Scuola Benedetta Cambiagio
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Scuola Benedetta Cambiagio
“BENEDETTA CAMBIAGIO” Scuola dell’Infanzia Paritaria gestita dalle Suore Benedettine della Provvidenza Via della Moletta 10 - 00154 Roma Tel. 06-57069101 – Cell. 338-9473699 - Fax 0657069719 Telefono diretto della Scuola dell’Infanzia 06-57069108 Sito: www.scuolacambiagio.it – E-mail: [email protected] Piano dell’’Offerta Formativa A.S. 2013/2014 D.M. 28.02.2001 N. 1480 1 INDICE Funzioni del Pof; Contesto in cui opera la Scuola; Organizzazione generale della Scuola dell’Infanzia; Organizzazione delle Sezioni; Progettazione educativa; Progetti; Risorse umane, strutturali, finanziarie; Uscite didattiche; Interazione con il territorio; Organizzazione oraria e didattica; Orario di funzionamento; Orario delle attività; Obiettivi generali del processo formativo: il curricolo; Obiettivi specifici d’Apprendimento; Valutazione e documentazione del percorso formativo. 2 Funzioni del Pof Nel processo di trasformazione della scuola da quella di apparato a quella di servizio, l'istruzione scolastica è tenuta a riflettere sulla propria identità predisponendo strumenti idonei al modello di servizio da erogare. A guidare tutti i responsabili del processo formativo verso obiettivi comuni saranno: La responsabilità, come conoscenza dei bisogni formativi e rispondenza alle richieste sociali La progettualità nel predisporre ed organizzare autonomamente percorsi formativi La collegialità nel rendere comune la progettualità per garantire un processo unitario, sin dalla scuola dell’infanzia PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Sintesi delle opzioni educative e delle linee di azione prescelte dagli organi collegiali Mezzo attraverso il quale la scuola rende trasparente ciò che fa Strumento della organizzazione educativa e gestionale della scuola Strumento attraverso il quale la scuola assume responsabilità nei confronti dei risultati che produce IL PRESENTE DOCUMENTO TUTELA NEL CONTEMPO I diritti degli alunni di raggiungere, anche attraverso percorsi alternativi, livelli culturali ottimali, ciascuno il più alto possibile L’autonomia progettuale dei docenti riguardo alle scelte didattiche 3 Contesto in cui opera la Scuola Caratteristiche del territorio e della popolazione, individuazione dei bisogni educativi degli alunni ed esigenze delle famiglie. Presentazione della Scuola “Benedetta Cambiagio” e strutture territoriali. L'istituto delle Suore Benedettine della Provvidenza “Benedetta Cambiagio” è situato a Roma in Via della Moletta 10, nella zona sud della città. Topograficamente l'istituto è ubicato tra due quartieri: la Garbatella ed il quartiere Ostiense. Strutturalmente è diviso in tre edifici dove sono ospitate sia la Scuola dell'Infanzia che la Scuola Primaria. L'Istituto è ben collegato alla città e facilmente lo si può raggiungere con diversi trasporti pubblici: la metro B (fermata Garbatella), autobus di linea e i treni della vicina Stazione Ostiense. Diverse sono le strutture sportive nei due quartieri frequentate dagli alunni piccoli e grandi dell'istituto: palestre, polisportive, piscine. L'ubicazione della scuola tra la Garbatella e l'Ostiense fa si che la parrocchia di Santa Galla, nel primo quartiere, la parrocchia di San Benedetto, nel secondo quartiere, accolgano i bambini per celebrazioni religiose, per il catechismo, per attività culturali come: laboratori teatrali per i bambini che frequentano il primo e il secondo anno di catechismo, laboratori post Prima Comunione e per i più piccoli, nella parrocchia di Santa Galla, un bellissimo parco con tanti giochi dove i bambini possono trascorrere alcune ore di svago dopo l'uscita dalla scuola. Altre scuole dell'Infanzia Paritarie situate nelle vicinanze dell'istituto sono: la scuola delle Suore di San Vincenzo e delle Ancelle del Santuario. Gli edifici scolastici Le suore operano in questa zona da molto tempo. Già dal 1934 incominciarono ad accogliere i bambini delle famiglie del quartiere che era allora molto povero e considerato zona di periferia. 