per
garantire a tutti gli alunni della scuola uguali diritti e medesime opportunità.
La finalità della nostra scuola è quella di:
• promuovere lo sviluppo ed il raggiungimento degli obiettivi formativo/didattici
prescritti dai Nuovi Orientamenti della Scuola dell’Infanzia in sintonia con le
esigenze territoriali/locali.
• Favorire la qualità del servizio scolastico attraverso progetti organici e strutturali
nel rispetto delle tappe evolutive degli alunni.
• Favorire lo sviluppo di condizioni educative adatte alla formazione degli aspetti
fondamentali della personalità, degli atteggiamenti, delle consapevolezze e abilità
di base.
Nella nostra scuola materna ogni bambino deve trovare un ambiente significativo, in cui
poter fare esperienze di affetto, stima, simpatia, comprensione, crescita.
La scuola materna deve essere un ambiente ricco di opportunità educative, nel quale le
potenzialità e capacità del bambino siano valorizzate attraverso esperienze che
favoriscano l’iniziativa, l’autodecisione, la responsabilità morale.
Inoltre devono essere riconosciuti al bambino i propri diritti:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
diritto alla religiosità.
diritto alla sicurezza affettiva e all’autonomia.
diritto all’apertura verso la realizzazione con gli altri.
diritto di scoprire e conoscere.
diritto alla realizzazione positiva e alla socialità.
diritto ad un servizio educativo didattico qualificato ed efficace.
La scuola materna si inserisce nelle esperienze educative del bambino, riconoscendo
che alla famiglia spetta comunque e sempre il compito primario dell’educazione.
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Favorire una crescita integrale della personalità, attraverso la maturazione, la conquista
dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze, al fine di formare soggetti liberi,
responsabili e attivi è un aspetto fondamentale nella scuola dell’infanzia.
ESIGENZE DEGLI ALUNNI
La Scuola per realizzare un intervento educativo efficace e coerente con i bisogni degli
alunni pianifica 1'offerta formativa alla luce degli standard nazionali della formazione di
base e delle priorità evidenziate negli Organi Collegiali d'Istituto. Considerando le
esigenze formative degli alunni, attraverso il confronto e la collaborazione fra docenti,
genitori e realtà socio-culturale del territorio si evidenziano le seguenti esigenze:
1) un' offerta formativa attenta ai tempi di crescita degli alunni e sorretta da strutture e
strumentazioni adeguate e funzionali;
2) risposte educative e didattiche specifiche agli alunni diversamente abili;
3) risposte educative, didattiche e formative specifiche agli alunni stranieri;
4) un' attenzione alle proposte formative finalizzate alla tutela della salute e della
sicurezza;
5) un approccio significativo alle nuove tecnologie informatiche mediante gli appositi
laboratori;
6) 1'ampliamento ed il funzionamento della biblioteca scolastica;
7) 1'interazione formativa col contesto territoriale attraverso 1'offerta e la fruizione di
iniziative varie.
RISPOSTE DELLA SCUOLA
La Scuola dell'Infanzia concorrE con le famiglie a promuovere la formazione integrale
della personalità dei bambini intesa come maturazione dell'identità, conquista dell'
autonomia ed acquisizione delle competenze.
I docenti considerano con attenzione le esigenze degli alunni e le elaborano tenendo
presente il proprio patrimonio di esperienze didattiche, le indicazioni e i suggerimenti
della letteratura pedagogica.
