lotta alla zanzara - Comune di Cremona
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lotta alla zanzara - Comune di Cremona
AMBIENTE TASCABILE L’ABC PER LA LOTTA CONTRO LA ZANZARA TIGRE WANTED zzzzz zzz La zanzara tigre è un insetto originario del sud-est asiatico, arrivato in Italia attraverso i copertoni usati importati dagli Stati Uniti. Particolarmente resistente ed aggressiva, si sta diffondendo sempre di più negli ambienti urbani, favorita dal clima caldo umido e dalla presenza di piccole pozze d’acqua stagnante (tombini, sottovasi, ecc.), ambienti ideali per la sua riproduzione. La zanzara tigre è attiva nel nostro territorio da aprile a novembre, con variazioni dovute al clima. Leggermente più piccola della zanzara comune, la tigre è nera, con bande bianche su addome e zampe ed una linea bianca nella parte anteriore e sul dorso. Durante la stagione calda, la zanzara tigre depone le uova nere e lunghe circa mezzo millimetro sulle pareti verticali di contenitori di acqua stagnante anche di piccole dimensioni. Esse si schiudono quando vengono sommerse dall’acqua, dando origine alle larve e poi alle pupe. Nella stagione più calda, il ciclo riproduttivo può compiersi in soli 10 giorni e talvolta anche in meno di una settimana. Per contrastare la diffusione di questo fastidioso insetto è necessario agire sulla prevenzione e sulla riduzione di tutti i focolai di riproduzione. Gli adulti di zanzara tigre prediligono spazi aperti ma ombreggiati, al riparo di siepi, arbusti ed erba alta. La zanzara tigre non ronza e punge di giorno, soprattutto in prima mattinata e nel tardo pomeriggio. Non volando alto, tende a pungere gambe e caviglie. coprire con coperchi ermetici, teli di plastica o zanzariere ben tese tutti i contenitori utilizzati per la raccolta dell'acqua piovana da irrigazione (cisterne, secchi, annaffiatoi, bidoni e bacinelle). • Non accumulare all’aperto copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante; se ciò non fosse possibile, disporli a piramide dopo averli svuotati da eventuale acqua e coprirli con un telo. Per i materiali che non possono essere coperti, effettuare idonea disinfestazione entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica. pulire un paio di volte all’anno tombini e pozzetti. Applicare una zanzariera a maglia fine sopra il tombino per impedire alle zanzare di deporre le uova. Durante la stagione umida, trattare ogni 15 giorni circa i tombini e le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi. introdurre il prodotto larvicida nei vasi di fiori freschi o sostituirli con fiori secchi o di plastica. eliminarli ove possibile; in ogni caso, non far ristagnare acqua al loro interno. se possiblie introdurre pesci rossi o gambusie, voraci predatori delle larve di zanzara. In alternativa, nei contenitori d'acqua che non possono essere rimossi, introdurre filamenti di rame che risultano tossici per le larve di zanzara (almeno 20 grammi per litro). verificare che siano pulite e non ostruite, liberandole annualmente da foglie o da altro materiale. • Non lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiali. • Non abbandonare oggetti e/o contenitori che possano raccogliere e trattenere acqua piovana (es. innaffiatoi o secchi, piscine gonfiabili, ecc.). • Non svuotare l’acqua di sottovasi o altri contenitori nei tombini. RICORDA CHE UNA LOTTA EFFICACE ALLA ZANZARA RICHIEDE LA COLLABORAZIONE DI TUTTI: INFORMA I TUOI CONOSCENTI E INVITA I VICINI DI CASA A METTERE IN ATTO QUESTE BUONE PRATICHE DI PREVENZIONE! montare zanzariere alle finestre. cambiare quotidianamente l’acqua e lavarli con cura. www.comune.cremona.it Altri strumenti per la lotta alla zanzara: La guida tascabile di approfondimento. È possibile scaricarla dal sito www.comune.cremona.it o richiederla in formato cartaceo, contattando gli uffici di riferimento. Per maggiori approfondimenti: ordinanza sindacale prot. n.27777 del 30/05/2011.