4 Nel 1950 è stata costruita un’ala più funzionale per accogliere la scuola materna e le classi della scuola elementare. Infine nel1975 nella nuova struttura della Casa per Ferie, la scuola può usufruire di tutto il primo piano, in cui è allestita la palestra attrezzata per semplici esercizi ginnici e l’ampio refettorio per la mensa scolastica. All’esterno dispone di un ampio cortile con alberi, giochi idonei ed un campetto di basket di cui usufruiscono sia la scuola materna, alla quale sono destinate tre aule al piano terra dell’edificio centrale, che la scuola elementare, le cui aule sono collocate al primo e al secondo piano, ancora si hanno a disposizione una Cappella, una sala TV ed un laboratorio per attività manuali didattiche. I bagni, in numero adeguato, sono presenti in ogni piano. Nell’ottobre del 2011 è stata completata la ristrutturazione della facciata su Via della Moletta, con i colori originali e si è aggiunta la scritta: “Scuola Cambiagio” dando al caseggiato scolastico una particolare caratteristica, che prima non era sufficientemente evidenziata. Tutta la struttura è fornita di uscite di emergenza ed adeguata alle norme sulla Sicurezza della Legge 626, ora riaggiornata dal D.Lgs. 81/2008 e secondo l’adeguamento del D.Lgs. 106/2009. Si svolgono le prescritte Prove di Evacuazione da fuoco e da terremoto due volte all’anno. I relativi verbali si tengono nell’apposito archivio. Utenza L'ubicazione particolare della Scuola “Benedetta Cambiagio” fa si che il bacino di utenza sia abbastanza eterogeneo, i bambini provengono sia dalla Garbatella che dal quartiere Ostiense. La varietà dei fruitori di questo struttura scolastica si estende ancora di più perché entrambi i quartieri sono “popolati” da servizi pubblici e privati: banche, aziende private, ministeri, aziende pubbliche, di conseguenza gli alunni dell'istituto sono anche bambini che provengono da altri quartieri portati nella scuola per esigenze dei genitori che lavorano nelle vicinanze. La Scuola dell'Infanzia è frequentata da bambini e bambine la cui età è compresa tra i tre e i sei anni. 5 La scuola è suddivisa in tre sezioni con circa 20 bambini per ogni sezione. I bambini provengono da famiglie a doppio reddito (padre e madre lavoratori), il livello socio-economico-culturale è variegato. Il gruppo classe è costituito da tre fasce di età. Sono bambini ben integrati nella struttura scolastica, questo discorso vale anche per i piccolini di tre anni; come nella scuola primaria, anche loro usufruiscono di attività didattiche come l'insegnamento della lingua inglese, musica e ginnastica che frequentano con gioia ed entusiasmo. Con facilità ed autonomia vengono stimolati a gestire i loro bisogni primari e ad interagire con una comunità più grande come è la scuola dell’Infanzia. 6 Organizzazione generale della Scuola dell’Infanzia La scuola d’Infanzia accoglie i bambini dal lunedì al venerdì. Inizia alle ore 7:30 e termina alle 16:00, Orario alunni con possibilità di uscita alle ore 13:00. L’Istituto è disponibile per qualsiasi necessità delle famiglie. Refezione La mensa scolastica, dall’inizio dell’anno scolastico, prevede la somministrazione del pasto completo. Il menù, di quattro settimane e secondo le stagioni, è stato programmato dal dietista ed approvato dalla ASL. E’ distribuito alle famiglie all’inizio dell’anno. Ricevimento Coordinatrice Didattica La Coordinatrice didattica è disponibile tutti i giorni, previo appuntamento. Di massima, segue il calendario della scuola statale previsto per la regione Lazio. L’inizio dell’anno scolastico 2013/2014 è il 12 settembre 2013 Termine della Scuola dell’Infanzia è il 28 giugno 2014 La sospensione delle lezioni è stabilita nei seguenti periodi: Calendario scolastico dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, vacanze natalizie dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014, vacanze Pasquali il 4 marzo 2014, ultimo giorno di Carnevale, a scuola ci sarà la festa mascherata con termine alle ore 12,00. In particolare sono giorni festivi a tutti gli effetti: il primo novembre, festa di tutti i Santi; 2 novembre, Commemorazione di tutti Defunti; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della Liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica Le variazioni per particolari esigenze dell’Istituto o per specifiche attività saranno rese note tempestivamente. Eventuali ponti festivi verranno presi in considerazione ed approvati con la Delibera della prima seduta del CdI. 7 Organizzazione delle Sezioni Organizzazione delle Sezioni La Scuola dell’Infanzia è composta da tre Sezioni: Panda, Coccinelle, Pesciolini. Le sezioni sono miste, cioè composte da bambini di tre, quattro e cinque anni. Sezione