La Scuola, per dare significato alla sua azione educativa, attribuisce importanza
irrinunciabile:
- al radicamento degli atteggiamenti di sicurezza e di stima di sé;
- allo sviluppo delle capacità di orientarsi e compiere scelte autonome;
- alla capacità di scoprire ed interiorizzare valori universalmente condivisi, come il
rispetto degli altri e dell'ambiente;
- allo sviluppo delle competenze sensoriali, percettive, motorie, linguistiche;
alla lettura consapevole, alla padronanza della lingua italiana;
- ad una conoscenza essenziale della lingua inglese;
- ad una matematica non formale, ma applicata alla soluzione di problemi concreti;
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- ad una storia non fondata sulla memorizzazione, ma su competenze di ricostruzione e
lettura dei fatti e che evidenzi le grandi trasformazioni di idee, saperi, vita quotidiana;
- ad una educazione alla cittadinanza finalizzata alla comprensione dell'agire
individuale e collettivo ed alla formazione di cittadini critici e responsabili;
- alla pari dignità dei saperi e quindi alla valorizzazione dei linguaggi del corpo che
integrano la componente percettivo-motoria, logico-razionale, affettivo-sociale,
- alla valorizzazione delle esperienze acustiche e musicali, del linguaggio "visivo",
dell'incontro con le arti figurative.
- alla capacità operativa di progettazione autonoma ed autoregolazione dell'azione
attraverso 1'approccio a tecniche, in particolare alle tecnologie della comunicazione ed
informazione.
SCELTE FORMATIVE DELLA SCUOLA
Gli insegnanti della Scuola Materna consapevoli che il processo formativo ha per fine la
crescita e la valorizzazione della persona assumono come propri i seguenti principi:
□ La centralità del soggetto che apprende, considerato nella sua individualità e con la
sua rete di relazioni, comporta il perseguimento irrinunciabile del successo formativo,
che consiste:
- nella maturazione dell'identità personale (imparare ad essere);
- nello sviluppo delle fondamentali competenze (imparare a fare);
- nell'imparare ad apprendere oltre la scuola (imparare a conoscere);
- nella capacità di interagire positivamente nella società (imparare a convivere).
□ Il diritto per i bambini e le bambine all'apprendimento, secondo le diverse vocazioni e
le effettive possibilità, cui corrisponde 1'impegno della scuola ad elaborare un curricolo
formativo essenziale e ricorsivo:
- che privilegi lo studio intensivo e criticamente approfondito rispetto a quello estensivo
che non aiuta l'assimilazione di competenze durature;
- che eviti ridondanze inutili, pur valorizzando la ricorsività come progressione continua
dei livelli raggiunti;
- che consideri la cultura, le esigenze reali, le motivazioni, i tempi e gli stili dei soggetti
e dei loro contesti.
E opta coerentemente per le seguenti scelte educative:
Promuove una prima alfabetizzazione culturale dell' alunno che lo includa a pieno
diritto negli standard nazionali, individuando i nuclei fondanti delle discipline
all'interno di un curricolo essenziale e ricorsivo,
Favorisce criteri di conduzione pedagogico-didattica basati sulla progettazione di
percorsi monodisciplinari o interdisciplinari in forma laboratoriale, attenti
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all'utilizzo di una varietà di mediatori didattici, solleciti verso pratiche cooperative
e procedure metacognitive.
Programma 1'attività didattica con una logica strategica che permetta
adeguamenti e personalizzazioni e che miri a competenze complesse anziché ad
obiettivi rigidi e circoscritti.
Promuove atteggiamenti ed attività educative indirizzati ad un clima di benessere
psicofisico che favorisca il pieno sviluppo della personalità e della creatività e che
promuova la capacità di convivenza civile.
Cura in modo particolare 1'accettazione ed integrazione delle diversità, con
riferimento agli alunni in situazione di handicap, agli stranieri, agli svantaggiati
per ragioni socio - economiche.
Attende costantemente alla continuità dei processi educativi nella loro dimensione
verticale (fra gradi di scuole) ed in quella orizzontale (fra insegnanti, fra scuola e
famiglia, fra scuola e territorio).
Adotta modalità di valutazione promozionale e non selettiva, con la finalità di
formare persone consapevoli, motivate, con una positiva autostima ed un
costruttivo senso critico.
