U n`armonia di sapori rustici e pregiati: tesori da

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U n`armonia di sapori rustici e pregiati: tesori da
à
a terra fertile del Polesine sa ricompensare il duro lavoro
della sua gente: lo si
scopre facilmente al tavolo
di una locanda, tra gente
semplice, che si tramanda
di generazione in generazione le ricette della tradizione, come il “riso alla
canarola”, che si preparava
la domenica per tutta la
settimana e che si portava
poi nei campi per riscaldarlo al fuoco delle canne,
da cui il nome. O i gustosi
piatti di pesce, o, ancora, la
torta di radicchio, in diverse
varianti, una delle infinite
proposte che vedono protagonista questo prezioso
prodotto della terra. Del resto, il terreno paludoso del
Delta ha dato il pregiato
riso, con marchio IGP, ma
anche il radicchio di Chioggia IGP, dalle lagune arrivano vongole e mitili,
dall’acqua delle valli da pesca cefali, branzini e orate.
I prodotti tipici del Polesine
Delta Po sono vere e proprie eccellenze, che poggiano sulla capacità di
mantenere inalterati nel
tempo metodi di produzione e di lavorazione artigianali. E’ questo il valore che
garantisce ai prodotti tipici
polesani tutti i requisiti di
genuinità, qualità, salute,
benessere, grazie a caratteristiche e proprietà di alto
livello, riconosciute dai
| | | | | | L
Un’armonia di sapori
rustici e pregiati:
tesori da tutelare
marchi comunitari. Requisiti che solo la costanza, la
caparbietà , l’orgoglio e la
dedizione di coltivatori legati alla loro terra riescono
a mantenere indenni non
senza grandi difficoltà.
Prendiamo il radicchio:
quello tondo è ormai un
prodotto globale perchè in
passato sono stati venduti i
semi. Ma il radicchio che
cresce altrove non ha le
stesse caratteristiche di
quello che cresce su que-
sto terreno particolare, in
condizioni climatiche uniche Eppure la battaglia per
la difesa del radicchio di
Chioggia IGP è un battaglia
difficile, come sottolinea ii
consorzio di Tutela: la grande distribuzione compra altrove, manca spesso nel
consumatore la cultura del
prodotto IGP e la consapevolezza delle differenze,
l’etichettatura non è di immediata lettura... insomma, questi prodotti meri-
tano di esser maggiormente tutelati imparando a scegliere ciò che si compra.
Così, l’Aglio Bianco Polesano DOP si distingue per
la sua forma regolare e
compatta, il colore bianco
lucente, il gusto che consente di mangiarlo crudo. A
renderlo speciale è il terreno alluvionale ricco di calcio, magnesio, fosforo e
potassio. La cozza coltivata
nella meravigliosa Sacca di
Scardovari è piena, mor-
bida, gustosa e dolce. La
raccolta è manuale e il prodotto è depurato nella zona
di produzione attraverso un
processo certificato che garantisce freschezza e qualità. E il riso qui si coltiva dal
1495, diventando poi il primo stadio di valorizzazione
agraria dei terreni, la coltura più idonea alla bonifica. L’area tipica per l’ottenimento del “Riso del
Delta del Po” si estende sul
cono orientale estremo della Pianura Padana nei territori formati dai detriti e
riporti del fiume Po, e dalle
successive opere di trasformazione fondiaria che ne
hanno reso possibile la coltivazione. Il terreno del Delta è particolarmente adatto
alla coltivazione di riso grazie alla salubrità della brezza marina. Tra i prodotti del
Delta ci sono poi le zucche,
le patate, i mieli: una varietà di sapori che si sposano in ricette particolari
da gustare alla Fraterna,
agriturismo di Porto Tolle
dove sarete accompagnati
da un veri e proprio viaggio
nel gusto, o Da Giannino,
sempre a Porto Tolle, dove
la frittura di pesce è leggera
e la torta al radicchio è
unica. E se vi è venuta
l’acquolina ecco alcune ricette per portare i sapori di
questa terra a casa vostra.
Purchè siano preparate con
prodotti certificati.
www.consvipo.it
“” ù ’
rendete 500 gr di alici piccole
agliate 2 Kg di zucca e cuocetela
reparate un brodo di pesce. Aprite 1
e fresche, privatele di testa e lisca,
in forno per 40 min, poi passatela
Kg e mezzo di cozze Scardovari DOP e
P
T
P
lavate e asciugate. Tagliate finemente
al setaccio e unite 400 g di farina bianca,
1Kg e mezzo di vongole. In una
2 spicchi di aglio polesano DOP
e disponete in una terrina uno strato
di alici, aggiungete l’aglio,
del succo di limone e arancia e
proseguite con un altro strato.
Riponete in frigo per almeno 3 ore.
Servite il tutto dopo aver spolverato
di prezzemolo, aglio, olio d’oliva
e scorze di limone.
1 uovo, sale e noce moscata. In una
casseruola cuocete nel burro: cipolla,
uno spicchio d’aglio e 300 gr di radicchio
di Chioggia IGP, salate e pepate.
Con l’impasto di zucca preparate degli
gnocchi da cuocere in acqua bollente.
Non appena vengono a galla, scolateli
e serviteli con il ragù di radicchio
e filetti di radicchio crudo.
casseruola larga, soffriggete la cipolla e
unite il riso carnaroli del Delta del Po,
mescolate, bagnate con vino bianco e
aggiungete i frutti di mare. Mescolate col
brodo poco alla volta A fine cottura
sistemate di sale e pepe, aggiungere
prezzemolo tritato e dopo aver tolto il riso
dal fuoco, mantecate con il burro e
aggiungete grana grattuggiato.