Maschi Femmine Totale Panda 11 12 23 Coccinelle 14 7 21 Pesciolini 8 14 22 Pur riferendosi alla Progettazione educativa della Scuola dell’Infanzia, si avrà presente e si cercherà di risolvere le difficoltà incontrate in questi primi momenti di contatto con una Comunità più allargata rispetto a quella familiare. La scuola ha lo scopo di accogliere i bambini in un ambiente ospitale e familiare che favorisca uno sviluppo armonico della loro personalità. Descrizione degli spazi - sezioni Le tre sezioni accolgono fino a un massimo di 25 bambini di tre - quattro - cinque anni, dispongono di oggetti vari e materiale didattico strutturato e non per il gioco, sia individuale che di gruppo. Sono gestite da un’unica insegnante. Le pareti delle sezioni sono arricchite con immagini e disegni dei bambini. Il materiale didattico e i giochi sono a disposizione dei bambini, facilmente raggiungibili per utilizzarli sui piccoli tavoli. All'interno della sezione sono organizzati angoli-gioco con caratteristiche di autonomia rispetto alla totalità dell'ambiente e rappresentano precisi punti di riferimento affettivo relazionale. 8 Si possono individuare degli angoli - gioco: l'angolo della lettura e dell'ascolto, organizzato con scaffale ad altezza del bambino, su cui sono posizionati testi didattici adatti alla loro età, ricchi di stimoli visivi ed organizzati a modo di bibliotechina; l'angolo della casa, strutturato con la cucina e i suoi accessori, strumenti per la pulizia, culla e passeggini con bambole, telefono e ogni altro giocattolo od oggetto che permetta al bambino d i assumere ruoli familiari; l'angolo delle costruzioni e degli incastri, che mette a disposizione dei bambini costruzioni di diverse dimensioni, forme e materiali, giochi ad incastro verticali ed orizzontali di legno, plastica o gomma. 9 Progettazione educativa Progettazione educativa La Scuola dell’Infanzia è la prima società allargata che il bambino incontra nella sua vita, con tutte le difficoltà che questo comporta. Abituato ad una condizione di dipendenza deve affrontare situazioni nuove che richiedono la sua autonomia: lo stacco affettivo dalla figura materna e parentale, da un mondo conosciuto e rassicurante è inizialmente traumatico, mentre in seguito permette di raffrontare la fiducia in se stesso e nelle proprie capacità. Passa così da una situazione di egocentrismo ad una iniziale presa di coscienza di sé, degli altri e della realtà scolastica. La Scuola dell’Infanzia “Benedetta Cambiagio” è un ambiente di vita, di formazione e di cultura che si ispira ai valori evangelici. Mette il bambino al centro dell’attenzione e dell’attività educativa, come valore umano sommo ed irripetibile da cogliere, amare, formare e preparare. La Scuola per aiutare il bambino e la famiglia nella crescita si propone le seguenti finalità educative: la ricerca del senso della propria vita la sicurezza affettiva e l’autonomia apertura alla relazione con gli altri il desiderio di scoprire e di conoscere il sapersi relazionare con bambini di età differente e nazionalità, usi e costumi diversi La ricerca del senso della propria vita: La Scuola dell’Infanzia di ispirazione cattolica fa propria la concezione della persona espressa dal Vangelo. Suo compito primario è di assicurare un ambiente educativo che porti il bambino ad acquisire un atteggiamento di ascolto e di risposta alla “vocazione” 10 cui è chiamato come persona. Il bambino è così avviato con gradualità, in un clima di rispetto e amore, a scoprire il significato della propria vita, a crescere nella cultura del cuore, nella speranza del domani, nella fiducia verso gli altri e nella sicurezza del proprio agire. La sicurezza affettiva e l’autonomia: Il rafforzamento dell’immagine positiva di sé, rappresenta nel bambino il presupposto per la formazione di una personalità autonoma, capace di trovare la forza di modificarsi, d i superare tensioni, di trovare soluzioni e di agire nel rispetto di chi gli sta accanto e diventare protagonista attivo della propria crescita. Apertura alla relazione con gli altri: L’esperienza, propria dell’uomo, di “stare con”, di interesse relazioni, di aprirsi, di dialogare, si fa sempre più pressante, anche se difficile da realizzare. Le relazioni interpersonali sono da orientare verso il graduale superamento dell’egocentrismo, in vista dell’apertura e del confronto, ma anche del servizio all’altro, ponendo a