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PROGRAMMAZIONE ORGANIZZATIVA-EDUCATIVA
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
L'intervento educativo fa riferimento agli obiettivi formativi del bambino che sviluppa,
riconosce, oggettiva il suo apprendimento, tramite l’apporto dei vari e specifici linguaggi
caratterizzandoli in forma trasversale:
• Il sé e 1'altro (educazione alla convivenza):
- rafforzare 1'autonomia, la stima di sé, 1'identità;
rispettare ed aiutare gli altri;accorgersi delle differenze di genere;
lavorare in gruppo;
conoscere la propria realtà territoriale;
registrare ed esplorare momenti e situazioni che suscitano sentimenti diversi;
soffermarsi sui grandi eterni interrogativi della vita.
• Corpo, movimento, salute:
- rappresentare lo schema corporeo;
muoversi con destrezza;
muoversi in base a suoni, rumori, indicazioni...
. curare la propria persona, gli oggetti, 1'ambiente
controllare 1'affettività e le emozioni.
• Fruizione produzione di messaggi (educazione linguistica):
- parlare, descrivere, raccontare, dialogare;
ascoltare, comprendere, riesprimere narrazioni, fatti, eventi;
riconoscere testi della letteratura per 1'infanzia;
individuare gli atti del parlare, ascoltare, leggere, scrivere
; disegnare, dipingere, modellare;
utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni;
incontrare espressioni dell'arte visiva e plastica;
esprimere diverse forme di espressione artistica .
• Esplorare, conoscere, progettare:
- coltivare interessi e inclinazioni;
osservare e aiutare chi fa qualcosa per imparare;
toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare;
contare, ordinare, raggruppare;
collocare, ricostruire, registrare;
localizzare e collocare nello spazio, eseguire percorsi, guidare maniera verbale e non
verbale;
manipolare, smontare, montare, piantare, legare;
elaborare progetti;
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adoperare lo schema investigativo del "chi, cosa, quando, come, perché"
commentare, individuare collegamenti, operare, proporre;
negoziare spiegazioni di problemi;
ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione.
Questi obiettivi fanno riferimento a tutte le diverse dimensioni del fare e dell'agire del
bambino, che sono collocate in ampi settori che accolgono le proposte degli obiettivi
generali del processo formativo: 1'identità, 1'autonomia, le competenze.
L'impostazione metodologica nella nostra scuola si connota per:
* la valorizzazione del gioco;
* la vita di relazione;
* la rielaborazione simbolica dell' esperienza;
* la mediazione didattica;
* 1'osservazione, progettazione, verifica e documentazione.
La progettazione delle attività educativo-didattiche è caratterizzata dall'utilizzo critico
del metodo per progetti, con l'obiettivo di soddisfare i diversi stili di apprendimento e di
valorizzare le diverse abilità individuali.
ORGANIZZAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA
Ogni sezione è affidata ad una insegnante che svolge la sua attività; ogni sezione è
strutturata in base alle singole esigenze educative e didattiche del gruppo per la
relazione, la comunicazione, 1'attività pittorica, musicale, grafica, drammatica, per il
gioco guidato o spontaneo.
La sezione è il luogo dove si realizza 1' osservazione costante del bambino, che conduce
gli insegnanti alla sua conoscenza ed alla elaborazione di strategie educative per
sostenerlo nello sviluppo della sua personalità.
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La scuola materna deve essere capace di costruire l’educazione con tutte le realtà
educative presenti nel mondo vissuto dai bambini: famiglia, comunità, paese, parrocchia,
associazioni …
Facendosi “vivaio di relazioni umane”, la scuola materna può diventare un modello di
accoglienza per la comunità sociale, culturale, religiosa, nella quale vive ed opera.
Ciò è possibile attraverso il coinvolgimento di tutti coloro che frequentano l’ambiente
scolastico:
Incontri con le insegnanti, genitori, collaboratori, esperti dei diversi settori.
Formazione pedagogica, culturale, religiosa, medica,…
Accogliendo suggerimenti, proposte, idee, esperienze.
Ascoltando e concordando assieme alle diverse figure le varie fasi dell’educazione, nel
rispetto dei reciproci ruoli.