à
Polesine, una terra
AUTENTICA
tra fiumi e mare
uante volte viene
voglia di “staccare”? Quante volte
si vorrebbe partire
per lasciarsi alle
spalle problemi e preoccupazioni? Non è detto che
occorra andare lontano: nel
nostro Paese ci sono meravigliosi angoli di vero paradiso dove trascorrere una
vacanza, lunga o breve che
sia. Come il Polesine Delta
Po, 33 comuni in provincia
di Rovigo, una magia a portata di mano, dove assaporare una quiete laboriosa,
un silenzio da ascoltare,
una calma allegra.
Ci arrivi e lo scopri poco a
poco, tra gente schiva e
orgogliosa, paesaggi unici
che ti restano addosso, cibo
rustico e genuino che ti porta indietro nel tempo: tutto
quello che oggi chiamano
“slow” ma che al di là degli
inglesismi forse è nato proprio qui. Viaggiare non è
altro che scoprire e qui di
scoperte se ne fanno tante.
Tanto per cominciare si vive
l’emozione di stare in una
terra sotto il livello del mare,
anzi proprio strappata al mare con tenacia e caparbietà.
Qui nessuno ci pensa più
ma camminare su quegli argini è come stare sospesi
tra terra e acqua. Una terra
autentica non ancora abbastanza valorizzata: in questo sta la sua ricchezza, nel
proporsi ancora “vergine” al
turismo, una scommessa
da giocare, senza però mai
giocarsi l’ambiente unico e il
grande rispetto che ogni abitante ne ha.
Il turismo compatibile qui è
una realtà da sempre, con
un’offerta che sa coniugare
natura e wellness, gusto e
sport, mare e arte.
Insomma, il benessere.
Proposte e itinerari all’insegna della qualità e
dell’unicità, ispirati al turismo rurale, da vivere in uno
dei numerosi agriturismi o
nelle piacevoli e familiari “locande” .
Una flora e una fauna unici
da scoprire a piedi, in bi-
Q
Gemellaggio
a ritmo blues
dal Mississippi
al Delta
D
a barca scorre silenziosa e leggera tra i
canneti mentre il sole tramonta inondando
il cielo di colori: a “zonzo” sul delta del Po
si può andare con chi ci vive e queste
zone le conosce bene, altrimenti il rischio è
quello di perdersi o di finire in secca. Ci si può
rivolgere ai pescatori, per avere una guida
capace di mostrarvi gli angoli più nascosti, di
raccontarvi le storie, quelle vere, di questa
gente, di portarvi a tu per tu con l’airone
cenerino, o quello bianco, o quello rosso, ma
anche con il germano reale, la folaga, il cavaliere
d’Italia, il falco di palude......tra natura
incontimanata, biodiversità, spiagge e lagune la
scoperta è appena cominciata.
www.pescaturismodeltapo.com
L
cicletta, a cavallo o in barca,
perdendosi nel delta del Po,
la più vasta estensione di
zona umida protetta d'Italia,
che si divide in tanta braccia
che racchiudono terre, isole
che appaiono e scompaiono, paesi sommersi, casoni
da pesca. La biodiversità
qui non è una parola astratta: la fauna comprende più
di 400 specie diverse, tra
mammiferi, rettili, anfibi e
pesci e oltre 380 specie di
uccelli, gli ambienti includono la laguna, la spiaggia,
il fiume, la laguna, le valli, in
n’affascinante susseguirsi
di scorci. Innumerevoli gli
itinerari proposti, lungo gli
argini del Po, tra le ampie
golene, passeggiando nel
verde o tra i piccoli borghi,
custodi silenziosi di tracce
di storia e di arte . Moltissimi i punti noleggio biciclette e cavallo sparsi sul
territorio. E per chi ama l’arte e la storia ci sono le ville
come Villa Badoer, una delle
più belle del Palladio, patrimonio Unesco. E, ancora,
le tracce etrusche ad Adria,
la scoperta delle torri costruite da Napoleone per
comunicare lungo l’Adriatico, le innumerevoli tracce
del lavoro dell’uomo che ha
disegnato la terra senza
cambiarla. Il Consorzio per
eltablues è
diventato uno tra
i festival di
maggior
tradizione nel panorama
europeo. Un festival che
sull’onda del blues
unisce il Delta del Po a
quello del Mississippi,
patria di una musica che
non nasce come semplice
intrattenimento, ma è la
colonna sonora delle lotte
delle popolazioni
afroamericane.
In quegli stessi anni in
Polesine si registravano
le prime iniziative
organizzate di braccianti e
operai, che iniziavano un
percorso collettivo per il
riscatto dall’arretratezza e
dal latifondismo.
Nel blues, da un a parte
all’altra dell’Oceano, c’è
tutto questo. Una
atmosfera che rinasce
ogni anno con Deltablues:
spettacoli da godersi con
una crociera sul Po per
sprofondare, è il caso di
dirlo, in una notte magica
sotto le stelle.
Deltablues è partner di
The Blues Foundation di
Memphis ed è gemellato
con il Liri Blues Festival di
Isola del Liri (Frosinone) e
l’Associazione
Roots&Blues di Parma.
www.deltablues.it
lo Sviluppo del Polesine ha
come obiettivo quello di far
conoscere il territorio attraverso un’azione sinergica di
istituzioni, produttori, enti,
imprenditori.
Lo sviluppo delle piste ciclabili per creare un unico
itinerario (1600 km) che dalle Alpi porti al mare, la copertura in banda larga, le
App per i turisti, il fotovoltaico, la tutela e la promozione delle eccellenze
agricole: sono alcuni dei
progetti del Consorzio che
lancia una sfida da cogliere
al volo. Perchè il Polesine è
...”molto più di quanto immagini” .