fondamento i valori della libertà, della pace, della fratellanza, dell’amore. Il desiderio di scoprire e di conoscere: La fiducia, la sicurezza, la capacità di entrare in un rapporto costruttivo con gli altri maturano anche attraverso il consolidamento di abilità di base. Il bambino, vivendo le molteplici esperienze che la Scuola dell’Infanzia propone, fa proprio un atteggiamento di viva curiosità nei confronti del mondo circostante ed è stimolato ad assumere una mentalità di ricerca. La formazione di persone libere e autonome si realizza anche mediante l’acquisizione di conoscenze e competenze la cui mancanza è spesso causa di dipendenza, emarginazione e povertà. 11 Il sapersi relazionare con bambini di età differente e nazionalità, usi e costumi diversi: Il bambino si relaziona con altri bambini di differente età, nazionalità, usi e costumi diversi così da creare fratellanza tra loro. Il rapporto scuola-famiglia Il principio che la famiglia sia l’ambiente naturale all’interno del quale si realizza la prima educazione dei figli, fonda, giustifica e sorregge tutte le scelte riguardanti la collaborazione scuola-famiglia. La scuola, nel rispetto delle competenze e dei ruoli specifici, ricerca il sostegno e la cooperazione attiva del genitore nella condivisione delle finalità e della cooperazione solidale. La famiglia ha un ruolo attivo: nella condivisione dei valori educativi, cui la Scuola si ispira; nella disponibilità a proporre, sostenere e animare le iniziative funzionali al raggiungimento delle mete educative; nella gestione degli organi collegiali che, pur in analogia a quelli esistenti nelle scuole statali, possono avere una specifica struttura e funzione in base alla natura giuridica della Scuola stessa; nella partecipazione agli incontri di informazione e formazione miranti alla crescita individuale, ma anche alla costituzione di gruppi di genitori in dialogo tra di loro e con la realtà locale. La condivisione delle finalità deve essere collocata all’interno di un rapporto caratterizzato dal massimo della chiarezza nell’informazione reciproca e nel rispetto dei ruoli. La cooperazione solidale è reso concreto dalla disponibilità a collaborare, a fare 12 insieme, ad animare iniziative funzionali al raggiungimento delle mete educative della scuola, che diventa così occasione di incontro e di confronto, quindi luogo di crescita delle famiglie. Continuità educativa La continuità educativa tra scuola dell’infanzia e scuola primaria è finalizzata a rendere più naturale e sereno il passaggio tra un ordine di scuola e l’altro. Concretamente si realizzano attività di raccordo, più specificatamente: con attività in comune ai due ordini di scuola; con insegnanti in comune: gli insegnanti di corpo movimento e sport e di musica sono gli stessi della Scuola Primaria; con uscite didattiche dei bambini grandi della scuola dell’Infanzia insieme all’attuale classe prima; con interventi periodici e programmati della prossima insegnante della classe prima, Rascelli Barbara, nel gruppo dei bambini dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia; Anche nella didattica della scuola dell’Infanzia si tiene conto della fase continuativa dell’esperienza scolastica e si incominciano ad introdurre i primi elementi che verranno in seguito consolidati nelle discipline della scuola Primaria. L’insegnamento della lingua straniera, già garantito da diversi anni a tutte le classi della scuola Primaria, inteso come alfabetizzazione della lingua inglese, è esteso anche all’ultimo anno della scuola dell’Infanzia, nell’ottica della continuità verticale. Una particolare esperienza è quella che tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria fanno, insieme ormai da qualche anno, allo Stadio delle Terme di Caracalla, poco lontano dalla nostra struttura scolastica, nel mese di maggio. 