La scuola materna, rilevata l’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un
percorso formativo organico, prevede oltre agli incontri con l’Istituto Comprensivo,
anche progetti di continuità materna – primo ciclo scolastico.
LA VALUTAZIONE
La valutazione si esplica in rapporto funzionale e dinamico con 1'attività di
programmazione ed assume un carattere promozionale, formativo ed orientativo, perché
concorre ad adeguare il percorso didattico alle esigenze degli alunni.
La valutazione è significativa quando si traduce in successivi interventi operativi da
parte
- degli insegnanti, che adeguano le scelte didattiche;
- degli alunni che si rendono consapevoli delle capacità acquisite;
- delle famiglie che hanno modo di riflettere sulla loro partecipazione.
Nella Scuola dell'infanzia la valutazione presenta caratteri propri che la distinguono da
quella attuata negli altri gradi scolastici.
Un ruolo importante è esercitato dalle pratiche di osservazione per valutare gli esiti
formativi dei bambini e 1'efficacia dell'azione educativa della scuola.
Le modalità di osservazione sono condotte:
• con metodi sistematici, attraverso una scheda di osservazione individuale,
compilata trimestralmente, che considera e analizza le competenze del bambino
in tutti i campi di esperienza.
• attraverso 1'elaborazione di microprogetti, connessi alla programmazione
annuale, con ambiti e tempi di osservazione ben definiti.
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CONTINUITA’ EDUCATIVA
La continuità educativa nasce dall’esigenza di garantire a ciascun alunno il diritto di un
percorso formativo organico, completo e coerente, che valorizzi le competenze già
acquisite e riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. Nella
Scuola opera la Commissione continuità che coordina gli interventi e struttura le attività
di accoglienza per i bambini che si iscrivono per la prima volta alla scuola primaria.
PIANO DI INTERVENTO DELLA CONTINUITA’
La Commissione continuità predispone il piano di intervento, con 1'elaborazione di un
progetto annuale che scaturisce dalla condivisione degli obiettivi dettati nelle singole
progettazioni e contiene le linee guida per la formulazione degli interventi di continuità
che riguardano:
-il raccordo culturale tra insegnanti, dei vari gradi scolastici, programmando incontri
congiunti tra commissione continuità e docenti classi ponte sia ad inizio sia in corso
d'anno scolastico;
- il raccordo organizzativo - didattico - metodologico guidato e coordinato dalle
commissioni continuità congiunte, dei diversi gradi scolastici.
Si è provveduto a stilare il progetto annuale della continuità (in allegato), nel quale,
oltre agli obiettivi, ai contenuti e alle attività, sono inseriti gli incontri operativi tra
bambini/alunni.
Il progetto è stato condiviso, nelle varie sedi (incontri di team, di interclasse...) con tutti
gli insegnanti coinvolti e diffuso alle famiglie durante gli incontri assembleari e
d'intersezione.
Per la sua ampiezza ed importanza, tale raccordo comporta un notevole dispendio di
energie e di tempo da parte di tutte le componenti coinvolte, nonché una buona capacità
organizzativa. il raccordo curricolare che si concretizza nella possibilità per gli
insegnanti (Scuola dell'Infanzia, Scuola Primaria) di gestire insieme alcune fasi della
progettazione. Tale raccordo è stato potenziato soprattutto ad inizio anno scolastico, nel
momento in cui si sono definiti gli input per la formulazione del progetto di continuità..
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INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITA’
ALUNNI STRANIERI
La Scuola dell'Infanzia di fronte alla presenza di alunni di diversi gruppi etnici e di
diversa lingua e cultura risponde con interventi educativi che favoriscono 1'accoglienza
e 1'integrazione dei bambini impegnandosi a:
• promuovere occasioni di valorizzazione delle culture d'origine, favorendo negli alunni
stranieri la consapevolezza della propria identità;
• cooperare strettamente con le famiglie;
• fornire strumenti concreti per percorsi formativi differenziati, in particolar modo a
sostegno dell'apprendimento della lingua italiana (in collaborazione col Comune).
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