CARATTERISTICHE E CICLO BIOLOGICO DELL`INSETTO Esistono

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CARATTERISTICHE E CICLO BIOLOGICO DELL`INSETTO Esistono
ogni proprietario di abitazione dovrebbe adottare una serie di norme
di prevenzione atte ad impedire la riproduzione della zanzara tigre,
evitando i ristagni d’acqua.
CARATTERISTICHE E CICLO BIOLOGICO DELL’INSETTO
Esistono varie specie di questi insetti con caratteristiche
diverse tra loro. La femmina però si nutre sempre di sangue allo
scopo di acquisire le proteine necessarie per portare a maturazione
le uova, che depone sull’acqua o in prossimità ad essa.
Una delle due specie di zanzare più comuni nelle nostre zone è la
Culex pipiens, la zanzara comune, quella che ci perseguita nelle
calde notti estive.
Questa zanzara si riproduce deponendo delle placche di uova
galleggianti sopra la superficie dell’acqua, utilizzando per questo
fossi, vasche, tombini e tutte le acque di una certa dimensione. Le
larve di zanzara rappresentano un cibo appetito da molti pesci per
cui i focolai dove la zanzara ha maggiori possibilità di riprodursi sono
le acque inadatte alla vita dei pesci, i fossi soggetti a prosciugarsi
periodicamente o quelli in cui la vegetazione estremamente fitta
consente alle larve di svilupparsi indisturbate.
La seconda specie di zanzara più diffusa in zona è l’Aedes
albopictus, la famigerata zanzara tigre. A differenza della zanzara
comune non depone le uova sull’acqua ma le incolla singolarmente
appena sopra la superficie; questa zanzara utilizza tutti i
microdepositi d’acqua, come quelli facilmente rinvenibili in un
giardino quali cavi d’albero, sottovasi, bicchieri, secchi e vari
contenitori abbandonati.
E` importante ricordare che la zanzara tigre NON utilizza nè fossi, nè
fiumi, nè laghi, ma solo le acque contenute in recipienti e tombini.
PREVENZIONE E LOTTA
Contro la zanzara tigre, che elegge proprio i giardini privati
come suo habitat preferito, la collaborazione di tutti è indispensabile.
Mentre il servizio di disinfestazione si occupa del territorio pubblico,
1) Metodi meccanici
Si tratta di eliminare tutte le situazioni che consentono
all’acqua piovana o di irrigazione di creare dei piccoli accumuli. E’
sufficiente che i sottovasi vadano completamente a secco almeno
due giorni la settimana ed il pericolo è evitato.
Occhio poi a bottiglie, vasi di vetro, giocattoli abbandonati, masserizie
varie, grondaie che non scaricano correttamente e ai copertoni
abbandonati.
Per le acque che non possono essere eliminate, è sufficiente
applicare un coperchio o una zanzariera.
Sarà necessario invece trattare con un insetticida i tombini contenenti
acqua, preferibilmente una volta la settimana a partire da maggio
fino a metà ottobre.
2) Metodi chimici
Contro le zanzare l’uso di insetticidi si rivela in talune
situazioni senza alternative rispetto ad altre soluzioni. Per poter
ottenere il migliore risultato con il minimo rischio per l’ambiente, per
la salute nostra e degli animali domestici, è però necessario essere in
possesso di alcune fondamentali nozioni.
Insetticidi
Gli
insetticidi
di
nostro
interesse
possono
essere
approssimativamente divisi in due categorie:
- Adulticidi: spruzzati sulla vegetazione hanno come obiettivo
l’eliminazione degli adulti di zanzara;
- Larvicidi: irrorati in acqua uccidono le larve presenti.
Dal punto di vista chimico i prodotti più usati per la lotta alle zanzare
a livello domestico possono essere classificati in:
- Piretroidi: hanno azione sia come larvicidi che come adulticidi,
sono tossici per i vertebrati (es. pesci, uccelli), per gli insetti utili e
vanno quindi usati con moderazione es: Deltametrina,
Cipermetrina, Tetrametrina etc.;
- Piretro: estratto dal fiore di piretro, ha caratteristiche simili ai
piretroidi ma si distingue per una minore persistenza.
I prodotti chimici sopra elencati indicano il “principio attivo” e
quindi nei negozi si trovano insetticidi che contengono queste
sostanze ma venduti con un nome commerciale; sulla
confezione è scritto qual è il principio attivo contenuto nel
prodotto che stiamo acquistando.
Come si usano
La prima regola da seguire è quella di leggere e osservare
attentamente le indicazioni riportate sulle confezioni di insetticidi.
Per l’utilizzo di adulticidi è necessario disporre di una certa pratica e
perciò è consigliabile rivolgersi a un tecnico esperto.
L’uso di larvicidi è invece alla portata di chiunque: chi utilizza una
bomboletta spray dovrà rivolgere lo spruzzo sulla superficie
dell’acqua contenuta nel tombino da trattare per circa 5 secondi. Il
tempo di spruzzo è in funzione della quantità d’acqua contenuta nel
tombino.
LE OTTO REGOLE D’ORO CONTRO LE ZANZARE
1. Mantenere il giardino pulito e ordinato e
controllare la presenza di eventuali focolai di
infestazione.
2. Eliminare o tenere rovesciato tutto ciò che può
accumulare acqua.
3. Cambiare giornalmente l’acqua di ciotole e
vaschette per gli animali domestici.
4. Eliminare i sottovasi o lasciarli a secco almeno
2 giorni la settimana.
5. Coprire vasche e bidoni senza lasciare fessure.
6. Tenere pesci in vasche e fontane.
7. Trattare con un insetticida tutti i tombini
contenenti acqua una volta la settimana.
8. Verificare periodicamente che le grondaie
operino correttamente.
Città di Piove di Sacco
Assessorato all’Ambiente
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