13 Progetti - Laboratorio Il laboratorio è uno spazio di esperienze: qui si concretizzano percorsi progettati, si sviluppano attività che riguardano il fare e il conoscere. Queste attività sono una risposta ai nuovi bisogni dell'infanzia perché offrono al bambino, attraverso il provare, lo sperimentare, il cercare in modo diretto e immediato, la possibilità di essere soggetto attivo e di costruire da sé un proprio bagaglio di attività. All'interno del laboratorio si possono "vivere" con i bambini esperienze in un clima di affetto e di sintonia comunicativa, aspetti che trasmettono ai bambini un senso di interesse e di divertimento. Le attività di laboratorio diventano in alcuni casi un momento nel quale i bambini riescono a raccontare le proprie esperienze, i propri vissuti, ma soprattutto a raccontare se stessi. L'anno in corso 2013/2014 prevede attività laboratoriali correlate alle varie discipline in base alla progettazione prevista dal Curricolo. I Laboratori sono elaborati nelle singole sezioni, nell’orario scolastico antimeridiano. Particolare attenzione verrà data ai “laboratori di riciclo”, promossi in tutta la scuola dal Progetto Comunitario Europeo dal titolo: “Europe Goes Green”, il cui intento è di approfondire e accrescere la consapevolezza dei futuri cittadini europei, per lo sviluppo ecosostenibile, attraverso l’interazione continua tra gli alunni delle scuole europee. Queste interazioni culturali avverranno tramite le nuove tecnologie informatiche disponibili, attraverso l’utilizzo condiviso di un blog comune (europegoesgreen.blogspot.it) realizzato dagli alunni della scuola primaria. Il blog è inteso come finestra virtuale per lo scambio di informazioni ed esperienze delle scuole e, nello stesso tempo, di diffusione delle varie attività. 14 Risorse umane, strutturali, finanziarie I bambini iscritti a settembre nella Scuola dell’Infanzia “Benedetta Cambiagio” sono n . 6 9 e distribuiti nelle 3 sezioni funzionanti. Prospetto del personale docente e di assistenza Coordinatrice pedagogico - didattica: TOPINI LILIANA (Sr Paolina), Religiosa. DOCENTI forniti del diploma abilitante: Docente della sezione “Panda”: maestra Patrizia Giardinella, diploma di Istituto Magistrale, Laurea in materie letterarie indirizzo storico, laica con Contratto AGIDAE. Docenti della sezione “Coccinelle”: maestra Lidia Agnello, diploma di Istituto Magistrale, laica con Contratto AGIDAE. Docenti della sezione “Pesciolini”: maestra Sonia D’Amico, diploma di Istituto Magistrale a indirizzo Psico-Pedagogico, Laurea in Sociologia, laica con Contratto AGIDAE. Insegnanti in comune con la Scuola Primaria per attività ludico ricreative: Ins. Elisabetta Cannelli, insegnante di educazione musicale; Ins. Marzia Cittadini, insegnante di educazione motoria; Ins. Antonella Arciero, insegnante lingua inglese nella sezione Coccinelle; Bottini Rossella, personale non docente; Suor Giuliana e Suor Marie, assistenti della Scuola dell’Infanzia. 15 Risorse strutturali Il materiale didattico della scuola dell’infanzia, a norma di legge, utilizzato nel corso delle attività educative può essere così riassunto: Registratore e musicassetta DVD CD Televisore Macchina fotografica Per l’utilizzo dei lavoretti durante l’anno scolastico: Materiali da recupero: tappi di bottiglie, bottiglie di plastica, carta cartone, carta stagnola, tappi di sughero, contenitori in plastica, bottoni e scatole. Materiali vari: pennarelli, pennelli, tempere a dito, carta crespa, colla, tempere, cartoncini, forbici per bambini. Giochi vari per potenziare diverse abilità. Tappeti, corde, palloni, palline, cerchi e materiale vario per attività motorie. Strumenti musicali. Elementi della natura: foglie, frutti, vegetali. Tutto quello che comporta l’attività didattica mensile al fine di raggiungere gli obiettivi. 16 Risorse finanziarie La scuola utilizza le seguenti risorse finanziarie: Rette dei genitori per il 52%. Contributi ministeriali per il 30%. Aiuti della congregazione per il 18%. per coprire le seguenti spese: Di funzionamento. Di contratti per i docenti. Di adeguamento alle normative in materia di ordinamento scolastico. Di manutenzione della struttura. Di acquisto di materiale di consumo e/o di beni, di materiale didattico. Di adesione alla FISM, convenzioni e accordi di rete. Di formazione, aggiornamento, partecipazione a Corsi, Convegni … del personale docente e non docente. 17 Uscite didattiche Sono previste durante l’anno uscite (sempre autorizzate dai genitori) nel territorio esterno con finalità e obiettivi ben definiti: Rappresentazione natalizia al teatro della Parrocchia Santa Galla. Partecipazione allo spettacolo teatrale: “Cieli Bambini”. Partecipazione allo spettacolo teatrale: “Il mago di Oz” al teatro San Raffaele. Visita alla Fattoria per la raccolta delle olive (Via della Pisana). Rappresentazione ginnica allo Stadio delle Terme di Caracalla. Saggio di fine anno per sezione negli spazi aperti della scuola. 18 Interazione con il territorio Nell’ambito dell’Autonomia, la scuola non può prescindere da collaborazioni con gli Enti Locali, le associazioni, le realtà culturali e con le altre istituzioni scolastiche e civili del presenti nel territorio. Dal punto di vista sanitario si usufruiscono dei Servizi della ASL di zona, che anche in passato hanno offerto momenti di educazione sanitaria per i genitori, hanno dato l’autorizzazione sanitaria per i nostri Servizi e l’approvazione del menù della mensa scolastica. Il vicino C.T.O. è il Pronto Soccorso per eventuali piccoli infortuni scolastici. In quanto scuola cattolica, la nostra comunità educativa è parte integrante della Chiesa locale, alla quale offre il suo efficace contributo: sono attivi i rapporti con le parrocchie vicine di S. Galla e S. Benedetto. La scuola dell’Infanzia e Primaria faranno insieme allo Stadio delle Terme di Caracalla, nel mese di maggio una manifestazione sportiva. In particolare i bambini della scuola dell’Infanzia si esibiranno in un percorso ginnico, differenziato per età, in uno scenario che ricorda l’importanza che gli antichi Romani davano allo sport ed alle performance ginniche. Si sviluppano contatti anche con le altre scuole cattoliche, attraverso incontri e scambi di collaborazione con i seguenti modi di presenza e di intervento: attività di rete con le scuole di zona; corsi di aggiornamento dei docenti. 19 Organizzazione oraria e didattica Il tempo scolastico ha una forte valenza pedagogica in quanto risponde alle esigenze di relazione e di apprendimento dei bambini. Le regole istituzionali che disciplinano i ritmi della scuola sono stabilite tenendo conto di questa valenza. La scuola stabilisce quali punti di riferimento costanti (necessari al bambino perché gli trasmettono sicurezza) i tempi istituzionali, i tempi collettivi e di gruppo e i tempi stabiliti. Contemporaneamente introduce innovazioni in risposta ai percorsi di esperienza e ai ritmi individuali di ciascun bambino. L’organizzazione oraria è finalizzata a promuovere l’interazione, l’autonomia e il rispetto dei ritmi individuali. In particolare il tempo scuola è organizzato in modo tale da: garantire fluidità e dinamicità alle attività, permettendo di correggere e modificare l e operazioni e le procedure programmate, sulla base delle esigenze e delle risposte manifestate dai bambini; concedere al bambino il tempo per vivere a fondo l'esperienza, per rielaborarla secondo i ritmi personali (che non coincidono sempre con i tempi istituzionali); prevedere anche tempi elastici, che permettono la ripresa o la ripetizione di un'attività. 20 Orario di funzionamento I docenti operano con un orario di 31 ore settimanali. Sono coadiuvate dalle insegnanti di educazione motoria e educazione musicale, due volte a settimana, e nelle singole sezioni si attuano: attività di individualizzazione; attività di laboratorio; preparazione dei saggi annuali (Natale e fine anno scolastico); attività laboratoriali. 21 Orario delle attività Le sezioni “Panda” ,“Coccinella” e “Pesciolini”, offrono un servizio all’utenza dal lunedì al venerdì dalle ore 07:30 alle ore 16:00. Ogni sezione segue un orario settimanale con le attività da svolgere in orari stabiliti. Orario Attività Dalle ore 7:30 Alle ore 9:00 Dalle ore 9:00 Alle ore 10:00 Dalle ore 10:00 Alle ore 10:30 Dalle ore 10:30 Alle ore 12:00 Dalle ore 12:00 Alle ore 13:30 Dalle ore 13:30 Alle ore 14:30 Dalle ore 14:30 Alle ore 16:00 Entrata con attività finalizzate all’accoglienza ed al gioco libero Attività relative al curricolo ed ai progetti/laboratorio Merenda Attività relative al curricolo ed ai progetti/laboratorio Pranzo Gioco libero Attività relative al curricolo ed ai progetti/laboratorio USCITA 22 Obiettivi generali del processo formativo: il curricolo L’organizzazione del curricolo è predisposto dalle Indicazioni per il Curricolo del Ministero della Pubblica Istruzione del 31 luglio 2007. La Direzione Generale degli ordinamenti con la nota 5559 del 5 settembre 2012, trasmette alle scuole la nuova versione delle Indicazioni per il curricolo, pur in attesa della pubblicazione del testo definitivo. Le scuole, all’interno della loro autonomia didattica, articolano i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. ”I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico - culturali. Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e globale che caratterizza la scuola dell’infanzia. Gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario. Si rimanda, a questo punto, all’Allegato per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia dove sono ben evidenziati i campi di esperienza e sono illustrati gli obiettivi specifici per raggiungere i traguardi per lo sviluppo della competenza. Per una Scuola Cattolica, come lo è la Scuola Benedetta Cambiagio, è importantissimo la valorizzazione della persona, che assume anche un significato teologico, dal momento che la persona umana è creata ad immagine di Dio. Sul piano pedagogico, perciò, l’educatore cristiano avrà grande rispetto dei bambini che gli sono stati affidati, tenendo presente che: la persona è il soggetto principale dell’educazione; 23 il cammino verso la conquista della libertà interiore è il fine primario dell’educazione; l’attenzione ai bisogni spirituali e materiali del bambino è il criterio guida per l’educatore; le strutture e l’organizzazione scolastica è al servizio della persona. L’obiettivo generale del processo formativo della scuola dell’infanzia è quello di rafforzare l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini attraverso un modello pedagogico e didattico di scuola che riconosce la partecipazione della famiglia, mamma, papà, fratelli, nonni e del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali. I bambini devono acquisire atteggiamenti di sicurezza di stima di sé, di fiducia n elle proprie capacità per favorire il passaggio dalla curiosità alla ricerca; vivendo così in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, esprimendo e controllando emozioni e sentimenti dimostrando una sempre maggiore apertura alla relazione con gli altri con sensibilità, rispetto e solidarietà. La scuola dell’infanzia, dal canto suo, si impegna affinché i bambini: abbiano cura di sé, degli altri e dell’ambiente che li circonda; si rendano disponibili, singolarmente o in gruppi, a relazionarsi nei confronti dei bambini provenienti da culture e paesi differenti, nel rispetto dei valori della libertà, dell’amo re e dell’amicizia; si rapportino con gli altri compagni per il bene comune; imparino a partecipare, a collaborare, a fare insieme in uno scambio arricchente per raggiungere le mete educative proposte dalla scuola, come luogo d’incontro e di confronto. In relazione allo sviluppo delle competenze la Scuola dell’Infanzia: consolida le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino; 24 lo aiuta a esternare le proprie esperienze personali, ad esplorare e scoprire la realtà che lo circonda; mette il bambino nelle condizioni di maturare esprimendo con efficaci strumenti linguistici e rappresentativi i suoi sentimenti, le sensazioni e le conoscenze; rafforza l’immagine positiva di se stesso, rappresenta nel bambino il presupposto per la formazione di una personalità autonoma in grado di trovare la forza di evolversi, di superare tensioni e di trovare soluzioni agendo liberamente e, pertanto, diventando protagonista attivo della propria crescita, dimostrando ed apprezzando l’immaginazione e la creatività. La scuola dell’infanzia tiene presente il principio che la famiglia sia l’ambiente naturale all’interno del quale si realizza la prima educazione dei figli, fonda, giustifica e sorregge tutte le scelte riguardanti la collaborazione scuola – famiglia. La scuola, nel rispetto delle competenze e dei ruoli specifici, ricerca il sostegno e la cooperazione attiva dei genitori nella condivisione delle finalità e della cooperazione solidale. 25 Obiettivi specifici di apprendimento In modo specifico ci si prefigge di dare al bambino la possibilità di: vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi e acquisire sicurezza di sé; esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni; rendersi sensibile ai sentimenti degli altri; avere fiducia nelle proprie capacità e in quelle degli altri; Aprirsi al confronto e sforzarsi di essere meno egocentrico; scoprire, interiorizzare e rispettare alcuni valori basilari (pace, fratellanza, amore, solidarietà, giustizia, condivisione, rispetto); favorire le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche intellettive; favorire la capacità di produrre e interpretare messaggi, testi, situazioni; potenziare la creatività, l’intuizione, l’immagine. Nella scuola dell’infanzia, gli obiettivi sono orientati ed organizzati all’interno di quattro grandi ambiti: il sé e l’altro: aiutato dall’educazione religiosa, nel bambino si forma la coscienza morale, incomincia a sensibilizzarsi alle domande esistenziali, si apre all’accoglienza di altre religioni e culture; corpo, movimento, salute: l’alunno scopre il valore del corpo come dono di Dio ed il rispetto per gli altri; fruizione e produzione di messaggi: il bambino è capace di provare meraviglia e gratitudine, usando il linguaggio verbale ed iconico - gestuale; esplorare, conoscere e progettare: il bambino vede nella natura l’opera di Dio e l’ecologia è un rispettare ed usare il mondo senza danneggiarlo. Nel corso dell’anno scolastico le docenti articoleranno il loro lavoro suddividendolo in attività libere e/o strutturate, differenziate e progressive tenendo conto dei seguenti aspetti: favorire i rapporti attivi e creativi in campo cognitivo e relazionale e 26 consentire al bambino di realizzare le proprie potenzialità di espressione e comunicazione soprattutto attraverso vari aspetti di gioco. Forme di gioco Bisogni formativi - Movimento RICREATIVO - Avventura - Socializzazione Obiettivi specifici d’apprendimento - Il corpo, movimento e salute - Il sé e l’altro - Comunicazione ESPRESSIVO - Fantasia/Creatività - Drammatizzazione - Fruizione e produzione di messaggi - Socializzazione - Conoscenza - Autonomia ESPLORATIVO - Manipolazione - Creatività - Esplorare, conoscere e progettare - Fruizione e produzione di messaggi - Avventura - Manipolazione DI COSTRUZIONE - Creatività -Socializzazione - Esplorare, conoscere e progettare - Corpo, movimento, salute 27 Valutazione e documentazione del percorso formativo Le osservazioni occasionali e sistematiche vengono utilizzate come strumento più affidabile per verificare se e fino a che punto, le conoscenze e le abilità messe in atto durante le attività didattiche dei diversi campi di esperienza siano diventate competenze personali dei bambini. Le rilevazioni più interessanti riguardano il comportamento del bambino durante le varie attività e vengono indirizzate più ai processi, che ai risultati. Esse permettono di diagnosticare i livelli di partenza delle conoscenze ed informano sulle competenze realmente acquisite. Nello stesso tempo, la valutazione permette di orientare l’attività didattica, valorizzare le esigenze e le potenzialità di ogni bambino e del gruppo-classe nel suo complesso. Le maestre effettuano osservazioni sistematiche del processo evolutivo del singolo bambino. L’insieme di tali osservazioni viene utilizzato dalle maestre per formulare un profilo finale di ogni bambino. Nei bambini si cerca di favorire la formazione della persona attraverso “esperienze di successo” finalizzate a rafforzare l’immagine positiva del sé, ad accrescere la motivazione e a pervenire ad un agire consapevole ed efficace. Nella valutazione della scuola dell’Infanzia si tiene conto che: la valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. La valutazione prevede tre momenti. Momento iniziale (valutazione delle capacità iniziali): l’osservazione iniziale permette all’insegnante di costruirsi una prima conoscenza globale del bambino attraverso il rilevamento dei pre-requisiti di ingresso (di cui l’insegnante potrà venire a conoscenza sia attraverso colloqui con i genitori, sia attraverso una scheda di conoscenza delle abitudini stilata dai genitori nel primo mese di scuola). Tali dati saranno il presupposto di base ed il riferimento sul quale innestare la programmazione educativa. 28 Periodo intermedio (valutazione intermedia ): al termine di ogni Unità di Apprendimento l’insegnante si renderà consapevole delle acquisizioni fatte dal bambino e delle possibili lacune; si valuterà il livello di sviluppo raggiunto dal singolo bambino nei vari campi di esperienza. Periodo finale (valutazione degli esiti formativi): i dati raccolti nel corso dell’anno scolastico costituiscono gli elementi fondamentali della verifica finale che verrà integrata con osservazioni costanti. Il profilo finale di ogni bambino verrà stilato su una scheda che verrà consegnata ai genitori e successivamente alla scuola primaria che il bambino frequenterà. 29 Il presente POF, in sede di Collegio Docenti del 4 settembre 2013, dopo essere stato verificato e riesaminato, è stato validato dall’intero Collegio che puntualmente adotterà tale documento per l’anno scolastico 2013/2014. Roma, 4 settembre 2013 La Coordinatrice Liliana Topini 30